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Communiqué n° 322 de 21 septembre 2005

INTERPELLANZA SULL’INCARICO A FINAOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UNO STUDIO SUL SETTORE DELLE CASE DA GIOCO

Il Consigliere della Casa delle Libertà, Enrico Tibaldi, ha voluto conoscere nel dettaglio i motivi che hanno portato ad un incarico affidato alla Finaosta S.p.A. per la realizzazione di uno studio sul settore delle Case da gioco.

Nella risposta, il Presidente della Regione Caveri ha affermato che “la necessità della realizzazione di uno studio finalizzato all’analisi dell’attuale congiuntura del settore delle Case da gioco è dovuta alla persistente situazione della Casino de la Vallée S.p.A. e alla crisi stessa a livello europeo delle Case da gioco. Questo ci permetterà di conoscere perfettamente la nostra situazione e quella del mercato nel territorio italiano, al fine di operare delle scelte mirate. Il risultato dello studio sarà presentato alla Commissione competente. Vogliamo quindi disporre di un documento e di un’analisi degli scenari possibili e dei rischi eventuali, così da intraprendere le azioni future.”
Ha quindi precisato che “la Giunta regionale non vuole prevaricare il Consiglio di Amministrazione, ma soltanto ottenere informazioni utili per affrontare la crisi.”

Il Consigliere Tibaldi ha ribadito che “il gioco d’azzardo non è in crisi, ma in aumento. Semmai il problema riguarda le Case da gioco, ma è da diversi anni che lo si conosce. Solo i vertici aziendali della Casa da gioco e quelli politici valdostani hanno sempre negato la problematica. Per quanto riguarda lo studio, come mai non ci hanno pensato i dirigenti della Casa da gioco di Saint-Vincent? Con questa azione viene di fatto confermata la responsabilità diretta della Regione nella Casino de la Vallée S.p.A.. E’ poi preoccupante la risposta del Presidente Caveri in merito al Piano di sviluppo. L’Assemblea ha approvato il Piano, ma come dal Presidente affermato, non ci sono elementi analitici sufficienti per affrontare il mercato. E allora che tipo di documento è stato approvato? Che valenza può avere? Riteniamo che sulla Casa da gioco si continuano ad adottare delle decisioni sbagliate e sempre in ritardo. Riteniamo che la volontà di realizzare uno studio sia un atto di sfiducia verso il Consiglio di Amministrazione.”