Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3566 del 18 aprile 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3566/XVI - Approvazione di mozione: "Impegno a presentare alle Commissioni consiliari competenti il nuovo Piano regionale faunistico venatorio per l'approvazione da parte del Consiglio regionale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 49. Consigliere Planaz, a lei la parola.

Planaz (RV) - Con questa mozione io e il collega Aggravi portiamo all'attenzione di quest'Aula, in vista dell'invio del Piano regionale faunistico venatorio, il fatto che sta circolando una nuova bozza che necessita, a nostro avviso, di una grande attenzione anche in merito a tutti i cambiamenti, non solo climatici ma pure dal punto di vista gestionale della fauna selvatica.

Considerato che tale Piano è tutt'oggi vigente, poiché è una modifica del comma 2 dell'articolo 5 della legge regionale 64/94, il legislatore nel 2016 aveva novellato la norma eliminando l'obbligo di revisione quinquennale del Piano - cosa che generalmente avviene un po' in tutte le Regioni; allo stesso modo questa legge regionale, che riprende la 157/92, non aveva l'obbligo di revisione quinquennale con conseguente risparmio in termini economici ed amministrativi.

Tale disposizione è possibile alla luce del fatto che le indicazioni contenute nel Piano possono essere ritenute valide per periodi temporali anche superiori ai cinque anni, e qui c'è tutta l'illustrazione che è stata fatta all'Aula allora.

Noi condividiamo quest'aspetto perché forse in tutti questi anni bisogna anche dire che, a fronte di tutti i rilevamenti e censimenti che si sono susseguiti, forse non c'era una necessità d'intervenire sul Piano regionale faunistico venatorio, di conseguenza il Piano veniva mantenuto tale a come era stato fatto.

Oggi, in vista dell'evoluzione dei fatti - vediamo, soprattutto dal 2017 al 2018, dei cali soprattutto per certe specie, anche dovute forse all'arrivo dei predatori nella nostra regione - noi consideriamo che forse un'attenta valutazione di questo Piano sia dovuta.

Non entrerò nei punti tecnici del piano, anche per l'orario, e sarò rapido: il Piano serve a definire strategie per individuare le azioni tese alla conservazione, al mantenimento della densità ottimale di tutte le specie faunistiche, e qui ci tengo a dire: "Tutte le specie e non solo a qualcuna" di interesse conservatorio.

La nostra impegnativa chiede al Governo regionale di predisporre e presentare alla competente Commissione consiliare permanente un nuovo Piano regionale faunistico venatorio o una revisione di quello attuale, Piano che è vigente dal 2008, e di avviare consultazioni e confronti ritenuti necessari con produzione da parte del Consiglio regionale di un nuovo strumento di pianificazione della gestione faunistico-venatoria.

Tutto questo per mettere l'attenzione riguardo a un documento delicatissimo, non solo dal punto di vista venatorio, ma anche dal punto di vista conservativo delle specie.

Presidente - La parola all'assessore Carrel.

Carrel (PA) - Convengo con i colleghi che hanno presentato e illustrato questa mozione, che mi permetteranno di specificare anche l'iter di approvazione di questo Piano che oggi è necessario e su cui ovviamente dobbiamo porre i requisiti e su cui dobbiamo lavorare assieme per cercare di dare la giusta direzione.

Ai sensi della legge regionale 64/94, articolo 5 comma I, il Piano regionale faunistico venatorio è proposto dalla Giunta regionale, sentita la Consulta faunistica regionale, il Comitato regionale per la gestione venatoria e l'Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, l'ISPRA.

Si è provveduto quindi a richiedere i pareri di cui sopra che sono stati acquisiti nelle scorse settimane: l'ISPRA in data 27 febbraio 2024; il Comitato regionale per la gestione venatoria ha fatto pervenire il suo parere in data 2 aprile 2024; la Consulta regionale faunistica in data 9 aprile 2024.

La Giunta regionale approverà pertanto la proposta del Piano faunistico venatorio da avviare alla procedura di valutazione ambientale strategica, la VAS, ai sensi della legge regionale 12/2009.

La procedura di VAS prevede che la bozza del Piano, insieme alla relazione ambientale e alla sintesi non tecnica, sia pubblicata per 45 giorni, al fine di raccogliere le eventuali osservazioni da parte dei portatori d'interesse.

Al termine della VAS, sulla scorta delle osservazioni pervenute, la Giunta regionale approverà la proposta definitiva del Piano da trasmettere al Consiglio regionale per la sua approvazione definitiva e proprio al termine della VAS era previsto l'intervento della Commissione consiliare e quindi la discussione in aula con l'approvazione del Consiglio regionale.

Comprendendo quanto da voi esposto e condividendo la necessità di avviare una consultazione anche politica in Commissione consiliare, proporrei di emendare il testo da voi proposto andando ad aggiungere nelle premesse un: "Preso atto dell'iter previsto nella legge regionale 64/94 e che dopo l'approvazione della proposta del Piano regionale faunistico-venatorio da parte della Giunta regionale, si avvierà la procedura di VAS, ai sensi della legge regionale 12/2009" e, cambiando l'impegno, "Impegnando l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali a presentare il Piano faunistico-venatorio alla competente Commissione consiliare durante il periodo in cui il Piano sarà avviato alla procedura di VAS, così da permettere a tutti i Consiglieri e i rispettivi gruppi consiliari di partecipare, con osservazioni, a tale procedimento", dando quindi la disponibilità nostra, dell'Assessore e dei tecnici, a venire a illustrare il Piano e a confrontarci durante il periodo di VAS, in modo da poter permettere a tutti i gruppi consiliari e a tutti i Consiglieri di fare delle osservazioni proprio in questo iter, anticipando di fatto la Commissione che poi avrà luogo sul testo definitivo che verrà poi approvato in Giunta in seguito al percorso della VAS.

Presidente - Consigliere Ganis, a lei la parola.

Ganis (LEGA VDA) - Ringrazio i colleghi per aver presentato questa mozione, questo ci fa comprendere che non siamo i soli, come gruppo, a interessarsi dei problemi che spesso attanagliano il mondo venatorio; lo abbiamo più volte evidenziato in Consiglio regionale, attraverso molteplici iniziative - ricordo il nostro contributo che ha permesso la riapertura della caccia alla lepre variabile e alla pernice bianca - che mettevano in evidenza la diminuzione di alcune specie, come il capriolo e il cinghiale, a causa della presenza massiva nella nostra regione del canis lupus. Proprio ieri in Consiglio regionale, come gruppo abbiamo presentato un'iniziativa sulla PSA, che potrebbe impattare in maniera negativa sull'economia di una regione e, allo stesso tempo, mettere in grande difficoltà anche il mondo faunistico venatorio.

Permettetemi di ricordare che a livello nazionale il nostro gruppo - e in particolar modo l'onorevole Bruzzone, capo Dipartimento caccia gruppo Lega alla Camera - sta lavorando a una serie d'iniziative, volte a valorizzare il mondo faunistico venatorio.

Questo a evidenziare il nostro impegno nei confronti di chi pratica quest'attività, di assoluta importanza al fine della conservazione della specie selvatica.

Detto questo, il mondo venatorio ha subìto in questi ultimi decenni una serie d'interventi e di modifiche, molti sono ancora in atto, perché se la legge regionale n. 69/94 li regolamenta è il Piano faunistico venatorio a gestire i prelievi di tutte le specie cacciabili nella nostra regione.

Ma da chi viene redatto il Piano faunistico venatorio? Dall'ufficio fauna e da altri organi preposti, che ne stabiliscono le modalità, la gestione e appunto le specie selvatiche da prelevare.

Il problema nasce dal fatto che il Piano faunistico venatorio regionale non è aggiornato, infatti in questi ultimi anni si è fatto riferimento a un Piano faunistico del 2012-2018, in attesa dell'approvazione di quello aggiornato.

In questi ultimi anni abbiamo notato una certa allergia nell'aggiornare i vari Piani regionali ed è proprio in questi ultimi mesi che finalmente una bozza del Piano è stata presentata agli uffici competenti, in attesa che diventi operativo, affinché questa pratica continui a svolgere in maniera ottimale il compito di salvaguardia delle specie selvatiche e il mantenimento della biodiversità.

Non voglio entrare nei tecnicismi, il mondo della caccia è complesso, mi limito a evidenziare un paio di problemi riscontrati nella bozza del Piano faunistico: quando si tratta di prelevare un camoscio maschio, per esempio, non si tratta semplicemente di fare un prelievo in base al sesso, ma c'è tutta una serie di osservazioni da considerare in base alla classe d'età, riconoscibili oltre che dalle caratteristiche strutturali anche in base alla lunghezza delle corna, ma la cosa che più salta all'occhio, per chi ha consultato la bozza del Piano faunistico, è l'idea di creare delle oasi di protezione per il capriolo, tenuto conto della predazione del lupo, nella speranza che queste oasi permettano alla specie del capriolo di riprodursi in tutta tranquillità.

Ahimè, è come creare un McDonald's per i lupi.

Questi sono soltanto due aspetti importanti che sono presenti nella bozza del Piano faunistico venatorio e che meritano tutta l'attenzione del caso.

Presidente - Consigliere Planaz ne ha facoltà.

Planaz (RV) - Ringraziamo l'Assessore e la Giunta per aver proposto quest'emendamento che noi accettiamo, perché data la rilevanza di questo documento è importante poterlo approfondire attentamente, seguendo tutte le procedure che, Assessore, lei ha elencato. Tengo a precisare che noi come gruppo non abbiamo nulla o quasi nulla in contrario alla proposta del Piano, e voglio anche ringraziare i tecnici che hanno lavorato su un Piano regionale venatorio di 400 e più pagine che durerà nei prossimi 5 anni o anche più... poi vedremo sull'evoluzione della presenza delle specie, però è giusto avere il giusto confronto per poter redigere un documento che condivida al massimo le idee di tutti quanti.

Presidente - Consigliere Di Marco ne ha facoltà.

Di Marco (PA) - Ho ascoltato con attenzione gli interventi che si sono succeduti in quest'aula e, in ragione dell'importanza che riveste il Piano faunistico venatorio per la nostra regione, condivido pienamente la determinazione a procedere alla revisione e all'aggiornamento di questo strumento, in vigore da ben 16 anni, come diceva il consigliere Planaz. É indispensabile per la tutela, la conservazione e la gestione della fauna selvatica, nonché per la disciplina di un'attività venatoria che sia sempre più rispondente ai principi biologici ed ecologici di armonia tra fauna, essere umano e ambiente naturale.

Le parole espresse dall'assessore Carrel nel suo intervento sono state rassicuranti, l'iter di revisione e aggiornamento di questo Piano è già stato avviato, sta progredendo nelle sedi appropriate nel pieno rispetto del percorso codificato e giungerà infine all'attenzione di questo Consiglio per la sua definitiva approvazione.

Or dunque, assunto come obiettivo comune quello di dotare quanto prima la nostra regione di un rinnovato Piano faunistico venatorio, revisionato e aggiornato, credo indispensabile che la definizione di una questione di tanta rilevanza per la nostra comunità debba essere il risultato del confronto costruttivo e della partecipazione attiva di tutte le forze consiliari, nonché di tutti gli attori coinvolti.

A nome quindi del gruppo consiliare di PA, accolgo positivamente l'impegno richiesto dall'iniziativa a sottoporre il detto Piano all'attenzione della Commissione competente ed esprimo il nostro voto favorevole alla mozione emendata.

Presidente - Consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Abbiamo ascoltato il dibattito, abbiamo capito anche che c'è quest'emendamento proposto dall'Assessore, voteremo la mozione, anche se non ne capisco tanto la necessità, perché abbiamo ricevuto come III Commissione una lettera qualche tempo fa, a metà marzo, in cui lo stesso percorso che stiamo definendo adesso con questa mozione era stato delineato: si diceva che il Piano sarebbe andato in VAS, che la Giunta avrebbe fatto questo passaggio e che si sarebbe arrivati alla discussione anche in Commissione.

Capisco, forse, che c'era una necessità di accelerare, di mettere un po' di pepe al Piano. La votiamo, però mi sembra una mozione un po' ridondante rispetto al percorso che era già stato delineato.

Quello che credo che vada bene ribadire è che nell'impegno del collega Planaz ci sia scritto che questo Piano che arriverà poi a compimento sia frutto della più ampia partecipazione di tutti i soggetti coinvolti e ricordo che nei soggetti coinvolti, per quello che riguarda poi anche la stesura di un Piano faunistico - almeno per le osservazioni che potranno portare sia in VAS, sia anche a beneficio della Commissione - ci saranno anche tutti quei soggetti che sono critici sulla caccia, che hanno anche delle posizioni che dovranno essere ascoltate, quindi bene che siano stati ricordati tutti i soggetti coinvolti.

Presidente - Consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Prendo atto che tutti i Consiglieri sono interessati alla discussione, e non solo la Lega, come dice il collega Ganis, simpaticamente.

A parte questo, mi sono permesso di consultare degli esperti del settore che hanno evidenziato che siccome è un rischio un po' grave il fatto che il Piano nasca senza tenere in considerazione gli ultimi tre anni che abbiamo appena trascorso, tre anni che hanno portato alla luce dei cambiamenti epocali, per questo mi permetto di fare un esempio.

La mia vuole solamente essere una suggestione per i prossimi passi del Piano e non assolutamente una critica. Frequentando gli ambienti della montagna nelle località che frequento io per praticare sport, sovente mi imbattevo in numerosi caprioli e nella serata in tantissimi cervi, ora non li vedo più. Sicuramente incide la presenza dei predatori su questo, ma mi sottolineano che anche i prelievi indicati nel vecchio Piano possono aver portato a una situazione di questo genere e se non viene modificata, alla luce degli ultimi dati in possesso dei cacciatori, la situazione non potrà essere modificata.

L'invito e la suggestione che lascio all'Aula è di tenere in considerazione anche gli ultimi tre anni che abbiamo appena trascorso.

Presidente - Altri interventi? Se non ci sono altri interventi, chiudo la discussione generale che era ancora aperta. La replica credo che sia già stata fatta dall'Assessore, metterei pertanto in votazione la mozione così come emendata. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

La mozione è approvata all'unanimità.