Info Conseil
Communiqué n° 400 de 26 octobre 2005
INTERPELLANZA SUL COLLEGIO UNINOMINALE PER LA PRESENZA WALSER IN CONSIGLIO REGIONALE
Il Vicepresidente del Consiglio André Lanièce (Stella Alpina) ha
voluto conoscere, attraverso un’interpellanza, gli intendimenti in merito alla
costituzione di un collegio uninominale per garantire la presenza della
minoranza Walser in seno al Consiglio regionale.
In particolare Lanièce ha evidenziato la volontà dei Comuni appartenenti alla Comunità montana Walser di richiedere al Consiglio regionale di procedere alla costituzione di un collegio uninominale per la minoranza walser.
Nella risposta, il Presidente della Regione Luciano Caveri ha affermato che “il problema riguarda il Consiglio Valle più che la Giunta. La questione deve però essere affrontata contestualmente alla discussione sulla legge regionale e non separatamente. Anche l’eventuale discussione sulle modifiche allo Statuto speciale può essere l’occasione per prendere in considerazione il collegio Walser. Comunque ribadisco la necessità di affrontare l’argomento nella Commissione competente e all’interno del Consiglio regionale.”
Nella replica, il Vicepresidente Lanièce ha precisato che “così come rivendichiamo il diritto che il popolo valdostano sia rappresentato in tutti i rami del Parlamento italiano e nel Parlamento europeo, è doveroso per noi prevedere un sistema elettorale che consenta al popolo walser di esprimere un proprio rappresentante in Consiglio regionale. E la sola norma che può rendere possibile l’attivazione di questo principio è l’istituzione di un collegio uninominale. Occorre affrontare con celerità tale problematica.”
Successivamente, il Consiglio, dopo aver preso atto delle dimissioni di Paolo Di Nicuolo nella Commissione Paritetica, ha nominato il senatore Augusto Rollandin componente di parte regionale in seno alla Commissione stessa.
Nella prima votazione non è stato raggiunto il quorum: Rollandin ha ottenuto 15 voti, 15 sono state le schede bianche, 1 voto Di Nicuolo e 1 voto Collé.
Dopo una pausa prolungata, il Consigliere Riccarand, a nome delle forze di minoranza, ha chiesto il rinvio della votazione. “Si tratta di un fatto politico rilevante che ha evidenziato come la maggioranza non sia stata compatta.”
La proposta è stata respinta con 21 voti contrari.
Nelle dichiarazioni di voto, i rappresentanti della Fédération Autonomiste e Stella Alpina hanno poi annunciato il loro voto favorevole alla candidatura, mentre i gruppi dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste e della Casa delle Libertà hanno sottolineato il fatto politico rilevante della mancata votazione del senatore Rollandin al primo scrutinio ed hanno manifestato il disappunto per la mutata situazione che si è determinata dopo i colloqui avuti nella pausa lavori.
Nella seconda votazione il senatore Rollandin ha ottenuto 22 voti favorevoli e 7 schede bianche.
Durante la discussione, dopo l’intervento del Presidente Caveri, ha preso la parola il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) per il quale “la proposta non è condivisibile. Con questa scelta l’Amministrazione non avrà un rappresentante diretto. In questo si indebolisce ulteriormente la nostra presenza. Inoltre, si determina una confusione di ruoli. La proposta è l’ennesima conferma di un sistema di concentrazione di potere che si aggrava con il passare del tempo. Senza tenere conto la questione morale che una tale proposta dovrebbe porre.”
Il Consigliere della Casa delle Libertà, Dario Frassy, ha quindi affermato di “condividere in pieno i concetti espressi dal collega Riccarand. La Commissione non ha funzionato finora perché ha patito un eccesso di politicizzazione. E la nomina di Rollandin non cambia la situazione. Con questa impostazione si rinuncia di fatto al legame con l’Amministrazione.”
Per il Consigliere Fedele Borre “in passato non abbiamo mai optato per un parlamentare perché pensavamo non fosse opportuno. Pertanto mi asterrò dalla votazione.”
Nella discussione è intervenuto quindi il Consigliere Carlo Perrin, che dopo aver ribadito l’importanza della Commissione Paritetica, ha sottolineato che “il lavoro della Commissione deve essere ricondotto nella sua funzione istituzionale. In merito alla proposta ho delle perplessità perché si tratta di inserire un politico e per questo motivo mi asterrò.”
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In particolare Lanièce ha evidenziato la volontà dei Comuni appartenenti alla Comunità montana Walser di richiedere al Consiglio regionale di procedere alla costituzione di un collegio uninominale per la minoranza walser.
Nella risposta, il Presidente della Regione Luciano Caveri ha affermato che “il problema riguarda il Consiglio Valle più che la Giunta. La questione deve però essere affrontata contestualmente alla discussione sulla legge regionale e non separatamente. Anche l’eventuale discussione sulle modifiche allo Statuto speciale può essere l’occasione per prendere in considerazione il collegio Walser. Comunque ribadisco la necessità di affrontare l’argomento nella Commissione competente e all’interno del Consiglio regionale.”
Nella replica, il Vicepresidente Lanièce ha precisato che “così come rivendichiamo il diritto che il popolo valdostano sia rappresentato in tutti i rami del Parlamento italiano e nel Parlamento europeo, è doveroso per noi prevedere un sistema elettorale che consenta al popolo walser di esprimere un proprio rappresentante in Consiglio regionale. E la sola norma che può rendere possibile l’attivazione di questo principio è l’istituzione di un collegio uninominale. Occorre affrontare con celerità tale problematica.”
Successivamente, il Consiglio, dopo aver preso atto delle dimissioni di Paolo Di Nicuolo nella Commissione Paritetica, ha nominato il senatore Augusto Rollandin componente di parte regionale in seno alla Commissione stessa.
Nella prima votazione non è stato raggiunto il quorum: Rollandin ha ottenuto 15 voti, 15 sono state le schede bianche, 1 voto Di Nicuolo e 1 voto Collé.
Dopo una pausa prolungata, il Consigliere Riccarand, a nome delle forze di minoranza, ha chiesto il rinvio della votazione. “Si tratta di un fatto politico rilevante che ha evidenziato come la maggioranza non sia stata compatta.”
La proposta è stata respinta con 21 voti contrari.
Nelle dichiarazioni di voto, i rappresentanti della Fédération Autonomiste e Stella Alpina hanno poi annunciato il loro voto favorevole alla candidatura, mentre i gruppi dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste e della Casa delle Libertà hanno sottolineato il fatto politico rilevante della mancata votazione del senatore Rollandin al primo scrutinio ed hanno manifestato il disappunto per la mutata situazione che si è determinata dopo i colloqui avuti nella pausa lavori.
Nella seconda votazione il senatore Rollandin ha ottenuto 22 voti favorevoli e 7 schede bianche.
Durante la discussione, dopo l’intervento del Presidente Caveri, ha preso la parola il Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) per il quale “la proposta non è condivisibile. Con questa scelta l’Amministrazione non avrà un rappresentante diretto. In questo si indebolisce ulteriormente la nostra presenza. Inoltre, si determina una confusione di ruoli. La proposta è l’ennesima conferma di un sistema di concentrazione di potere che si aggrava con il passare del tempo. Senza tenere conto la questione morale che una tale proposta dovrebbe porre.”
Il Consigliere della Casa delle Libertà, Dario Frassy, ha quindi affermato di “condividere in pieno i concetti espressi dal collega Riccarand. La Commissione non ha funzionato finora perché ha patito un eccesso di politicizzazione. E la nomina di Rollandin non cambia la situazione. Con questa impostazione si rinuncia di fatto al legame con l’Amministrazione.”
Per il Consigliere Fedele Borre “in passato non abbiamo mai optato per un parlamentare perché pensavamo non fosse opportuno. Pertanto mi asterrò dalla votazione.”
Nella discussione è intervenuto quindi il Consigliere Carlo Perrin, che dopo aver ribadito l’importanza della Commissione Paritetica, ha sottolineato che “il lavoro della Commissione deve essere ricondotto nella sua funzione istituzionale. In merito alla proposta ho delle perplessità perché si tratta di inserire un politico e per questo motivo mi asterrò.”