Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3668 del 23 maggio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3668/XVI - Ritiro di mozione: "Richiesta di ripristino della Festa della Caccia".

Bertin (Presidente) - C'è la proposta di proseguire e chiudere i lavori del Consiglio questa mattina. Se c'è l'impegno da parte di tutti di rispettare i tempi, non facciamo la pausa e proseguiamo. Pertanto passiamo al punto n. 49. Si prenota il consigliere Ganis per illustrare la mozione.

Ganis (LEGA VDA) - Ringrazio i colleghi per aver contribuito alla stesura di questa mozione. La Festa della Caccia, istituita nel lontano 2008, rappresenta un interessante momento di confronto in ambito faunistico tra i cacciatori e la popolazione. Questo è quello che si legge ancora oggi sul sito ufficiale della nostra Regione: una Festa rivolta al mondo faunistico-venatorio, con una mostra dedicata ai trofei e alla fotografia, con i vari stand dedicati ai cacciatori, con una dimostrazione, allora, di cani da traccia - sono cani che seguono le tracce ematiche, perse dall'animale selvatico sul terreno - con un convegno attinente alla gestione faunistica e venatoria nell'arco alpino e con momenti di convivialità. Questo era quello che rappresentava la Festa della Caccia, arrivata fino alla terza edizione e da allora non più ripristinata. Peccato, perché in molte altre regioni esistono fiere storiche e manifestazioni fieristiche, giunte anche alla 22esima edizione, come a Longarone, Belluno, ma anche in paesi più piccoli, come a Bereguardo, Pavia: una manifestazione che quest'anno raggiungerà la sua 22esima edizione e che si svolgerà nel suggestivo castello medioevale, quindi manifestazioni che hanno una finalità, quella di far conoscere il mondo della caccia, quello faunistico venatorio a tutti, in particolar modo a quella fascia di pubblico e società che è affine, ma non solo.

Manifestazioni che, a mio avviso, rappresentano, come ho già evidenziato, un momento di aggregazione, di confronto, e mi riferisco, ad esempio, alla tematica del lupo, che impatta notevolmente sul mondo faunistico-venatorio, ma soprattutto far conoscere l'importanza del ruolo del cacciatore nella nostra società moderna, che è quello di gestire la fauna selvatica e la biodiversità.

Tornando alla finalità di questa mozione, ricordo che allora la Festa della Caccia era patrocinata dalla Presidenza della Regione e dall'Assessorato all'agricoltura, in collaborazione con il Comitato regionale per la gestione venatoria.

Personalmente non conosco i motivi della mancata riproposizione della Festa della Caccia, spero che il motivo non sia dovuto alle polemiche da parte di qualche animalista o alle lettere inviate allora alla Presidenza della Regione.

Ho avuto modo di leggere in parte quelle lettere per rendermi conto che oggi c'è ancora molta disinformazione. Posso capire chi è contro la caccia, ma bisogna saper riconoscere il ruolo che il cacciatore ha nel gestire la fauna selvatica e la biodiversità.

In merito a queste considerazioni, si impegna il Governo regionale a ripristinare la Festa della Caccia nella scorta di quanto già realizzato per celebrare l'attività storicamente e profondamente radicata nella nostra regione e contribuire a stimolare il confronto tra calciatori e popolazione, per accrescere la conoscenza dei temi legati al mondo venatorio.

Dalle ore 11:23 assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.

Marguerettaz (Presidente) - Ha chiesto la parola la collega Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - La mozione dei colleghi della Lega, che mi pare sia firmata anche dal Gruppo Misto, ricorda l'istituzione della Festa della Caccia - come ha ricordato il collega Ganis - avvenuta nel 2008, con tanto di creazione anche di un apposito logo, una festa creata con delle risorse regionali sedici anni fa, di cui ci sono state tre edizioni: nel 2008, nel 2010, nel 2012 e poi è stata abbandonata, dal mio punto di vista direi opportunamente, dopo soli quattro anni, nel 2012 appunto, quindi in sostanza ci troviamo di fronte a una mozione di riesumazione, stiamo facendo una riesumazione.

Ho trovato una vecchia locandina del 2010 che pubblicizzava l'edizione di quell'anno, appunto organizzata dalla Presidenza della Regione e dall'Assessorato all'agricoltura in collaborazione con il Comitato venatorio. Era prevista una mostra dei trofei, dei dibattiti, delle cene, dei pranzi a base di selvaggina, cucinati in collaborazione con l'Associazione "Fanatici della birra", ciondoli ricordo in legno, serate danzanti a spese della Regione.

Ho letto anche le quattro delibere di Giunta che erano state prodotte per la realizzazione dell'evento: due delibere del 2008, una del 2010, una del 2012.

Ho appreso così che per la prima edizione, su proposta dell'allora presidente della Regione Caveri e dell'assessore Isabellon, erano stati previsti 86 mila euro, poi aumentati di altri 4.236 per un'integrazione al costo dei ciondoli in legno, per un totale di 90 mila euro.

La delibera del 2010 - questa volta era cambiato il Presidente, era Rollandin - prevedeva una spesa di 55 mila euro, l'ultima delibera, quella del 2012, ne stanziava 50 mila, quindi per tre edizioni della Festa della Caccia si sono spesi quasi 200 mila euro, una cifra ragguardevole per sei giorni di festa, perché erano due giorni per volta.

In occasione della terza edizione, che si tenne il 19 maggio 2012, gli uffici della Presidenza della Regione e le redazioni dei giornali furono subissate di lettere e di mail da parte di cittadini valdostani, e anche da fuori valle, per protestare contro il finanziamento e l'organizzazione della Festa della Caccia.

Scriveva allora nel 2012 la testata Aosta Sera: "L'appuntamento organizzato dalla Presidenza della Regione e dall'Assessorato dell'Agricoltura e risorse naturali, in collaborazione con il Comitato regionale per la gestione venatoria, è accompagnato ogni anno dalle polemiche, ma quelle di quest'anno sono veramente molte e da questa mattina non si contano più le lettere inviate alle redazioni e agli uffici della Presidenza da parte di gente comune che prende di mira l'evento ed evidenzia il carattere di spreco di risorse pubbliche. Decine di lettere firmate, alcune delle quali accompagnate da più firme, puntano il dito su quest'evento. La caccia può piacere o meno, ma il pubblico, oltre che sull'appuntamento in sé, sembra prendersela di più sul finanziamento pubblico, che ha accompagnato l'organizzazione della kermesse in un momento di crisi economica". In calce all'articolo era riportata parte di queste lettere, di questi messaggi, che sono andata a vedere: sono quattro pagine di messaggi, di lettere, di parti di queste mail, che sono più o meno dello stesso tenore, che è sostanzialmente questo: "Se scrivo è perché, in un periodo così difficile per molte famiglie a cui mancano i soldi per arrivare a fine mese, non ritengo corretto regalare 50 mila euro per la Festa della Caccia. Scrivo per manifestare il mio disappunto per la scelta di utilizzare contributi pubblici a favore di una Festa della Caccia di nessuna utilità per la collettività, oltre che dannosa per animali e ambiente", qualcuno scrive: "Come giornalista e cittadina scrivo per testimoniare la mia profonda indignazione nell'apprendere che la Regione regalerà 50 mila euro ai cacciatori per festeggiare il divertimento", eccetera eccetera eccetera. Questo è il tenore delle lettere, ma non furono solo singoli cittadini a protestare, intervenne infatti anche l'ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, leggo le loro parole: "...Considerando inaccettabile che quest'iniziativa, finalizzata alla tutela di un interesse privato, avversato dalla stragrande maggioranza dei cittadini, sia stata organizzata con il denaro dei contribuenti, ci saremmo aspettati, in un momento così difficile per il nostro Paese, che il denaro versato dai cittadini con le tasse fosse utilizzato per iniziative più utili, volte alla promozione del bene comune: l'ambiente e la protezione della fauna ad esempio, la cui tutela, al contrario dell'attività venatoria, rappresenta un obbligo dello Stato. Non è certo lusinghiero sapere che le tasse, pagate dai residenti, a fronte di enormi sacrifici, siano destinate ad alimentare la barbarie della caccia osteggiata ormai quasi da tutti".

Concludeva ENPA chiedendo di non utilizzare più il denaro pubblico e avvertendo che, se ciò non dovesse accadere, "Tutti i cittadini dovrebbero essere in qualche modo risarciti per l'impiego non ottimale delle risorse pubbliche".

Io non conoscevo tutta questa storia o non me la ricordavo, non so se la mobilitazione che si era verificata dodici anni fa in qualche modo abbia poi contribuito a eliminare da quell'anno la Festa della Caccia, magari ci sono altre motivazioni, non lo so, ma credo comunque che questo abbia avuto un peso.

Da parte nostra condividiamo alcune di queste considerazioni e, come credo sia abbastanza ovvio, ci esprimeremo contro questa mozione.

La caccia è stata certamente un'attività storica che ha avuto un'importanza non soltanto nella nostra regione, ma io direi qualche cosa di più: non ha solo un passato, e quindi è storicizzabile, ma ha rappresentato in un tempo - assai remoto, però - un'attività vitale, fondamentale per la vita dell'uomo; non mi riferisco ovviamente soltanto alla preistoria, ma anche a epoche successive, però da molto tempo non è più così, la pratica della caccia ha assunto un significato profondamente diverso e, dal nostro punto di vista, non è una pratica che vada celebrata con degli anacronistici festeggiamenti, tutt'altro.

Credo che sia legittimo e assolutamente condivisibile che chi è cacciatore, insieme a chi è favorevole alla caccia, se ritiene di dover festeggiare, lo faccia, festeggi, è un diritto di tutti, ma lo faccia utilizzando i suoi soldi senza stanziamento di migliaia di euro di risorse pubbliche. Il nostro voto quindi sarà contrario.

Presidente - Siamo in discussione generale, altri che chiedono la parola? Se nessuno chiede la parola, chiudiamo... Collega Restano ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Sono un firmatario della mozione, quindi ritengo doveroso apportare il mio contributo, nel rispetto delle idee di tutti. La mozione chiede di organizzare un evento, che può essere definito festa o in altra maniera, però sicuramente l'intenzione dei proponenti è quella di avviare un confronto pubblico, aperto e sincero, che porti a valorizzare il nostro territorio, a valorizzare quello che l'attività venatoria può portare a un territorio come il nostro, come la Valle d'Aosta, e altre regioni alpine, un confronto legittimo.

Certo che è difficile confrontarsi con chi vuole togliere la Festa dei Coscritti, con chi vuole togliere l'Heliski; c'è sempre un motivo, ed è sicuramente valido e alcune volte da qualcuno considerato opportuno.

Per me è opportuno che intervengano degli esperti a parlare di flora e fauna in Valle d'Aosta, è opportuno che intervengano degli esperti anche da fuori Valle, parlo di veterinari, di comunicatori, che parlino di malattie apportate dai selvatici. È opportuno che intervengano degli esperti a confrontarsi con i cacciatori e con chi non è favorevole alla caccia ma a un tavolo sereno, tranquillo e aperto sulle patologie, sulle zoonosi, che possono venire da una concentrazione elevata di determinati selvatici.

Ieri qualcuno ha parlato dell'abbattimento di un cane, credo un pastore tedesco, che può essere un problema da affrontare al tavolo; parliamo sovente di peste suina, e perché non affrontarla a questo tavolo, a questo evento pubblico? Non è solo la festa, forse abbiamo sbagliato a definirla come festa? Dovevamo definirla in altra maniera?

Io credo che le modalità d'incontro siano importanti: quando manca la volontà di confrontarsi, la comunità sta perdendo.

Dalle ore 11:33 riassume la Presidenza il presidente Bertin.

Bertin (Presidente) - Consigliere Planaz ne ha facoltà.

Planaz (RV) - Anche io, assieme al collega Restano e al collega Ganis, ho presentato quest'iniziativa e tengo a sottolineare la libertà di scelta di qualsiasi tipo di manifestazione, al di là delle ideologie di tutti.

Adesso, non me ne voglia nessuno, vogliamo abolire la caccia, vogliamo abolire gli allevamenti, faremo le bistecche di cervo in laboratorio, di capriolo... poi abbiamo le città invase dai cinghiali e assolutamente non si può intervenire in nessun modo anche qui - l'ha già sottolineato bene il collega Restano - al di là di tutto il controllo che c'è a livello faunistico, anche per il controllo delle malattie.

L'obiettivo della nostra mozione non era assolutamente questo, era per portare una manifestazione nel nostro territorio, per attirare delle persone; un turismo che forse non è sempre presente, perché non dimentichiamo che la nostra è una regione vista anche dal punto di vista venatorio dai nostri amici fuori regione: è vista in un modo positivo perché ricca di fauna selvatica, e dobbiamo dare atto che la gestione faunistica del nostro territorio è stata molto favorevole all'espansione di tutte le specie animali.

Io non ho niente in contrario con l'iniziativa, che chiede nulla, e poi non vorrei toccare il lato economico, ma su questo bisognerà sicuramente fare molta attenzione, ma vorrei solo sottolineare due dati: vediamo sempre la spesa ma, ad esempio, a Veronafiere, in due giorni 37 mila presenze! Questo dovrebbe anche farci pensare un attimo: attirare un numero importante di persone sul nostro territorio non è così sempre negativo, soprattutto anche per le attività e anche per approfondire tutta una serie di tematiche.

Aspetteremo la risposta dell'Assessore e logicamente noi voteremo convintamente la mozione che abbiamo presentata. Attendiamo la risposta dell'Assessore.

Presidente - Siamo sempre in discussione generale. Si è prenotata la consigliera Minelli per secondo intervento.

Minelli (PCP) - Intervengo dopo aver ascoltato con attenzione quanto esplicitato dai due colleghi che sono intervenuti e per fare una precisazione, una considerazione se non altro.

Il collega Restano ha fatto un'affermazione del tutto strumentale ma anche menzognera, perché ha detto che ci sarebbe stata, da parte mia, una richiesta di abolire la Festa dei Coscritti e l'Heliski.

Io non ho mai chiesto di abolire quella festa, andatevi a rileggere l'impegno di quella mozione che non avevo nessuna intenzione di tirare fuori perché non c'entrava nulla, ma, visto che è stata citata, si chiedeva una cosa ben diversa: nelle illustrazioni e negli interventi che c'erano stati in aula, avevo spiegato in maniera molto chiara che non c'era nessuna volontà di mettere in discussione una festa, ma degli aspetti di una festa, che continuo a ripetere assolutamente sbagliati e su cui credo ci dovrebbe essere una riflessione.

Sulla questione dell'Heliski, è un'altra faccenda, è stata tirata in ballo pure quella, personalmente ritengo che sia una pratica che non vada bene: esiste una legge che la regolamenta, tutt'al più potremo pensare anche d'intervenire su quello, ma non abbiamo mai presentato iniziative in quel senso, come neanche nell'altro.

Si dice anche che è difficile confrontarsi con chi vuole abolire queste cose; qui non significa confrontarsi con chi ha delle opinioni su altre questioni, stiamo parlando di quella mozione che avete presentato.

Poi ho ascoltato un po' quello che avete detto, sembra anche che stiate dicendo una cosa un po' diversa dal testo che ci è stato consegnato, perché qui si parla di ripristino della Festa della Caccia, quindi non si parla né di organizzare dei convegni per parlare con esperti eccetera eccetera dell'attività venatoria, si parla di Festa della Caccia e, andando a leggere come era stata organizzata nelle occasioni in cui si è realizzata, c'erano - e l'ho detto nella mia esposizione - anche dei dibattiti e c'erano degli altri aspetti che sono quelli tipici, classici di una festa, che sono aspetti conviviali, contro i quali nessuno ha da dire niente, ma sinceramente io ritengo che - ed è quello che ho detto - se si vuole organizzare una festa come associazione, come comitato eccetera eccetera, dal nostro punto di vista lo si può fare, ma non deve essere una festa che abbia un patrocinio e un sostegno economico da parte della Regione.

Se s'impegna il Governo a ripristinare la Festa della Caccia sulla scorta di quanto già realizzato, significa - da quello che io capisco in italiano - di riprendere una cosa che era già stata fatta, c'è scritto "Ripristinare", quindi significa riprendere quelle manifestazioni in quei termini.

Mi perdoni poi il collega Planaz, credo che il paragone della Festa della Caccia con Veronafiere e la quantità di persone che vi partecipano sia forse un tantino azzardato, ma va bene, prendiamo atto anche di questo.

Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento... Consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Collega Planaz, solo chi ragiona in grande raggiunge grandi obiettivi. Chi si guarda sempre indietro continuerà a produrre energia elettrica bruciando carbone e legna. Detto questo, il nostro impegno era di contribuire a stimolare il confronto fra cacciatori e popolazione, per accrescere la conoscenza dei temi legati al mondo venatorio., questo noi abbiamo chiesto. Ho precisato che definirla "Festa" è perché si riprende un evento che è già stato realizzato in Valle d'Aosta, ma non abbiamo assolutamente l'ardire di dettare la linea di un evento che si vuole realizzare, che si intende proporre.

Quello lo farà il Governo regionale se ne avrà la volontà, lo faranno i tecnici, gli addetti ai lavori, i comunicatori; la nostra - da operai della politica, non da luminari della politica - è una funzione stimolante. È una proposta che ci siamo permessi di fare, che abbiamo azzardato, però cerchiamo di guardare avanti e non ci nascondiamo nel passato. Questa è la nostra intenzione.

Presidente - Non vedo altre richieste, chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo interviene qualcuno? Per replica, assessore Carrel.

Carrel (PA) - Grazie ai colleghi che hanno presentato e che hanno contribuito al dibattito di questa mozione.

Credo che sia giusto evidenziare come, su proposta dell'Assessorato agricoltura e risorse naturali, la Giunta regionale abbia approvato - con propria deliberazione già nel febbraio del 2024, quindi questo febbraio - la programmazione delle attività di promozione, e proprio in questa delibera abbia previsto, e cito testualmente, "Un evento dedicato al mondo venatorio e alla gestione della fauna, finalizzato a presentare, pubblicizzare e approfondire le numerose tematiche legate al settore faunistico".

Gli uffici, dopo questa delibera, hanno organizzato una serie d'incontri, e mi hanno riferito che si sono confrontati più volte con i relativi attori nell'ottica di organizzare un evento che affronti in maniera più ampia le tematiche legate al mondo faunistico.

Nel corso dell'ultima riunione, sono emerse alcune difficoltà, in quanto il Comitato regionale per la gestione venatoria vorrebbe invece organizzare un evento più circoscritto e tecnico.

Gli uffici competenti dell'Assessorato agricoltura e risorse naturali sono a disposizione per fornire il supporto tecnico e scientifico necessario rispetto alla costruzione del programma e dell'individuazione delle tematiche di una conferenza. Questi dettagli verranno definiti nel corso delle riunioni che si succederanno e che coinvolgeranno i vari attori per l'organizzazione di un evento che comunque dovrà associare diverse tematiche legate al mondo faunistico.

Visto che tale iniziativa è già programmata - anche se con una visione più ampia rispetto a quella scritta all'interno della mozione - e ci si sta organizzando per verificare la fattibilità con i portatori d'interessi, chiedo di ritirare la mozione e, in caso contrario, propongo il voto di astensione per la maggioranza.

Presidente - Per i proponenti interviene qualcuno? Consigliere Restano.

Restano (GM) - La ringrazio per la risposta, Assessore, è una risposta che apprezziamo, che condividiamo, quindi ci rendiamo disponibili a ritirare la nostra mozione speranzosi che riesca a dare seguito a quanto da lei detto, che è assolutamente in linea con le nostre intenzioni.

Presidente - La mozione è ritirata... Consigliere Ganis, a lei la parola.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta. Come spesso accade, anche questa volta siete lungimiranti e quindi state già lavorando a quest'evento. Va bene, quindi non possiamo far altro che ringraziare per il lavoro svolto.

Permettetemi solo una considerazione. Ringrazio i colleghi e sicuramente il collega Restano che ha dato la giusta importanza a questa mozione.

È chiaro che io e la collega Minelli abbiamo delle visioni diverse, mi permetta, perché lei ha detto "Riesumare una festa" ma io ho parlato di ripristinare una festa, quindi la cosa è un po' diversa.

Poi tra l'altro nella mozione, io - insieme al collega Restano e al collega Planaz - non ho mai parlato di finanziamenti, non c'era né nelle premesse né nell'impegnativa, assolutamente no. Quindi ci può essere anche un patrocinio gratuito. Lei ha parlato di finanziamenti, dati così, 50 mila, cifre così prese da un giornale. Io nella mozione non ho parlato di finanziamenti.

È lei, Consigliera, in questo caso che fa lezioni di populismo, è lei, in questo caso, perché lei non ha letto molto bene l'impegnativa.

Le motivazioni sono ben diverse, quindi la caccia ha rappresentato un ruolo importante, ha ragione, ma oggi lo è ancor di più.

Presidente - Consigliera Minelli per fatto personale.

Minelli (PCP) - Per fatto personale. Lo esplicito: mi dice che non ho ben letto, so leggere, e nell'impegno della vostra mozione c'è scritto effettivamente "Ripristinare", io ho utilizzato il verbo "Riesumare" nella mia illustrazione e poi ho detto che nell'impegnativa della mozione c'è scritto "Ripristinare la Festa della Caccia sulla scorta di quanto già realizzato".

Abbia pazienza, "Sulla scorta di quanto già realizzato" significa fare un riferimento alle edizioni del passato, e le edizioni del passato si sono svolte non con patrocinio gratuito.

Se in questa occasione voi chiedevate un semplice patrocinio per una festa che volete ripristinare ma con fondi propri, forse dovevate esplicitarlo.

Da quello che è scritto, mi sembra che non ci sia nessun dubbio sulla proposta, perché "Sulla scorta di quanto si è realizzato"- lo sappiamo - "Non è sui giornali, ma nelle delibere".

Presidente - Consigliere Planaz. Io ricordo l'impegno di finire questa mattina. Siete voi che l'avete preso, non io. Consigliere Planaz, a lei la parola.

Planaz (RV) - Solo una piccola precisazione per fatto personale, visto che sono stati contestati i numeri delle presenze: a Veronafiere, la fiera agricola di Verona ha sfiorato 100 mila presenze, in 37 mila sono andati a visitare lo stand. Stessa cosa è successa per l'Umbria...

Presidente - Ma non è un fatto personale. La mozione è ritirata come detto in precedenza.