Oggetto del Consiglio n. 3669 del 23 maggio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3669/XVI - Reiezione di mozione: "Inserimento nel Piano regionale faunistico venatorio dell'obbligo dell'abbandono progressivo del munizionamento al piombo".
Bertin (Presidente) - Punto n. 50. Per illustrare la mozione, si è prenotata la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Rimaniamo in un ambito che, a livello più ampio, potremmo definire ambito della caccia, ambito venatorio; l'approccio, ovviamente, è diverso.
Con un'interpellanza di qualche tempo fa, era l'otto febbraio, avevamo portato all'attenzione del Consiglio la problematica del saturnismo, vale a dire l'avvelenamento da piombo, che riguarda vari animali selvatici e può essere provocato anche dal consumo di selvaggina contaminata da frammenti di piombo.
I dati che avevamo evidenziato in quell'occasione ci dicevano che, a causa di questi impieghi, vengono disperse nell'ambiente dell'Unione europea 44 mila tonnellate circa di piombo ogni anno, di queste il 32% proviene dalla caccia, il 57% dagli sport da tiro e l'11% dalle attività di pesca.
Per ridurre l'inquinamento dovuto a questo metallo tossico, che può provocare anche contaminazione delle falde acquifere, va eliminata ogni possibile causa di dispersione nell'ambiente in vari settori e bisogna intervenire - secondo quanto sta predisponendo anche l'Agenzia Chimica Europea - sull'uso dei proiettili al piombo.
Esaminando la situazione della nostra regione, avevamo evidenziato che già a partire dal 2012 nel calendario venatorio è stato introdotto e reso obbligatorio l'uso di proiettili atossici per l'abbattimento di quegli animali che sono destinati alla commercializzazione, con la richiesta di privilegiare però anche l'uso di queste munizioni senza piombo in tutti gli altri casi.
Nella stagione venatoria 23-24, quindi l'ultima, è stato reso obbligatorio l'uso dei proiettori atossici nei siti Natura 2000 aperti al prelievo venatorio sul nostro territorio regionale, anche se non sono state previste contestualmente delle norme sanzionatorie nel caso del mancato rispetto di quest'obbligo, cosa che di fatto, secondo noi, rende poco efficace la prescrizione.
Nell'articolo 7 del calendario venatorio, approvato a luglio 2023, c'era scritto appunto come doveva normarsi quest'obbligo per le zone Natura 2000, però c'era anche scritto: "Inoltre occorre privilegiare sempre l'utilizzo di proiettili che non rilascino contaminanti".
Questa a noi pare una chiara raccomandazione, che è certamente dettata dalla consapevolezza da parte di molti - e di persone che hanno esperienza - che il problema esiste e, secondo noi, va affrontato con maggiore decisione e incisività.
Nella sua risposta alla nostra interpellanza, l'assessore Carrel aveva affermato che nel corso degli ultimi anni sono stati effettuati, sia a livello italiano che europeo, numerosi studi che riguardano la catena alimentare e la dispersione del piombo nelle catene alimentari e purtroppo tutti riportano dati preoccupanti su tale fenomeno che può dipendere, in parte, anche dalla caccia, in quanto le fonti di assunzione del piombo possono essere diverse: acqua, aria e molte sostanze ingerite.
Fra gli animali ritrovati feriti o malati sul territorio regionale conferiti al centro di recupero della fauna selvatica, sono arrivate, nel corso degli anni, alcune aquile affette da saturnismo, la grave malattia causata dall'avvelenamento da piombo che questi rapaci contraggono nel momento in cui si nutrono di carcasse o di parti di animali lasciate sul territorio.
L'Assessore aveva poi aggiunto che "Il mondo venatorio si è immediatamente suddiviso tra chi difende l'efficacia dei proiettili privi di piombo e chi li critica affermando la minor letalità al colpo", e questo è un altro problema sul quale ci si sta confrontando, "Però" - aveva detto l'Assessore - "Con il tempo e con il progredire della tecnologia, sembra man mano essere pressoché risolto".
Aveva concluso ricordando che nel Piano faunistico in fase di revisione è stato inserito un apposito paragrafo relativo al munizionamento, ribadendo che, considerate le implicazioni derivanti dall'utilizzo delle munizioni contenenti piombo, è quanto mai opportuno che i cacciatori vengano accompagnati nei prossimi anni ad abbandonare tale munizionamento a favore di quello atossico.
Un'osservazione che noi abbiamo ritenuto interessante e che ci sembra opportuno aver inserito in questo Piano, che non è ancora stato reso disponibile ma che è in fase di definizione.
Io aggiungo che esiste già un regolamento dell'Unione europea, il n. 57/2021, che sancisce il divieto dell'utilizzo delle munizioni contenenti piombo nelle aree umide, la cui applicazione nel nostro Paese è stata confermata da una sentenza del Tar del Lazio nel 2023 in seguito a una circolare del Ministero dell'ambiente che mirava a disattivare la portata di questo regolamento, sottoponendo così l'Italia al rischio di una probabile procedura d'infrazione europea.
Per convinzione personale, e credo che sia noto, sono contraria alla caccia, però sono assolutamente consapevole del fatto che questa è un'attività riconosciuta, è un'attività permessa, un'attività che incontra il favore di molti, anche in quest'aula, lo abbiamo visto nel dibattito che c'è stato poco fa.
Mi sarei espressa ovviamente con un voto contrario su quella mozione, però la caccia c'è ed è una realtà su cui, come diceva il collega Restano, occorre confrontarsi.
Noi riteniamo che sia indispensabile prevedere, attraverso degli atti concreti e delle opportune tempistiche, quel progressivo abbandono di proiettili e cartucce al piombo di cui anche chi ha redatto la bozza del nuovo Piano venatorio ha evidenziato l'esigenza.
Ricordo anche che proprio ieri abbiamo parlato dell'importanza della Giornata mondiale della biodiversità e della tutela della biodiversità e in questo senso l'utilizzo di proiettili non al piombo - pur in una pratica che qualcuno può non condividere ma che c'è - va nella direzione di tutelare la biodiversità, nel senso che gli animali che si cibano di quelle carcasse con i pallini al piombo sono a rischio di estinzione.
Per questo, l'impegno che noi chiediamo al Governo è "A inserire nel Piano regionale faunistico venatorio, che è in fase di revisione, l'obbligo dell'abbandono progressivo del munizionamento al piombo per tutte le tipologie di abbattimento della fauna, individuando un congruo termine temporale e i relativi step cronologici per le varie specie cacciabili", quindi non soltanto un accompagnamento, come ci aveva detto l'Assessore nella sua risposta, e non soltanto una raccomandazione, come è già contenuta in precedenti documenti, come è avvenuto in passato, ma un impegno più dettagliato e con dei tempi che volutamente non abbiamo indicato nella mozione, perché crediamo che possano essere individuati dagli estensori del Piano, da chi partecipa al Piano, e anche dall'associazione di riferimento, quindi il Comitato venatorio.
Crediamo che gli uffici e tutti i soggetti che partecipano appunto alla Consulta e poi all'estensione del Piano possano discutere di questa questione, però poi effettivamente prevedere dei termini e degli step temporali per quello che riguarda l'abbandono progressivo delle munizioni al piombo.
Presidente - La mozione è stata illustrata, apriamo la discussione generale. La discussione generale è aperta. Chi vuole intervenire si prenoti. Non vedo richieste d'intervento, chiudo pertanto la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo replica l'assessore Carrel, ne ha facoltà.
Carrel (PA) - Come già anticipato dalla Consigliera proponente, dal 15 febbraio 2023, ai sensi del Regolamento Europeo 2021 n. 57, all'interno di zone umide, o in aree che si trovano non oltre 100 metri di distanza da esse, è vietato svolgere le seguenti attività: sparare munizioni contenenti una concentrazione di piombo uguale o superiore all'l1% in peso e portare con sé munizioni di tale tipo quando si svolge attività di tiro in zone umide, ci si sta recando a svolgere attività di tiro in zone umide o si rientra dopo aver svolto tale attività.
Tali indicazioni, nonché le disposizioni attuative di cui all'articolo 31 della legge 157/1992, non hanno particolari conseguenze sull'attività venatoria regionale, in quanto in Valle d'Aosta non viene praticata la caccia nelle zone umide né la caccia agli uccelli selvatici, inoltre le disposizioni del suddetto regolamento riguardano esclusivamente l'utilizzo dei fucili a canna liscia e non si applicano alla caccia di selezione agli ungulati.
A livello nazionale, l'invito a utilizzare il munizionamento atossico, non contenente piombo, è stato recentemente ribadito dal decreto del 13 giugno 2023 del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, che concerne l'adozione del Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica.
Nella nostra regione, appoggiandosi sulle evidenze degli studi inerenti al saturnismo, sin dal 2012 il calendario venatorio prevede indicazioni precise sull'utilizzo delle munizioni non tossiche in Valle d'Aosta.
Allo stesso modo, nell'ambito dell'attuazione dei piani di controllo degli ungulati, già dal 2013 è obbligatorio utilizzare munizioni non contenenti piombo, considerata la destinazione delle carni al consumo alimentare.
Sul territorio regionale, a partire dalla scorsa stagione venatoria, è stato inoltre reso obbligatorio l'utilizzo dei proiettili atossici all'interno dei siti Natura 2000 aperti al prelievo venatorio, come da lei ricordato.
Considerate quindi le implicazioni derivanti dall'utilizzo delle munizioni contenenti piombo a livello regionale, all'interno della bozza del Piano regionale faunistico abbiamo già previsto appositamente un determinato paragrafo nel quale vi è scritto: "È opportuno che il mondo venatorio nei prossimi anni abbandoni tale munizionamento a favore di quello atossico", e questo sarà oggetto di discussione quando andremo poi a discutere del Piano faunistico.
Per questo motivo, si ritiene che la mozione non sia accoglibile e propongo, a nome della maggioranza, l'astensione.
Presidente - La proponente per la replica ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Assessore, in buona sostanza lei ha ripetuto quanto avevo già illustrato nella presentazione della mozione, richiamando le prescrizioni e le raccomandazioni che l'Amministrazione regionale ha fatto. Ha ricordato tutti i vari passaggi: la normativa per quello che riguarda le zone umide e la tipologia di fucili sottoposta a questa prescrizione e ha parlato dell'obbligo di non utilizzare i proiettili al piombo per quello che riguarda gli animali che poi devono essere venduti e commercializzati e poi anche delle aree Natura 2000.
Ha ricordato, come lo avevo già fatto anch'io, che c'è questo paragrafo nel Piano venatorio e che se ne discuterà - se ho capito bene - nel momento in cui il Piano arriverà.
Faccio due considerazioni: la prima è che, a nostro avviso, semplici raccomandazioni, inviti o accompagnamenti, sortiscono un effetto limitato rispetto a quello che è poi davvero l'abbandono di questi proiettili che è ciò a cui sta lavorando l'autorità europea.
Secondariamente, proprio perché il Piano è in fase di redazione, a noi sembrava opportuno, visto il paragrafo di cui lei ci aveva già parlato, che è un paragrafo che sicuramente dice: "I cacciatori devono essere accompagnati nei prossimi anni ad abbandonare tale munizionamento a favore di quello atossico", questo è quello che lei aveva detto, non so se è la formulazione esatta del paragrafo, ma immagino che grossomodo sarà questo, e il Piano faunistico sappiamo che ha un orizzonte temporale lungo, soprattutto se consideriamo quello attuale, l'orizzonte che ha avuto il piano che è in questo momento in vigore e se non sbaglio è così da più di dieci-dodici anni...
Allora se l'orizzonte di un Piano faunistico venatorio è così ampio, chiedere di prevedere degli step temporali e un termine ultimo, non indicandolo, perché sappiamo benissimo che devono essere fatti dei ragionamenti, a noi sembrava e sembra una proposta assolutamente di buon senso, perché non diciamo: "Entro il 2026, 2027, 2028 deve essere abolito nella nostra regione l'utilizzo delle munizioni al piombo"; no, chiediamo di fare, nel momento in cui si sta redigendo il Piano, questa riflessione.
Certamente, se si arriverà alla discussione del testo in Commissione, e poi credo in aula, presenteremo ovviamente delle osservazioni, però molto spesso ci viene detto - e lo so per esperienza, perché a me viene detto spessissimo - che bisogna cercare di essere collaborativi e di fare delle proposte di miglioramento delle cose, di studiare, di cercare di farlo; quando poi lo si fa, la risposta è: "No, ci asteniamo e ne parleremo poi", e qui si tende molto a fare questa cosa.
Ne prendiamo atto, ma la nozione non la ritiriamo, la portiamo ugualmente al voto.
Presidente - Consigliere Ganis per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta e per aver fatto un po' di chiarezza su questa problematica e per aver dato anche delle risposte tecniche alla collega.
La mozione portata in aula dalle colleghe di PCP richiama, come hanno detto loro, l'interpellanza presentata in Consiglio regionale in data 8 febbraio 2024, avente come oggetto: "Eventuali provvedimenti per la messa al bando totale dell'utilizzo del piombo nell'attività venatoria in Valle d'Aosta".
Allora l'iniziativa non mi permetteva una puntuale risposta, oggi invece la mozione, presentata dalle colleghe, me lo permette.
A mio avviso l'iniziativa già partiva con un preconcetto, il fatto di considerare il cacciatore, insieme, chissà poi perché, ai dentisti. L''ha detto lei. Io avrei aggiunto anche altri ambiti, come i produttori di batterie, quelli di vernici, degli smalti, ma non solo, perché questi sono i principali responsabili della diffusione del piombo.
Oggi il piombo, le ricordo, è vietato, ma può essere trovato in molti prodotti, soprattutto in prodotti extra-europei, in cui è utilizzato nella produzione di bigiotteria, ceramiche e giocattoli.
Permettetemi quindi una considerazione, colleghe: voi che siete sempre attente a quello che succede intorno a voi perché non fate una bella iniziativa sul piombo contenuto nei giocattoli che arrivano da Paesi extraeuropei?
Tornando all'iniziativa e leggendo l'impegnativa, vorrei precisare che il Regolamento europeo, il 57/2021, sancisce il divieto dell'utilizzo delle munizioni contenente piombo nelle aree umide d'importanza internazionale, questo l'ha ricordato bene anche l'Assessore.
Ricordo che nelle zone umide, ricadenti all'interno di riserve naturali o di oasi di protezione, situate a livello nazionale e regionale, l'attività è già di per sé vietata.
Ricordo inoltre la risposta dell'assessore Carrel alla sua iniziativa ispettiva, sono andato a cercarla: "L'Amministrazione regionale è sempre stata molto attenta a questa problematica" - mi riferisco al piombo - "Tanto che, già a partire dal 2012, nel calendario venatorio, approvato ogni anno, è stato introdotto e reso obbligatorio l'utilizzo dei proiettili atossici per l'abbattimento di animali ceduti e destinati alla commercializzazione". La Regione già sta facendo qualcosa. Questo - e concludo - per ribadire che oggi le munizioni contenenti piombo vengono già utilizzate con le modalità previste dalle attuali leggi in vigore. Per questo motivo, il voto del nostro gruppo sarà di astensione.
Presidente - Consigliera Minelli per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Io non so... se c'è qualcuno che ci sta ascoltando da casa o dalla tribuna stampa forse pensa che questo sia un po' un teatro dell'assurdo, perché io ho fatto un'illustrazione della nostra mozione - che peraltro ha un testo scritto, che avete tutti in mano - e ho detto tutta una serie di cose, ricordando quanto è stato fatto dalla Regione. L'Assessore ha replicato e ha detto in sostanza le stesse cose. Ora il consigliere Ganis dice: "Meno male che l'Assessore ha fatto un po' di chiarezza" e cita tutta una serie di cose che, non lo so, mi lasciano perplessa, perché forse lei non ha letto bene il testo della mozione: c'è scritto - ricordato a partire già dal 2012 - che "Nel calendario venatorio regionale è stato introdotto l'obbligo dell'utilizzo di proiettili atossici per l'abbattimento degli animali ceduti", quindi c'è scritto, l'ho detto, non c'è nessun preconcetto, ho ricordato tutto ciò che la Regione ha fatto!
Per quanto riguarda il Regolamento europeo, il 57/2021, lei mi ricorda "Eh, ma quello riguarda soltanto le aree umide".
Nel mio punto, in fondo alla prima pagina della mozione c'è scritto: "Il regolamento UE 57/2001 sancisce il divieto dell'utilizzo delle munizioni contenenti piombo nelle aree umide", quindi non lo so, noi abbiamo scritto un testo che immagino che la gente avrà letto, ho detto queste cose, l'Assessore le ha ribadite, ora lei dice: "Meno male che l'Assessore ha fatto chiarezza quando all'origine del testo queste cose erano già tutte scritte".
Abbia pazienza, mi è sembrata una replica che non stava né in cielo né in terra, perché stiamo ripetendo tutti le stesse cose.
L'unica differenza - visto quanto è stato anche detto, cioè che c'è una raccomandazione, una necessità di accompagnare i cacciatori all'abbandono di queste munizioni - è che nell'impegno nostro noi chiedevamo: "Si mettano delle scadenze, dei termini, senza pretendere di stabilirli", perché sappiamo che è una cosa che deve essere concertata anche e soprattutto - immagino- con il Comitato venatorio.
Sinceramente mi sembra che stiamo girando tutti intorno alla cosa e alla fine l'unica differenza ovviamente è che noi chiediamo una cosa che non lo so, magari si riuscirà a ottenere, attraverso poi l'approvazione del Piano faunistico, e che al momento non si ottiene, però, sinceramente, fare della strumentalizzazione si può farla, ma allora bisogna farla bene.
Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento per dichiarazioni di voto. Mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 32
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 30 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Cretier, Di Marco, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin)
La mozione non è approvata.