Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4054 del 6 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4054/XVI - Reiezione di Mozione: "Revisione delle modalità di individuazione del soggetto al quale affidare la gestione del canile e gattile regionale".

Bertin (Presidente) - Con 32 Consiglieri presenti, possiamo riprendere con l'analisi dell'ordine del giorno. Siamo al punto n. 20.

Si è prenotato il consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Torniamo sull'argomento della gestione del canile e gattile.

Premetto che questa mattina, a proposito della dibattuta questione sull'ospedale, l'assessore Marzi ha avuto modo di affermare che loro, come governo, non procedono random, come si dice oggigiorno, un po' così a tentoni, e che sono coerenti nel loro agire.

Io temo, Assessore, oggi, che dovrò smentirla con i documenti alla mano a proposito proprio di questo argomento, della gestione del canile e gattile; una questione che avevamo già sollevato in tempi non sospetti, perché era la primavera e chiedevamo notizie, attraverso un'interpellanza, della volontà del Governo di affrontare la questione della gestione del canile e gattile, sapendo che alla fine di quest'anno sarebbe scaduta la convenzione in essere con un'associazione animalista, quella attualmente in essere. Ebbene, la risposta non ci fu data dall'Assessore, che all'epoca per problemi di salute purtroppo non era presente, ma dal presidente Testolin, che ci disse che gli uffici stavano valutando il da farsi.

Poi, nell'estate, abbiamo capito qual era il risultato di questa valutazione sul da farsi, perché la Giunta regionale, con la delibera 952 del 12 di agosto 2024, che reca come titolo "Approvazione dell'integrazione del programma degli acquisti di beni e servizi dell'Amministrazione regionale per il triennio 2024-2026, approvato con DGR 276/2024, con il servizio gestione del canile e gattile regionale", appunto, di fatto dava atto di quella che era la volontà, di quella che era la linea tecnico-amministrativa, ma anche politica, da percorrere.

Poi abbiamo avuto altre iniziative, appunto dopo l'estate, dopo questa delibera di Giunta, in cui ci è stato esplicitato che si era deciso di non più affidare ad associazioni animaliste questo servizio, ma di procedere con una gara d' appalto, ai sensi del codice degli appalti, e poi è stato ulteriormente esplicitato questo fatto. Naturalmente è partita questa mozione che è stata rinviata più volte, come sappiamo, per vari motivi, e poi anche nel DEFR è stato esplicitato dal Governo, è stata esplicitata questa volontà di procedere non con affidamento diretto come era stato fatto in precedenza, ma attraverso una gara. La risposta a questo proposito, che è venuta poi anche dall' Assessore, è stata quella del fatto che "va fatto così", "è meglio così", "è più trasparente", il concetto di rotazione eccetera, eccetera.

In realtà non è affatto così. Non è così, come cercheremo di dimostrarvi, i documenti alla mano, oggi stesso. E addirittura emerge una grandissima contraddizione nell'azione dell'attuale Governo.

Allora, l'affidamento del servizio di gestione del canile e gattile regionale è in scadenza appunto al 31 dicembre di quest'anno. C'è un comunicato di Governo che annunciava l'intenzione di procedere con gara ai sensi del codice dei contratti pubblici per l'affidamento di questo servizio per il triennio futuro, cioè 2025-2027, e appunto, vista la delibera 952 che ho appena citato, con la quale si procede all'integrazione del programma di acquisti di beni e servizi dell'Amministrazione regionale per il triennio 2024-2026 con uno stanziamento, allocando somme per un milione e mezzo di euro, quindi non sono neanche somme trascurabili, e considerato che tale motivazione, tale delibera, lo avevamo già eccepito questo fatto un po' così, a caldo, all'epoca dello scorso intervento del...credo fosse settembre, diciamo che questa delibera a un certo punto così, di brutto, come si dice oggi, dice: "Considerato che gli uffici competenti della struttura prevenzione, sanità pubblica, veterinaria e sicurezza alimentare hanno valutato di procedere, per il prossimo triennio, all'affido del servizio in argomento ai sensi del decreto legislativo 36/23, cioè il codice degli appalti; ritenuto - prosegue -pertanto necessario per le motivazioni sopra rappresentate... ". Ecco, non ci sono motivazioni, cioè aver valutato non significa che è una motivazione, questa, in termini di diritto amministrativo, è una classica motivazione inesistente o, se vogliamo, qualche volta qualche giudice la chiama apparente.

C'è una finta motivazione, perché tu non mi puoi dire che hai valutato e quindi fai così; tu mi devi dire che cosa hai valutato e perché hai valutato. Ma questo diventa molto più rilevante se mettiamo in filigrana questa delibera e un'altra delibera di questo stesso Governo, quella del 6 dicembre del 2021, dove invece si approvava la convenzione tra la Regione e l'Associazione che attualmente gestisce; e qui sì che è motivata, è ben motivata. Anche perché questa delibera ci dice tante cose: ci dice, innanzitutto, per esempio, che chiaramente la norma lo prevede, ma lo richiamiamo tanto per memoria di tutti, cioè richiamiamo noi stessi, come si dice, ma anche perché penso che molti di voi non si saranno molto interessati a questo argomento, ma il servizio di gestione, appunto, dei canili e gattili può essere affidato a enti e associazioni zoofile, animaliste e protezioniste; oltretutto, vedremo dopo, addirittura le norme o le circolari del ministero, prioritariamente, dicono... c'è la legge, proprio la 281 che lo dice, allora dice questo, sto citando proprio i passaggi di questa delibera di questo stesso Governo del 2021: "Considerato che ai sensi dell'articolo 24, comma quattro, della legge regionale 30/07/2010 - la nostra legge sugli animali d'affezione - l'attività svolta nell'ambito delle convenzioni sopracitate può dar luogo soltanto al rimborso delle spese effettivamente sostenute per la gestione non sanitaria del canile", quindi per aspetto non sanitario solo rimborso spese eh, perché c'è una parte sanitaria, una parte non sanitaria nella gestione di questi organi, di questi canili e gattili.

"Ritenuto pertanto - prosegue, taglio alcune parti - sulla base di tali considerazioni, che la gestione del canile e gattile - attenzione, questo è il passaggio chiave, uno dei passaggi chiave - da parte dell'Amministrazione regionale non debba essere affidata tenuto conto solo dei costi, ma anche del benessere degli animali, ricomprendente non solo le loro condizioni di vita nelle strutture che li ospitano, ma tutte le varie attività dirette al loro affidamento e al relativo controllo, nonché alla divulgazione della cultura del loro rispetto".

Ecco, questo è l'aspetto fondamentale, perché le leggi che governano questa materia, tutti i provvedimenti amministrativi che governano queste materie, sono improntati non a una semplice questione di costi, di valutazioni, come si fa per vendere dei beni o affidare dei servizi, non è questo; gli animali d'affezione sono altra cosa, sono animali, appunto, e vanno trattati in modo diverso da un prodotto qualsiasi. E poi ancora dice questa delibera, sempre una parte molto interessante: "Richiamata la circolare del Ministero della sanità, la quale in data 14 maggio 2005, numero 5, di attuazione appunto della legge 281 del 91 ­- proprio quella nazionale sugli animali d'affezione - la quale prevede che le convenzioni per la gestione dei canili e gattili debbano essere concesse prioritariamente alle associazioni o agli enti aventi finalità di protezione degli animali". E poi prosegue, lo spiego ancora, dando atto ancora di una questione che è importante ai fini della nostra discussione, della nostra trattazione, cioè dice poi ancora, questa delibera, una cosa altrettanto sacrosanta: "Preso atto che, ai sensi dell'articolo 8, comma 7, della legge regionale 16/2005 - quella sulle associazioni di volontariato eccetera - le organizzazioni di volontariato non possono partecipare alla procedura di evidenza pubblica relativa all'affidamento di appalti pubblici di lavori, servizi o forniture".

Ecco, quindi, qui chiudiamo il cerchio: da un lato le norme in materia ci dicono che quando trattiamo di questa materia non si deve guardare soltanto all'aspetto e al conto economico e, quindi, cose che si possono individuare chiaramente in un appalto, diventa difficile individuare in un appalto quanto vuoi bene agli animali, questo è un po' difficile, credo, che si possa codificare.

Allora, ecco che, mettendo insieme tutti questi pezzi, arriviamo al fatto che riteniamo assolutamente: che scegliendo questa strada di fare una gara, evidentemente escludiamo per forza le associazioni di volontariato, che invece sono quelle che fino a oggi se ne sono occupate, ed egregiamente direi, anche perché (e qui sorge un'altra contraddizione) poi quella delibera, che abbiamo citato 2021, cosa dice ancora a proposito di chi sta gestendo e oggi ancora sta gestendo? Nello spirito di dare continuità alla gestione, perseguendo gli obiettivi prioritari di tutela del benessere animale e diffusione del corretto rapporto essere umano-animale, segnalava l'esigenza di rivedere alcuni punti della convenzione vigente. "Considerato che l'Association Valdôtaine eccetera eccetera ha gestito il canile e gattile regionale dall'Ottantanove a oggi, maturando in tal modo una notevole esperienza in questo ambito; atteso che la competente struttura igiene sanità pubblica veterinaria ha analizzato l'andamento positivo della gestione del canile e gattile regionale affidata all'A.VA.P.A ONLUS eccetera, negli ultimi due anni di gestione da cui si evidenzia il numero medio degli animali ospitati, le adozioni degli esemplari restituiti ai proprietari". Quindi questa è la parte non sanitaria, e c'è tutta la tabella con i numeri: quanti animali sono entrati, quanti animali sono stati affidati, a quanti hanno trovato collocazione, dati in adozione eccetera dicendo "Ah, questi hanno fatto bene, stanno facendo bene".

Adesso ci chiediamo come mai il governo abbia cambiato completamente strada senza dire perché.

Qui nascono le criticità, perché se non mi dici come mai due anni fa andava tutto molto bene, veniva gestito bene, si doveva improntare il servizio a questioni che non sono soltanto economiche, tecniche, eccetera, ma appunto a quelli che sono i principi corretti, direi, che sono più che condivisibili, cioè quelli di trattare bene gli animali, di voler bene agli animali, di fare anche dell'attività che è ulteriore e non pagata, evidentemente, per cercare di collocare gli animali che hanno bisogno, i cuccioli eccetera, che hanno bisogno di trovare una famiglia; adesso invece si passa a un criterio commerciale, si fa la gara e perché si fa la gara? Pensate che ci sia qualche società, qualche S.r.l. o qualche cooperativa, magari, che possa fare meglio? Non di volontari però, eh, di gente che lo fa per guadagnare, più o meno, o magari anche per sottopagare chi poi fai lavorare. Questo è un problema, quindi c'è qualcosa che non funziona.

Ci sono vari problemi in questa decisione, ci sono dei problemi tecnico-amministrativi, giuridici, perché abbiamo visto che, così facendo, andiamo contro dei principi che sono comunque sanciti dalla norma, quello dell'affidare prioritariamente alle associazioni animaliste e, peraltro, apro una parentesi, ci è stato confermato anche dall'Assessore nel suo ultimo intervento del mese di settembre, che ci diceva che prima ce n'era una sola, quella lì, adesso sono tre; sono tre meglio, c'è più concorrenza, ci sarà la possibilità di scegliere a chi affidarla, no? Addirittura... se poi per caso loro dicessero tutti e tre non ci stiamo, allora si dovrà scegliere un'altra strada, ma in realtà la norma a questo proposito dice anche che la gestione dei canili e gattili dovrebbe essere diretta, cioè fatta dai Comuni; qui lo facciamo a livello regionale, ma dai Comuni, quindi dall'ente pubblico e in alternativa, invece, quindi in seconda battuta, affidare ad altri soggetti, prioritariamente alle associazioni di volontariato.

Qui siamo invece alla terza soluzione: facciamo una gara d'appalto come se fosse un servizio qualsiasi, come se fosse costruire la cuccia del cane, non è questo...il canile e gattile non è quello, è qualcos'altro di molto più importante e di molto più pieno.

Quindi questo è l'aspetto tecnico-giuridico, poi c'è quello del merito: appunto, abbiamo visto e vi ho elencato adesso quale sia la contraddizione, da una parte nel dire due anni fa va bene, va bene gestito così, c'è la parte sanitaria, ma c'è la parte non sanitaria che esula e che tra l'altro prevede il rimborso solo dei costi e, adesso, senza dirmi il perché, si cambia, si cambia del tutto la strada, ecco questo.

E poi c'è chiaramente una valutazione politica. Perché questa scelta è evidentemente una scelta politica, delle due l'una, credo io a proposito di questo argomento politico: o, caro Assessore, vi state facendo portare in braccio da qualcun altro - è inevitabile pensare questo, visto che non avete motivato -, oppure, non lo so, qualcuno ha già pensato a qualche cooperativa; io non so questo, però capite che viene da pensare male quando ci sono tanti elementi messi assieme. Tanti indizi fanno una prova e quindi questo a me spaventa molto.

Riteniamo quindi che, malgrado quello che avete detto e scritto, malgrado quello che avete anche sancito sul DEFR, forse sarebbe molto opportuno rifare una riflessione su questa decisione - che mi pare del tutto inopportuna - di procedere con una gara d'appalto invece che riferirsi, come sempre, a chi ha fatto bene; che non dico che siano quelli che ci sono già adesso, chiunque altro, ma un'associazione di animalisti che lo fa con una visione, con scopi diversi da quelli puramente di lucro.

Allora, la mozione (leggo l'impegnativa riservandomi poi naturalmente di intervenire nel prosieguo): " il Consiglio regionale impegna il Governo regionale a revocare, anche in autotutela, la decisione di procedere ai sensi del decreto legislativo 36/2023 per giungere all'individuazione - dico in autotutela perché secondo me è anche illegittima dal punto di vista amministrativo questa scelta comunque - per giungere all'individuazione del soggetto al quale affidare la gestione del canile e gattile regionale, escludendo le organizzazioni di volontariato dalla possibilità di diventare affidatari di tale gestione; procedere all'individuazione del soggetto al quale affidare la gestione del canile e gattile regionale, nel rispetto del criterio di priorità previsto dalla circolare del Ministro della sanità in data 4 maggio 2000, numero 5, di attuazione della legge 281 del 91 e solo in subordine, in assenza di associazioni di volontariato interessate, procedere ai sensi del decreto legislativo 36/2023".

Chiaro, è evidente, se non volete farlo poi voi direttamente, qualora quelli interrogati prioritariamente dicessero "a noi non interessa", allora dovreste agire direttamente, se non volete farlo direttamente, dovreste ricorrere allora all'affidamento all'esterno; ma quella dovrebbe essere, come ho detto prima, l'ultima residuale scelta: prima i volontari.

Presidente - La discussione generale è aperta. Ci sono interventi? Posso chiudere la discussione generale? Sempre in discussione generale, l'assessore Marzi ha facoltà di intervenire.

Marzi (SA) - Caro collega Sammaritani, collega Consigliere, non avvocato, perché io avvocato non posso essere, non ne ho i titoli, le capacità, le competenze; però, come spesso lei richiama, qui siamo a far politica, per cui io sono assolutamente certo che, al di là delle disquisizioni in stile fioretto, sciabola, scherma, cazzotti, decida lei, sulle norme vigenti siamo assolutamente certi che sia lei che l'Aula non possano che condividere il quanto mai opportuno orientamento che individua in una gara aperta il percorso amministrativo più idoneo a garantire in continuità la prosecuzione del servizio.

È d'obbligo ad astenersi su questa iniziativa, soprattutto perché, come già evidenziato, rispetto a una situazione che vede a oggi contare sul territorio regionale almeno tre associazioni animaliste, e non più un'unica associazione, come richiamato nella delibera del 2021 che lei richiama, e quindi si deve considerare, oltre al fatto che sono presenti tre associazioni animaliste, anche la rilevante entità economica di remunerazione del servizio, pari a 1.5 milioni di euro sul triennio, cioè 500.000 euro all'anno, ampiamente superiore, questa cifra, rispetto alle soglie di affidamento diretto ai servizi a oggi determinati in 140.000 euro, ma questo lei lo sa meglio di me.

Non si comprende invece perché e come si sia diffusa la voce per cui alla gara, come richiamato, non possano partecipare le associazioni di volontariato; in realtà, le stesse possono partecipare eccome, come previsto dall'articolo 100 del decreto 36 del 2023, che prevede tale possibilità ai soggetti che abbiano già avuto delle esperienze, con esito positivo, con soggetti pubblici o privati, come appunto sono anche le associazioni di volontariato.

Confermiamo quindi quanto già riferito sull'intenzione di questa Amministrazione di indire una gara europea, con procedura aperta a lotto unico per l'affidamento della gestione del canile e gattile regionale; anche perché questa è l'unica strada percorribile per un'Amministrazione che voglia sopravvivere e fare la cosa corretta per la comunità su questo tema. La procedura sarà quindi svolta in virtù del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi naturalmente del codice dei contratti, valutata quindi sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, rispetto al costo proposto per la gestione del servizio, che sicuramente prenderà in esame la comprovata esperienza pregressa nella gestione di canili e gattili pubblici.

Nelle procedure aperte anche le associazioni di volontariato sono considerate operatori economici, autorizzati dall'ordinamento a prestare servizi e svolgere attività economiche; pertanto, le stesse fanno parte del novero dei soggetti ai quali possono essere affidati contratti pubblici, come previsto nel diritto europeo.

In coerenza con la finalità di garantire la massima qualità del servizio, l'Amministrazione regionale non procederà all'aggiudicazione qualora nessuna offerta risultasse conveniente o idonea rispetto al servizio oggetto del contratto, nel pieno interesse appunto del benessere dei cani e dei gatti ospitati all'interno del canile e gattile regionale. Va inoltre precisato che nel bando di gara verrà sicuramente rispettato il criterio di priorità previsto dalla circolare del ministero della sanità da lei richiamata; tale criterio, qualora la gestione venisse affidata a un soggetto differente da un'associazione animalista che non sia in grado di garantire agli animali con proprie risorse interne un'idonea attività fisica e di socializzazione, come previsto dalle norme vigenti, stabilisce, nel principio di garanzia, l'ingresso all'interno dei canili alle associazioni animaliste.

Questo confronto ci permette magari anche di esplicitare che la norma europea supera la legge nazionale, consentendo a tutti di partecipare alle gare pubbliche; essa supera, pertanto, anche la legge regionale 16 del 2005 (disciplina del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale) che, all'articolo 8, prevede che le organizzazioni non possano partecipare a procedure di evidenza pubblica relativamente ad affidamenti di appalti pubblici di lavori, servizi e fornitura.

La normativa nazionale, soprattutto quella europea degli appalti, ha infatti legiferato diversamente; è possibile che le associazioni coinvolte abbiano preso questa legge regionale come unico riferimento, sentendosi quindi escluse, ma così non è e mai è voluto essere. Quello che invece si è sempre voluto fare è distinguere il ruolo di gestore di uno spazio e di denaro pubblici dal ruolo di organizzazione di volontariato, a tutela del servizio reso, degli animali coinvolti e anche delle organizzazioni, appunto, animaliste coinvolte.

Collega Sammaritani, naturalmente ho anche detto che noi chiederemo di ritirare l'iniziativa altrimenti ci asterremo; secondo me è assolutamente importante cogliere un distinguo su questo tema, perché, oltre ad aspetti di natura amministrativa, che vengono utilizzati per trattare il tema, dietro tutto ciò ci sono delle motivazioni più che legittime ma prettamente di natura politica; chi è coinvolto pro tempore nella gestione di questo assessorato, ma anche nel compito di dover interagire con i soggetti che lo gestiscono, è perfettamente consapevole che dietro a questo mondo c'è un mondo che, come dire, si muove, strepita, cerca contatti, conferme, che in questo momento dovrebbe essere assolutamente sereno.

Quindi noi, come Governo, non soltanto rappresentiamo il fatto che la scelta che è stata fatta con degli atti è corretta, è una scelta trasparente ed è l'unica possibile, perché capite bene che ci sono delle motivazioni assolutamente legittime che hanno portato all'allora atto del 2021. Motivazioni che sono state fondamentalmente incardinate sulla presenza in questa regione di un'unica associazione di volontariato: scelta più che legittima; a oggi, questo non è più consentito.

Una cifra tra l'altro di questo genere non c'è bisogno che un povero fessacchiotto, cicciottello e pelato come il sottoscritto, la venga a rappresentare a un avvocato; è legato anche poi dopo alla cifra che a tutti gli effetti, come dire, qualcuno... posso fare auto body shaming? Ho sentito, si chiama autoironia in italiano.

Però, oggettivamente parlando, questa cosa qui consente anche poi di fatto di fare un intervento sulla cifra, perché la cifra è una cosa importante, oltre che alla presenza di più associazioni animaliste.

Il fatto poi dopo che si sia deciso con una delibera di dare mandato alla centrale unica di committenza di inserire all'interno dei servizi l'espletamento di questa gara è stato rappresentato anche dalla CUC come la via assolutamente più normale.

Come già rappresentato da un suo collega di gruppo ieri, non è d'uopo di questo Governo dare indicazioni al di là della propria autonomia e dell'autonomia altrui, e quindi, di conseguenza, non è neanche d'uopo di questo Governo fare sì che qualcuno leda la nostra.

Presidente - Sempre in discussione generale, si è prenotato consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Io spero che in un secolo politicamente corretto non venga abolito o comunque condannato anche l'auto body shaming, anche perchè è simpatico ogni tanto sentirlo, quindi l'autoironia è sempre apprezzabile.

Tornando all'argomento, devo dire che ci sono delle lacune nel ragionamento che lei, o comunque chi per lei, ha fatto, perché effettivamente non ci è mai stato detto quello che doveva essere il presupposto. Cioè ci si dice: questa è la strada giusta, non ci si dice come mai l'altra è sbagliata, quella che avete perseguito fino a due anni fa è sbagliata e che non sarebbe più perseguibile, perché in effetti è ancora perseguibile, quindi è una scelta essenzialmente politica, evidentemente.

Questo, va beh, ci sta, siete voi al Governo, potete fare quello che ritenete sotto questo profilo, però la contraddittorietà delle argomentazioni - o meglio, delle argomentazioni da una parte e del nulla dall'altra - quella emerge proprio ictu oculi, cioè immediatamente. Di là c'è un discorso: facciamo così perché ci sono questi vincoli, c'è la possibilità di affidare direttamente, ci sono queste possibilità, hanno fatto bene... poi, come dico, io non ho niente a che fare con quest'associazione e non è detto che dovrebbe essere lei, ma parlo delle associazioni in generale perché sono rette da principi diversi da quelli del commercio o quelli prettamente economici.

Tutte queste motivazioni da una parte e dall'altra il nulla. Allora, nel mettere sulla bilancia tutte le motivazioni e il nulla, capisce che viene strano capire come mai e perché accettare questa contraddizione evidente. Questo è il tema vero.

La cifra è importante adesso, lo era anche prima, perché non è che ci discostiamo da quella, qual cosina in più in quest'impegno di queste somme (abbiamo detto 500 mila annue), ma anche prima eravamo più o meno lì, quindi oltre i 400 mila abbondanti, quindi non è neanche quella la motivazione.

Il problema è che state cercando di sostenere, con motivazioni inesistenti, una scelta prettamente politica. Allora che lo si dica, che si dica che delle associazioni di volontari... che poi dopo speriamo che vadano a farlo quello che devono fare, perché è quello il problema: vi state inguaiando, perché adesso lo darete a una società o a una cooperativa che fa delle cose perché ha un certo ritorno, perché l'offerta economicamente più vantaggiosa è quello, e poi sperate, come è scritto già anche nelle norme, che i volontari vadano a fare quella parte che già facevano adesso, perché gestivano tutto loro, e vadano a fare chiaramente gratuitamente, eccetera.

Chi lo sa se lo andranno a fare? E se non andassero a farlo? Voglio dire, questi delle cooperative o questa S.r.l. (chiamiamola S.r.l.), che va lì perché viene pagata per fare certe cose, pensate che si sbatta giorno e notte per cercare una casa per un gatto? Ma quando mai? Ma dove vivete? Ma cosa avete visto?

È questo il tema, quindi vi state inguaiando da soli. Un settore che è già delicato, un canile e gattile che già come strutture non è degno di una realtà come la nostra, che comunque, tutto sommato, è limitata e dovrebbe avere degli spazi molto più decenti per questi poveri animali e molto più idonei, perché io non so chi è andato a vedere, ma vi inviterei tutti ad andare a dare un'occhiata a dove vengono tenuti, con tanto amore devo dire da chi ci lavora, ma sicuramente con non altrettanti strumenti da parte della pubblica Amministrazione.

Ribadisco, il concetto è qui non si deve andare a guardare le gare di appalto, non si devono fare queste considerazioni puramente economiche: gli animali non sono un prodotto, l'ho già detto, non sono un servizio, sono molto di più. La loro gestione richiede un aspetto che non si può quantificare, non si può mettere a tabella, non si può ridurre a una gara d'appalto dove si dice "Devi fare questo, questo e questo e ogni cosa che fai vale tot e ti do tot" perché non è così, ecco perché le norme sono orientate in quel modo. Ci sarà un motivo: o il legislatore è uno che non ragiona oppure le ha fatte per un motivo ed il motivo è quello.

Pertanto, per concludere, senza fare troppo i sentimentali, ma questi argomenti mi interessano perché tengo agli animali e quindi mi dà fastidio quando qualcuno burocratizza anche questo settore e non dovrebbe essere così, non lo doveva essere la sanità, figuriamoci gli animali che nemmeno si possono difendere da soli.

Lo diceva Gandhi, che la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali. Ecco, se è questo, probabilmente voi non siete molto civili.

Presidente - Siamo sempre in discussione generale. Qualcun altro vuole intervenire? Chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa.

Per il Governo, l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Collega Sammaritani, la citazione di Gandhi ha naturalmente rappresentato il fatto che lei, in questo momento, sta eccome parlando a una comunità, quindi in piena legittimità - e di questo le faccio merito, perché lei è molto bravo a muoversi sempre lungo una linea che non distingue quando fa politica, ma lei è un fine politico e anche un fine raccoglitore di presenza territoriale, nel caso specifico a esempio - di fatto però è assolutamente importante, visto che è lei che ha citato la deliberazione del 2021, richiamare pagina 3 della stessa, dove dice: "Tenuto conto del fatto che la nota prevede, quale unica associazione iscritta al registro regionale delle associazioni di volontariato, avente fra le proprie finalità la protezione degli animali, indica all'AVAPA stessa quale termine improrogabile" eccetera, per cui, come richiamato, io sono assolutamente certo che lei non soltanto quando ha letto la delibera del 2021 abbia letto le parti che ci ha richiamato in Aula nella discussione generale, ma avesse anche letto quest'aspetto, per cui la deliberazione del 2021 ha come base, per la quale si è deciso di procedere con un affido diretto all'unica associazione animalista sul territorio, il fatto che l'associazione animalista in quel momento fosse appunto unica. A oggi non è così. Io, tra l'altro, questo l'ho apposta richiamato, perché lei è un fine uditore, oltre che un tecnico e un professionista, in tutte le risposte che ho dato; l'ho richiamato in maniera diretta perché ero assolutamente certo che lei quest'aspetto lo avesse colto, sono assolutamente certo che lo ha colto anche leggendo la delibera del 2021, così come l'abbiamo colto noi ai tempi e l'abbiamo colto nel prosieguo.

Aggiungo anche il fatto che, in piena legittimità, noi non soltanto teniamo al benessere degli animali, compresi i cani e i gatti, soprattutto i cani ricoverati nel canile e gattile regionale, perché come lei sa, i gatti a tutti gli effetti sono del Sindaco: abbiamo avuto un incontro dedicato in tal senso al CELVA sul quale abbiamo rinnovato la documentazione presente sul sito del CELVA stesso e abbiamo avuto un momento di forte condivisione con gli uffici rispetto al futuro e al presente dei gatti liberi che sono, di fatto, di pertinenza comunale, quindi è anche utile che in tal senso si possa rappresentare correttamente che il ricovero dei poveri gatti presso i canili non è consentito dalla legge per il benessere degli animaletti stessi.

Noi teniamo sia ai cani che ai gatti, e in questo senso la sensibilità che lei richiama è assolutamente sposata.

Aggiungo, però, che potrebbe sembrare un paradosso non solo politico ma soprattutto amministrativo, il fatto che su una gara con più soggetti, che potrebbero aggiudicarsela per cifre nella misura di 500 mila euro all'anno, si stia a chiedere a un Governo o a un qualsiasi amministratore di non adire una gara ad evidenza pubblica, ma so che questo non è assolutamente nel suo intento.

Presidente - Altri? Possiamo mettere in votazione? Consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Soltanto una brevissima replica cogliendo l'occasione della dichiarazione di voto.

A proposito della presenza di più di un'associazione, io credo che questo non possa che arricchire il panorama, nel senso che è vero che un amministratore dice: certo, ne ho una sola, così mi lavo le mani, a quella do (se la vuole) e finisce lì, ma non è questo il problema

Io penso che fuori dalla Valle d'Aosta, dove devo immaginare che non ci sia mai stata una sola associazione di volontariato, vengano gestiti anche da volontari i canili e i gattili di altre parti, tant'è che c'è un ricorso al Tar, di cui avevo letto una sentenza tempo addietro, dove si parlava appunto di questo: un'associazione che aveva impugnato perché l'ente, il Comune in questo caso, visto che era comunale, aveva deciso di mettere insieme vari Comuni, di consorziarsi con altri Comuni, e gestirlo direttamente. Lì l'associazione diceva: "Eh no, dovete darla a noi perché c'è scritto 'prioritariamente'". Non era corretto, evidentemente, tant'è che il Tar ha respinto quel ricorso, ma ci fa capire proprio che le associazioni di volontariato ci sono anche fuori, gestiscono i canili e gattili e chiaramente non sono una sola per aree metropolitane, magari lombardi o piemontese; qui in Valle d'Aosta c'era questa situazione.

Ce ne sono tre, ve l'ho detto prima, interpellatele tutte e tre, se tutte e tre ci diranno di no, farete quello che volete fare; se invece una ci dicesse di sì, la date a quella e sennò decideranno loro, magari si consorzieranno anche fra di loro, qual è il problema? Il problema è proprio il merito della questione.

Il volontariato è un plus in questo caso, per questo bisogna favorire loro. Non è un favoritismo di nessun genere, è proprio fare del bene agli animali. Consentire che questi servizi - che sono in parte economici, quantificabili economicamente eccetera, e in parte invece scaturiscono dall'amore per gli animali, che non si può sostituire con nessun pagamento - si possano coordinare.

Questo è il tema e questa è la visione che dovrebbe avere, secondo me, un politico in questo settore. Poi voi ce l'avete diversa, pazienza.

Naturalmente, non ritiriamo la mozione.

Presidente - Possiamo mettere in votazione? La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 11

Favorevoli: 11

Astenuti: 23 (Aggravi, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lucianaz, Malacrinò, Marzi, Padovani, Planaz, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin).

La mozione non è approvata.