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Communiqué n° 433 de 10 novembre 2005

APPROVATA PROPOSTA DI LEGGE IN MATERIA DI COESISTENZA DI COLTURE TRANSGENICHE, CONVENZIONALI E BIOLOGICHE

L’Assemblea regionale ha approvato la proposta di legge presentata dai Consiglieri regionali Adriana Viérin (Union Valdôtaine), Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà), Francesco Salzone (Fédération Autonomiste), Giovanni Sandri (Gauche Valdôtaine-DS) e André Lanièce (Stella Alpina) sulla coesistenza di colture transgeniche, convenzionali e biologiche.

Le finalità della proposta di legge è quella di definire il quadro normativo per realizzare la coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche sul territorio regionale e per fissare tutti i riferimenti necessari alla successiva adozione del piano di coesistenza.

La relatrice della proposta di legge Adriana Viérin ha affermato che “la proposta è il frutto di un lavoro di gruppo che per la prima volta è stato trasversale, su un argomento che di certo non trova l’unanimità in altri ambienti. Una legge che ha avuto una gestazione lunga, ma alla fine è giunta in aula. Il Piano saprà rispondere alle richieste delle associazioni poiché la nostra è una regione che da tempo si è impegnata in un percorso di salvaguardia e di sostegno dei nostri prodotti tipici, delle nostre produzioni e che ha speso molte energie nel settore agricolo, uno dei più importanti della nostra economia.

Il Consigliere Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallée d’Aoste) ha voluto sottolineare che “il metodo di lavoro seguito è stato interessante e produttivo”, ma ha precisato che “Il messaggio che la legge rischia di far passare all’esterno è che la Valle d’Aosta disciplina la coesistenza tra i vari prodotti. Sarebbe stato più opportuno aspettare gli sviluppi dello scenario internazionale e italiano per arrivare ad una legge più forte sul tema. Tra qualche mese la normativa potrebbe essere superata dagli eventi. Condividiamo parzialmente le ragioni che hanno portato alla stesura del testo, ma non voteremo a favore.”

Per il Vicepresidente del Consiglio, Roberto Nicco,la questione degli OGM è complessa e delicata e dovrebbe essere affrontata scevra da pregiudizi e preconcetti. Su questa materia spesso si seguono strade diverse. Ho delle perplessità sul percorso che si è voluto seguire per questa legge. È singolare che una tale proposta di iniziativa consiliare, trovi al suo interno l’approvazione del piano da parte dell’esecutivo.”

Uno dei proponenti, il Consigliere Lattanzi ha detto che “è una materia poco conosciuta e si presta a posizioni molto divergenti. Quando abbiamo affrontato il tema, abbiamo dovuto condividere alcuni principi come quella dell’economicità, dei diserbanti e dell’economia valdostana che ha bisogno di essere protetta. È una legge che tende a limitare fortemente lo sviluppo degli OGM.”

L’altro proponente Salzone ha dichiarato che “la legge definisce più nel dettaglio il quadro normativo. Al di là degli aspetti tecnici, soglio sottolineare l’importanza di un metodo di approccio diverso, con una convergenza di propositi nell’interesse della nostra comunità. Saremo la prima regione di Europa che avrà normato in maniera chiara il problema della coesistenza dei diversi prodotti.”

Per il Vicepresidente Lanièce, anche lui firmatario della legge, “la normativa costituisce il primo mattone di un percorso che è solo all’inizio. Si tratta di un provvedimento importante per l’agricoltura della nostra regione. Abbiamo accolto alcune sollecitazioni e alla fine il risultato credo che sia positivo.”

Dopo l’esame dell’articolato, la proposta di legge è stata approvata con 28 voti favorevoli e 3 astenuti (Arcobaleno Vallée d’Aoste e il Consigliere Nicco).