Oggetto del Consiglio n. 260 del 4 ottobre 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 260/73 - Cessione in proprietà agli attuali assegnatari di alloggi della casa popolare, di proprietà regionale, sita in Aosta, Viale della Pace - Via Trèves. - Proposta di rinuncia alla quota di riserva di alloggi spettante ex lege alla Regione. - Revoca della deliberazione n. 205, in data 29 luglio 1972.
Albaney (DP) - Con questa delibera la Giunta chiede la revoca della deliberazione n. 205 in data 29 luglio 1972.
Con quella delibera si concedeva in assegnazione agli eventuali assegnatari 21 alloggi della casa sita in località Saint-Étienne tra Viale della Pace e Via Trèves.
In data 23 marzo 1973 si riuniva la Commissione provinciale, con sede presso l'Ufficio del Genio Civile di Aosta, la quale stabiliva i prezzi dei 21 alloggi e, nello stesso tempo, faceva presente al rappresentante della Regione che sarebbe stato opportuno concedere pure i cinque alloggi, il rimanente 20% in base all'articolo 2 della legge del '72, la 231. Cioè la Commissione proponeva al nostro rappresentante di cedere pure gli altri cinque alloggi, in modo che non si venisse a creare una disparità di trattamento fra i 21 e 26 assegnatari e questo anche per evitare inconvenienti connessi con la necessità di costituire un condominio per regolamentare la disciplina dei rapporti tra assegnatari e assegnatari.
Quindi la Giunta propone questo: revoca della delibera e concessione di assegnazione di altri cinque alloggi più area cortilizia e più le dieci autorimesse.
Viglino (RV) - Io vorrei solo un chiarimento perché nel documento che ci è stato trasmesso, a un certo punto c'è scritto: "Onde evitare sia disparità di trattamento dei 26 attuali assegnatari di alloggi per la quasi totalità". Ecco, io vorrei sapere se per caso un assegnatario non potesse o non volesse comprare l'alloggio, volevo solo un chiarimento su questo punto.
Albaney (DP) - Mi pare che sia evidente che, a parte che tutti sono desiderosi di comperare, data l'esiguità del prezzo di acquisto, vero, un prezzo molto equo, molto comodo, vero anche quello che è stato stabilito dalla Commissione provinciale, ma penso che nell'eventualità che qualcuno rinunci, ci siano altri assegnatari a cui si possa dare in concessione.
Andrione (UV) - Ma, a titolo personale, io esprimo parere contrario a questo continuo, a questa continua diminuzione del patrimonio regionale dopo di che in tempi diversi si sentono dei discorsi sulla casa.
Ora, io vorrei sapere se la Regione intende fare una politica della casa come naturalmente viene intesa e cioè fornire degli alloggi nella fattispecie ai propri impiegati e dai canoni equi o se, invece, intende svendere, insisto sulla "s", svendere a basso prezzo a degli assegnatari una proprietà regionale.
L'immobile in questione è stato costruito con una finalità precisa, quella di fornire alloggi al personale regionale.
Noi adesso, seguendo il nefasto esempio nazionale in materia, immettiamo sul mercato - perché poi gli assegnatari non abitano in quegli alloggi perché quelli li affittano - a dei prezzi che non sono i prezzi calmierati delle case popolari, se vogliamo immettere sul mercato anche delle proprietà regionali per confondere ancora un po' più le idee.
Ricordo che una passata Giunta nella quale avevo l'onore, della quale avevo l'onore di far parte, si era opposta a cedere in proprietà gli alloggi dove una volta c'era l'Assessorato alla Pubblica Istruzione che sono poi serviti per fare delle aule di fortuna.
Alla Regione interessa avere in proprietà degli alloggi e non si vede quale sia il grande inconveniente di essere in condominio perché, come ci possono essere i privati in condominio, ci può essere anche la Regione.
In realtà qui si vuole soltanto approfittare della debolezza dell'Ente pubblico che, di fronte alla minima richiesta, ancora una volta secondo le vecchie abitudini, cala i pantaloni, dice sempre di sì e fa fare dei buoni affari ad altre persone.
Da una parte ringraziamo la Signorina Una May Cameron che fa un regalo alla Regione e dall'altra parte noi, con la mano sinistra, regaliamo a nostra volta dei beni regionali.
Teniamoceli, sono della Regione, sono degli alloggi, possono essere utilizzati per scopi regionali, è un bene che rimangano di proprietà della Regione per cui, sempre a titolo personale, io voterò contro questa - anche a nome del Gruppo, chiedo scusa - questa, permettetemi l'espressione, ennesima oscena proposta.
Jorrioz (PSDI) - ... assegnatari si trovano le condizioni per ottenere questi alloggi perché, in un momento talmente critico sulla situazione degli alloggi, ritengo che sarebbe opportuno conoscere qual è la situazione dei nuovi richiedenti per ottenere questi alloggi perché vediamo e abbiamo visto in tante altre occasioni, gente che ha avuto in assegnazione degli alloggi delle case popolari, case Incis ecc., proprietari di altri alloggi che affittano il proprio alloggio per comperare a un prezzo talmente esiguo, basso, come ha detto, mi pare, qualcun altro prima di me, forse l'Assessore, però c'è della gente che non ha la possibilità di comprare un alloggio, non ha un alloggio personale e avrebbe tutte le necessità per ottenere un alloggio a un prezzo in affitto, a un prezzo minimo, senza andare a prendere in affitto alloggi di altri prezzi. Questo bisogna vedere se rientra in questa situazione, se non è gente che ha altri alloggi, altre proprietà, per cui sarebbe opportuno esaminare tutto il problema.
Viglino (RV) - Forse un momento fa non mi sono espressa con sufficiente chiarezza. Io faccio l'esempio di una famiglia che occupi attualmente uno di questi alloggi e, malgrado il prezzo minimo, non sia assolutamente in grado di poterlo comprare. Dove va a finire questa famiglia? Ecco.
Monami (PCI) - ...dubbio che noi siamo favorevoli a questo provvedimento e certo, anche qui alcune considerazioni di carattere generale su questo argomento si possono fare e intanto approfitto per domandare alla Giunta a che punto è lo stanziamento o l'utilizzazione di quegli 800 milioni che avevamo a suo tempo stanziato per la costruzione di case di civile abitazione.
Il problema della casa è un problema molto complesso, collega Andrione; si fanno delle case o l'Ente pubblico o gli Enti preposti o gli interventi vari e si danno a riscatto, in affitto, a cooperative in proprietà indivisa, a cooperative a proprietà divisa ecc. Ci sono mille mezzi per soddisfare questa esigenza.
Mi pare che il problema fondamentale centrale è soddisfare questa esigenza al di là di come viene concessa a coloro che la utilizzano.
Quindi ho fatto una prima domanda alla Giunta sulla quale, se non oggi - io non pongo mai in termini così impellenti le risposte - ma una risposta precisa circa l'utilizzazione degli 800 milioni che a suo tempo abbiamo stanziato.
Un'altra questione per quanto riguarda il provvedimento che stiamo discutendo, ecco, forse alla Signorina Viglino si può rispondere, nel senso che può esserci la famiglia che non può acquistare però acquista pagando l'affitto, non è uno sborso immediato di milioni, è così, come l'Ina Casa che, pagando l'affitto per 20 anni, rimane proprietaria e questo inconveniente non c'è.
Piuttosto, all'ombra di questo non vorrei - e qui una precisazione, un'ulteriore precisazione che vorrei chiedere - è se gli inquilini ai quali noi facciamo questa cessione, questa possibilità di riscatto, occupano veramente quell'alloggio, non lo so, vorrei soltanto sapere se l'assegnatario occupa veramente quell'alloggio chiamato A che noi intendiamo... se queste risposte sono positive, direi, questa seconda risposta è positiva, non v'è dubbio che noi siamo favorevoli al provvedimento presentato dalla Giunta, soprattutto perché mi pare di aver capito che trattasi di dipendenti regionali, quindi il problema di garantire a essi l'alloggio è un problema importante, così come garantirlo a essi e ai loro eredi, proprio per quella concezione che noi riteniamo che la casa deve essere un servizio esteso a tutti i cittadini.
Fosson (UV) - Vorrei chiedere alla Giunta come pensa di orientarsi per gli altri fabbricati che sono di proprietà della Regione che sono affittati a dipendenti regionali perché anche qui il principio o si adottava questo principio fin dall'inizio o si costruivano queste case per cederle in proprietà ai propri dipendenti ma, siccome queste case sono state costruite per lasciarle ai propri dipendenti a un prezzo equo d'affitto, noi facciamo - sarà il rovescio della medaglia che cita sempre il Consigliere Monami, che in tutte le cose c'è il dritto e il rovescio della medaglia - praticamente abbiamo un caseggiato in Via... per andare verso la maternità che è di proprietà della Regione e in affitto a dipendenti regionali, abbiamo quello che è già stato citato dal Consigliere Andrione qui vicino alle poste che è in affitto in parte a funzionari regionali.
Ora, sono solo quelli che sono in questa casa che è sul Viale della Pace che hanno questo trattamento e gli altri invece hanno un altro trattamento, quindi si finisce di fare due pesi e due misure, si potrà dire: due pesi e due misure ci sono anche perché chi poteva avere l'alloggio in affitto e chi non lo poteva avere però era una ingiustizia inferiore a questa, quindi bisogna, a un certo momento, se noi ci orientiamo su questa strada, non si potrà, a un certo momento, negare la cessione di proprietà anche a quegli altri impiegati che abitano, che usufruiscono di altre case di proprietà della Regione. Questo è quanto. Quello che si deve fare nuovo, eventualmente, è un'altra cosa ma queste erano delle vecchie proprietà che dovrebbero essere trattate tutte sullo stesso piano.
Andrione (UV) - Non vi è nulla per me di più rincrescevole che fare delle polemiche con l'amico Monami però, se è vero che il problema della casa è un problema grave ed è grosso perché è difficile assicurare la casa a tutti, è anche vero che normalmente, in questo momento, anche lo Stato riviene su certe posizioni. Quello che deve essere garantito è un alloggio che abbia la casa come servizio che abbia un equo canone. Noi qui stravolgiamo questo principio per dare in proprietà degli alloggi e, dato che il fatto di essere impiegato regionale è una vicenda personale che si conclude comunque nel tempo, noi, invece di garantire un servizio sociale, garantiamo una proprietà ad alcuni e soltanto ad alcuni e non a tutti, con il che noi, per essere coerenti e per essere seri, dovremmo stanziare nel prossimo bilancio una somma per costruire altre case per gli impiegati regionali che, secondo alcuni maligni, a frotte sono stati impiegati dopo la data con la quale sono stati distribuiti quegli alloggi, sono stati assegnati quegli alloggi.
Ora, secondo noi, non è giusto che ci siano da un lato coloro che non hanno avuto l'alloggio in assegnazione e dall'altro lato coloro che, perché hanno avuto l'alloggio in assegnazione, ne divengano proprietari e finalmente che ci sia la grande massa degli impiagati regionali attuali che non hanno questo servizio e, ripetiamo, che da un altro punto di vista, non è giusto che la Regione si privi a vil prezzo di una proprietà che ha e che può usare - anche se sarà minima questa proprietà - ma che può usare per calmierare un certo tipo di mercato e, se c'è una critica che si deve fare alla politica della casa dello Stato italiano, è quella per la quale ci sono degli alloggi con ... popolari che sono a 3.000 lire al mese, altre 9.000, altre 21.000, altre 35.000, per cui nessuno più sa esattamente quali sono i titoli per entrare, quali sono gli affitti con tutte le conseguenze perché basta andare un girono in Pretura e ti rivolgi alla tua compagna di banco per sapere che cosa succede. Dico, ma vogliamo proprio anche noi semplicemente, dopo soltanto 20 anni che sono... gli alloggi rimettere sul mercato oggi... proprietà. Perché? Qual è il vantaggio, qual è lo scopo di questa manovra? Per la miseria, si dice in questa relazione, si dice che è semplicemente... per la Regione è difficile essere comproprietaria. Perbacco! Dico io, ma siete, si vede che è una Regione che ha poca fantasia perché essere comproprietari è una cosa normale e invece a noi viene, così, dato che siamo cattivelli di natura, viene il sospetto che ci sia qualcuno a cui interessa diventare proprietario e, naturalmente, la Regione gentilmente favorisce queste operazioni, dopo di ché si fanno i discorsi affinché il bilancio regionale sia impegnato per costruire nuove case. Va beh, ognuno è libero di sostenere le tesi che vuole però qui si sta sprecando quello che è il patrimonio regionale.
Chanu (DP) - Ma io, effettivamente, credo che bisogna un po' ridimensionare il problema perché in questa Aula invale l'abitudine naturalmente di prendere lo spunto da una questione che, in termini di obiettività, è di determinate dimensioni e ha una determinata modestia per fare il discorso generale e all'amico Andrione direi: questo tuo discorso lo avrei seguito con maggior attenzione al momento in cui venne presa la deliberazione di dare in assegnazione i 4/5, i 5/6 o gli 8/9 di questa casa mantenendo quella famosa quota di riserva di cui oggi si parla ma, se teniamo conto che effettivamente ci troviamo in un condominio, in un edificio nel quale ci sono dipendenti comunali, dipendenti regionali che sono stati, in un certo senso, favoriti, dipendenti regionali che hanno pari possibilità e pari dignità ad avere lo stesso trattamento e che non sono favoriti e che non possono quindi venire a disporre di quel sacrosanto diritto, diciamolo pure, per tutti i cittadini, di potersi, di poter avere sia pure per il tramite dell'Ente Regione, una casa che sia poi di loro proprietà, mi rendo conto che fare il discorso dello spreco, fare il discorso dell'auto espoliazione di un patrimonio, sia in un certo senso, fuori luogo. Effettivamente io credo che lo spirito di questa delibera che ci è stata proposta dalla Giunta sia questo: di poter parificare una situazione obiettiva di discrepanza fra assegnatari di alloggi, dipendenti regionali che si trovano per la massima parte in una determinata posizione e per quella minima parte che si trova, invece, nella posizione diversa e, certamente più gravosa, di essere semplici affittuari, cioè di pagare vita natural durante un affitto e di non esserne proprietario.
Quindi, io ritengo che, se il discorso dovrà essere portato con la dovuta attenzione sul piano del problema della casa, non sia però questo, questa delibera, per questa finalità che io ritengo sia la più importante. Sono anche io dell'idea che il fatto di essere un condominio, per quanti fastidi possa dare, non possa essere l'elemento determinante a portare all'adozione di una certa delibera o di un'altra, effettivamente sotto questo profilo si può ritenere che la proposta della Giunta sia ragionevole e debba venire presa in considerazione e approvata dal Consiglio.
Andrione (UV) - No, era solo per informare l'Avvocato Chanu che noi avevamo già votato contro la prima assegnazione e che, quindi, continuiamo semplicemente a seguire una linea e per dire che Fosson ha già ribadito che allora tutti gli altri assegnatari di case regionali devono essere messi nelle stesse condizioni e devono poter comprare il loro alloggio, cosa che, ripeto, non è, per quanto riguarda la Regione, un'operazione oculata.
Dolchi (Presidente) - Se non ci sono altri, darei la parola al Presidente della Giunta.
Dujany (DP) - Vorrei precisare che questi alloggi, come gli altri 21 che sono stati ceduti agli usufruttuari dipendenti della Regione, sono alloggi costruiti con un finanziamento dello Stato che dà la facoltà alle amministrazioni che hanno utilizzato questi fondi di passarli in proprietà privata.
Poi abbiamo un altro gruppo di alloggi che sono di proprietà della Regione che fanno parte del demanio regionale. Naturalmente quegli alloggi non saranno venduti perché sono di proprietà regionale e non c'è nessuna possibilità e non c'è nessuna facoltà legislativa che ci dia la possibilità di cederli ai privati.
Quindi, direi che gli alloggi in concreto che sono situati in Via Promis e gli alloggi che sono situati in Via Conte Crotti fanno parte del demanio regionale... (Andrione: del patrimonio regionale) ...del patrimonio regionale... (Andrione: quindi possono essere ceduti) ...Esatto.
Dolchi (Presidente) - Ci sono altri Consiglieri? Se non c'è più nessuno che chiede la parola, c'è nessuno che chiede la parola per dichiarazione di voto? Metto ai voti la proposta della Giunta, come da allegati...
Dujany (DP) - Chiedo scusa, in questo momento non sono in condizioni di darle, mi riservo di darle prossimamente.
Dolchi (Presidente) - Allora metto ai voti la proposta della Giunta come da allegati. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Per favore, le mani perché sennò i conteggi poi non vengono... Chincheré.
Chi è contrario? Grazie. Chi si astiene? Grazie... (voci: parlano tutti assieme) ...Scusate... (Voce: ...ma come tre astenuti! Si è astenuta tutta la DC! Ma no, tre no, sono quattro, c'è Fosson) ...Allora, perché risulti a verbale, vi dico le astensioni e siete pregati di dire se siete d'accordo. Astenuti: Viglino, il Gruppo della DC, Manganone e Parisi, totale 8, 5 contrari cioè 4 dell'Union Valdôtaine e Jorrioz, 17 favorevoli.
Il Consiglio approva.
Punto 17 all'ordine del giorno.