Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3609 del 8 maggio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3609/XVI - Ritiro di mozione: "Impegno del Governo regionale ad attivarsi affinché lo Stato mantenga una partecipazione maggioritaria nel capitale di Poste Italiane".

Bertin (Presidente) - Punto n. 39 dell'ordine del giorno. Per illustrare la mozione, ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Torniamo su un tema che abbiamo discusso nello scorso Consiglio, anche alla luce di quanto sta avvenendo a livello nazionale e soprattutto dalle varie prese di posizione di tanti Consigli regionali e di sezioni ANCI rispetto a questo tema, che, in diverse occasioni, evidenziano una preoccupazione rispetto alle possibili ricadute sui servizi erogati da Poste Italiane nei vari territori con l'idea comunque di quest'esternalizzazione di parte di questo servizio pubblico. Ne abbiamo discusso, come dicevo, nello scorso Consiglio regionale dove in qualche modo anche il Presidente ha evidenziato una criticità pur sostenendo giustamente che il Consiglio regionale, sotto questo punto di vista, non poteva fare molto, ma sottolineando che uno dei due Parlamentari, quindi il deputato Manes, si era già mosso a livello parlamentare proprio per cercare di spiegare anche le criticità che tutto questo porterebbe a una Regione di montagna come la nostra, dove le Poste non si limitano a servizi di sportello, ma sappiamo bene che sono anche punto di riferimento per lo smistamento dei pacchi, spesso prendono anche il servizio dei corrieri che non lo svolgono nelle piccole località di montagna proprio per una questione economica e poi per tutti i servizi che nel tempo sono stati in qualche modo inseriti all'interno dell'ufficio postale anche per aiutare i cittadini nelle pratiche burocratiche più semplici. Sotto questo punto di vista, quello che chiediamo come impegno è quello che la Giunta si attivi nei confronti del Governo e del Parlamento, incontrando i Parlamentari valdostani, affinché, qualora si dovesse dare attuazione alle procedure di alienazione previste dal decreto, lo Stato mantenga una partecipazione maggioritaria anche indiretta nel capitale di Poste Italiane S.p.A., con l'obiettivo di assicurare il controllo pubblico e conseguentemente preservare l'accesso universale ai servizi con particolare riferimento ai territori più marginali per garantire l'inclusione sociale, sostenere la coesione territoriale e tutelare i livelli occupazionali.

Presidente - La mozione è stata illustrata, apriamo pertanto la discussione generale. La discussione generale è aperta. Chi vuole intervenire si prenoti. Se non vi sono richieste d'intervento, chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo, replica il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - La questione è già stata affrontata nello scorso Consiglio, mi sembra con alcune riflessioni che sono assolutamente condivisibili e che partono dal peso specifico che questo tipo d'iniziativa può avere sul bilancio nazionale a livello di introiti e sull'opportunità o meno di andare ad alleggerire la componente in possesso della Pubblica Amministrazione a favore di altri soggetti, cosa che non è particolarmente chiara, né particolarmente condivisibile. Tuttavia noi abbiamo voluto spingerci un po' più in là di una semplice verifica dei pensieri su quello che potrà succedere una volta che dovesse essere chiuso questo percorso e, nel confronto con le organizzazioni sindacali specifiche di categoria, abbiamo voluto analizzare un po' più nel complesso quella che è invece una necessità di lavorare per continuare a mantenere sul nostro territorio la capillarità delle agenzie, seppure le 72, se non sbaglio, agenzie postali che danno dei servizi in ambito di raccolta del denaro, piuttosto che di servizi legati alla consegna delle missive, piuttosto che la consegna dei pacchi anche per corrieri che molte volte non arrivano nelle località più alte delle nostre testate di valle.

Questo ci ha portato a fare un'analisi dove una mera indicazione, che peraltro è già stata raccolta, come dicevamo, almeno da uno dei nostri Parlamentari... voglia invece prendersi carico e lavorare al fine di poter dare un contributo oggettivo a questo percorso, anche perché le aziende - che siano poi statali, totalmente statali, parzialmente statali, come lo è adesso o con una maggioranza privata, anche perché nel privato ci sta tutto, non ci stanno solo i grandi fondi, ma ci stanno anche i dipendenti stessi delle Poste Italiane, piuttosto che di altre realtà produttive se si parla di altre realtà produttive oppure del singolo risparmiatore - badano comunque al ritorno da un punto di vista economico e quindi a tenere perlomeno a galla la società, una società come Poste Italiane, che ultimamente ha migliorato notevolmente la propria redditività a beneficio anche in questo caso dei ritorni allo Stato, perché gli utili andranno distribuiti allo Stato e lo Stato non dovrà invece come prima andare a risanare invece le perdite. In questo senso allora si è deciso di lavorare in collaborazione e in sinergia con le associazioni sindacali per cercare di coinvolgere le direzioni ai vari livelli, partendo da quella dell'area nord-ovest, che comprende Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia, per cercare di calare sul tavolo le opportunità del mantenimento e le peculiarità del nostro territorio e le possibilità di collaborazione che anche l'Amministrazione regionale e le Amministrazioni comunali possono mettere a disposizione di una continuità del servizio offerto fino ad oggi.

Peraltro sono uscite anche delle opportunità di valorizzazione del posizionamento del nostro territorio all'interno del contesto italiano, che, essendo al margine come carrefour d'Europe, ha la possibilità d'interloquire anche con le realtà transfrontaliere e di costruire, come è stato fatto nel passato, dei progetti che possono anche essere interessanti per l'azienda stessa. Alla luce di questo quindi noi abbiamo confermato alle associazioni sindacali, con una lettera che è partita in questi giorni, la nostra disponibilità a renderci parte attiva in questo colloquio, che poi dovrà evidentemente andare a dei livelli superiori; anche perché l'esperienza ci insegna che le decisioni di un certo peso possono essere concordate e pianificate magari a livello locale, ma poi hanno bisogno di un timbro a livelli magari più importanti, però quello che vuole essere la nostra disponibilità di partire in questa perlustrazione delle opportunità che questa nostra Regione può mettere a disposizione di Poste, così come Poste può mettere a disposizione i servizi alla nostra comunità. In questa ottica, in un'ottica fattiva, chiediamo il ritiro di quest'istanza in modo da poterci concentrare sulle iniziative assunte e con la serietà peraltro che questo tipo di confronto ci impone e anche a livello di lavoro sicuramente è un lavoro molto più importante da svolgere che non magari il mero coinvolgimento in un percorso che, al netto di quello che potremo fare noi, non subirà un'influenza così da essere pregiudicato. In quest'ottica quindi chiediamo il ritiro oppure andremo ad astenerci.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Accolgo con favore la sua richiesta, anche perché l'obiettivo era quello di sollecitare il Governo a farsi carico di questa problematica, mi sembra che dalle sue parole in qualche modo ci sia stato un confronto con le organizzazioni sindacali e che da qui in avanti comunque ci sia la volontà di cercare di valorizzare quel servizio forse di trovare anche degli interlocutori, perché immagino che trovare degli interlocutori all'interno di Poste Italiane non sia proprio la cosa più semplice... forse anche avere i dati puntuali rispetto al nostro territorio. Quello che le chiederei, Presidente, è di cercare anche il coinvolgimento dei Comuni valdostani che sicuramente, sotto questo punto di vista, come stanno facendo i Comuni di altre Regioni, possono dare un impulso anche a livello nazionale, perché, come dicevo, in diverse sezioni dell'ANCI comunque si è presa una posizione proprio per garantire questo servizio, quindi ritiriamo la mozione.

Presidente - La mozione è ritirata.

Il Consiglio prende atto del ritiro.

Proporrei all'aula, se siete d'accordo, di concludere questa sera i lavori con questo punto all'ordine del giorno e di riprenderli domani mattina alle ore 09:00. Non vedo obiezioni, i lavori consiliari per oggi si fermano qui.

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La seduta termina alle ore 19:45.