Oggetto del Consiglio n. 3669 del 23 maggio 2024 - Verbale

Oggetto n. 3669/XVI del 23/05/2024

REIEZIONE DI MOZIONE: "INSERIMENTO NEL PIANO REGIONALE FAUNISTICO VENATORIO DELL'OBBLIGO DELL'ABBANDONO PROGRESSIVO DEL MUNIZIONAMENTO AL PIOMBO".

Il Presidente BERTIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dalle Consigliere MINELLI e Erika GUICHARDAZ e iscritta al punto 50 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra la Consigliera MINELLI.

Replicano l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, CARREL, e la Consigliera MINELLI.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, i Consiglieri GANIS (astensione) e MINELLI (favorevole).

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli due (presenti: trentadue; votanti: due; astenuti: trenta, i Consiglieri AGGRAVI, BACCEGA, BARMASSE, BERTIN, BERTSCHY, BRUNOD, CARREL, CAVERI, CRETIER, DI MARCO, DISTORT, FOUDRAZ, GANIS, GROSJACQUES, GUICHARDAZ Jean-Pierre, JORDAN, LAVEVAZ, LAVY, LUCIANAZ, MALACRINÒ, MANFRIN, MARGUERETTAZ, MARQUIS, PADOVANI, PERRON, PLANAZ, RESTANO, ROSAIRE, SAPINET e TESTOLIN);

NON APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

RICHIAMATO l'oggetto n. 3268/XVI - Interpellanza di Progetto Civico Progressista: "Eventuali provvedimenti per la messa al bando totale dell'utilizzo del piombo nell'attività venatoria in Valle d'Aosta";

EVIDENZIATO che il piombo è un elemento altamente tossico ed è responsabile di una forma di avvelenamento noto come saturnismo, dagli effetti non trascurabili,chepuò essere provocato anche dal consumo di selvaggina contaminata da frammenti o pallini di piombo;

PRESO ATTO che il piombo è comunemente usato nei proiettili da caccia e negli sport di tiro oltre che nell’attrezzatura da pesca. Si stima che ogni anno, a causa di tali impieghi, vengano disperse nell’ambiente dell’UE circa 44.000 tonnellate di piombo. Di queste il 57% provenienti dagli sport di tiro, il 32% dalla caccia e l’11% dalle attività di pesca. Inoltre l’accumulo di piombo nel sedimento rappresenta un rischio concreto di contaminazione per la falda acquifera;

CONSIDERATO che già nel lontano 2012 l’ISPRA aveva diffuso un dettagliato rapporto sulle problematiche legate al piombo nelle munizioni da caccia e nel 2018 un dossier dell’ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche) che lo rimarcava;

EVIDENZIATO che se per l’uomo il consumo di selvaggina è in genere saltuario e/o episodico, non è così per molte specie selvatiche - quelle carnivore - che sono assai esposte al problema del saturnismo. La presenza di frammenti più o meno grandi di munizionamento di piombo nei tessuti determina, una volta ingerito, avvelenamenti molto gravi che, in genere, portano alla morte dell’animale;

RICORDATO che uno studio promosso recentemente da ERSAF (Ente Regionale Servizi Agricoltura Foreste) – Direzione Parco Nazionale dello Stelvio e dalla Provincia di Sondrio, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e ISPRA ha evidenziato che su un campione di 252 aquile reali e avvoltoi raccolti feriti e morti in un’ampia area dell’Europa centro meridionale, estesa dai Pirenei all’Appennino, ben il 44% (111 individui) mostrava valori cronici di piombo superiori al normale e il 26% (66 individui) aveva livelli da avvelenamento clinico. Il piombo viene infatti ingerito dai rapaci che si cibano delle carni di animali colpiti dai cacciatori che non vengono recuperati o delle viscere che i cacciatori di ungulati lasciano sul luogo di caccia;

EVIDENZIATO che, per ridurre l’inquinamento dovuto a questo metallo tossico, va eliminata ogni possibile causa di dispersione nell’ambiente, come si è già fatto da tempo in altri settori (es. produzione di benzine, vernici, tubazioni, otturazioni dentali ecc.) e che occorre intervenire anche sull'uso di proiettili al piombo per cui da tempo si sta predisponendo presso l’Agenzia Chimica Europea (ECHA) una istruttoria per la messa al bando;

RICORDATO il Regolamento UE 2021/57, che sancisce il divieto dell'utilizzo delle munizioni contenenti piombo nelle aree umide, la cui applicazione nel nostro Paese è stata confermata dal TAR del Lazio nel febbraio 2023 in seguito ad una circolare del Ministero dell'Ambiente che mirava a disattivare la portata di tale Regolamento, sottoponendo così l'Italia al rischio di una probabile procedura di infrazione europea;

APPRESO che il 100% dei cacciatori incontrati dalle Guardie venatorie del WWF in Lombardia nella caccia vagante agli anatidi utilizza già cartucce in acciaio;

RICORDATO che già a partire dal 2012, nel calendario venatorio regionale è stato introdotto e reso obbligatorio l'utilizzo di proiettili atossici per l'abbattimento di animali ceduti e destinati alla commercializzazione, con la richiesta di privilegiarne l'utilizzo in tutti gli altri casi;

RICORDATO inoltre che nella stagione venatoria 2023-2024 è stato reso obbligatorio l'utilizzo dei proiettili atossici all'interno dei siti Natura 2000 aperti al prelievo venatorio presenti sul territorio regionale, ma che non sono state tuttavia previste contestualmente norme sanzionatorie in caso di mancato rispetto di tale obbligo;

CONSIDERATO che l'articolo 7 del calendario venatorio, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 813 del 24 luglio 2023, recita: "Per lo svolgimento dell'attività venatoria all'interno dei siti Natura 2000, è obbligatorio l'utilizzo di proiettili che non consentono il rilascio di contaminanti (piombo). Nel restante territorio regionale, l'utilizzo dei proiettili, che non consentono il rilascio di contaminanti nelle carni dei selvatici, è obbligatorio nel caso di abbattimenti di capi di selvaggina ceduti o commercializzati per uso alimentare. In genere, occorre privilegiare sempre l'utilizzo di proiettili che non rilasciano contaminanti";

RICHIAMATA la risposta dell'Assessore alla sopracitata Interpellanza, secondo cui "nell'ambito della revisione del Piano regionale faunistico venatorio, è stato inserito un apposito paragrafo relativo al munizionamento, ribadendo che, considerate le implicazioni derivanti dall'utilizzo delle munizioni contenenti piombo, è quanto mai opportuno che i cacciatori vengano accompagnati nei prossimi anni ad abbandonare tale munizionamento a favore di quello atossico";

RITENUTO indispensabile prevedere attraverso atti concreti e opportune tempistiche il progressivo abbandono di proiettili e cartucce al piombo;

IMPEGNA

il Governo a inserire nel Piano regionale faunistico venatorio, attualmente in fase di revisione, l'obbligo dell'abbandono progressivo del munizionamento al piombo per tutte le tipologie di abbattimento della fauna, individuando un congruo termine temporale e i relativi step cronologici per le varie specie cacciabili.

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