Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3607 del 8 maggio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3607/XVI - Interpellanza: "Criticità a seguito dell'applicazione della nuova normativa regionale e nazionale sugli affitti brevi".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 37 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la parola alla collega Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Ritorniamo su un tema che abbiamo già affrontato diverse volte con l'assessore Grosjacques, anche alla luce di cose sono accadute da novembre-dicembre, perché abbiamo affrontato il tema tantissime volte, l'ultima mi sembra nel mese di febbraio. Sappiamo che abbiamo approvato una legge sugli affitti brevi, successivamente il decreto anticipi ha comunque inserito delle nuove norme rispetto al codice identificativo nazionale e anche su questo dopo quest'interpellanza ci sono anche delle novità che non so se sono state prese in considerazione dall'Assessore, ma anche rispetto allo stato di avanzamento di quel decreto anticipi, abbiamo delle novità anche in quel senso.

Come abbiamo più volte ricordato durante le nostre iniziative e in alcune anche fatte dal consigliere Marquis, siamo stati un po' subissati di segnalazioni riferite a criticità spesso che naturalmente venivano reiterate da parte dei vari host, criticità che in qualche modo l'Assessore aveva non dico banalizzato, ma in qualche modo mitigato, nel senso che nell'ultima mozione di febbraio ci aveva detto: "Tutte queste segnalazioni sulle destinazioni d'uso, sulle metrature degli appartamenti, sui posti letto io e comunque l'Assessorato non le abbiamo ricevute".

Dopodiché ci aveva già informato che ci sarebbe stato un nuovo incontro con i tecnici del CELVA che abbiamo visto esservi stato il 5 di aprile 2024 con oggetto: "Esame delle criticità emerse nella prima applicazione della legge regionale 11/2023 e indicazioni per le attività di controllo". Dopo quel corso, ho partecipato anche a un interessante convegno organizzato dal sindacato UPPI in data 10 aprile 2024 che, bene o male, anche in quell'occasione aveva evidenziato le criticità che avevamo segnalato già nelle iniziative precedenti e che oltretutto erano anche state segnalate non solo dall'UPPI ma anche dalla Home Sharing Club durante le varie audizioni avvenute proprio prima dell'approvazione della legge. Alla luce di tutto questo, quello che noi vorremmo chiedere all'Assessore sono tre cose: "le segnalazioni e le criticità portate a conoscenza da parte dei Comuni, o proprietari degli immobili a seguito dell'applicazione della nuova normativa regionale e nazionale sugli affitti brevi; le intenzioni e le iniziative poste in essere dall'Amministrazione per agevolare i cittadini e gli Enti locali per i rispettivi adempimenti; lo stato dell'arte e gli esiti degli approfondimenti per verificare quali eventuali modificazioni o integrazioni dovranno essere apportate alla legge 11/2023 ed eventualmente la sussistenza dei presupposti, in accordo con la Commissione turismo, per l'impugnazione davanti alla Corte costituzionale di quelle disposizioni che appaiono lesive delle prerogative che la Costituzione e lo Statuto speciale attribuiscono alla Valle d'Aosta in materia di turismo".

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - In premessa, darei qualche dato prima di rispondere, in modo da poter aggiornare il Consiglio sui dati di sintesi emersi dall'applicazione della legge 11/2023 a decorrere dal 1° di novembre, quindi data di entrata in vigore, fino alla data di venerdì scorso 3 maggio. Il numero di CIR (Codici Identificativi Regionali) complessivamente rilasciati sono 3.251, di cui 228 riferiti alla locazione turistica di sole camere in prima casa e 1.285 riferiti ad alloggi a uso turistico in condominio, 13.420 posti letto complessivi e 2.313 il numero complessivo dei locatori, quindi coloro che hanno richiesto il CIR per uno o più appartamenti, con un numero medio di posti letto per alloggio a uso turistico di 4,1.

Devo però evidenziare che il primo quesito, quello che è stato posto, così come il secondo, è esattamente identico rispetto a una precedente iniziativa, quindi non si sono evidenziati particolari elementi di novità fatta eccezione per l'intervenuta pubblicazione del regolamento 1028 dell'Unione europea. Ribadirei quindi quello che ho detto nelle precedenti risposte che vado a riassumere: il fenomeno della locazione turistica, connotato da una dimensione significativa e un'elevata complessità, ha reso necessaria una regolamentazione a tutti i livelli di governo e da ultimo anche da parte dell'Unione europea, che, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, pochi giorni fa, precisamente il 29 di aprile, del regolamento 1028 dell'11 aprile 2024, relativo alla raccolta e alla condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine.

Per quanto attiene in particolare la legge regionale 11/2023, confermo che non sono emerse particolari criticità. Penso che si possa affermare che il modello regolamentare adottato abbia funzionato e che lo strumento informatico realizzato per la sua applicazione sia stato semplice ed efficace. Dico questo anche in relazione agli incontri che si sono svolti sul territorio, ai quali ho partecipato, quindi cinque incontri a Donnas, Aosta, Arvier, Courmayeur e Saint-Vincent e per quanto si è potuto osservare nell'ambito del servizio di assistenza quotidiana fornita dai funzionari del mio Assessorato e dal Contact Center di INVA, avviati dal 1° di novembre 2023 e tuttora operativi. Nella stragrande maggioranza dei casi sono pervenute più che segnalazioni richieste di informazioni o chiarimenti, che sono state puntualmente soddisfatte sia rispetto all'interpretazione della legge 11 che rispetto alle modalità di compilazione della piattaforma. Con riferimento a un numero limitato di casi, sono emerse - come è fisiologico che sia ogni qualvolta si introduce una nuova regolamentazione, visto anche il numero di CIR assegnati - delle complessità rispetto al corretto computo del numero massimo di posti letto autorizzabili ai sensi della normativa nazionale vigente in materia igienico-sanitaria, quindi la normativa del 1975, al subalterno catastale attribuito ad alcune unità abitative, alle modalità di esposizione del CIR, alle modalità di compilazione del calendario ai fini del rispetto del limite dei 180 giorni all'anno per la locazione esercitata in sole camere nelle unità abitative a destinazione urbanistica permanente o principale e infine sulle modalità per richiedere ai Comuni il mutamento di destinazione d'uso del proprio alloggio. Le segnalazioni dei Comuni si sono limitate a un numero ridottissimo di casi, riferiti soprattutto a estremi catastali non propriamente corretti e a fabbricati utilizzati per la locazione turistica con destinazione d'uso non resistenziale che hanno configurato in alcuni casi un presunto abuso edilizio.

Relativamente alla normativa statale, a cui lei ha fatto riferimento, quindi l'articolo 13ter del decreto-legge 145 convertito dalla legge 191/2023, la cosiddetta "legge Santanchè", ribadisco quanto già rappresentato a riscontro delle vostre iniziative del 19 dicembre 2023 di inizio gennaio: "Le disposizioni del predetto articolo non sono ancora applicabili, ma dovranno essere applicate a decorrere da una data non ancora determinata, né determinabile, ovvero dal sessantesimo giorno successivo a quello della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'avviso attestante l'entrata in funzione della banca dati nazionale e del portale telematico del Ministero del turismo per l'assegnazione del codice identificativo nazionale", fatto non ancora avvenuto e di cui non si ha ancora alcuna notizia formale. Le poche richieste di informazioni dei locatori in merito alla normativa statale hanno riguardato in massima parte la tipologia di estintore da acquistare e il possesso dei requisiti di sicurezza degli impianti che, peraltro, è prescritto esclusivamente per gli alloggi a uso turistico gestiti in forma di impresa (questo sempre con riferimento alla legge Santanchè, non alla nostra normativa).

Con riferimento al secondo quesito, sin dall'inizio dello studio del modello gestionale conseguente all'approvazione della legge 11/2023 è apparsa chiara a tutti la necessità di costruzione di un sistema informativo caratterizzato da elevata semplicità. È stata quindi creata nel sito web regionale nel canale tematico "Turismo" un'apposita sezione dedicata esclusivamente alla materia della locazione turistica, all'interno della quale si possono trovare le FAQ, ovvero le risposte alle domande più frequenti su tutti gli aspetti inerenti alla materia, ivi compresi quelli inerenti all'applicazione dell'imposta di soggiorno, i modelli per la delega da parte del locatore a terzi per l'assolvimento degli adempimenti e il facsimile per la lettera da inviare all'amministratore di condominio, il link alla piattaforma "Locazioni turistiche", dei tutorial video, un numero verde disponibile tutti i giorni dalle ore 08:00 alle ore 18:00, compreso il sabato dalle ore 08:00 alle ore 12:00, cinque indirizzi mail e cinque numeri di telefono ai quali rivolgersi all' interno dell'Assessorato. Il link di questa sezione del sito regionale, così quello della piattaforma sono presenti nella prevalenza dei siti web dei Comuni, della Regione e del CELVA, i quali hanno predisposto anche delle apposite info grafiche di sintesi. Di tutto ciò è stata data ampia diffusione attraverso diversi comunicati stampa: l'11 ottobre 2023 è stato tenuto dai funzionari del mio Assessorato e di INVA presso il CELVA l'incontro formativo a cui lei faceva riferimento, analogo intervento formativo informativo è stato realizzato in data 5 aprile, al fine di dettare ai funzionari degli uffici comunali indicazioni uniformi sulle modalità di soluzione delle criticità emerse di esercizio delle attività di controllo. L'intenzione quindi è quella di proseguire nel corso dei prossimi mesi con lo stesso supporto informativo che ha prodotto dei buoni risultati sia per quel che attiene all'interpretazione della legge 11/2023, sia al completamento della nostra piattaforma informatica, sia all'applicazione della legge statale.

Per quel che riguarda il terzo e ultimo quesito, nel corso degli ultimi quattro mesi si sono tenuti numerosi incontri a livello dei coordinamenti sia tecnico che politico della Commissione politiche per il turismo nell'ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, volti in prima istanza a esaminare il contenuto e gli effetti sulle normative regionali della cosiddetta "legge Santanchè". In questa sede non poche Regioni, anche alcune governate dalla stessa maggioranza politica nazionale, hanno paventato l'ipotesi di un'impugnazione davanti alla Corte costituzionale di alcune disposizioni che appaiono lesive della competenza legislativa esclusiva in materia di turismo attribuita dall'articolo 117 della Costituzione o dagli Statuti speciali di autonomia. Dopo una serie di confronti, in alcune occasioni anche piuttosto accesi ai quale ho partecipato, è stato deciso anche al fine di evitare scenari conflittuali, che non aiutano di certo alla risoluzione dei problemi, di rinunciare all'ipotesi del contenzioso costituzionale e di orientarsi a una leale collaborazione con il Ministero per addivenire a un'applicazione della normativa statale quanto più uniforme possibile su tutto il territorio nazionale. Non le riassumo per questioni di tempo le attività che sono fatte per uniformarsi al decreto nazionale, vado alle conclusioni: in questi due mesi i funzionari dell'Assessorato e i tecnici di INVA hanno dovuto dedicare tempo significativo per partecipare a tutti gli incontri del coordinamento tecnico, politiche del turismo, che si è concentrato esclusivamente sulla redazione del decreto ministeriale che disciplinerà le modalità di applicazione della cosiddetta "interoperabilità" tra le banche dati regionali e la realizzanda banca dati strutture ricettive statale e che dovrebbe consentire la ricodificazione dei CIR in CIN. Si tratta di un processo di estrema complessità, connotato da criticità tecniche di difficile soluzione e che richiederanno tempistiche lunghe per la sua effettiva realizzazione. Come si può ragionevolmente comprendere, il lavoro da fare è ancora tanto e difficile, ma posso assicurare che l'Assessorato e INVA stanno spendendo il loro massimo impegno per fare in modo che si possa giungere a soluzioni che siano semplici per tutti, sia per quel che riguarda gli operatori, che per gli Enti locali. Le fotocopio adesso la parte relativa alle attività che sono previste per l'eventuale futura implementazione in aderenza alla normativa statale, che, al momento, come le dicevo, non è applicabile.

Dalle ore 18:52 riassume la Presidenza il presidente Bertin.

Bertin (Presidente) - Per la replica, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Conferma di nuovo che non ci sono criticità nonostante io abbia letto le FAQ e le criticità ci sono eccome, ma non perché nessuno di noi mette in dubbio l'opportunità di normare il fenomeno delle locazioni brevi, bensì la logica sottesa di questa legge con cui è stata strutturata, cioè è tutta basata sul concetto di destinazione urbanistica, perché, come lei ha evidenziato, le principali criticità sono proprio legate a quello. Quando si invitano i Comuni e si dice: "Cosa bisogna fare per procedere al mutamento di destinazione d'uso dell'alloggio a uso turistico?", la soluzione è: "a seconda dei casi occorre presentare la SCIA al Comune in cui è ubicato l'alloggio o richiedere allo stesso il permesso di costruire. Il Comune, nei limiti stabiliti dalla normativa regionale vigente, ha facoltà di modificare il regolamento sugli oneri per semplificare le procedure sul mutamento delle destinazioni d'uso". Già qui vediamo che c'è un peso e un aggravamento rispetto ai Comuni, ma poi se andiamo a vedere rispetto agli equilibri funzionali e anche su questo avevamo già discusso, la soluzione può essere effettuare una variante al piano regolatore che non so, ma molti di noi sono stati amministratori, non è proprio da dire che è una procedura... intanto ha dei costi, ma soprattutto mettiamoci nei panni di chi cambia oggi la destinazione d'uso magari per poi ricambiarla domani. Sinceramente io continuo a non capire l'ostinazione di voler mantenere questa legge tutta basata sul concetto di destinazione d'uso; magari ci troviamo una volta insieme perché sinceramente, Assessore, io continuo a non capirla.

Rispetto invece all'obbligo delle attestazioni dei requisiti di sicurezza, io ho letto la normativa nazionale e non sono d'accordo con lei, a me non sembra limitata solo alla forma d'impresa. Le chiedo di prestare attenzione bene a quella legge perché a me sembra di comprendere, leggendo la normativa, che debba essere estesa a tutti.

Assessore, sicuramente ci capiterà di tornare su questo tema, perché, come le dicevo, non sono solo io che l'ho posto, ma lo pongono le associazioni come l'UPPI, che non è sicuramente, credo, un'associazione che in questo caso si possa riferire a me come spesso fate, però quello che più ci tengo a precisare con lei è che sono proprio i cittadini che chiedono queste semplificazioni. Dopo parleremo dell'imposta di soggiorno, altra complicazione degli affari semplici, e spero che anche in quell'occasione magari ci sia già una meditazione da parte dell'Assessorato rispetto a delle possibili semplificazioni, però ne parleremo in un'iniziativa successiva.