Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4194 del 11 dicembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4194/XVI - Trattazione congiunta delle relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, del D.L. n. 168 (Legge di stabilità regionale per il triennio 2025/2027) e del D.L. n. 169 (Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2025-2027). (Reiezione di quattro ordini del giorno).

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 32 Consiglieri, possiamo riprendere i lavori per la giornata di oggi. Se non vi sono ulteriori interventi in fase di repliche... non ne vedo, non vedo altre richieste: passerei pertanto all'esame degli ordini del giorno.

Ne sono pervenuti dieci della Lega, dodici di Rassemblement Valdôtain, ventiquattro di Forza Italia, otto di PCP, due congiunti di tutti i gruppi di minoranza.

L'ordine stabilito per affrontare il punto in questione è l'ordine di presentazione ma alternato, per cui si inizia con quelli della Lega, poi si passa a Rassemblement, eccetera e poi si ricomincia.

Pertanto, il primo ordine del giorno è quello della Lega. Ordine del giorno n. 1 della Lega. Consigliere Manfrin, si è prenotato, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Con questo ordine del giorno riprendiamo una questione che era già stata discussa nel Consiglio nel quale si è varata la seconda variazione di bilancio e la cosiddetta misura che va sulla questione dell'alluvione e del tema dei danni che sono stati purtroppo portati dall'alluvione.

Nella scorsa seduta avevamo presentato un ordine analogo che è stato però integrato a seguito di un confronto che c'è stato con le comunità colpite, appunto, dall'alluvione.

Già in occasione di quella discussione, avemmo modo di evidenziare come la necessità di intervento rispetto ad alcune realtà era ulteriore e differente rispetto a quella che era stata prospettata dal Governo.

L'abbiamo fatto nei tempi e nei modi che ci eravamo dati, collaborando ed evitando di andare ad anticipare il tema nel merito, lo abbiamo fatto, e in maniera consapevole che, sicuramente, da parte del Governo non avremmo trovato un accoglimento favorevole alle nostre istanze, ma lo abbiamo fatto anche per dare un segnale.

Noi ci auguriamo che da questo segnale possa scaturire un qualcosa di positivo.

Lo abbiamo detto in maniera chiara, la misura che è stata sostanzialmente approvata - ovviamente non con il nostro voto -, cioè quella dei cosiddetti prestiti per quelle attività commerciali che purtroppo non hanno potuto esercitare la loro attività nel periodo di stop da alluvione o perché, per esempio come la comunità di Cogne, era impossibile raggiungere la comunità stessa, o perché l'alluvione aveva reso inservibili, inutilizzabili o aveva portato via i beni, le strutture o parti delle strutture o parti dei beni che le attività commerciali avevano.

Crediamo che il confronto con le comunità sia servito e sia stato assolutamente fondamentale anche per comprendere ancora alcuni aspetti; ad esempio - l'abbiamo detto in discussione generale di ieri e lo ribadiamo anche oggi - quello che ci è stato evidenziato è stato che già queste attività sono, purtroppo, in una condizione di difficoltà nella restituzione dei prestiti che erano già stati predisposti, erogati durante il Covid, quindi con attività che sono già in difficoltà per questo rientro a cui si era fatto accesso nel periodo del Covid, è evidente che, ci è stato detto, assolutamente non si sarebbe potuto aprire nessun altro fronte.

È chiaro che oltre a questo dobbiamo immaginare che ci sono delle località colpite che purtroppo non lavorando hanno dovuto rinunciare sostanzialmente alla stagione, cioè chi, per esempio a Cogne, si sa, aveva previsto di poter fare attività, che è un'attività che fa il fatturato dell'anno, quindi nei mesi di luglio-agosto, è evidente che non ha potuto farlo, se non dalla seconda settimana di agosto, sostanzialmente poi anche purtroppo non beneficiando, ma avendo a detrimento la pubblicità negativa che si era creata, peraltro pubblicità negativa che si è ripercossa anche su località che non erano minimamente state colpite all'alluvione.

Questa è stata, purtroppo, una cosa negativa che è già successa in passato, su cui - e credo che quando si fanno le cose positive si debba riconoscere - è stata fatta opera di comunicazione anche da parte del Governo a livello nazionale per riportare e per spiegare quella che era, in realtà, la giusta dimensione del fenomeno.

Con quelle che sono state le criticità abbiamo anche il problema di chi si preparava alla stagione (quindi parlo di altre località, a cominciare da Cervinia), ma ovviamente questa misura l'ha vista arrivare molto in ritardo.

Immaginiamo che l'abbiamo discussa nello scorso Consiglio... è chiaro che la stagione era incipiente, se non già iniziata, quindi è evidente che la concessione, poi, di queste misure era sicuramente tardiva.

Sulla base di questo quindi riteniamo che si debba tornare a ribadire anche un concetto che avevamo sollevato durante la discussione e l'esame, sia in Commissione che in Aula, della seconda variazione, cioè il mancato via libera all'audizione dei soggetti, dei portatori di interesse, che avrebbero potuto evidenziare alcune criticità di quella misura e magari portare la voce di quelle attività commerciali, di quelle attività imprenditoriali, di quelle attività economiche che avevano vissuto sulla propria pelle gli eventi alluvionali.

Cosa è accaduto? É accaduto che sempre durante i confronti abbiamo chiesto: "Ma voi avete interloquito con le associazioni di categoria?" e la risposta è stata positiva: "Sì, abbiamo ovviamente interloquito, abbiamo segnalato quelle che erano le nostre necessità, abbiamo segnalato quelle che erano le criticità che avevamo rilevato anche nelle potenziali misure proposte però, a fronte della convocazione, ci siamo sentiti dire dal Presidente della seconda Commissione, su mandato suo, Presidente Testolin, che ovviamente Adava, Confcommercio e Confesercenti non dovevano essere audite perché non avevano alcuna voce in capitolo nel merito degli aiuti.

È chiaro quindi che essendo lei il mandante di questo stop alle audizioni, noi non possiamo non immaginare che si è creato un grave danno, poi magari sarebbe rimasto agli atti che le associazioni erano contrarie, voi avreste potuto andare avanti e dire: "Secondo noi la soluzione è questa", l'ha detto anche per esempio ieri il collega Lavevaz, ha detto che forse a volte bisogna fare delle scelte impopolari e andare avanti e quella sarebbe stata una scelta impopolare, ma di cui eravate a conoscenza. Invece, evitandolo avete un po' nascosto la testa sotto la sabbia e quindi sperando che non venisse fuori, che nessuno dicesse nulla e che non ci fosse una voce contraria, ha detto: "Noi approviamolo lo stesso senza audizioni, senza che nessuno ci possa smentire".

Ecco perché oggi, con quest'ordine del giorno collegato, chiediamo che si predisponga una misura con la relativa copertura finanziaria per dare gli adeguati ristori a imprese e operatori economici colpiti dagli eventi alluvionali del 29 e 30 giugno scorsi.

Presidente - Per il Governo, il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - In apertura faccio una dichiarazione a nome della maggioranza, in modo da chiarire il quadro all'interno del quale si svolgerà il dibattito di questi ordini del giorno.

La scelta condivisa è stata quella di astenersi sugli ordini del giorno, in continuità con la situazione che si è presentata durante la presentazione del DEFR (vedo che il collega Manfrin sorride); daremo in ogni caso le risposte che sono richieste dagli ordini del giorno stessi, andando evidentemente a fare delle distinzioni sulle attività e sulle suggestioni che possono essere in qualche modo assecondate e accolte in termini generali e in termini di opportunità delle idee e delle proposte assentite rispetto ad altre.

La discussione invece nel merito dell'ordine del giorno che è stato presentato è una discussione che si ripresenta a distanza di un mesetto.

In premessa a questo, direi che 'il mandante' è un'affermazione che può tenersi per lei, signor Consigliere, altrimenti è come se dicesse al Presidente della seconda Commissione che è un incapace e deve aspettare qualcuno che gli dia delle informazioni per poter svolgere la sua attività.

Credo che non sia così, credo che all'interno di ogni contesto le decisioni vengano assunte liberamente. Noi abbiamo presentato una proposta, presentata e condivisa, nel senso di mettere a conoscenza, per essere puntuali.

Il provvedimento che avevamo ipotizzato è un provvedimento serio, che tiene conto non soltanto della contingenza, ma anche di quelle che potranno essere le situazioni che si possono sviluppare poi nel tempo e per dare un'omogeneità di comportamento.

È un contesto che innanzitutto ci ha visti operare con delle risorse importanti per dare nuovamente la possibilità di lavorare, che è la cosa più importante che a noi stava assolutamente a cuore: rimettere in piedi fin da subito l'opportunità di lavoro sul territorio, rilanciare le stesse attività con delle iniziative, così come è già stato sottolineato la volta scorsa, che comprendono da un lato la possibilità di rilancio dell'attività in periodi magari di più bassa frequentazione (vedi la possibilità di avere alla fine di gennaio la Coppa del mondo a Cogne, che rilancia e riporta sul territorio sicuramente un'attenzione mediatica importante e di rilancio di quella che è la località), dall'altra parte con interventi importanti anche svolti dalla Cervino Spa per il ripristino delle piste, così come si è fatto sulle piste di Cogne.

Dall'altra parte un'iniziativa che - come detto la volta scorsa -, in alternativa a quelli che potevano essere dei ristori funzionali alla chiusura forzata, sono dei sostegni che possono rilanciare, con la liquidità messa a disposizione a tasso zero, iniziative che possano essere utili alle attività che sono state coinvolte a 360 gradi, non squisitamente solo quelle alberghiero-ricettive.

Non ci siamo nascosti di fronte alle responsabilità, è una scelta che giustamente può essere non condivisa e non condivisibile, però è una scelta che è stata portata all'attenzione delle persone interessate.

A nostro sapere, visto che non c'eravamo, nella riunione sono state evidentemente sottolineate delle situazioni di gradimento di una proposta alternativa che è la vostra, così come sono state sottolineate altre situazioni che non erano proprio in linea, ma questo fa parte di un dialogo e di un confronto.

Se poi si ha la pretesa di volersi insinuare nelle pieghe di qualsiasi provvedimento, qualcosa che non è gradito, qualcosa che non va bene lo si trova sempre.

Noi siamo coscienti delle scelte che abbiamo fatto, sono state portate avanti nella maniera più inclusiva possibile; probabilmente anche il trasferimento delle informazioni magari non sempre è stato esaustivo, lo abbiamo riproposto anche tramite le associazioni di categoria che potevano divulgarlo ai propri associati e questa è la motivazione per cui su quest'ordine del giorno ci asterremo.

Presidente - Consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (RV) - Per una mozione d'ordine, Presidente: chiedo una sospensione per una riunione dei gruppi di minoranza. Se vuole, gliela motivo anche subito.

Presidente - Se vuole.

Restano (RV) - Per le gravissime e lesive affermazioni del Presidente quando preliminarmente annuncia già che boccerà tutti gli ordini del giorno. É vergognoso.

Presidente - Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 09:27 alle ore 11:11.

Presidente - Riprendiamo i lavori dopo la sospensione un po' lunga. Qualcuno interviene? Consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Prima di entrare nel merito della risposta, vorrei evidenziare il motivo della sospensione, che è già stato annunciato ovviamente da parte del collega Restano, e che riguarda le gravissime parole del Presidente della Regione, che ha annunciato il voto di astensione su tutte le iniziative dell'opposizione, prima ancora - e questa è la cosa più grave - di ascoltarne l'illustrazione e le motivazioni, arrivando addirittura ad accusare la minoranza di insinuarsi in un provvedimento già definito.

A fronte delle dichiarazioni fatte dal Presidente, prendiamo atto di quanto scarsa sia la sua considerazione dell'intera istituzione del Consiglio Valle, nonché di tutte le parti audite in Commissione.

Noi non siamo stupiti dall'ennesima sua dimostrazione di arroganza, Presidente, però forse, a questo punto, lei dovrebbe tener conto di quanto espresso ieri anche da alcuni componenti della sua stessa maggioranza.

Questa è la motivazione della riunione, quindi al massimo io cederei la parola solo per motivare e poi dopo magari prenderei in replica, se lei me lo consente Presidente.

Presidente - Sì. Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Molto brevemente, visto che è il nostro gruppo che ha chiesto la sospensione a nome dei gruppi di minoranza, per allinearmi a quanto ha rappresentato il collega Manfrin. Siamo anche noi fortemente stupiti rispetto alle dichiarazioni che abbiamo sentito e a una sorta di dichiarazione di voto preventiva che mette, tra l'altro, il Consiglio su un piano che riteniamo definire davvero di poco valore per chi ha fatto quel tipo di dichiarazione.

Ancora una volta, assistiamo a delle provocazioni, in alcuni casi, in cui si invita l'altra parte a fare delle proposte concrete, a scendere nel dettaglio, a partecipare anche ai lavori; dall'altro lato, si invita anche a fare tesoro, o comunque a proporre e ad ascoltare anche le componenti che vengono audite nelle Commissioni, quindi tutto il lavoro che c'è anche da parte della seconda Commissione, in questo caso, e poi ci sentiamo sostanzialmente dire che tutto quello che viene fatto ha poca importanza e quindi non viene neanche preso in considerazione.

In tal senso, abbiamo chiesto una sospensione e ci comporteremo di conseguenza.

Presidente - Consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Mi unisco anch'io, a nome del gruppo di Forza Italia, alle considerazioni che sono state portate dai colleghi che mi hanno preceduto.

Riteniamo che l'atteggiamento che è stato palesato sia un atteggiamento di poco rispetto della democrazia consiliare, nel senso che il momento dell'esame nella discussione dentro l'Aula di iniziative e di provvedimenti come questo, come quello del bilancio e con tutte le iniziative collegate che vengono portate da tutti i gruppi politici, sia un momento al quale bisogna riconoscere la massima dignità. E credo che dichiarare in anticipo - in coerenza con i comportamenti passati che non sono, dal nostro punto di vista, dei comportamenti edificanti sotto il profilo di rispetto delle regole democratiche - il voto di tutte le iniziative che andremo a discutere, lo riteniamo un fatto mortificante, ma non di mortificazione nei confronti dell'opposizione, ma per la dignità dell'Aula che rappresentiamo.

Pertanto, non possiamo che rilevare questo aspetto e vorrei anche aggiungere che le iniziative che sono state depositate sono delle iniziative che si occupano dei problemi dei valdostani.

Abbiamo sentito anche da colleghi della maggioranza negli interventi di ieri che non tutti i problemi sono stati affrontati, che non tutti i problemi hanno le giuste soluzioni e pertanto potevano esserci degli stimoli e anche delle iniziative... non dico tutte, magari qualcuna poteva essere condivisa dalla maggioranza regionale. Quindi riteniamo che questo aspetto sia un comportamento che non possiamo condividere e riteniamo che sia doveroso stigmatizzare.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Aggiungerei alcune dichiarazioni rispetto a quello che è stato detto dagli altri Capigruppo, perché durante la discussione del DEFR c'era stato addirittura sollecitato un lavoro sia di emendamenti che di ordini del giorno, quindi sotto questo punto di vista la minoranza, giustamente, ha lavorato e ha lavorato in queste settimane essendo presente alle varie audizioni, cercando di ascoltare e di recepire quanto veniva detto anche da chi abbiamo voluto sentire. E "lo abbiamo voluto sentire" lo dico come intero Consiglio regionale, non solo di una parte, perché quelle audizioni sono state decise all'unanimità, quindi è inutile audire delle persone se poi di quello che viene detto in quelle Commissioni non si fa tesoro assolutamente di nulla.

Sotto questo punto di vista, quindi, credo sia anche non solo una mancanza di rispetto nei confronti dei Consiglieri di minoranza, ma sia una mancanza di rispetto anche delle persone che sono venute in quelle audizioni.

Inviterei poi il Presidente del Consiglio a chiedere ai colleghi che in qualche modo fuori microfono hanno fatto delle affermazioni, di farle a microfono aperto, come era stato chiesto per il consigliere Lucianaz, perché credo che - e lo dico stando da una parte politica opposta - il consigliere Restano effettivamente potrebbe voler anche tornare nel proprio Comune a svolgere la sua azione, visto che è stato anche un bravo Sindaco, ma credo che questa sia poi una scelta che debba fare in qualche modo il Consigliere.

Dopodiché evidenzio che ancora una volta, sotto alcuni punti di vista, quando le cose vengono dette da qualcuno si usa un metodo, quando le cose vengono dette da altri si usano altri metodi; quindi sotto questo punto di vista vorrei di nuovo invitare il Presidente del Consiglio a cercare di prestare attenzione a quanto avviene in quest'Aula, perché non è assolutamente piacevole lavorare in questo modo, credo che tutti noi siamo qui e rappresentiamo, chi più chi meno, una parte della popolazione e le istanze che ognuno di noi porta in quegli ordini del giorno, in quegli emendamenti, evidentemente sono anche frutto di un lavoro fatto all'interno di quelle sensibilità che molto probabilmente questa maggioranza non può in qualche modo rappresentare, ma che potrebbero essere anche di stimolo anche per loro, come lo è stato in passato.

Presidente - Consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Intervengo invece adesso nel merito della questione relativa al nostro ordine del giorno, replicando un po' a quello che lei ha detto.

In esordio del suo intervento, Presidente, lei, parlando in generale, annunciando l'astensione su tutti gli ordini del giorno, ha rilevato che io sorridevo.

Il mio sorriso era dettato da questo, perché magari è stato male interpretato: era dettato dal fatto che lei in quel momento ha detto che però sui vari ordini del giorno ci avrebbe spiegato perché non li accettava, lei o chi per lei.

Io pensavo fosse un passaggio obbligato, credo che addirittura non accettare le iniziative tacendo, penso sarebbe forse l'ultima delle violazioni della democrazia di quest'Aula, e devo dire anche nel merito che la ringrazio e ovviamente mi scuso se l'ho definita "mandante" rispetto ovviamente alla mancata audizione delle parti interessate sulla misura di ristoro, ma credevo, Presidente, che lei fosse il capo di questa maggioranza, e quindi che le scelte di questa maggioranza dipendessero soprattutto da quelle che sono le sue posizioni, visto che lei ha rivendicato la sua azione rispetto alla questione delle misure sull'alluvione.

Il fatto che lei dica che non ne sapeva nulla, e che è stata una scelta del Presidente della seconda Commissione, ci fa prendere atto del fatto che ovviamente la responsabilità è solo del Presidente della seconda Commissione, che evidentemente ha ritenuto, nella sua illuminata saggezza, di non voler audire le parti interessate, ma soprattutto che l'ha fatto senza comunicarle nulla ed effettivamente, essendo convinto che lei fosse il capo di questa maggioranza, avrei dovuto però cogliere i segnali che le sono arrivati nella giornata di ieri, e forse effettivamente, dopo che lei ci dichiara che non ne sapeva nulla e che è stata un'iniziativa autonoma, dopo gli interventi della giornata di ieri, forse effettivamente qualche tremblement l'ha registrato.

Torno anche sulla questione dell'insinuarsi nelle pieghe del provvedimento: vede, Presidente, le audizioni e i passaggi sono fatti per approfondire; se questo fosse un organo che deve essere sempre d'accordo su tutto e prendere atto di quello che lei presenta non ci sarebbe neanche bisogno di tutte queste persone sedute a questi banchi. A questo punto, potremmo dire a coloro i quali ci chiedono a gran voce, in alcuni casi, di tagliare i costi della politica: "Guardate, sapete che avete ragione? Ne tagliamo trentaquattro di Consiglieri, ne basta uno che decide per tutti". Si risparmia ed è un po' il sistema che sta avvenendo in questo momento: lei decide che non viene accettato nulla (un bel taglio ai costi della politica), decide lei e ci dice: "Questo è il documento e va bene così, me lo voto da solo e l'ho deciso io".

Invece la possibilità che ci sia rappresentata una grande fetta di una società valdostana che non si riconosce in questo Governo, ci dà la possibilità anche di, ascoltando quelle che sono le sollecitazioni in Commissione, prendere delle strade alternative e sarebbe stato interessante - ripeto - ascoltare cosa avevano da dire le categorie toccate direttamente da quel provvedimento. Non lo abbiamo fatto, non ha voluto farlo, non ha voluto farlo non leim a questo punto, il Presidente della seconda Commissione, prendiamo atto e siamo andati noi a sentire direttamente le categorie e le posso garantire che non erano d'accordo. Su quella misura non erano d'accordo.

Peraltro, Presidente, lei ricorderà che, durante i nostri incontri di Capigruppo, non è mai stato detto che non c'era alternativa, ci è stato detto: "C'è la possibilità di dare dei prestiti, c'è la possibilità di dare dei ristori"; due possibilità erano state ventilate.

Poi si è detto: "Però il Governo vuole andare in questa direzione", allora un'altra possibilità c'è.

Lei ha detto che questa misura sarà utile, beh, la valuteremo alla fine, vedremo questa misura quanto sarà stata utile. Ci fosse stata un'altra misura di altro tipo, probabilmente avrebbe tirato di più, chi lo sa, lo vedremo, i conti si faranno alla fine.

Noi però ovviamente su questo non cambiamo idea, è di tutta evidenza, e quindi sosterremo quest'ordine del giorno e rimaniamo persuasi e convinti che la necessità dei ristori è quanto mai urgente.

Presidente - Altri gruppi? Mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rosaire, Sapinet, Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Passiamo ora al seguente, si tratta dell'ordine del giorno n. 1 di Rassemblement. Per illustrare il documento ne ha facoltà il consigliere Restano.

Restano (RV) - Abbiamo ascoltato le gravissime parole del Presidente della Regione, che ha annunciato il voto di astensione su tutte le iniziative dell'opposizione, prima ancora di ascoltarne l'illustrazione e le motivazioni, arrivando addirittura ad accusare la minoranza di insinuarsi in un provvedimento già definito.

A fronte delle dichiarazioni fatte dal Presidente, prendiamo atto di quanto scarsa sia la sua considerazione dell'intera istituzione del Consiglio Valle, nonché di tutte le parti audite in Commissione.

Noi non siamo stupiti dell'ennesima sua dimostrazione di arroganza, Presidente, però forse, a questo punto, lei dovrebbe tener conto di quanto espresso ieri anche da alcuni componenti della sua stessa maggioranza.

Con quest'ordine del giorno, colleghi, parliamo nuovamente dell'indennità sanitaria temporanea, di cui alla legge 27/2023. La notizia della riduzione dell'indennità temporanea, che abbiamo appreso nel corso del mese di ottobre, è stata già discussa più volte, attraverso atti ispettivi in questo Consiglio.

Questa riduzione è stata concordata a fine del mese 2024 durante un incontro sindacale tra l'Azienda sanitaria locale, le organizzazioni sindacali e le RSU della sanità e del comparto, a seguito di un monitoraggio della spesa fino a quel momento sostenuta, rapportandola alle risorse ancora disponibili.

A questo punto, come ho detto prima, si sono susseguite una serie di iniziative consiliari cui l'Assessore ha dato risposta.

Nel corso dell'ultima iniziativa, l'Assessore ebbe a dire: "Per le leggi di attrattività, oggetto della sua seconda domanda, e quindi della 27/2023" - faceva riferimento alla legge regionale -, "come abbiamo già comunicato in occasione della risposta all'interrogazione n. 57 del collega Restano" - l'Assessore rispondeva ad un'iniziativa del gruppo della Lega discussa durante il Consiglio regionale del 7 novembre scorso, "il nostro impegno è volto ad aggiornare l'indennità sanitaria temporanea, di cui alla legge 27/2023, portando a stabilizzare gli importi dal 2025 e a tornare a dare la stessa cifra per tutti e due i casi, quindi 800 euro per lordo busta per il personale della dirigenza sanitaria non medica e 350 euro per lordo busta per il personale delle professioni sanitarie".

Nel prendere atto di questa dichiarazione dell'Assessore competente, ci permettiamo di evidenziare al Governo regionale, all'Assessore competente e a tutti i colleghi, che l'iniziativa, l'accordo tra l'azienda e i sindacati ha già previsto quella che sarà la cifra per il 2025.

In effetti sembrerebbe che per il 2025 anziché 350 euro si sia pattuito di iniziare l'anno con un'indennità da 315 euro per il comparto e da 720 euro per la dirigenza, anziché gli 800 euro previsti.

Allora come si può procedere? Si può procedere - e questo è quanto noi chiediamo con la votazione di quest'ordine del giorno - a prevedere, ad accordarci, ad assumere l'impegno da parte dell'Assessore competente, nell'ambito della prima variazione al bilancio di previsione del corso del 2025, di mettere a disposizione i fondi necessari per sostenere l'indennità di cui alla legge 27, per consentire di ripristinare l'importo inizialmente previsto in sede di accordo sindacale.

Quest'ordine del giorno deve essere però comunicato all'Azienda USL, invitandola a convocare con urgenza un incontro con i sindacati del comparto e della dirigenza e RSU, come è avvenuto in precedenza, per portarli a conoscenza di questa disponibilità finanziaria e permettere di rivedere l'accordo affinché, fin dal mese di gennaio, il personale della USL, il personale delle professioni sanitarie e della dirigenza sanitaria non medica possano tornare a godere dell'indennità che era stata prevista inizialmente, cioè 350 euro e 800 euro mensili.

Presidente - Per il Governo, l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Come abbiamo già avuto modo di chiarire, come da lei richiamato, con la legge regionale 27/2023 si è concluso il percorso avviato con la legge regionale 22/2022.

Ricordiamo che la legge regionale 27/2023 ha preso spunto da un'azione politica, poi condivisa e conclusa dal Governo e dal Consiglio regionale, che aveva avuto avvio proprio con una proposta di legge depositata anche dai colleghi firmatari di quest'ordine del giorno, cioè la proposta di legge 95 del marzo 2023.

La legge regionale 27/2023, invece, ha assorbito anche le misure economiche previste appunto da questa proposta di legge, ovverosia 750 euro lordo busta per il personale della dirigenza sanitaria non medica e 300 euro lordo busta per il personale delle professioni sanitarie, per un onere complessivo quantificato sulla base dei dati forniti dall'Azienda USL pari ad euro 2.700.000.

Per quanto riguarda le modalità di erogazione dell'indennità, come da lei tra l'altro richiamato, di cui alla legge regionale 27/2023 da parte dell'Azienda USL, abbiamo già chiarito che la medesima ha stipulato un accordo sindacale che ha previsto di corrispondere importi più elevati rispetto a quelli che erano alla base del finanziamento della legge medesima, prevedendo le remunerazioni di cui alla precedente legge regionale, cioè la 22/2022, ovvero sia 800 euro alla dirigenza sanitaria non medica, anziché 750 euro, e 350 euro alle professioni sanitarie, invece dei 300 della proposta di legge 95.

In tal senso, la trattativa sindacale ha stabilito che si sarebbe proceduto con necessario conguaglio negativo entro la fine dell'anno, al fine di rispettare correttamente l'importo totale del finanziamento pari a 2.700.000 euro, che era appunto tarato su cifre più basse.

In questi mesi l'Azienda sta quindi procedendo con i conguagli negativi previsti, prevedibili e concordati.

In merito alla legge regionale 27/2023, confermiamo, come tra l'altro da lei richiamato, e come abbiamo già comunicato, la volontà di aggiornare l'indennità sanitaria temporanea portandola a stabilizzare gli importi del 2025 e dare la stessa cifra per tutti e due i casi, quindi 800 euro per il lordo busta per il personale della dirigenza sanitaria non medica e 350 euro per lordo busta per il personale delle professioni sanitarie.

Come da lei richiamato, tra l'altro, e per questo motivo le chiediamo di ritirare l'iniziativa, altrimenti ci asterremo, è nostra assoluta intenzione - e questa è la terza iniziativa che tratta questo tema - di intervenire con la futura legge di assestamento su questo tipo di importi.

Altra questione che io, noi, comprendiamo rispetto a quello che lei richiama, però di fatto, vorrebbe anche dire un intervento di matrice politica sugli aspetti gestionali dell'Azienda USL, è però il fatto - sul quale credo lei concorderà - che normalmente i conguagli converrebbe gestirli in futuro in senso positivo, quindi sarebbe forse stato più opportuno, non ovviamente legittimo, ma più opportuno sì, partire con un importo più basso e poi eventualmente procedere a dei conguagli positivi.

Nel caso specifico, invece, si è partiti con un importo più alto per poi arrivare a dei conguagli negativi.

Comunque è assoluta volontà di questo Governo, con la prossima legge di stabilità, arrivare a prevedere, per la 27/2023, uno stanziamento che coincida con gli importi di riferimento della 22/2022.

Nel cogliere quindi positivamente l'indicazione, credo che i rapporti con l'Azienda di fatto, già ad oggi, abbiano reso evidenti quelle che sono le volontà governative future.

Presidente - Consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Noi, come Forza Italia, voteremo con convinzione questo ordine del giorno, anche e soprattutto per l'impegno che abbiamo profuso nei due anni che hanno portato ovviamente alla votazione della legge.

Noi riteniamo, e abbiamo sempre ritenuto, che tutto il personale sanitario doveva avere il riconoscimento dovuto in termini di indennità: l'indennità sanitaria prima, l'indennità Covid ancora prima, ma adesso siamo arrivati al punto in cui, e lo vedremo anche nei nostri ordini del giorno, è necessario trovare un quadro che permetta di avere per tutti, ribadisco per tutti, il giusto compenso.

Noi certamente quindi voteremo con grande convinzione quest'ordine del giorno.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz, a lei la parola.

Guichardaz E. (PCP) - Ringrazio il consigliere Restano e il gruppo di Rassemblement per il deposito di quest'ordine del giorno che condividiamo e che quindi voteremo con convinzione. Una tematica che effettivamente è stata portata da tutti i sindacati, è stata affrontata all'interno delle audizioni e soprattutto una tematica che sappiamo essere di rilevante importanza anche per una questione di attrattività di cui parliamo da tempo. Quindi grazie al gruppo e voteremo con convinzione quest'ordine del giorno.

Presidente - Consigliere Sammaritani, a lei la parola.

Sammaritani (LEGA VDA) - Anche noi, come gruppo Lega, già nel passato - e ringraziamo inizialmente il gruppo di Rassemblement per aver presentato quest'iniziativa -, quando abbiamo avuto modo di trattare delle varie indennità fin dall'inizio, ai tempi ancora del Covid, avevamo detto che non si potevano creare assolutamente dipendenti di serie A e dipendenti di serie B e che tutti, allo stesso modo, concorrono nell'esercizio di quelle attività sanitarie che sono così importanti e delicate, soprattutto in questo momento di particolare crisi proprio in quel settore.

Ben venga quindi questo tipo di impegno e anche il gruppo Lega naturalmente voterà a favore.

Presidente - Consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (RV) - Credo che si debba fare un pochino di chiarezza perché nelle dichiarazioni dell'Assessore, che in parte condivido e che potrebbero essere condivisibili, c'è un alone di fumo, e allora va chiarito.

Gentili Assessori e gentile Presidente di quinta Commissione, che è sempre assente quando deve essere presente a difendere le persone che lavorano in favore della collettività, lui paladino della correttezza, della trasparenza e della giustizia, vi devo comunicare ... per cortesia, silenzio collega Padovani... che quando abbiamo firmato la proposta di legge 95, questa legge era una modifica alla 22 e ci avevamo proprio azzeccato perché avevamo chiesto la disponibilità dei fondi residui della 22, che è quella che prevede l'indennità per medici ed infermieri.

Le indennità di 750 euro e di 300 euro erano state calcolate perché avevamo valutato quelli che erano i fondi residui, ed è per questo che temporaneamente avevamo previsto un'indennità più bassa rispetto agli 800 e ai 350.

Guarda caso, forse voi non lo sapete, con una determina dirigenziale, la n. 1048 del 05/12/2024, l'Azienda sanitaria della Valle d'Aosta ha restituito 4.885.000 euro alla Regione, che sono i soldi avanzati per i due anni 2022 e 2023 sulla legge 22.

Avevamo fatto i calcoli giusti, tenendoci un franco per eventuali assunzioni, perché con i 300 e i 750 euro, avevamo previsto una spesa di 2.120.000 euro; questo perché già sapevamo che avreste dato un parere negativo, come vostra consuetudine. Non volevamo fare un intervento spot di quelli richiamati ieri, ma volevamo essere significativi per della gente che tanto dà alla collettività valdostana, e allora avevamo previsto questo modo di operare che ci sembrava corretto, oltre che legittimo, perché non andavamo a chiedere delle modifiche finanziarie.

Poi dopo si è inteso percorrere un'altra via, noi l'abbiamo sostenuto perché abbiamo ritenuto opportuno guardare a quello che era il risultato.

Oggi ci siamo permessi di presentare quest'ordine del giorno perché vi è la necessità di modificare quell'accordo sindacale, e per dare l'opportunità di rivedere un accordo sindacale, bisogna comunicare qualcosa. Quel qualcosa che c'è da parte del Consiglio regionale è la disponibilità finanziaria, non è un'invasione delle competenze, andiamo a dare contezza di questa disponibilità finanziaria.

Se poi, Assessore, lei riesce a farlo in un'altra maniera, ben venga, l'importante è ottenere il risultato.

In ogni caso noi voteremo convintamente quest'ordine del giorno.

Presidente - Assessore Marzi si è prenotato come gruppo Stella Alpina.

Marzi (SA) - Solo per non iniziare una polemica che rischia poi di diventare lunghissima. Di fatto, se uno guarda l'ordine del giorno di questo Consiglio, ci sono altre iniziative identiche a queste sullo stesso tema, però è importante ricordare, collega Restano, che sulla proposta di legge 95 c'era un parere di illegittimità finanziaria proprio perché si prevedeva un prelievo dalla 22/2022 che non sarebbe stato legittimamente possibile e quindi, di fatto, se fossimo rimasti alla proposta di legge 95 nella sua forma iniziale, proprio per il fatto che andava a prevedere di utilizzare i fondi stanziati sulla 22/2022, non saremmo mai arrivati a dare 1 euro.

Per cui, tanto per iniziare, ritengo che la 27/2023 abbia cominciato a fare un ottimo lavoro e siamo tutti d'accordo rispetto al fatto che con gli stanziamenti del prossimo assestamento faremo un ottimo lavoro e porteremo tutto, come di fatto, hanno deciso le rappresentanze sindacali e l'Azienda nella loro piena legittima autonomia.

Presidente - Altri? Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rosaire, Sapinet, Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Passiamo ora all'ordine del giorno n. 1 di Forza Italia. Si è prenotato il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Abbiamo ascoltato le gravissime parole del Presidente della Regione che ha annunciato il voto di astensione su tutte le iniziative dell'opposizione, prima ancora di ascoltarne l'illustrazione e le loro motivazioni, arrivando addirittura ad accusare la minoranza di insinuarsi in un provvedimento già definito.

A fronte delle dichiarazioni fatte dal Presidente, prendiamo atto di quanto scarsa sia la sua considerazione dell'intera istituzione del Consiglio Valle, nonché di tutte le parti audite in Commissione.

Noi non siamo stupiti dall'ennesima sua dimostrazione di arroganza, Presidente, però forse, a questo punto, lei dovrebbe tener conto di quanto espresso ieri anche da alcuni componenti della sua maggioranza.

Veniamo ora all'illustrazione di questo ordine del giorno che, come gruppo di Forza Italia, abbiamo presentato e che si prefigge l'istituzione di un tavolo di lavoro per predisporre una proposta di riduzione della pressione fiscale; una proposta che nasce un po' dalla considerazione e dal nostro "credo" politico. È un "credo" per cui, prima di basarsi sulla distribuzione delle risorse, secondo noi la pubblica Amministrazione deve fare in modo di lasciare le risorse il più possibile nelle mani dei cittadini, delle imprese e degli operatori economici, affinché questi possano fare la loro parte a livello di comunità.

Purtroppo vediamo che, sotto questo profilo, c'è una predilezione a distribuire risorse, ma la distribuzione delle risorse si può fare attraverso della burocrazia, e questo sta, tra l'altro, ingessando la pubblica Amministrazione regionale, e credo che sia anche una delle ragioni, la miriade di iniziative piccole che vengono fatte e frammentate, che porta a creare questo spaventoso avanzo di amministrazione di cui abbiamo parlato nella giornata di ieri.

Pertanto, riteniamo che a livello di Regione Valle d'Aosta si possa fare qualcosa per andare in questa direzione in un contesto come quello che viviamo, dove la gente ha delle difficoltà: ce l'hanno detto anche nel corso delle audizioni le parti sociali, che ci sono sempre più famiglie che hanno difficoltà ad accedere a dei servizi primari, a partire dalla casa, al pagamento delle bollette dell'energia elettrica, del riscaldamento e quant'altro, e anche le imprese, che hanno una situazione di difficoltà oggettiva in Valle d'Aosta, di svantaggio competitivo rispetto a quelle che sono le altre realtà territoriali, perché noi siamo una Regione di montagna.

Riteniamo quindi che sotto questo profilo ci siano ampi spazi per poter fare un intervento a livello di Regione.

Questi spazi ci sono derivati dalla norma d'attuazione che abbiamo approvato nel 2017, la 184, come decreto legislativo, che è un decreto che tratta l'armonizzazione tra la finanza statale e la finanza regionale.

È stato costituito, poi, in attuazione di una mozione che è stata approvata dal Consiglio regionale, un gruppo di lavoro che ha verificato quali sono le possibilità e le opportunità di manovrabilità della Regione in materia di tributi.

Le risultanze di questo studio, che abbiamo avuto modo già anche di considerare quando si è parlato di zona franca, sono che oggi la Regione ha la più ampia possibilità di manovrabilità in materia di tributi propri, dove con tributi propri, parliamo di addizionale dell'Irpef, parliamo di Irap, l'addizionale Irpef per i cittadini e l'Irap per le imprese e per gli operatori economici.

Poi c'è il tema dell'Imu: è vero che sono di competenza dei singoli Comuni la determinazione delle tariffe, la gestione e gli incassi, però si possono attivare delle manovre con cui, qualora ci fosse la volontà da parte della Regione di andare incontro ai cittadini, ridurre le tariffe a fronte dei ristori che verrebbero messi a disposizione dei Comuni per compensare i mancati introiti da questo tipo di manovra.

Tutto questo riteniamo che sia possibile in un momento in cui ci sono delle buone disponibilità a livello economico, perché è vero che l'avanzo di amministrazione che si determina nel mese di aprile, maggio, quando si approva il rendiconto, sono delle risorse, un portafoglio che viene messo a disposizione per le spese di investimento, ma è altrettanto vero che un'attenta e oculata gestione, così come è stato richiamato anche ieri da un collega della maggioranza che ha dichiarato che c'è una responsabilità politica nella gestione di quest'avanzo, seppure questo è un tema complesso, dobbiamo dircelo, che meriterebbe un approfondimento di come si verifica, noi riteniamo che un'oculata gestione durante l'anno della pianificazione di quello che si riesce a fare e quello che non si può fare metterebbe in corso d'anno a disposizione comunque o in fase di bilancio, un numero significativo di risorse che potrebbero essere utilizzate per abbattere e ridurre un pochettino la pressione fiscale in Valle d'Aosta.

Questa quindi è la proposta che noi abbiamo avanzato e che sottoponiamo all'attenzione del Consiglio regionale.

Presidente - Risponde il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Due brevi considerazioni iniziali prima di entrare nel merito della domanda. La valutazione di più ampio respiro è quella che nel tempo anche in quest'Aula si era discusso rispetto sia all'Irap, sia all'addizionale Irpef, con dei confronti che erano nel tempo stati incentrati principalmente sulla volontà del Governo, a suo tempo, di andare a lavorare sull'addizionale Irpef. Addizionale che poi è stata, in certi casi, abbattuta ed esentata in certe fasce di categorie, mentre su altre non era possibile andare a intervenire, ed è un discorso che valuteremo anche in corso di questo Consiglio su alcuni emendamenti che sono stati presentati da alcuni gruppi in merito alla manovrabilità sull'Irap, in alternativa a quella che era invece una proposta che, a suo tempo, era stata paventata, quella dell'azzeramento del primo scaglione addizionale Irpef. Due elementi che, quindi, sono già stati presi, seppur non completamente, in considerazione, tant'è vero che ancora per il 2025 è in essere un abbattimento del primo scaglione che adesso era in predicato per capire quale fosse la forbice sulla quale operare, perché dai 15 milioni dovrebbe passare ai 28.000 euro, quindi anche in sede di bilancio è stata presa in considerazione quest'opportunità.

Detto questo, io raccolgo lo stimolo che è stato presentato da quest'interpellanza che, peraltro, non è la prima, ci torniamo ciclicamente, ed è un discorso che anche con gli uffici è stato più volte rappresentato.

Ci sono due aspetti fondamentali, uno è quello che l'avanzo di amministrazione non è un avanzo distribuibile sottoforma di agevolazione o di utilizzo diverso da quello degli investimenti, e questo è un dato di fatto. Il secondo aspetto è che, pur avendo voi rappresentato un'ipotesi di avanzo di amministrazione, quest'avanzo - se mi permette - al momento è calcolato sulla base di indici che sono dati da tabelle che prevedono le modalità di calcolo di questo avanzo di amministrazione, che è stato quantificato per quello che è riportato sul bilancio, e che avrà contezza nei primi mesi del prossimo anno.

Da un punto di vista anche tecnico diventerebbe improbabile poter lavorare su questi dati. Quello che è vero è che sicuramente c'è la possibilità di fare delle valutazioni che, nel tempo, sono comunque state fatte e che verranno riproposte nel momento dell'elaborazione dei dati che si hanno a disposizione per verificare laddove si possa andare a intervenire.

Per quanto riguarda l'ordine del giorno, noi ci asterremo, pur raccogliendo l'ennesima istanza in questo senso, che non è caduta nel vuoto, ma fa parte di un percorso di valutazioni, all'interno delle quali molte delle iniziative sono state assunte sia sull'Irap sia sull'addizionale Irpef, come ho già ricordato.

Presidente - Consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Accogliamo le sue parole di disponibilità ad approfondire la questione, però posso garantire che sono anni che mi sento dire "Approfondiremo la questione".

Io nella premessa, e lo ribadisco, ho evidenziato una questione: l'ho detto io che l'avanzo di amministrazione può essere solo utilizzato per investimenti, ma qui il problema è che non si generi l'avanzo di amministrazione, è che attraverso un corretto dimensionamento delle poste di bilancio, si determinerebbero tranquillamente 100 milioni di risorse da liberare, da mettere a disposizione per una manovra di natura fiscale, perché il problema è che l'avanzo si genera attraverso un sovradimensionamento delle iniziative rispetto a quelle che poi vengono messe in atto.

È questo il meccanismo che è preoccupante e che abbiamo evidenziato ieri, che va studiato e va capito il perché si verificano queste situazioni, perché se ciascuno di noi si siede alla tavola e quando arriva una portata prende tutto, gli altri non hanno nulla da mangiare e poi, alla fine, se non ha un sufficiente stomaco per accogliere quello che è il piatto, rimane lì un avanzo, nel piatto, rimane lì così e alla fine siamo qui a fare questi conti alla fine dell'anno e vedremo quale sarà l'avanzo di amministrazione che, purtroppo, sarà molto alto.

Proprio per questa ragione noi abbiamo indicato un budget: un terzo di quello che è l'avanzo di amministrazione che si genera in questo momento. Attraverso un'oculata gestione di bilancio, potrebbe essere tranquillamente impiegato per una politica di riduzione fiscale, perché tra l'altro è una politica che lascerebbe direttamente i soldi in tasca ai cittadini, senza doverli poi far venire qui a fare delle code, a presentare delle istanze, aspettare dei mesi, dei mesi per avere poi risposta a quelle che sono le proprie aspettative.

Questo è il problema che noi continuiamo a evidenziare, pertanto, sotto un certo profilo, abbiamo ascoltato con piacere le sue parole, però sono delle parole che non ci danno nessuna rassicurazione. Siamo sicuri che arriveremo alla prossima primavera che non sarà fatto uno studio.

Ci aspettavamo quantomeno che, al di là di non approvare l'ordine del giorno, lei ci dicesse: "Ritirate quest'ordine del giorno perché condividiamo il tema e vi assicuriamo che prendiamo in carico la questione entro 60-90-120 giorni. Proviamo a portare sul tavolo una proposta da esaminare che va in questa direzione".

Questa sarebbe stata concretezza e sarebbe quello che noi avremmo auspicato da questo Governo regionale, un Governo regionale che riteniamo debba essere molto più attento a quelle che sono le richieste dei cittadini, perché i cittadini vogliono essere messi nella condizione di poter vivere e di poter lavorare, quindi la distribuzione che voi fate non la condividiamo perché oggi state ingessando la pubblica Amministrazione, la macchina regionale, con una miriade di azioni, di contributi che sono da pochi euro.

Ci sono delle leggi per cui, se si andasse a verificare cosa succede, costa di più la gestione della legge di quello che distribuisce sul territorio.

Ma allora ha senso andare avanti in questa direzione o meriterebbe essere attuata una riforma per anche accorpare i provvedimenti legislativi e le azioni che vengono fatte? Perché, alla fine, il personale della Regione viene messo in difficoltà: tutte le volte qui sentiamo dire nei Consigli che c'è poca gente e ci sono poche risorse a disposizione.

Probabilmente, bisognerebbe impiegare le risorse per un'azione di progettualità, non per dare adempimento a delle pratiche che sono state proceduralizzate, come ha detto ieri il collega Jordan, qualche decennio fa e che meriterebbero di essere riviste, ma questo tema qui io ricordo che è da inizio Amministrazione, quando c'era il Governo Lavevaz, che avevo sollevato questo problema qui, di semplificazione di sburocratizzazione.

Neanche un'iniziativa è stata sburocratizzata o semplificata, è stato completamente dimenticato questo tema.

Pertanto, questo è un problema che riteniamo serio, che vada affrontato e vale di più di molte altre cose nell'interesse delle imprese e dei cittadini.

Quindi aspettiamo con ansia che ci sia qualche passo avanti in questa direzione.

Presidente - Altri? Mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Rosaire, Sapinet, Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Consigliere Marquis si è prenotato per mozione d'ordine.

Marquis (FI) - Chiederei un'interruzione, una sospensione, per una conferenza stampa di minoranza.

Presidente - Organizziamo soltanto una Conferenza dei Capigruppo per organizzare i lavori della mattina e della giornata. Sospendiamo il Consiglio e facciamo una Conferenza dei Capigruppo. I lavori del Consiglio sono sospesi.

La seduta è sospesa dalle ore 12:01 alle ore 12:29.

Presidente - Riprendiamo i lavori. Ordine del giorno n. 1 di PCP. Si è prenotata la consigliera Erika Guichardaz per illustrare il documento: ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Abbiamo ascoltato le gravissime parole del Presidente della Regione, che ha annunciato il voto di astensione su tutte le iniziative dell'opposizione, prima ancora di ascoltarne l'illustrazione e le motivazioni, arrivando addirittura ad accusare la minoranza di insinuarsi in un provvedimento già definito.

A fronte delle dichiarazioni fatte dal Presidente, prendiamo atto di quanta scarsa sia la sua considerazione dell'intera istituzione del Consiglio Valle, nonché di tutte le parti audite in Commissione.

Noi non siamo stupiti dall'ennesima sua dimostrazione di arroganza, Presidente, però forse, a questo punto, lei dovrebbe tenere conto di quanto espresso ieri anche da alcuni componenti della sua maggioranza.

Sotto questo punto di vista, credo che sia emerso in maniera chiarissima, dalle audizioni in Commissione, e immagino che sia stato riportato anche agli organi di Governo, che la richiesta formulata da tutte le forze sociali e dalle associazioni dei consumatori è stata quella di richiedere nuovamente una misura strutturale per le famiglie.

Sappiamo che ci sono degli interventi, dei micro contributi dati, ma quello che viene chiesto con forza, ed è stato ripetuto da tutti, è proprio quello di riavere una misura strutturale. Ribadisco, non volete chiamarla Bon Chauffage? Volete chiamarla in un altro modo? Scegliete voi quale nome darle, ma quello che viene chiesto dalla comunità valdostana è questo.

Quello che già evidenziavo ieri è chiesto non più solo per quelle fasce più deboli che abitualmente avevano accesso a questa misura, ma è chiesta da sempre più valdostani, proprio legata anche ai dati che possiamo ritrovare, assolutamente, nel rapporto sulla povertà della Caritas per quello che riguarda le persone più fragili, ma quello che possiamo rilevare ogni giorno: anche chi ha due stipendi ma si ritrova con un figlio, ad esempio, che studia, fa l'Università e magari con un mutuo da pagare, fa veramente fatica ad arrivare alla fine del mese.

Credo quindi che, sotto questo punto di vista (ed è una cosa che chiediamo da quattro anni), non cercare di intervenire in qualche modo, proprio perché più si va avanti, più quello che sta avvenendo purtroppo colpirà delle altre persone, sotto questo punto di vista, oltre a mettere la parte della misura strutturale, abbiamo aggiunto nell'impegnativa anche un impegno rispetto all'aumento di risorse e contributi, invece, per le varie realtà e associazioni che si occupano di distribuzione di derrate alimentari, riferite alle persone in situazioni di necessità, perché anche in questo caso le varie associazioni e le varie realtà hanno chiesto da tempo un intervento, hanno chiesto di poter avere maggiori fondi perché le persone che si rivolgono a loro continuano a essere tante e a essere sempre di più.

Quello che noi chiediamo è di cercare ancora una volta di mettere a terra: ci sono già le misure, andrebbero semplicemente finanziate, ci sono degli emendamenti che prevedono tutto questo; ci sarà un grande avanzo su cui potremo dare veramente le risorse anche a quelle realtà che mettiamo, quindi la richiesta che arriva forte dalle audizioni di Commissione è proprio quella di riuscire nuovamente a intervenire in un settore su cui purtroppo in questi anni si è fatto poco o nulla.

Presidente - Per il Governo, assessore Bertschy.

Bertschy (UV) - Questa è un'iniziativa più volte ripetuta.

Come ha già detto lei, la visione è un'altra, lo abbiamo già evidenziato ieri con alcuni interventi in Aula: noi stiamo proponendo alle famiglie valdostane interventi per il lavoro, interventi nella riduzione dei costi di trasporto, interventi nella riduzione dei costi per l'istruzione e per altri interventi ancora.

Per dare a un bonus come questo una risposta significativa, e quindi non una semplice iniziativa, come le avete chiamate voi ieri, servono risorse importanti.

Nel 2017 erano circa 7.700 le famiglie che avevano ottenuto il bonus, a oggi probabilmente questo numero è ancora aumentato, quindi bisognerebbe dirottare risorse di spesa corrente. Sono numeri importanti che hanno bisogno di molti, molti milioni di euro.

Dispiace che, parlando dell'avanzo di amministrazione, ancora una volta si faccia confusione: non è con l'avanzo di amministrazione che si possono utilizzare misure in spesa corrente, quindi non è l'avanzo, è nel bilancio principale che bisogna trovare queste risorse, riducendole da altri capitoli.

Tutti gli anni ci diciamo le stesse cose, la Lega ha proposto un emendamento che propone di ridurre delle risorse agli Enti locali, l'avevamo già detto l'anno scorso, non è questa la nostra direzione.

In questo caso si propone semplicemente la misura ma senza dire dove andare a ridurre queste risorse, quindi, sotto questo profilo, per quello che riguarda la mia delega, lavoreremo a misure strutturali per la riduzione dei costi energetici, a misure per gli investimenti con finanziamenti all'1% o lo 0% di interessi e ovviamente, piano piano che crescerà la politica di tipo energetico, si interverrà anche con le azioni sulla povertà energetica.

L'Assessorato del collega Marzi informa anche che, per quello che riguarda il punto 2, sono state aumentate le risorse a 27 mila euro all'associazione del Banco alimentare per la Giornata nazionale della colletta alimentare, sono state aumentate le risorse alla Fondazione opere Caritas per 60 mila euro, nel Progetto Emporio è stata incrementata la raccolta fondi per l'acquisto di generi alimentari per euro 20 mila ed è in corso un disegno di legge per sostegno al terzo settore, che verrà a breve depositato in Consiglio, dove si prevede l'istituzione di un fondo regionale per l'innovazione sociale, finalizzato anche a sostenere gli enti del terzo settore nell'ambito di iniziative di particolare interesse regionale, tra le quali rientrano, appunto, anche quelle inerenti l'approvvigionamento di generi alimentari.

L'assessore Marzi, rispetto agli interventi sulle famiglie e sul sociale, sta operando per garantire la migliore risposta possibile. Per quello che riguarda noi, non rientra nelle azioni politiche sull'energia l'obiettivo di reintrodurre il bonus, ma, piuttosto, ripeto, di intervenire su tutte quelle azioni che tolgono delle risorse, come ha detto poc'anzi il collega Marquis, invece che aggiungere delle poste in bilancio con delle operazioni anche di tipo amministrativo.

Lo sconto sui trasporti (lo sconto sullo Special 20 e lo sconto sull'abbonamento ferroviario) permette alle persone di pagare alla fonte meno tutte queste risorse, come quella per gli studenti universitari.

Presidente - Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Per esprimere la posizione di voto del gruppo di Rassemblement Valdôtain su quest'ordine del giorno.

La complessità - l'ho detto anche in altre iniziative - della riattivazione del Bon de Chauffage - visto che poi di questo si parla - la conosciamo tutti, è che anche se forse si dovesse riattivare, ci si dovrebbe lavorare sopra per metterlo anche diciamo in una condizione più aggiornata e più moderna; però dal punto di vista del segnale e del messaggio, questo ordine del giorno è condivisibile, quindi noi lo voteremo.

Noi abbiamo pensato a questo bilancio di presentare invece un altro tipo di iniziativa, e lo richiamo, che è quello dell'emendamento n. 1 che proporrebbe e propone di inserire delle detrazioni a livello di addizionale regionale Irpef.

Come ho detto ieri, magari 200 euro all'anno per qualcuno sono pochi, ma per altri rappresentano un importante contributo, anche per rappresentare una modalità che può essere innovativa nell'ambito delle misure a sostegno dei redditi più in difficoltà o più bassi, come quella appunto della detrazione fiscale.

Ieri citavo un dato che, almeno a mio modesto parere, non è da prendere sottogamba, cioè il fatto che l'andamento dei redditi è sempre più schiacciato, sono aumentati in percentuale i contribuenti al di sotto dei 28 mila euro di reddito e, con una situazione dove comunque gli effetti dell'inflazione ci sono ancora, questo pesa ancora di più.

Ieri abbiamo anche sentito dire che si è portata avanti una politica di limitazione del contributo alla finanza statale per quello che è della nostra Regione e anche di altre Regioni; sì, sì, è vero, però teniamo anche conto che le casse dello Stato hanno incassato di più grazie all'inflazione, perché comunque l'Iva sappiamo benissimo che è direttamente agganciata all'inflazione, che è una tassa indiretta e anche subdola, quindi il costo complessivo della vita è aumentato.

Noi proponiamo, e preferenzialmente riteniamo che inserire una detrazione sia un elemento di maggiore innovatività, soprattutto in aiuto di famiglie o comunque anche di singoli che sono più in difficoltà ma, ripeto, voteremo l'ordine del giorno comunque, apprezzando quella che è la finalità di sostegno alle fasce più deboli della popolazione valdostana.

Presidente - Consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Ovviamente anche il gruppo Lega voterà convintamente questo ordine del giorno, che va esattamente nella direzione che abbiamo tratteggiato con la presentazione dell'emendamento che reintroduce il Bon Chauffage.

Questo ordine del giorno è ovviamente una battaglia che molti gruppi all'interno di quest'Aula hanno sostenuto, in primis anche le colleghe di PCP, che va nell'ordine di evidenziare una necessità, e soprattutto che va nell'ordine di dare attenzione a quella che è una condizione delle famiglie valdostane che si trovano a dover affrontare, oltre che le difficoltà che purtroppo affrontano tante altre realtà, anche il problema del riscaldamento domestico che sicuramente, per una realtà montana e una realtà alpina, incide in maniera maggiore sul bilancio familiare.

Ecco perché riteniamo che questa proposta sia assolutamente condivisibile, ecco perché la Lega presenterà un ordine del giorno che è presente, in realtà, ormai dal ... ho fatto un errore nella presentazione di ieri, perché ho detto che lo presentiamo dal 2019, in realtà la reintroduzione del Bon Chauffage l'abbiamo presentata già a partire dal bilancio del 2018, perché, ricordo, ai tempi venne predisposta la riaattivazione del Bon Chauffage con l'individuazione delle necessarie misure di copertura - il collega Aggravi lo ricorda molto bene - e il Governo subentrante decise che invece, in ossequio anche al primo killer di questa misura, ovvero ricordo sempre l'assessore Guichardaz, quindi in ossequio alla politica di killeraggio del Bon Chauffage, decise di cancellare quelle risorse che noi avevamo trovato.

È stato detto, da parte dell'assessore Bertschy, che la Lega vuole togliere i fondi agli Enti locali, la Lega non fa altro che andare ad individuare proprio quei fondi che non hanno un vincolo di destinazione, che possono servire per cose sicuramente utili, ma possono anche servire le cose che magari sono meno utili.

L'abbiamo detto, è evidente che ci troviamo ad affrontare una destinazione di fondi di cui non si conosce quale sarà l'utilizzo finale, è evidente che siamo nell'indeterminatezza.

Noi sappiamo invece che quei 5 milioni, se approvati con quell'emendamento, evidentemente andranno a rifinanziare una misura che dà attenzione e che va nella direzione di aiutare le famiglie più deboli.

Voteremo quindi con convinzione quest'ordine del giorno e ringraziamo le colleghe di PCP per averlo presentato.

Presidente - Consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Questo ordine del giorno si intitola: "Povertà" e potremmo chiederci se esiste un problema di povertà in Valle d'Aosta.

La risposta è sì e ci viene da chi si occupa di persone che versano in questa condizione, e presenta dei dati significativi che ci mettono di fronte a una situazione che deve essere affrontata. Abbiamo ascoltato le parole dell'Assessore che ci conferma ancora una volta (e quindi immagino che sarà poi anche lo stesso discorso che verrà fatto per le altre iniziative che sono state depositate anche dai colleghi in questo senso), in sostanza, che non è nelle intenzioni del Governo e della maggioranza occuparsi di quello che riguarda il Bon Chauffage, o comunque una misura similare.

Questo è un primo aspetto. Si dice che vengono fatte delle azioni per intervenire a supporto delle famiglie che sono in difficoltà e si cita per esempio quella relativa ai trasporti, allo Special 20, che è sicuramente una misura importante, una misura che noi abbiamo condiviso, l'ho detto più volte senza problemi.

Sappiamo però anche che ci sono tante persone che per dove vivono, per il loro sistema di vita, non utilizzano i trasporti o li utilizzano in maniera molto saltuaria.

Certo, chi ha dei figli che devono studiare e chi abita lontano dalla città invece ha bisogno di questa misura e di questa opportunità. Qui però stiamo parlando anche di persone che non mettono insieme in tanti casi il pranzo con la cena... e siamo in Valle d'Aosta nel 2024.

Tra l'altro, i rapporti ci dicono che queste non sono più soltanto persone che non hanno un lavoro, che sono disoccupate, che sono in una situazione di disagio familiare particolare; si sta parlando anche di persone che hanno un'occupazione, che non fanno nemmeno parte, per così dire, delle fasce che un tempo erano considerate quelle più deboli, perché oggi questo fenomeno colpisce anche chi sta in quella zona che prima era occupata da persone che potevano essere considerate il cosiddetto ceto medio, ma la situazione è cambiata e sta cambiando ancora.

Fino a qualche anno fa, questi erano problemi che non riguardavano una Regione come la Valle d'Aosta, o la riguardavano in maniera marginale. Oggi siamo in una situazione che è sicuramente più grave.

Se io leggo che ci sono 2.600 persone che devono essere seguite per quanto riguarda il pacco alimentare settimanale o quotidiano, in una Regione di 120 mila abitanti, a me sembrano tante, e poi queste sono quelle che sono in qualche maniera censite, di cui si sa. Ci sono poi tutte le altre.

Io non so se voi siate a conoscenza del fatto (penso di sì) che in tante parrocchie in fondo alla Chiesa ci sono i cesti, la domenica, per raccogliere gli alimenti e li vanno a prendere le persone che abitano in quei paesi.

Allora non dico che non si faccia nulla, si stanno facendo delle cose, è vero, l'Assessore ha detto: "Abbiamo aumentato i fondi sia per quello che riguarda la Caritas e anche altri enti", bene, positivo, però io credo che il problema stia diventando così importante che forse bisogna mettersi attorno a un tavolo e studiare delle misure che siano più strutturali.

Non va bene il Bon Chauffage? Pensiamone un'altra, pensiamo a qualche cos'altro, però rendiamoci conto che qui siamo di fronte a una situazione che rischia di andare avanti e anche di peggiorare.

Allora, a me sembrerebbe un'assunzione di responsabilità magari dire: "No sul Bon Chauffage perché vediamo un'altra cosa", però cerchiamo anche di emendare, di trovare una quadra, ma soprattutto che ci sia la volontà concreta di prendersi in carico questa questione.

Dico anche che, così come viene spiegato a noi che ci sono delle altre misure che in qualche maniera insistono sullo stesso argomento, forse bisogna spiegarlo bene anche alle forze sindacali, alle Associazioni dei consumatori, perché noi quelli che abbiamo sentito ci hanno presentato una situazione a dir poco preoccupante.

Allora bisognerà spiegare, oltre che a noi, che non dobbiamo andare a insinuarci nelle pieghe di un bilancio o a presentare ordini del giorno che, come ci è stato detto, non dicono dove andare a prendere i soldi; voi allora avete i soldi in mano, avete la cassa, avete la serratura della cassaforte, pensateci! Però pensateci rapidamente, perché qui la situazione può diventare più grave di quello che già è.

Presidente - Assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (SA) - Ringrazio il collega Bertschy e molto probabilmente, visto il ripetere e ridondare tema Bon de Chauffage, probabilmente l'oggetto del contendere sta nel fatto che, nel caso specifico, si sarebbe dovuto parlare di povertà, però, nella presentazione di questo bilancio in quinta Commissione, noi abbiamo fatto un intervento specifico su quelle che sono le previsioni in tema di povertà. In particolare, infatti, nel contrasto alla povertà, nel 2025 sarà avviato un servizio di accoglienza temporanea per le persone in condizione di povertà e a rischio di esclusione sociale per complessivi euro 86 mila, con rimborsi tra l'altro per gli investimenti ai Comuni che sono partner del progetto per euro 220 mila.

Verrà inoltre avviato un centro di servizi per la povertà con un impegno finanziario di euro 890 mila con il rimborso di investimento al Comune che è partner di un progetto per euro 830 mila nel 2025 e 60 mila euro nel 2026.

Rispetto ai percorsi per favorire inoltre l'autonomia abitativa e lavorativa delle persone in povertà, sono previsti l'avviamento di tutta una serie di gruppi appartamento per 890 mila euro e sono state inserite, in seno al Piano regionale della misura a contrasto della povertà 2023-2025, tutta una serie di iniziative: 794 mila euro per l'inclusione sociale, occupazionale e lavorativa con il collega Bertschy, più tutta un'altra serie di contrasti emarginazione adulta sulla povertà, tra l'altro una serie di fondi finanziati con il PON.

Di fatto, per il sostegno alla povertà, ci sono circa 5 milioni di euro, come da me richiamato nell'intervento di ieri.

Anche rispetto al tema della condivisione con la parte sociale e con le associazioni dei consumatori, l'ultima volta che l'Assessorato ha visto le associazioni è stato due settimane fa e in quell'occasione le associazioni ci hanno ribadito che non sono mai state coinvolte così tanto in attività collegiale di condivisioni con le associazioni.

Di conseguenza, nel prendere atto dell'importanza di quest'iniziativa, all'interno di questo bilancio sono inserite tutta una serie di azioni dedicate alla povertà, anche perché la povertà è diventata uno dei LEPS ed è stato approvato anche l'anno scorso.

Certo, si può migliorare, ma di fatto mai c'è stata un'attenzione così puntuale nell'applicazione dei LEPS rispetto ad una tematica sociale lavorativa così importante.

Presidente - Altri? Mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rosaire, Sapinet, Testolin).

L'ordine del giorno non è approvato.

Sono le ore 12:55, propongo di rinviare al pomeriggio i successivi ordini del giorno. I lavori del Consiglio sono sospesi, riprenderanno alle ore 15:00.

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La seduta termina alle ore 12:55.