Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3287 del 9 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3287/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno a mettere a disposizione del Consiglio regionale i progetti relativi all'ampliamento e ristrutturazione dell'Ospedale Parini".

Bertin (Presidente) - Consigliere Sammaritani ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Torniamo sul tema Ospedale, anche in questo Consiglio, come in quasi tutti i Consigli di questa legislatura, abbiamo trattato dell'Ospedale e in questo caso noi, come forze di centro-destra, abbiamo ritenuto che ci fosse da accendere un faro su una questione che riteniamo estremamente importante.

In parte leggerò l'inizio, la parte espositiva della mozione, per poi integrare con alcune considerazioni.

Abbiamo naturalmente preso atto della progettazione di ampliamento e ristrutturazione del presidio ospedaliero unico regionale Umberto Parini, che è stato intrapreso con la progettazione preliminare del 2012 e delle successive fasi progettuali.

Vista poi anche la legge regionale del 25 maggio 2023, la n. 7, che stanziava altri 60 milioni aggiuntivi, oltre ai 123 già stanziati, che portavano così l'importo di spesa per le fasi 1, 2 e 3 a un investimento di circa 186 milioni, compresi incarichi di progettazione, indagini e rinnovo delle centrali termiche dell'Ospedale Parini, senza indicazione però dei costi relativi alle fasi 4 e 5 che così risultano attualmente un'incognita già qui nella premessa.

Vista anche la relazione di valutazione dei costi e benefici della realizzazione del presidio ospedaliero regionale per acuti trasmessa dalla CUP, effettuata su dati ormai superati dalle nuove previsioni di spesa e non più aggiornati, considerato che vi è stata una lunga fase di approfondimenti generata dai ritrovamenti archeologici, dagli studi di compatibilità, approfondimenti che hanno portato a una sostanziale rivisitazione dell'intera opera, alla quale è stato dato corso con la DGR 1180/2021 che dà attuazione, a sua volta, alla risoluzione consiliare del 12 maggio del 2021 ...in alcuni documenti questa viene indicata come 13 maggio, ma poco importa.

Questa risoluzione cosa diceva sostanzialmente nella sua parte più importante? Che la revisione della progettazione definitiva ed esecutiva della fase 3 doveva essere effettuata così come, contestualmente, la revisione del progetto preliminare delle fasi 4 e 5.

Questa delibera della Giunta regionale quindi forniva questo indirizzo: adottare per la variante al progetto preliminare delle fasi 4 e 5 l'ipotesi dello studio di compatibilità dei servizi ospedalieri con il sito archeologico che prevede la demolizione del corpo C, al fine di consentire la realizzazione del nuovo polo materno-infantile da approvarsi in sede di Conferenza dei servizi ai sensi dell'articolo 5 comma 3 della legge 21/2004 che prevede appunto questo iter amministrativo e successivamente l'intervento d'approvazione della Giunta regionale.

Considerato che a oggi non si ha notizia della progettazione preliminare - si chiamava così prima, adesso si chiama fattibilità tecnico-economica, ma la sostanza è praticamente la stessa - delle fasi 4 e 5 che sono indispensabili al fine di poter effettuare una valutazione compiuta dei costi totali dell'opera e i tempi di realizzazione della stessa, come dettato dai fondamentali principi della buona amministrazione, viste le dichiarazioni dell'Assessore alla sanità riportate dalla stampa il 25 gennaio scorso, secondo le quali le fasi 4 e 5 vanno formalizzate - questo è testuale - allora noi ci siamo occupati di questo nell'ottica della sanità valdostana che prevede, secondo queste scelte politiche ormai risalenti negli anni, di creare un unico polo ospedaliero concentrato in quel luogo.

Prima di leggere l'impegnativa, però, voglio fare una premessa fondamentale, una premessa a beneficio di chi ascolta fuori di qui, che magari non conosce bene tutte le complicatissime, lunghe e annose vicende della costruzione del nuovo Ospedale, ma anche a beneficio dei giornalisti che, abbiamo visto, qualche volta fanno un po' di confusione fra le forze politiche schierate da una parte o dall'altra, e, infine, a beneficio di noi tutti. Oggi qui non discutiamo in alcun modo - voglio precisarlo - della localizzazione dell'ospedale, non ci interessa dell'ospedale qui, l'ospedale da un'altra parte, l'ospedale in cima a una montagna, e di tutte le altre questioni connesse alla realizzazione del nuovo Ospedale, quindi elicotteri, rumori, parcheggi... ci sono mille criticità, sono state già dibattute ampiamente in quest'Aula e lo saranno credo ancora per lungo tempo, ma non è questo di cui parliamo oggi.

Oggi parliamo, secondo l'intenzione delle forze di centro-destra valdostane - alcune sono qui rappresentate, altre non lo sono, ma sono unite in quest'azione - e tutto prende spunto anche dalla conferenza stampa che ha preceduto l'intervista dell'assessore Marzi, quindi auspico che, per non svilire questo dibattito, ci si attenga a questo aspetto, cioè all'aspetto strettamente procedimentale, al procedimento amministrativo attraverso il quale si sta arrivando a realizzare questo nuovo Ospedale che, come molti sanno ormai, ma comunque lo ripetiamo sempre a beneficio di chi è un po' meno informato, prevederà un pezzo di ospedale nuovo e un pezzo di Ospedale vecchio ristrutturato, questo è un tema estremamente importante.

Con riferimento al procedimento amministrativo in corso, oggi ci sono dei dati più certi, perché quando abbiamo preparato questa mozione questi dati non li avevamo, poi dopo la nostra conferenza stampa i dati sono arrivati, anche se non in forma ufficiale - come spesso purtroppo accade non solo in questo ambito politico-amministrativo - ma attraverso un articolo di stampa, dove l'assessore Marzi ha dichiarato delle cose molto precise, a parte l'occhiello di quest'articolo - per chi non sa magari la terminologia giornalistica, è il sovratitolo - in cui si dice che l'Assessore risponde alle accuse del centro-destra "Non li capisco, è come se sparassero in cielo. Falso che a loro mancano i dati, li ho sempre comunicati" - questo potrebbe anche essere in parte vero ma non sempre - "Le fasi 4 e 5? Vanno formalizzate", questa è la dichiarazione testuale. Poi il titolo principale è: "Marzi: per l'Ospedale "nuovo" posti finali ancora da definire".

Ci siamo anche confrontati come forze che hanno elaborato questa mozione ed è evidente che qualcuno, alla luce di quest'intervista, ha detto: "I dati allora li abbiamo già, sappiamo già com'è la situazione di questo procedimento amministrativo: è partita la fase 3, è partita la costruzione del corpo nuovo ma delle fasi 4 e 5 non si sa né la fattibilità tecnica e non si conosce nemmeno la fattibilità economica, non si sa quanto costerà in sostanza".

Poiché - abbiamo ragionato - un articolo di giornale non ha una valenza amministrativa, abbiamo quindi mantenuto il testo originario: è in questa sede che vogliamo sapere dall'Assessore o dal Governo in generale se è esattamente questa la situazione, lo stato dell'arte, cioè se quello che l'assessore Marzi ha dichiarato è corrispondente al vero dal punto di vista procedimentale, cioè è proprio vero che sono iniziati i lavori della fase 3 - e questo mi sembra pacifico perché ne abbiamo parlato anche in questa seduta consiliare - ...sono già iniziati i lavori della fase 3 ma ancora il Governo non è in possesso del progetto di fattibilità tecnico-economica, quello che prima si chiamava progetto preliminare, delle fasi 4 e 5?

Davvero è stato dato avvio alla costruzione di una parte nuova quando ancora non si conoscono fattibilità e costi, oltre che i tempi naturalmente, di un completamento dell'opera? Perché non c'è alcun dubbio che l'opera vada letta in modo complessivo, il progetto - l'idea politica quando è nata, tradotta poi in precisi atti amministrativi ai quali magari poi farò riferimento nel mio secondo intervento - è quello di realizzare un unico grande polo ospedaliero che riunisce in sé quello che adesso è in parte all'Ospedale Beauregard, quello che naturalmente è adesso all'Ospedale Parini, quindi Ospedale per acuti, il centro materno infantile, così come il centro di salute mentale che è dislocato all'interno della città ma al di fuori del Parini. Tutto assieme diventerebbe l'unico - secondo le idee delle amministrazioni che si sono succedute - centro ospedaliero.

Torno allora alla domanda di poco fa: ma davvero è stato dato avvio alla costruzione della parte nuova quando ancora non si conoscono fattibilità e costi del completamento dell'opera?

Dal tenore letterale delle dichiarazioni dell'Assessore sembrerebbe di sì. Naturalmente ascolteremo con grande interesse quanto verrà oggi dichiarato in questa sede, e non sugli organi di stampa, dai rappresentanti del Governo regionale; non credo, non ho ragione di pensare, che scopriremo cose diverse da quelle riportate dalla stampa, quindi per ora mi limito a leggere l'impegnativa che è:

"Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a mettere a disposizione del Consiglio regionale, entro venti giorni dall'approvazione della presente mozione, il progetto preliminare delle fasi 4 e 5, corredato dai previsti pareri della fase istruttoria e validato, e il progetto esecutivo della fase 3, con indicazione dei costi complessivi, dei tempi di realizzazione previsti relativi all'ampliamento e ristrutturazione del presidio ospedaliero Umberto Parini"- quindi noi intendiamo tutto l'ospedale, non solo un pezzo -"In modo da avere piena contezza dei costi complessivi e dei tempi di realizzazione dell'intera opera, preliminarmente all'attivazione dell'appalto per la realizzazione delle opere di cui alla fase 3" che, a quanto pare, lo dicevamo prima, sono già iniziate.

Presidente - Apriamo la discussione generale, si è prenotato il consigliere Distort.

Distort (LEGA VDA) - Apro io gli interventi di discussione generale.

Sinceramente, dopo la presentazione del collega Sammaritani - e non è una sviolinata nei confronti del collega - all'ottimo c'è ben poco da aggiungere, se non che la presentazione è fatta chiaramente da una visuale assolutamente completa ma posso permettermi di dire fatta dalla figura di un avvocato, allora diamo spazio a un'altra professionalità, diamo spazio anche alla figura dell'architetto, con questo io mi permetto d'intervenire pensando chiaramente di non aggiungere nulla a quello che ha già ben esposto il collega Sammaritani, ma ulteriormente precisare.

Ribadisco, come è già stato detto, che voglio sgombrare il campo da qualunque fraintendimento sulla natura di questa mozione: non vuole minimamente riproporre il dibattito Ospedale nuovo o ristrutturazione e ampliamento dell'ospedale esistente, non è oggetto di questa mozione; è stato oggetto di altre discussioni, sarà oggetto di ulteriori future, ma qui noi vogliamo focalizzare l'attenzione su un punto ben chiaro, ben specifico.

Vogliamo condividere semplicemente una sana preoccupazione, attraverso una riflessione su di una buona o cattiva amministrazione, su di un buon o cattivo rispetto del codice degli appalti, su di una buona o cattiva applicazione dei procedimenti amministrativi, su di una buona o cattiva gestione dei soldi pubblici, sulla verifica o meno della copertura finanziaria dell'intero intervento di rifunzionalizzazione del polo ospedaliero regionale.

La nostra linea è impegnare il Governo regionale a fornire la semplice garanzia del rispetto della normativa vigente in materia di lavori pubblici e di buona amministrazione dei soldi pubblici.

Per capire questi meccanismi, ecco qua che viene fuori un po' la mia deformazione professionale, mi spiego con un esempio molto semplice: il proprietario di un bene, costituito da un fabbricato esistente e da un'area edificabile annessa, intende valorizzare il suo bene, quindi intende procedere con un intervento che integri, che gestisca in modo omogeneo la realizzazione del progetto dell'opera di ampliamento di nuova costruzione e di ristrutturazione dell'esistente.

Prima di partire con quest'iniziativa, ha bisogno che siano eseguite almeno tre operazioni fondamentali: una progettazione che individui che cosa fare sia in nuova costruzione sia in ristrutturazione. Secondo punto: un'analisi economica dei costi, sia per la nuova costruzione che per la ristrutturazione. Terzo punto: il reperimento della copertura finanziaria. Questo è molto semplice: che cosa fare, quanto costa e come reperire i fondi.

Questo succede per ogni iniziativa, sia in campo privato che in campo pubblico, ma nel campo pubblico queste operazioni preliminari sono particolarmente delicate e rispettano norme di ambito ben precise e ben disciplinate, perché si tratta di eseguire interventi su beni pubblici con soldi pubblici per fornire servizi pubblici.

È proprio per questo che la pubblica Amministrazione è soggetta all'attività di organi di controllo esterni che verifichino il rispetto di ogni passaggio amministrativo previsto.

Ecco, la natura della nostra preoccupazione è la volontà di porre chiarezza attraverso questa mozione, ma anche perché noi abbiamo preso visione, come ha citato il collega Sammaritani nell'esposizione, di quanto riferito dagli organi di stampa sull'articolo del 25 gennaio scorso: "Marzi, per l'Ospedale nuovo costi finali ancora da definire", dove l'Assessore esplicita che con il recente bilancio si è votata la copertura finanziaria sino alla fase 3, cioè la fase che riguarda il completamento della costruzione della parte nuova, compresa della copertura degli aumenti di prezzo; le fasi 4 e 5 riguardano invece la ristrutturazione del polo ospedaliero regionale.

Ulteriore precisazione: in ambito di lavori pubblici quest'affermazione significa che l'opera pubblica, l'oggetto dell'opera pubblica, è il polo ospedaliero, quindi l'intervento è da considerarsi omogeneo, salvo diversa indicazione da parte di eventuali chiarimenti che si possano fare in aula, ma se è un intervento omogeneo come tale va trattato amministrativamente in tutte le sue fasi.

Per le fasi 4 e 5, sull'articolo così come riportato e virgolettato, prosegue l'assessore Marzi: "Non ci sono ancora previsioni di spesa" e si conclude questo richiamo all'articolo.

Torno alla riflessione evidenziando che per le fasi 4 e 5 non ci sono ancora previsioni di spesa, io - mi permetto - non ho bisogno d'insegnare ai gatti ad arrampicare né voglio prendermi il ruolo del grillo parlante, perché poi oltretutto ha fatto una brutta fine, ma mi permetta di darle un consiglio: veramente lei ha dichiarato questo agli organi di stampa? Veramente fa parte dell'ipsissima verba, cioè delle sue parole? Veramente la pubblica amministrazione che voi state guidando sta procedendo con la realizzazione della parte nuova senza sapere quale spesa comporti la ristrutturazione della parte esistente che prevede - tra l'altro - adeguamenti sismici importanti. Mi permetta di dirle, io non sono uno strutturista ma conosco la materia: sono invasivi da paura gli interventi di adeguamento sismico, quindi si riflettono su costi abnormi.

Poi immaginiamo anche tutte le attività di riorganizzazione degli spazi, perché si tratta di sventrare un modello edilizio che ormai è totalmente superato dalla letteratura, dall'architettura ospedaliera, dall'edilizia ospedaliera, per proporne uno completamente diverso.

Si tratta di pensare a dotazioni impiantistiche ovviamente di nuova generazione, con tutte le canalizzazioni, tutti gli interventi di adeguamento e di adattamento, tutte le finiture necessarie e il tutto in dialogo con le norme, ovviamente complessità d'interferenze di cantiere, che diventano costi.

Tra l'altro i costi di ristrutturazione, per letteratura, sono sempre superiori parametricamente, cioè al metro quadro, ai costi di costruzione. Se noi prendiamo il costo della costruzione dell'ala nuova e lo dividiamo per i metri quadri, viene un valore parametrico, un tot al metro quadro.

Io vi anticipo - ma lo dice la letteratura e l'evidenza dei fatti - che i costi parametrici di ristrutturazione sono più alti, può confortarci il fatto che magari ci sia un'estensione, una quantità di metri quadri, una superficie complessiva inferiore alla nuova costruzione, però il costo parametrico è maggiore, qui non pensiamo che "la ristrutturazione si tratta poi di adeguare...". No, no, sono costi che normalmente sono sempre maggiori alla nuova costruzione.

Noi quindi con questa mozione vi chiediamo garanzia di darci notizia di dove voi sapete di andare a prendere questi soldi, e con quali strumenti amministrativi opererete le coperture finanziarie, come intendete gestire la vostra responsabilità amministrativa nei confronti degli organi di controllo, come intendete giustificare questo modello amministrativo di fronte alla comunità valdostana su di un tema nevralgico e strategico, perché non si tratta di una semplice opera pubblica ma è un'opera pubblica strategica come appunto è il polo ospedaliero.

Mi sono permesso di chiarire questi elementi che sono gli elementi della nostra preoccupazione, di una preoccupazione che in maniera matura, in maniera corretta, in maniera anche costruttiva vogliamo condividere con la maggioranza.

Queste riflessioni sono l'anima di questa nostra mozione, assolutamente non polemica politica, come c'è stato un tentativo - anche se i soggetti sono ignoti - di dipingere in altre sedi la nostra iniziativa come un'attività di tipo polemico, di tipo politico. No, non è assolutamente questo, è frutto di un interrogativo fondamentale, la cui risposta incide direttamente sull'uso dei soldi pubblici e sulla funzionalità di un'opera pubblica strategica per la nostra regione. Questo è quanto.

Presidente - Consigliere Marquis ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Da architetto ad architetto andiamo avanti con l'esame della mozione.

Intervengo anch'io per fare alcune considerazioni di carattere tecnico-amministrativo sul procedimento, perché, come è stato detto dai colleghi che mi hanno preceduto, l'obiettivo di questa mozione è proprio questo: intervenire per valutare lo stato dell'arte della pratica e per capire quale sarà la sua evoluzione.

Sotto il profilo tecnico sicuramente questo è un dossier che parte da lontano, che parte dal 2012 con l'inizio della progettazione, allora preliminare, che ha avuto poi tutto il suo iter, causa anche i ritrovamenti dei beni archeologici e tutto quello che ne è connesso e che ha avuto seguito, ma lo spartiacque di gestione di questa pratica risale al 2021, con atto ben preciso: una risoluzione presentata in quest'aula, che è stata votata e che poi ha avuto attuazione con la delibera di Giunta regionale 1180/2021 del 20 del mese di settembre.

Questa risoluzione, di fatto, faceva ripartire l'iter di realizzazione dando un mandato al Governo regionale di dare attuazione alle disposizioni politiche che aveva dato il Consiglio regionale nella risoluzione del maggio 2021.

Questa risoluzione è una risoluzione molto puntuale nel fornire gli indirizzi, dà mandato al Governo regionale di procedere con il progetto esecutivo dell'ala est per verificare l'attuazione e anche il costo di realizzazione di quella parte di opera e di proseguire contestualmente alle fasi progettuali della ristrutturazione dell'attuale Ospedale, le fasi 4 e 5.

Ma perché contestualmente? Perché la parola non era stata usata a caso in quel momento, è perché il procedere contestualmente dava la possibilità alla pubblica amministrazione di avere contezza del costo complessivo di realizzazione dell'opera prima di dar corso ai lavori d'appalto.

Quando siamo passati alla delibera d'attuazione del mese di settembre, è sparita la parola "Contestualmente"; da lì in avanti cosa è successo? Ha avuto la sua evoluzione l'iter, è andato avanti il progetto esecutivo della fase 3, purtroppo riguardo alla fase 4 e alla fase 5 ci risulta - poi magari l'Assessore ce lo confermerà - che a oggi non è stato nemmeno dato l'affidamento dell'adeguamento della progettazione preliminare, che oggi si chiama di fattibilità tecnico-economica. Pertanto ci troviamo in una condizione, come è stato detto dal collega che mi ha preceduto, che così facendo abbiamo oggi l'idea di quanto costa la fase 3, non abbiamo un'idea di cosa costa la fase 4 e 5, non abbiamo un'idea di quelli che saranno i tempi che richiederà la fase 4 e 5, non abbiamo un'idea sulla realizzabilità tecnica della fase 4 e 5.

Attenzione, però, quando si progetta un'opera, bisogna partire dalla progettazione preliminare, perché è quella che definisce le caratteristiche tecnico-economiche dell'opera nel suo complesso; non solo è una questione di approccio di buon padre di famiglia, ma la gestione di una pratica soprattutto di una complessità come questa è anche una questione di un corretto approccio di un amministratore pubblico

Un amministratore pubblico non può dire: "Io procedo, poi realizzo quell'altra parte, costi quello che costi", non è questo un modo d'intervenire nella gestione di una pratica pubblica, e questo non lo prevede il codice degli appalti dei contratti, non è prevista questa modalità di procedura, pertanto l'impegno che è stato evidenziato nella mozione è solo quello di dire: "Attenzione, è bene avere contezza del costo complessivo dell'opera e pertanto vi chiediamo di procedere da una parte alla definizione e mettere a disposizione la progettazione esecutiva della fase 3, e dall'altra di mettere sul tavolo il costo di realizzazione della fase 4 e 5", perché diversamente, sul piano prettamente teorico, perché non siamo in grado di avere degli elementi aggiuntivi allo stato attuale, ci potrebbero essere persino delle sorprese, nella peggiore delle ipotesi che magari gli interventi sulla fase 4 e 5 dovevano essere molto diversi da quelli che erano immaginati in precedenza, o addirittura che si debba rinunciare.

Se si deve rinunciare, cosa si dice? Qualcuno magari potrebbe dire: "Abbiamo il Beauregard", ma no, viene meno il concetto del presidio unico ospedaliero, quindi bisogna fare attenzione a come si procede nella realizzazione di un'opera pubblica.

Pertanto, a nostro avviso, è corretto sollecitare la consegna del progetto preliminare della fase 4 e 5 per sapere qual è il punto di caduta della realizzazione di quest'opera e sapere anche i tempi, perché, diversamente, dagli elementi che noi abbiamo oggi in mano, partiamo da un costo complessivo, che era previsto nella progettazione preliminare, di 120 milioni per la realizzazione dell'intervento nel suo complesso, in cui la fase 4 e 5 valevano 27 milioni nel 2012.

Se vado a prendere la tabella dell'analisi costi-benefici che ha fatto la Bocconi nel 2020, questi 27 milioni sono diventati 23, a fronte invece del costo complessivo che è passato da 120 a 169, quindi siamo sicuramente consapevoli che questo costo, che era previsto su queste tabelle, non è coerente con quelle che saranno le eventuali previsioni della progettazione preliminare.

Il costo complessivo che era stato impegnato era 120, se togliamo i 27 del preliminare della fase 4 e 5, erano 93 milioni quelli per arrivare alla fase 3, che oggi sono raddoppiati.

Cosa succederà con la fase 4 e 5, Assessore? È questa la domanda che abbiamo portato all'attenzione del Consiglio regionale: "Quali saranno i tempi della realizzazione complessiva dell'intervento? È questa la domanda a cui bisogna dare delle risposte.

Ci saranno dei problemi nella realizzazione della fase 4 e 5 sotto il profilo tecnico o tutto procederà come è stato previsto nella vecchia progettazione preliminare del 2012?

Queste sono le domande a cui un amministratore che esercita con coscienza il suo ruolo deve dare delle risposte.

Credo che non possa che essere condivisibile questa mozione dal Consiglio regionale: prima di dar corso a degli importanti impegni finanziari, a contrattualizzare degli importati impegni finanziari, dobbiamo sapere qual è la spesa che dobbiamo affrontare.

Questa è la nostra richiesta e credo che vada data una risposta a questa domanda, perché non è vero che le responsabilità non hanno un colore, le ho detto prima che lo spartiacque della gestione di questa pratica è il 2021, perché dal 2021, sotto il profilo amministrativo, è cambiata la situazione, pertanto bisogna avere contezza di questi aspetti.

L'invito che le facciamo è quello di non sottovalutare le preoccupazioni che le abbiamo espresso, perché sono delle preoccupazioni importanti che possono creare delle problematiche di diversa natura, sia per il ritardo al soddisfacimento della realizzazione di un'opera pubblica, quindi della soddisfazione dei bisogni di una comunità, ma sia anche per responsabilità di carattere personale.

Presidente - Consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Torniamo ancora una volta a parlare di Ospedale, lo abbiamo fatto tanto in questi anni e abbiamo più volte sottolineato alcuni aspetti, ma voglio richiamare quello che le ho detto ieri in un'altra occasione: a volte a parlare troppo con le testate giornalistiche si rischia di dire delle cose che poi inevitabilmente vengono disattese. Io non farò un intervento di carattere tecnico, ma cercherò di dare pochi numeri e di ricordare alcuni passaggi che ritengo che siano fondamentali rispetto a quanto è passato dal 2012 a oggi: al 2012 risale il primo preliminare, quando vi sono stati innumerevoli dibattiti, innumerevoli presentazioni alle istituzioni, ai Comuni, al Comune di Aosta, alla cittadinanza e poi revisioni, ulteriori valutazioni e approfondimenti, confronti.

Direi che la camionata di documenti che sono in nostro possesso fanno sì che si capisca che questo è un percorso davvero irto d'insidie e che tutti noi - tutti voi conoscete bene colleghi, perché lo avete fatto e lo avete approfondito nelle diverse posizioni, qualcuno ha anche modificato i suoi atteggiamenti - sappiamo dove era l'obiettivo, dove si è definito, come realizzarlo e soprattutto quanti erano i costi eccetera.

Non posso non richiamare alcuni momenti che ritengo significativi e definirei fondamentali: era l'agosto 2020, eravamo in piena pandemia che aveva attenuato la sua aggressività, e richiamo quella riunione nella sala Maria Ida Viglino dove erano presenti il Presidente della Giunta di allora (e anche di adesso), l'Assessore alla sanità, che in quel momento ero io, l'Azienda, la SIV, la Soprintendenza, lo studio di progettazione, l'insieme dei dirigenti di tutte queste energie e delle strutture competenti.

L'obiettivo era capire se, alla luce dei diversi ritrovamenti archeologici, aveva ancora senso prevedere l'ampliamento a est dell'Ospedale Parini, quindi la realizzazione del presidio ospedaliero unico per acuti H24 e H12, chiedendo certezze alla Soprintendenza, e successivamente, ovviamente, la ristrutturazione dell'attuale Parini, e ne ha parlato il collega Distort.

A seguito, proseguire il percorso rispetto al progetto preliminare del 2012 e si definì in quell'occasione un modus operandi tra Soprintendenza, SIV e i progettisti. Ma la politica cosa diceva? È necessario fare presto, questo era il leitmotiv di quel momento: è necessario fare presto perché lo diceva la politica, lo dicevano i medici, lo dicevano i sindacati, lo diceva la popolazione.

Andiamo al 17 febbraio 2021, audizione in Commissione, in cui chiediamo alla SIV se erano in qualche modo migliorati i rapporti con la Soprintendenza che sembravano un po' spigolosi in quel momento, se si era riusciti a portare avanti i percorsi individuati o se c'era ancora la tendenza, allora forte perché le persone che allora si erano presentate, erano un po' pronte a frenare... si era chiesto d'individuare con chiarezza i tempi sulla base delle modifiche progettuali richieste, anche appunto a seguito della pandemia, visto che si partiva già da un progetto definitivo e non da zero.

Il 12 maggio 2021 vi fu una lunga giornata di dibattito e discussione generale in quest'aula, al centro dell'attenzione era il Progetto Salute 2030, dopo aver audito in una riunione congiunta della III e della V Commissione un numero importante di esperti, professionisti, urbanisti, architetti - ne cito uno, l'architetto Pinera, che aveva dato delle suggestioni piuttosto significative.

Ovviamente lì si sono fatte tantissime suggestioni, c'era chi richiamava lo studio Progenzi, chi voleva un Ospedale da un'altra parte, non le sto a citare perché l'ho già detto mille volte, e in quell'occasione s'iniziò a parlare anche di attrattività, di avere un Ospedale di una certa qualità, significava poter avere - anche da parte dei medici che vincevano i concorsi in Piemonte, in Lombardia e in Liguria - di avere la possibilità di dire: "Ma sì, andiamo in Valle d'Aosta che c'è un ospedale nuovo".

Questo era anche uno dei motivi per cui si chiedeva energia nell'andare avanti in quella direzione. Nessun salto nel buio, si chiedeva chiarezza, trasparenza e tempestività, quindi si chiedeva azione, si chiedeva di proseguire.

Il progettista, architetto Felli, si era espresso con molta chiarezza e precisione su l'Ospedale H24, l'Ospedale H12 e il nuovo materno infantile e, soprattutto, la maggioranza, che voi rappresentate, aveva deciso che si proseguiva sulla strada intrapresa, ovvero un nuovo Ospedale con ampliamento a est e ristrutturazione del Parini nelle fasi 3, 4 e 5.

È quello che hanno sostenuto poi i sindacati, che abbiamo visto in audizione nei diversi momenti, quando abbiamo audito i sindacati e i medici in occasione del Piano salute e benessere sociale: "Fate presto, fate presto, perché davvero c'è bisogno di avere quell'ospedale nuovo".

Dal maggio 2021 veniamo al 2023, il 22 giugno c'è stato davvero tutto il tempo per quell'azione di cui parliamo, dal maggio 2021 al 22 giugno 2023 sono due anni.

Dell'esecutivo della fase 3, lo abbiamo chiesto, non si sapeva nulla, del definitivo almeno della fase 5 avevo richiesto - e non si sapeva nulla - il piano dei costi, un crono programma, niente, non c'era nulla, quindi richiamando anche i nostri comportamenti fino lì tenuti, a favore di quella realizzazione, chiedevamo appunto contezza di che cosa significasse, perché in quella data di giugno si erano stanziati i famosi 60 milioni nell'assestamento di bilancio, 60 milioni d'investimento suppletivo, e io dissi chiaramente: "Non basteranno, ci fanno pensare - è tutto registrato - che è opportuno che si ritorni al tavolo e che vengano affrontate le diverse questioni, ma attenzione: è tardi".

Mancavano gli studi sull'impatto del traffico, sul tessuto urbano, si stava convocando il tavolo tecnico di lavoro, questa era la dichiarazione dell'assessore Marzi del 12/10/23.

Veniamo sempre a novembre 2023: il 9 novembre, discussione generale sul DEFR: dopo un ampio dibattito sul tema si sollecitano i progetti per un confronto in Commissione più volte, e non solo noi, ma tutte le forze politiche di opposizione.

27 novembre 2023: in II Commissione, audizione della SIV, l'amministratore unico, ingegner Fabiani; manca il verbale del tavolo della conferenza dei servizi che non era ancora a disposizione e il 3 dicembre mancava ancora il verbale.

Questo testimonia la lentezza di un processo che non poteva avere lentezza, che doveva andare avanti in modo deciso, mancava l'impatto acustico, mancava l'impatto sulla viabilità, mancava lo studio del traffico intorno alla città di Aosta intorno al Parini, che abbiamo poi richiesto attraverso un 116. Anche lì si chiedeva contezza dei tempi.

Illustrati i percorsi, ci è stato detto che in cinque mesi e mezzo gli scavi archeologici sarebbero stati completati e poi si sottolineava che i primi dieci giorni di dicembre potevano iniziare i lavori, compreso l'intervento delle palificate, da collocare su Viale Ginevra, su specifica domanda del sottoscritto.

Ora in questi giorni ci viene trasmessa la relazione della Soprintendenza intitolata: "Approfondimenti sulle attività di scavo in corso di svolgimento nell'area di ampliamento dell'Ospedale Parini" e, sulla base della lettura di questo documento, non credo si possa pensare che in cinque mesi e mezzo si siano completati i lavori come si è sostenuto in Commissione, non ci sono certezze su questo punto di vista.

Fatto questo sintetico percorso, sostenendo ovviamente la mozione che abbiamo firmato, ci chiediamo, colleghi, che cosa è successo dal 21 maggio 2021 al 22 giugno 2023: due anni di pausa di questo percorso, incredibilmente e incomprensibilmente, non sappiamo darci conto. Un problema forse legato alla crisi politica che avete vissuto, tutta interna alla maggioranza?

Certamente la lunga crisi politica (che si è conclusa con gli avvicendamenti della Presidenza, della Giunta e dell'Assessore alla sanità) ha interrotto, ha rallentato questo percorso, non c'è dubbio, la ridistribuzione delle deleghe, quindi il cambio tra coordinatori e dirigenti, il ritardo nell'approvazione del (incomprensibile) della SIV che non poteva neanche assumere una persona.

Noi abbiamo controfirmato la mozione elaborata da un centro-destra assolutamente preoccupato per la mancanza di trasparenza e di chiarezza, noi abbiamo fortemente chiesto, in questi due anni di progettazione, il progetto esecutivo della fase 3, la valutazione dei costi; mi chiedo: avete stanziato 60 milioni in più, quindi avete portato a 187 milioni l'intervento sull'Ospedale, ma non avendo l'esecutivo, c'è un computo metrico che dice che possono essere sufficienti o magari ne avanzano ancora? Questa è chiarezza, questa è trasparenza.

Poi le fasi 4 e 5 - lo hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto - vanno formalizzate dice l'Assessore; formalizziamole, il tempo c'è stato, quel documento e quell'indirizzo che si era dato, prevedeva che si andasse in quella direzione e che in questo momento le fasi e 4 e 5, la fase di ristrutturazione del Parini fosse operativa.

Io concluderei con le riflessioni che ho già fatto in Commissione - e mi pareva che l'ex collega Barmasse concordasse con questa nota - cosa vogliamo noi di Forza Italia rispetto alla sanità in Valle d'Aosta? Intanto vorremmo armonia, serenità, fare in modo che gli operatori e i professionisti della sanità vadano a lavorare con stimolo, con piacere, con la giusta empatia e la disponibilità verso i loro colleghi e verso gli utenti; spesso non avviene.

La conflittualità è ancora molto forte, molto probabilmente un Ospedale nuovo darebbe delle risposte significative anche in quel senso.

I cittadini devono essere, per conto nostro, al centro delle attenzioni di tutta la sanità, dobbiamo ridurre la burocrazia.

Vi leggo una nota: "Buongiorno, per richiedere una copia del dischetto, occorre rivolgersi all'ufficio cartelle cliniche del quale le lascio i recapiti" - questa è la radiologia - "Le anticipo già che al momento siamo senza dischetti, quindi i tempi di attesa potrebbero essere più lunghi". Non è possibile una roba del genere.

Riduzione delle liste d'attesa: una riduzione incisiva delle liste d'attesa, per interventi chirurgici ma anche per le visite specialistiche, cosa che non avviene, ma ne parleremo, al prossimo Consiglio ve lo assicuro.

L'attività di ricerca: ieri abbiamo parlato del test DNA fetale, perché non lo facciamo fare al CMP3? Lo ribadisco questo, è un'opportunità, ce l'abbiamo in Valle d'Aosta, non andiamo a portare fuori i soldi.

Vogliamo un Pronto Soccorso efficiente, come i centri traumatologici, vogliamo dare risposte certe ai cittadini, una gestione organizzativa molto più efficiente di quella che abbiamo ora soprattutto in Ospedale.

Il piano salute e benessere sociale che è stato approvato vedrà tempi lunghi per vedere almeno l'80% della sua attuazione, perché sicuramente traguarderà alla prossima legislatura ma forse sarà già superato e bisognerà prevederne un altro, perché quello è un piano triennale. Poi c'è un nuovo atto aziendale; l'ha detto il dottor Uberti: ci vuole un anno per la sua messa a regime, e anche questo è un ulteriore problema.

Io credo che sia sufficiente concludere dicendo: basta annunci, è ora di fare azione, di dare corpo a far sì che ci si muova, che si vada a buon fine, e che si possa avere in Valle d'Aosta il nosocomio unico come quello che abbiamo a suo tempo previsto e sostenuto, perché altrimenti così davvero siamo in difficoltà.

Aspettiamo quanto prima quello che abbiamo richiesto nella mozione, i tempi sono quelli, e siamo certi che con un po' di buona volontà si possa arrivare a buon fine.

L'esecutivo, visto che è stato dichiarato dai giornali che è in via di validazione, credo che potrebbe arrivare in tempi ragionevoli.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Inizio il mio intervento dicendo "Alla buon'ora".

Sono felice di aver sentito tante persone che oggi sostengono convintamente quanto io e la collega Minelli, già nel maggio 2021, dicevamo e mettevamo nero su bianco su una risoluzione che, proprio in una delle due impegnative, portava: "Sono necessari ulteriori approfondimenti, riferiti alla visione dell'intero presidio ospedaliero, della nuova destinazione dell'Ospedale Beauregard e dell'ex maternità, ai costi e ai tempi di realizzazione delle opere previste, nonché al reperimento dei fondi necessari".

Sottolineo il fatto che si parlava d'intero presidio ospedaliero, perché, come è stato ben rappresentato dai colleghi prima di me, adesso stiamo parlando di un pezzo, cioè dell'Ospedale per acuti che è un pezzo di un intero progetto che serve per la sanità valdostana.

Sotto questo punto di vista mi sembrava che il dottor Barmasse avesse le idee un po' più chiare: ha comunque inserito nuovamente l'elisuperficie, ha chiesto che ci fosse la costruzione del Polo materno-infantile, ha sostenuto fortemente, ad esempio, lo spostamento del reparto di salute mentale, ben comprendendo quello che dicevano i suoi colleghi in Ospedale.

L'unica richiesta che è stata fatta dai medici ospedalieri era di avere un presidio unico.

Oggi stiamo parlando, come dicevo, di un pezzo, a cui rimarrà collegato un pezzo vecchio con superfetazioni da abbattere, avremo ancora il Beauregard, avremo ancora l'ex maternità e di tutto questo continuiamo a non conoscere i costi totali dell'opera, costi totali che, ripeto, essere un'opera unica e il fatto che venga suddivisa al suo interno ha già qualcosa di sbagliato.

Nella riorganizzazione sanitaria, tutti quei pezzi sono importanti, perché, se io continuo ad avere il materno-infantile al Beauregard, avrò delle esigenze diverse rispetto ad averle lì, accanto all'ampliamento e al vecchio Parini.

Poi torniamo alle spese, perché questo è il tema, nel 2021 SIV aveva fatto un conto - un po' a spanne, credo - di quanto era già stato speso, si parlava di 15 milioni per il cunicolo di Via Roma, per lo scavo archeologico, per il progetto, per la revisione, per il parcheggio e via dicendo; dopodiché cosa abbiamo fatto? Nel 2021, proprio dopo quella risoluzione, abbiamo messo dei soldi per le varianti e, come giustamente ha dichiarato e riportato l'assessore Marzi, adesso abbiamo già la realizzazione delle nuove centrali, che sono l'avvio di quell'ampliamento del Parini, perché se non ci sarà l'ampliamento nessuno avrà bisogno di quelle nuove centrali.

Qui stiamo di nuovo parlando di 3,7 milioni di fondi regionali e di 2,7 milioni di fondi PNRR.

Credo che questa mozione cerchi di fare un po' di chiarezza, e apprezzo che i colleghi, nonostante forse anche in altre occasioni non abbiano sostenuto queste nostre tesi, oggi lo chiedano anche loro, perché secondo me è corretto che la comunità valdostana sappia qual è il disegno definitivo, che cosa questa maggioranza pensa di fare, e non può essere solo il pezzo dell'Ospedale per acuti, perché non può essere solo quello. Oltretutto stiamo parlando di un contenitore: a oggi non sappiamo ancora cosa ci sarà all'interno di quel contenitore, perché è normale che se parliamo di ambulatori, da una parte e dall'altra, vuol dire raddoppiare il personale, vuol dire raddoppiare i macchinari.

Tutto questo, in questo momento, non lo sappiamo, e torno all'esempio banale di oggi: chi di noi si metterebbe a costruire un parcheggio senza sapere se può far casa, se quella casa magari ha solo il primo piano e la cucina ma non può metterci la camera? Nessuno lo farebbe, questo è del tutto evidente, e voi state continuando in quest'opera.

Credo quindi che vada sostenuta questa mozione e ringrazio i Consiglieri che l'hanno presentata.

Presidente - La discussione generale è ancora aperta, interviene l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Qua, di fatto, di politico non c'è assolutamente nulla e il Consiglio quello che voleva votare di politico l'ha già votato l'anno passato, non siamo neanche in un confronto tra tecnici di matrice architettonica piuttosto che ingegneristica, anche perché altrimenti non sarei qui.

Veniamo a cosa invece deve fare la società di scopo di riferimento: il progetto preliminare della fase 4 e 5 del nuovo Ospedale Parini non può essere preso in considerazione senza preventiva verifica, validazione e approvazione dei diversi progetti che compongono la precedente fase 3, questo per evidenti ragioni di complementarietà, coerenza e congruenza.

Il progetto preliminare delle fasi 4 e 5 non è ancora stato sottoposto a pareri previsti nella fase istruttoria e non è ancora stato validato, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello economico.

La delibera di Giunta 1180/2021, più volte richiamata, approva il mandato a SIV per l'attuazione della risoluzione del Consiglio regionale 6.01 del maggio 2021 e la delibera di Giunta regionale 707/2022 approva la convenzione appunto tra Regione e SIV.

Entrambe le delibere danno mandato a SIV della revisione del progetto preliminare della fase 4 e 5. La società SIV ha già programmato - non appena approvato il progetto esecutivo della precedente fase 3 ad oggi completamente finanziata - di procedere ad attenta e puntuale valutazione del preliminare delle fasi 4 e 5 sotto ogni profilo e di concerto con l'Azienda USL.

Il progetto esecutivo della fase 3 è prossimo alla conclusione, con imminente validazione da parte della società esterna incaricata. All'esito della validazione, sarà possibile effettuare una stima in termini di costi complessivi e tempi di realizzazione previsti.

Veniamo a una proposta di emendamento che facciamo ai proponenti che, per correttezza, leggo nella sua interezza: "Preso atto dello stato della progettazione del nuovo Ospedale Parini di Aosta, intrapreso con la progettazione preliminare del 2012 e delle successive fasi progettuali, vista la legge regionale n. 7 del 25 maggio 2020 che stanzia 60 milioni aggiunti, considerato che vi è stata una lunga fase di approfondimenti, generata dai ritrovamenti archeologici e dagli studi di compatibilità, approfondimenti che hanno portato a una rivisitazione dell'opera, alla quale si è dato corso con la delibera di Giunta regionale 1180/2021, che dava attuazione alla risoluzione consiliare del maggio 2021, disponendo la revisione della progettazione definitiva ed esecutiva della fase 3, garantendo la compatibilità dei servizi ospedalieri con il sito archeologico; disponendo inoltre che la fase 4 e 5, la revisione del progetto preliminare, prevedendo la demolizione del corpo C, al fine di consentire la realizzazione del nuovo Polo materno-infantile, dato atto della disponibilità già manifestata più volte in aula dall'Assessore competente nel condividere l'iter amministrativo di un'opera di tale portata, rendendo disponibile al Consiglio il progetto esecutivo a seguito della sua validazione, il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a mettere a disposizione del Consiglio regionale quanto validato: il progetto esecutivo della fase 3 con indicazione dei costi aggregati complessivi e dei tempi di realizzazione previsti e successivamente, una volta validato, il progetto di fattibilità tecnica ed economica delle fasi 4 e 5, ex progetto preliminare, per l'individuazione dei servizi ospedalieri complessivi.

Questa è la proposta di emendamento che proponiamo a quest'importante mozione.

Mi sento anche, per specifica, far presente al collega Marquis, rispetto alla 6.01, che a mio modesto avviso, nel momento in cui puntualizza il "Contestualmente", come noi abbiamo fatto nella parte impegnativa, è anche importante che si contestualizzi che il "Contestualmente" è per l'individuazione dei servizi ospedalieri complessivi, quindi di fatto che questo ha una rilevanza non da poco, visto che buona parte della mozione invece parla di costi; sono due cose diverse ma lei, che è un architetto, lo sa meglio di me.

Per quanto invece riguarda la parte del corpo K e del corpo L, questo è un lotto funzionale e sono di fatto lotti funzionali e quindi autonomi per acuti, quindi ha un'assoluta rilevanza, da un punto di vista anche progettuale, che questo corpo funzionale per acuti dia una risposta nel minor tempo possibile, appunto come richiamato dalla mozione, a quest'aspetto.

I lavori dell'Ospedale, tra l'altro, sono in unità di concessione edilizia dal 2014 e non a caso il progetto è ancora in variante.

Venendo poi dopo a quanto spesso richiamato rispetto alla 1180, nella parte impegnativa cita testualmente di: "Approvare il mandato alla società SIV S.r.l. per l'attuazione della risoluzione del Consiglio regionale 6.01 in data 13 maggio 2021 e di procedere alla revisione della progettazione definitiva ed esecutiva della fase 3, relativa all'ampliamento a est dell'Ospedale, e del progetto di fattibilità tecnica ed economica, ex progetto preliminare, delle fasi 4 e 5, secondo le motivazioni e le modalità indicate in premessa".

Secondo me, per correttezza - visto che stiamo sempre non facendo politica ma leggendo atti amministrativi - è importante leggere quello che per la fase 4 e 5 è indicato in premessa, cioè:

1) presidio unico ospedaliero regionale Parini e la conclusione della revisione e verifica dei progetti definitivi ed esecutivi del corpo di ampliamento ospedaliero ad est e l'avvio della gara d'appalto dei lavori;

2) gara d'appalto dei lavori della fase 3, terzo lotto, di ampliamento ospedaliero;

3) attuazione di eventuali lotti d'intervento anticipati e propedeutici all'intervento di ampliamento ospedaliero avente lo scopo di ridurre la componente futura di scavo archeologico residuo;

4) avvio dei lavori di ampliamento ospedaliero, terzo lotto della fase 3 dell'intervento;

5) avvio della progettazione e verifica della fase 4 di ristrutturazione dell'Ospedale Umberto Parini.

Presidente - Consigliere Sammaritani, a lei la parola.

Sammaritani (LEGA VDA) - Assessore, non mi ha convinto per niente, io capisco questi tentativi, questa mozione è una mozione pericolosa su certi aspetti, quando si fa amministrazione si capisce perfettamente, perché, l'abbiamo detto già all'inizio, dovremmo ricondurre il tutto ai principi, perché andare nel dettaglio a volte poi ci può sviare, ci può confondere, può confondere soprattutto chi sta ascoltando e non certo noi, che magari abbiamo ben chiari alcuni punti di passaggio di queste vicende.

Riprendo da dove sono partito, nel senso che nell'articolo - e poi è emerso chiaramente anche oggi in questo dibattito - il tema è che in un'opera, che è un'opera organica - non è un'opera che si può leggere a pezzi, come invece si sta tentando di fare da parte vostra - l'Ospedale per acuti sicuramente è una cosa, ma sta tutto assieme, perché sennò tanto vale fare i tunnel che li collegano, fare altre opere che sono molto costose, molto importanti e molto impattanti per tenere tutto assieme.

È evidente, l'ho detto fin dall'inizio, che è un progetto politico chiaro quello di mettere tutto assieme in un unico polo, poi c'è l'H24, l'H12, il reparto materno-infantile, quello della salute mentale... deve stare tutto assieme.

Se questo è un dato scontato, è evidente che l'opera pubblica che andiamo a realizzare è un'unica opera, non è un insieme di pezzi di opere, perché una non sta senza l'altra, come giustamente sottolineava anche la collega Guichardaz.

Allora ripartendo dall'articolo di stampa che, come dico, riporta dei fatti ed elementi che ormai abbiamo acclarato anche in questa discussione, il titolo dice: "Le fasi 4 e 5 vanno formalizzate" - quindi non sono ancora state realizzate e immagino che nemmeno l'incarico sia stato ancora dato - e "Per l'Ospedale nuovo costi finali ancora da definire".

Ora un amministratore pubblico come fa a dire una cosa del genere? Stiamo realizzando un'opera, ma non sappiamo quanto costerà, questa è la lettura unica che si può dare - perché qui c'è un occhiello, abbiamo detto che c'è un titolo, ci manca il sottotitolo - ma i lavori sono già iniziati, è quella la grossa criticità di questo procedimento amministrativo.

Fare questo è davvero fare un salto nel buio, cioè non puoi iniziare un'opera quando ancora non sai se l'intera opera è fattibile e quanto costerà. É un dato di violazione di principi essenziali di buona Amministrazione, è indiscutibile questo, tant'è che ho passato parecchio ore - e fa parte del mio mestiere di prima - a consultare banche dati di giurisprudenza (Consiglio di Stato, Corte dei conti, ANAC) e precedenti di questo genere non se ne trovano, ma è evidente, perché qual è l'amministratore che inizierebbe a costruire un'opera senza sapere dove va a finire? Questo è un dato talmente eclatante che non c'è neanche bisogno di fare grosse elaborazioni o elucubrazioni su questo concetto, perché effettivamente non si trova un solo precedente in tutta Italia che abbia avuto come oggetto il fatto: "Ma sapete che quell'Amministrazione ha iniziato a costruire un'opera ma poi non sapeva bene quanto sarebbe costata alla fine?". É evidente.

In effetti un precedente c'è, un precedente assimilabile, anche se non identico al nostro, è quello dell'Ospedale di Fermo nelle Marche, anche lì, guarda caso, ritrovamenti archeologici, ritardi, aumenti di costi, peraltro neanche con grandi colpe di nessuno, probabilmente, ma già l'ANAC aveva acceso un faro su questo tipo di procedura perché diceva: "Già solo questi costi, l'allungamento delle procedure burocratiche ha fatto sì che i costi lievitassero", perché è quasi inevitabile che avvenga così, è difficile vedere i costi che diminuiscono.

Da qui si capisce già anche l'atteggiamento di questi organismi di controllo, cioè l'orientamento è piuttosto severo: anche in presenza di eventi che appaiono imprevedibili, tutto sommato, si tende a ritrovare o comunque ad attenzionare una situazione del genere.

Ma non sono qui a fare del terrorismo giudiziario in questo caso, ci mancherebbe, il problema è che all'interno di questa maggioranza e del Governo regionale ci sono componenti con grande esperienza di amministrazione, abbiamo Assessori, ex Presidenti, ex Assessori che hanno rivestito vari ruoli, basti pensare che lo stesso attuale Assessore alla sanità prima aveva le opere pubbliche, quindi non credo che siano persone digiune di questi concetti, quindi questo non coinvolge soltanto questioni di principi generali e norme vigenti in materia di opere pubbliche, perché quest'azione che è stata avviata con un avvio di opere senza ancora comprendere l'ultima fase delle opere, quindi le fasi 4 e 5 - che a chi sta fuori ricordo si tratta della costruzione del Polo materno-infantile e poi della ristrutturazione del vecchio Parini - è in contrasto anche con quella che è stata più volte citata, la DGR 1180/2021, perché effettivamente emerge chiaramente in quella delibera di Giunta, che è figlia di una risoluzione ben precisa, che doveva esserci contestualità tra il progetto esecutivo della fase 3 e la progettazione preliminare, quindi lo studio di fattibilità tecnico-economica delle fasi 4 e 5, una contestualità che emerge da tutto il corpo della delibera, perché a pagina 3 di questa delibera 1180 si dice e si richiama la risoluzione del Consiglio regionale del 13 maggio 2021, con cui s'impegnava il Governo a procedere con la variante del progetto, a proseguire contestualmente le fasi progettuali della ristrutturazione dell'attuale Ospedale e a determinare la definizione dei servizi ospedalieri eccetera eccetera.

Si dice anche dopo - e cito proprio a sprazzi, ma potete poi andarvela a leggere - alla pagina 3 di questa delibera di Giunta: "Nonché alla realizzazione, in termini cronologici adeguati, dell'attuale progetto complessivo dell'Ospedale", quindi è un tutt'uno, torno a ripetere quello che dicevo prima, e si parla di contestualità.

A pagina 5 si dice di nuovo: "Ritenuto opportuno, per quanto riguarda le fasi 4 e 5 - in attuazione del secondo punto della risoluzione del Consiglio regionale in data 13 maggio 1021 - di proseguire contestualmente le fasi progettuali della ristrutturazione dell'attuale Ospedale e di terminare la definizione dei servizi ospedalieri". Si dice sempre "Contestuale". Queste due fasi devono andare avanti assieme, ma è normale che debbano andare avanti assieme, perché - lo ribadiamo per l'ennesima volta - non puoi costruire un pezzo di Ospedale se non sai quanto ti costerà l'altro pezzo.

È questo, molto semplicemente, il tema.

Questa delibera poi ha delle criticità, perché effettivamente, quando poi si passa alla parte della cronologia degli interventi, quando si parla dell'anno 2023 c'è una criticità che probabilmente è uno dei problemi di questo procedimento amministrativo, perché dalla contestualità si passa a: "Avviare l'ampliamento senza che la progettazione e verifica delle fasi 4 e 5 sia già stata effettuata".

Questa probabilmente è un po' una criticità ed è forse da lì che nasce un po' questa deviazione del procedimento amministrativo, però poi alla fine viene rimesso tutto a posto nella deliberazione finale, che forse già l'Assessore ha citato, in cui si dice: "Delibera di approvare il mandato alla società SIV per l'attuazione della risoluzione del Consiglio regionale" eccetera eccetera "Di procedere alla revisione della progettazione definitiva ed esecutiva della frase 3 relativa all'ampliamento a est dell'Ospedale e del progetto di fattibilità tecnica ed economica, ex progetto preliminare, delle fasi 4 e 5".

Poi queste due fasi sono sfalsate, siete andati avanti con la fase 3 ed è rimasta indietro la fase 4 e 5, e questo è un problema del procedimento amministrativo gravissimo, perché appunto ha delle ripercussioni sugli aspetti tecnico-economici, quindi sull'uso dei soldi pubblici, estremamente importanti.

Ecco perché questa nostra mozione, come dicevo prima, non è certo un atto di terrorismo o di voler inguaiare qualcuno, ci mancherebbe, però vi vogliamo far prendere atto della situazione. Adesso nessuno potrà mai dire che non si sapeva; lo sappiamo, c'è un problema evidente in questo procedimento amministrativo che sta portando all'avvio della fase di costruzione dell'Ospedale parte nuova, perché manca l'altro pezzo.

È inutile girare intorno tanto a questa questione, è molto chiaro quello che sta accadendo.

In realtà, Assessore, noi non abbiamo affatto sparato in cielo, è lei che deve stare attento a non aver lanciato un boomerang piuttosto, perché è sempre uno strumento di caccia ma è molto più pericoloso che sparare in cielo.

Noi abbiamo avvisato, secondo noi questa mozione va votata nell'interesse di tutti, soprattutto di chi naturalmente ha delle responsabilità di Governo; noi quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto, adesso spero che ci sia una presa d'atto del buon senso amministrativo per arrivare a una soluzione di questa vicenda che già ha avuto fin troppi risvolti di complessità nel passato.

Presidente - Ci sono altri? Chiuderei la discussione generale se non vi sono altri interventi. Consigliere Marquis per secondo intervento.

Marquis (FI) - Assessore, non abbiamo capito bene dalle sue parole se il progetto preliminare della fase 4 e 5 è già stato commissionato o meno, le chiederei se ci può dare risposta a questa domanda nel secondo intervento.

In seconda battuta ci sono due parole su quanto lei ha asserito relativamente all'osservazione che ho fatto io del "Contestualmente"; guardi che la risoluzione diceva in modo molto chiaro quello che ho espresso, mi sono limitato a esprimere quel concetto, ma ne esprimevo anche un altro che adesso le evidenzio.

Diceva di andare avanti con le verifiche sulla fattibilità tecnico-economica comparativa di costi-benefici, non è stato fatto quel passaggio dopo, perché nella delibera 1180 è stato assorbito il parere dell'analisi costo benefici della Bocconi che era antecedente a quello che era stato evidenziato nella risoluzione del 20 maggio, pertanto ci sono tutta una serie di problematiche che andrebbero verificate. Il nostro vuole essere un approccio costruttivo per evitare d'incorrere in problematiche che poi sono difficili da gestire in fase a seguire, è meglio avere una situazione chiara sottomano per poi procedere con le dovute attenzioni, perché sicuramente i tempi di realizzazione dell'opera saranno più veloci se si parte bene rispetto invece a una situazione in cui si possono riscontrare delle problematiche post appalto.

Questa è la considerazione che facciamo noi come movimenti politici aderenti e appartenenti al centro-destra Valle d'Aosta.

Per noi l'obiettivo è importante, è importante soddisfare il bisogno della comunità nel migliore dei modi e nei tempi più veloci possibili, ma con assoluta contezza della spesa necessaria a realizzare l'opera; non ci sarebbe nessun privato che andrebbe a fare una cosa del genere in queste condizioni, come è difficile trovare un amministratore pubblico che se la senta di procedere in questa direzione.

Noi apprezziamo il suo coraggio a questo punto se non ritiene che ci vada un atto di riflessione, perché probabilmente ha maggiori certezze rispetto alle nostre che - guardando solo sotto il profilo amministrativo quali sono le problematiche - ci evidenziano tutta una serie di situazioni che sono sicuramente preoccupanti. Assessore, rifletta bene prima di esprimere il voto su quest'argomento.

Presidente - Siamo ancora in discussione generale. Altri interventi? Non vedo richieste d'intervento, chiudo pertanto la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Il Governo intende replicare? È già intervenuto in precedenza. Ci sono altri interventi? Consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - In dichiarazione di voto, a nome del gruppo Lega e ai sensi dell'articolo 71 del regolamento, chiedo il voto nominale.

Presidente - Consigliere Marguerettaz ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - A nome del gruppo dell'Union Valdôtaine, chiedo il voto segreto.

Presidente - Si applica il voto segreto. Mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 14

Favorevoli: 13

Contrari: 1

Astenuti: 19

La mozione non è approvata.