Info Conseil
Communiqué n° 308 de 20 novembre 2003
RESPINTA UNA MOZIONE SULLA NUOVA FUNIVIA DEL MONTE BIANCO
Seduta antimeridiana del Consiglio della Valle
Il Consiglio regionale ha poi affrontato la discussione sulle mozioni.
La prima ad essere stata presa in considerazione è stata quella presentata dal gruppo Arcobaleno Vallée d’Aoste che chiede un impegno ad attenersi a principi di valorizzazione ambientale nel rifacimento della funivia del Monte Bianco. La mozione è stata respinta con 27 astensioni (forze di maggioranza, La Casa delle Libertà e Stella Alpina) e 3 favorevoli (Arcobaleno Vallée d’Aoste).
In particolare nel testo “ritiene necessario che la portata del nuovo impianto non superi le 500 persone ora e che le dimensioni delle cabine siano proporzionate a tale portata oraria; ritiene altresì opportuno che, contestualmente al rifacimento della funivia, si provveda ad un intervento di riqualificazione urbanistica e di valorizzazione della frazione di La Palud, anche come porta di ingresso della Val Ferret, destinando a tale intervento una somma pari almeno alla metà degli investimenti destinati al rifacimento dell’impianto a fune: impegna la Giunta regionale ad attenersi ai principi sopra indicati nelle determinazioni relative al rifacimento della Funivia del Monte Bianco.”
Nel presentare l’iniziativa, il Consigliere Elio Riccarand ha sottolineato che “è necessario che il Consiglio si esprima prima che le impostazioni possano venire immodificabili. Occorre definire degli indirizzi ben precisi per permettere alla Giunta di lavorare di conseguenza. Occorre inoltre fare una riflessione sul tipo di intervento che si vuole fare. L’obiettivo deve essere la difesa della montagna. Ci sono molte iniziative in atto che vanno nella direzione di tutelare il territorio del Monte Bianco e dunque da qui la necessità di agire nel rispetto dei principi dello sviluppo turistico sostenibile. Chiediamo un corretto dimensionamento dell’impianto.”
Per il Consigliere Guido Cesal “la riqualificazione renderà più vivibile l’intera zona. Tale intervento darà un nuovo volto al villaggio, liberandolo da appesantimenti estetici. Il Comune di Courmayeur ritiene irrinunciabile la valorizzazione e quindi la mozione risulta superflua. La riduzione delle portate, oltre a non essere giustificata, non comporterebbe un risparmio significativo dei costi dell’opera. Annuncio il voto di astensione del nostro gruppo”.
Il Consigliere della Stella Alpina Marco Viérin ha detto che “la mozione pone delle questioni che noi condividiamo e altre che condividiamo un po’ meno. Siamo d’accordo sul dimensionamento della portata però bisognerà verificare il progetto. La cosa più importante è che l’opera venga fatta e magari capire cosa intendono fare i francesi che a quanto pare hanno intenzione di rifare il loro impianto. Bisogna in qualche maniera avere dei contatti con i transalpini”.
Per il Consigliere Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallée d’Aoste) “deve essere fatto un ragionamento complessivo sull’intervento. Riteniamo che la mozione sia molto utile e doverosa perché per la prima volta su un tema di così grande rilevanza, il Consiglio può esprimersi, può manifestare i suoi intendimenti.”
Nella risposta a nome del Governo regionale, l’Assessore ai Trasporti Luciano Caveri ha precisato che “non condividiamo la mozione anche se propone un cambio di prospettiva da parte vostra rispetto all’opera. Chiunque condivide la tutela del Monte Bianco. Non condivido la richiesta di inserire il Monte Bianco tra i siti protetti dall’Unesco. Ormai questo è un progetto superato e obsoleto. La progettazione della nuova funivia rispetta l’ambiente e la struttura è stata studiata per inserirsi bene nell’ambiente circostante. Più che la portata oraria, è il caso di focalizzare l’attenzione sulla presenza giornaliera. La punta massima prevista di 3000 persone è del tutto sostenibile. La portata reale risulterà intorno alle 500 persone ora e quindi vicino alla richiesta che si trova nella mozione. Questa è una sostituzione di un impianto e non di una costruzione ex novo e questo è previsto dalla Convenzione alpina. Quella della funivia del Monte Bianco è una sfida.”
Dopo le repliche dei Consiglieri Riccarand e Marco Viérin, ha preso la parola il rappresentante della Casa delle Libertà Dario Frassy per il quale “il nostro gruppo si asterrà perché pur nell’importanza del rifacimento degli impianti di arroccamento, riteniamo che la mozione non abbia caratteristiche utili a fare dei passi avanti. I contenuti sono generali e peccano di un vizio ideologico.”
La mozione è stata respinta con 27 astensioni e 3 voti favorevoli.
La prima ad essere stata presa in considerazione è stata quella presentata dal gruppo Arcobaleno Vallée d’Aoste che chiede un impegno ad attenersi a principi di valorizzazione ambientale nel rifacimento della funivia del Monte Bianco. La mozione è stata respinta con 27 astensioni (forze di maggioranza, La Casa delle Libertà e Stella Alpina) e 3 favorevoli (Arcobaleno Vallée d’Aoste).
In particolare nel testo “ritiene necessario che la portata del nuovo impianto non superi le 500 persone ora e che le dimensioni delle cabine siano proporzionate a tale portata oraria; ritiene altresì opportuno che, contestualmente al rifacimento della funivia, si provveda ad un intervento di riqualificazione urbanistica e di valorizzazione della frazione di La Palud, anche come porta di ingresso della Val Ferret, destinando a tale intervento una somma pari almeno alla metà degli investimenti destinati al rifacimento dell’impianto a fune: impegna la Giunta regionale ad attenersi ai principi sopra indicati nelle determinazioni relative al rifacimento della Funivia del Monte Bianco.”
Nel presentare l’iniziativa, il Consigliere Elio Riccarand ha sottolineato che “è necessario che il Consiglio si esprima prima che le impostazioni possano venire immodificabili. Occorre definire degli indirizzi ben precisi per permettere alla Giunta di lavorare di conseguenza. Occorre inoltre fare una riflessione sul tipo di intervento che si vuole fare. L’obiettivo deve essere la difesa della montagna. Ci sono molte iniziative in atto che vanno nella direzione di tutelare il territorio del Monte Bianco e dunque da qui la necessità di agire nel rispetto dei principi dello sviluppo turistico sostenibile. Chiediamo un corretto dimensionamento dell’impianto.”
Per il Consigliere Guido Cesal “la riqualificazione renderà più vivibile l’intera zona. Tale intervento darà un nuovo volto al villaggio, liberandolo da appesantimenti estetici. Il Comune di Courmayeur ritiene irrinunciabile la valorizzazione e quindi la mozione risulta superflua. La riduzione delle portate, oltre a non essere giustificata, non comporterebbe un risparmio significativo dei costi dell’opera. Annuncio il voto di astensione del nostro gruppo”.
Il Consigliere della Stella Alpina Marco Viérin ha detto che “la mozione pone delle questioni che noi condividiamo e altre che condividiamo un po’ meno. Siamo d’accordo sul dimensionamento della portata però bisognerà verificare il progetto. La cosa più importante è che l’opera venga fatta e magari capire cosa intendono fare i francesi che a quanto pare hanno intenzione di rifare il loro impianto. Bisogna in qualche maniera avere dei contatti con i transalpini”.
Per il Consigliere Carlo Curtaz (Arcobaleno Vallée d’Aoste) “deve essere fatto un ragionamento complessivo sull’intervento. Riteniamo che la mozione sia molto utile e doverosa perché per la prima volta su un tema di così grande rilevanza, il Consiglio può esprimersi, può manifestare i suoi intendimenti.”
Nella risposta a nome del Governo regionale, l’Assessore ai Trasporti Luciano Caveri ha precisato che “non condividiamo la mozione anche se propone un cambio di prospettiva da parte vostra rispetto all’opera. Chiunque condivide la tutela del Monte Bianco. Non condivido la richiesta di inserire il Monte Bianco tra i siti protetti dall’Unesco. Ormai questo è un progetto superato e obsoleto. La progettazione della nuova funivia rispetta l’ambiente e la struttura è stata studiata per inserirsi bene nell’ambiente circostante. Più che la portata oraria, è il caso di focalizzare l’attenzione sulla presenza giornaliera. La punta massima prevista di 3000 persone è del tutto sostenibile. La portata reale risulterà intorno alle 500 persone ora e quindi vicino alla richiesta che si trova nella mozione. Questa è una sostituzione di un impianto e non di una costruzione ex novo e questo è previsto dalla Convenzione alpina. Quella della funivia del Monte Bianco è una sfida.”
Dopo le repliche dei Consiglieri Riccarand e Marco Viérin, ha preso la parola il rappresentante della Casa delle Libertà Dario Frassy per il quale “il nostro gruppo si asterrà perché pur nell’importanza del rifacimento degli impianti di arroccamento, riteniamo che la mozione non abbia caratteristiche utili a fare dei passi avanti. I contenuti sono generali e peccano di un vizio ideologico.”
La mozione è stata respinta con 27 astensioni e 3 voti favorevoli.