Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3771 del 20 giugno 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3771/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno a programmare l'audizione nella Commissione competente dell'Assessore e dei rappresentanti delle associazioni di categoria per affrontare il tema della desertificazione commerciale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 56. Ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Questa mozione rappresenta nient'altro che il sunto di una serie di moltissime iniziative presentate dal nostro gruppo, volte a evidenziare una situazione di difficoltà nella quale verte il settore del commercio. Lo abbiamo più volte evidenziato negli ultimi anni: moltissime attività commerciali hanno ridotto notevolmente il loro volume di affari e molte imprese del commercio, della ristorazione e del comparto turistico hanno chiuso per sempre. La nostra preoccupazione, ma anche la preoccupazione di altri gruppi di opposizione, è condivisa anche dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, le quali sono consapevoli del fatto che questa situazione porterà alla desertificazione dei centri storici, soprattutto nei piccoli paesi di montagna, dove queste realtà rappresentano dei veri presidi territoriali. Quello che spaventa maggiormente è che il diffondersi del fenomeno della desertificazione commerciale è in rapida crescita.

Dagli organi di informazione, la Bassa Valle è la zona più colpita da questo fenomeno, una situazione desolante, come emerge anche dall'analisi dell'Ufficio studi Confcommercio relativa alla demografia d'impresa delle città italiane. Infatti i dati parlano chiaro, nella nostra regione il settore particolarmente in crisi risulta essere quello del commercio, che segna un - 0,7% nel 2023, con un calo di quattordici imprese commerciali; i negozi di commercio e dettaglio sono passati da duecentocinquanta a centosettantotto, il che significa che un negozio su quattro ha abbassato le serrande.

Posso chiedere un po' di silenzio per favore?

Presidente - Per favore, Consiglieri... prego...

Ganis (LEGA VDA) - ...un fenomeno, quello della desertificazione commerciale, che colpisce tutto il territorio nazionale.

Tornando alla nostra amata Regione, noi, come gruppo di opposizione, oltre a iniziative, abbiamo presentato una proposta di legge che riguardava la creazione dei distretti commerciali e un'iniziativa anche volta a creare dei centri naturali commerciali, iniziative, a nostro avviso, costruttive volte appunto a valorizzare il nostro tessuto commerciale.

Ricordo che da parte dell'Amministrazione regionale qualche cosa è stata fatta, lo ha ben ricordato l'assessore Grosjacques, è stata resa strutturale una misura a sostegno delle piccole attività commerciali per il triennio 2024-2026, una misura non risolutiva, come ha ben evidenziato anche lei.

Vorrei inoltre evidenziare che, in risposta a una nostra interpellanza avente come oggetto: "Adozione di misure tempestive a sostegno delle attività commerciali", lei, Assessore, metteva in risalto il fatto che le nostre attività commerciali potrebbero beneficiare in un futuro non troppo lontano delle agevolazioni fiscali derivanti dalle norme di attuazione in materia di fiscalità grazie alla creazione di aree denominate "zone franche", che appunto noi, come gruppo, condividiamo.

Mi soffermerei invece su quello che possono rappresentare le possibili soluzioni anche nell'immediato finalizzate ad arginare il problema. Una di queste è proprio la rigenerazione urbana, sostenendo delle politiche attive e territoriali per migliorare l'ambiente urbano e la vita dei cittadini, favorendo iniziative per lo sviluppo delle economie locali. Le associazioni di categoria, gli Enti locali, i commercianti devono poter collaborare e contribuire a contrastare questo fenomeno, l'abbiamo più volte evidenziato anche in questo Consiglio. Tra l'altro, proprio in questi giorni, Confcommercio di Bari ha organizzato l'evento "Cambiamenti e sfide territoriali" per contrastare il numero della desertificazione commerciale, nel quale si è evidenziato che, con gli strumenti adeguati, gli amministratori locali possono invertire questo processo. Ecco che collaborando e creando quelle famose sinergie che inglobano il mondo del commercio, enti pubblici e associazioni di categoria, si può contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale e delle chiusure delle attività.

Partendo quindi da questo caposaldo, si impegna il Presidente della IV Commissione consiliare permanente a calendarizzare entro trenta giorni una riunione nella quale audire l'Assessore competente e i rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative per affrontare la tematica della desertificazione commerciale nella nostra regione attraverso la rigenerazione urbana, volta a favorire lo sviluppo di zone commerciali naturali.

Presidente - La discussione generale sulla mozione è aperta. Chi vuole intervenire si prenoti. Non vedo richieste, posso chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa. Per il Governo, la parola all'assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - Il collega Ganis torna, come da lui stesso detto, su un argomento trattato in molti Consigli, la cui preoccupazione ovviamente non è delle sole forze di opposizione, anzi, se posso dirlo, è assolutamente prioritaria per quel che riguarda questa maggioranza che pro tempore si trova ad analizzare e a cercare di porre un freno al problema della chiusura dei piccoli esercizi e comunque del commercio più in generale. La rassicuro quindi su questo, collega Ganis, siamo assolutamente attenti al problema ma purtroppo, come un po' in tutto il resto d'Italia, non abbiamo la sfera di cristallo e quindi facciamo con i mezzi che abbiamo a disposizione.

Lei ha trasformato una sua interpellanza del 2022 di febbraio in una mozione riprendendone tel quel i contenuti. La sua ricetta di rigenerazione urbana, così come prospettata nell'impegnativa della mozione, parte da presupposti completamente diversi rispetto a quelli che troviamo nel nostro territorio.

Gli atti del convegno di Confcommercio tenutosi a Bari il 20 di maggio scorso che lei ha citato nella sua illustrazione sono tutti incentrati sulla rigenerazione urbana delle città e non le sarà sfuggito che tutta l'analisi è basata sui dati di centoventi città medio grandi e non affronta mai in nessun passaggio la situazione di realtà come quelle presenti nella nostra regione. Non c'è un solo spunto per attuare soluzioni minimamente efficaci da applicare in concreto sul nostro territorio.

Nella relazione al convegno del dottor Paolo Testa, responsabile del settore Urbanistica rigenerazione urbana di Confcommercio, oltre a una serie di dati, come le dicevo, riferiti a centoventi città medio-grandi, non indica nessuna iniziativa ma soltanto una somma di direttrici di intervento al cui interno non è possibile ricavare alcuna misura da mettere a terra nell'immediato, perché parla di città della prossimità, città policentrica, città bene comune e, quando abbozza delle soluzioni, l'unica proposta che compare in queste slide è: "Definire con gli attori locali soluzioni di miglioramento ai problemi urbani e applicarle sul campo", cioè quello che nel film "Amici miei" sappiamo come verrebbe definito.

Detto questo, Confcommercio pone la propria attenzione sulle città come laboratori del cambiamento, quindi direi che l'approccio e il metodo sono da considerare inapplicabili in casa nostra, anche perché l'unica proposta è quella, come le dicevo, di definire con gli attori locali soluzioni di miglioramento ai problemi urbani e applicarle sul campo, un'affermazione che è priva di qualsiasi contenuto. Dopodiché, sempre nella stessa analisi, viene descritta una sperimentazione effettuata appunto in città medio-grandi, quindi con un modello non applicabile al nostro territorio. Stessa cosa per la relazione del professor Viesti dell'Università di Bari, che ha analizzato le economie urbane in Italia; direi quindi che siamo davvero fuori tema.

Vorrei invece citarle la dichiarazione del dottor Adriano Valieri, direttore generale di Confcommercio, che ovviamente mi ha autorizzato e che credo sia, come lei ha più volte portato in questo Consiglio, un punto di riferimento in quanto Confcommercio Valle d'Aosta è spesso citata come modello all'interno delle sue dichiarazioni, che dice... chiederei anch'io, collega, un po' di silenzio perché l'ho ascoltata senza fare nessun commento.

"Per quanto riguarda il tema della desertificazione commerciale, più volte ne abbiamo discusso con l'Assessore e con il dottor (omissis) sostenendo che in questa fase è stato importante rendere strutturali i contributi a fondo perso per coloro che avviano esercizi di vicinato e si impegnano a mantenerli aperti. Per altre iniziative sul territorio, vanno coinvolti in primis i Comuni, con azioni mirate per sostenere coloro che si insediano nei comuni a rischio di desertificazione, quali riduzione imposte, contributi su affitti, abitazioni e servizi vari di welfare. Tutte le azioni devono essere definite tra Comuni limitrofi, in modo da creare una rete commerciale con ben chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Erogare contributi, ad esempio, per la realizzazione dei distretti del commercio, senza delle strategie a lungo termine e coinvolgenti un'area ben definita e non un singolo Comune, fallirebbero una volta terminati i contributi, così come è avvenuto in tutta Italia", dopodiché c'è una serie di altre considerazioni che le risparmio.

Questa è del 6 di giugno, quindi direi molto recente. Non torno poi su quello che lei ha correttamente evidenziato, quindi lo studio sulla zona franca, che ci auguriamo tutti possa dare delle risposte in termini di agevolazioni fiscali, ma credo che sarà oggetto di dibattito in uno dei prossimi Consigli, quindi lì avremo modo di confrontarsi anche su quelle che potrebbero essere le misure a sostegno e a beneficio soprattutto del piccolo commercio, che comunque, ha come spada di Damocle - e io e lei lo sappiamo bene - sia l'e-commerce che la grande distribuzione.

Detto questo, e senza entrare nel merito delle altre premesse della mozione, che, a mio avviso, descrivono una fotografia che non rappresenta la situazione del commercio nella nostra regione, la invito a ritirare la mozione, perché non ritengo l'impegnativa proposta come portatrice di soluzione al problema, ma soltanto l'ennesima audizione nella quale verranno raccolti i vari punti di vista dei portatori di interesse del settore mentre crediamo, come maggioranza, che il problema, che tutti noi consideriamo molto serio e sul quale la nostra attenzione è massima, debba essere affrontato attraverso la costituzione di un tavolo di lavoro costituito dalla politica, dai dirigenti delle varie strutture dell'Amministrazione regionale competente in materia, dai rappresentanti del CPEL, dai vari portatori di interesse e ovviamente dai membri della IV Commissione che è competente in materia.

Il mio impegno è quello di convocare questo tavolo di lavoro alla ripresa dei lavori autunnali affinché le varie proposte - e io mi auguro che dai portatori di interesse arrivino delle proposte che davvero possano essere applicate concretamente sul nostro territorio - trovino una sintesi che possa tradursi in misure concrete, efficaci e soprattutto applicabili in un contesto particolare e territorialmente molto frammentato come quello valdostano.

Nelle more di questo lavoro, che speriamo porti qualche apprezzabile risultato, approveremo a breve la delibera di Giunta per il sostegno ai piccoli esercizi di vicinato, che al momento è la risposta più efficace per sostenere il piccolo commercio e che ha ricevuto in questi anni l'apprezzamento dell'imprenditoria locale e delle associazioni di categoria come le ho letto poco fa nella dichiarazione di Confcommercio.

In caso di mancato ritiro della mozione, la maggioranza si asterrà.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta. Il nostro gruppo... in questo caso lei mi ha citato: "Il collega Ganis ritorna su di un problema che persiste" e che non state risolvendo. Giustamente non avete la bacchetta magica, non ce l'abbiamo nemmeno noi, però ogni nostra iniziativa presentata viene praticamente bocciata e lei è bravo a trovare sempre delle giustificazioni: "La PL sui distretti del commercio non va bene, i centri naturali del commercio non vanno bene" e facendo anche del sarcasmo.

Inizierei con una battuta, anzi, continuerei con una battuta: la convocazione di una Commissione non si nega a nessuno, tranne al sottoscritto.

Personalmente le ho portato in Consiglio esempi importanti, persone che lavorano, vivono le problematiche di commercianti tutti i giorni, anche a Bari, uno di questi è un professore di economia applicata presso il Dipartimento di scienze politiche, l'altro è un responsabile del settore urbanistica e rigenerazione urbana di Confcommercio nazionale, l'altro nientemeno che il Presidente di Confcommercio di Bari. Ma lei, Assessore, le chiedo così su due piedi, anzi, seduto sulla sua poltrona, sa quante sono le attività commerciali a Bari? Me lo dica. Lo dico io: sono tremila attività commerciali, nella nostra regione trecentosessanta. Lei vuol dirmi che un Presidente di Confcommercio di Bari ha le stesse magari preoccupazioni di un Presidente di Confcommercio con trecento attività commerciali? Se lei parte, in una giornata le fa tutte, cosa che lei ha mai fatto, essendo Assessore al commercio. Credo che quindi organizzare tutte queste attività non sia affatto semplice, ne prenda atto.

Le premesse dell'iniziativa rispecchiano appieno la situazione attuale nella quale verte il settore del commercio sia regionale sia quello nazionale, glielo ho ricordato, ma spesso le ricordiamo, ed è ricorrente, nulla cambia.

Le consiglio quindi - la prenda come un suggerimento - si svesta dai panni di Assessore e faccia un giro tra i nostri paesi, glielo ho già detto una volta e glielo ribadisco: parta da Châtillon a Pont-Saint-Martin, ci saranno cinquanta attività commerciali, non sono quelle che sono a Bari e quindi ci metterebbe un po' di più, qua con cinquanta magari in una giornata e mezza ce la può fare.

Oltre al fenomeno della desertificazione commerciale, è percepibile anche quella rappresentata da Dino Buzzati nel libro "Il deserto dei tartari", una metafora che vi si addice, quindi le opportunità stanno svanendo e per il commercio valdostano si prevedono tempi duri.

Noi, come gruppo, siamo stati sempre costruttivi e propositivi. Non ritiro la mozione perché oggi ho sempre sentito solo belle parole e pochi fatti. Grazie Assessore del commercio.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Restano per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Ho ascoltato con attenzione e ritengo, Assessore, che il mio impegno non fosse difficile da approvare, capisco la sua risposta.

Ringrazio il collega Ganis della mozione che ha presentato, perché ci ha permesso di arrivare a una serie di obiettivi. Abbiamo compreso la posizione dell'Assessore, che in parte condivido sulla questione e sull'argomento.

Convengo con quanto da lei affermato che bisogna coinvolgere gli Enti locali, ma credo che anche il collega Ganis lo ritenga opportuno e condivido il fatto che non si può vivere di soli contributi a fondo perso, ho già avuto modo di affrontare questa questione nel post Covid e soprattutto che non si può andare avanti senza avere una degna strategia e degli obiettivi ben definiti. Il nemico di tutti i commercianti è sicuramente l'e-commerce e sono sicuramente anche gli attori della grande distribuzione.

L'Assessore propone un tavolo di lavoro che può essere l'avvio di un percorso senz'altro e, quando lei lo ha proposto, mi sono subito chiesto dove stava la rappresentanza della minoranza e mi ha risposto dicendo che vuole coinvolgere la IV Commissione. Non tutta la minoranza fa parte della IV Commissione e chi non ne farà parte avrà modo di essere coinvolto dai colleghi della IV Commissione.

Voterò a favore di questa mozione perché ha il pregio di aver portato in evidenza la problematica, di averla affrontata, forse attraverso reiterati tentativi, ma alla fine siamo arrivati a una soluzione. Voterò a favore perché un confronto e un approfondimento in Commissione ci poteva stare, però l'obiettivo, collega, ritengo che lei lo abbia raggiunto, mi complimento per questo e ringrazio l'Assessore per il tavolo di lavoro che deve essere ovviamente di trovare avvio in tempi brevissimi.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Per esporre la posizione di voto del gruppo di RV, non voglio tornare su sia da quanto è stato rappresentato dal proponente, sia dall'Assessore, sia anche dal collega Restano, ci sono degli spunti senza dubbio interessanti, come magari alcuni critici in ognuna delle loro esposizioni.

C'è un fatto di base che in questi ultimi tempi è comunque emerso già nell'attività di alcune Commissioni, penso, ad esempio, al tema trattato, magari non direttamente, con l'Assessore al commercio, ma che riguarda anche il commercio, in particolare sul futuro del PTP, quindi di una pianificazione dove comunque una parte importante almeno era legata allo sviluppo delle attività commerciali, come l'altro giorno nell'audizione in III Commissione, laddove si parlava appunto di tematiche legate all'edilizia privata, comunque sia è stato annunciato che c'è una necessità di andare a definire delle politiche di rigenerazione, quindi sono dei temi che comunque prima o poi in Commissione arriveranno. Sarebbe bene gestirli in maniera un pochettino più definita, quindi ben venga anche la costituzione di specifiche audizioni, tavoli di lavoro o quant'altro, l'importante è che si faccia per evitare - cito, ad esempio, il caso del PTP - che quanto scritto poi rimanga lì e si perda. Necessario è comunque e giustamente anche il coinvolgimento degli Enti locali perché, si sa, i primi enti di pianificazione territoriale sono ovviamente i Comuni.

Soprattutto nella prospettiva e io direi nel sentiment di questa mozione, il gruppo Rassemblement Valdôtain sostiene, e quindi voterà a favore della mozione, ma è certo e sicuro che comunque di questo si parlerà, ripeto, al di là della sola gestione legata alla delega al commercio ma anche la delega della pianificazione territoriale, perché comunque è necessario.

In questo senso quindi noi voteremo a favore della mozione.

Presidente - Altri interventi? Ha chiesto la parola il consigliere Cretier per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Cretier (FP-PD) - Per dichiarazione di voto e per esprimere un parere.

Ringrazio anch'io il collega Ganis che ha portato questo tema, ma credo che l'Assessore sicuramente ha preso in carico il tema e lo affronterà a breve, se non con una Commissione, con un tavolo di lavoro.

Volevo portarle a conoscenza dell'aula, le attività che ha espresso la Bassa Valle, il territorio da cui arrivo, io credo che vada in tutt'altro senso, perché a memoria in questi cinque minuti, non ho dei dati alla mano, sono nate sette nuove attività, di cui due sono subentrate ad attività esistenti, altre cinque invece sono iniziative partite da zero, quindi l'aspetto è positivo in questo momento in questa porzione di territorio chiaramente, quindi in contrapposizione alla desertificazione mi sembra che nel mio territorio le cose vadano molto meglio, sono iniziative imprenditoriali di giovani che sono tutti al di sotto dei 40 anni. In quel territorio lì quindi c'è qualcosa, c'è qualche iniziativa, c'è qualche esperienza che è assolutamente positiva...

(intervento di un Consigliere, fuori microfono)

...attività commerciali, somministrazione, ristorazione, ortofrutticoli.

Poi non vorrei addentrarmi sull'origine di queste attività, nel senso se sono imprenditori locali o sono stranieri, perché, per quanto ne so, al 50% sono stranieri.

Presidente - Altri interventi? Ha chiesto la parola l'assessore Grosjacques per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Grosjacques (UV) - Prendo il tempo del mio gruppo per la dichiarazione di voto anche per dare qualche risposta.

Ovviamente concordo con gli interventi che sono stati fatti perché l'attenzione su questo settore importante della nostra economia è molto alta da parte di tutti. Io ho proposto un tavolo di lavoro ma semplicemente perché non vorrei limitare l'attività a una serie di ascolti che poi hanno delle difficoltà a tradursi in atti concreti, in fatti concreti, sperando ovviamente che ce ne siano, per cui ho parlato di IV Commissione e di CPEL, perché giustamente il collega Aggravi ha fatto notare che nella pianificazione territoriale è indispensabile che si trattino questi temi. La legge 12/1999 li trattava - e lo ricordo perfettamente, perché in risposta ad un'iniziativa del collega Aggravi mi ero documentato su questa materia - e purtroppo l'articolo 1bis della legge 12/1999 era stato cassato dalla Corte costituzionale, come è avvenuto peraltro in alcuni comuni, uno in particolare, che ha resistito alle richieste, andando fino in Cassazione e limitando la nascita di esercizi commerciali di media e grande distribuzione sul proprio territorio. La volontà quindi è quella di mettersi tutti intorno a un tavolo davvero per analizzare quelle che potrebbero essere le soluzioni e soprattutto vagliare i contributi che da tutte le categorie arrivano.

Io non mi sono mai permesso - e ho sempre risposto alle vostre iniziative - di banalizzare le vostre iniziative, ho però risposto dicendo che le associazioni di categoria in primis ritenevano che quelle vostre proposte, probabilmente attuabili in altri contesti, non avevano la possibilità di essere calate concretamente sul nostro territorio. Non c'era quindi nessuna volontà di mortificare le vostre giuste attività in un settore che è all'attenzione di tutti, però, quando facciamo della pianificazione, dobbiamo fare della pianificazione che poi abbia un risultato concreto e che provi a fermare l'emorragia.

I nostri contributi a fondo perso sicuramente non sono la soluzione del problema del commercio, ma certamente hanno aiutato in primis, soprattutto nei comuni di alta montagna, a far sì che le attività non chiudessero e, anche se in minima parte, sono soddisfatto nel dire che hanno addirittura aiutato a far nascere nuovi esercizi di vicinato che danno una risposta in realtà territoriali, che sono, purtroppo, prive dei servizi di base come questo.

Il tavolo di lavoro pertanto l'abbiamo proposto proprio perché intorno a questo tavolo ci siano tutte le componenti e si possa ragionare di quelle che potrebbero essere le soluzioni dal punto di vista urbanistico, dal punto di vista del sostegno, dal punto di vista della modifica della legge perché tutto questo, unito poi a quello che speriamo di poter concretamente mettere in campo con la normativa sulle zone franche, dia la possibilità davvero di calare sul territorio un provvedimento che, in qualche modo, possa dare una risposta che sappiamo perfettamente non sarà risolutiva perché i primi a essere consapevoli che purtroppo l'e-commerce e la grande distribuzione hanno definitivamente ammazzato - perché questo è il termine - una serie di attività commerciali, di destinazioni commerciali, ma almeno capire se c'è la possibilità di far impiantare sul nostro territorio delle nuove attività, che probabilmente in altre parti del nostro territorio nazionale sono già presenti e che noi speriamo di poter incentivare sul nostro territorio.

Presidente - Altri? Non vedo altre richieste, metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 18 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rosaire, Sapinet, Testolin)

La mozione non è approvata.