Info Conseil
Communiqué n° 259 de 14 juillet 2005
INTERPELLANZA SULLA GESTIONE E CONTROLLO DELLE PRESENZE DEI DIPENDENTI DELLA CASA DA GIOCO DI SAINT-VINCENT
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha chiesto, con un’interpellanza, notizie circa la gestione e il controllo delle presenze dei dipendenti della Casa da gioco di Saint-Vincent.
Nella presentazione, Tibaldi ha affermato che “si tratta dell’ennesimo fatto di malcostume che è accaduto all’interno della Casa da gioco di Saint-Vincent. Ci sarebbero state determinate modalità di presunta modificazione arbitraria degli accessi e delle uscite di alcuni dipendenti e dirigenti del Casinò.”
L’Assessore alle Partecipazioni regionali Aurelio Marguerettaz ha risposto che “a seguito di un’indagine avviata, è stato individuato il coinvolgimento di un impiegato dell’ufficio servizi. La ricerca però ha evidenziato anche il coinvolgimento di più soggetti. L’impiegato ritenuto responsabile ha ricevuto una formale comunicazione e sulla stessa non ha ritenuto di fare delle controdeduzioni, presentando successivamente le dimissioni.Sono in corso ulteriori consulenze tecniche per verificare se le azioni svolte hanno una rilevanza penale. Successivamente, è stata riscontrata un’altra infrazione verso un altro impiegato che ha presentato delle controdeduzioni, in corso di valutazione da parte dei dirigenti per eventuali provvedimenti da adottare. C’è poi un’altra decina di dipendenti con delle anomalie nelle timbrature e anche in questo caso ci sono degli approfondimenti in corso. Per quanto riguarda i danni subiti dall’azienda, non è stata ancora determinata la somma perché le indagini non si sono ancora concluse. Qualora venissero confermate le violazioni, ci sarà il recupero delle somme sulle spettanze del dipendente. Le violazioni accertate sono delle manomissioni al sistema delle timbrature per consentire di ottenere il pagamento di un monte ore di lavoro non effettuato. Nei confronti dell’organizzazione è scattata la tolleranza zero che intende riportare un ordine amministrativo e contabile di cui un’azienda di questo tipo ha assolutamente bisogno.”
Nella replica, Tibaldi ha detto che “è possibile che solo dopo che si è verificato il fatto si è provveduto a blindare tutto il sistema e a prevedere l’automatismo? Qualcuno che ha la delega al personale ha percepito qualcosa o rilevato delle anomalie? Purtroppo si ripetono degli episodi spiacevoli all’interno della Casa da gioco.”
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Nella presentazione, Tibaldi ha affermato che “si tratta dell’ennesimo fatto di malcostume che è accaduto all’interno della Casa da gioco di Saint-Vincent. Ci sarebbero state determinate modalità di presunta modificazione arbitraria degli accessi e delle uscite di alcuni dipendenti e dirigenti del Casinò.”
L’Assessore alle Partecipazioni regionali Aurelio Marguerettaz ha risposto che “a seguito di un’indagine avviata, è stato individuato il coinvolgimento di un impiegato dell’ufficio servizi. La ricerca però ha evidenziato anche il coinvolgimento di più soggetti. L’impiegato ritenuto responsabile ha ricevuto una formale comunicazione e sulla stessa non ha ritenuto di fare delle controdeduzioni, presentando successivamente le dimissioni.Sono in corso ulteriori consulenze tecniche per verificare se le azioni svolte hanno una rilevanza penale. Successivamente, è stata riscontrata un’altra infrazione verso un altro impiegato che ha presentato delle controdeduzioni, in corso di valutazione da parte dei dirigenti per eventuali provvedimenti da adottare. C’è poi un’altra decina di dipendenti con delle anomalie nelle timbrature e anche in questo caso ci sono degli approfondimenti in corso. Per quanto riguarda i danni subiti dall’azienda, non è stata ancora determinata la somma perché le indagini non si sono ancora concluse. Qualora venissero confermate le violazioni, ci sarà il recupero delle somme sulle spettanze del dipendente. Le violazioni accertate sono delle manomissioni al sistema delle timbrature per consentire di ottenere il pagamento di un monte ore di lavoro non effettuato. Nei confronti dell’organizzazione è scattata la tolleranza zero che intende riportare un ordine amministrativo e contabile di cui un’azienda di questo tipo ha assolutamente bisogno.”
Nella replica, Tibaldi ha detto che “è possibile che solo dopo che si è verificato il fatto si è provveduto a blindare tutto il sistema e a prevedere l’automatismo? Qualcuno che ha la delega al personale ha percepito qualcosa o rilevato delle anomalie? Purtroppo si ripetono degli episodi spiacevoli all’interno della Casa da gioco.”