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Communiqué n° 273 de 27 juillet 2005

INTERROGAZIONI SULLA REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO AZIENDALE E SULLA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE IN BASSA VALLE

Adunanza del Consiglio regionale

La Consigliera dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Dina Squarzino, ha chiesto informazioni sulla realizzazione di un asilo nido aziendale per i dipendenti dell’Amministrazione regionale.
L’iniziativa è stata presentata insieme ai Consiglieri della Stella Alpina André Lanièce e della Fédération Autonomiste Francesco Salzone.

Nella risposta, il Presidente della Regione, Luciano Caveri, ha affermato che “la costruzione di asili nido pubblici e privati è una delle priorità dell’aggiornamento del programma di legislatura presentato con la mia investitura, inserita nel nuovo Piano socio-sanitario. Si tratta di una priorità di ordine generale che prevede l’eventuale realizzazione dell’asilo nido aziendale. La questione merita un’attenta riflessione, nel quadro di un rilancio della politica regionale in questo settore. Il dossier va avanti, attiveremo uno studio di fattibilità e credo che in due mesi avremo la risposta così da prendere una decisione definitiva. La volontà è quella che l’asilo nido aziendale possa rispondere appieno alle aspettative dei dipendenti regionali.”

Per la Consigliera Dina Squarzinosiamo contenti di questa risposta perché nell’aggiornamento del programma di legislatura è presente la volontà di proseguire nella costruzione degli asili nido e poi si è capito che i servizi per l’infanzia sono importanti. Finalmente si è preso consapevolezza dell’esistenza del problema e soprattutto si cerca di dare delle risposte alle necessità delle famiglie.

I Consiglieri dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Curtaz e Dina Squarzino, hanno chiesto successivamente notizie sulle prospettive occupazionali dei dipendenti di aziende in crisi della Bassa Valle.

L’Assessore Piero Ferraris ha precisato che “la Tecnomec di Arnad non è coinvolta in alcun procedimento di concordato preventivo” ed ha proseguito dicendo che  “La situazione di difficoltà è riconducibile allo stato di crisi della Fiat degli ultimi anni e all’aumento dei costi della materia prima. È stata fatta una richiesta di cassa integrazione ordinaria che riguarda 17 persone, che raggiunge il numero di 40 se si prendono in considerazione anche le aziende collaterali. Ciò è la conseguenza della diminuzione di ordinativi e della riorganizzazione aziendale che permetterà un rilancio di tutto il gruppo industriale. A settembre sarà presentato un piano industriale che riguarda la Tecnomec e le società collegate.”
Per quanto riguarda in generale le prospettive, ci troviamo di fronte ad una situazione con alcuni punti critici, ma anche con alcune prospettive per il futuro che dovranno comunque passare attraverso un forte investimento nel settore della ricerca e della tecnologia.”

La Consigliera Squarzino si è detta soddisfatta della risposta, affermando che “è una realtà industriale con alcune luci e molte ombre. Ribadiamo l’importanza degli investimenti sulla ricerca e l’innovazione così da permettere alle aziende di rimanere sul mercato. Questo però pone il problema della preparazione del personale, che deve essere in grado di avere un alta specializzazione e non si sa se in Valle queste persone esistono. Bisogna preparare in loco le professionalità necessarie.”