Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 290 del 30 ottobre 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 290/73 - Rinvio a successiva adunanza della trattazione dell'oggetto concernente: "Accettazione di donazione di beni immobili siti in frazione Plan de Brun, del Comune di Perloz, disposta a favore della Regione Autonoma della Valle d'Aosta da parte dell'Opera Pia "Creux Porté'" per la costruzione di una residenza collettiva per anziani".

Dolchi (Presidente) - Signori Consiglieri, prima di dare la parola all'Assessore Benzo, mi corre l'obbligo di informare il Consiglio che proposte e riserve che sono emerse nelle discussioni avvenute nelle... in sede di riunione delle Commissioni Affari generali e sanità che hanno esaminato questo problema, hanno dimostrato la necessità di un ulteriore approfondimento dell'istruttoria, e eventualmente anche nuove proposte o eliminazioni di alcuni commi delle attuali proposte. Pertanto, con l'accordo della Giunta, mi sembra corretto oltre che indispensabile chiedere che il Consiglio decida di rinviare l'argomento ad una delle prossime riunioni consiliari, in modo che questo possa avvenire.

Andrione (UV) - Siamo d'accordo sul rinvio, però per noi la questione fondamentale era che nell'accettazione di questa donazione implicitamente la Regione accettava di costruire, non so come chiamarlo, se volete un ospizio, oppure una infrastruttura, in termini generali, per persone anziane in Comune di Perloz, fraz. Plan de Brun. Ora noi chiederemmo che, d'accordo per il rinvio, quando si ridiscuterà della questione allegata alla delibera con la quale si accetta la donazione ci sia il progetto, ci sia cioè quello che noi intendiamo fare a Plan de Brun, perché il fatto di dividere in due successive delibere, e cioè da un lato accettare la donazione che implicitamente obbliga la Regione a costruire e poi successivamente discutere di quello che si vuole costruire, a noi sembra un mezzo amministrativo pericoloso, perché vuol dire mettere un dito in ingranaggio senza sapere quello che verrà dopo. Quindi va bene per il rinvio, però l'approfondimento della questione deve essere fatto con conoscenza di causa, cioè deve essere fatto con conoscenza di quello che la Regione intende fare a Plan de Brun, perché siamo rimasti stupiti di sapere, e questo in Commissione Affari generali, che non solo esisteva già un progetto, ma che sembra che sia l'Amministrazione regionale che abbia nominato dei tecnici per la redazione di questo progetto e cioè che la Giunta regionale, precedendo certe procedure normali, abbia già stabilito il tipo di costruzione che sarà fatto a Plan de Brun. Ora su questo noi abbiamo alcune discussioni da fare e abbiamo alcune scelte da proporre, per cui chiederemmo che il dossier venga in Consiglio completo e cioè da un lato ci sarà la donazione e dall'altro lato ci sarà quello che l'Amministrazione regionale intende fare a Plan de Brun, in modo che la discussione sia completa e che non sia fatta in maniera tale da pregiudicare con la prima delibera tutte le future decisioni del Consiglio.

Bordon (DC) - Io, infatti, non mi stupisco più di niente, perché ho avuto occasione, in Commissione Affari generali già, di esprimere il mio punto di vista e mi spiace soltanto che per una volta tanto che probabilmente da certi banchi qui dentro avremmo sentito parlare di questo professore Don Spagliarello o che cosa sia, che ha scritto sulla Valle d'Aosta delle cose meravigliose, perché una volta tanto sembra che anche i sacerdoti dicano delle cose esatte, per una volta tanto che mi ero servito di un bollettino salesiano per scocciarvi un po' tutti, una volta tanto che mi ero servito della Gazzetta del Popolo odierna per parlare dell'assistenza degli anziani, tutto questo bel po' po' di roba mi sfugge dalle mani perché a un certo momento viene rinviato e arrivederci e grazie. Pazienza, vuol dire che un'altra volta me ne occuperò un po' meno e d'altronde anche tra me e me mi stavo dicendo "ma e chi te lo fa fare tutto questo? Fai parte di una minoranza, quando tu hai espresso il tuo parere favorevole o negativo, hai la coscienza tranquilla anche di fronte ai tuoi elettori e arrivederci e grazie". Naturalmente, per una volta tanto che forse il mio punto di vista colmava con quello della Giunta, mi spiace che la Giunta si sia ritirata così presto, questo ve lo dico francamente, perché, perché io penso che la Giunta a un certo momento prima di portare questo argomento alla Presidenza del Consiglio per farlo includere nell'ordine del giorno, perbacco, avrà pur sentito anche quelle che sono le forze che costituiscono la sua maggioranza, perché sennò io sono veramente lieto che tutto questo vada avanti così, questa indipendenza, questa democrazia ecc... Quindi noi non possiamo che aderire a questo rinvio, perché, d'altronde, anche se così non facessimo indubbiamente noi saremmo sommersi dai vostri voti. Però io non sto a soffermarmi su quanto ha detto Andrione, perché anche questo ci sarebbe da fare una lunga discussione e la faremo in altra sede, progetti e un po' tutto, che sono venuti fuori nel 1971, che già saranno costati alla Regione qualche cosa e che se invece si bloccherà tutto, e vedremo quello che verrà, però indubbiamente mi preoccupa solo una cosa, e la cosa è questa, viene rinviato alle future sedute, io potrei dirvi, vediamo un po' quando si può, a quale seduta si può rinviare. Non lo faccio perché state tranquilli che passeranno molte sedute prima che questo ritorni e, in fondo in fondo, non facendo niente in questo campo, facendo solo della teoria come io ho sentito fare l'altro giorno, indubbiamente i problemi non si risolveranno e naturalmente noi della minoranza in questo campo ci sguazzeremo dentro e cercheremo di fare valere questi errori che state combinando.

Siggia (PCI) - Già il Presidente ha letto quale è stata la conclusione della Commissione Sanità e prendo la parola per riconfermare il mio pensiero che ho già espresso in quella Commissione, che è indispensabile arrivare al rinvio di questo oggetto. Lo faccio per ribadire quanto il Consigliere Andrione ha detto, dell'assoluta necessità di avere della documentazione e dicevo, anche se la battuta è un po' maligna, che tra le altre varie cose con quell'unico allegato che ci era stato trasmesso si prevedeva che l'Amministrazione regionale si assumesse gli obblighi inerenti a quell'antica fondazione e, guarda caso, tra quegli obblighi esiste anche quello di tenere delle mucche al primo piano per il riscaldamento delle persone anziane. Ecco, se possiamo, senza aver controllato questi atti, arrivare all'obbrobrio di votare una cosa che preveda le mucche per il riscaldamento degli anziani, e guardate che quando lo approviamo, poi, ce ne assumiamo l'obbligo, l'onere, ecco, per cui non solo la documentazione è in certi momenti assolutamente indispensabile e doverosa per un Consigliere regionale che deve esaminare, perché se ci fidiamo di approvare degli atti di questo genere credo che la gente ci può dare veramente una patente. Ma direi di più, il Consigliere Andrione l'ha già detto... di questo argomento se n'è parlato, direi per sbaglio, al Consiglio, tanto che andando a vedere nelle carte della Presidenza del Consiglio, il Segretario Pramotton diceva "non abbiamo niente" e se voi vedete l'allegato che vi è stato trasmesso certo non abbiamo niente, è stato fatto tutto dalla Giunta, la quale non solo propone, arriva al bando di concorso regionale e sull'allegato, Andrione, non è che non è detto, è detto, perché è detto l'Amministrazione regionale ha provveduto al bando di concorso. Poi dice, nel secondo paragrafo, la Giunta con delibera ha dato l'incarico, il primo termine per cui il Consiglio di questo è assolutamente all'oscuro ed è un problema che ritengo nessuno di noi può affrontare in questa maniera, per cui il rinvio con degli allegati e sottolineo, come ha già fatto il collega Andrione, che permettano al Consiglio di fare delle scelte, non con degli studi già arrivati al termine e che mettono poi Consiglio nella drammatica situazione che è già avvenuta altre volte o di votare o di votare contro, il giorno dopo trovare sui giornali che non vogliamo la sistemazione dei vecchini di Perloz, come già oggi non tacitamente, in modo molto esplicito, ha detto il Consigliere Bordon. Vogliamo la sistemazione delle persone anziane, ma vogliamo la sistemazione più adeguata e soprattutto la vogliamo prendere coscienti di prendere la soluzione, adottare la soluzione che sia migliore.

Dolchi (Presidente) - Mi sembra che sulle proposte di rinvio, un solo Consigliere a favore, per gruppo, pertanto mi sembra che il Consiglio per quanti si sono espressi è... Bordon, le proposte di rinvio prevedono una discussione nella quale intervengono un Consigliere per gruppo, tu sei già intervenuto una volta, hai detto che eri d'accordo...

Bordon (DC) - Chiedo scusa, Presidente, ma mi sembra che ci siano delle impostazioni che bisognerà rivedere, perché non è che io chieda la modifica di questo regolamento, ma tu con una disinvoltura molto simpatica, con molta cortesia ad un certo momento ci metti in condizioni di non poter più parlare. Ora io voglio fare presente un'altra cosa, perché io condivido in buona parte e mi spiace che ci sia stato portato via dalle mani la possibilità di discutere questo argomento, perché io avrei voluto che la Dottoressa, l'Avvocatessa, la Sig.ra Siggia avesse qualche cosa, perché io... non è affatto vero che ho detto che voglio questa sistemazione e faremo pubblicare che non abbiamo sistemato i vecchi e per questo ci impegniamo già fino adesso, che appena potremo lo faremo. Però, con altrettanta sincerità, io avrei voluto che la Sig.ra Siggia avesse detto "ma come è possibile e a chi si deve attribuire la colpa che una Giunta porti in Consiglio regionale un problema di questa fatta", perché il problema delle vacche in primo piano che devono riscaldare i vecchi non l'ho mica portato io, l'ha portato la Sig.ra Siggia e allora, Sig.ra Siggia, lei che fa parte di questa maggioranza aggiunga una parola di più, deplori anche soltanto con un bel sorriso che una signora può esprimere, può fare addolcire la pillola, perché se la dico io la cosa ha meno valore, insomma deplori anche un po' questa Giunta che ci porta avanti nei problemi di questo fatto, Pramotton, cioè la Presidenza del Consiglio, non ne sa niente e allora una certa... ecco perché io ho voluto la parola la seconda volta, perché io non posso attribuire questo al Presidente della Giunta e mi spiace di farlo verso Benzo, al quale molte volte io rivolgo anche delle battute non molto molto delicate, ma, per Dio, io chiedo soltanto all'Assessore alla Sanità come mai questo è stato portato avanti, perché il colmo dei colmi e io mi riservato di portare avanti tutta questa discussione... insomma mi sembra che si cada nel ridicolo. Allora, se il problema non era preparato, allora non portiamolo, perché ci mettete in difficoltà anche nel modo di trattare la questione, perché se io andavo in Commissione Affari generali, dicevo "anch'io sono contrario" mentre noi, ad un certo momento, abbiamo portato avanti il problema. Indubbiamente, è sottinteso che le vacche al primo piano per scaldare gli ammalati e i vecchi non ci devono essere, perché in crisi di bovini tutt'al più vi metteremo le capre, ma non più le vacche, questo è il discorso, come si fa a fare ... in pratica impostato in questo modo, poi a un certo momento viste le perplessità si ritira tutto e arrivederci e grazie.

Bè, io lo lascio giudicare a voi, perché, lo dicevo prima, io faccio parte della minoranza.

Benzo (DP) - Bè, anche a me dispiace non poter a lungo... e quindi chiedo scusa al Consiglio, non lo farò, a lungo parlare di questo argomento visto che è stato già dibattuto in questo Consiglio, perché mi auguro che almeno i Consiglieri che hanno fatto parte della precedente legislatura fossero presenti quanto meno, non solo materialmente ma anche cerebralmente a quanto avveniva nelle discussioni in sede di bilancio, tant'è vero che questo problema è stato portato avanti, da due anni a questa parte, indubbiamente in base ad un certo piano di ristrutturazione dei servizi sociali e sanitari della Regione che la Giunta regionale precedente aveva approvato e di cui questo era uno degli elementi. È stato portato avanti nello stesso modo come era stato portato avanti precedentemente, anni prima, il problema dell'ospedale geriatrico e cioè la Giunta regionale a un certo momento con deliberazioni del 1971 ha dato questo mandato di predisporre un bando di concorso regionale, il bando di concorso regionale è stato predisposto per il progetto di questa residenza collettiva per anziani, che faceva parte, come ripeto, di un certo tipo di interventi in quella zona e in quel settore era stata nominata una Commissione con dei Consiglieri regionali presenti, è stato portato negli atti del Consiglio in sede di bilancio nel piano lavori, signori, approvato all'unanimità dal Consiglio regionale, lo stanziamento. Certe volte è ben vero che ci si ferma a domandare il perché di un milione per fare una stradina o il perché di 500.000 per un pezzo d tombino, ma di fronte a un problema di questo genere ricordo che allora era stato richiesto, da parte dei Consiglieri regionali, di avere conoscenza e di venire a vedere quali erano i progetti. So che i più diligenti Consiglieri regionali, alcuni qui presenti sono venuti, hanno esaminato tutti la documentazione nello stesso tempo sempre in seguito a mandato della Giunta e la Giunta poi ne è stata informata e ha preso una certa decisione. Sono state portate avanti le trattative per l'acquisizione che corrispondevano a quanto, insomma, già il Consiglio nelle sue deliberazioni di serie di bilancio aveva determinato, perché se il Consiglio non fa delle sue scelte, o per lo meno non le fa o non si accorge di farle, mi sembra che ci sia sì, allora, della irresponsabilità o per lo meno della trascuratezza.

Quindi, a un certo momento, la Giunta aveva demandato queste trattative con la fabbriceria della Casa di riposo Creux-Porté, in queste trattative si era individuato di massima un certo tipo di condizioni che erano richieste dalla fabbriceria stessa per la donazione di questi beni.

Non so se è il caso di ironizzare su alcuni fatti che attengono a un vecchio atto e il vecchio atto è quello che è, valeva per i tempi in cui è stato fatto e fa parte integrante della costituzione del vecchio rifugio Creux-Porté, ma queste sono cose che possiamo lasciare alla facilità con cui certe volte vengono buttati, forse, non so più se i bourgeois, perché non so più se esistano, ma qualcun altro che ascolta, o vede, e così vengono magari impressionati da queste battute.

Il problema di fondo è l'altro, e cioè, a un certo momento, vengo rispettosamente a quello che diceva il Presidente del Consiglio, quindi non proseguo, ho voluto solo puntualizzare questi atti, indubbiamente la fabbriceria ha trasmesso ufficialmente, dopo essersi riunita nel suo consiglio di amministrazione, quali erano le condizioni per questa accettazione, su uno-due punti la Commissione consiliare sanità, competente per materia, ha ritenuto, e anche la Commissione Affari e generali mi sembra, giustamente, di sottolineare la necessità di una richiesta di diversa modalità. Bene, per il resto, ripeto ancor oggi, c'è tutto a disposizione; logicamente, è stato trasmesso tutto ai membri delle Commissioni consiliari e nulla vieta che la stessa documentazione generale, globale, di questo iter procedurale per la costruzione di questa residenza collettiva per anziani sia trasmessa a tutti i Consiglieri, ecco il perché indubbiamente, viste queste particolari richieste da parte della Commissione Sanità, si è favorevoli ad un rinvio, ma penso che dipenderà un po' da tanti, dalla volontà, perlomeno dei Consiglieri regionali, di non prolungare nel tempo certe situazioni che non vanno a beneficio di nessuno, ma vanno a beneficio tante volte del dolce far niente.

Dolchi (Presidente) - La parola al Consigliere Manganone, sempre sul rinvio.

Manganone (Ind.) - Sono favorevole al rinvio e desidererei però che la Giunta ci desse una data approssimativa anche di quando tornerà in aula questo argomento.

Mi spiace che si sia ironizzato un pochino sulle... al secondo piano, ma penso che si tratti di un atto, anzi di un testamento, fatto, se non vado errato, nel 1904.

Quindi, prendiamo atto di questo, senza ironizzare qui in Consiglio.

Grazie.

Dolchi (Presidente) - La parola in via eccezionale al Consigliere Andrione, per fatto personale.

Andrione (UV) - Volevo solo assicurare l'Assessore alla Sanità che cerebralmente eravamo presenti e lo dispensiamo dal dire che il nostro apporto cerebrale non contava per nulla.

Il nostro problema, quello che avevamo già illustrato una volta, non è in quelle piccole clausole che credo possano essere modificate senza difficoltà.

Il problema è quello di sapere che cosa si vuole fare, perché al Creux-Porté a Plan de Brun, cioè fare una residenza collettiva per anziani, come si esprime lei, per trecento, per tremila, per trenta posti, ecco quello che noi vorremmo che si discutesse in Consiglio; è il tipo di scelta e la quantità, scusatemi l'espressione, di questa scelta, e le due cose, secondo noi, la citazione della donazione e quello che si andrà a fare, sono legate indissolubilmente, perché la donazione può essere respinta o può essere accettata, se la Regione intende fare certe cose, e quindi, secondo noi, non si può istruire questo dossier senza avere l'altra faccia della medaglia.

Per questo abbiamo chiesto il rinvio, semplicemente per avere i dati precisi, tra l'altro, dei costi finanziari che importerebbe l'accettazione implicita contenuta in quella donazione che obbliga la Regione a costruire.

Dolchi (Presidente) - C'è ancora qualcuno che chiede la parola?

Ma mi sembra che i Consiglieri che si sono espressi sono tutti d'accordo per il rinvio e, in accordo con la Giunta, penso di poter dire che, siccome l'argomento sta particolarmente a cuore non solo al Consiglio ma alla Giunta che è proponente di questa iniziativa, l'argomento sarà ripresentato al più presto possibile all'esame consiliare, previo esame, nuovamente, delle Commissioni.

Pertanto, con queste precisazioni, tenendo conto delle osservazioni che sono state fatte in questa discussione, io metto in votazione la proposta di rinvio dell'oggetto n. 20.

Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano.

Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Il Consiglio approva all'unanimità il rinvio dell'oggetto n. 20.

Oggetto n. 21.