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Communiqué n° 307 de 20 novembre 2003

APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE SULLA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PER IL 20003 E A QUELLO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2003/2005

Adunanza del Consiglio regionale

La seconda giornata dell’adunanza del Consiglio regionale è iniziata con la discussione sul disegno di legge presentato dalla Giunta e riguardante il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per l’anno finanziario 2003 e a quello pluriennale per il triennio 2003/2005.

Nella sua relazione, il Consigliere relatore Emilio Rini (Union Valdôtaine) ha detto che “Per il 2003 si attua una riduzione complessiva della previsione delle entrate di 30.176.888,00 euro, compensata da una riduzione delle spese di pari importo. L’articolo 3 provvede alla riduzione del capitolo 1600, quello delle plusvalenze dell’Enel, per 73 milioni di euro non essendoci, ad oggi, i presupposti tecnico-giuridici per l’accertamento della corrispondente somma di tale entrata. Quindi l’entrata accertata è di soli 20 milioni di euro. Per contro, la maggiore entrata di 39.748.112,00 euro deriva dall’accertamento del recupero del gettito delle imposte erroneamente attribuite allo Stato da parte di una banca. Per le variazioni di spesa, si sono effettuate riduzioni per il 2003 pari a circa 57 milioni di euro.”

Per la Consigliera Dina Squarzino dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste “l’aspetto più interessante del disegno di legge consiste nella constatazione che le entrate previste non state tutte introitate dalla Regione e quindi le previsioni si sono rivelate sbagliate. Avevamo dichiarato allora la nostra perplessità che purtroppo si è confermata con questa variazione. La Giunta quindi è stata costretta a rivedere le entrate. Voteremo contro questo testo”.

Il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) ha affermato che “il nostro gruppo già lo scorso anno, su questo capitolo delle plusvalenze, aveva chiesto delle spiegazioni precise”. Dopo aver riportato le dichiarazioni di allora dell’ex Assessore del Bilancio Gino Agnesod, Comé ha proseguito dicendo che “tale disegno di legge smentisce quanto detto lo scorso anno dai rappresentanti della Giunta. Ci sentiamo presi in giro dopo questa variazione. Le dichiarazioni dell’Assessore sono servite ad ottenere soltanto il nostro consenso. I restanti 20 milioni di euro sono ancora da riscuotere. Anche noi esprimiamo il voto contrario”.

Per il rappresentante della Casa delle Libertà Massimo Lattanziera quanto meno imbarazzante mettere in bilancio una somma così incerta. Su quali presupposti questa Giunta non si sente di sostenere la certezza politica di allora? Siamo di fronte ad una continuità politica o c’è un cambio di direzione? Sarà comunque dura convincere il Ministro a cedere queste somme. Bisognerà lottare per averle.

Diverso il parere del Consigliere Ennio Pastoret (Union Valdôtaine) per il quale “è stata fatta una scelta che ritengo giusta. Si è trattato di un atto forte dal punto di vista politico. È stata una previsione a mio parere legittima. Rivendico il ruolo della politica. Gli aspetti tecnici competono ad altri.”

Il Consigliere Marco Viérin (Stella Alpina) ha quindi preso la parola per chiedere informazioni sui capitoli in diminuzione e in particolare sulle infrastrutture aeroportuali e sul settore agricolo.

Per l’Assessore del Bilancio Aurelio Marguerettazriscontro nelle affermazioni di allora una serie di concetti che mi sento di condividere. Facciamo una variazione di bilancio che tende ad essere un consuntivo. Nella relazione c’è scritto chiaro che si tratta di una variazione a seguito delle verifiche degli equilibri di bilancio. Ribadisco la legittimità dell’inserimento di quella somma nel bilancio. Nel momento in cui ci vengono lese delle competenze, dovremo cercare di andare tutti nella stessa direzione. Senza andare contro a nessuno, ma per il bene della Valle d’Aosta. Chiedo un atto di intelligenza politica dell’aula. Rivendichiamo sempre le nostre competenze”.

Dopo le dichiarazioni di voto dei Consiglieri Lattanzi, Comé e Marco Viérin, il disegno di legge è stato approvato con 21 voti favorevoli, 3 astensioni (La Casa delle Libertà) e 8 contrari (Arcobaleno, Stella Alpina).