Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4052 del 6 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4052/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno a presentare in V Commissione consiliare permanente la verifica sulla compatibilità tecnico-progettuale ed economica riguardante il progetto di ampliamento dell'Ospedale Parini".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo. Siamo al punto n. 19 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Questa mozione è presente nell'ordine del giorno del Consiglio regionale ormai da molto tempo, però ha sempre la sua attualità, anzi, molto probabilmente nelle premesse avremmo potuto aggiungere anche dell'altro, quindi è una mozione che nuovamente vuole riportare e richiamare l'attenzione sulla necessità di aggiornamenti e di chiarezza in merito all'ampliamento del complesso ospedaliero Parini, un progetto che - lo abbiamo detto nel 2021, quando ci siamo dimesse proprio per questa ragione - è di fondamentale importanza per la comunità valdostana, quindi torniamo al 2021, perché è utile ricordare tutti i passaggi.

Ricordiamo che nel 2021 proprio durante la discussione della petizione del Comitato Vallée Santé era stata votata non la nostra risoluzione, nonostante fosse stata votata in Commissione, dopodiché i cinque colleghi che sono usciti dal nostro gruppo hanno deciso di seguire un'altra strada, era stata votata una risoluzione che chiedeva, sollecitava l'attivazione di un tavolo di lavoro tra le Istituzioni, quindi tra la Regione, il Comune di Aosta e i progettisti, con l'obiettivo di verificare la fattibilità tecnica, economica e temporale del progetto, specialmente alla luce delle nuove sfide emerse con la pandemia.

Tale risoluzione, lo ricordiamo, impegnava a procedere con la variante del progetto esecutivo dell'ala est dell'Ospedale, a proseguire contestualmente le fasi progettuali della ristrutturazione dell'attuale Ospedale e terminare la definizione e l'individuazione dei servizi ospedalieri che sarebbero stati anche attivati tenuto conto della pandemia, ad avviare un confronto sulla destinazione dell'Ospedale Beauregard e dell'ex Maternità, a presentare il progetto alla popolazione valdostana attraverso gli strumenti più opportuni. Da allora è comparsa una stanzetta proprio adiacente all'Ospedale, un Info Point, proprio a ridosso del cantiere, che credo non trovi grande partecipazione, passo sovente davanti all'Ospedale e non ho mai visto nessuno all'interno di quella stanzetta e soprattutto, vedendo le slide che passano, se siamo interessati agli scavi archeologici, sicuramente è di grande interesse quello che c'è all'interno di quel video, ma, se siamo interessati invece per quello che riguarda la sanità valdostana, ben poco ritroviamo.

Tante iniziative sono state fatte principalmente dal nostro gruppo e dal gruppo di Rassemblement Valdôtain per chiedere che, a seguito di quell'audizione del 10 aprile, ci fossero degli aggiornamenti, questo perché sono andata a rivedermi quell'audizione, a riprendermi i vari passaggi e, a parte il fatto che non erano presenti i progettisti, quindi già solo questo meriterebbe un'audizione, ma dall'altra parte sono andata a prendermi anche quell'audizione e a verificare quali documenti sono poi arrivati proprio a seguito di quell'audizione e posso dire che molte delle domande che abbiamo posto in quell'audizione non hanno trovato ad oggi nessuna risposta: un esempio - naturalmente prendo i passaggi riferiti al mio intervento - chiedevo di avere un'analisi sulla congruità dei posti letto operativi e alle conseguenze dell'articolazione delle strutture ospedaliere, questo perché a un certo punto, durante l'audizione, si era parlato di doppie radiologie, quindi una radiologia nel vecchio Parini, una nell'ampliamento, non si era ben compreso, anche alla luce delle domande fatte dal consigliere Manfrin, qual era la sorte, ad esempio, della farmacia, quindi su questo punto non abbiamo assolutamente avuto delle risposte. Dopodiché ci eravamo anche concentrate sulla questione delle limitazioni riferite all'elisuperficie in cui sappiamo bene sarà messa al di sopra del nosocomio, però sappiamo altrettanto bene, con delle limitazioni, a un volo al giorno rispetto alla possibilità di atterrare su quella struttura.

Vi erano poi anche domande del consigliere Lucianaz a cui non vi era stata data una risposta e che magari poi presenterà lui. Immagino che l'Assessore ci dirà: "Sono già venuto in audizione il 10 aprile", se lei pensa che l'audizione del 10 aprile... oltretutto c'è stato anche un intervento del consigliere Marquis, che diceva: "Ma fare un'audizione senza le progettazioni, senza avere contezza di che cosa si sta facendo ha poco senso", quindi, anche sotto il punto di vista progettuale, molto probabilmente... però questo è campo del Consigliere e non certo mio, quindi forse sarà lui anche a spiegare le motivazioni rispetto a quei passaggi che erano avvenuti il 10 aprile e che, in sostanza, davano spazio a nuove audizioni, questo è quello che ci era sembrato di cogliere, o comunque anche all'invio di nuova documentazione che proprio in quella sede abbiamo chiesto.

Ci corre l'obbligo poi ricordare che, dopo quell'audizione del 10 aprile, grazie alle varie iniziative, abbiamo saputo dall'assessore Marzi, il 9 febbraio 2024 ci era stato detto che la validazione del progetto esecutivo era vicino alla conclusione. L'11 luglio 2024, quindi qualche mese dopo - il "vicino" forse a seconda di chi parla è soggettivo -, di nuovo si diceva: "No, ma è questione di pochissimo". Da quel 9 febbraio al 15 ottobre sono passati otto mesi e dal 2021 ad oggi sono passati oltre tre anni. Oltretutto, come ricordavo, durante la discussione di quella petizione si era anche detto: "No, ma bisogna proseguire con il progetto, intanto con le fasi progettuali della fase 4 e 5, perché così abbiamo idea dei costi complessivi per tutto il presidio ospedaliero", perché, secondo me, è bene ricordarlo che l'ampliamento sarà solo per l'Ospedale per acuti, quindi non si tratta di tutto ciò che abbiamo bisogno. Non si è più detto nulla sul destino del Beauregard, anche su questo non abbiamo avuto aggiornamenti e anche sul destino dell'ex Maternità, tutte cose messe all'interno di quella petizione.

Con questa mozione quindi chiediamo nuovamente all'Assessore alla sanità di venire in V Commissione, magari anche con tutta la documentazione, entro 15 giorni - perché ci sembra che, visto che sono passati oltre 8 mesi, anche se mettiamo un tempo piuttosto breve, possiamo farcela -, per venirci a presentare la verifica sulla compatibilità tecnico-progettuale ed economica, nonché sulla realizzabilità in termini cronologici adeguati del progetto di ampliamento dell'Ospedale Parini. Questo è quello in sostanza che era previsto nella risoluzione e naturalmente a presentare anche tutte le varianti progettuali e lo stato dell'arte dei lavori nei diversi presidi ospedalieri, perché l'unica certezza che abbiamo è che la Valle d'Aosta non avrà mai un presidio unico, questa è l'unica cosa che chiedevano i sanitari valdostani ed è l'unica cosa che sappiamo che non avremo mai.

Abbiamo visto anche la delibera del 4 novembre che ci parla di 178 milioni e anche qui ripetiamo che si tratta solo dell'ampliamento e delle progettazioni, quindi non di tutto quello che c'è bisogno, dunque sarebbe anche interessante capire quali sono i costi totali, se ne abbiamo un'idea, cosa costa l'ampliamento, la demolizione delle superfetazioni, tutta la ristrutturazione del vecchio Parini, la costruzione del polo materno infantile, lo spostamento della Psichiatria e chi più ne ha, più ne metta e anche quando si pensa di terminare tutto questo, perché una delle cose che avevamo evidenziato e continuiamo a dire è che dell'Ospedale ne avevamo assoluto bisogno e doveva essere decentrato, doveva essere unico, doveva essere pronto presto. Noi in questo momento invece sappiamo ben poco. Come dicevo, sappiamo sicuramente che non sarà un presidio unico, ma di tutto il resto non sappiamo nulla. Magari l'Assessore lo sa, magari può dircelo già oggi, però quello che noi vogliamo è che si torni in audizione intanto per fornire la documentazione richiesta il 10 aprile che stiamo ancora attendendo, ma poi per porre le domande, perché basta andare a vedere quell'audizione per capire che, non avendo idea di che cosa c'era dentro quell'Ospedale, ben poche domande si potevano porre, quindi avere anche idea dei posti letto.

Ho letto anche - però, essendo stata scaricata solo oggi, la delibera l'ho letta velocemente questa mattina - che in sostanza il Comune di Aosta poneva dei problemi rispetto al traffico e dall'altra parte chiedeva che i parcheggi previsti fossero anche a uso per altre necessità, quindi non solo per chi andava all'Ospedale, ma per chi vorrà visitare anche la città di Aosta, dunque anche capire rispetto non solo al traffico, ma ai posti che sappiamo essere oltretutto stati ridotti dove stiamo andando e quali saranno le priorità che si sono poste nel progetto, perché si parlava di due posti auto ogni posto letto, è normale che, se lì ci può parcheggiare chiunque, quei due posti auto molto probabilmente non esisteranno più. Sono tutte domande che non possono essere ristrette in un dibattito di una mozione ed è per questo che chiediamo, per l'ennesima volta, di venire in Commissione a presentarci questo progetto e tutta la visione che questa maggioranza ha rispetto a quest'opera, che, come dicevo, è di estrema necessità e che sta diventando, secondo il nostro punto di vista, il più grande flop di questa maggioranza, però questa è la nostra visione.

Vediamo cosa ci risponderà l'Assessore e valuteremo anche poi i passaggi successivi.

Presidente - La discussione generale è aperta. Ha chiesto la parola il consigliere Lucianaz, ne ha facoltà.

Lucianaz (RV) - Bondzor a tcheutte. [Traduzione letterale dal patois: Buongiorno a tutti]. Le richieste della collega Guichardaz sono sacrosante, si chiede chiarimenti in Commissione. Purtroppo è un disco che si sente troppo spesso su quest'argomento, però con il permesso del mio Capogruppo, prendendo la parola, devo comunque dare una piccola spiegazione per quanto è successo ieri. Ieri non ho risposto a un collega che mi ha apostrofato con un "fa schifo, si vergogni", eccetera, perché ho ritenuto la cosa decisamente assurda, invece, vedendo oggi lo scatenarsi di articoli di stampa, almeno all'Aula e a chi ascolta devo due spiegazioni, partendo dal fatto che ieri stavo commentando con un mio collega, sicuramente ad alta voce, il fatto delle modalità di concessione della parola e non ho rivolto assolutamente nessun epiteto a chi aveva la parola... però così Padovani...

(intervento del consigliere Padovani, fuori microfono)

faccia pure del sarcasmo, collega, però io non ascolto le stupidate che dice lei, quindi non si preoccupi.

Per questo fatto sono stato condannato da diversi organi di stampa, in particolare le agenzie valdostane, casse di risonanza del PD e, pazienza, non è la prima volta che queste agenzie di stampa riportano fatti non veri, tipo il continuo richiamo alla "grande pagliacciata" che avrei pronunciato nel 2022, io non ho mai affermato una "grande pagliacciata", però continua a essere riportato con un virgolettato.

Con il collega invece ieri ci siamo chiariti, credo in modo pacifico e ragionevole, gli ho anche detto che, se si ritiene offeso, gli chiedo scusa, lo dico pubblicamente, io non mi stavo rivolgendo a lui, quindi credo per me che la cosa possa finire qui. Se poi devo altre giustificazioni, non ho problemi a sostenerlo. Ritengo che però, chiacchierando con un collega, possa almeno avere il diritto di utilizzare le parole che mi pare. Ripeto: con il collega non c'era nulla e non era rivolto a lui l'epiteto, poi ognuno consideri il fatto come gli pare. L'articolo invece a firma Piero Minuzzo mi prendo il tempo di rileggerlo perché mi pare abbastanza preoccupante.

Parlo dell'Ospedale e vengo alla mozione perché il 4 dicembre del 2023 in audizione al Comune di Aosta abbiamo sentito diversi Consiglieri comunali lamentarsi del fatto che i tecnici non danno risposte, si chiedevano tempi certi e dati precisi che neppure in quell'occasione sono stati forniti, per fortuna, che le audizioni del Comune di Aosta sono pubbliche, quindi possiamo citarle, vero, Presidente? Un altro Consigliere di opposizione ha espresso davanti all'ingegnere che stava relazionando: "È difficile fare un dibattito politico senza la presenza della controparte, dato che i tecnici agiscono sul mandato, mi avrebbe fatto molto piacere vedere qui la politica regionale", altri interventi di gruppo Renaissance, eccetera, quindi anche al Comune di Aosta non sono state fornite le risposte che in questo Consiglio si continuano a chiedere.

Andiamo avanti, nel senso che, ricordando che la progettazione esecutiva dell'Ospedale dell'ala nuova dell'ampliamento era del 2013, ripeto: la progettazione esecutiva poi nel 2014 il Consiglio regionale l'ha stoppata, poi i ritrovamenti archeologici, eccetera... abbiamo una dichiarazione dell'ingegnere che era previsto di consegnare l'Ospedale nel dicembre 2019, questo lo sapete tutti, lo sanno anche i giornali. Il fatto è che si continuano a chiedere dati che non vengono forniti.

Questa settimana veniamo a sapere che con la modica cifra di 178 milioni e mezzo è previsto l'ampliamento dell'Ospedale Parini, quindi, oltre a documentazione che speriamo venga fornita, altrimenti cercheremo di averla in modo diverso, oltre alla relazione di 31 pagine - e poi riprenderò alcuni passaggi di questa relazione -, si chiede se questi 178,5 milioni di euro si concentrano sull'ampliamento, sulla sola parte del blocco K e Hospital Street eventualmente, lavori di scavo ancora da programmare per l'aspetto archeologico permettendo e qui vorrei sapere dall'Assessore che cosa intende fare in quell'area che non è ancora stata scavata. Si chiede quindi normalmente, e lo chiederemo anche in Commissione, a quanto ammonterà il totale dei lavori di tutto il complesso Parini, comprensivo delle fasi 4 e 5 di cui non abbiamo assolutamente documentazione.

Per tornare al blocco K, mi ricordo che in Commissione, quel famoso 10 aprile, sono state elevate diverse domande, non tutte hanno ottenuto risposta, ne riepilogo qualcuna per rinfrescare la memoria dell'Assessore, cioè se all'ultimo piano dell'Hospital Street, che ospita una sala conferenze, servizi di ristoro e altre cose, se intende il piano sottostante la galleria di collegamento tra i due edifici e qua non è stato risposto; dove si fermerebbe l'autobus, se restringe la carreggiata, anzi, la carreggiata spesso, per i lavori, sarà ristretta a una sola corsia e si chiedeva dove era la fermata dell'autobus, dove attraversavano i pedoni, se non erano previsti i marciapiedi, sul rendering non sono indicati, come si farà ad attraversare Viale Ginevra a raso e per quanto tempo sarà previsto l'utilizzo della seconda corsia di Viale Ginevra. Qua non abbiamo ottenuto risposte.

L'Hospital Street prevede percorsi già separati nell'ottica pandemica di cui si era tanto parlato in fase Covid e la stessa cosa per il Pronto Soccorso, garanzie non ne abbiamo ottenute durante quell'audizione. Si chiedeva ancora dell'accesso veicolare all'interno del Parini, subirà modifiche durante la costruzione dell'Hospital Street? Sappiamo, almeno così ci ha detto l'ingegnere, che l'Hospital Street sarà realizzato in tre tronconi, spostando di volta in volta l'ingresso attuale all'Ospedale. Sarebbe bene avere delle idee un po' più chiare. Del 118 cosa ne sappiamo della loro sede che attualmente si trova vicino alla portineria? Si era ancora chiesto, senza ottenere risposte, dove verrà effettuato lo scavo interrato per il passaggio delle condutture, che dalla centrale tecnologica collegherà il blocco K, se in quell'area sono previsti scavi per il ritrovamento del cerchio lapideo, come indicato dalla Commissione scientifica internazionale, se è prevista la costruzione in quell'area, per intenderci, vicino al centro prelievi, di un'altra zona archeologica, nel caso, come pare evidente, ci sia un ritrovamento archeologico. A questo non è stato dato risposta e parlo di aprile, quindi sono passati più di sei mesi. Si chiedeva ancora se il complesso ospedaliero, dipinto come concepito per posizionarsi ai vertici dei parametri di sostenibilità energetica e ambientale, chiedo se al Parini ristrutturato, quindi fasi 4 e 5, è previsto anche lì un impianto fotovoltaico, macchine e sistemi ad altissimo rendimento, sistemi di supervisione sensoristici avanzati, sistemi di involucro efficienti integrati con soluzioni di tipo bioclimatico, di questo non abbiamo ottenuto risposta in quanto sulle fasi 4 e 5 c'è un buio totale sulle decisioni del Governo.

Gradiremmo, visto che si parla di Ospedale nuovo, avere risposte anche su questi settori ma non sono mai state fornite. Poi gli alberi, l'area verde attorno a quest'Ospedale ma dove la prevedete? L'unica cosa di verde sul rendering è il tetto degli edifici colorato di verde, ma mi chiedo: questo vi sembra un Ospedale serio?

Ancora: dalle immagini della progettazione preliminare del vecchio Mauriziano, cioè l'edificio che dovrebbe essere ristrutturato e reso integrale come era all'origine... ricordo che l'Ospedale di Aosta è un'opera fascista per eccellenza, nelle immagini, quelle poche e rarissime immagini che abbiamo visto, non è stata fornita la sua identità originale, quindi verrà rimesso com'era originariamente il Mauriziano o ci saranno superfetazioni? Anche su questo, Assessore, sarebbe il caso, dopo sei mesi da quella striminzita relazione di 31 pagine, anche con diversi refusi, come abbiamo fatto presente durante quell'audizione, che ci fornisse qualche risposta.

Ho ancora qualche minuto e ne approfitto per parlare dei parcheggi, che sono stati ridotti del 50%, ripeto, le misure dei parcheggi sono, da quanto ho capito, di metri 4,20, sappiate che una Compass Mercedes è lunga metri 4,95, un pickup metri 5,20, io vorrei vedere come riusciamo a parcheggiarli in quel parcheggio interrato e tutti gli altri stalli non abbiamo ancora capito dove li ricaviamo. In un progetto era previsto un parcheggio nell'area sud-ovest dell'Ospedale attuale, ora verrà realizzata la centrale tecnologica, vorrei proprio capire, e non ci è mai stata fornita risposta, dove si prevede la realizzazione di questi stalli.

Termino con l'incantieramento, dell'incantieramento si parla poco e sarà la grossa problematica se mai prenderanno inizio i lavori di questo cantiere. Qui abbiamo una sequela di normative da rispettare, le norme sulla prevenzione, sul rispetto della sicurezza, decreto del 2008, è fondamentale la tutela dell'igiene in cantiere e parlo della legge 300, abbiamo la legge che regola le opere pubbliche di qualità: la 109/1994, che necessita del controllo da parte dell'Amministrazione a livello ispettivo, per valutazione dei progetti da parte della stazione appaltante.

L'insieme delle due normative citate obbliga una verifica preventiva per evitare che l'impresa affidataria del lavoro possa bloccare i lavori, pretendendo a ragione l'impossibilità di accedere in aree di cantiere per forniture atte a eseguire l'opera. L'ingegnere ci ha detto che verrà utilizzata inizialmente l'area destinata ai parcheggi, però vi faccio presente, Assessore, lei dovrebbe saperlo, che vi è una normativa che regola gli infortuni e l'igiene degli addetti ai lavori, che, per essere in regola, dovrà fornire nel cantiere una serie di container prefabbricati adibiti a bagni, spogliatoi, magazzini, uffici, sala riunione per direzione lavori, refettorio, il che comporta in totale l'occupazione di una parte considerevole dell'area cantiere dei parcheggi che ci è stata indicata per la prima fase dei lavori. Poi c'è il controllo qualità in fase di lavori, dove vige l'obbligo, per non essere estromessi da successivi appalti, di ottemperare al controllo e allo stoccaggio differenziato di tutto il materiale utilizzato nel cantiere. Questo obbliga pertanto l'impresa a predisporre adeguate aree separate tra loro, dove depositare tutto, che siano in perfetta regola indicati le rotture e i difetti del materiale, eccetera.

C'è la circolazione interna, le zone di interferenza, carico e scarico, una cosa impressionante in quel buco. Volete continuare a realizzarla lì, vi siete incaponiti, è una scelta vostra, pagheranno gli Aostani e tutti i Valdostani questo disservizio, a cominciare dalle stesse bici che non riescono neppure a essere portate all'interno dell'Ospedale, figuratevi la circolazione, con dei camion che devono scaricare, mezzi d'opera, zone di stoccaggio materiale che dovrete individuare in qualche zona di Aosta, eccetera. La criticità è enorme, almeno venga a relazionare in Commissione come richiesto da questa mozione.

Presidente - Altri? Non vedo altre richieste, chiudo la discussione generale... No, ancora in discussione generale. La discussione generale non è chiusa. Interviene l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Prima di fare un'analisi dalla genesi all'apocalisse, ragionando di temi che non sono oggetto dell'iniziativa, a mio modesto avviso, ed è per questo che intervengo in discussione generale, è importante dare merito e rispettare una mozione, la n. 19, che ha delle premesse e delle impegnative.

Come giustamente da lei richiamato, collega Guichardaz, non è colpa sua se la mozione arriva adesso, ma non è neanche colpa mia, per cui io rispondo ad oggi sic stantibus rebus.

Lunedì 4 novembre 2024, una data tra l'altro che nella storia ha portato la pace, la Giunta regionale ha espresso la valutazione positiva alla variante del progetto esecutivo del quarto lotto, fase 3, del nuovo presidio unico ospedaliero regionale Umberto Parini. Con l'approvazione della variante del progetto esecutivo chiudiamo di fatto totalmente la terza fase progettuale che va a realizzare quello che nell'immaginario di ogni Valdostano è in realtà il nuovo Ospedale regionale. Il quarto lotto della terza fase prevede infatti la realizzazione dei corpi K, L e P, quindi rispettivamente il cilindro elicoidale - che capisco che qualcuno sfotta, ma che di fatto è l'Ospedale per acuti, con la conservazione e la valorizzazione dei ritrovamenti archeologici -, l'Hospital Street, quindi il corpo L, cioè la nuova entrata del nuovo Ospedale che corrisponde all'attuale Viale Ginevra e l'estensione del parcheggio interrato, quindi il corpo P.

L'approvazione della variante del progetto esecutivo nei tempi anticipati, consente l'emanazione del decreto del Presidente della Regione quale titolo abilitativo alla costruzione, a cui seguirà quindi l'avvio da parte di SIV della procedura di gara pubblica di appalto dei lavori di realizzazione dell'opera per un importo complessivo di oneri e di IVA di euro 178.515.453,96, di questi euro 143.944.169,18 sono per lavori e corrispondono, passati 7-8 mesi, all'aggiornamento dell'importo di euro 139.663.000, riferito in occasione della Commissione dello scorso aprile e inserito nella documentazione sulla quale noi in realtà ci siamo affaticati; poi capisco che qualcuno possa pensare sia un livello così scritto a caso, invece non lo era.

La variante alla progettazione definitiva preliminare, venendo alla storia, che lei giustamente fa ripartire dalla primavera del 2021 quando è stata votata una risoluzione in questo Consiglio e, tra l'altro, è stata votata anche da molti colleghi che oggi non fanno parte di questa maggioranza, ma che ai tempi sia maggioranza che minoranza hanno creduto e hanno dato luogo a una serie di azioni assolutamente coerenti su questo tema... La variante alla progettazione definitiva preliminare a quella esecutiva è stata predisposta durante il 2023, mentre la variante del progetto esecutivo - e questo, collega Guichardaz, io glielo ho già detto rispondendo a un'iniziativa del collega Lucianaz poco tempo fa - è stata validata dal RUP in data 8 luglio 2024, dopo essere stato concluso quello che lei ha giustamente richiamato, cioè il rapporto di verifica da parte dei verificatori che era arrivato il 5 luglio del 2024. Conseguentemente è stata approvata dall'assemblea del socio unico di SIV, il 15 ottobre scorso appunto, la variante alla progettazione esecutiva del quarto lotto della fase 3 del nuovo Ospedale Parini.

La variante quindi al progetto esecutivo conferma la coerenza rispetto a quanto dichiarato in occasione dell'audizione in V Commissione consiliare del 10 aprile 2024, nel corso della quale sono state illustrate le principali caratteristiche funzionali e prestazionali del complesso edilizio, quindi il quarto lotto per quanto riguarda la fase 3, quindi i corpi K, P e L, gli aspetti cantieristici realizzativi, il cronoprogramma sintetico delle principali milestone dell'intervento, che poi, come appena richiamato, e l'ho voluto fare apposta, hanno subito delle variazioni, ma di fatto stiamo oramai parlando di una cosa che si è conclusa il 4 di novembre, i costi dell'intervento e del cronoprogramma in corso di esecuzione. Chiudiamo quindi l'iter della fase 3 in coerenza sia con la risoluzione del Consiglio del 12 maggio 2021 da lei richiamata che impegnava appunto a procedere con la variante del progetto esecutivo per adeguarla alla salvaguardia e alla valorizzazione dei ritrovamenti archeologici per il tramite di SIV, sia rispetto a quanto riferito più volte in quest'aula in ordine al tema del nuovo Ospedale. Abbiamo quindi declinato quanto previsto nella delibera di Giunta 1180/2021, procedendo alla predisposizione della variante del progetto definitivo ed esecutivo dell'intervento della fase 3. Una volta realizzato il nuovo Ospedale per pazienti acuti potranno essere quindi trasferite le attività e le funzioni svolte nell'attuale Parini, liberando quindi l'attuale Ospedale e consentendo di avviare le ristrutturazioni delle fasi successive.

È di tutta evidenza di come il nuovo Ospedale rivesta un elemento centrale nell'azione di riorganizzazione complessiva della sanità, come previsto nella programmazione del DEFR regionale, nel piano della salute e del benessere sociale, nella delibera 1609/2022 inerente alla nuova programmazione territoriale e nel nuovo atto aziendale.

Io capisco che nel gioco delle parti la politica dica che noi ci muoviamo random, senza una bussola, ma in realtà questi sono atti la politica e l'Amministrazione ragionano per atti, questi atti sono consequenziali l'uno rispetto all'altro e sono pienamente coerenti tra loro. Tutte queste azioni quindi riorganizzeranno progressivamente la sanità, le reti dei servizi socio-sanitari, socio-assistenziali e sociali, rendendo più efficaci i modelli di presa in carico dei bisogni di salute e di benessere sociale dei cittadini e della nostra comunità valdostana. Ad oggi e fino alla pubblicazione del relativo bando di gara, così come previsto tra l'altro dal codice degli appalti, non è possibile divulgare ulteriore materiale trattandosi di documenti riservati che formeranno parte integrante degli elaborati d'appalto dei lavori, così come, tra l'altro, abbiamo dichiarato, quindi il progetto è quello presentato nella sopracitata seduta della V Commissione. Quest'aspetto è un aspetto non secondario, che, tra l'altro, ha connotazioni tecniche importantissime e che, di fatto, fa anche sì che alcune delle cose che sono state chieste non potessero essere date.

Questa mozione, per la quale quindi chiediamo il ritiro altrimenti ci asterremo, non è mai stata votabile prima, ma men che meno lo è oggi. Possono infatti restare diverse le posizioni ideologiche, diverse da un punto di vista politico e amministrativo: questa consiliatura però ha raccolto una pratica vitale per la nostra comunità e per la parte di nostra competenza abbiamo tutti aborrito l'inerzia che portato la chiusura della fase 3 a casa in tre anni e mezzo. Non abbiamo ancora finito, ci sarà una gara, un cantiere, le fasi successive da analizzare e concludere, ma ad oggi ci siamo comportati con buon senso, serietà, lavorando duro e seriamente, per cui ad maiora e sicuramente in alto i cuori. L'oggetto del contendere è che tutte le cose che sono state dette nella presentazione di questa mozione fanno parte di un recente passato: da oggi esiste un futuro per il quale questa maggioranza auspica che tutto vada nel migliore dei modi in un mondo che varia, pieno di rischi e insidie. Chi vuole ancora parlare di cose deve rendersi conto che con il 4 di novembre siamo passati a un'altra era e a un'altra fase.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà, secondo intervento.

Guichardaz E. (PCP) - Ho appreso dall'Assessore che l'ampliamento del Parini, quindi l'Ospedale per acuti, è l'Ospedale, quindi un Ospedale fatto solo dalla parte degli acuti; tutto ciò che è lungodegenza, riabilitazione, laboratorio, ambulatori è come se non importasse. Io ribadisco e ripeto: quello sarà l'Ospedale per acuti, non è l'Ospedale di cui ha bisogno la comunità valdostana, che è fatto anche di tutte le altre parti, perché sinceramente, a meno che noi non pensiamo che d'ora in avanti esistano solo pazienti acuti, tutto il resto ci deve essere, a meno che non deleghiamo a delle cliniche private, credo che lei abbia visto, ad esempio, una trasmissione di pochi giorni fa su La7 assai preoccupante anche rispetto a questo tema, ma sicuramente ne parleremo nei prossimi Consigli, ma, sotto questo punto di vista, io le chiedo se, secondo lei, quello che oggi ci ha detto è una risposta, perché io i termini cronologici, ad esempio, rispetto a questo progetto, dopo la sua risposta non li ho compresi, cioè ci ha dato dei tempi? Ci ha detto: "La comunità valdostana nel 2030 avrà il pezzo degli acuti"? E lo ripeto: il pezzo degli acuti, non l'Ospedale, non mi sembra che lei ce l'abbia detto e, quando avremo il materno infantile messo lì, quando avremo la psichiatria, che cosa sarà di quei parcheggi? Di tutto questo lei non ha dato assolutamente una risposta e io ribadisco: nessuno di noi chiede di avere progettazioni o cose da divulgare all'esterno, ma chiediamo ci sia della chiarezza, perché lei lo sa meglio di me che avere una radiologia o due radiologie ha sicuramente un impatto non solo per quello che riguarda gli operatori che ogni giorno ci dite che non sono reperibili, ogni volta viene detta questa cosa, quindi addirittura noi sdoppiamo le radiologie, poi, sdoppiando le radiologie, avremo anche bisogno, immagino, di macchinari sia da una parte che dall'altra, che non mi sembra essere anche di poco conto rispetto ai costi che dobbiamo immaginare.

Leggendo quella delibera - però, come dico, non l'ho letta con attenzione perché solo oggi è stata scaricata -, lo stesso direttore generale, il dottor Uberti, chiarisce al contempo il proprio precipuo interesse per la soluzione delle interferenze residue che possono nascere tra il cantiere di Viale Ginevra e a ovest di questo rispetto all'operatività dell'Ospedale attuale. Illustra sommariamente i contenuti di una relazione tecnica di esame che contiene diversi punti che, a suo dire, richiedono un approfondimento: ad esempio, molto probabilmente, in un'audizione lo chiederemo con accesso agli atti ma avere questa relazione può essere sicuramente di grande interesse, perché le preoccupazioni del dottor Uberti sono preoccupazioni che noi abbiamo segnalato dal primo giorno e mi fa piacere che lei continui a ricordare che la svolta c'è stata in quel 2021, perché noi, sotto questo punto di vista, siamo assolutamente convinte che la scelta fatta nel 2021 più andiamo avanti e più risulta quella giusta.

Magari nella sua replica potrà annunciare anche ai Valdostani quand'è previsto il pezzo dell'Ospedale per acuti, nella mozione si parlava anche di avere contezza dei termini cronologici non solo dei soldi, quindi sappiamo, e lo abbiamo letto ovunque, che si parla di 178 milioni per quel pezzo, adesso le chiediamo: allora ci dica anche i termini cronologici in cui questo pezzo verrà fatto e ribadisco: un pezzo, perché poi manca tutto il resto.

La ringrazio, naturalmente noi la mozione la manteniamo e ascolteremo con attenzione anche gli altri colleghi.

Presidente - Consigliere Barmasse, a lei la parola.

Barmasse (UV) - Io intervengo dal punto di vista tecnico-amministrativo procedurale, ovviamente l'Assessore si è già espresso. Io esprimo solamente una mia opinione, adesso la consigliera Guichardaz all'inizio del suo primo intervento ha parlato sempre dicendo: "Ma non avremo un presidio unico". Io penso che il presidio sarà unico, perché ci sarà l'Ospedale per acuti e la parte che rimane nelle fasi 4 e 5 saranno il Dipartimento materno infantile e la psichiatria. Una volta completato il progetto nella sua completezza e complessità, avremo un unico presidio. Questo ovviamente è un bene, ma l'altra affermazione che lei ha fatto, Consigliera, è: "Tutti i sanitari chiedono il presidio unico", io ho lavorato tanti anni in Ospedale e nessuno mi ha mai chiesto niente. Forse il Covid comunque qualcosa ci ha insegnato, nel senso che centrare tutti i servizi in un unico luogo - ribadisco che esprimo un parere personale - può creare magari a volte dei problemi e forse qualcosina dal Covid dovremmo averlo imparato.

Si è parlato anche di una doppia radiologia, io penso che una doppia radiologia - non so se è ancora previsto - ma sarebbe sicuramente molto utile perché potremmo separare proprio i servizi per i degenti e i servizi per gli esterni, questo sicuramente potrebbe portare dei vantaggi dal punto di vista di non far incrociare due percorsi che potrebbero creare dei problemi ai pazienti. Il che non vuol dire obbligatoriamente avere gli stessi macchinari in due servizi di radiologia con costi molto alti, ma magari dei servizi e delle attrezzature un po' più basilari utilizzando il personale in base alle esigenze.

L'Ospedale per gli acuti per me è l'Ospedale, perché in futuro... ma già adesso noi non dovremmo prevedere degli ospedali dove i pazienti rimangono ricoverati dei mesi, tant'è vero che l'Ospedale per acuti, che io non lo chiamerei neanche più per acuti, ma direi l'Ospedale, è correlato - e questo è anche ripreso nel piano per la salute e il benessere sociale - a tutti i servizi sanitari sul territorio. Quando quindi tutto il sistema sarà in funzione, l'Ospedale per acuti sarà un Ospedale in cui le persone dovranno soggiornare il meno tempo possibile, perché sappiamo benissimo che ci sono tutta una serie di patologie da ospedalizzazione per cui i pazienti che non necessitano di un servizio intensivo è giusto che non stiano in una struttura ospedaliera, ma stiano in strutture di assistenza intermedia e magari queste strutture è bene che siano sul territorio per il discorso che facevo prima di decentrare i servizi.

Sul fatto di avere un Ospedale in città io penso che ognuno di noi abbia le sue opinioni e sono tutte giuste e corrette, non esiste nessuna pubblicazione scientifica al mondo che dica dove va fatto un Ospedale, se va fatto dentro una città o fuori, queste sono delle scelte soggettive in relazione alle necessità legate anche alla logistica, alla conformazione del territorio, agli spazi disponibili, all'occupazione del verde, quindi le metodiche e le problematiche sono plurime. Io penso che sia difficile dire: "Io ho ragione al 100% e qualcun altro ha torto".

Sono state delle scelte, come dicevo prima, so benissimo che lei, consigliera Guichardaz, non le approva, questo l'ha detto più volte, ci mancherebbe altro, ma dire che per forza qualcuno ha ragione e qualcuno ha torto io penso che sia molto difficile. Questo Governo ha fatto una scelta, la sta portando avanti, su una cosa sono perfettamente d'accordo con lei, il presidio ospedaliero è un'urgenza e su questo direi che il personale sanitario è questo che ci chiede, perlomeno queste sono le domande che mi vengono fatte, nel senso che la gente vuole che partano i lavori per un Ospedale perché non ne possono più di vedere questo scavo eterno di fronte all'Ospedale che abbiamo lì ormai penso da 15 anni se non da più tempo.

Un'altra piccola cosa che volevo dire al consigliere Lucianaz, che ho visto che si è già prenotato nuovamente, è che lei ha riportato tutta una serie di dati e io le faccio i complimenti perché lei si lamenta di non avere informazioni, però riesce a sapere anche la dimensione dei parcheggi. Prima di criticare l'assenza di strutture di stoccaggio dei materiali o dei farmaci, di avere dei parcheggi troppo piccoli dove dovremmo vedere come possiamo parcheggiare le auto, magari prima acquisiamo le informazioni, dopodiché faremo le dovute critiche. Io penso che gli spazi anche per ulteriori servizi nella vecchia struttura del Parini siano grandi spazi, dove possiamo immaginare tutta una serie di servizi di supporto alla sanità valdostana e di supporto all'Ospedale, questa è la mia idea, ma penso che si debba sempre parlare però magari con dei numeri e non solamente con delle supposizioni. Se poi lei è riuscito ad avere anche la dimensione dei parcheggi, mi dica come ha fatto, perché io non lo so.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Questa non vuole essere la kermesse degli ex Assessori alla sanità, ma è chiaro che due parole vanno evidenziate rispetto a questa mozione. Intanto c'era qualcuno che diceva una mozione o un ordine del giorno non si nega a nessuno, soprattutto quando questa va a un rinvio in Commissione, perché è in Commissione che poi vengono fuori le questioni vere, si possono dibattere, si possono approfondire. Certo, forse l'impegnativa della mozione potrebbe essere smussata, probabilmente con un minimo di emendamento si poteva dire: "Sì, okay, andremo in Commissione e faremo gli approfondimenti", che inevitabilmente tutti chiedono, perché io ho letto giusto ieri al volo un verbale di Commissione quando c'era l'audizione della SIV e l'appalto doveva partire nel 2024, ma a febbraio, quindi c'è evidentemente un ritardo e questi ritardi inevitabilmente andranno ad accumularsi e andranno a protrarsi.

Si è chiusa finalmente la fase 3, anche qui con un ritardo direi significativo, che è certamente da imputare a quello che si è trovato, agli scavi archeologici, a tutto quanto si è verificato e si dovrà dare il via alle fasi 4 e 5 che vanno a completare l'intero contesto dell'Ospedale, dall'Ospedale per acuti all'Ospedale dove c'è il Materno infantile e dove ci sarà la Psichiatria. Qui però abbiamo bisogno di dare dei tempi, abbiamo bisogno di dare delle risposte, noi abbiamo chiesto in passato come forza politica e anche come Centro-Destra unito, avevamo chiesto fortemente di capire tempi e risorse che erano necessarie per completare anche le fasi 4 e 5. I 175 milioni servono a completare le prime tre fasi, ma abbiamo bisogno di capire anche il prosieguo, cosa sarà, cosa prevederà, eccetera.

Un'altra riflessione sulla questione del presidio unico: sì, l'hanno chiesto in Commissione, l'hanno chiesto qui i sindacati medici, sono venuti qui a dire: "Noi vogliamo il presidio unico". Ricordo che, quando ero Assessore e avevo provato a spostare gli ambulatori decentrandoli dall'Ospedale, ci fu una sollevazione popolare dei medici: "No, deve essere tutto concentrato lì". Le cose quindi stanno così. Io credo che un minimo di emendamento su questa verifica sulla compatibilità tecnico-progettuale, che ormai non ha più ragione di esistere secondo il nostro punto di vista, ma c'è l'esigenza di avere un quadro generale degli investimenti che saranno necessari per arrivare alla conclusione... colleghi, per favore...

Presidente - Consiglieri...

Baccega (FI) - ...mi fate finire per completare e dire: "Quest'Ospedale ci costerà questi soldi e sarà pronto in quella data". Questo chiede l'opposizione e questo chiede la collettività valdostana, perché è così, in ogni ambito, in ogni contesto, in ogni apparizione pubblica che facciamo questi sono i quesiti fondamentali che ci vengono posti. Assessore, Presidente, rivedere l'impegnativa, andiamo in Commissione e facciamo i giusti approfondimenti, che mi sembra che sia una cosa di una normalità di un Consiglio regionale che vuole andare nella direzione di costruire il futuro.

Presidente - La parola al consigliere Lucianaz per secondo intervento.

Lucianaz (RV) - L'ottusità di questo Governo la si vede chiaramente da questa decisione, neppure la voglia di discuterne in Commissione. È preoccupante il modo con cui affrontate quest'argomento, bontà vostra, ne parleremo i prossimi mesi, soprattutto ne parleranno i tanti Valdostani che saranno chiamati a votare prossimamente, anche quelli di Aosta, Comune, e questo diventerà un argomento di sicuro interesse pubblico, come del resto lo è sempre stato, però mai io mi sarei immaginato delle risposte così draconiane da parte vostra.

Bontà vostra, continuate così. I ritardi ci sono, ripeto, il progetto esecutivo era del 2013 e l'ingegner Felli aveva previsto di consegnare l'Ospedale per il 2019. Questa è la storia e guardate a che punto siamo. Continueremo con questo cantiere eterno, con i disservizi che tanti Valdostani conoscono e soprattutto chi opera lì all'interno.

Al collega Barmasse dico: sì, i dati, purtroppo io non ho sentito nella risposta dell'Assessore un solo dato. Ho fatto 27 domande, ho anche chiesto i 178 milioni a cosa si riferivano, lei giustamente glissa, continui così, è il suo stile, non dà risposte, non solo all'opposizione, non dà risposte alla comunità dei Valdostani. È il suo modo di comportarsi, ha parlato per oltre dieci minuti senza dare una sola risposta a tutte le domande che le abbiamo posto oggi stesso.

Sul fatto che nella vecchia struttura del Parini ci siano grandi spazi chiedo al collega Barmasse di accompagnarmi, andiamo a fare una visita per capire quali sono i grandi spazi all'interno del Parini, vedo solo che ci sono delle grandissime criticità. Non volete parlarne più, il 4 novembre pare che sia questa data definitiva, data campale, per voi sarà una data importante, sarà l'inizio di tante grosse preoccupazioni per l'Amministrazione regionale temo. Non ci ha dato risposte, non ci dà soddisfazione, non vuole che se ne parli, ne parli lei ai giornali e poi a noi toccherà fare il lavoro che fa un Consigliere di opposizione. È un modo di affrontare il problema veramente poco edificante.

Presidente - La parola alla consigliera Erika Guichardaz per secondo intervento.

Guichardaz E. (PCP) - Una precisazione: come ho detto già in premessa, la scelta è stata fatta nel 2021, quindi io nel 2021 ho detto che non ero d'accordo, lo ribadisco oggi che non sono assolutamente d'accordo, ma giustamente c'è una maggioranza che ha deciso di andare in un altro senso. Quello che io chiedo è di avere delle risposte e di averle in Commissione, dove possiamo confrontarci.

Lo stesso intervento dell'ex assessore Barmasse mi permette di sollevare alcune delle criticità che ho segnalato già in premessa, il fatto che nemmeno chi sta in maggioranza sa come sarà strutturato, cioè il fatto di avere due radiologie o averne una, comunque incide sul modello organizzativo.

Abbiamo appena approvato, e l'ha detto l'assessore Marzi, un atto aziendale, è normale - ma ci è stato detto anche in Commissione - che anche rispetto a quella che sarà la struttura, a quelle che dovranno essere le risorse umane, a quella che dovrà essere anche la scelta dei macchinari... saranno sicuramente delle scelte che in qualche modo... e lo sappiamo bene perché qualsiasi edificio viene progettato e pensato anche rispetto al modello organizzativo che vogliamo e rispetto ai servizi che vogliamo dare, quindi in qualche modo il fatto che in questo momento non sappiamo quanti sono i posti letto dell'Ospedale per acuti... poi condivido, certo che le lungodegenze sono un problema, ma lei conosce anche i dati della sanità valdostana, e sa benissimo quanto stanno fermi i pazienti all'interno di quell'Ospedale. Non possiamo dire: nel momento in cui facciamo l'Ospedale per acuti, questo non esisterà più, perché allora sinceramente fatelo il più presto possibile, perché vuol dire che non esisteranno più lungodegenze, non può essere questo anche sotto questo punto di vista.

E anche rispetto alla definizione degli spazi, c'è ampia letteratura che ci dice come deve essere fatto un ospedale moderno, che deve essere all'interno di zone in qualche modo non frequentate dal traffico, ma questo è piuttosto evidente, basta passare lì alle sei di sera e porsi il problema di come le ambulanze - ma lo vediamo tutte le volte che ci passiamo - devono fare per arrivare a quell'Ospedale. Anche sotto questo punto di vista, se abbiamo voglia di informarci, c'è ampia letteratura che ci dice anche dove devono essere messi gli ospedali.

Quello che è emerso anche dal dibattito di oggi, e sicuramente l'impegnativa è superata, ma sinceramente la manteniamo comunque, visto che mi sembra che tanto la volontà è quella di non venire assolutamente in Commissione, qualunque sia l'impegnativa non c'è questa volontà... le domande che poniamo qui, quello che sottolineava il dottor Uberti all'interno di quel verbale allegato alla delibera sono tutte domande che naturalmente dovrebbero avere risposta, almeno all'interno di quest'aula, almeno noi dovremmo poter sapere che cosa sta avvenendo. Dopodiché la scelta è fatta, ve la portate avanti, perché siete voi la maggioranza e quindi ve la portate avanti, e lo dico per questo, ma credo che si sia visto anche, ad esempio, su altri progetti, di cui non era assolutamente d'accordo, ma, nel momento in cui è partita la progettazione, naturalmente non è che uno si mette a fare delle battaglie o a mettersi sulle barricate, dopodiché sarà il tempo a dirci se la scelta è stata giusta o sbagliata. Anche su questo, le passerò, collega Barmasse, perché giustamente lei non era in Commissione... ma, quando sono venute le rappresentanze dei medici, l'unica richiesta era il presidio unico. Questa è la richiesta che ci hanno fatto, quindi questo è quello che io mi sento di dirle perché c'è un documento che è stato depositato agli atti della Commissione. Dopodiché giustamente lei dice: "Quando si faranno tutti gli edifici, questo avverrà", chissà, io credo che né io, né i miei figli vedremo quel presidio unico, ma anche sui tempi sinceramente non abbiamo ancora capito neanche i tempi del pezzo dell'ampliamento, figuriamoci se dovessimo chiedere i tempi di tutto il resto. Sotto questo punto di vista, credo che anche il dibattito di oggi dimostri che in qualche modo in Commissione ci si debba confrontare, eccome!

Presidente - Ha chiesto la parola al consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Come spesso qualcuno qui dentro dice: "Volevo esimermi dall'intervenire", ma poi, visto che il dibattito ha preso una piega abbastanza generale, come peraltro era abbastanza prevedibile, è giusto che anche la voce del gruppo Lega si faccia sentire, perché già nel tempo più volte abbiamo affrontato naturalmente questo tema cruciale per la Valle d'Aosta e abbiamo espresso la nostra contrarietà alla realizzazione dell'Ospedale, o nuovo Ospedale, come lo si vuole chiamare, in quella collocazione, quell'attuale, appunto con l'ampliamento. Ebbene, sono emerse naturalmente sempre le solite posizioni, ma qualche spunto c'è ed è giusto che ne prendiamo nota e anche noi esprimiamo la nostra convinzione. Noi siamo sempre stati convinti - e ancora di più oggi con i tempi che si stanno allungando sempre più - del fatto che costruire un ospedale lì o, meglio, ampliarlo, fare di quel luogo il centro fondamentale della sanità valdostana è una stupidaggine, è una follia. Ce l'hanno confermato poi alcuni che progettano ospedali e poi, con scarsa soddisfazione, devo dire, perché non è mai una soddisfazione capire che chi ti governa sta facendo delle stupidaggini, l'abbiamo letto anche di recente in un articolo sulla stampa locale, nel senso che è stato fatto un bell'articolo su un signore che fa l'ingegnere e progetta ospedali, che è valdostano. Naturalmente, siccome nemo propheta in patria, come si dice, è andato a progettare all'estero e poi ha progettato la Città della salute in Piemonte. Il giornalista gli chiede: "Ma come si fanno gli ospedali moderni?", "Eh, gli ospedali moderni si fanno dove c'è il verde, dove c'è spazio, dove c'è la possibilità di fare un ospedale modulare", perfetto, esattamente il contrario di quello che stiamo facendo noi. Bellissimo, è stata veramente una grandissima soddisfazione, lo dico con ironia naturalmente, perché davvero abbiamo capito che quello che dicevamo, sfruttando semplicemente il nostro buon senso, era perfettamente azzeccato. Fare l'Ospedale lì, nell'incrocio fra le due vie principali della Valle d'Aosta, cioè il Monte Bianco e il Gran San Bernardo, è una stupidaggine gigantesca, ma ormai l'avete deciso, non c'è stato niente da fare.

Il collega Barmasse ha fatto riferimento al Covid, che chiaramente non ci ha insegnato niente, perché quello era il progetto e quello è rimasto malgrado il Covid e avevate invece la possibilità di fare una scelta diversa proprio usando la motivazione del Covid e non l'avete fatto, quindi è chiaro che la volontà è quella, chissà perché io una mia idea ce l'ho, ma non la esprimo qua, che però non ha niente a che fare con la funzionalità, con l'utilità, con i veri motivi per i quali bisognerebbe progettare la salute valdostana nel futuro. Sento parlare anche di due radiologie, anziché una, ancora grazie che riusciamo a tenerne aperta una in questo momento e non so per quanto, quindi davvero diciamo che tutto ciò che è stato detto e ribadito non fa chiaramente che confermare i due schieramenti, ma qui sulla sanità non bisognerebbe fare questioni di colori politici, davvero bisognerebbe fare solo questioni di buon senso e pensare che la salute dei Valdostani è la priorità, insieme, secondo me, in base alle mie convinzioni, all'istruzione, ma davvero avete fatto la scelta sbagliata.

Credo quindi che anche, diciamo, le incitazioni assessorili siano fuori luogo, quelle ad maiora, eccetera. Io in realtà rispondo con un altro modo di dire che avevano i latini: che mala tempora currunt e poi molto spesso ci si dimentica l'altro pezzo, sed peiora parantur. Sono tempi cattivi, ma, se andiamo avanti così a governare così, se ne preparano di peggiori.

Presidente - Altri? Non ci sono altri intervenenti, la discussione generale è chiusa. Per il Governo, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Io ritengo sia importante rappresentare - solo a favore di verbale, per rispetto di tutti coloro i quali sono qua presenti, e questo lo faccio anche a favore del collega Baccega, che giustamente dice: "In Commissione si va" - un aspetto tecnico, cioè che il 10 di aprile del 2024 noi ci siamo presentati in Commissione a parlare di variante del progetto esecutivo del nuovo Ospedale Parini e abbiamo rappresentato - e, tra l'altro, il documento è stato inviato a tutti i Consiglieri regionali, non soltanto ai membri della V Commissione - un documento di 31 pagine nelle quali erano illustrate le premesse, la descrizione delle principali caratteristiche funzionali e prestazionali del complesso edilizio di cui al progetto esecutivo, fase 3, quarto lotto, l'oggetto di questa mozione, l'Ospedale per acuti corpo K, la conservazione e la valorizzazione dei ritrovamenti archeologici, cenni circa le caratteristiche strutturali principali, cenni circa l'alimentazione in energia, accessibilità e percorsi di collegamento funzionali, cenni sull'organizzazione ospedaliera funzionale delle aree di degenza, cenni sulla gestione dell'emergenza nell'area delle urgenze, Pronto Soccorso, terapie intensive, dove, tra l'altro, era evidenziata una doppia radiologia - una per il Pronto Soccorso e una per tutto quanto il corpo per acuti -, l'Ospedale sede di DEA di primo livello, le funzioni di accoglienza-attesa-accettazione, le funzioni di Pronto Soccorso, le funzioni di cura in regime di emergenza e urgenza, le funzioni di terapia intensiva, le funzioni di diagnostica radiologia in urgenza, cenni sulle caratteristiche tipologie funzionali delle sale operatorie, aree per la preparazione preoperatoria, aree per la preparazione dell'équipe di intervento, sale operatorie area risveglio, superficie eliportuale, sue caratteristiche di impiego, Hospital Street e sezione del parcheggio internato Parini corpo P, aspetti cantieristici e realizzativi, cronoprogramma, costi dell'intervento e del programma in corso di esecuzione.

Questo documento di 31 pagine - naturalmente, collega Baccega, non lo sto dicendo a lei, lo sto dicendo a favore di discorso - analizzava in maniera puntuale e precisa, per quanto ci riguarda e anche per quanto riguarda la SIV, il Dipartimento e l'Azienda USL, la fase inerente appunto l'oggetto della delibera di lunedì 4 aprile, per cui, a proposito del fatto che il Governo ha assolutamente condiviso le scelte - e l'ha fatto in maniera assolutamente preventiva, altro aspetto che, secondo me, è importante richiamare -, sicuramente nel corso dell'anno che verrà ci saranno tutta una serie di aspetti sui quali ci troveremo a confrontarci anche su questo passaggio così importante che si è concluso il 4 di novembre del 2024 e che adesso prevederà che il Presidente della Regione decreti e che quindi poi, con l'inizio del 2025, si vada a gara.

L'oggetto del contendere è legato a un solo aspetto, sul quale però, nel corso dei vari dibattiti e delle varie domande che sono arrivate sull'esecutivo del nuovo Ospedale, c'è un vulnus, cioè il fatto che dal 10 di aprile noi abbiamo poi avuto il controllo dei verificatori esterni il 5 di luglio del 2024, data richiamata nel mio intervento durante la discussione generale di oggi, ma anche richiamata durante alcune delle iniziative che nel frattempo sono arrivate da allora e poi è stato validato dal RUP l'8 di luglio del 2024. Questo slittamento dal 10 di aprile al luglio del 2024, che poi ha portato SIV ad approvare in Consiglio di amministrazione il 15 di ottobre, e quindi poi noi ad andare in Giunta il 4 di novembre, è l'unica cosa che sposta da un punto di vista temporale la documentazione che è stata distribuita a tutti quanti i colleghi Consiglieri ad aprile di quest'anno.

Nella mia precedente relazione, e questo lo dico anche nuovamente per il collega Lucianaz, è anche evidenziato il costo dei lavori, al netto di IVA e di oneri, che in questa presentazione era di quasi 140 milioni di euro. Il fatto che poi dopo sia passato a 143 con l'IVA e gli oneri fa sì che si arrivi ai 178 milioni della delibera del 4 novembre 2024. Di fatto, tutto quanto quello che quest'iniziativa, che è assolutamente fuori dai tempi - e, ripeto, né per colpa della presentatrice, né per colpa del sottoscritto -, a tutti gli effetti, prevedeva nella sua impegnativa non è soltanto oramai in ritardo rispetto al fatto che la Giunta ha già approvato la variante della progettazione esecutiva appunto in Giunta, ma anche rispetto al fatto che tutta la parte che viene chiesta di condividere era già stata condivisa in una fase preventiva che a questo punto è di circa sette mesi prima rispetto all'andata in Giunta della variante di progettazione esecutiva oggetto di questa mozione.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Come vede, Assessore, il dibattito su questo tema è un dibattito che appassiona e ha la necessità di avere un confronto serrato, perché quello che si va a realizzare non è cosa di poco conto, ma è uno degli interventi più importanti e significativi del lungo percorso che ha messo in campo l'Ospedale Parini in quella posizione. Io ricordo che, quando vidi la prima ipotesi di progetto, ero in Consiglio comunale ad Aosta, era arrivato lì con un papiro enorme e c'era già quella volontà di andare in quella direzione. Io mi auguro di non avere il tono da podestà che ogni tanto lei ha, ma io la conosco, quindi lo so che lei è così, chi non la conosce bene in qualche modo si può anche indispettire.

Quello che voglio dire è che abbiamo avuto in Commissione una relazione della dottoressa Galotto, che ha esplicitato tutta una serie di percorsi in modo abbastanza chiaro devo dire e quei percorsi vanno riapprofonditi secondo noi, perché la dottoressa Galotto adesso credo sia andata in quiescenza e ha avuto un incarico proprio nella logica di seguire i lavori e il percorso di realizzazione dell'Ospedale per acuti e anche le fasi 4 e 5 credo, non mi ricordo bene la delibera che è stata adottata. Ecco che c'è l'esigenza di avere un confronto in Commissione, dove è più facile lavorare, è più facile approfondire, è più facile anche porre dei quesiti che possono essere anche solo tecnici per chi tecnico non è in quel settore. Noi quindi voteremo sicuramente il provvedimento perché riteniamo che sia doveroso, al di là di quest'impegno che è un po' troppo articolato, andare in Commissione e fare un ulteriore approfondimento sul percorso che andrà a realizzare il nuovo Ospedale Parini per acuti in Aosta.

Presidente - La parola al consigliere Restano per dichiarazione di voto.

Restano (RV) - Intervengo in dichiarazione di voto per significare che noi voteremo a favore di questa mozione, non per l'impegnativa, che è ampiamente superata, non per i contenuti del dibattito, delle spiegazioni, ma perché riteniamo doveroso, opportuno e conveniente un confronto in Commissione per chiarire i dubbi, su tante di quelle cose che abbiamo potuto ascoltare oggi il confronto poteva avvenire in Commissione evitando un dibattito consiliare di questo tipo.

Il nostro voto quindi sarà a favore per le motivazioni che ho appena esplicitato.

Presidente - La parola alla consigliera Erika Guichardaz per dichiarazione di voto.

Guichardaz E. (PCP) - Come ho detto in premessa, essendo depositata da oltre due mesi, perché questo è quanto, l'impegnativa in qualche modo era stata superata dalla delibera che è stata approvata. Dall'altra parte però il dibattito ha fatto emergere - ma lo aveva già fatto emergere il dibattito in Commissione il 10 aprile - la necessità di trovarsi in Commissione per discutere le cose di cui in parte abbiamo discusso oggi, ma che sicuramente devono assolutamente essere approfondite, quindi, sotto questo punto di vista, questa chiusura continua dal non voler venire in Commissione... lei ha parlato del documento di 31 pagine, io ne presento 1: quella sui numeri del complesso ospedaliero, c'è una pagina per metterci questi dati. Sì, certo, è una pagina, e più volte ci è stato detto in Commissione: "No, ma quello...", "I posti letto... Ah, ma lo trovate in quello schemino". Sì, ci viene detto quanti posti letto ci sono, non ci viene detto rispetto all'analisi fatta, non ci viene detto nulla, però va assolutamente bene. "Se noi non vogliamo approfondire i temi, giustamente non lo facciamo".

Abbiamo altri strumenti, quindi non si preoccupi, Assessore, che le domande che le avremmo fatto in Commissione da qui in avanti gliele faremo in interpellanze su interpellanze, questo è quello che possiamo fare, quindi accessi agli atti e in continuazione interpellanze per riuscire a capire meglio dove state andando, perché, ribadisco, ci state andando voi. Spero che non stiate andando contro un muro, non tanto per quello che riguarda le vostre scelte, ma proprio per la popolazione valdostana. Assessore, la invito veramente ad ascoltarsi quanto è emerso in una breve intervista di un pensionato pochi giorni fa su La7, perché di quello ne parleremo e sicuramente è una cosa che denunciamo da tempo all'interno di questo Consiglio regionale che ci preoccupa molto, perché poi sono proprio le persone fragili come quel pensionato che devono rivolgersi alla sanità privata e addirittura a contrattare il prezzo di un semplice intervento, quindi molto probabilmente anche su questa tematica ci torneremo nei prossimi Consigli, perché cose di questo genere non avvenivano in Valle d'Aosta e la Valle d'Aosta era riconosciuta, perché, sotto il punto di vista della sanità, in qualche modo avevamo lo stesso trattamento sia per chi era in una condizione, sia per tutti gli altri. Purtroppo quello che noi stiamo registrando non è più questo e stiamo registrando che da tempo ci sono proprio le persone più fragili che hanno difficoltà ad avere risposte rispetto anche a delle cure che non sono di chissà che rilevanza, ma che naturalmente fanno sì che anche la qualità della vita di una persona possa cambiare.

Presidente - La parola al consigliere Chatrian per dichiarazione di voto.

Chatrian (UV) - Penso che comunque la mozione presentata dalle colleghe abbia aiutato comunque a mettere in evidenza qual è il vero stato dell'arte, al di là di chi tre anni fa ha deciso di non sostenere questo percorso.

Non entro nella discussione, forse lo abbiamo fatto tre anni fa sostenendo l'accompagnamento di questo percorso.

La faccio brevissima: penso che il dato finale della discussione possa essere riassunto in cinque punti velocissimi. Il fatto che fra qualche mese si metterà a gara l'ampliamento del nuovo Ospedale, il fatto che fra qualche settimana il Presidente della Regione approverà il decreto, firmerà il decreto... è dell'altro ieri che il Governo regionale ha valutato positivamente il progetto ed è di qualche settimana fa che l'Assemblea SIV ha passato in assemblea quello che è l'esecutivo, collega, e che qualche settimana fa il RUP ha validato il tutto.

Per tornare al ragionamento iniziale, la verifica dei soggetti esterni è stata fatta nel mese di luglio del 2024 e il documento che ci è stato illustrato per diverse ore in Commissione praticamente è lo stesso che è stato approvato dalla Giunta regionale due giorni fa. Questo per dire che mi sembra che l'Assessore abbia messo in evidenza non solo il percorso, ma i passaggi tecnici obbligatori che sono stati fatti in questi 5-6 mesi e che la novità di oggi è quella che il Governo ha valutato positivamente il progetto e che nelle prossime settimane ci sarà il decreto per andare in gara nei prossimi mesi.

Io penso che non siamo dei tecnici tutti, non siamo degli ingegneri tutti, non siamo dei medici, abbiamo un altro ruolo, io penso che la sintesi del dibattito... grazie ancora per averci dato la possibilità di mettere in evidenza quello che è stato fatto comunque in questi sei mesi.

Presidente - Altre dichiarazioni di voto? Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Faccio due brevi considerazioni. L'argomento Ospedale è un argomento che credo sia stato ampiamente affrontato sia in quest'aula, sia nel dibattito della nostra comunità. Qua alla mia destra abbiamo i campioni del mondo di referendum e mi pare che ci sia stata una consultazione che ha avuto un dibattito molto serrato, molto importante e credo che la risposta sia stata abbastanza chiara. La risposta è stata data dalla comunità che ha disertato ampiamente una consultazione, tra l'altro, tanti di quelli che sono andati a votare hanno anche in qualche modo espresso un parere contrario alla volontà dei proponenti del referendum.

Ora tutta una serie di iniziative, io lo dico, non so se interpreto male io, ma sostanzialmente sono per ritardare e per bloccare i lavori, per poi dire: "Vedete, qua non si va avanti", cioè tutta una serie di iniziative sono delle iniziative, a parer mio, pretestuose: ecco perché io credo che l'esortazione che viene da questi banchi al Governo è di procedere, è di lasciar parlare i tecnici, perché qua, io devo dire la verità, ho anche un po' di invidia nei confronti di qualche collega che mi pare abbia delle competenze che sono al di sopra della media, sono ingegneri, sono architetti, sono esperti di sicurezza, quindi parrebbe che i progettisti, i tecnici che sono stati individuati siano perlomeno degli incauti, delle persone poco affidabili, mentre qua in Consiglio regionale abbiamo delle menti eccelse.

Allora, siccome io cerco di stare alle cose che una persona di buon senso evidenzia, esorto l'assessore Marzi e il Governo a procedere come stanno facendo, in modo serrato per poter dare il prima possibile un Ospedale nuovo alla Valle d'Aosta, perché, se noi stiamo a sentire questo Comitato del No, continuiamo ad avere delle chimere, perché non si sa dove vuole essere fatto il nuovo Ospedale, non si sa con quali soldi, non si sa nulla, però sono dei fenomeni nel dire no. Allora andate avanti con buon senso, con correttezza e cerchiamo di procedere con i lavori.

Presidente - La parola alla consigliera Minelli per dichiarazione di voto.

Minelli (PCP) - In dichiarazione di voto perché la mozione non verrà ritirata nonostante i rilievi che sono stati fatti e nonostante il fatto che la stessa collega Guichardaz, prima presentatrice, ha spiegato che il senso della mozione rimane alla luce anche di quanto è stato detto in questo dibattito. Faccio un piccolo rilievo sulle cose che ho sentito, è stato detto che la popolazione valdostana si è espressa nel lontano 2007 o, meglio, che non si è espressa perché non è andata a votare. Io credo che tutti quelli che sono qui, magari i più giovani no, ma gli altri sicuramente sì, ricorderanno che quello è stato il referendum delle "matite spezzate", penso che ve lo ricorderete; è stata fatta, dal principale partito che in quel momento era a livelli diversi da quelli attuali in Valle d'Aosta, è stata fatta una campagna proprio per chiedere alla gente di non andare a votare: pas de sens pas de vote.

Le persone che si sono recate alle urne hanno invece risposto chiaramente, in maniera lampante, e qui ci sono anche persone che siedono sul banco del Governo e che a quel referendum avevano dedicato molte energie, poi nel frattempo hanno cambiato idea e questa è un'altra storia, ma vorrei far notare che dal 2007 ad oggi sono passati 17 anni e in mezzo c'è stato di tutto e di più. La situazione sanitaria è estremamente cambiata, ci sono problemi che sono legati a una richiesta di migliore assistenza sanitaria, e non sono cose da poco, c'è stata una pandemia che dovrebbe aver richiesto, dovrebbe aver provocato delle riflessioni, dovrebbe aver imposto di fermarsi un attimo e di fare delle valutazioni comparate, perché, se voi vi ricordate bene, nel momento in cui abbiamo scelto di non seguire la strada dell'Ospedale Parini da rifare, da ampliare, abbiamo chiesto... ma veramente ogni tanto mi chiedo se qui è facile dimenticare le cose, conviene, oppure se c'è un deficit di memoria collettiva...! perché abbiamo chiesto che venisse fatta una comparazione per capire quale scelta, visto che da allora ad arrivare al 2021 è successo di tutto, quella comparazione che poteva dirci: "È meglio usare i soldi in quel modo, è meglio fare un Ospedale fuori, è meglio lasciarlo lì", quella comparazione non si è voluto farla, non si è voluto! Perché noi non abbiamo detto, quando abbiamo votato contro a quella famosa risoluzione che ha portato alle dimissioni di entrambe - perché era logico che, se non si sosteneva una cosa del genere, si era fuori da una maggioranza, mi sembra ovvio... - non abbiamo detto: "No, facciamo l'Ospedale nuovo". No, Signori, noi non abbiamo detto quello, abbiamo detto un'altra cosa, e non è una perdita di tempo approfondire, soprattutto dopo tutto quello che è successo.

Per favore, quindi, lasciamo in pace il referendum del 2007, perché sapete benissimo di chi è stata la responsabilità del fallimento di quel referendum e io credo che, se a distanza di 17 anni si fosse fatta un'altra cosa del genere, avremmo avuto forse delle sorprese, perché la gente nel frattempo forse è anche maturata e quello che è successo ha lasciato in tutte le persone - e sono tutti che hanno bisogno di interventi sanitari - idee forse diverse da quelle che c'erano in precedenza.

Non avete voluto fare lo studio comparato, avete deciso di andare avanti, questa è la strada, ma, per favore, non potete venire a dire che chiedere di fare un approfondimento, un'audizione con tutta la documentazione che viene richiesta nella Commissione apposita di questo Consiglio sia un modo per rallentare le operazioni. Ma che rallentare? Si chiede di vedere quello che c'è, si chiede di fare il punto, ma stiamo scherzando? Che cosa si vuole rallentare? Si chiede di vedere, poi le posizioni lo sappiamo che sono diverse, le nostre - e parlo delle nostre posizioni, mia e della collega Guichardaz - sono state chiarissime fin dall'inizio, non abbiamo tergiversato e non abbiamo votato prima in un modo e poi nell'altro. Quello è stato e quello è, però permettete che si chieda di poter vedere gli atti.

Presidente - La parola al consigliere Sammaritani per dichiarazione di voto.

Sammaritani (LEGA VDA) - Intervengo in dichiarazione di voto, anche stimolato dall'intervento del collega Marguerettaz, che ha detto esattamente le stesse cose che mi aveva detto proprio a una mia osservazione sul referendum del 2007 la collega Minelli, che non è quella che abbiamo oggi qua, nell'altra legislatura, esattamente la stessa cosa e il popolo valdostano si è pronunciato, in realtà, come giustamente ha detto la collega Minelli di oggi, non si è pronunciato perché qualcuno ha caldamente invitato a non andare a votare, che chiaramente trovo un sistema abbastanza forzato di manifestazione democratica. Personalmente, per quanto riguarda me, se c'è un referendum, anche se va a votare una persona, quello è, decide lui, giustamente, perché è l'unico che si fa carico di un dovere civico e, se vota così, gli altri dovranno subire la decisione. Ricordiamo, per memoria di tutti, che ha votato circa un 30% quel referendum e di questo 30% abbondantemente sopra il 60, me lo sono andato a vedere: il 63,56% aveva detto che voleva l'Ospedale nuovo, quindi da un'altra parte, giusto per correttezza.

Detto questo, ormai le cose sono fatte, è andata così, però ci tenevo a replicare perché la replica è sempre la stessa, sarebbe anche ora di farla finita con questa questione, perché probabilmente, ma nessuno avrà la controprova, se i Valdostani fossero andati a votare, avrebbero chiesto un Ospedale nuovo, ma va beh, questo semmai dimostra che all'epoca quanto meno, spero meno oggi, il partito di maggioranza assoluta dell'epoca aveva una grossa capacità di influenzare l'elettorato e buon per lui chiaramente. Noi naturalmente voteremo a favore.

Presidente - Altri? Metto in votazione se non ci sono altri interventi. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rosaire, Sapinet, Testolin)

La mozione non è approvata.

A questo punto, anche d'accordo con il proponente, che mi evidenzia che la mozione è piuttosto articolata, propongo di affrontarla nel pomeriggio. Ha chiesto la parola per mozione d'ordine la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Penso però che, se chiudiamo il Consiglio adesso con un quarto d'ora di anticipo e abbiamo già utilizzato un'ora, giustamente, per partecipare alle esequie dell'ex consigliere Lévêque, penso che potremmo anche cominciare alle ore 14:15, perché qui continuiamo a prendere... allora ditelo.

Presidente - La proposta è accettata? Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UV) - Scusate, colleghi, ma, per ottimizzare i lavori di tutti, Consiglio e Giunta, durante la pausa quasi tutta la Giunta si è fissata degli incontri proprio per recuperare il tempo da dedicare al lavoro.