Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4048 del 5 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4048/XVI - Approvazione di Mozione: "Impegno, attraverso i rappresentanti valdostani in Parlamento, a ripristinare le agevolazioni relative alle cessioni di pellet".

Bertin (Presidente) - Punto n. 15 all'ordine del giorno.

Consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Come ricorderete, otto mesi fa, a inizio marzo, il nostro gruppo aveva proposto a questo Consiglio una mozione che, in buona sostanza, chiedeva di impegnare il Presidente della Regione a sollecitare il ripristino della riduzione al 10% dell'Iva sulle cessioni di pellet che, proprio a partire dal primo marzo 2024, è tornata al 22%, poiché la finanziaria, che era stata votata alla fine dell'anno scorso, aveva previsto la prosecuzione nell'agevolazione soltanto per i primi due mesi dell'anno in corso, soltanto per gennaio e febbraio.

Durante la discussione di quella mozione, il collega Manfrin, il Capogruppo della Lega, ci aveva annunciato che, nella stessa data in cui noi avevamo depositato quella mozione, e cioè il 7 marzo, la senatrice Spelgatti, insieme ad altri Senatori della Lega, aveva depositato un disegno di legge intitolato appunto "Modifiche alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 72, n. 633 per la riduzione dell'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto relativa alle cessioni di pellet".

A fronte di quella comunicazione, poi anche dell'intervento del Presidente della Regione, avevo proposto di emendare l'impegnativa del testo che avevamo depositato, impegnando il Presidente, attraverso i canali istituzionali, e tramite i nostri due parlamentari, a sollecitare il ripristino di quell'agevolazione e a invitare le forze politiche presenti in Parlamento a continuare a impegnarsi in quel senso.

La proposta emendativa - lo ricorderete - non era stata accolta, anche in considerazione del fatto che avevamo già chiuso la discussione generale e il nostro regolamento, in questo caso, definisce chiaramente la procedura.

Avevamo dunque ritirato la nostra mozione con l'auspicio che quel disegno di legge potesse proseguire il suo iter ed essere approvato dal Parlamento; e avevamo poi anche detto che avremmo seguito gli sviluppi.

Il 20 settembre scorso, che è la data in cui abbiamo depositato questa mozione che sto illustrando, il disegno di legge di cui ho parlato non ci risultava ancora aver iniziato l'esame nella sesta Commissione finanze e tesoro, a cui è stato assegnato, e ho controllato ancora alcuni giorni fa: l'iter è in qualche modo fermo.

Sono passati da marzo, come dicevo, otto mesi, mesi in cui l'Iva è rimasta al 22% e se in primavera e poi durante l'estate molti che già avevano fatto i loro rifornimenti non si erano accorti dell'aumento, ora che siamo d'autunno e a settembre, quando noi abbiamo depositato la mozione ricordo che faceva già anche parecchio freddo, molte sono state le segnalazioni preoccupate che ci sono pervenute e il disappunto dei nostri concittadini che usano... come sappiamo, perché in Valle d'Aosta c'è un grande uso di stufe e impianti a pellet, di conseguenza sono molte le famiglie interessate.

Ho cercato in questi giorni anche di guardare se nella finanziaria che andrà in discussione a breve a Roma ci fosse qualche misura collegata a questa questione dell'agevolazione dell'Iva e non ho trovato nulla.

Tenuto quindi conto delle esigenze e delle sollecitazioni che pervengono da parte della cittadinanza, considerato che giace in sesta Commissione del Senato questo disegno di legge di cui è prima firmataria la senatrice della Valle d'Aosta e considerato che c'è un certo carattere d'urgenza in questo senso, quello che noi chiediamo con questa nuova mozione è che il Consiglio regionale impegni il Presidente della Regione, attraverso i canali istituzionali, e inviti i parlamentari valdostani a sollecitare l'approvazione del disegno di legge che ho citato.

Inoltre, chiediamo che si invitino le forze politiche che hanno dei loro rappresentanti al Parlamento a impegnarsi affinché si arrivi al ripristino di quell'agevolazione nella normativa statale.

Presidente - Apriamo la discussione generale sulla mozione. Si è prenotato il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Desidero innanzitutto ringraziare ovviamente le colleghe per la presentazione di quest'iniziativa e la cronaca che le colleghe hanno fatto è assolutamente corretta rispetto a quella che è stata un po' la discussione della mozione in numerosi Consigli fa.

Ricordo peraltro che le colleghe non si erano tanto fidate quando avevo detto loro che era stata depositata una proposta di legge e avevano chiesto di vedere il testo perché pensavano che le potessi prendere in giro.

Ne prendo atto e sono lieto che si sia visto che la proposta di legge è stata depositata, per cui nessuno voleva prendere in giro nessuno.

Come sappiamo, sul tema del pellet la Lega ha sempre mostrato una grande sensibilità verso soprattutto la necessità di abbattimento dei costi che gravano sulle famiglie per il riscaldamento. E il pellet, come abbiamo detto in generale, è una delle parti del riscaldamento. Come ricorderà quest'Aula abbiamo a più riprese sottolineato le grosse criticità del teleriscaldamento, dei costi superiori per le famiglie, non soltanto per la parte più fragile, ma in generale per tutte, e il pellet ovviamente non fa eccezione. Infatti, proprio a testimoniare quest'attenzione ci sono numerose iniziative, tanto in questo Consiglio quanto in Parlamento, che lo dimostrano.

L'ultima, proprio in ordine di tempo, è stato l'emendamento - questo ovviamente per quanto riguarda le iniziative approvate - che è stato poi approvato, emendamento all'articolo 1 comma 46 della legge 30 dicembre 2023, n. 213, che era intitolato: "Iva su pellet al 10% per i mesi di gennaio e febbraio 2024", questo era stato l'ultimo intervento in ordine di tempo.

Il comma 46 infatti, introdotto nel corso dell'esame parlamentare, assoggetta ad aliquota Iva, ridotta però al 10% (in luogo di quella che è l'aliquota ordinaria, quindi del 22%), la cessione del pellet anche per i mesi di gennaio e febbraio 2024. Quindi si è riusciti, con una manovra proprio in sede di discussione di bilancio, a prorogare questo abbattimento del rincaro Iva.

Questa disposizione fu introdotta dal passaggio al Senato con un emendamento dei relatori e fu appunto fortemente voluta dalla Lega.

Nello specifico, la norma aveva prorogato per due mesi la disposizione già introdotta nel passaggio parlamentare della legge di bilancio per l'anno 2023; anche qui la legge 29 dicembre 2022, la n. 197, il cui articolo 1, comma 73, e prevedeva l'Iva agevolata sul pellet al 10% per tutto l'anno.

Anche qui, la misura introdotta con emendamento di maggioranza, a prima firma Lega; quindi abbiamo sempre testimoniato quest'interesse.

A supporto della bontà di quest'azione, troviamo, oltre che il principio dei minori costi che per le famiglie... e sicuramente questo è un dato che evidentemente cuba: abbiamo avuto purtroppo una serie di rincari e il rincaro purtroppo per la parte dell'energia elettrica, del riscaldamento, è stato uno dei rincari che ha inciso maggiormente sulla spesa delle famiglie.

Peraltro, abbiamo già visto anche nella scorsa seduta, probabilmente ne parleremo ancora, anche in questa ed in occasioni di altre mozioni, che una parte di rincari hanno colpito, e anche duramente, molte famiglie, dall'inizio della guerra in Ucraina, con questi importanti rincari.

Però, al netto però delle azioni che si innestano sul principio di quelli che sono i minori costi per le famiglie, abbiamo anche dei diversi altri dati che supportano quella che è l'iniziativa che è stata poi depositata.

Cominciamo con il dire che il pellet - e questo è un argomento che viene chiaramente utilizzato, ma è importante dirlo a chi ha un'attenzione anche verso le rinnovabili - è un combustibile rinnovabile, è un combustibile legnoso, rinnovabile, pertanto al pari degli altri combustibili legnosi. E questo è secondo me un passaggio importante anche da tenere a mente: legna da ardere e cippato, per questo deve godere dell'Iva agevolata al 10% come è stato fino al 2014.

Mi permetto di fare un attimo anche una parentesi storica: con la legge di bilancio 2015 varata del governo Renzi, con l'allora ministro Calenda, su spinta dell'associazione del GPL, che vede nel pellet l'unico reale combustibile concorrente, l'Iva fu portata al 22%, perché fino a quel momento il pellet aveva beneficiato sempre dell'Iva agevolata.

Chiaramente si tratta di un paradosso purtroppo tutto italiano, che pone sullo stesso piano sia i combustibili fossili che rinnovabili, quindi questo è un dato sicuramente di cui tenere conto.

E ancora, una freccia nel proprio arco è la parte relativa al Made in Italy: le aziende italiane produttrici di tecnologie per il riscaldamento domestico a pellet sono market leader europee e rappresentano oltre l'80% delle vendite nel vecchio continente, oltre che fiore all'occhiello del Made in Italy, caratterizzate da un turnover annuo che supera il miliardo di euro.

La crisi mondiale che ha caratterizzato gli ultimi anni ha impattato pesantemente sull'industria nazionale - lo sappiamo bene - con un aumento dei costi purtroppo per la produzione, la stabilità del mercato, data dal ritorno dell'Iva al 10% sul pellet, è stata fondamentale, anche per le aziende tecnologiche che hanno potuto incrementare le loro vendite nel mercato nazionale, con il conseguente apporto positivo al bilancio dello Stato.

Quindi noi abbiamo, da una parte, la parte di risparmio per le famiglie, da un'altra parte, una parte rinnovabile, che viene utilizzata al posto del GPL, dall'altra parte la tutela delle aziende Made in Italy.

C'è anche un altro punto in favore di quest'iniziativa, ovvero la questione del legno Made in Italy. Nel progetto del Governo "Legno 100% Made in Italy", si inserisce anche la filiera dei combustibili legnosi, fondamentali per contribuire all'autonomia energetica nazionale attraverso un utilizzo sostenibile della materia prima legnosa, disponibile secondo il principio del giusto legno nelle giuste filiere.

Una filiera circolare del legno, con un ripristino delle segherie, trainate anche dalla possibilità di produrre pellet come coprodotto del loro ciclo produttivo, è fondamentale sia per l'industria italiana, ma anche per il presidio e lo sviluppo dei territori, garantendo reddito e ricchezza che verrebbero investiti localmente e non per alimentare economie lontane.

Abbiamo quindi una serie di punti sicuramente positivi che non si limitano al taglio dei costi e alla scontistica per le famiglie, ma abbiamo una serie di punti a favore.

Ecco perché, a fronte di tutti questi punti, e a fronte del fatto che la Lega, con la prima firma della senatrice Spelgatti, ha depositato questo disegno di legge.

La Lega con orgoglio ha depositato un disegno di legge che ripristina e rende strutturale il taglio dell'Iva sul pellet e ovviamente, su quest'impegnativa, non può che esprimersi in maniera assolutamente favorevole e sosterrà una mozione in questo Consiglio, augurandosi che le forze rappresentate in Parlamento facciano altrettanto; è evidente che in quest'Aula ci sono diverse forze, sia di maggioranza che di opposizione, non soltanto a livello locale, ma a livello nazionale, che hanno dei loro "addentellati" parlamentari e quindi ci auguriamo che questa proposta possa trovare il benestare e l'accoglimento anche a livello parlamentare, perché il valore credo che non si debba dimostrare più di tanto, quindi riteniamo che questo valore sia già stato ampiamente dimostrato.

Per queste motivazioni, ovviamente, il Gruppo Lega voterà in maniera favorevole.

Presidente - Consigliere Ganis, a lei la parola.

Ganis (FI) - La diffusione del pellet come fonte di riscaldamento è aumentata notevolmente negli ultimi anni, così come sono aumentati i prezzi e l'Iva.

L'Iva è l'imposta sul valore aggiunto che grava completamente sui consumatori finali ed è applicata sugli acquisti di beni.

Permettetemi di mettere in evidenza il fatto che il sottoscritto ha più volte portato all'attenzione di questo Consiglio regionale la problematica riguardo all'aumento dell'Iva sul pellet.

Ricordo che la prima mozione presentata dal sottoscritto, e votata da tutti i colleghi qui presenti, era datata il 2 dicembre 2021, quindi circa tre anni fa.

Ora vi fate tutti portavoce di questo problema, ma ben venga, voglio dire.

Allora si impegnava la Giunta regionale a valutare l'inserimento nel prossimo provvedimento di bilancio di un intervento specifico volto a sostenere la spesa per l'acquisto di pellet da parte delle famiglie valdostane.

Un aiuto importante, appunto, per le numerose famiglie che utilizzano questo combustibile per riscaldare le proprie abitazioni.

Concedetemi di fare un breve excursus storico: la proposta di aumentare l'Iva su pellet da legno, dal 10% al 22%, fu dovuta alla legge di stabilità del 2015, diventando così un costo aggiuntivo al bilancio delle famiglie, già provate dall'aumento del costo della vita.

Ricordo che la spesa del riscaldamento nella nostra regione incide notevolmente sulle nostre famiglie e per questo motivo negli anni molte forze politiche hanno avanzato proposte al fine di ridurre l'aliquota Iva sul pellet.

Infatti, a partire dal primo gennaio 2023, l'aliquota Iva sul pellet è stata ridotta al 10%. Una riduzione che ha portato benefici a tutto il settore, ma soprattutto ai consumatori finali, e mi riferisco appunto alle nostre famiglie valdostane.

La nota dolente, però, è che dal primo marzo, come ha anche ricordato la collega, l'Iva è tornata dal 10% al 22%, ma a quanto pare i produttori di pellet hanno ridotto anch'essi notevolmente i prezzi.

Oggi il prezzo di un sacco di pellet di 15 chili si attesta intorno ai 5-6 euro, contro i 10-11 euro che appunto si pagavano per acquistare un sacco nel 2023, influenzato allora anche dall'andamento della guerra in Ucraina.

Tenuto conto che il pellet è attualmente uno dei combustibili più usati, come gruppo noi voteremo questa mozione per confermare la sensibilità e il sostegno verso questo tema.

Presidente - Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Per un breve intervento a sostegno della mozione.

La voteremo anche come gruppo di Rassemblement Valdôtain e anche un pensiero: ho ascoltato gli interventi dei vari colleghi che sono intervenuti in Aula, in particolare quelli del collega Manfrin e anche del collega Ganis, e ho anche pensato a quello che, tra le righe, precedentemente, forse stamattina mattina, in un intervento di replica al Presidente, avevo citato: "L'assalto alla dirigenza della finanziaria regionale".

Io faccio una proposta... anzi, un appello, e ringrazio il collega Chatrian del suggerimento, un vero appello: perché bisogna approvare un disegno di legge quando c'è l'occasione, nella definizione della finanziaria di Governo, di presentare degli emendamenti, anche come chiedeva il Capogruppo dell'Union al DEFR, e quindi sfrutto anche questa sollecitazione? Perché non si presentano degli emendamenti alla finanziaria? E lo dico soprattutto alle forze di Governo nazionale ma anche a chi ha dei rappresentanti all'opposizione nazionale per poter cercare di fare qualcosa in maniera più rapida e più fattiva rispetto a un disegno di legge che sappiamo come finisce, perché noi qui in Valle abbiamo una lunga esperienza sul fatto che le proposte di legge poi finiscano nella palude delle Commissioni.

Come è successo quindi in altre situazioni, io faccio un appello: non chiedo alle colleghe di emendare la mozione perché comunque la condividiamo, però faccio un appello a tutte quelle forze che hanno rappresentanza in Parlamento, siano esse in opposizione o al Governo, di presentare uno o più emendamenti oppure un appello anche al Governo per trovare una soluzione su questo problema, sarebbe una soluzione molto più rapida.

Presidente - Ci sono altri interventi? Non vedo richieste d'intervento, chiudo la discussione generale. Per il Governo, il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Per certi versi, l'ultimo intervento mi ha un po' bruciato la risposta, nel senso che, al netto della condivisione, che è una condivisione trasversale sulla tematica, lo abbiamo già dimostrato in altre circostanze, ne abbiamo dibattuto lungamente e oggi abbiamo fatto un riepilogo delle puntate precedenti, effettivamente assistiamo un po' a un corto circuito politico istituzionale, perché siamo tutti d'accordo, ma non riusciamo a cambiarla.

Generalmente, quando si è tutti d'accordo, bisognerebbe trovare un percorso che agevoli quest'iniziativa in qualche modo e qua è chiaro che corre l'obbligo di contare su quella che può essere la spinta decisiva al Parlamento da parte dei movimenti e dei partiti che là sono presenti. Ça va sans dire. Vedo il collega Baccega che annuisce.

Per il resto, non possiamo che essere d'accordo con questa proposta, lo eravamo già stati nel 2022 quando allora, a firma del presidente Lavevaz, si erano sollecitati anche i parlamentari valdostani a prendere un'iniziativa in questa direzione, quindi lo faremo ancora, ma auspicandoci che soprattutto l'invito inoltre alle forze politiche sia raccolto in maniera trasversale.

Presidente - Consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Per ringraziare tutti coloro che sono intervenuti.

Il collega Manfrin ha giustamente detto che, nel momento in cui ci aveva annunciato quel deposito di disegno di legge, eravamo state caute e notoriamente io sono come San Tommaso e da quando conosco alcune dinamiche, lo sono ancora di più: avevo effettivamente verificato che questo disegno di legge fosse così come il collega ce lo aveva presentato.

Ricordo anche che nella discussione della mozione di marzo 2024 io avevo detto ed esplicitato che - allora il collega Ganis faceva parte della Lega - erano state presentate da parte del vostro gruppo delle iniziative già precedenti e che avevano incontrato il favore di tutti, come poi è stato anche detto da qualcun altro poco fa e che avevamo votato anche noi.

Noi siamo perfettamente consapevoli che esistono sistemi di riscaldamento che, per quella che è la nostra idea e in qualche modo anche formazione, prediligiamo; penso per esempio a sistemi che non utilizzano nessun tipo di combustibili fossili, il pellet non lo è, però sappiamo che non è a emissioni zero, ma in una fase di transizione verso un abbandono totale di questo sistema, è utile, soprattutto in una regione come la nostra, e ne siamo perfettamente consapevoli.

Ringraziamo quindi per l'accoglimento di questa mozione e in effetti quanto richiesto anche nell'appello del collega Aggravi è, in qualche modo, contenuto in quell'ultimo invito, come ricordava il Presidente della Regione, cioè noi dicevamo appunto di invitare le forze politiche che hanno rappresentanti al Parlamento a impegnarsi. Quindi impegnarsi vuol dire anche, nel caso in cui questo disegno di legge non riuscisse ad andare avanti, ma magari anche in qualche modo facendolo precedere da emendamenti alla finanziaria che speriamo possano essere presentati dalle forze che parteciperanno alla discussione della finanziaria stessa.

Presidente - Consigliere Manfrin per dichiarazione di voto.

Manfrin (LEGA VDA) - Per confermare ovviamente il voto positivo all'iniziativa. Ringrazio il collega Aggravi per il suggerimento che ovviamente trasmetteremo a chi di dovere; lei sa, collega, che purtroppo una certa dimestichezza con i regolamenti, anche parlamentari, ci obbliga ad avere una certa aderenza a quello che può accadere. Lei ha parlato in maniera, secondo me, assolutamente perfetta della questione dell'assalto alla diligenza e, come immaginerà, come possiamo già leggere rispetto alle dichiarazioni di alcune forze politiche, alcune di maggioranza, altre di opposizione rispetto a quella che sarà la legge di bilancio, un vero e proprio assalto alla diligenza potrebbe esserci e come lei sa, e come tutta quest'Aula sa, uno strumento che il Parlamento ha per difendersi dall'assalto a diligenza, perché c'è una regola e una soltanto, che immagino qui tutti conoscano nella politica italiana, è che entro il 31/12 di ogni anno il bilancio deve essere assolutamente approvato. Quello è un imperativo categorico e non è possibile che si vada oltre, quindi - come sappiamo - c'è un mezzo che, al netto di canguri o non canguri, fa decadere tutta una serie di emendamenti, che è la posizione della questione di fiducia che sulla legge di bilancio è già accaduta e che quindi evidentemente fa in qualche maniera saltare qualsiasi proposta che qualcuno può fare.

Gli emendamenti quindi possono essere sicuramente uno strumento, sono però chiaramente degli strumenti che sicuramente sono ad alto rischio, che, come abbiamo visto, sono già stati utilizzati in passato, e che quindi evidentemente la possibilità di utilizzarli in futuro c'è. C'è un altro limite: è appunto il tempo, ovvero, come abbiamo visto, per due anni consecutivi si sono presentati e sono stati approvati due emendamenti che hanno temporaneamente predisposto il taglio perché, come sappiamo, per fare dei tagli strutturali, vanno individuate anche le risorse necessarie a copertura di quel taglio.

È proprio in quest'ottica che si inserisce la proposta di legge, che rende strutturale quel tipo di taglio e quindi restituisce la possibilità di poter supportare questo tipo di iniziativa.

Chiudo con una battuta, perché quando poi ho detto prima mi auguro che tutte le forze votino in favore di questa proposta, sono poi andato a vedere come hanno votato le forze nel passato e mi sono reso conto con raccapriccio che forse è la forza politica che probabilmente è più vicina non so più a chi del vostro gruppo, cioè sinistra, verdi, AVS, aveva votato in maniera contraria rispetto al taglio dell'Iva sul pellet, quindi mi auguro che, invece, in questa occasione, se verranno presentati degli emendamenti di questo tipo, oppure ci sarà la calendarizzazione della proposta di legge, a questo punto tutti i partiti, anche ovviamente AVS, possa essere favorevole, possa rispondere favorevolmente a questa necessità che è stata manifestata in quest'Aula.

Presidente - Consigliere Aggravi per dichiarazione di voto.

Aggravi (RV) - Sì, per confermare il nostro voto e per ringraziare anche il collega Manfrin relativamente al passaggio che ha fatto e ha pienamente ragione: infatti il 5 di novembre mi ha fatto portare a concentrare l'attenzione sull'assalto alla diligenza, ma anche alla dirigenza per avere le coperture finanziarie soprattutto, che sono il vero problema, perché c'est toujours l'argent qui fait la guerre, même dans l'administration.

Mi fa dire però una cosa, e l'accolga come uno sprone, sia lei che anche le altre forze di Governo nazionale: verissimo, siamo in una fase complicata, sappiamo che la scure della fiducia è utile e anche un po' funzionale alla sopravvivenza di uno Stato, perché sappiamo che le colonne d'Ercole le abbiamo anche un po' provate da queste parti e non approvare un bilancio entro il 31/12 sappiamo che cosa comporta, però c'è un passaggio: allora bisogna rivedere e riportare questo taglio nell'ambito prima di tutto delle priorità di Governo, perché non deve nascere all'assalto della diligenza, deve nascere nel momento in cui si costruisce la legge finanziaria.

Lo sprone quindi, se dovesse arrivare - probabilmente arriverà - la scure della questione di fiducia, è quello invece di sostenere anche l'inserimento in maniera strutturale, perché è sempre un problema di coperture, del taglio. Che poi sappiamo l'Iva tra l'altro è la principale fonte di entrata, alla fine è la vera liquidità che arriva nello Stato, quindi prevedere dei tagli sull'Iva è sempre una cosa complicata. Però allora lo si metta in cantiere per la prossima finanziaria o prossimi interventi strutturali, perché altrimenti anche lo strumento del disegno di legge potrebbe rimanere lì, tra color che sono sospesi.

So che lei farà buon uso di queste parole e trasmetterà a chi comunque qualche emendamento ogni tanto lo presenta e ci auguriamo che più che un ordine del giorno, magari che poi ogni tanto vengono presentati come facciamo noi peraltro, però ci possa essere tra le priorità di Governo, di alcune forze di Governo, il taglio strutturale dell'Iva su questo bene primario.

Presidente - Altri interventi? Altrimenti mettiamo in votazione la mozione. Apriamo la votazione, la votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35 Votanti: 35

Favorevoli: 35

La mozione è approvata all'unanimità.