Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3286 del 9 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3286/XVI - Reiezione di mozione: "Progettazione delle comunità di energia rinnovabile in Valle d'Aosta".

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere, siamo al punto n. 94. Si è prenotata la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Come è noto, nel corso dei mesi di novembre e dicembre è stato approvato a livello europeo, e poi sottoscritto dal Ministero dell'ambiente, il decreto applicativo del decreto legislativo n. 199/2021 riguardante le incentivazioni per la costituzione e il funzionamento delle comunità di energia rinnovabile.

Il decreto è stato pubblicato sul sito del Ministero dell'ambiente della sicurezza energetica ed è entrato in vigore il 24 gennaio scorso, essendo avvenuta la registrazione della Corte dei conti.

Il prossimo adempimento sarà l'approvazione, da parte del Ministero - previa verifica da parte di ARERA e su proposta del gestore dei servizi energetici - delle regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi.

Adesso il quadro normativo regolamentare è sostanzialmente definito, inoltre sappiamo che per promuovere le comunità di energia rinnovabile sono previsti degli importanti fondi europei, sia tramite il PNRR sia attraverso il FESR, e pensiamo che sia il momento di decidere in qualche modo che cosa la Regione Valle d'Aosta vuole concretamente fare in merito alle CER.

Alcuni passi e alcuni elementi sono stati portati avanti nei mesi scorsi, lungo il corso del 2023, a nostro avviso con qualche cautela, ma crediamo che ora occorra accelerare. Sulla base di una mozione che proprio il nostro gruppo aveva proposto in Consiglio e che aveva avuto il consenso di tutti, nell'aprile del 2023 è stato attivato, e questo era l'impegno della mozione, un gruppo di lavoro propedeutico tra CELVA e Regione per l'individuazione delle modalità di sviluppo in Valle d'Aosta delle comunità di energia rinnovabile.

Nel corso dell'anno 2023 questo gruppo si è riunito quattro volte ed è stato avviato un primo lavoro di individuazione e monitoraggio dei consumi energetici dei Comuni valdostani, con la collaborazione sia di CVA che dei Politecnici di Torino e di Milano, e poi è stata prevista anche una collaborazione con La Chambre per un coinvolgimento delle imprese valdostane.

Noi pensiamo che adesso occorra andare oltre la fase esplorativa e passare alla progettazione delle CER, perché è diventato urgente individuare gli obiettivi di incremento di produzione di energia pulita e rinnovabile che si vuole perseguire in Valle d'Aosta attraverso queste realtà, ma poi anche il numero delle comunità energetiche, l'architettura, la loro forma giuridica.

Noi crediamo che la Regione debba avere un ruolo di coordinamento nel movimento delle CER e che debba operare in collaborazione con gli enti locali e tutti i soggetti che possono essere interessati.

Bisogna mettere a punto, a nostro avviso, un progetto CER per la Valle d'Aosta e a questo fine riteniamo che sia utile attivare un gruppo di regia della progettazione che, una volta definito l'obiettivo produttivo, individui quest'architettura delle comunità energetiche valdostane e la loro fisionomia giuridica.

Per essere più precisi, quante CER pensiamo di voler fare? Con quale configurazione? Associazione, cooperativa, fondazione o altro?

Nel corso della conferenza su efficienza energetica e CER che era stata organizzata dalla Regione il 19 ottobre dello scorso anno, il dottor Carbone, nel citare alcuni esempi di CER in corso di realizzazione in Italia, aveva evidenziato come nella nostra regione occorra valutare se realizzare un'unica comunità energetica articolata in alcune decine di sottogruppi, oppure alcune decine di CER come soggetti giuridici distinti.

Rispetto a questo tema, è interessante un'esperienza che è stata fatta e che si sta facendo nella diocesi di Treviso come pubblicato sul quotidiano Treviso Today del 28 dicembre 2023: "La Diocesi ha promosso la costituzione di un'unica CER per tutte le 265 parrocchie del territorio diocesano, articolata in 23 sottogruppi", che poi è il numero delle cabine primarie che sono presenti in quella diocesi. É stata fatta questa scelta anziché quella di costituire 23 soggetti giuridici autonomi.

Se si può fare una cosa del genere a Treviso, che ha un territorio molto più ampio, credo che si potrebbe fare anche nel territorio valdostano con i suoi 123 mila abitanti e le sedici cabine primarie.

A Treviso la diocesi, come tipo di configurazione, ha scelto la fondazione.

Noi dobbiamo chiederci che cosa vogliamo fare e anche, visto che ho citato l'esempio della diocesi di Treviso, se coinvolgere la diocesi valdostana vista la sensibilità che c'è all'interno del mondo cattolico nei confronti di questa realtà.

Ricordo che il primo incontro pubblico in Valle d'Aosta sulle comunità energetiche è stato proposto proprio dalla Pastorale sociale della nostra diocesi.

Poi voglio ricordare infine che ci sono i finanziamenti PNRR e FESR disponibili, quelli PNRR sappiamo che sono per i Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, quelli FESR non hanno questo vincolo. Fondi per attivare le CER: questi soldi saranno assegnati a chi arriverà prima, e c'è un limite agli investimenti che si possono finanziare.

Non dobbiamo rischiare, secondo noi, di arrivare tardi, al contrario, dobbiamo muoverci con una certa rapidità.

Con questa mozione noi proviamo a indicare una strada, diamo un contributo in questo senso e chiediamo al Consiglio d'impegnare il Governo regionale a costituire rapidamente un gruppo ristretto, indicativamente di non più di cinque soggetti, con adeguate competenze per la regia della progettazione delle CER in Valle d'Aosta.

Perché abbiamo parlato di un gruppo ristretto di non più di cinque persone? Perché mentre prima era utile coinvolgere - e lo è ancora naturalmente per portare avanti il discorso - i Comuni quanti più possibile (poi hanno aderito mi pare 17 a quel tavolo), però qui si tratta di fare delle scelte più operative che richiedono anche delle competenze tecniche che sicuramente ci sono all'interno del Dipartimento del COA eccetera eccetera, ma, anche chiedendo aiuto all'esterno, questa è una cosa che si può valutare.

Oltre a chiedere la costituzione di questo gruppo ristretto, pensiamo che si debba affidare - e questo è l'altro impegno, il secondo - a questo gruppo il compito specifico d'individuare: l'obiettivo che si vuole raggiungere di potenza installata tramite le comunità energetiche nella Regione, l'architettura di queste comunità e la forma giuridica più congeniale per le CER della Valle d'Aosta.

Infine il terzo impegno è quello di chiedere a questo gruppo di produrre il rapporto entro il mese di marzo 2024.

Il 31 marzo è fra un mese e mezzo, può sembrare un tempo ridotto, ma, se si dovesse decidere una cosa del genere, visto che sappiamo che per esempio gli uffici già da tempo si occupano della questione e sono in contatto sia con i politecnici che con le altre realtà sparse sul territorio omologhe al Dipartimento energia, noi crediamo che sia possibile mettere in piedi una struttura di questo tipo.

Presidente - La discussione generale è aperta. Se qualcuno intende intervenire nella discussione generale si prenoti. Non vedo richieste, la discussione generale è chiusa. Per il Governo, replica l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Come ha ricordato nella sua illustrazione, da qualche giorno è stato approvato il decreto e siamo in attesa delle ulteriori regole da parte del GSE.

L'illustrazione, ma non credo che fosse quella la sua intenzione, ha quasi dato un po' l'impressione che in questo momento non ci fosse un governo di questo tema, ma ripeto, non lo dico in senso polemico, ricordo solo cosa stiamo facendo noi e quest'affermazione non vuole essere polemica, ma preferisco chiarirlo.

Il lavoro che stiamo portando avanti, come ha ben ricordato, è di tipo politico attraverso quel tavolo e, come lei sa, lo abbiamo riunito in maniera costante nella misura in cui ci sono state delle cose da decidere insieme, e ringrazio anche i Consiglieri, vedo il consigliere Ganis, che hanno partecipato a questo momento di lavoro; col presidente Rosaire all'ultima riunione, ci siamo detti che l'attività della IV Commissione sarebbe stata di concerto all'interno di questo gruppo di lavoro e abbiamo portato avanti le cose insieme.

Abbiamo deciso la strada da fare, che è quella che ci ha visto impegnare, attraverso anche una disponibilità di CVA, tutta una serie di attività di studio che sono quasi alla loro fase finale di realizzazione, però allo stesso tempo, a livello tecnico, sia l'Assessorato che il COA sono al lavoro sui tavoli nazionali, perché il tema di aver finalmente un decreto non ha sciolto tutti i dubbi.

Le leggo un messaggio di questa mattina, ieri c'è stato il gruppo nazionale con ENEA, con le altre Regioni e con le altre Agenzie, sono stati decisi gruppi di approfondimento tematico a livello nazionale, perché alcuni aspetti, anche di tipo giuridico, sono ancora molto dubbi, c'è molta cautela da parte della Regione - e anche da parte delle Regioni più importanti - anche sul tema degli aiuti di Stato, e molti di questi dubbi sono condivisi dalle principali Regioni al tavolo.

C'è un grosso tema che è legato al beneficiario e a chi sono destinati i contributi per regolare gli aiuti di Stato, per dire che c'è un'osservazione attiva a livello tecnico amministrativo su quello che sta succedendo e c'è un governo politico e tecnico della situazione.

Noi non siamo d'accordo a formare un ulteriore tavolo che da un lato non avrebbe nessun valore di tipo normativo giuridico e dall'altro distoglierebbe ancora - non è che abbiamo mille tecnici da mettere a disposizione di ogni tavolo - l'attuale coordinatore, i tecnici che stanno lavorando nella struttura energia e il COA, dal lavoro che stanno facendo, che è un lavoro estremamente attento e dettagliato per ottenere nel più breve periodo tutte le informazioni necessarie.

Il mandato politico, dopo l'approvazione del decreto da parte del Consiglio dei Ministri, è stato quello di lavorare al completamento del disegno di legge che dovrebbe tener conto, tra l'altro, dell'accordo politico che è stato trovato in Commissione per cercare di realizzare un disegno legge maggiormente condiviso possibile, così da andare a costituire, all'interno di quel disegno di legge - se ci saranno tutti gli elementi per poterlo fare, ma anche per completare il disegno legge ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire - l'eventuale tavolo tecnico che non sarà esattamente quello che voi pensate ma che, quantomeno, avrà la possibilità di agire su un piano normativo attraverso una legge, attraverso la costituzione formale con delibera di Giunta.

Fare questo vuol dire dotarci finalmente di uno strumento che ci permetta, in termini di legislazione, di agire però, ripeto, ci sono ancora comunque dei dubbi.

Le strutture sono al lavoro per completare il disegno di legge.

Ricordo però anche, e lei lo sa, che la CVA sta completando quella parte tecnica di lavoro che ha dato, in piena disponibilità e autonomia, a disposizione degli enti locali e di questo gruppo di lavoro.

Per quanto riguarda il punto A, "Individuare l'obiettivo che si vuole raggiungere, di potenza installata, tramite le CER in Valle d'Aosta", attualmente è in fase di ultimazione lo studio condotto per le Comunità energetiche in Valle d'Aosta, il progetto è svolto da CVA in collaborazione con i Politecnici di Milano e Torino, prevede la realizzazione di studi di fattibilità volti a investigare le potenzialità di realizzazione e di configurazione di CER sul territorio regionale.

Il progetto, come sappiamo tutti, ha previsto una prima fase di richiesta dati degli edifici di proprietà pubblica, adesso sono in valutazione le potenzialità d'installazione di CER, si ritiene che a breve potranno essere forniti i primi risultati dello studio che verranno riportati in maniera dettagliata al gruppo di lavoro già in essere.

Un'ipotesi di architettura della CER VDA potrà essere analizzata in esito ai risultati di studio di CVA attraverso una discussione nell'ambito del gruppo di lavoro, come ci siamo detti, attualmente del punto 1 e poi, quando avremo la legge, la costituzione di un tavolo che ci permetterà di regolare queste politiche.

Rispetto ai temi più giuridici, come detto più volte, ora che abbiamo tutti gli elementi, possiamo andare a completare queste valutazioni che sono importanti, perché voi avete citato una delle cose che ha detto il dottor Carbone durante quel convegno estremamente interessante, magari sarà interessante anche riorganizzare un momento di lavoro tutti insieme; si ricorda bene - chi era presente lo ricorderà - che il dottor Carbone ha posto molta attenzione sul fatto di valutare bene tutta la fase di costruzione, sia a livello tecnico che giuridico delle CER perché ci sono già esempi di CER costituite che stanno producendo non il risultato atteso con evidenti problematiche, e l'ha detto in maniera molto critica ma anche molto costruttiva.

Ha detto: "Fate attenzione che non basta pronunciare la parola magica per raggiungere i risultati". La fase di progettazione di una CER è una fase molto, molto delicata.

L'altra cosa, lo dite voi stessi con la premessa: il fatto che a Treviso le diocesi si siano riunite e siano riuscite a organizzare questo progetto, evidenzia come - per quanto la Regione possa pianificare, programmare e organizzare - la costruzione di una CER è lasciata alla libera imprenditoria, nel senso che noi poi non potremmo limitare le scelte che eventualmente il territorio voleva fare.

Noi dobbiamo riuscire a pianificare al più presto quest'attività ma non è stato facile, e non lo è ancora adesso, pianificare fino a quando non ci sono tutti gli elementi.

Questa proposta - che immagino sia fatta con l'obiettivo di cercare di non perdere di vista quest'importante strategia - per quello che ci riguarda al momento non ottiene la nostra approvazione. Vi invitiamo a continuare a lavorare all'interno di quel tavolo di lavoro e l'impegno che noi ci prendiamo è quello di provare, nei prossimi giorni, ad andare a correggere la legge per quelli che saranno gli elementi correggibili al momento delle attuali informazioni, perché sono il primo che vorrebbe completare questa legge, come voi avete presentato una legge qualche mese dopo la nostra, quindi siamo tutti intenzionati a concludere questo iter legislativo, il problema è che per fare delle leggi e anche per assumere delle decisioni poi bisogna avere tutti questi elementi di certezza.

Quindi l'impegno è di continuare a relazionare, ci eravamo già detti la scorsa settimana con i Sindaci che avremmo riorganizzato un tavolo di lavoro proprio per informare tutti su quello che è avvenuto in quest'ultima fase e per relazionare anche a quel tavolo di lavoro l'attività che stanno facendo i nostri tecnici a livello nazionale con tutti gli altri enti che stanno lavorando su questo tema.

Presidente - Qualcuno vuole intervenire? Se non ci sono interventi, metto in votazione. Consigliera Minelli ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Assessore, io credo che la sua interpretazione di quanto ho detto sia stata sbagliata, nel senso che non c'è stata nessuna intenzione di sottolineare una mancanza di lavoro da parte dell'Assessorato e del Dipartimento energia. Noi sappiamo che non c'è soltanto quel tavolo, ovviamente c'è chi si occupa, a livello professionale, di questi temi, quindi sicuramente non c'era quest'intenzione; quel che è vero però, riguardo all'esperienza che si è condivisa insieme all'interno di quel tavolo, è che l'ultimo incontro risale al 29 di novembre, quindi sono passati due mesi e mezzo e non sono più arrivate informazioni di alcun tipo.

Sapevamo che c'era il lavoro di monitoraggio della CVA insieme ai due Politecnici che andava avanti, sapevamo del coinvolgimento della Chambre, e poi ovviamente c'è anche la parte regionale, quella che lei ha chiamato di osservazione attiva.

Quello su cui non concordo, nella maniera proprio più assoluta, è che fare un tavolo, che io ho chiamato "Tavolo di regia" per definire il progetto CER per la Valle d'Aosta, sia ridondante oppure che toglierebbe tempo; è stato detto così: "Distoglierebbe l'attenzione da chi già sta lavorando" e poi lei ha anche detto: "La priorità adesso in qualche maniera è quella di arrivare alla legge".

Io ritengo che la priorità, in questo momento specifico, non sia tanto arrivare alla legge, ma avere ben chiaro che cosa si vuole fare di queste comunità energetiche in Valle d'Aosta, proprio per le nostre dimensioni, per le nostre caratteristiche, per il fatto che siamo comunque un territorio limitato ma che ha una sua specificità. Abbiamo visto la questione della dislocazione delle sedici cabine primarie, abbiamo visto che c'è un interesse da parte di alcuni Comuni che, tra l'altro, sono già anche partiti, c'è chi aveva aderito a dei bandi, e ci siamo detti fin dall'inizio che era più prudente - nel rispetto del fatto che ci sia autonomia, e quindi che qualsiasi soggetto possa decidere di mettere in piedi una Comunità energetica, seguendo ovviamente le regole - cercare di trovare un'uniformità, di non perdersi in mille progettini, in rigagnoli di attenzioni che possono davvero, lì sì, creare una dispersione anche di energie e di risorse.

Lei ha fatto riferimento al fatto che il primo punto che noi chiedevamo - cioè l'individuazione di un obiettivo da raggiungere con la potenza installata tramite le CER - è una cosa che farà CVA.

CVA fornisce dei dati, però poi le scelte e le decisioni non credo che le debba prendere CVA, anche perché abbiamo ricordato più volte 1) che non spetta a una società idroelettrica farlo e 2) che c'è la necessità in questo senso di fare un discorso che sia proprio nello spirito delle comunità energetiche, quindi che deve avere un valore non soltanto di tipo economico ma anche sociale.

Sulla questione dell'architettura delle CER lei dice che è successiva a questi studi; gli studi sono partiti nel mese di agosto, quindi io spero che a breve davvero questi risultati arriveranno. Sulla questione dei temi giuridici, sono importanti le riflessioni. Ma allora queste riflessioni facciamole, non è che possiamo arrivare a scriverle in una legge senza aver fatto un percorso attraverso chi ha delle competenze!

Io ho citato il Dipartimento energia, il COA, ma ho anche detto che si potrebbe far riferimento a degli esperti esterni.

Sulle dichiarazioni del dottor Carbone: è vero, ha posto l'accento sul fatto che sia indispensabile essere molto attenti e vigili sulla forma giuridica e sulla fase di costruzione delle CER, ma ha anche detto che un mucchio di realtà sono partite e che era necessario muoversi, perché ha dato dei tempi stabiliti, che poi sono quelli che sappiamo, anche per l'accesso ai finanziamenti.

Altra cosa, abbiamo da risolvere il problema della città di Aosta, del capoluogo regionale, che non può in nessun modo riuscire ad avere i finanziamenti che sono legati al PNRR perché, come dicevo, sono per Comuni inferiori ai 5 mila abitanti.

Sulla questione della diocesi, anche lì lei dice che le diocesi a Treviso ci sono...

No, a Treviso c'è una diocesi che ha unito le parrocchie che sono di più di quelle valdostane, ma anche lì: perché non mettere in piedi una collaborazione più strutturale anche con la nostra diocesi?

Ci sono tutta una serie di cose che, a mio avviso, possono essere fatte o prima o contemporaneamente alla predisposizione del testo di legge.

Sul fatto poi che a livello nazionale ci siano ancora dei dubbi su una serie di elementi e ci vogliano degli approfondimenti, va bene, questa è una cosa che seguiranno gli uffici, però si vuole muoversi in questo senso, prendere di petto il tema delle CER e dirsi chiaramente che cosa vogliamo fare di questo in Valle d'Aosta? Ci crediamo o non ci crediamo? È una cosa che metteremo lì perché faremo una legge che ci dice che anche noi abbiamo le Comunità energetiche o pensiamo di andare in quella direzione in modo serio e massiccio?

Mi preoccupa un po' quello che ho sentito, perché mi sembra che l'obiettivo sia: "Arriviamo a questa legge e poi vediamo".

Noi pensiamo che non sia così.

Sull'invito a continuare a partecipare ai lavori, lo raccogliamo; anche se non ci fosse stato fatto, se non veniamo estromessi in qualche maniera, noi ai tavoli partecipiamo.

Sicuramente ha inteso bene invece un'altra cosa: lo spirito della mozione era quello di contribuire a questo progetto CER, indicare, come ho detto, una possibile strada, una strada che non è condivisa, ne prendiamo atto, ma ovviamente portiamo ugualmente al voto la mozione.

Presidente - Collega Ganis per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Sarò rapidissimo, ha già detto tutto l'Assessore, quindi dato che esiste già un tavolo di lavoro e il Governo comunque sta lavorando nella giusta direzione, noi come gruppo ci asterremo.

Presidente - Assessore Bertschy per dichiarazione di voto.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Per un piccolissimo chiarimento rispetto al ruolo di CVA, ma solo per non essere male interpretati: CVA fornirà dei dati e a livello politico noi faremo le nostre valutazioni.

Per il resto sto zitto perché non voglio peggiorare il voto, visto che era un voto abbastanza sufficiente, quindi va bene così.

Presidente - Consigliera Minelli per dichiarazione di voto.

Minelli (PCP) - Il mio voto, come lei lo ha interpretato, non era tanto vicino alla sufficienza, era un voto "non classificato", ma non classificato non è negativo dal mio punto di vista, non classificato nel senso che su questa cosa non c'è stato modo di arrivare a discuterne in modo più approfondito.

Io mi aspettavo che si potesse ragionare, magari che arrivasse anche la richiesta di qualche modifica, allora lì, sì, il voto avrebbe potuto essere sufficiente; ma voglio aggiungere una cosa, perché mi è venuta in mente ieri - e adesso perdo il conto del tempo perché forse era l'altro ieri - nel momento in cui è stata discussa un'iniziativa che riguardava l'utilizzo della Tecdis (era l'altro ieri). E' stato detto che si farà un'attività di produzione di energia pulita e che sarà utile; c'è un'altra iniziativa che è stata approvata recentemente con una delibera di Giunta che è quella dell'utilizzo dell'ex Tiro a volo per fare un parco fotovoltaico, che è una cosa anche quella che va nella direzione della transizione energetica, in ritardo di 16 anni e va bene...No Assessore, questo lo dico io perché so contare, quindi dal 2009 a oggi, ci siamo, sono 16 anni...

Assessore Caveri, gliel'ho già detto altre volte e glielo ridico, se vuole parlare, prenda la parola, siamo tutti molto contenti di ascoltare il suo contributo, perché sennò la sentiamo solo noi e da casa non la sentono ed è un peccato...!

(intervento dell'assessore Caveri fuori microfono)

... sì, ma è un peccato che non la sentano gli altri, è molto utile ascoltarla.

Questo parco fotovoltaico che, a mio avviso, è positivo, è una cosa buona che ci sia, però - per collegarlo al tema delle CER - poteva essere utilizzato anche come posto per alimentare le CER; si parla, se non sbaglio, di una produzione di 2 Megawatt.

Lo farà CVA, va bene, ma quella era proprio una delle possibilità da collegare al progetto della CER.

La precisazione che ha fatto l'Assessore sul ruolo di CVA ci stava, è corretto. CVA, lo abbiamo detto tante volte, deve accompagnare questo progetto, collaborare al disegno complessivo, però credo che non bisogna togliere o sottrarre degli spazi interessanti e delle opportunità che potrebbero andare proprio al progetto delle CER.

Presidente - Se non vi sono altre dichiarazioni di voto, mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 2

Favorevoli: 2

Astenuti: (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rosaire, Sammaritani, Sapinet e Testolin)

La mozione non è approvata.