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Communiqué n° 310 de 12 septembre 2005

INCONTRO TRA I PRESIDENTI DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE E DELLE PROVINCE AUTONOME

INCONTRO TRA I PRESIDENTI DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE E DELLE PROVINCE AUTONOME

I Presidenti dei Consigli regionali della Valle d’Aosta, della Sardegna, del Trentino–Alto Adige/Südtirol, del Friuli Venezia Giulia, il Vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, la Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano e il Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento riunitisi oggi, lunedì 12 settembre, ad Ayas, hanno approvato un ordine del giorno nel quale “mantengono le proprie riserve sull’approvazione del disegno di legge costituzionale di riforma della parte seconda della Costituzione, in quanto nessun ordinamento che pretende di qualificarsi “federale” può essere realizzato senza il concorso ed il consenso, con pari dignità, di tutti i soggetti che lo costituiscono”.

I presidenti hanno altresì sottolineato che il disegno costituzionale in discussione non solo non risolve i difetti di coordinamento tra Regioni e Stato, ma introduce elementi di incertezza e contraddittorietà che incrementano il contenzioso istituzionale tra le parti.

La riunione odierna, precisa il Presidente del Consiglio della Valle Ego Perron, ci ha permesso di ribadire la volontà di un’azione continua e comune dei Parlamenti delle regioni a Statuto speciale nei confronti del testo di revisione costituzionale. Intendiamo agire coinvolgendo i rispettivi parlamentari a rappresentare nelle opportune sedi istituzionali le posizioni espresse dai Presidenti dei Consigli delle Regioni speciali e Province autonome nel corso di questo nuovo incontro. Esiste un sentimento generale di preoccupazione sullo stato delle autonomie e in questa fase dobbiamo più che mai operare tenendo in considerazione i problemi specifici delle autonomie locali.

Nel corso della mattinata, sono intervenuti i diversi rappresentanti delle autonomie speciali.
Per il Vicepresidente dell’Assemblea siciliana, Salvo Fleres, “è necessario ricondurre la Conferenza  a prendere in maggiore considerazione le problematiche delle autonomie speciali. Occorre prevedere un nuovo incontro con i Ministri La Loggia e Calderoni, dopo aver sentito i parlamentari delle varie regioni, nel quale ribadire le nostre perplessità sul testo di Riforma. Inoltre, sarà necessario individuare quale ruolo svolgono le Regioni a statuto speciale perché il timore è una perdita di potere.”

Per il Presidente della Sardegna, Giacomo Spissu, “La Conferenza  è il punto di riferimento per le problematiche relative alle autonomie speciali. A livello nazionale vi è una gran confusione anche in relazione al fatto che tra qualche mese ci saranno le elezioni politiche, quindi ogni schieramento tenderà se necessario a stravolgere qualsiasi modifica costituzionale.” Il Presidente ha quindi proposto un’audizione con i parlamentari delle varie regioni a Statuto speciale e successivamente con i ministri La Loggia e Calderoli.

Nel dibattito ha quindi preso la parola il Presidente del Consiglio del Trentino Alto Adige/Sudtirol, Mario Magnami, che ha sostenuto estremamente importante il lavoro svolto dal Coordinamento permanente dei Presidenti dei Parlamenti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano “in quanto utile strumento per difendere le posizioni delle specificità”, mentre il Presidente del Consiglio provinciale  di Trento, Giacomo Bezzi, ha espresso la preoccupazione per la riforma costituzionale in atto, “e anche se il principio dell’intesa sembra salvaguardato, non si è ancora a conoscenza della versione definitiva approvata dal Parlamento, per cui è necessario mantenere un’attenzione particolare alla tematica”.

Sulle stesse considerazioni si sono anche espressi il Vicepresidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Carlo Monai, e il rappresentante della Provincia autonoma di Bolzano, Hubert Peintner, in rappresentanza della Presidente della Provincia.


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