Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2706 del 26 luglio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2706/XVI - D.L. n. 109: "Secondo provvedimento di assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'anno 2023. Variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2023/2025". (Reiezione di sette ordini del giorno. Ritiro di due ordini del giorno)

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 31 Consiglieri iniziamo ad analizzare gli ordini del giorno. Saranno affrontati in ordine di presentazione, vale a dire, prima i sei della Lega, poi i tre congiunti Lega-Forza Italia e, in seguito, il settimo della Lega.

Ordine del giorno n. 1 della Lega. Per l'illustrazione, si è prenotato il consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Dico subito che, a fronte della presentazione di quest'ordine del giorno, annuncio il ritiro - adesso non so se il numero è corretto, però al massimo mi correggerete - della mozione 85 che era all'ordine del giorno. L'ordine del giorno prende spunto, se vogliamo, da un incontro a cui hanno partecipato anche molti colleghi di mercoledì 28 giugno dal titolo: "Il gruppo CVA e la sua comunità. Il valore condiviso" e devo dire anche che prende spunto da una serie di interventi che sono stati fatti nel corso di quest'incontro e sulle possibili e ulteriori ricadute, mettiamola così, che non sono soltanto gli ottimi risultati della nostra partecipata, ma soprattutto l'attività e la stessa presenza di una realtà così importante e che sostanzialmente non solo da oggi punta allo sviluppo delle energie rinnovabili, una parte in realtà del suo core business ha questa finalità... che può portare alla comunità... Nelle premesse si ricordano anche gli importanti obiettivi che il gruppo si vuole dare e si è dato per quello che riguarda il piano strategico e il piano di investimenti. A fronte di questo, sappiamo anche che i prossimi anni - in realtà ci siamo già pienamente dentro - saranno caratterizzati dalla necessità di avere delle competenze e sviluppare competenze e soprattutto professionalità molto specializzate non soltanto dedite alla gestione di quello che già si conosce, permettetemi il termine, ma pronte anche a sviluppare eventualmente nuove tecnologie, perché, come ben sappiamo, al di là di come la si pensi, le tecnologie legate alle politiche di decarbonizzazione e ai piani di transizione energetica ed ecologica sono comunque in itinere e in sviluppo. A fronte di questo, lo chiedevamo nella mozione, lo chiediamo in quest'ordine del giorno, che, ripeto, è direttamente legato anche al peso che i risultati del gruppo CVA hanno in questo provvedimento... impegniamo gli Assessorati competenti in materia di istruzione, formazione e lavoro "a promuovere la creazione di un tavolo tecnico al quale partecipino, oltre alle controparti regionali di riferimento e altri soggetti competenti in materia, tra cui anche l'Università della Valle d'Aosta e il gruppo CVA, finalizzata a definire le migliori modalità, nonché la fattibilità tecnica organizzativa ed economica per la creazione di un percorso formativo universitario dedicato al settore delle energie rinnovabili, anche in collaborazione con enti universitari terzi e a portare all'attenzione delle competenti Commissioni consiliari le conclusioni del lavoro condotto dal già richiamato tavolo tecnico entro la fine del primo semestre 2024". Abbiamo cercato di dare un più ampio respiro a quello che è sicuramente un percorso che non può essere risolto in fretta e furia ma deve essere ben ponderato.

Abbiamo genericamente parlato di un percorso formativo universitario, ci sono tante modalità di fare formazione tecnica, vedremo quello che ci direte in tal senso, però l'obiettivo - ripeto - è quello di sviluppare, anche all'interno della nostra realtà una collaborazione, un nuovo corso o comunque un nuovo percorso che possa non soltanto permettere ai giovani valdostani di formarsi su questo settore, ma eventualmente anche essere attrattivi da un punto di vista di competenze e soprattutto anche di idee.

Presidente - Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Jean-Pierre Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz J. (FP-PD) - Intervengo brevemente io anche a nome del presidente Testolin, che è anche presidente dell'Università, poi eventualmente non so se il collega Bertschy vuole aggiungere qualcosa.

Intanto sicuramente le sue premesse sono accoglibili in toto relativamente all'importanza di CVA e del valore comunque che quest'azienda rappresenta e delle competenze soprattutto che questa è in grado di costruire, di creare, della necessità sicuramente anche di implementare dei ragionamenti volti alla costruzione anche di percorsi formativi che vadano in questa direzione.

Diciamo che per il momento, secondo noi, è un po' prematuro ragionare nei termini come sono stati indicati nell'ordine del giorno che riprendono, tra l'altro, l'iniziativa che avete preannunciato che ritirerete, che è analoga, della creazione di un percorso formativo universitario, che, ripeto, non è escluso si possa poi in un futuro immaginare. Al momento crediamo che sia intanto opportuno aspettare l'insediamento del nuovo Rettore, la ricostituzione eventualmente degli organismi e degli organi universitari e poi non escludiamo anche la possibilità, in un ragionamento anche più ampio, di strutturare delle altre filiere formative che non necessariamente vadano nella direzione di un percorso universitario, che, come sapete, è comunque un percorso che richiede non solamente un tavolo tecnico e la possibilità di immaginare un'attesa, un'aspettativa e un desiderata, ma richiede un ragionamento più ampio che sia ricompreso all'interno di un lavoro insieme agli attori, in particolare in questo caso insieme a CVA, ma non solo. Eventualmente lascio la parola un momento al collega Bertschy, che completa la risposta.

Per quanto concerne l'ordine del giorno, noi ci asterremo per i motivi che ho rappresentato.

Presidente - La parola all'assessore Bertschy per i minuti restanti.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Solo per completare per quello che riguarda la parte formazione lavoro. Rispetto al tema e all'obiettivo è assolutamente condiviso, probabilmente anche la disponibilità per fare un'eventuale audizione in Commissione. Noi abbiamo stabilito nel febbraio 2021 la delibera 102, che, se volete, poi vi diamo copia, un protocollo d'intesa con CVA sia per la parte investimenti che per la parte della formazione, attraverso questa stiamo facendo un lavoro di confronto.

CVA dal 2015 partecipa a una delle fondazioni piemontesi sulle ITS Energia e quindi, rispetto a questo, si sta lavorando per costruire una programmazione sia in Valle d'Aosta rispetto al tema della formazione professionale, IeFP, che eventualmente con un secondo ciclo o da sostenere, come stiamo facendo in questo momento attraverso i voucher, oppure su un tavolo più allargato insieme al sistema universitario, una visione che ci porti ad avere la formazione delle competenze, se possibile, come giustamente proponete, in territorio valdostano, utilizzando aziende di questo livello, per evitare che poi, da un lato, gli ITS si trasformino sì in un progetto di formazione ma dall'altra parte non ci mettano nella condizione di utilizzare la formazione che poi andiamo a formare nelle aziende valdostane perché mano a mano che i ragazzi vanno a formarsi fuori rischiano poi di trovare opportunità che gli interessino.

Per quello che ci riguarda, c'è piena disponibilità a dare i documenti e le cose sulle quali stiamo lavorando, eventualmente di riprendere quest'argomento a settembre per fare una programmazione insieme al Consiglio politiche del lavoro delle cose che proponete.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Efficiento i tempi. Io spero che questo non sia il preludio di un atteggiamento che abbiamo già visto sul piano sanitario, se lo è, ne terremo le conseguenze. Meno male che abbiamo trasformato la mozione in ordine del giorno così almeno non abbiamo dovuto aspettare altri Consigli per sentirci dire che il ragionamento è prematuro da un Assessore e dall'altro che invece si stanno già facendo dei ragionamenti, ma va bene così, che si faccia qualcosa.

Ringrazio anche l'assessore Bertschy della disponibilità al Consiglio politiche del lavoro, ma non vorrei neanche farvi perdere troppo tempo, perché forse state lavorando su tanti temi e quindi veda lei, se ci sarà il tempo, renda a disposizione del Consiglio politiche del lavoro... dove, tra l'altro, ci sono anche le categorie che poi più direttamente, se vogliamo, si occupano anche di materie del lavoro, di istruzione e di quant'altro. Sono però abbastanza stupito perché sinceramente qui di politico non c'è nulla, c'è una volontà e soprattutto c'è anche uno spunto che è stato dato da più attori che hanno esposto le loro visioni e soprattutto una visione abbastanza chiara e concreta che è quella del valore condiviso e generato dal gruppo CVA. Siamo contenti che ci sia in elaborazione... o comunque si è parlato di un protocollo d'intesa, comunque ragionamenti e quant'altro, ben vengano anche i ragionamenti legati al discorso ITS, con una battuta finale - per non perdere altro tempo -: io spero che tutta una serie di valutazioni non siano troppo premature, così poi magari la concorrenza ci supera come al solito, ma prendiamo atto e portiamo a casa.

Presidente - Altri interventi? Se non vi sono altre richieste d'intervento, metto in votazione. Non vedo richieste, metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 2 della Lega. Consigliere Aggravi, a lei la parola.

Aggravi (LEGA VDA) - Anche in questo caso annuncio il ritiro della mozione 86, se è 86, sennò in qualche modo poi ci riorganizzeremo perché con le numerazioni di questo Consiglio mi sono un po' perso.

Più che una nozione, se non erro, era una risoluzione, in realtà potremmo chiamarla "risoluzione La Palisse", perché prende spunto da un settore che non soltanto in questo provvedimento ma anche in altri è stato oggetto di attenzione: quello degli impianti a fune. Perché "La Palisse"? Perché di fatto prende corpo dalle risposte ricevute dall'assessore competente, assessore Bertschy, nell'interrogazione "Stato della manutenzione degli impianti funiviari di Youla e dell'Arp".

Nelle premesse si cita pagina 103 del DEFR del 2020-2022, del periodo di programmazione. In questo DEFR, laddove si parla di realizzazione di linee funiviarie strategiche, erano indicate tre linee: la Pila/Couis, la Col Checrouit/Arp e la telecabina Les Houches (incomprensibile). La prima e la terza sono state oggetto di interventi, sulla seconda per l'appunto, nella risposta data dall'Assessore nell'aprile 2023, c'era una prima parte delle attività che si stava conducendo. La volontà della risoluzione, ora dell'ordine del giorno, era quella di chiedere al Governo regionale, in coordinamento con Finaosta e la relativa società concessionaria, la società che gestisce gli impianti di Courmayeur Mont Blanc, a ribadire l'importanza strategica della linea Col Checroit/Arp per il turismo valdostano anche nell'ambito delle politiche di sostegno agli investimenti funiviari, tenuto conto che spesso, lo abbiamo detto, al di là delle nuove realizzazioni, ci sono delle linee e degli impianti strategici per i comprensori che devono essere soggetti a importanti manutenzioni e importanti interventi: penso in particolare in questo caso alla funivia che va a Youla e che poi prosegue all'Arp. Sono comunque delle aree di interesse non soltanto per la località ma per tutto il sistema dei comprensori sciistici e mi aspetto che si possa insieme dare contezza alla risposta ricevuta ad aprile 2023.

Presidente - Risponde per il Governo l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Si conferma l'impegno, ci si astiene, visto che la linea è già in fase di programmazione in relazione al DEFR proprio che lei citava e che ha fatto declinare in fase successiva i vari piani di sviluppo. La società ci aveva fatto sapere che sulle tre linee di arroccamento che sono previste attualmente la priorità che si è data sul piano strategico è quella della sostituzione della seggiovia Maison Vieille e poi della telecabina Checrouit e successivamente della Youla Arp, quindi fa parte della strategia e da parte nostra c'è l'impegno a sostenerla, come abbiamo fatto nel DEFR. I DEFR successivi non hanno più fatto un elenco preciso in nessuna località dei progetti di sviluppo, ma ci si allinea sulla visione che porta a dare un sostegno agli investimenti che alzano la quota, che efficientano gli impianti, che li razionalizzano e direi che questi investimenti che lei segnala sono completamente allineati e coerenti a queste linee di sviluppo che sono indicate nel DEFR e che verranno reindicate.

Presidente - Consigliere Aggravi, a lei la parola.

Aggravi (LEGA VDA) - Visto che ho delle difficoltà a comprendere le incoerenze, io ritiro quest'ordine del giorno perché voglio evitare che l'assessore Bertschy vada contro a quello che mi ha detto ad aprile.

Presidente - Ritirato.

Il Consiglio prende atto del ritiro.

Ordine del giorno n. 3, sempre della Lega. Per l'illustrazione, la parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Mi scuso con i colleghi se non abbiamo avuto molta fantasia nell'ordine ma vi tedierò ancora con altri due ordini del giorno.

Quest'ordine del giorno in realtà è stato preannunciato nel corso dell'esposizione della relazione di minoranza che ho presentato questa mattina e prende spunto direttamente da un emendamento presentato dal presidente Testolin, in particolare, se non erro, è l'articolo 90bis, ovvero "Disposizioni in materia di sostegno alle imprese titolari di mutui agevolati".

Come cercavo di dire questa mattina, al di là della giusta e utile iniziativa di contingenza, quella più vicina e più prossima, quindi la rinegoziazione della durata dei finanziamenti concessi sulla base delle leggi regionali, potrebbe essere utile e opportuno fare una valutazione più ampia, perché ovviamente se abbiamo la possibilità da un punto di vista dell'Osservatorio privilegiato di conoscere la situazione dei mutui gestiti dalla finanziaria regionale, l'insieme dell'andamento del credito locale lo conosciamo sempre ex post, perché ovviamente, se pensiamo anche allo studio che ha presentato tempo fa sull'economia valdostana la Banca d'Italia, il dato è sempre riferito a un dato consolidato.

A fronte di questo ho preso spunto anche da una dichiarazione rilasciata dal Presidente dell'ABI nell'ultimo fine settimana, sappiamo che per l'appunto l'ABI sta lavorando con il Ministero dell'economia per trovare delle possibilità di ampliamento delle misure che appunto non consistono soltanto in un allungamento ma anche in una rinegoziazione e in una surroga dei mutui, o comunque delle misure che ci auguriamo possano avere un respiro un po' più ampio e un po' più completo anche di fronte a quello che può essere anche il residuo di tutta una serie di situazioni che arrivano dalla pandemia.

A fronte di questo, l'impegno in questo caso non riguarda soltanto il Governo ma anche il Presidente della II Commissione. Commissione tra le cui competenze c'è anche il credito, e chiediamo al Presidente della Regione e al Presidente della II Commissione consiliare di organizzare nel mese di settembre una seduta della Commissione con i rappresentanti del ceto bancario e finanziario locale con l'obiettivo di valutare lo stato del credito della nostra Regione anche al fine di ipotizzare future prossime iniziative in tal senso di sostegno alle imprese e alle famiglie valdostane. Penso che in un momento così complicato e così delicato, proprio perché successivo a un'ulteriore fase molto complessa che è stata quella della pandemia e del subito primo post pandemia, sia necessario capire qual è lo stato dell'arte e soprattutto se anche in vista del bilancio di previsione qualcosa in più si possa fare. Penso però che questa valutazione debba essere fatta necessariamente considerando tutto lo stato del credito che riguarda appunto le realtà della Valle d'Aosta.

Presidente - Per il Governo, ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Quest'ordine del giorno ci dà la possibilità di esplicitare alcune valutazioni che sono conseguenti alla presentazione del nostro emendamento, un emendamento che va a toccare una parte ristretta dei crediti valdostani, e ne siamo coscienti, ma è una risposta immediata che si poteva mettere sul piatto sin da subito.

Quello che è invece un lavoro più complesso e articolato, sempre nell'ambito delle attività che l'Amministrazione regionale può mettere in piedi, e ha l'autonomia per gestirle di concerto con la finanziaria regionale... sarà oggetto di valutazioni che da qua al mese di ottobre, alla presentazione del bilancio di previsione sul triennale 2024-2026, potranno avere uno sviluppo più ampio rispetto ai crediti dove si può andare a incidere.

Sempre quindi con l'attività svolta da Finaosta, sempre nell'ambito dei fondi di rotazione, non soltanto delle imprese, ma anche relativamente ai mutui prima casa, anche alle loro rinegoziazioni e riposizionamenti che sono in itinere e che già da alcuni anni fanno parte delle proposte che vengono valutate da Finaosta anche per mutui che arrivano fuori dal loro portafoglio... ciò non toglie che rimanga nelle facoltà della II Commissione valutare, nel prossimo futuro, delle istanze di audizione rispetto al sistema bancario, che ad oggi, come lei dice, non ha ancora partorito delle situazioni che possano essere spendibili non solo sul nostro territorio ma sul territorio italiano.

In merito all'ordine del giorno pertanto noi ci asterremo; l'impegno sarà sicuramente quello di di rivedere alcune situazioni che possono essere di diretta competenza dell'Amministrazione regionale. Ciò non toglie che ci possa essere un confronto chiarificatore con le associazioni, l'associazione bancaria in particolare e con il credito presente sul territorio per le situazioni dove evidentemente i termini di azione sono, come lei sa, molto limitati.

Prendiamo in considerazione pertanto la suggestione ma rimandiamo a una fase più avanzata quelle che potranno essere questo tipo di interlocuzioni.

Presidente - Qualcuno vuole intervenire? La parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Vedete, colleghi, di fronte a un atteggiamento di questo tipo che poi io rispetto, mi chiedo se non valga più la pena giustamente, visto che stamattina qualcuno criticava l'atteggiamento di certi colleghi che fanno del populismo, fare del populismo invece di cercare la collaborazione.

Non entro e non citerò il collega Presidente della II Commissione, lo faremo poi in II Commissione, ma non vorrei far perdere tempo alla Commissione. La volontà era quella di portare avanti uno spirito che ha contraddistinto quest'Aula nei momenti di crisi, cercare di capire ed eventualmente di collaborare su soluzioni condivise. Penso che a questo punto io rivendichi, per quello che mi riguarda, il primato di Montesquieu e quindi la separazione dei poteri in tutti i sensi, non solo nelle azioni, ma anche nelle responsabilità. Chi chiama responsabilità si tenga la responsabilità. Noi guarderemo, vedremo quello che farete ma non diteci a questo punto, almeno su questo tema, che si poteva fare qualcosa insieme. Noi ve l'abbiamo proposto, voi ci avete detto di no, bonne chanche et bon travail.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 4. Illustra il consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Preciso che andiamo avanti e li presenteremo tutti perché noi abbiamo rispetto del lavoro fatto da tutti e riteniamo opportuno che quello che è stato presentato venga messo a disposizione di tutti, anche di chi si astiene.

Quest'ordine del giorno era stato indirettamente citato all'interno della relazione di minoranza, in particolare sostanzialmente prende corpo da quelle che sono state le evidenze all'interno dei contenuti delle audizioni della II Commissione.

In un passaggio della relazione di minoranza andavo a dire che, per quello che riguarda la possibile operazione di acquisto del Castello di Introd, ad oggi non si era data contezza di quello che sarebbe poi stato l'utilizzo o le modalità di utilizzo. Tra l'altro, avevo riportato anche un passaggio. Non erano parole mie ma erano parole dell'Assessore competente in materia di beni culturali, che appunto diceva: "Per quello che compete a questa situazione, noi non siamo stati coinvolti": parlo della gestione e del futuro appunto del Castello di Introd.

Considerato che il dossier non è di poco conto perché per l'acquisto si parla... adesso qui sono riportati 4 milioni e 100 ma, se non erro, c'è anche una parte che riguarda i lavori, considerato che comunque nel caso in cui dovesse esserci e dovesse avere seguito l'autorizzazione che l'articolo 34 dà a favore del Governo, chiediamo al Presidente della Regione, che ha seguito direttamente il dossier, così abbiamo appreso dalle audizioni, e agli Assessori competenti in materia di beni culturali - cito anche il turismo perché fa sicuramente turismo l'eventuale gestione di un Castello - "a riferire nelle deputate Commissioni consiliari in merito alle modalità che si intendono adottare per la futura gestione del Castello di Introd, coinvolgendo anche l'Amministrazione comunale di riferimento in tempo utile rispetto al concretizzarsi della prospettata operazione di acquisto del bene".

Siccome io non voglio far perdere tempo a chi sta lavorando o a chi deve lavorare su quest'operazione e siccome sicuramente ci direte che vi astenete perché è prematuro fare tutta una serie di questi ragionamenti, io penso che l'impegnativa possa essere anche risolta eventualmente fornendo poi una nota scritta alle Commissioni quando le valutazioni e le simulazioni - anche questo passaggio era stato riportato in audizione - saranno definite e si potranno conoscere, sennò fate un po' quello che ritenete opportuno, nel senso che al massimo chiederemo poi nelle Commissioni competenti se possiamo, come abbiamo già fatto in altre occasioni, poter almeno capire, pure a conti fatti, quello che sarà il futuro di quest'operazione, perché ovviamente per adesso, come ha detto giustamente anche il Presidente in audizione, siamo sull'eventualità, perché oggi si voterà l'autorizzazione ma poi sappiamo che un atto è certo quando tutte le controparti lo firmano.

Presidente - Per il Governo, la parola al presidente Testolin.

Testolin (UV) - Il consigliere Aggravi ha fatto sue le dichiarazioni che io ho esposto durante l'audizione in II Commissione e che al momento rimangono tali. Il percorso di acquisto si conclude, oltre che con l'approvazione delle risorse disponibili da mettere sul tavolo con la firma definitiva di un passaggio di proprietà propedeutico a sviluppare tutta una serie di altri ragionamenti, seppur informalmente già abbozzati, per quanto riguarda un confronto anche con l'Amministrazione comunale di riferimento che al momento gestisce, anche se in maniera limitata e periodica negli spazi e nei tempi, la struttura. In questo momento si deve ipotizzare, assieme all'Amministrazione e alle strutture competenti per la cultura, quelle che potranno essere formule alternative e innovative, così come si è esplicitato in altri confronti consiliari, opportunità che questo acquisto potrà metterci a disposizione. In questo momento, prima di procedere all'acquisto, penso che sia perlomeno azzardato poter avanzare delle ipotesi che potranno essere rese disponibili, così come ha accennato il Consigliere, nel momento in cui sarà concretizzato l'acquisto e sarà sviluppato un programma e un progetto più complessivo.

Ci asteniamo quindi rispetto all'ordine del giorno.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - In sostanza io ero presente quando la Sovrintendente è stata udita e ho ascoltato con attenzione. Oggi il Presidente ci conferma che ci accingiamo a prevedere una spesa di 4 milioni e qualcosa senza un progetto in mano.

Sarebbe stato interessante sapere quanti accessi ha ad oggi con l'attuale modello di gestione il Castello di Introd, quanti se ne potrebbero prevedere con un nuovo modello di gestione, quale potrebbe essere l'ipotesi di sviluppo, cosa che a noi è sconosciuta.

Ora se teniamo conto che in altri comuni valdostani esistono realtà più piccole e limitate, altrettanto importanti per lo sviluppo del Comune di livello culturale come quella del Castello di Introd e se teniamo conto della realtà che viviamo oggi, andare a spendere questi soldi senza un progetto mi sembra un azzardo. Ben venga quindi l'impegno di quest'ordine del giorno. Trovo fuori luogo l'astensione e soprattutto la mancanza di una risposta concreta.

Presidente - Altri? Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Per fare una considerazione aggiuntiva che in presentazione non ho fatto. Rispetto ad altri ordini del giorno, quest'impegnativa, se la si legge bene, non ha una scadenza e non ha una data proprio perché non si voleva entrare in una situazione complicata qual è ovviamente un'operazione di questo tipo.

Vorrei ricordare che anche da parte di questi banchi, quando ci furono - e lo dicevo poi stamattina nella relazione di minoranza - delle iniziative non troppo centrate presentate in Consiglio, avremmo potuto stare in silenzio, in realtà da questi banchi si è voluto principalmente difendere l'interesse e soprattutto la reputazione dell'Amministrazione. Noi stessi siamo stati i primi a dire a chi aveva presentato queste iniziative che forse non era il caso.

Io prendo atto e semplifico dicendo: "Lo compriamo e poi vediamo cosa fare", non mi se ne faccia una colpa ma così è, se vi pare direbbe qualcuno, e ne prendiamo atto.

Oggettivamente non mi aspettavo di trovarmi tutto quello che poteva essere un piano di gestione, ma almeno capire che cosa si fa di un asset di questo tipo, perché abbiamo già visto nel passato situazioni di acquisto di strutture o comunque di immobili anche di pregio importanti che sono stati messi lì e poi vediamo, ne abbiamo anche alcuni di cui abbiamo più di una volta parlato in quest'aula e, ripeto, non c'era nessun impegno dal punto di vista delle tempistiche, c'era solo una volontà di avere più chiara la situazione. Penso che a questo punto la situazione sia chiarissima.

Presidente - Altri? La parola al consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Solo a beneficio di chi ci ascolta e del verbale, il Castello di Introd non è che fino ad oggi non ha avuto una destinazione pubblica, anzi, il Castello di Introd, pur avendo una parte che è rimasta di proprietà e a uso esclusivo dei proprietari, ha tutta una componente che è sempre stata utilizzata dal pubblico, in senso lato, come gestione, come Comune, con la Fondazione Grand Paradis. Quest'argomento quindi non è un argomento nuovo, mi pare che nei Consigli precedenti già una serie di Consiglieri siano intervenuti a perorare la causa dell'acquisto.

La previsione come è stata messa in bilancio non ha definito, ha dato delle dotazioni finanziarie che consentiranno di fare una serie di passaggi, per cui semplicemente per non controbattere ma evidenziare che non è come ha detto il collega Restano: "Noi compriamo e poi vedremo", ci inseriamo in un solco dove già abbiamo avuto modo di lavorare su questo bene culturale con una gestione forse più commerciale rispetto ad altri siti culturali, anche perché è una struttura che si presta benissimo per il wedding, si presta benissimo per una serie di eventi.

Credo che l'operazione che se ci saranno le condizioni verrà fatta, permetterà di costruire un business plan, un programma, una progettualità, che dà un valore aggiunto al Comune di Introd, alla Comunità del Gran Paradiso e alla Valle d'Aosta tutta intera.

Presidente - Consigliera Minelli, a lei la parola.

Minelli (PCP) - Come è stato ricordato da più persone, questo è un tema di cui si è dibattuto, l'ho detto anche quando sono intervenuta questa mattina, è un tema che avevamo presentato e dibattuto proprio a seguito di iniziative che erano a nostra firma.

Devo abbastanza condividere - e segnatevelo sul calendario perché è la seconda volta - l'analisi che ha fatto or ora il consigliere Marguerettaz, perché in effetti non stiamo parlando, come è successo tante altre volte, dell'acquisto di qualche cosa che poteva rappresentare quasi una scatola vuota, nel tempo io credo che questo sia avvenuto. Qui non credo che sia così perché siamo di fronte a una struttura che non è mai stata inutilizzata da parte del Comune di Introd per quello che poteva realizzare in base agli accordi che c'erano con la famiglia proprietaria e anche con Fondation Grand Paradis.

Ancora nell'ultima Settimana della francophonie che c'è stata nella primavera scorsa, ma, come era accaduto per gli anni precedenti, il Castello è stato luogo di alcuni avvenimenti e di visita per il pubblico, quindi credo che siamo in presenza di una situazione che certamente dovrà essere ben programmata per quel che riguarderà la gestione futura, ma non si parte esattamente dal livello zero.

Crediamo sia corretto chiedersi che cosa se ne farà, ma penso anche che in questo caso le interlocuzioni che già ci sono state e che ci saranno sono un percorso già avviato. Avremmo anche votato quest'ordine del giorno perché, di fatto, chiede di verificare le modalità. Quello che a noi lascia un po' perplessi è la parte finale dell'impegnativa, laddove si dice: "In tempo utile rispetto al concretizzarsi della prospettata operazione di acquisto del bene". Io credo che tanto le verifiche, ed è stato detto, per l'acquisto devono essere fatte, così come dovevano essere fatte nel momento in cui le avevamo richieste, ricordo che si era detto di valutare la sostenibilità economica ed eventualmente di procedere con la prelazione. Fare ora quest'impegno... la preoccupazione è che ritardi una decisione che credo ormai sia stata presa in base allo stanziamento che c'è stato. Poi ovviamente tutte le verifiche sul fatto che si possa poi procedere saranno fatte ma, come dico, qui non stiamo parlando di una situazione in cui non c'è un pregresso che possa in qualche modo fare da base per l'attività futura che si potrà svolgere nel Castello di Introd, qualora finalmente diventerà di proprietà regionale.

Presidente - Se non vi sono altri interventi, metto in votazione. Non vedo richieste, la votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 13

Favorevoli: 13

Astenuti: 21 (Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 5 della Lega. Consigliere Aggravi a lei la parola per l'illustrazione.

Aggravi (LEGA VDA) - Questo è il mio ultimo ordine del giorno sul disegno di legge 109, anche questo in parte più o meno preannunciato nella relazione di minoranza. La faccio molto breve e se nessuno del Governo vorrà intervenire, prenderò atto della risposta, non c'è bisogno, non vi disturbo più di questo. L'impegno è chiedere al Governo regionale di interloquire fattivamente con i destinatari del contributo di cui all'articolo 19 al fine di poter individuare un'area di realizzazione della Maison de la montagne consona alla propria vocazione di valorizzazione della montagna e dei professionisti che vi operano.

Abbiamo capito, da quello che è emerso sia nella discussione generale che nelle repliche, che la decisione è presa, voleva essere un'ultima proposta per eventualmente valutare ulteriori possibili collocazioni, ripeto, senza entrare nella definizione più o meno colorita delle aree o più o meno entusiastica delle aree, io rimango neutro. È soltanto una proposta, ma penso che la risposta che arriverà sarà la stessa che abbiamo già sentito nel corso della discussione generale, quindi non replicherò e prenderò atto della risposta.

Presidente - Per il Governo, la parola all'assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - Ovviamente chiederò l'astensione su quest'ordine del giorno, però credo che, come lei ha giustamente ricordato prima, sia corretta anche una risposta per rispetto di chi quegli ordini del giorno li presenta anche se non sono condivisi: dico questo perché è un'attività che stiamo già facendo, questa mattina abbiamo dato le risposte circa l'individuazione dell'area e le motivazioni dell'individuazione. L'interlocuzione è data dal fatto che io stesso in Commissione dichiarai che, con beneficio di inventario, sarebbe stata una costruzione che aveva più piani.

In realtà poi, dopo l'audizione, ho avuto modo di vedere un rendering dove, esattamente come è stato detto questa mattina credo dal collega Lucianaz, la costruzione sarà tutta su un piano e quindi ovviamente le interlocuzioni oggi sono a uno stadio primordiale e subiranno la giusta accelerazione nel momento in cui sarà certo il contributo dopo l'approvazione di questo disegno di legge. Ci asteniamo quindi perché sono attività che stiamo facendo.

Presidente - Non vedo richieste di intervento, metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 13

Favorevoli: 13

Astenuti: 22 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 6 della Lega. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Quest'ordine del giorno è molto semplice, avete aperto questo Consiglio testimoniando la vicinanza di tutto il Consiglio e dell'Amministrazione alle famiglie e alle persone che sono state colpite dall'incendio che ha funestato i comuni di Aymavilles e Villeneuve e che fino a poco tempo fa ancora rischiava e minacciava le case. Abbiamo visto che è stato dichiarato un decreto con lo stato eccezionale di calamità sui territori dei comuni colpiti e abbiamo visto e soprattutto toccato con mano... qualche collega è anche intervenuto per soccorrere le popolazioni, qualche collega si è recato di persona sui luoghi della tragedia e abbiamo toccato con mano anche rispetto alle testimonianze che sono state rese note tramite gli organi di informazione la condizione critica di quelle famiglie che hanno perso tutto in quell'incendio.

Con quest'iniziativa chiediamo quindi che si facciano i dovuti approfondimenti atti a quantificare i danni patiti dalle famiglie residenti nella zona, chiediamo di predisporre ogni azione utile ad attivare l'articolo 22 della l.r. 5/2001 prevedendo contributi per le abitazioni e per i beni mobili per favorire la ricostruzione e la riparazione di immobili e la loro pertinenza per indennizzare in parte i danni subiti. Chiediamo di accertare e relazionare sulle cause dell'incendio e della sua immediata espansione onde prevenire in futuro simili pericolosissimi accadimenti che comportano poi gravosi impegni di uomini, di mezzi operativi, di risorse economiche e il rischio di danni al patrimonio.

Presidente - Per il Governo, la parola al Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Quest'ordine del giorno lo definisco fuori tempo massimo, nel senso che ieri mattina, quando è iniziato questo Consiglio, nelle comunicazioni la prima cosa che è stata sottolineata è il percorso che è stato fatto all'interno di questa situazione tragica che ha colpito una comunità, che peraltro mi è molto vicina e che mi ha toccato anche personalmente. Ho esattamente elencato le cose che verranno fatte, quindi l'attivazione dello stato di calamità, la chiusura dello stato di calamità che permetterà lo sviluppo delle iniziative per l'attuazione della legge regionale 5/2001, che permetterà di accedere a coloro che hanno avuto dei danni.

Quello che mi dispiace è che qualche volta vengano utilizzate, pur sapendo che questi percorsi sono già avviati, delle situazioni molto delicate che toccano tutta la comunità per non so quale motivo. Io voglio vedere quest'ordine del giorno come un'ulteriore garanzia ma lo trovo poco elegante, perché, quando si sa già che i percorsi ci sono, sono stati avviati e fanno parte della responsabilità degli amministratori, penso che questo tipo di boutades non sia troppo elegante.

Noi ci asterremo e andremo avanti con queste iniziative che avevamo già programmato e che portiamo avanti già dall'inizio di questa brutta vicenda.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Vede, presidente Testolin, lei una volta, poco tempo fa, mi ha sostanzialmente criticato perché nella mia esposizione, l'esposizione di un'interpellanza, il sottoscritto avrebbe quasi anticipato la risposta, questo non stava bene e lei mi ha manifestato la sua contestazione con dei toni che io non ho apprezzato.

Penso che lei abbia fatto poca opposizione per sua fortuna, nel senso che lei può attivamente governare la Regione e far passare delle scelte che ritiene più opportune fin quando avrà una maggioranza, maggioranza che peraltro l'ha bocciata. Lei ricorderà al suo primo esordio e poi quelle stesse persone che l'hanno bocciata non so a fronte di che cosa poi l'hanno anche sostenuta.

Lei però ha fatto un periodo all'opposizione e lei sa che, quando si è all'opposizione, il lavoro non si fa contestualmente e, quando si prepara una seduta, una seduta importante come quella che stiamo affrontando in questo momento, si preparano gli atti che poi verranno discussi, siano essi emendamenti, ordini del giorno, iniziative di qualsiasi tipo, preventivamente, quindi si preparano iniziative che poi verranno discusse.

Il fatto che lei intervenga in quest'aula per dire - però, Presidente, non è la prima volta che succede, perché l'ha fatto con tutti gli altri ordini del giorno, a parte qualcuno ma in generale perché ovviamente su alcune cose c'era una contrarietà -: "Questo non ve lo diamo perché lo stiamo già facendo" segue esattamente quel filone e io trovo sinceramente anche questa sua presa di posizione di estremo cattivo gusto.

Lei ritiene che dicendo: "l'ho detto in apertura, lo stiamo facendo, quindi non c'è bisogno di presentare l'ordine del giorno" e contestare quello che l'opposizione chiede, cioè un impegno concreto con la votazione di un atto che metta nero su bianco quello che richiediamo... lei dice boutades, io penso che lei abbia detto delle "butanades" forse con quest'uscita e sinceramente noi quest'iniziativa, a prescindere da quello che lei ritiene e da quello che chiede la sua maggioranza, la porteremo al voto.

Presidente - Non vi sono altri interventi, metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Passiamo ora agli ordini del giorno Lega, Gruppo Misto e Forza Italia. Ordine del giorno n. 1. La parola al consigliere Distort per l'illustrazione.

Distort (LEGA VDA) - Rimaniamo sul tema degli incendi boschivi ma affrontiamo con quest'ordine giorno il tema da un altro punto di vista, che, tra l'altro, è il punto di vista che dovrebbe essere di iniziativa spontanea del Governo della Regione.

Nel disegno di legge 109 a un certo punto, all'articolo 29, si tratta di interventi nel settore del servizio antincendi, si prende atto del fatto che l'ambito di prevenzione degli incendi è ampio e articolato e spazia dalla prevenzione degli incendi nelle aree boscate sino a interessare la disciplina dei singoli elementi edilizi. In questa vastità chiaramente si pone il fatto che ha avuto una rilevanza fortissima per la nostra Regione. È chiaro che mi riferisco all'incendio dei giorni scorsi che ha interessato la zona collinare di Aymavilles dove 250 ettari di bosco sono andati in fumo oltre a, come è noto e come ha già precisato il collega Manfrin un attimo fa, alcune abitazioni, coinvolgendo per diversi giorni personale dei vigili del fuoco, della Protezione civile, personale volontario per un'attività di spegnimento estremamente difficile legata chiaramente anche a particolari condizioni meteorologiche e anche a una particolare caratteristica del tipo di bosco, di collocazione, di versante. Nel 2022 sul territorio italiano sono andati in fumo quasi 60 mila ettari di bosco causati da circa 450 incendi. Vero è che l'estate 2022 è stata particolarmente asciutta, arida, calda, il servizio Copernicus la colloca come l'estate più calda e più asciutta da quando svolge la propria attività di monitoraggio.

Ci sono stati comunque quest'anno in una situazione molto diversa anche dei picchi meteorologici di temperatura non indifferente, quindi questa situazione che noi non vogliamo qui declinare come cambiamenti climatici... noi non vogliamo aggiungere la nostra voce all'ideologia del terrore climatologico, vogliamo parlare semplicemente dei fatti, cioè di una situazione di peculiare assetto meteorologico, però una situazione di peculiare assetto presuppone tutta una serie di attività strategiche, la messa in atto di linee di contenimento e di adattamento. Serve un approccio olistico, incentrato sulla gestione attiva e sulla prevenzione, mi riferisco chiaramente al bosco, proprio alla vulnerabilità del bosco, i criteri di gestione forestale sostenibile sono un primo punto di partenza. Secondo i dati raccolti, i boschi gestiti, in particolare quelli certificati per la gestione forestale sostenibile attiva e consapevole, hanno una probabilità di essere interessati da incendi in misura fino a nove volte inferiore a quelli non certificati. Prevenire è meglio che curare.

Le statistiche riferiscono che un incendio che interessa 200 ettari di area boscata, quello che avrete già iniziato a capire, presuppone un costo di spegnimento e di bonifica pari mediamente a 50 milioni di euro. Questi sono dati disponibili. Noi quindi dovremmo superare quest'impegno di spesa perché parliamo di (incomprensibile).

La gestione delle risorse forestali agli effetti degli incendi evidenza che ogni anno si lavora soltanto in emergenza con uno spreco enorme di risorse che potrebbero essere destinate alla corretta gestione delle foreste creando oltretutto lavoro e indotto. Gestire la risorsa forestale consente, oltre al contrasto della vulnerabilità rispetto agli incendi, di prevenire il dissesto idrogeologico, l'erosione del suolo, di tutelare la biodiversità, di mitigare le temperature, di offrire servizi turistico-ricreativi migliori, di incrementare lo stoccaggio del carbonio contrastando le anomalie meteorologiche, di garantire ovviamente la sicurezza. A questo punto il Governo regionale ha un dovere morale - non c'è bisogno che venga detto e venga evidenziato, ma ci teniamo comunque a rendere esplicita questa situazione - e politico di riferire quali sono le misure che intende adottare in una visione di prevenzione degli incendi boschivi.

Alla luce quindi dei contenuti del disegno di legge 109, in particolare l'articolo 29 citato, chiediamo formalmente in quest'aula al Presidente della III Commissione consiliare, assetto del territorio, che ha tra le proprie competenze l'assetto del territorio, le foreste, la Protezione civile, la tutela dell'ambiente, di avviare tempestivamente un lavoro di approfondimento e di audizioni tra le quali in primis l'audizione dell'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, al fine di analizzare e individuare la visione strategica che il Governo regionale intende mettere in atto per la salvaguardia del patrimonio forestale a fronte del rischio di incendio.

Presidente - Per il Governo, la parola all'assessore Carrel.

Carrel (PA) - Grazie collega Distort per l'iniziativa. Non mi soffermo sui dati che lei ha citato perché sono dati che ancora ad oggi non vengono del tutto confermati e quindi credo che il suo ordine del giorno miri non a soffermarsi sui dati di quest'incendio ma più in generale alla gestione della foresta e del bosco in Valle d'Aosta, quindi non mi soffermo e non sottoscrivo quanto lei ha appena elencato in termini di dati.

Ci tengo però a rimarcare che nella sua iniziativa manca un componente, secondo me, importante e lo dico da Assessore con la delega alle risorse naturali, manca il Corpo forestale valdostano. Manca e ci tengo a sottolinearlo che è colui che, in base alla legge regionale 12/2002, all'articolo 2, comma 3, lettera a), ha la competenza di sorvegliare, tutelare e gestire il patrimonio forestale. Questo credo sia un elemento che dobbiamo rimarcare anche per la specificità del nostro Corpo forestale. Io sono sicuro che lei su questo condivide con me la necessità di andare a specificare l'importanza di questo Corpo, l'importanza che ha rivestito nella gestione anche insieme a tutti gli altri di quest'importante evento che ha colpito Aymavilles e i Comuni limitrofi e che ha visto impiegate tutte le stazioni forestali con un grande impegno addirittura di 74 unità di personale del Corpo. Ci tengo a sottolinearlo perché è proprio insieme al Corpo forestale e al Dipartimento risorse naturali si sta lavorando su diversi atti che verranno portati sicuramente in Commissione e poi in Consiglio. Si sta di fatto lavorando sulla revisione del piano antincendio boschivo, che è in scadenza, e sulla strategia forestale, che invece è un lavoro che sta per essere affidato.

Io quindi credo che una visione del futuro della nostra foresta e del nostro bosco non possa che prescindere da questi due documenti che, come Assessore, sicuramente mi impegno a portare in discussione quanto prima in Commissione non appena però il lavoro sarà terminato.

Ci tengo a sottolineare inoltre che abbiamo già affrontato il tema antincendio e gestione del bosco in Commissione. Lo abbiamo fatto, per esempio, quando a fine del mese di marzo abbiamo trattato insieme il piano dei lavori in affido diretto e quelli in gestione interna dell'Amministrazione, perché andare a curare il bosco e tutto il lavoro che fanno i nostri operai forestali nel bosco e nei boschi, è sicuramente una risposta alla gestione del bosco. Inoltre vi sono tutte le piste tagliafuoco e tutti i bacini che servono proprio ed esclusivamente per la gestione di questi eventi. È un discorso che sicuramente è molto ampio, che però passa da questi due piani e da questa strategia della Forestale, quindi sicuramente mi prendo l'impegno di venire in Commissione, non nei tempi che lei ha evidenziato, ma semplicemente perché in questo momento non abbiamo i documenti necessari per avere tutti i dati per esprimere e portare al dibattito consiliare e politico questa visione che è necessaria.

Ci tengo a sottolineare in ultimo che la gestione del nostro territorio, quindi la gestione anche della prevenzione degli incendi, passa soprattutto dall'agricoltura e dal lavoro che fanno gli allevatori e soprattutto negli alpeggi, ma non solo, perché gli allevatori mantengono il territorio e grazie alla manutenzione del territorio, poi certe situazioni si evitano e per questo dobbiamo sicuramente sostenerli e ringraziarli.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta. Innanzitutto sfonda una porta aperta sull'importanza del Corpo forestale. Esprimo la mia totale adesione, anzi, sono immediatamente pronto ad autoemendare i vari punti e le premesse con cui è stato composto quest'ordine del giorno inserendo il ruolo fondamentale del Corpo forestale, che è assolutamente indubbio. Mi permetta di dire che lei, da un lato, dice che comunque si sta andando ad approfondire questa situazione, che è né più, né meno che quello che auspico, non solo io, ma che sta auspicando tutta la popolazione valdostana per ovvi motivi e probabilmente non solo la popolazione valdostana. È altrettanto vero che est modus in rebus. Un conto è arrivare in Commissione di sua sponte al momento opportuno per relazionare, un conto è arrivarci a fronte di un'impegnativa "subita" da un ordine del giorno. Questa dinamica è nota. Io però la voglio mettere in evidenza per onor del vero, perché il discorso è questo: se avete una visione o soltanto è imbastita una visione, si sono avviati alcuni approfondimenti, che problema c'è a venire in Commissione e a relazionare questo stato della situazione? Ovviamente si chiede di relazionare una visione. La visione è qualcosa di dinamico che ha un inizio, ha una fase di concepimento e pian pianino si affina, si approfondisce, magari si modifica. È questo che è richiesto, ma è richiesto non dal gruppo Lega insieme a Forza Italia e Gruppo Misto come iniziativa nostra propria politica, ma questo è dettato dal buon senso.

Il fatto di rifiutare questo confronto... lei, tra l'altro, dice: "Non nei termini che pone lei", è vero che io uso un avverbio: "tempestivamente", che presuppone nel più breve tempo possibile. Questo "più breve tempo possibile" non è specificato se è un giorno, due giorni, una settimana o un mese. Quello che conta è una risposta sincera e responsabile del Governo che dice: "Io ci sto, sono pronto, anzi, lei mi ha anticipato perché era addirittura un'iniziativa nostra". Queste sono dinamiche che sono note, però portate pazienza, soprattutto la popolazione ha bisogno invece di vedere un superamento di queste dinamiche e di vedere la capacità e la volontà di agire. Noi portiamo in votazione l'ordine del giorno per esprimere la nostra posizione senza mezzi termini e voi, purtroppo, avete perso un'occasione.

Presidente - Non vedo altre richieste, mettiamo in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Ordine del giorno n. 2, Lega, Gruppo Misto e Forza Italia. Ha chiesto la parola il consigliere Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Ora invece cambiamo argomento ma rimaniamo sempre nell'ordine di un'emergenza, di una situazione di criticità, di una forte difficoltà. Anticipo subito che, in caso di approvazione, vedetelo come volete, sotto il profilo del ricatto o no, comunque ognuno usa le armi che ha, decadrebbe la necessità di mantenere il punto 80 all'ordine del giorno per analogia di argomenti e di intendimento.

Parliamo della sostenibilità dell'offerta turistica: sostenibilità dal punto di vista dell'impiego, della disponibilità del personale, fino a che anno fa il maggior sostegno all'attività turistica di alberghi e ristoranti, dopo gli strumenti finanziari per gli investimenti e l'aspetto normativo, era sicuramente la promozione del territorio; ora queste dinamiche si affiancano a una gestione imprenditoriale che, per il tipico e particolare tessuto del nostro territorio, vede la conduzione familiare come modello diffuso.

È chiaro che comunque non è per tutte le attività alberghiere e di ristorazione che si propone la formula di conduzione familiare, esistono tante imprese di settore invece che necessitano di personale stagionale per poter svolgere la propria attività imprenditoriale. Da alcuni anni si registrano difficoltà molto forti sulla disponibilità di personale stagionale, che, così per consuetudine, era reclutato sia nell'ambito territoriale della Regione, sia extraregionale. Non entro in merito alle dinamiche, reddito di cittadinanza, lo cito solo così, ma abbiamo tutti una certa capacità critica per poter vedere le cose senza avere le fette di salame sugli occhi. Sta di fatto che soltanto nell'ultimo anno, lo scorso anno, il 60% delle aziende di settore ha avuto difficoltà a trovare personale e la stessa percentuale ha visto ridurre i ricavi o addirittura sospendere l'attività proprio per difficoltà a gestire le problematiche connesse al personale, questi sono dati nazionali.

Non abbiamo gli elementi per capire qual è il dato percentuale. Sappiamo comunque esserci alcune attività operanti in diverse località del territorio regionale, tra l'altro, anche mete a forte vocazione turistica, che nel corso degli ultimi anni, in particolare quest'anno, si sono viste costrette a chiudere o quanto meno limitare la propria attività per mancanza di personale e questa criticità è in crescita.

Ora, noi mettiamo insieme la vocazione principalmente turistica del nostro territorio insieme a quanto questa vocazione incida sull'intera economia regionale e ci rendiamo conto che diventa assolutamente inammissibile che il settore alberghiero, come quello della ristorazione, debba ridurre anche drasticamente le proprie potenzialità, per una questione esogena quale la carenza di personale, esogena la loro attività, capacità imprenditoriale.

Nel disegno di legge 109, all'articolo 42, si parla di interventi di promozione turistica; nulla quaestio, sappiamo perfettamente, condividiamo l'importanza dell'obiettivo di valorizzazione dell'offerta turistica attraverso un'idonea attività di comunicazione, ma paradossalmente noi qua assistiamo a una situazione dove addirittura quest'attività di promozione turistica trova un blocco dal punto di vista della risposta degli imprenditori. È quindi importante la valorizzazione turistica ma è prioritaria e urgente una corretta politica relativa alla disponibilità e all'impiego del personale in ambito delle attività alberghiere di ristorazione.

È noto che l'argomento interessa, io guardo sia l'Assessore al turismo ma guardo anche l'Assessore allo sviluppo economico e formazione lavoro perché si intersecano e si sommano le competenze; anzi, è proprio una situazione dove un lavoro di squadra è assolutamente fondamentale per trovare delle soluzioni per esprimere una propria visione.

Alla luce di queste riflessioni, nel quadro della discussione del DL 109, chiediamo formalmente in quest'aula, al Presidente in questo caso della IV Commissione consiliare, che ha tra le proprie competenze il turismo, il commercio e le politiche del lavoro, quindi tutti temi che fanno parte della competenza della IV Commissione, di avviare tempestivamente... preciso alla luce di quanto già precisato prima, la formula è molto simile... tempestivamente non è definita una data, è chiaro che comunque sta alla capacità, alla passione e all'impegno di chi svolge un lavoro rispondere o non rispondere a quell'espressione che millenariamente è riconosciuta nella nostra tradizione cristiana come Caritas Christi urget nos. In questo caso non è Caritas Christi, ma è la forma di carità e attenzione nei confronti del proprio territorio. Di avere tempestivamente un lavoro di approfondimento e di audizioni tra le quali in primis l'Assessore al turismo, sport e commercio e l'Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, al fine di analizzare e individuare strategie per la gestione delle criticità relative alla carenza di personale nell'ambito del comparto alberghiero e della ristorazione.

Dalle ore 16:22 assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.

Marguerettaz (Presidente) - Per il Governo, la parola all'assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - Io invece inverto il paradigma, le darò tutte le risposte che lei mi ha giustamente chiesto nella risposta all'interpellanza n. 80, che sarà in coda all'approvazione dei disegni di legge, risposta che mi auguro lei considererà perché abbiamo cercato di comporla articolata e con dei contenuti che andranno ad analizzare le criticità della mancanza di personale, con analisi delle attività in corso e di quelle programmate nel breve termine da una serie di soggetti, tra i quali anche e soprattutto direi l'Assessorato dello sviluppo economico e formazione.

Questa mattina abbiamo parlato di carenza di personale, che è una carenza strutturale. Questa non è l'unica carenza, ci sono tutta una serie di fattori che determinano queste difficoltà nel reperimento di personale, non ultimo quello della materia prima, cioè del capitale umano del quale purtroppo oggi non disponiamo in misura sufficiente.

Su quest'ordine del giorno quindi ci asterremo. Siamo consapevoli dell'importanza e della gravità del problema e ci stiamo lavorando. Stiamo lavorando con le associazioni di categoria, il contatto e lo scambio è continuo e costante proprio perché il problema è nelle dimensioni che lei ha correttamente elencato ed è un problema che purtroppo non riguarda solo la nostra Regione ma più in generale tutte le Regioni a vocazione turistica. Non ultimo, uno dei fattori è quello legato ai decreti flussi, che sicuramente nella nostra Regione non hanno dato le risposte che i settori della ristorazione e dell'accoglienza turistica si aspettavano. La passione e l'impegno, io, il collega Bertschy, tutto il Governo in generale, anche i membri di maggioranza, ce lo mettiamo, tenendo conto delle difficoltà del caso. Quest'autunno, oltre alle attività che sono già in corso nell'alleanza per il lavoro e nelle attività programmate dal collega Bertschy, porteremo all'attenzione delle Commissioni, quello quindi sarà il momento durante il quale discutere di questa problematica e sentire, oltre al sottoscritto e all'Assessore chiamato in causa, le attività che vogliamo mettere a fattor comune per cercare di dare delle risposte a un problema di così ampia portata.

Uno dei problemi è legato - e l'abbiamo richiamato più volte in quest'aula - all'alloggiamento del personale nei nostri comuni a più forte vocazione turistica, a volte vi è l'impossibilità per questo tipo di personale, necessario alle nostre strutture, di arrivare in queste località perché purtroppo carenti di posti letto per il personale. In ogni caso in autunno, speriamo già nelle prime sedute dopo la riattivazione delle attività a settembre, di poter portare un testo, chiamiamolo così, martire, sul quale andare a discutere e fare le opportune valutazioni.

Su quest'ordine del giorno ci asteniamo ma perché richiama integralmente l'interpellanza alla quale risponderò più avanti e perché sono attività che comunque, consci della gravità del problema, stiamo facendo quotidianamente.

Presidente - Collega Distort per la replica e per la sua soddisfazione.

Distort (LEGA VDA) - Le svelo che non ho grandissima soddisfazione, comunque ringrazio l'assessore Grosjacques per la risposta. È chiaro che i tempi sono ristretti per cui probabilmente il tempo per poter avere una risposta anche da parte dell'assessore Bertschy non permetteva quest'alternanza di figure, perché comunque - ribadisco - sono temi legati alle rispettive competenze.

Lei, Assessore, ha citato il sillogismo dicendo: "inverto il sillogismo", quindi ha scatenato un po' in me il concetto di attenzione alla logica...

(intervento di un Consigliere, fuori microfono)

...ah, il paradigma, comunque parliamo semplicemente di meccanismi logici, meccanismi strategici, allora io mi ricollego al concetto dell'impegnativa che parlava di strategia.

Oltre alle strategie relative al contenuto, ci sono anche strategie dal punto di vista politico. È chiaro che voi avete adottato e imboccato una strada che è quella di dire: "Noi seguiamo la linea secondo la quale ci asteniamo rispetto agli ordini del giorno, non ci prendiamo impegni, però, di fatto, noi lavoriamo in quest'ambito". È chiaro, se l'aspettano tutti che voi lavoriate indipendentemente dalla presentazione o meno di un ordine del giorno, è ovvio, però questa è tattica. La differenza tra la tattica e la strategia è che la tattica è qualcosa che si attua in un momento, in una frase ben circoscritta; la strategia invece va in una direzione più ampia.

La strategia permette di uscire dall'impasse in maniera vincente. Voi avete imboccato invece un'altra strada. Intanto rispetto alla strategia vi siete limitati alla tattica e poi avete imboccato la tattica di dire: "Non accettiamo gli ordini del giorno, noi non li votiamo, noi ci asteniamo e risolviamo così il problema". Questa è una tattica perdente, per cui io ve lo dico sicuramente con i miei modi che sono anche accompagnati di gentilezza, ma ciò non vuol dire che siano modi morbidi, perché il pugno di ferro e il guanto di velluto è qualcosa che ha una storia remota.

Il fatto è questo: che prevale il timore a rivelare la propria posizione, le proprie riflessioni allo stato in cui sono, perché non vi viene chiesto di venire a raccontare per filo e per segno come avete studiato la soluzione di un problema, ma di condividere con un organismo consiliare, che è la Commissione consiliare un percorso anche in fieri.

Ribadisco, come ho detto prima all'assessore Carrel, voi perdete un'occasione, perché l'occasione di dire: "Okay, veniamo in Commissione" è l'atteggiamento della persona forte che non teme nessun tipo di confronto.

Lei ha detto che verrà in Commissione, allora a questo punto dico: quindi la vostra intenzione è votare questo ordine del giorno? No, cioè di dire: io vengo però non voto. In qualche modo o esprime una sorta di - mi permetta - cocciutaggine a dire: "Io lo faccio ma solo perché lo voglio io, non perché me lo chiedi tu" oppure "perché voglio prendere del tempo". Se questo tempo serve per approfondire, nulla vieterebbe di prolungare i tempi, perché io domani mattina posso depositare ai due Presidenti di Commissioni una richiesta di convocare quanto prima, a fronte di questi problemi, gli Assessori competenti. Si genera uno scenario che sarebbe identico, ma sarebbe molto più forte da parte vostra dire: "Sai che c'è? Noi veniamo e votiamo fin da subito". È l'occasione che avete perso.

Dalle ore 16:29 riassume la Presidenza il presidente Bertin.

Bertin (Presidente) - Consigliere Distort, le chiedo soltanto se ritira il punto n. 80.

Distort (LEGA VDA) - La ringrazio per questa richiesta di chiarimento. L'ordine del giorno, a scanso di equivoci è confermato. Per quanto riguarda il ritiro del punto n. 80, sì, io la ritengo già una non risposta. Le risparmio la replica perché potrebbe essere una replica di non risposta e tanto probabilmente non ci arriveremmo neanche dal punto di vista dell'ordine del giorno.

Presidente - Grazie Consigliere, il punto n. 80 è ritirato.

Il Consiglio prende atto.

Vi sono altri interventi su questo punto? La parola all'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Visto che nell'interpellanza c'erano anche le risposte da parte del Dipartimento politiche del lavoro, "l'Alleanza per il lavoro di qualità per il turismo" sarà il primo progetto di quella strategia composto da tutti gli attori, forze sociali, forze datoriali, Enti locali e lì ognuno andrà ad assumersi un impegno rispetto alle proprie competenze.

Credo quindi che la prima cosa che possiamo dare alla Commissione dopo la riunione del Consiglio politiche del lavoro nella prima settimana di settembre - tra l'altro, insieme ai consiglieri Aggravi e Padovani rappresentiamo il Consiglio regionale - è quel documento, di modo che la Commissione lo possa analizzare e poi si possa venire a discutere insieme a tutti coloro che lo andranno a sostenere.

Presidente - Altri interventi? Non ne vedo. Metto in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'ordine del giorno non è approvato.

Adesso affrontiamo l'ordine del giorno n. 7 della Lega, che è anche l'ultimo. Consigliere Perron, a lei la parola.

Perron (LEGA VDA) - Arrivo per ultimo con un favore del pronostico visti i risultati precedenti ma questo mi tocca.

Faccio una breve cronistoria di quelle che sono state le varie iniziative sul tema: a maggio 2022 avevamo presentato un'interpellanza su questo tema, poi l'abbiamo ripresentata nella primavera 2023 ad aprile, su quello avevamo attaccato un ordine del giorno che però è slittato continuamente, quindi l'abbiamo preso e l'abbiamo rimesso qui oggi. Qual è il tema? Già dallo scorso anno, in quel caso ci aveva risposto l'attuale consigliere Lavevaz, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni dalle imprese del verde che lamentavano l'impossibilità di conferimento di sfalci, ramaglie e residui di potature nei comuni nei quali svolgono il lavoro o risiedono, quindi l'obbligo per loro di smaltire soltanto nella discarica di Brissogne. La risposta che era stata data è che si doveva attuare una direttiva europea, la quale equipara i residui del verde prodotti da partite IVA ai rifiuti speciali, quindi le discariche comunali che erano state utilizzate fino a quel momento e fino a qualche anno fa non erano più utilizzabili. Chiaramente questo è un problema per quelle imprese, soprattutto perché sono piccole, anzi, micro, a volte fatte da soltanto una persona, e sono tempi eccessivi per andare a Brissogne, ci sono le code, eccetera. Ne avevamo già parlato, quindi rimettiamo questo problema sul tavolo, ci auguriamo che ci sia un qualcosa, perché a noi non risulta che la situazione sia migliorata, né che ci siano stati interventi da parte vostra migliorativi, sono lieto di essere smentito, avevamo posto giù l'impegnativa, che, come l'Assessore sa, mi era stata suggerita da una persona qualificata e competente, nel senso che chiediamo la creazione entro trenta giorni di cinque centri di conferimento distribuiti nel territorio regionale per i rifiuti come sfalci, ramaglie e residui di potature per agevolare le imprese del verde valdostane. Il numero cinque per noi non è un qualcosa di cabalistico, potrebbero essere tre, potrebbero essere due, non lo so. Ripeto: l'impegnativa è molto semplice e quindi chiediamo una risposta e un'attività in tal senso.

Presidente - Per il Governo, la parola all'assessore Sapinet a cui passo la parola.

Sapinet (UV) - Grazie collega Perron. Oltre che una risposta, direi anche un aggiornamento su una tematica che fin dai primi giorni io ho preso in carico con un passaggio di consegne da parte del collega Lavevaz. Proprio nella primavera, verso la fine del mese di aprile, avevamo ricostituito l'istituzione del gruppo di lavoro per l'individuazione delle soluzioni operative idonee ad avviare le azioni stabilite nel piano regionale di gestione dei rifiuti 2022-2026 per la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali e con "speciali" intendiamo tutti, ai sensi della legge regionale n. 4/2022. Un'azione che poi il Governo, l'Assessorato e il sottoscritto in particolar modo sta sviluppando con il CELVA è quella di individuare una soluzione integrata e organica per la gestione dei rifiuti generati dalle imprese. Quello che lei ha citato però è un problema che abbraccia anche le altre categorie con le quali ci stiamo confrontando. Ciò comporta un riassetto, una razionalizzazione, tra le altre cose, anche delle discariche inerti, che fanno parte di questa tipologia di rifiuti, attraverso una gestione sovracomunale, una riduzione del numero dei siti, nonché l'individuazione sui territori comunali su un numero limitato di aree, ove sia possibile da parte delle imprese conferire le varie tipologie di rifiuti da esse prodotti, quindi gli inerti ma anche quelli da lei citati e gli altri, in coerenza appunto con le previsioni del piano regionale.

L'azione che stiamo conducendo è in via prioritaria a livello locale, in quanto la legge 6/2014 dispone che l'esercizio dei servizi connessi al ciclo dei rifiuti è affidato alle Unités, residuando appunto alla Regione un ruolo di coordinamento, un coordinamento che è ovviamente fondamentale, alla ricerca, come ho detto prima, di una modalità di gestione sostenibile. Per tale motivo quanto richiesto non può essere svolto direttamente dalla Regione, ma dovendosi individuare da parte degli Enti locali una distribuzione funzionale, nonché predisporre aree con precisi requisiti per ottenere le relative autorizzazioni neppure il termine dei sessanta giorni appare realistico stante le difficoltà di organico presenti, tra l'altro, nelle Unités, quindi l'iniziativa non può essere accolta. Su questo c'è, come dicevo, la massima attenzione e il massimo lavoro che stiamo portando avanti proprio con le Unités perché la questione della problematica da lei sollevata va a incastrarsi - mi permetta il termine - insieme alla visione globale sulla quale però abbiamo fatto dei passi avanti anche da maggio quando l'ha presentata ad oggi. L'invito sarà ovviamente a ritirare l'ordine del giorno, altrimenti io propongo l'astensione.

Con quest'assestamento, nello specifico con l'articolo 8... cioè l'articolo 8 non è solo un'erogazione di risorse ma è da parte nostra l'assunzione di un impegno, un impegno concreto che è appunto conseguenza del confronto anche di questi mesi. Il punto di partenza, come ho detto anche poco fa nel mio intervento, di un percorso dove il servizio è in capo agli Enti locali ma ovviamente c'è il supporto, il coordinamento e la supervisione della Regione, che ovviamente non è uno spettatore ma è un giocatore attivo, un percorso possibile e che ha avuto come primo passo lo studio commissionato da ARPA. Questo per rispondere anche a chi più volte ci ha criticato per quella fase di interim, quindi uno studio che è stato commissionato - e io ringrazio chi l'ha commissionato e chi l'ha predisposto con la delibera 923 dell'agosto 2022 -, uno studio che poi ci è stato consegnato nel mese di novembre da cui è partito un confronto, fine 2022 - prima parte della primavera del 2023, che è ancora in atto con gli Enti locali, Enti locali che proprio in questi giorni stanno dando delle risposte incoraggianti e stanno, con fare attivo e propositivo, mettendosi in gioco proprio per raggiungere l'obiettivo che lei richiede, ma che coinvolge non solo quella tipologia di rifiuti ma tutti gli speciali. Come dicevo, quindi invitiamo al ritiro dell'ordine del giorno, altrimenti propongo l'astensione.

Presidente - Consigliere Perron, a lei la parola.

Perron (LEGA VDA) - Va bene, Assessore, io non posso far altro che prenderla in parola allora. Attendiamo gli sviluppi. Le faccio presente appunto che è già presente dall'anno scorso questa questione. La sollecito nuovamente perché ci sono imprese che aspettano, hanno bisogno di soluzioni, quindi tutti i tavoli di lavoro necessari... Ripeto: rimaniamo in parola, la prendo in parola, quindi ritiro ma attenderemo sviluppi e, se non ci saranno, nuovamente la riporteremo sul tavolo e ritorneremo a questo déjà vu, che speriamo non ci sarà. Ritiro.

Presidente - Conseguentemente è ritirato anche il punto 90.

Il Consiglio prende atto.

Consigliere Aggravi, a lei la parola per mozione d'ordine.

Aggravi (LEGA VDA) - Chiedo una breve sospensione per una riunione del gruppo consiliare della Lega Vallée d'Aoste.

Presidente - Sospensione concessa.

La seduta è sospesa dalle ore 16:45 alle ore 17:23.

Bertin (Presidente) - Si è prenotato il consigliere Aggravi, immagino in riferimento alla sospensione, a lei la parola.

Aggravi (LEGA VDA) - Se mi è consentito, vorrei argomentare la sospensione e la decisione a cui è pervenuto il gruppo consiliare della Lega Vallée d'Aoste.

Vedete, colleghi, nel Consiglio sul piano regionale della salute e del benessere sociale abbiamo presentato tutta una serie di iniziative che ritenevamo integrative e utili anche a un confronto sui temi e che in alcuni casi potevano anche essere oggetto di collaborazione rispetto all'azione di questo Governo. Tutte le iniziative sono state sostanzialmente bocciate con un obiettivo e una logica politica. Oggi ci troviamo in un Consiglio estremamente complesso sia dal punto di vista dell'ordine del giorno, sia dal punto di vista del numero di argomenti e di leggi trattate.

Non abbiamo voluto fare ostruzionismo, ci siamo resi disponibili a diminuire i tempi, a rivedere tutta una serie di questioni organizzative per cercare di diminuire e di smaltire un corposissimo ordine del giorno e ci siamo sempre trovati una legge in più. Sull'assestamento, sul provvedimento di cui si sta parlando non abbiamo voluto fare nessun tipo di ostruzionismo. Abbiamo presentato degli ordini del giorno, alcuni di questi pensavamo che potevano essere trattati in una maniera differente, come è avvenuto con il piano sanitario, che potevano anche essere condivisi, che andavano anche, tra l'altro, nella direzione espressa da rappresentanti del Governo, così non è stato e si è ripresentata la logica che abbiamo già subito nella presentazione appunto del piano sanitario.

L'ho detto sia nella relazione, sia negli interventi che sono stati successivi da parte di alcuni esponenti del mio gruppo che alcune proposte, alcuni articoli sarebbero stati votati dal nostro gruppo anche per quello che riguarda una serie di temi che sono comuni un po' a tutti o che sono stati anche oggetto di trattazione in aula da parte di nostre iniziative, mozioni, interrogazioni, risoluzioni e quant'altro. Continuiamo a credere che alcuni di questi interventi li avremmo convintamente votati insieme alla maggioranza e agli altri membri dell'opposizione che avrebbero voluto votarli. Abbiamo fatto una nostra critica, che, ripeto, non è voluta essere becera, poi ognuno ha i suoi modi di esprimersi, ma li avete anche voi, non soltanto noi dell'opposizione, questo è tipico di ognuno di noi.

Detto questo, ci spiace veramente ma il mio gruppo non parteciperà al voto del DL 109, usciremo, attenderemo la fine di questo voto per dare un segnale rispetto al fatto che spesso e volentieri dai vostri banchi viene chiesta moderazione, collaborazione, viene chiesto di trattare in maniera unanime e condivisa tutta una serie di argomenti.

È la seconda volta, mi limito a queste due volte che ho usato per esemplificazione, che invece riceviamo una becera chiusura e oggettivamente crediamo che alcuni temi che abbiamo portato non solo potevano essere condivisibili, ma potevano essere trattati in maniera diversa, anche perché - ripeto - andavano nella linea dettata da alcuni esponenti della maggioranza e da alcune vostre decisioni. Andando contro avete semplicemente dimostrato che non c'è nessuna volontà non soltanto di approvare dei provvedimenti insieme, ma di trattarli per il semplice fatto che sono stati presentati da questa parte del tavolo. Ne prendiamo atto, sul disegno di legge 109 il mio gruppo non parteciperà al voto.

Presidente - La parola alla consigliera Erika Guichardaz per mozione d'ordine.

Guichardaz E. (PCP) - Solo per dire due cose rispetto a quanto ha detto il consigliere Aggravi. Comprendendo bene le motivazioni per cui il gruppo della Lega esce e in parte condividendo, lo abbiamo detto, l'atteggiamento arrogante che ormai vediamo ripetutosi mille volte, noi proprio per questa motivazione non avevamo assolutamente presentato ordini del giorno perché l'arroganza la si vedeva già anche in Commissione. Non ci sono nemmeno arrivati i documenti che chiedevamo, quindi rimarremo in aula ma siamo solidali con il gruppo della Lega.

Presidente - Consigliere Marguerettaz, a lei la parola.

Marguerettaz (UV) - Sinceramente, a nome del gruppo dell'Union, questa cosa ci dispiace; probabilmente le dinamiche e i confronti in aula sono sempre particolari, giustamente il collega Manfrin a un certo punto, nel rispondere al Presidente, dice: "Ma i ruoli della maggioranza e dell'opposizione sono in qualche modo un po' codificati", quindi giustamente ognuno cerca di fare il suo lavoro.

Non entro ovviamente nelle decisioni ma semplicemente dico che probabilmente c'è un fraintendimento su come uno vuole operare e onestamente, nel ricevere un giudizio di atteggiamento becero, mi permetto di dire che abbiamo cercato di avere un rapporto. Anche per quanto riguarda la calendarizzazione dei lavori, noi abbiamo preso atto molto positivamente dell'atteggiamento che è stato messo in atto, la voglia di trovare degli accordi, il dimezzamento dei tempi. Da parte nostra abbiamo cercato anche lì di comprendere, la giornata di ieri dedicarla alle interpellanze e agli atti ispettivi, aggiungere una mezza giornata del venerdì per poter fare tutti gli atti ispettivi, quindi cercando di dare dignità.

Anche nelle risposte che ci sono state sugli ordini del giorno, non mi pare che ci sia stata una chiusura, nel senso che su tutta una serie di argomentazioni, addirittura da parte del Governo è stato detto: "Concordiamo, riteniamo che questa sia la strada, andremo in Commissione, ci confronteremo", quindi, al di là dell'aspetto formale, credo che ci possa essere un tavolo di confronto, però, permettetemi, questa è una mia valutazione. Senza voler provocare nessuno, l'obiettivo è quello di piantare delle bandierine; ognuno pianta le sue, ma, dal punto di vista sostanziale, io credo che ci siano tutti gli spazi per poter dare delle risposte alla nostra comunità.

Onestamente il fatto che voi abbandoniate l'aula ci dispiace, non vogliamo intervenire sulle vostre decisioni, cercheremo di fare meglio in futuro.

Presidente - Il consigliere Marquis si è prenotato. Capisco le valutazioni... chiedo soltanto di intervenire per non più di cinque minuti. Ha la parola.

Marquis (FI) - In modo molto stringato questa mattina, al termine della discussione generale, nelle repliche, avevamo fatto una dichiarazione di astensione su questo provvedimento. La dichiarazione di voto l'avevamo fatta senza la partecipazione e avere contezza di come si sarebbe sviluppato il confronto nel pomeriggio sull'argomento.

Sono stati esaminati diversi ordini del giorno. Abbiamo visto ancora una volta un atteggiamento non dico collaborativo ma un atteggiamento neanche di prendere in considerazione, perché a volte è la cosa che stride di più, abbiamo sentito dire: "Condividiamo l'ordine del giorno ma non lo votiamo". Questo credo che vada nella mancanza di rispetto di quest'Assise perché, quando si condivide una cosa, bisogna avere il coraggio di votarla, perché se dico: "Condivido ma non voto", è prendere in giro chi sta dall'altra parte o tenerlo in scarsa considerazione.

Credo che ognuno debba avere valorizzata la sua dignità, pertanto siamo molto dispiaciuti di prendere anche noi una decisione che non immaginavamo questa mattina. Ci siamo confrontati e riteniamo che, pur condividendo diversi articoli che sono stati oggetto di quest'assestamento, avevamo già detto che non condividevamo l'impianto generale e lo abbiamo criticato, però, per una questione di rispetto nei nostri confronti e dei nostri lettori, anche noi non parteciperemo alla votazione di questo provvedimento. Vogliamo lasciarlo come testimonianza, una testimonianza che dia il modo alla maggioranza di fare una riflessione su quelli che possono essere i comportamenti in futuro di rispetto dell'opposizione pur nel recitare dei ruoli che sono completamente diversi. Credo però che per noi oggi questo sia importante rivendicarlo, così come è importante per noi tenere unito il Centro-Destra perché crediamo in questo progetto.

Pertanto condividiamo la posizione e soprattutto speriamo che sia una posizione che non sia da ripetersi, quindi che la maggioranza possa avere poi degli argomenti per fare delle riflessioni, per far sì che con la ripresa dei lavori ci sia un confronto che possa avvenire su basi diverse.

Presidente - Consigliere Restano, faccio anche a lei lo stesso invito.

Restano (GM) - Non si possono non condividere le riflessioni che hanno fatto i colleghi che mi hanno preceduto, sia i colleghi della Lega, sia i colleghi di Forza Italia. Da più Consigli e più Commissioni sottolineiamo che l'approccio portato avanti dalla maggioranza regionale non è consono al ruolo che dovrebbe avere. Continuiamo a vedere aggiornato l'ordine del giorno del Consiglio regionale nel corso della settimana che lo precede e questo ci porta a dei grossissimi problemi nel prepararci nella dovuta maniera ad affrontare il Consiglio, per contattare i punti di riferimento, che da parte della maggioranza, ovviamente, se presenta dei disegni di legge, è un lavoro già ampiamente svolto. Porta in particolar modo dei problemi ai gruppi più piccoli, i cosiddetti "cespugli" che devono fare tutto da soli però ci siamo anche noi e dobbiamo prepararci.

Oggi non aderirò all'invito dei colleghi, anch'io li sosterrò moralmente perché ci tengo a stare in aula, a votare contrario a determinate azioni e a favore di altre azioni.

Ritengo che questo sia un provvedimento importante; è importante l'assenza dei colleghi ma ritengo che sarà importante anche la mia presenza quale testimone di una situazione che poteva essere svolta in maniera diversa.

Presidente - Passiamo ora all'analisi dell'articolato del disegno di legge 109. Articolo n. 1, vi sono interventi su quest'articolo? Non vedo richieste d'intervento, metto in votazione l'articolo n. 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 1 è approvato.

Articolo 2. Stesso risultato. Articolo 3. Stesso risultato. Articolo 4. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 5. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 5 è approvato all'unanimità.

Articolo 6. Stesso risultato. Articolo 7. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 8. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'articolo n. 8 è approvato.

All'articolo n. 9 c'è una richiesta d'intervento, ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - L'articolo n. 9 riguarda interventi nel settore acquedottistico per far fronte a criticità di rifornimento idropotabile. Non condivido quanto detto dal Governo regionale, non mi ricordo se il Presidente o quale Assessore, che tutti ci marciano sopra a quest'argomento. È stato affrontato nel corso di vari Consigli regionali nella maniera dovuta con grande serietà e con tanti elementi portati all'attenzione del Governo.

Come ho già detto nell'intervento in discussione generale, ritengo però che si potesse fare di più, soprattutto riguardo alla qualità delle acque. Sappiamo tutti che se non viene indicato in maniera specifica dove indirizzare i soldi, si tende a realizzare opere acquedottistiche ma si tralascia un pochino il settore della qualità delle acque. Questo ritengo che doveva essere e si poteva fare. Voterò comunque l'articolo.

Presidente - Metto in votazione l'articolo n. 9. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 9 è approvato.

Articolo 10. Stesso risultato. Articolo 11. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 12. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 12 è approvato all'unanimità.

Articolo 13. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 14. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 14 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 15. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'articolo n. 15 è approvato.

Articolo n. 16. Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Nonostante sia una tematica che abbiamo spesso sollevato in quest'aula, su quest'articolo ci asterremo e questo è legato più che altro al fatto che crediamo intanto che l'interoperabilità, quindi il fatto che vi sia sempre di mezzo un meccanismo tra il sistema nazionale e il sistema regionale, chi lavora all'interno delle istituzioni scolastiche sa che gran parte dei problemi sono proprio legati all'interoperabilità... quello su cui noi tendiamo e a cui vorremmo la Regione tendesse ad andare è proprio nell'utilizzo dei sistemi nazionali, che sono sicuramente molto più performanti rispetto ai nostri, perché, ripeto, quando si parla di interoperabilità, lo si è visto rispetto alle graduatorie, lo si vede rispetto alla gestione degli alunni, lo si vede per tantissime altre cose, sarebbe meglio utilizzare il sistema nazionale e piuttosto adattarlo, ma non pensare a un'interoperabilità dei sistemi.

Presidente - Metto in votazione l'articolo n. 16. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'articolo n. 16 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 17. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 17 è approvato all'unanimità.

Articolo 18. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 19. Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Come abbiamo già evidenziato nella discussione generale, non voteremo quest'articolo e non perché crediamo che in Valle d'Aosta non si debba arrivare ad avere una sede dignitosa per le guide alpine e per i maestri di sci, peraltro sappiamo che in vari Paesi e in vari Comuni della Valle esistono delle sedi più piccole che sono deputate soprattutto ad accogliere le guide alpine, ma proprio per la procedura che c'è stata e che abbiamo evidenziato questa mattina e che, in qualche modo, ci è stata confermata. Ci è stata ribadita dall'assessore Grosjacques quando è intervenuto e che ha confermato esattamente quello che avevamo capito, quello che avevamo detto, cioè che la scelta è venuta direttamente dai rappresentanti, dai Presidenti dei due organismi, che non è stata messa minimamente in discussione, ipse dixit e quindi ipso facto, cioè così è e così è stato fatto. È stato sconcertante sentire nuovamente che non è stata presa in considerazione nessun'altra soluzione e soprattutto che non era per nulla dignitoso pensare a un capannone di VdA Structure, ovviamente da sistemare e da restaurare. Evidentemente va bene per altri ma non per questo.

C'è poi un'altra cosa che voglio notare, proprio perché è stato detto in relazione a quest'argomento: è l'affermazione secondo cui per l'Assessore il biglietto da visita per la nostra Regione Valle d'Aosta è rappresentato dalle guide e dai maestri di sci. Le guide e i maestri di sci sono due figure importantissime che contribuiscono all'immagine e all'importanza del turismo in Valle d'Aosta, ma mi dispiace, Assessore, io credo che ci siano tante altre categorie che operano nel turismo che in quanto a essere biglietto da visita, lo sono quanto e, secondo me, in alcune occasioni anche di più di alcune di queste figure. Mi spiace quindi che siano state bellamente messe da parte. Può essere una dimenticanza non voluta, era all'interno di un discorso, però lo abbiamo rilevato, evidentemente non lo abbiamo rilevato solo noi, visti i messaggi che abbiamo ricevuto da parte di chi opera nel turismo, che lavora negli alberghi, nelle attività di ristorazione, nei rifugi.

Spiace che ci sia quest'atteggiamento, ma poi soprattutto il non aver nemmeno preso in considerazione un'altra possibilità la dice lunga sul fatto che si decide senza tenere conto di quella che può essere una possibilità di discutere e di individuare altri tipi di soluzione.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (AV-VdA Unie) - Nel primo pomeriggio ho avuto modo di leggere i programmi degli ultimi trent'anni di tutte le forze autonomiste presentate per concorrere, quindi poter portare la voce delle professioni della montagna in questo Consiglio e praticamente in tutti i programmi, da quasi forse di più di trent'anni, la Maison de la montagne è rappresentata, declinata e ben argomentata in tutti i programmi elettorali che sono stati depositati.

Noi pensiamo che quest'articolo sia importante. La risposta che viene data alle due principali professioni della montagna... la Valle d'Aosta è attorniata dai quattromila e pensiamo che rappresenti l'alta montagna in Europa e a livello internazionale, il fatto che la politica creda cercando di dare una risposta puntuale nell'accompagnare la Maison de la montagne nelle due principali professioni della montagna, e più tardi, se non domani mattina, andremo a interloquire proprio sulla terza figura: quella dell'accompagnatore di media montagna... noi riteniamo che mai come in questo momento sia importante riuscire a trovare la risposta a un'esigenza, poi non vogliamo farne una questione di serie A o serie B, immaginiamo che questo sia utile, necessario e probabilmente, come dicevo, è da tanti decenni che si aspetta tale risposta. È con un certo anche orgoglio, se possiamo dirlo, forse io e il collega Restano, essendo anche maestri di sci, uno nordico e l'altro alpino... penso che questo sia importante non solo per chi ricopre questa professione ma penso per tutta la Valle d'Aosta e per tutti gli ospiti che avranno la possibilità di conoscere la nostra Regione. Come vi dicevo, domani affronteremo comunque l'altro disegno di legge assai importante e oltretutto anche su questo penso che si possa comunque dare contezza e quindi un'altra bella risposta a una nuova professione, codificarla con una certa formazione, con una certa professionalità e soprattutto creando a questo punto anche posti di lavoro.

Presidente - Assessore Grosjacques, a lei la parola.

Grosjacques (UV) - Solo per ribadire che questa mattina, quando ho parlato di guide alpine e maestri di sci come biglietti da visita, era ovviamente riferito alla questione specifica legata all'investimento di cui stavamo parlando, quindi questo suo tentativo di allargare il cerchio non fa presa, mi creda, perché lei certamente, a prescindere dai messaggi che avrà ricevuto, su quali ovviamente io non ho nessun titolo per dubitare, lei non è certamente individuata come testimonial né delle attività turistico-ricettive, né delle attività commerciali, né di quelle della somministrazione, perché certamente non ha dato grandi contributi rispetto a quello che questa maggioranza ha fatto in favore delle categorie che lei ha nominato. Mi creda pertanto continui a fare il testimonial degli ultimi come ha fatto fino ad oggi, ma lasci perdere le categorie perché le categorie non si sentono certamente rappresentate dalla sua azione politica!

Presidente - Consigliera Minelli, per fatto personale.

Minelli (PCP) - Credo che non ci sia molto da circoscrivere, le parole dell'assessore Grosjacques sono state più che chiare. Io non ho nessuna ambizione a essere testimonial di qualche cosa o di qualcuno. Io mi occupo di fatti concreti e, oltre a fare il mio lavoro qui dentro, ne faccio altri in collaborazione con la mia famiglia che gestisce un'attività. Il fatto che lei ritenga che io non sia in qualche modo rappresentativa delle istanze di una categoria o di altre categorie è una sua opinione e se la può tenere. Sul fatto che io in qualche modo possa rappresentare o essere testimonial degli ultimi, se così è, lo faccio con estremo orgoglio.

Presidente - Consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (GM) - Intervengo per dichiarare il mio voto a favore dell'articolo 19, quello che riguarda la realizzazione della Maison de la montagne e per precisare che - tanto posso andare a memoria - nel corso degli anni si erano valutati altri tipi di soluzione, come la centrale del latte piuttosto che altre strutture. Ora, non voglio intervenire sulla scelta delle due associazioni, che, per quanto mi riguarda, sono libere di determinare dove costruire il fabbricato. Certamente sono state individuate delle criticità ma rispettiamo la scelta.

Condivido, collega, e penso che i maestri di sci, le guide di alta montagna e anche l'Assessore, perché l'ha appena detto... che nessuno abbia la presunzione di pensare di essere l'unico rappresentante del turismo in Valle d'Aosta. Ognuno di noi, montagnard, porta il proprio apporto e lo porta anche qua dentro in quanto eletto e non perché è rappresentante di un'associazione piuttosto che dell'altra. Vedo in questa scelta un passo avanti rispetto a delle categorie che cercano di dare il loro apporto alla crescita del turismo valdostano. Mi permetto di dire che tra i maestri di sci e le guide di montagna ci saranno anche gli accompagnatori di mountain bike, gli accompagnatori di media montagna, ci sono gli allenatori, gli istruttori delle guide alpine e gli istruttori dei maestri di sci. Sono quindi un mucchio di categorie. Oggi noi vendiamo a loro un servizio importante, sicuramente produrrà ulteriore reddito, almeno così mi auspico.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - Il problema si pone sotto diverse sfaccettature. Credo che, per quanto ci riguarda, il punto importante era quello di sostenere, nel modo più corretto possibile, un avanzamento di questa situazione per poter gradualmente essere sempre nella forma migliore con le possibilità di ripetere l'aspetto principale. Noi abbiamo tenuto fin dall'inizio un atteggiamento ortodosso, chiaro e sapendo che cosa andavamo a fare e perché stiamo in quest'aula e qual è la possibilità che noi abbiamo di reggere una Regione che sicuramente ha in questi temi i temi principali.

Siamo convinti che il lavoro svolto attualmente... e quello che faremo lo sarà con la giusta discussione con le possibilità reali di poter dimostrare che siamo all'altezza di una Regione come la nostra. Questo è quanto ci porta a dire che noi continueremo a reggere questa situazione e ad appoggiare le prospettive che ci sono state fin dall'inizio.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Mi sento in dovere di intervenire alla fine di alcune riflessioni, che in parte condivido ma che d'altra parte non appartengono allo spirito con il quale è stato voluto con forza questo tipo di provvedimento e quest'inserimento all'interno del percorso normativo che stiamo valutando.

Credo che in certe situazioni ci sia bisogno di simboli, di qualcosa che unisca e che faccia percepire la presenza importante di quello che noi vogliamo rappresentare. La possibilità di farlo in tempi congrui e con una struttura che sia frutto di un'attività che vuole ritrovare in questo sito un qualcosa di rappresentativo non solo per una parte della comunità, ma che faccia rendere orgogliosa tutta la comunità... far ritrovare intorno a questa nuova casa della montagna e di tutti i suoi fruitori un qualcosa che possa essere rappresentativo di tutta la Valle d'Aosta penso che sia un gesto che vada oltre l'investimento che facciamo oggi, che vada oltre la possibilità di andare a cercarci altri siti, vada oltre la limitatezza di un articolo di legge. Vuole essere qualcosa che rappresenta la nostra comunità, che dia a quest'associazione, a queste associazioni e a tutti i giovani che possono ritrovarsi in qualcosa di positivo un segno tangibile dell'attenzione della politica. Questo forse nella sua semplicità è uno degli atti che politicamente è più importante all'interno di questo percorso normativo, che oggi stiamo analizzando e io penso che chi ci crede, chi intravede in questa situazione un qualcosa di particolare è veramente qualcosa che lo rende orgoglioso e convinto di fare questo tipo di scelta.

Presidente - Ci sono altri interventi? Non vedo altre richieste d'intervento, metto in votazione l'articolo n. 19. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 19 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 20. La parola al consigliere Restano.

Restano (GM) - L'articolo 20 tratta finanziamenti di interventi di investimento su infrastrutture sportive regionali di interesse regionale.

Al punto b), euro 15 mila a valere sulla missione "Trasporti, diritti e mobilità" per la realizzazione della segnaletica verticale da porre su itinerari ciclabili classificati di interesse regionale. Io mi rivolgo all'Assessore ai trasporti e alla viabilità, ma soprattutto all'Assessore allo sport e al turismo.

Vede - mi permetto di chiamarla collega -, le mie interpellanze che riguardavano la segnaletica e le salite proprio lì andavano ed erano state fatte ad arte per sollecitare la sua azione politica verso questo settore e poco c'entra il Comune di Aosta e tirare sempre in ballo i Comuni. È lei che deve agire, fare da collante e determinare le priorità; probabilmente questa per lei non è stata una priorità. Avevamo un'occasione forse per mettere qualche diecimila euro in più per dare un forte segnale al mondo turistico e sportivo della Valle d'Aosta.

Io lo voterò quest'articolo ma mi piange il cuore perché, a mio modo di vedere, con tutti i miei limiti - perché non mi ritengo un professore -, abbiamo perso una grossa opportunità.

Se non vi sono richieste d'intervento, metto in votazione l'articolo n. 20. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 20 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 21. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 21 è approvato.

Articolo 22. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 23. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 23 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo 24 o posso dare lo stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 25. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 26. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'articolo n. 26 è approvato.

Per l'articolo 27, ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Rispetto a quest'articolo, l'auspicio è che dal momento che si mettono dei soldi nella Caserma dei vigili del fuoco questi siano utilizzati meglio degli ultimi che sono stati utilizzati per quella Caserma. Basta fare un sopralluogo in quella Caserma per capire che l'intervento che è stato fatto non è stato assolutamente risolutivo e, anzi, ha creato degli altri problemi.

Pur capendo che quella Caserma ha bisogno non solo di questi interventi ma di molti altri interventi, voteremo a favore ma speriamo, visto che l'Assessore alle opere pubbliche in qualche modo è anche legato a quella Caserma, che in qualche modo possano essere lavori fatti in maniera più consona rispetto a quelli che sono stati finora fatti.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l'articolo 27. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 21

L'articolo 27 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 28. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 21

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'articolo n. 28 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 29. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 29 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 30. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 30 è approvato all'unanimità.

Articolo 31. Stesso risultato. Articolo 32. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 33. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 33 è approvato.

Articolo n. 34. Ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - L'articolo 34 tratta l'autorizzazione all'acquisto del Castello di Introd e la realizzazione dei primi interventi relativi alla sua fruizione. Io ritengo anche che, ancorché essere da solo nel Gruppo Misto, abbia il dovere di rappresentare le mie intenzioni di voto e soprattutto quando non sono a favore rispetto a determinate proposte, anche a costo magari di essere un pochino antipatico ad alcune parti. Io non voterò a favore di quest'articolo perché parto dal valore di stima dell'immobile: 3.650.000 euro.

Io voglio ricordare all'Aula che nei primi anni Settanta questo Consiglio acquistò il Castello di Aymavilles e lo pagò 60 milioni di lire, cifra che se attraverso un calcolo matematico viene rapportata ad oggi, equivale a 600 mila euro, ho chiesto il conforto di un tecnico. Se consideriamo quanto abbiamo appreso in aula, che poi è stato valutato il valore culturale, e facciamo pari dei due valori culturali, del Castello di Aymavilles e del Castello di Introd, rimane una differenza tra 600 mila euro e i 3.600.000 euro, sei volte tanto e mi sembra, sempre con tutti i miei limiti, un pochino troppo. È un pochino troppo sei volte il valore del Castello di Aymavilles soprattutto in rapporto al periodo storico che stiamo vivendo. Richiamiamo sempre la crisi economica, le famiglie che hanno difficoltà. Purtroppo chi sta seduto fuori di qua non fa distinzione tra spese di investimento e spesa corrente, valuta i fatti.

Sembra un pochino troppo in rapporto alla mancanza di un progetto specifico. Non ci è stato illustrato. Sembra troppo in assenza di un'esplicita valutazione costi-benefici, come è stato presentato in Commissione, magari è stato presentato alla maggioranza, è stato fatto da parte del Governo regionale.

Abbiamo appreso oggi in aula, dal consigliere Marguerettaz la volontà di applicare nella gestione del Castello di Introd un nuovo modello di gestione, più commerciale sì, ma lo facciamo in assenza di un business plan, lo facciamo senza un cronoprogramma eventuale. Allora oggi chiedere di votare quest'articolo, per quanto mi riguarda, pare un pochino troppo, quindi non voterò a favore di quest'articolo.

Presidente - Ci sono altri interventi su quest'articolo? Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Sono obbligato a intervenire dopo l'intervento del consigliere Restano per fare due riflessioni, come le ha fatte lui, giustamente dal suo punto di vista, che è un punto di vista tutto personale, come lo è il nostro, che abbiamo condiviso la volontà di acquistare un Castello che, se vogliamo paragonarlo a quello di Aymavilles, forse in proporzione è costato un po' di più. Facciamo un conto però di quelli che sono stati i costi di valorizzazione che in questi cinquant'anni sono stati investiti in un Castello per renderlo fruibile a distanza di tantissimo tempo, purtroppo, perché anche in questo caso ho ben presente la dinamica e gli utilizzi che se ne sono fatti: oltre 25 milioni di investimento che oggi finalmente hanno ridato la fruibilità totale a un maniero che sarà in grado di alimentare con i suoi passaggi sicuramente tutta una serie di attività e farne nascere di nuove.

Cosa diversa, l'ha detto in aula il collega e capogruppo Marguerettaz, ma era già stato esplicitato, come per il Castello di Introd si possa quindi intravedere un'opportunità nuova di utilizzo di questo bene culturale, che, grazie alla sua posizione e grazie alla sua gestione già esercitata al momento, come è stato ricordato anche questo pomeriggio, avrà una fruibilità immediata.

Rammento anche che non più tardi di sei-otto mesi fa l'importo di perizia del Castello stesso era superiore ai 5.200 mila euro, per cui un acquisto che ci permette di entrare in possesso di una struttura che dovrà necessariamente, per essere resa fruibile, avere degli investimenti penso che sia un buon percorso. Un percorso che ci mette a disposizione risorse che saranno utilizzate per migliorare la struttura, migliorare l'accoglienza, apportare i necessari interventi per rendere tutto il maniero fruibile ai visitatori e continuare ad affidarlo a una comunità che dovrà trovare un percorso per integrarlo appieno nelle opportunità di crescita e di valorizzazione. Una comunità che dovrà rendersi partecipe, assieme all'Amministrazione e assieme alle strutture che vorranno essere coinvolte e che crederanno in questo progetto, e che potrà rilanciare delle opportunità di crescita, anche delle attività del territorio e sicuramente lasciarle in mano a un'Amministrazione regionale, che nel tempo si è sempre dimostrata attenta a le strutture che più sono rappresentative del nostro territorio, della nostra cultura e della nostra storia.

Presidente - Vi sono altre richieste d'intervento, altrimenti metto in votazione. Non vedo prenotazioni. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 22

Favorevoli: 21

Contrari: 1

L'articolo n. 34 è approvato.

Metto ora in votazione l'articolo n. 35. Non vi sono interventi. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 35 è approvato all'unanimità.

Articolo 36. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 37. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 6 è approvato.

Adesso c'è il primo emendamento della Lega che introduce l'articolo n. 37bis. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Astenuti: 22 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)

Il primo emendamento della Lega non è approvato.

Il secondo emendamento della Lega ha il parere di copertura finanziaria negativo, per cui non viene messo in votazione. Passiamo al terzo emendamento della Lega che introduce l'articolo 37quater. Possiamo dare lo stesso risultato di quello precedente? Stesso risultato. Passiamo ora agli emendamenti del Presidente della Regione. Emendamento n. 1, all'articolo n. 38. Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'emendamento n. 1 del Presidente della Regione è approvato.

Emendamento n. 2. Stesso risultato. Emendamento n. 3. Stesso risultato. Emendamento n. 4. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 38. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'articolo n. 38 è approvato.

All'articolo n. 39 c'è l'emendamento n. 1 della II Commissione, che metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'emendamento n. 1 della II Commissione è approvato.

Articolo 39. Stesso risultato. Articolo 40. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 41. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 41 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 42. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 42 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 43. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 43 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 44. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 44 è approvato.

Articolo 45. Stesso risultato. Articolo 46. Stesso risultato. Articolo 47. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 48. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 48 è approvato all'unanimità.

Articolo 49. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 50. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 50 è approvato.

Articolo n. 51. Il consigliere Restano ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Restano (GM) - L'articolo n. 51 tratta: "Interventi in ambito sanitario di parte corrente". Al punto 2 tratta di un "Fondo speciale per il finanziamento di un disegno di legge recante disposizioni organizzative, straordinarie, urgenti e temporanee per assicurare i livelli essenziali di assistenza del sistema sanitario". Su quest'argomento ci siamo confrontati per parecchio tempo, per mesi, mesi e mesi. Proprio oggi "Il Sole24ore" tratta un approfondimento sulla sanità, sullo scandalo delle liste d'attesa: due milioni e mezzo di persone rinunciano alle cure. Questo poco ci interessa, però ci deve far riflettere. Noi non siamo esenti dalle problematiche nazionali.

La norma che avevamo approvato più di un anno fa, portata dall'allora assessore Barmasse, prevedeva (incomprensibile) di attrattività per il personale medico. Lo Stato ci sta arrivando solo ora perché è alle strette finali il contratto con i medici e all'Agenzia per le trattazioni del contratto parlano di 240 euro lordi al mese; da questo punto di vista, ci siamo portati avanti sugli infermieri, ora rimane l'ultimo passo.

Colgo di buon grado quest'articolo. Lo colgo come un segnale di apertura da parte del Governo, una particolare attenzione da parte del nuovo Assessore e spero che nel prosieguo dei lavori ci si possa confrontare per migliorare il testo già presente in Commissione e ottenere un obiettivo comune non per questo Consiglio, ma per tutti i Valdostani e penso anche per i turisti che raggiungono la Valle d'Aosta.

Voterò quindi a favore di quest'articolo.

Presidente - Vi sono altri interventi su quest'articolo? Non vedo altre richieste d'intervento, metto in votazione l'articolo n. 51. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 51 è approvato all'unanimità.

Articolo 52. Stesso risultato. Articolo 53. Stesso risultato. Articolo 54. Stesso risultato. Articolo 55. Stesso risultato. Articolo 56. Stesso risultato. Articolo 57. Stesso risultato. Articolo 58. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 59. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'articolo n. 59 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 60. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 21

Favorevoli: 21

Astenuti: 1 (Restano)

L'articolo n. 60 è approvato.

Articolo n. 61. Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Come abbiamo avuto modo di dire in audizione all'Assessore competente, auspichiamo che la marmotta ritorni nel luogo da dove è stata ritrovata. Nel momento in cui si parla di una grande attenzione delle guide alpine, io credo che sarebbe importante sentire le guide alpine della comunità Walser per capire se loro, che hanno ritrovato la marmotta sul ghiacciaio del Lyskamm, vogliono che quella marmotta torni all'Alpenfauna Museum Beck Peccoz, ammesso che questo venga riaperto, perché ormai è da tempo che quel museo è chiuso.

Voteremo quindi quest'articolo con l'auspicio che poi la marmotta torni in quel museo visto che il museo a Gressoney c'è e visto che potrebbe essere anche motivo di attrattività rispetto a un luogo che sicuramente, dopo essere stato chiuso per molto tempo, potrebbe in qualche modo avere delle possibilità anche di farsi conoscere nuovamente proprio per la chiusura che c'è stata in tutto questo tempo.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Rapidamente, solo per confermare la scelta. Oggi la marmotta ritrovata andrà, come detto, al Museo Efisio Noussan di Saint-Pierre proprio come valore aggiunto e per continuare quell'importante azione che sta dando numeri decisamente importanti.

Del Museo Beck Peccoz ne abbiamo parlato in Commissione, è temporaneamente chiuso ma, anzi, abbiamo proprio in questi giorni creato le condizioni anche per una valorizzazione a livello anche di risorse umane. Dopo appunto che la figura che attualmente lavora all'interno andrà in pensione, ci sarà un avvicendamento, che sarà anche un valore aggiunto per la riapertura di qui a poco, per una valorizzazione di questo sito in cui ovviamente crediamo e sul quale ci stiamo confrontando quasi settimanalmente con l'Amministrazione comunale di Gressoney.

Presidente - Posso mettere in votazione l'articolo n. 61. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 21

Favorevoli: 21

Astenuti: 1 (Restano)

L'articolo n. 61 è approvato.

Articolo n. 62. Ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Voterò quest'articolo. Ci tengo però a sottolineare che vi sono parecchi Valdostani che svolgono il lavoro di ricercatore o di studio di approfondimento fuori Valle che potrebbero esercitare in Valle d'Aosta, quindi dovrebbero essere considerati o incentivati. Facciamo bene ad attrarre delle professionalità dall'esterno, ma ricordo a tutti di non far percepire la sensazione dell'abbandono ai nostri studenti e ai nostri operatori che lavorano fuori Valle, perché questa alcune volte viene percepita.

Presidente - Metto in votazione l'articolo n. 62. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 62 è approvato all'unanimità.

Articolo 63. Stesso risultato. Articolo 64. Stesso risultato. Articolo 65. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 66. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 66 è approvato.

Articolo 67. Stesso risultato. Articolo 68. Stesso risultato. Articolo 69. Stesso risultato. Articolo 70, ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Prima dell'abbattimento delle barriere architettoniche ero già intervenuto parecchi Consigli fa confrontandomi con l'Assessore alla sanità e l'Assessore all'agricoltura. Ricordo al Governo regionale che vi è un aspetto turistico e sportivo: quello delle persone disabili che va oltre a quest'articolo e faccio riferimento - non lo nascondo - alle riserve speciali di pesca, che possono essere adibite anche a uso per i disabili creando delle piazzole apposite. So dell'interessamento dei due Assessori. Sarebbe stato gradito un punto esplicito sull'articolo. Nulla è perduto, si può recuperare, aspetto gli atti conseguenti.

Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento, metto in votazione l'articolo n. 70. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 70 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 71. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 71 è approvato.

Articolo 72. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 73. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 73 è approvato all'unanimità.

Articolo 74. Stesso risultato. Articolo 75. Stesso risultato. Articolo 76. Stesso risultato. Articolo 77. Stesso risultato. Articolo 78. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 79. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 79 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 80. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 3 (Guichardaz Erika, Minelli, Restano)

L'articolo n. 80 è approvato.

All'articolo n. 81 c'è il secondo emendamento della II Commissione. Metto in votazione tale emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'emendamento è approvato all'unanimità.

Articolo 81. Stesso risultato. Articolo 82. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 83. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 83 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 84. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 22

L'articolo n. 84 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 85. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'articolo n. 85 è approvato.

Articolo 86. Stesso risultato. Articolo 87. Stesso risultato. Articolo 88. Stesso risultato. Articolo 89. Stesso risultato. Articolo 90. Stesso risultato. Emendamento n. 3 della II Commissione che introduce l'articolo n. 90bis. Mettiamolo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

L'emendamento è approvato.

Emendamento n. 4 della II Commissione che introduce l'articolo n. 90ter. Stesso risultato. Articolo 91. Stesso risultato. Adesso passiamo agli allegati. Allegato A. Stesso risultato. Allegato B1. Stesso risultato. Allegato B2. Stesso risultato. Allegato C. Stesso risultato. Allegato D. Stesso risultato. All'allegato E c'è il quinto emendamento della II Commissione. Stesso risultato. Allegato F. Stesso risultato. Allegato G. Stesso risultato. Allegato H. Stesso risultato. Allegato I. Stesso risultato. Allegato J. Stesso risultato. Allegato K. Stesso risultato. Allegato L. Stesso risultato. Allegato M. Stesso risultato. Allegato N. Stesso risultato. Allegato O. Stesso risultato. Allegato P. Stesso risultato. Allegato Q. Stesso risultato. Allegato R. Stesso risultato. Metto in votazione la legge nel suo insieme. Vi sono dichiarazioni di voto? La parola alla consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Userò la mia dichiarazione di voto un po' per rispondere anche alle cose che sono state dette poi in replica dal Governo.

Naturalmente, come ho già detto all'inizio in discussione generale, il nostro parere su questo disegno di legge è negativo proprio perché non va a incentivare, secondo noi, o comunque a sostenere le famiglie e le persone in difficoltà in nessuno o in ben pochi articoli di questa legge. Oggi il vicepresidente Bertschy ci diceva: "State dipingendo la Valle d'Aosta forse così come non è", io le faccio notare, Assessore, che anche nell'ultimo rapporto Caritas le persone supportate dai centri della Caritas in Valle d'Aosta sono aumentate del 12%.

Ora, forse noi non ci rendiamo conto bene di cosa sta accadendo o forse si rivolgono solo a noi visto che siamo le rappresentanti degli ultimi, però sinceramente noi tutto questo benessere in questo momento non lo vediamo e riteniamo che, rispetto ai 145 milioni, qualcosa si poteva mettere in quel settore.

Rispetto all'edilizia scolastica, si sono fatti grandi proclami. Si parla di 4 milioni. Io vorrei evidenziare che con 4 milioni andiamo a fare interventi per quattro o cinque scuole, non è che andiamo a finanziare chissà che grandi interventi di edilizia scolastica. Nel tempo abbiamo finanziato, e vi invito a fare un giro a Courmayeur, una scuola con 3 milioni di euro che oggi è chiusa, mentre invece c'è una scuola accanto e le manderò le segnalazioni perché ho potuto vedere il documento della valutazione dei rischi. Ho dei seri dubbi che quella scuola sia in regola, ma invece abbiamo una scuola che sta accogliendo dei bambini e che, per quello che conosco io, le normative scolastiche non mi sembra del tutto a norma.

Chiederò semplicemente se c'è stato il parere dei vigili del fuoco rispetto a quell'edificio perché è su tre piani ed è un edificio che accoglie i bambini della scuola dell'infanzia, quindi, come dico, anche l'impiego delle risorse molto probabilmente dovrebbe essere fatto con più oculatezza.

Parlo anche della palestra, è vero, siamo a 700 metri dal Regina Maria Adelaide, ma abbiamo detto comunque, e lo sapete benissimo, il traffico che c'è in quella zona. Sapete benissimo cosa vuol dire arrivare da Regina Maria Adelaide in quella palestra, sapete anche bene che ci sono degli alunni con delle difficoltà che dovranno arrivare. Con la semplice abilità motoria di chiunque di noi ci mettiamo sui 15 minuti, se già solo c'è un alunno con disabilità, i tempi sono ben altri. Sarò curiosa di vedere se si recheranno a piedi in quella palestra. Dopodiché è una palestra piccola, come ci è stato presentato in Commissione, e quello che vogliamo poi anche capire è se sarà destinata alle scuole in maniera adeguata, perché ci sono attività pomeridiane, ci sono attività extracurriculari, non vorremmo che fosse l'ennesima palestra invece utilizzata per altro, perché questa è una palestra che rientra nell'edilizia scolastica, quindi di qui a quando verrà costruita capiremo le motivazioni che vi hanno portato in quella sede.

Non sto a replicare alle parole dell'assessore Grosjacques perché le ho trovate gravi, e sinceramente, quando si tratta di contributi previsti da leggi regionali e da risorse pubbliche... anch'io ho accesso a quei contributi, anche se non sono così allineata, credo che chiunque, qualsiasi Valdostano, anche se non così allineato, possa accedervi.

Ancora una cosa rispetto alla questione sollevata dal presidente Testolin rispetto alle risorse dei Comuni. Quello che io ho detto è una cosa diversa da quella che ha detto lei, nessuno nega che gli asfalti hanno un senso e possono avere un senso, ma questa è una misura che non è strutturale.

Quello che noi continuiamo a dire - e la invito a riascoltarsi il mio intervento - è che molto probabilmente la possibilità di usare quell'extragettito che dipende anche dai Comuni avrebbe e darebbe una possibilità maggiore a quei Comuni anche di programmazione, perché arrivare a luglio ad avere delle risorse non è come poterle mettere subito a bilancio.

Vada a riascoltarsi il mio intervento perché, sotto questo punto di vista, non sono d'accordo.

Presidente - Altre dichiarazioni di voto? Se non vi sono altre richieste... la parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Come è risultato evidente anche dalla votazione articolo per articolo di questo disegno di legge, abbiamo votato degli articoli. Alcuni erano quelli che condividevamo proprio nel loro impianto, nella loro struttura e nella loro ratio, altri sono quelli su cui eravamo partiti con qualche dubbio. Ci sono delle cose che sono state chiarite in Commissione, come dicevo oggi, molte altre no, quindi anche articoli che avrebbero potuto forse avere il nostro favore non sono stati votati perché io sono abituata che se non so esattamente che cosa vado a votare, non lo voto; poi, certo, ci possono anche essere delle confusioni.

Sulla questione delle cose su cui non abbiamo concordato, su cui abbiamo preso una posizione contraria, io rilevo però una cosa: mi spiace - soprattutto quando poi si arriva al voto di provvedimenti che sono importanti e che contengono delle norme che sono utili a tutta la comunità - che ci sia costantemente un tentativo di sminuire pubblicamente il ruolo delle persone. Devo dire che è una cosa che succedeva già nel tempo ma che è peggiorata in questi ultimi mesi, perché il livello di arroganza che riscontriamo sia quando si chiedono delle cose e non si ottengono, se non facendo ripetute richieste, sia quando c'è un confronto, come accade in aula... l'assessore Grosjacques è stato quanto mai inopportuno nelle sue valutazioni, a casa mia si direbbe: groussoi mé un vargno [traduzione letterale dal patois: grossolano come un abete sgraziato] e credo che si adatti abbastanza bene a quello che è stato detto. La cosa però che dispiace è che non ci si renda conto che il lavoro che anche da questa parte del tavolo si cerca di fare può essere orientato nei confronti di una certa impostazione, che, per quanto mi riguarda, è sicuramente quella dell'attenzione alle categorie più deboli, agli ultimi come lei li ha definiti e questa cosa me la porterò proprio come una medaglia. C'è però anche da parte nostra l'attenzione a cercare di lavorare per quelle altre categorie, quelle che sono categorie produttive, che fanno PIL.

Lei non c'era, collega Grosjacques, ma credo che chi è qui, se ha un minimo ancora di onestà intellettuale, sa benissimo che, nel momento più difficile che è stato affrontato in quest'aula negli ultimi anni - e sto parlando della grave crisi economica collegata alla crisi pandemica -, per quello che mi riguarda, c'è stato un impegno e un'attenzione totale nei confronti di quelle categorie che lei ha citato oggi e che sono categorie che non solo conosco bene, perché sono nata all'interno di quell'ambiente e continuo a starci, ma perché abbiamo fatto un lavoro molto attento e puntuale che è poi sfociato nella legge 8 e che era proprio centrato, oltre che sulla parte sanitaria, sulla parte legata all'attenzione alle imprese.

Spiace che, quando si è un po' in difficoltà, come è risultato oggi, poi si attacchi in malo modo. Io spero che in futuro lei riesca a contenersi un po' di più, altrimenti si risponderà come è corretto e opportuno a questo punto rispondere.

Presidente - La parola all'assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - Guardi, collega, io non voglio alimentare la polemica. Gli ultimi li ha definiti lei in una categoria ben precisa, io non li ho definiti, ho parlato genericamente di ultimi a lei, dopodiché si è associata a questa categoria anche la collega Guichardaz che io non avevo nominato. Gli ultimi sono una categoria molto larga e non definita, quindi che lei abbia definito la mia dichiarazione in un certo senso... vorrei dare l'interpretazione autentica, perché siccome io quasi mai sono d'accordo con lei, non lo sono neanche questa volta. Io, rispetto alle categorie, non c'ero sulla legge 8 perché era la legislatura precedente, ma sono qui da fine ottobre del 2020 e quindi posso confermare che la sua attenzione rispetto a certe categorie, nelle quali lei in qualche modo si riconosce, come quelle della ristorazione, non è stata così puntuale come altri. Io ho detto che abbiamo ricevuto contributi dalle opposizioni molto più importanti di quelli che abbiamo ricevuto da lei e quindi lei certamente non può definirsi una portabandiera di questi...

Sulla definizione degli ultimi, quando avrò necessità di esplicitare la definizione "ultimi", lo farò io, quindi la prego di non dichiarare al mondo... stiamo aspettando l'ennesimo comunicato dopo quello che è arrivato questa mattina sul CAI... la pregherei di non interpretare le mie parole se non per quello che dico. La categoria "ultimi" io non l'ho definita e le chiederei di non definirla lei.

Presidente - La parola alla consigliera Minelli per fatto personale.

Minelli (PCP) - Abbia pazienza, Presidente, per fatto personale, perché io non credo di aver definito nessuna categoria. Normalmente quando si parla di ultimi, si utilizza quest'espressione con una connotazione precisa, ma non è un problema, va benissimo che sia così.

Lei ha detto delle cose, assessore Grosjacques, che evidentemente l'hanno messa in una posizione che non è quella comoda che vorrebbe, perché il fatto stesso che lei tenda a puntualizzare questa cosa significa che da solo si è creato un problema.

Io non mi attribuisco - ma lei lo ha detto un attimo fa - nessuna categoria di testimonial o di rappresentante di una categoria piuttosto che un'altra. Io ho una professionalità che fuori di qui ho esercitato per tanti anni. In questo momento sto svolgendo il ruolo di Consigliere regionale, mi sono occupata e mi occupo di varie questioni, alcune di quelle sono più vicine a quella che può essere la mia preparazione, altre più distanti. Non so se lei passa il suo tempo ad andare a mettere le crocette sulle cose che si fanno o non si fanno, ma la pregherei, da questo punto in avanti, di cercare di mantenere le sue opinioni per quello che riguarda la mia persona a livello privato, se permette, ma non di venire qui a fare delle valutazioni su quello che uno rappresenta o non rappresenta.

Io sono stata eletta in questo Consiglio regionale con oltre 700 voti e non credo che siano tutti gli "ultimi" quelli che intende lei o quelli che posso intendere io o quelli che può intendere qualcun altro. Per cortesia, sono una rappresentante che è qui perché è stata eletta, non venga lei a dirmi di chi io sono espressione o non sono espressione. Io conosco benissimo le mie idee, i valori che porto avanti, il lavoro che sto facendo e pretendo, Assessore, rispetto!

Presidente - Altre dichiarazioni di voto? La parola all'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Solo riguardo all'annotazione fatta dalla collega Guichardaz rispetto all'edilizia scolastica, credo che sia da un po' di tempo probabilmente che lei non frequenta più le segreterie scolastiche e probabilmente neppure più gli Enti locali perché o è in cattiva fede o non ha ascoltato in Commissione, è inutile a questo punto che si arrivi lì con dei dati e con i dirigenti che cercano di spiegare le cose. In Commissione è stato spiegato che quei 4 milioni di euro sono relativi a interventi sugli edifici di proprietà degli Enti locali richiesti dagli stessi tramite una piattaforma specifica, che al momento quota come richieste circa 3 milioni-3 milioni e 100 mila euro. Se il Comune di Courmayeur ritiene di dover segnalare dei problemi rispetto alle sue strutture, compila la piattaforma, che peraltro è una piattaforma sulla quale ieri abbiamo anche deliberato di continuare la collaborazione con la Regione Toscana, perché è una piattaforma che è stata elaborata e che è in condivisione con tale Regione.

Io credo che non ci sia da dire null'altro che se avessimo probabilmente messo il solito milione di euro per l'edilizia scolastica, probabilmente non avremmo potuto accogliere - adesso io non ho la tabellina sottomano perché non pensavo che dopo le varie spiegazioni avrei dovuto nuovamente spiegare le cose -, come è stato detto in Commissione, per esempio, interventi intorno al milione di euro, 800 mila euro, di cui adesso francamente non ricordo la tipologia, credo siano interventi sull'antisismica o di riadeguamento e ristrutturazione. Avremmo probabilmente accolto piccoli interventi e rinviato agli interventi di entità più grossa a tempi probabilmente più felici. Ciò significa, come ho cercato di dire senza polemica e senza peraltro credo far nessun tipo di demagogia, che la scelta della maggioranza di destinare queste risorse all'edilizia scolastica degli Enti locali - ripeto: su richiesta degli stessi - dimostra attenzione verso i bambini, verso i docenti e credo anche verso gli Enti locali ai quali peraltro è stato spiegato, perché siamo appositamente andati al CPEL dopo aver chiesto noi di poterli incontrare, quindi di poter incontrare il CdA... e a metà agosto più o meno incontreremo tutta l'assemblea per spiegare bene le modalità di compilazione di questa piattaforma. Essendo non dico una novità, ma sapendo che gli Enti locali probabilmente in alcuni casi hanno mille altri oneri, a qualcuno potrebbe essere sfuggito che questa tipologia di richiesta oggi di risorse è l'unica ammessa, cioè quella di compilare la piattaforma, indicare l'entità dei lavori, i tempi, eccetera, una piattaforma peraltro molto semplice.

Relativamente alla palestra, visto che siamo di nuovo sulla questione della palestra, secondo lei, se un politico avesse potuto fare la palestra nel posto più bello di Aosta, nella posizione più vicina a una scuola, e questo lo chiedo anche al collega Caveri che mi ha preceduto in tutta la parte di negoziazione con il Comune di Aosta, ma compreso il Comune stesso, se avesse avuto la disponibilità di terreni, o comunque di superfici più comode... no, invece sembra che bisogna fare un dispetto alle scuole, bisogna fare un dispetto agli studenti, bisogna fare un dispetto ai docenti per favorire non si sa che cosa, perché è stata trovata una collocazione sulla quale, peraltro, si era chiesto di poterne fare due di palestre, poi, per motivi di superficie, per motivi di permessi e di cambio degli strumenti urbanistici non è stato possibile farlo. Poi probabilmente fosse lei, Assessore all'istruzione o Assessore alle opere pubbliche... perché poi, tra l'altro, sulle opere pubbliche, sulla questione di edilizia scolastica lei sa che lì c'è un piano di 100 milioni di euro, che, piano piano, anzi, con i tempi necessari e in implementazione, quindi qua parliamo di strutture...

Presidente - Assessore, concluda.

Guichardaz J. (FP-PD) - ...cinque secondi...

Presidente - Concluda.

Guichardaz J. (FP-PD) - ...chiudo, arrivederci.

Presidente - Le dichiarazioni di voto sono state utilizzate in altro modo, se non ve ne sono altre... la parola all'assessore Bertschy per dichiarazione di voto.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Molto velocemente, senza citar nessuno, così da non scatenare, in conclusione di questo dibattito, alcun problema, semplicemente perché politicamente credo che, come Governo, registriamo la necessità al ritorno in aula domani e poi soprattutto a settembre di trovare una modalità - ha ben detto il Capogruppo dell'Union Valdôtaine - di lavoro che sia la migliore possibile per mettere tutti i gruppi nella possibilità di dare il proprio contributo. Su questo ovviamente ci sarà insieme modo di riflettere e discutere, c'è stato tantissimo lavoro in questo ultimo periodo, credo che questo sia anche un problema da tenere in considerazione.

Rispetto però al tentativo un po' di rappresentare il nostro assestamento e questo momento del Governo rispetto allo sviluppo economico di non considerare nella globalità la comunità, credo che, come ho detto nell'intervento durante la discussione in replica, il nostro lavoro oggi era legato all'assestamento ma c'è un lavoro molto più complesso e complessivo che riguarda tutte le persone. Noi stiamo lavorando rispetto alle fragilità, rispetto all'inclusione per le persone con disabilità, rispetto a tutte quelle fragilità che le persone hanno per ritornare nel mondo del lavoro con la massima attenzione e la massima disponibilità rispetto alle forze sociali, rispetto a tutti coloro che sono ai tavoli di lavoro con noi. Ci rendiamo bene conto quindi che la comunità è composta da tutte le persone che hanno necessità del nostro lavoro, del nostro contributo ed è in quella direzione che si sta lavorando per cercare di garantire a tutti parità di accesso e migliori condizioni per il futuro.

Il tema, per esempio, del lavoro dei giovani è un tema alla nostra attenzione, è un tema che ci deve vedere ancora più vicini a una generazione di persone alla quale va data una migliore risposta per il futuro noi, le imprese, il sistema nel suo complesso, perché, lo citavo questa mattina, abbiamo 9.800 contratti nella corte dei 17 mila giovani dai 15 ai 29 anni e di questi abbiamo 2.500 persone che hanno un posto di lavoro a tempo indeterminato. Gli altri lo stanno conquistando e dobbiamo cercare di agevolarli per riuscire a conquistarlo perché è quel lavoro che in qualche maniera dobbiamo riuscire a mettere in campo. Da parte nostra l'attenzione c'è su tutti, su tutte le persone e si cerca di fare, ovviamente nell'ambito delle nostre competenze, il miglior lavoro possibile.

Presidente - Ci sono altre dichiarazioni di voto? Consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (GM) - Colleghi, la scelta era o partecipiamo alle votazioni, o usciamo, come hanno fatto i colleghi, perché i presupposti per lasciare l'aula c'erano tutti, come abbiamo avuto modo di dire prima. A volte la forma, rubando le parole di un collega, è sostanza, quindi approvare un ordine del giorno, ancorché magari si abbiano avute le stesse intenzioni o si stia già lavorando sul tema specifico, è importante nei confronti della minoranza, perché questa viene considerata. È importante anche nei confronti della collettività, perché, vedete, certi messaggi, quelli che ha testé spiegato il Vicepresidente, non tutti li hanno recepiti, perlomeno alcune delle persone con le quali ho avuto dei contatti non hanno recepito quello che si sta facendo, che state facendo nella sua complessità, quindi il percepito è diverso rispetto a quello che lei ha descritto ed è quello che viene a noi riportato.

Dal momento che ho deciso di partecipare alla discussione dell'articolato e di confrontarmi sull'articolato va da sé che, trattandosi di un assestamento di bilancio, per le sue caratteristiche intrinseche, va a rimpinguare determinati capitoli, allora certe proposte vanno votate. Magari uno voleva aggiungere dei fondi in più, altre volte non era d'accordo, però si è deciso di partecipare al voto. Nel suo complesso, dal punto di vista politico, non condivido tutto quello che è stato fatto, perché non si è riusciti a dare una visione politica, ma soprattutto non ci si è caratterizzati, forse perché si tratta di un assestamento e non per tornare sempre sui soliti argomenti e non per istigare i colleghi e le colleghe, ma, per esempio, le guide alpine e i maestri di sci hanno saputo caratterizzarsi rispetto ad altre realtà, perché esercitano delle funzioni che altrove non vengono esercitate, si formano in maniera diversa, purtroppo, colleghi, non si può dire altrettanto su altri settori. Abbiamo appena parlato e approvato il piano socio-sanitario dove non ci siamo caratterizzati, la mia opinione la sapete. Un approfondimento radiofonico sulla sanità ci ha predetto il destino delle case di comunità, il destino dei medici di medicina generale, vale a dire, viste le carenze, si divideranno: chi vuole il contratto pubblico, chi non lo vuole, è una situazione molto critica. Quello che si chiedeva era proprio di caratterizzarsi.

Per certi aspetti questa norma non l'avrei votata, sono rimasto in aula proprio e specificatamente per votare alcuni articoli, in particolar modo il 51: quello che riguarda le professioni sanitarie. Oggi il mio voto positivo lo prenderete grazie a quell'articolo, grazie a quell'atteggiamento innovativo, che ci vede invece rinunciatari in altri settori. Non sempre si deve tornare sul passato, però a volte tornare indietro - e ho citato il patrimonio boschivo e la volontà di tornare a curare il nostro patrimonio boschivo - potrebbe portare all'avanguardia.

Io spero che questi mesi, oltre all'auspicata collaborazione - e credo che sia stato recepito il messaggio che hanno dato i colleghi ma che anche abbiamo dato nel corso delle ultime sedute tutti insieme -, ci possano permetterci di andare avanti e di avere una visione politica sotto certi aspetti comuni che ci porti all'avanguardia e di far tornare a sognare i Valdostani, non di sognare noi.

Presidente - Altre dichiarazioni di voto? Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Per due riflessioni che in parte esulano dal contesto del disegno di legge che andiamo ad approvare definitivamente, disegno di legge che nel suo complesso ha voluto dare delle risposte, le darà nei prossimi mesi. Non è un bilancio, è un assestamento con una variazione che va a incidere su tematiche che si sono sviluppate e che devono avere risposte puntuali e precise, ha avuto dei rilanci in alcuni settori che sono stati motivo di analisi e anche di valutazione positiva per gran parte anche dall'opposizione, quindi questo vuol dire che molte cose sono condivise e condivisibili e avevano la loro priorità.

Quello che ne esce effettivamente è una situazione di disagio per chi amministra, perché non avere in aula la metà dei componenti non è comunque un bel segnale, penso che sia un segnale che fa un po' coppia con quello di alcuni Consigli fa quando ci siamo confrontati con cinquanta ordini del giorno e forse anche in quella circostanza non erano magari tutti da presentare, o comunque erano in qualche caso una forzatura.

Penso che da questi passaggi possa uscirne un'analisi che ognuno di noi potrà farsi singolarmente, all'interno dei propri gruppi e in confronto con la maggioranza e l'opposizione a seconda di dove si trova per ritrovare quella giusta misura che possa permetterci un confronto costruttivo, un confronto che in molti casi ha portato dei benefici all'intera comunità, che, in qualche caso, ha comunque suscitato degli stimoli. Stimoli che al netto di un'approvazione o meno di un ordine del giorno o di una mozione penso che arrivino a chi ha voglia di lavorare per la propria comunità, che siano comunque di sprone a chi è attento a quelle che devono essere le risposte alla popolazione, perché chi fa opposizione pensa sempre di vedere il male in tutto quello che gli si propone o che ci siano delle situazioni non rappresentate correttamente, chi ha amministrato sa che non è così.

Quando si lavora seriamente, c'è innanzitutto la volontà di dare dei risultati e delle risposte, che magari, viste da un'altra angolazione, sono assolutamente evidenti e chiare, chi invece magari le guarda da un punto di vista diverso molte volte le capisce, ma molte volte fa finta di non capirle e allora cerca di traviare una realtà dei fatti. Tuttavia penso che da qua in avanti ci sarà la possibilità di recuperare delle situazioni che non fanno bene all'Amministrazione e alla politica per cercare di vivere un percorso che ci metta a confronto, in un confronto sano e costruttivo, per chiudere questo percorso amministrativo che durerà fino al 2025 nella maniera più opportuna possibile.

Presidente - Altre dichiarazioni voto? Non vi sono altre dichiarazioni di voto, metto in votazione la legge nel suo insieme. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 22

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)

Il disegno di legge 109 è approvato.