Info Conseil
Communiqué n° 305 de 19 novembre 2003
NUOVA FUNIVIA DEL MONTE BIANCO E RILANCIO DEL COMPARTO INDUSTRIALE VALDOSTANO
Seduta pomeridiana del Consiglio regionale
Dopo l’approvazione della Risoluzione sui tragici fatti di Nassiriya, in Iraq, il Consiglio ha discusso alcune interrogazioni rinviate nella mattinata per l’assenza temporanea dell’Assessore del Turismo, Sport, Commercio, Trasporti e Affari europei Luciano Caveri.
Il gruppo della Stella Alpina ha presentato un’iniziativa riguardante il progetto di realizzazione della nuova funivia del “Monte Bianco”.
Nella risposta, l’Assessore Caveri, dopo aver ripercorso alcune tappe del problema, ha detto che “l’accordo di programma sarà pronto per l’inizio del 2004 e di seguito sarà avviata la procedura per la progettazione che sarà pronta per la fine del 2004 o al massimo per l’inizio del 2005. Inoltre, con una delibera di Giunta la società Funivie del Monte Bianco è stata incaricata per la riqualificazione urbanistico-ambientale della località “La Palud” e la stessa riqualificazione rientra nel progetto globale della nuova funivia Monte Bianco”.
Il Consigliere Marco Viérin, nella replica, ha sottolineato che “sarebbe bene che i due progetti potessero fare parte di un unico finanziamento” e si è riservato di intervenire sulla tematica in occasione della discussione di una mozione concernente l’impegno ad attenersi ai principi di valorizzazione ambientale nel rifacimento della funivia del Monte Bianco.
Il tema sui problemi del comparto industriale valdostano è stato affrontato da una interpellanza dei Consiglieri André Lanièce e Francesco Salzone della Stella Alpina che hanno chiesto quali sono gli intendimenti e le iniziative allo studio da parte dell’Assessorato per rivitalizzare il settore dell’industria valdostana.
“Lo stato generale del settore industriale nella nostra regione – ha detto Lanièce – versa in una situazione di cronica difficoltà economica, programmatica e strutturale. Nonostante le ripetute rassicurazioni da parte
della Istituzioni pubbliche competenti, a tutt’oggi è difficile individuare in Valle autentici segnali di ripresa del settore, anzi semmai è vero il contrario. Abbiamo diversi casi, portati anche in Consiglio, di aziende in crisi. Dovremmo cercare di rimettere in piedi tutto il comparto economico valdostano.”
Per l’Assessore delle Attività produttive Piero Ferraris “Il nostro sistema è composto prevalentemente da imprese di piccole dimensioni e questo costituisce un fattore di criticità e le incertezze del mercato hanno avuto come conseguenza un rallentamento degli investimenti produttivi. In questo contesto l’Amministrazione ha operato per offrire un sistema innovativo di incentivazione alle imprese con particolare attenzione alla ricerca e alla qualità. Questa amministrazione ha messo in atto diversi strumenti a sostegno degli investimenti produttivi. Nella nostra regione comunque c’è una forte base di stabilità grazie a circa l’ottanta per cento di lavoratori assunti a tempo indeterminato. Ci troviamo in uno scenario internazionale che influenza pesantemente l’industria valdostana. Gli indicatori economici non fanno intravedere per il prossimo futuro una ripresa in Europa. E questi sono elementi con i quali bisogna fare i conti. Viviamo quindi in una situazione di estrema incertezza. L’industria in Valle rappresenta il 25 per cento del PIL così come i suoi occupati sono circa il 25 per cento del totale e vorrei sottolineare che l’industria rappresenta un patrimonio di professionalità, di tecnologie e di sapere importanti per questa Regione. Confermo l’impegno di affrontare al meglio una situazione difficile, ma non siamo gli unici attori in questo contesto.”
Nella replica, Salzone ha detto che “il settore è in crisi profonda e quello che manca a nostro avviso è un qualcosa che permetta di ridare ossigeno alla situazione. In prospettiva non c’è nulla di concreto. È vero che la congiuntura è sfavorevole, ma questo non è sufficiente a giustificare lo stato attuale. Occorrono magari dei progetti a lungo termine. Al momento non vedo delle soluzioni positive.”
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Il gruppo della Stella Alpina ha presentato un’iniziativa riguardante il progetto di realizzazione della nuova funivia del “Monte Bianco”.
Nella risposta, l’Assessore Caveri, dopo aver ripercorso alcune tappe del problema, ha detto che “l’accordo di programma sarà pronto per l’inizio del 2004 e di seguito sarà avviata la procedura per la progettazione che sarà pronta per la fine del 2004 o al massimo per l’inizio del 2005. Inoltre, con una delibera di Giunta la società Funivie del Monte Bianco è stata incaricata per la riqualificazione urbanistico-ambientale della località “La Palud” e la stessa riqualificazione rientra nel progetto globale della nuova funivia Monte Bianco”.
Il Consigliere Marco Viérin, nella replica, ha sottolineato che “sarebbe bene che i due progetti potessero fare parte di un unico finanziamento” e si è riservato di intervenire sulla tematica in occasione della discussione di una mozione concernente l’impegno ad attenersi ai principi di valorizzazione ambientale nel rifacimento della funivia del Monte Bianco.
Il tema sui problemi del comparto industriale valdostano è stato affrontato da una interpellanza dei Consiglieri André Lanièce e Francesco Salzone della Stella Alpina che hanno chiesto quali sono gli intendimenti e le iniziative allo studio da parte dell’Assessorato per rivitalizzare il settore dell’industria valdostana.
“Lo stato generale del settore industriale nella nostra regione – ha detto Lanièce – versa in una situazione di cronica difficoltà economica, programmatica e strutturale. Nonostante le ripetute rassicurazioni da parte
della Istituzioni pubbliche competenti, a tutt’oggi è difficile individuare in Valle autentici segnali di ripresa del settore, anzi semmai è vero il contrario. Abbiamo diversi casi, portati anche in Consiglio, di aziende in crisi. Dovremmo cercare di rimettere in piedi tutto il comparto economico valdostano.”
Per l’Assessore delle Attività produttive Piero Ferraris “Il nostro sistema è composto prevalentemente da imprese di piccole dimensioni e questo costituisce un fattore di criticità e le incertezze del mercato hanno avuto come conseguenza un rallentamento degli investimenti produttivi. In questo contesto l’Amministrazione ha operato per offrire un sistema innovativo di incentivazione alle imprese con particolare attenzione alla ricerca e alla qualità. Questa amministrazione ha messo in atto diversi strumenti a sostegno degli investimenti produttivi. Nella nostra regione comunque c’è una forte base di stabilità grazie a circa l’ottanta per cento di lavoratori assunti a tempo indeterminato. Ci troviamo in uno scenario internazionale che influenza pesantemente l’industria valdostana. Gli indicatori economici non fanno intravedere per il prossimo futuro una ripresa in Europa. E questi sono elementi con i quali bisogna fare i conti. Viviamo quindi in una situazione di estrema incertezza. L’industria in Valle rappresenta il 25 per cento del PIL così come i suoi occupati sono circa il 25 per cento del totale e vorrei sottolineare che l’industria rappresenta un patrimonio di professionalità, di tecnologie e di sapere importanti per questa Regione. Confermo l’impegno di affrontare al meglio una situazione difficile, ma non siamo gli unici attori in questo contesto.”
Nella replica, Salzone ha detto che “il settore è in crisi profonda e quello che manca a nostro avviso è un qualcosa che permetta di ridare ossigeno alla situazione. In prospettiva non c’è nulla di concreto. È vero che la congiuntura è sfavorevole, ma questo non è sufficiente a giustificare lo stato attuale. Occorrono magari dei progetti a lungo termine. Al momento non vedo delle soluzioni positive.”