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Communiqué n° 199 de 25 mai 2005

APPROVATI ALL’UNANIMITÀ UN DISEGNO DI LEGGE E UNA RISOLUZIONE

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il disegno di legge n. 70 riguardante le modifiche alla legge sul regime dei beni della Regione autonoma Valle d’Aosta.

Il relatore del testo legislativo Giulio Fiou ha detto che “il presente disegno di legge apporta delle modifiche alla legge relativa alla locazione e all’alienazione di beni appartenenti al patrimonio immobiliare regionale destinati ad attività industriali e artigianali, al fine di rispondere alle esigenze occupazionali e produttive dei predetti settori.”

Successivamente, il Consiglio ha approvato all’unanimità una risoluzione, a seguito di una mozione del gruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, che intende attuare delle iniziative per il ritiro della direttiva dell’Unione europea sulla competitività dei servizi sul mercato interno.

La Risoluzione è la seguente:

PREMESSO che il Parlamento Europeo si accinge a discutere la proposta di Direttiva “Bolkenstein” (dal nome del Commissario europeo che l’ha predisposta) la quale, con il pretesto di “diminuire la burocrazia e ridurre i vincoli alla competitività dei servizi sul mercato interno” intende imporre ai 25 Stati membri dell’Unione le regole della concorrenza commerciale, senza alcun limite, per l’erogazione di tutte le attività di servizio dove, per servizio, si intende “ogni attività economica che si occupa della fornitura di una prestazione oggetto di contropartita economica” (art. 4) ed impone quindi la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, tranne quelli erogati gratuitamente;
RILEVATO: che il testo in questione è stato elaborato consultando oltre diecimila aziende europee, ma ignorando totalmente gli enti pubblici territoriali, i sindacati dei lavoratori e le organizzazioni della società civile; che la Direttiva mina alla radice il “modello sociale europeo” perché: la nuova definizione di “servizi”, molto ampia, apre la strada alla privatizzazione e alla messa in concorrenza di quasi tutte le attività di servizio, comprese la scuola, la sanità, la cultura; il principio del “paese di origine” permette di deregolamentare e privatizzare totalmente i servizi che non siano erogati direttamente e gratuitamente dai poteri pubblici; i governi locali, impossibilitati ad erogare gratuitamente tali servizi, vengono quindi espropriati di ogni potere decisionale e di conseguenza impediti a mantenere gli esistenti diritti di cittadinanza, socialità, equità ed universalità dei servizi pubblici essenziali, nonché la tutela ambientale; lo stesso principio del “paese di origine” smantella le regole e diritti del lavoro attualmente in vigore: varranno solo quelle del Paese in cui ha sede legale l’impresa vincitrice della gara (per l’appalto, l’affidamento e la concessione del servizio); I poteri dello Stato e delle Regioni si riducono quindi al minimo, perdendo il diritto di fare le scelte politiche fondamentali nel campo dell’istruzione, della sanità e dell’accesso a tutti i servizi pubblici essenziali; RIVENDICATO il proprio ruolo di rappresentanza democratica dei valdostani e di titolarità dei poteri di governo della cosa pubblica regionale;
IL CONSIGLIO REGIONALE AFFERMA
la propria contrarietà all’approvazione della proposta di Direttiva “Bolkenstein”; I N V I T A
il Governo italiano ed il Parlamento Europeo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, ad operare risolutamente per il ritiro o per una sostanziale modifica della Direttiva “Bolkenstein
””.

Dopo l’approvazione della Risoluzione, i lavori del Consiglio Valle si sono conclusi.

L’Assemblea regionale è convocata per la prossima adunanza di mercoledì 8 e giovedì 9 giugno prossimi.