Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3608 del 8 maggio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3608/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno del Presidente della Regione a evidenziare a CVA di utilizzare una maggiore chiarezza nelle prossime comunicazioni ai clienti circa la modifica dell'offerta CVA7".

Bertin (Presidente) - Passiamo ora alle mozioni con il punto n. 38 all'ordine del giorno. Per illustrare la mozione, la parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Torniamo con questa mozione su una questione di cui si è già parlato negli scorsi Consigli, sia per iniziativa nostra, sia del gruppo di Forza Italia. È una questione rilevante che riguarda la trasparenza e la correttezza della comunicazione che fa una società di proprietà della Regione come CVA; società che, non ci stancheremo di ripeterlo, è soggetta al controllo della Regione, di cui del resto la Regione, di concerto con Finaosta, nomina il Presidente, l'Amministratore delegato e anche gli altri tre componenti del Consiglio di amministrazione, nonché il Collegio dei revisori dei conti. CVA non è una società privata su cui il Consiglio nulla può dire, è uno strumento della politica energetica regionale e non solo della politica energetica ma anche di quella economica e sociale.

Ribaditi alcuni elementi basilari per la discussione che dobbiamo fare, vorrei innanzitutto ricordare che con una comunicazione inviata a circa 50 mila clienti nel settembre 2023 CVA Energia ha informato della decisione di procedere a una modificazione unilaterale del contratto per quanto riguarda il corrispettivo richiesto per la materia energia. In tale comunicazione CVA Energia affermava che, a partire dal 1° gennaio 2024, con la fine dello sconto del 40%, la società avrebbe applicato "un corrispettivo di euro 0,1193 a kilowatt/ora fisso - leggo dalla lettera - e invariabile per sette anni", quindi fino al 31 dicembre 2030. Nella stessa comunicazione, qualche riga più in basso, si evidenziava tuttavia che rimanevano invariate "tutte le altre clausole contrattuali economiche generali applicate alla sua fornitura - si riferiva ai clienti -, che resteranno invariate", senza specificare che tra le clausole generali rimaneva quindi in vigore la clausola che consentiva a CVA di modificare i corrispettivi richiesti con un preavviso scritto di tre mesi. Ho il mio contratto e leggo quello che c'era scritto nelle clausole precedenti: "I corrispettivi dovuti dal cliente per l'acquisto dell'energia elettrica e lo sconto potranno essere modificati di anno in anno mediante una comunicazione inviata in forma scritta con preavviso non inferiore a tre mesi rispetto alla data di decorrenza della variazione". Ora CVA intende utilizzare questa potestà di adeguamento che è previsto dalle clausole generali del contratto per ridurre il corrispettivo richiesto, come è stato sollecitato più volte da vari gruppi politici, dalle associazioni dei consumatori, dai cittadini; ma ne deriva contestualmente, e in modo credo evidente che, ai sensi del contratto, CVA potrebbe analogamente utilizzare tale facoltà anche per aumentare il corrispettivo richiesto, perché la formula che ho letto è quella che c'è nelle condizioni contrattuali.

Nel comunicato stampa di CVA del 16 aprile scorso, successivo alla conferenza stampa che si è svolta nella stessa giornata, si afferma - e leggo anche qui - che "CVA Energia aveva inserito nella proposta contrattuale la possibilità di introdurre modifiche migliorative qualora il mercato si fosse stabilizzato". In realtà tale formula, che avrebbe consentito delle deroghe al prezzo fisso e invariabile per sette anni solo per offerte migliorative, come c'è scritto nel comunicato stampa, non compariva nella lettera inviata a settembre, io ce l'ho qua, 14 settembre 2023, ai clienti CVA con proposta di modifica unilaterale del contratto, ma non era contenuta nemmeno nelle clausole contrattuali in vigore, né nell'offerta CVA 7 pubblicizzata sul sito della società, perché ho letto la formula che c'era scritta, quindi quella compiuta da CVA è una comunicazione fuorviante e ingannevole.

Quello che diciamo è che, nell'interesse e nel rispetto dell'utenza, occorre riformulare l'offerta cosiddetta "fissa e invariabile" attualmente pubblicizzata anche su tanti organi d'informazione, e come? In modo che sia inequivocabile l'inesistenza della possibilità da parte della società di incrementare eventualmente il corrispettivo richiesto per tutto l'arco temporale di sette anni, cioè fino al 31 dicembre 2030. In sintesi - e concludo perché non è che ci siano tante altre cose in più da dire - la nuova offerta resa nota in quella conferenza stampa del 16 aprile, a nostro avviso, non è soddisfacente, perché la base di calcolo della tariffa cosiddetta "fissa", pur avendo avuto una riduzione di 2 centesimi, è ancora troppo elevata e anche perché, secondo noi, il sistema delle due tariffe, questa e quella CVA Easy, crea confusione e incertezza in chi deve decidere, ma, al di là di questa critica di fondo che ho già fatto in altre occasioni, quello che non è accettabile è che si definisca tariffa fissa e invariabile un sistema che con le attuali clausole contrattuali non è affatto fisso perché si può modificare con un preavviso di soli tre mesi. La mozione quindi chiede un atto, secondo noi, doveroso, a cui il Consiglio non si può sottrarre perché non è accettabile che una società pubblica controllata dalla Regione faccia una pubblicità fuorviante e ingannevole.

Il testo della mozione chiede, di conseguenza, che il Consiglio regionale impegni il Presidente della Regione a "evidenziare a CVA la necessità che, nelle comunicazioni che verranno prossimamente inviate ai clienti circa la modifica all'offerta di CVA -comunicazioni che non sono ancora arrivate - CVA Energie precisi che effettivamente il corrispettivo richiesto per la materia energia non potrà essere oggetto di incremento nell'arco temporale di sette anni e che tale disposizione categorica prevalga sulle altre norme contrattuali relative agli adempimenti tariffari previsti", in secondo luogo "a trasmettere copia della deliberazione a Finaosta e a tutti i componenti del Consiglio di amministrazione di CVA".

Presidente - Con la presentazione della mozione si apre la discussione generale. La discussione generale è aperta. Chi vuole intervenire è invitato a prenotarsi. Ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Due parole a integrazione e a completamento dell'illustrazione della mozione che è stata fatta da parte di una delle due colleghe proponenti. Così come avevamo già detto in altre occasioni, riteniamo che, sotto questo profilo, sia corretto fare chiarezza, l'impegnativa è molto semplice al punto n. 1, che sostanzialmente chiede che, laddove c'è un'offerta a prezzo fisso, venga scritto che il prezzo è fisso, perché sull'offerta non c'è scritto che il prezzo è fisso: c'è scritto che la società può variare la tariffa con preavviso di tre mesi, non c'è scritto che possono variarla solo per scenderla, ma la possono sicuramente variare anche per alzarla, perché diversamente sarebbe scritto: "La possiamo variare solamente per abbassarla rispetto a quella che è prevista dal contratto". Credo che questo sia il minimo che si possa pretendere in termini di chiarezza e di difesa dei clienti e degli utenti della società. Tra l'altro, come abbiamo già avuto modo di rimarcare nei passati Consigli, fino al mese di dicembre rispetto al prezzo di mercato dell'energia c'era un prezzo di riferimento che era 40% in meno, oggi invece, rispetto al prezzo di mercato dell'energia, c'è un prezzo che è il 10% più alto, quindi c'è una discrepanza elevatissima rispetto al passato, questo piccolo sforzo che è stato fatto a seguito anche delle nostre azioni in Consiglio regionale e fuori su questo argomento ha portato la società a rivedere l'offerta, a mettere in campo un'altra offerta al tasso variabile e nel contempo ha abbassato su questa tariffa, che, secondo noi, è pseudo-fissa, perché non è fissa a queste condizioni e questo è di estrema chiarezza per tutti. Crediamo che non si possa disorientare il cittadino che fa una scommessa, perché il cittadino fa una scommessa su sette anni, cioè accetta di pagare un prezzo più elevato dell'energia a fronte di un rischio che si può verificare nei sette anni d'incremento del costo della materia prima. Se non si scrive in modo chiaro che non si può aumentare il prezzo, c'è una distorsione di contratto, perché questo è un fatto evidentissimo.

Credo quindi che il Consiglio regionale, ancorché non abbia la direzione e il coordinamento della società, che questa è tutta un'altra questione, ma stiamo parlando di una società partecipata al 100%, credo che il minimo che possa fare è dire: "Cari Signori che amministrate la società, rileviamo questa situazione che di fatto va corretta, vi chiediamo di sistemare questa questione in modo che sia chiaro per tutti i cittadini quello a cui vanno incontro da qui ai prossimi sette anni".

In quell'occasione possiamo dire che abbiamo visto anche l'altra tariffa che è stata varata, l'offerta a prezzo variabile francamente oggi non si riesce neanche a valutare così come è stata scritta la convenienza o meno. Bisogna che si facciano le cose in modo serio, non sulla base di presunti consumi, ma dire quanto costa un kilowatt/ora, è molto semplice, poi la gente si farà i suoi conti. Oggi, per un cittadino anche evoluto, non ci può essere la capacità di determinare la convenienza o meno di una tariffa rispetto all'altra, è impossibile con quelli che sono stati i comunicati fatti e i dati che sono messi a disposizione, capire quali sono i contenuti dell'offerta. Credo quindi che questa mozione possa essere tranquillamente sostenuta e va solo nell'indirizzo di fare chiarezza e mettere tutti i cittadini nella condizione di poter sapere qual è il futuro che devono affrontare.

Presidente - Siamo sempre in discussione generale. Se qualche altro Consigliere vuole intervenire in discussione generale, è bene che si prenoti. Non vedo prenotazioni, passo pertanto a chiudere la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola al presidente della Regione Testolin.

Testolin (UV) - Una replica che ricalca, così come le osservazioni poste dai proponenti questa mozione, le questioni in maniera coerente con quello che ci siamo detti nelle scorse sedute, vale a dire che la società CVA non è soggetta a controlli e direzione né dalla Regione, né da Finaosta. Questo, almeno, glielo devo al collega Marquis come puntualizzazione corretta, cosa che invece risulta difficile da assimilare da parte della collega Minelli, che ripetutamente ha una sua visione della questione che rispettiamo, bontà sua: ognuno è libero d'interpretare le cose come meglio crede, salvo poi confrontarsi con la realtà e capire quali sono quelle corrette e quelle che lo sono di meno. Le politiche tariffarie pertanto sono decise da CVA in autonomia, e lo abbiamo ampiamente ribadito in questi mesi e in questi anni, così come abbiamo ribadito anche la particolare attenzione al contesto regionale che nel tempo è stato oggetto di situazioni di salvaguardia delle peculiarità del nostro territorio e l'esigenza di applicazione di tariffe che sono ancora e lo sono state tra le migliori tariffe sul mercato. In quest'ottica, pertanto, ci troviamo a riconoscere alla società quella capacità e autonomia, come dicevamo prima, di comunicare ed esprimere le sue offerte sul mercato e abbiamo tenuto l'assicurazione in questo senso che a brevissimo la società, di sua sponte, con le sue professionalità, in condivisione anche con quelle che saranno le associazioni di consumatori che hanno rappresentato anche le loro situazioni e le loro esigenze nel tempo, una comunicazione molto puntuale e molto precisa, che potrà essere analizzata anche da chi oggi ha presentato questa mozione per fare poi delle considerazioni in merito alla bontà o meno di quella che sarà la capacità comunicativa dell'azienda. Per questi motivi noi chiediamo il ritiro della mozione, altrimenti ci asterremo.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Presidente Testolin, le sue argomentazioni ancora una volta non sono per nulla convincenti. Lei dice: "Le politiche tariffarie sono decise in autonomia da CVA". Sul fatto che la Regione possa e debba interloquire con CVA sulla politica tariffaria le ricordo che noi abbiamo chiesto e acquisito un qualificato parere pro veritate e le leggo quanto ha scritto il professor Caruso a pagina 18 del suo parere che è in possesso di tutti i Consiglieri regionali, della Giunta e di CVA a cui lo abbiamo trasmesso nel momento stesso in cui lo abbiamo ricevuto: "La Regione può legittimamente interloquire con CVA per garantire la salvaguardia di interessi regionali", e fra questi "interessi regionali" c'è sicuramente anche quello di avere delle tariffe vantaggiose per le famiglie e le imprese operanti in Valle d'Aosta, molte delle quali anche molto importanti ci risulta che abbiano contratti con altri operatori, e questa è un'altra questione che varrebbe la pena di approfondire. Questo come premessa, però qui non siamo neppure nel campo delle scelte tariffarie, non è quello l'oggetto della mozione: qui siamo nel campo della comunicazione, dell'utilizzo della lingua, della correttezza e della trasparenza della comunicazione. Come si fa ad accettare che una società pubblica, al 100% della Regione, faccia una comunicazione che non è trasparente, perché questa comunicazione non lo è, è una comunicazione ingannevole, ma è una comunicazione importante, perché riguarda circa 50 mila utenze, vuol dire praticamente tutta la popolazione valdostana. Se la comunicazione che dovrà essere inviata, a breve io immagino, sulla modifica unilaterale del contratto non conterrà una revisione delle norme contrattuali che consentono di modificare il corrispettivo richiesto con soli tre mesi di anticipo, allora resterà una comunicazione fuorviante e ingannevole. La società dirà che fa un prezzo fisso e invariabile per sette anni, ma questo non è vero perché con un preavviso di soli tre mesi può modificare unilateralmente questo corrispettivo, che poi uno può rifiutare, però così è. Come lo potrà fare? Con un miglioramento, sì, è possibile, ma anche con un peggioramento per l'utenza, cosa che non è assolutamente esclusa. Se così sarà, certamente noi non rimarremo in silenzio e valuteremo le ulteriori iniziative che sarà possibile prevedere e prendere. Certamente non ritiriamo la mozione, la mozione andrà al voto, perché crediamo che sia assolutamente una mozione di buon senso.

Presidente - Ci sono altri interventi? Non vedo altre richieste... ha chiesto la parola il consigliere Marquis per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - A seguito della rassicurazione che è stata fornita dal presidente Testolin, che la società dovrebbe produrre a breve una documentazione di chiarimento della situazione, noi possiamo tranquillamente darle fiducia perché crediamo in quest'impegno e a questo punto ci asterremo nella votazione. Nel caso però venisse prodotta una documentazione non chiara, che vada a rimuovere questa situazione di incomprensione e di disorientamento da parte del cliente, sicuramente a quel punto proporremo un'altra iniziativa un po' più incisiva, perché riteniamo che questa cosa vada sistemata e non sia corretto che i Valdostani non sappiano quello che devono pagare e quello che devono spendere a seguito della sottoscrizione di un contratto.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Anche noi abbiamo ascoltato le parole del Presidente e considerato il percorso che ci ha portati fin qui, quella che lei chiama ostinazione con cui abbiamo perseguito vari obiettivi e quello, per esempio, di arrivare di portare anche la società verso una modifica di quell'offerta fatta a fine 2023 per l'attuale anno e per i prossimi sette anni. Noi riteniamo invece che il Consiglio debba proprio esprimersi e pretendere una comunicazione, al di là di quello che possa essere sponte della società, perché così è stata definita. CVA di sua sponte credo che non avrebbe fatto in questo senso proprio nulla se non ci fosse stata un'azione continua, come quella che è stata portata avanti. Se addirittura non sono nemmeno state concordate - e così è stato detto - delle modifiche insieme alle associazioni dei consumatori, mi sembra che diventi adesso un po' - come dire? - troppo facile fregiarsi di questo rapporto insieme alle associazioni dei consumatori per arrivare a fare una comunicazione. La comunicazione la vedremo, speriamo anche noi che sia una comunicazione finalmente trasparente e corretta, ma manteniamo questa mozione, la portiamo al voto e chiaramente la voteremo convintamente.

Presidente - Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 2

Favorevoli: 2

Astenuti: 30 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rosaire, Sammaritani, Sapinet, Testolin)

La mozione non è approvata.