Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2620 del 13 luglio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2620/XVI - Approvazione di mozione: "Impegno a modificare la DGR 515/2023 istitutiva dell'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 14. Si è prenotato il consigliere Restano per illustrare la mozione, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Per illustrare questa mozione bisogna fare un passo un pochino indietro oramai di tre mesi e mezzo circa, cioè alla Giornata mondiale dell'acqua, quando per la prima volta abbiamo introdotto questo argomento in Consiglio, quando per celebrare questa giornata, il BIM ha organizzato un convegno sul tema dell'acqua e dell'energia.

In tale occasione ebbi modo di rilevare come ci fu la totale assenza tra i relatori dell'Assessorato alla sanità e dei rappresentanti del Dipartimento di prevenzione. Successivamente a questa segnalazione, il Governo regionale, con la delibera 515 del 15 maggio, ha istituito l'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica che come tutti sappiamo ha delle competenze relativamente all'utilizzo dell'acqua, all'ottimizzazione dell'utilizzo della risorsa idrica, sia per quanto riguarda gli utilizzi irrigui, quindi legati alle produzioni agricole, sia per quanto riguarda l'utilizzo industriale.

Ebbi modo di far notare che anche in tale sede la parte sanitaria appariva un pochino trascurata, non avendo coinvolto, all'interno dell'Osservatorio, il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria locale.

Presentai un'interrogazione a risposta immediata in sede di Consiglio. In tale occasione ebbi modo di cogliere l'occasione di un'attività consiliare, una mozione presentata dal gruppo Lega che parlava della crisi idrica, per illustrare il contenuto della mia interrogazione a risposta immediata e chiedere un'integrazione della delibera 515 con l'inserimento del Dipartimento di prevenzione e dell'Assessore alla sanità all'interno dell'Osservatorio regionale tecnico politico sulla crisi idrica.

Come tutti sappiamo, la mozione fu respinta e quindi anche la richiesta da me presentata.

Per sensibilizzare il Consiglio rispetto a tale problematica, iniziai a presentare una serie di iniziative: un'interrogazione sul ruolo tecnico-scientifico dei componenti dell'Osservatorio tecnico-politico sulla crisi idrica, un'interrogazione sul contenuto del piano della prevenzione e la sua presunta attualità ritenuta da parte del Governo regionale e, soprattutto, se il Governo regionale confermava la filosofia del punto 9 "ambiente, clima e salute" del piano della prevenzione. Avevo presentato soprattutto la richiesta di chi avesse partecipato alla stesura del piano della prevenzione che, sappiamo, è un documento che interpreta quella che è la filosofia "One Health", cioè una sola salute, e il collegamento tra l'ambiente e la salute. In ultimo, un'interpellanza che riguarda la promozione della crescita multidisciplinare necessaria per affrontare le sfide sanitarie e ambientali complesse a livello regionale.

Queste iniziative, a mio modo di vedere, erano propedeutiche a discutere successivamente la mozione che oggi affrontiamo.

Con la mozione chiedo dunque al Governo regionale di voler integrare la delibera 515 del 15 maggio 2023 istitutiva dell'Osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica, inserendo nello stesso anche l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali e i rappresentanti medici e tecnici del Dipartimento di prevenzione, alla luce dei due giorni e mezzo di discussione che abbiamo affrontato nello scorso Consiglio sul piano della salute e del benessere sociale, laddove c'è una macro area, la macro area 1, che affronta proprio il tema della prevenzione e riguarda anche le problematiche legate al consumo dell'acqua e gli eventuali controlli fatti sulla risorsa idrica.

Questo è tutto e non mi dilungo perché abbiamo già trattato quest'argomento, come ho già detto, più volte. Attendo la risposta dell'Assessore.

Presidente - La discussione generale è aperta. Se qualcuno vuol intervenire si prenoti. Si è prenotato l'assessore Sapinet a cui passo la parola.

Sapinet (UV) - L'argomento acqua è un argomento trasversale sul quale ci siamo confrontati con il collega e con altri, che trattiamo insieme congiuntamente al collega Marzi e con il collega Carrel per quanto appunto di loro competenza.

Questa tematica, come detto più volte, è stata al centro di questo dibattito degli interventi del Governo, all'attenzione di questo Consiglio. Una tematica e una questione in continua evoluzione. Un confronto partito da lontano - l'ha detto bene- e che via via si è intensificato tenendo conto delle novità che parallelamente sono emerse e che non possiamo fare a meno di prendere in considerazione. Soprattutto alcuni aspetti anche di due decreti legge indetti dal Governo nazionale: il decreto legge del 14 aprile n. 39, "Disposizioni urgenti per il contrasto alla scarsità idrica per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche" e poi il decreto n. 18 concernente "Attuazione della direttiva dell'Unione Europea 2020/2184 relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano".

Quest'ultimo, quindi, relativo più alla parte sanitaria con l'attuazione della direttiva.

Il Governo è intervenuto con due importanti deliberazioni, l'ormai nota 515 del 15 maggio 2023: "Presa d'atto e adozione di linee guida di intervento per far fronte alla situazione di criticità idrica derivante dall'anomalo andamento delle precipitazioni nell'inverno 2021/2022 e 2022/2023, con l'istituzione di un Osservatorio regionale sulla crisi idrica".

Poi la recente delibera 719 del 23 giugno 2023 concernente "Determinazioni in merito all'applicazione del Decreto 18/2023 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano".

Un apparato quindi a coordinamento sanità che usufruirà della collaborazione, del supporto e del lavoro congiunto con l'Osservatorio regionale del servizio idrico istituito ai sensi della legge 7/2022.

Quindi alla luce di questa novità, definita con la delibera 719, tenendo conto anche dei confronti e degli approfondimenti avuti in seguito e sommata appunto anche all'attività e all'Osservatorio già operativo come da legge 7/2022, potrebbe sicuramente diventare ancora più strategico il ruolo di coordinamento dell'organo definito con la delibera n. 515, un organo di coordinamento, di raccordo e di supervisione, soprattutto politica.

Credo poi che oltre agli atti di Giunta e alle iniziative consiliari, vi sia la dimostrazione di aver agito con concretezza sul territorio a favore del BIM; un'azione che questo Governo ha messo in campo e metterà in campo da qui a pochi giorni, stimolato sicuramente dall'attenzione di quest'Aula ma anche dal contesto difficile dello scorso anno, un terribile 2022 di cui abbiamo parlato, una crisi idrica che deve essere affrontata in modo strutturale.

Questo credo sia il percorso intrapreso su cui continuare, certamente in base agli scenari e all'evoluzione del contesto, evoluzione che il decreto legge 18/2023 porta anche spostando l'attenzione sulla qualità delle acque e su aspetti legati alla salute e alla sicurezza dei cittadini, quindi in questo senso vanno le delibere citate.

Accogliamo quindi la suggestione, peraltro già valutata, arricchendo lo scenario con un ulteriore tavolo di coordinamento e sfruttiamo ulteriormente l'Osservatorio della crisi idrica come da raccordo dei diversi aspetti legati alla risorsa acqua.

Andremo ad integrare nelle premesse, dopo la parte di "evidenziato": "Visto il decreto legislativo del 23 febbraio 2023 n. 18, concernente l'attuazione della direttiva UE 2020/2184 relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano e la deliberazione 719 del 23 giugno 2023 concernente le determinazioni in merito all'applicazione del d. lgs. 18/2023";

"Considerato che ad un anno dall'approvazione della legge regionale 7/2022 'Nuova disciplina dell'organizzazione del servizio idrico integrato' e del 'piano d'Ambito del servizio idrico integrato della Valle d'Aosta' ed a seguito della creazione della società Services des Eaux Valdôtaine srl è necessario un confronto con gli Enti locali per tramite del BIM di messa a punto delle norme concernenti il SII (servizio idrico integrato), anche in riferimento alle problematiche di potabilità delle acque destinate al consumo umano"; "tenuto conto di quanto emerso nella discussione per l'approvazione del piano della salute e del benessere sociale".

E poi nell'impegno, quindi: "il Governo regionale a modificare la delibera di Giunta regionale 515 del 15 maggio 2023 che istituiva l'Osservatorio regionale tecnico politico sulla crisi idrica inserendo nello stesso anche l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociale ed un rappresentante del Dipartimento di prevenzione", inserendo in fondo: "attribuendo allo stesso Osservatorio funzioni di raccordo politico dei vari tavoli tecnici costituiti in materia di servizio idrico e gestione della risorsa acqua".

Presidente - Siamo ancora in discussione generale, consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (GM) - L'obiettivo politico di questa mozione era ed è il riconoscimento del ruolo del Dipartimento di prevenzione in relazione all'utilizzo della risorsa idrica, soprattutto in relazione all'attuale momento di crisi idrica che stiamo vivendo, perché la riduzione dell'acqua prodotta dalle sorgenti porta ovviamente ad una modifica delle caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua che i dati ci giungono dall'ARPA pongono sempre più in evidenza. Quindi il ruolo del rappresentante del Dipartimento di prevenzione all'interno di questo Osservatorio diventa, a nostro modo di vedere, fondamentale. Altrettanto importante, è il ruolo politico che può svolgere a questo tavolo l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali.

Quindi quanto proposto dall'Assessore viene accolto favorevolmente e siamo disponibili ad accettare queste modifiche e a votarle favorevolmente.

Relativamente alla legge 7 inserita nelle premesse, per quanto ci riguarda, è stata oggetto di una proposta di legge che discuteremo in seguito e sarà anche motivo di confronto con l'Assessore.

Presidente - Aspettiamo soltanto il deposito degli emendamenti per le modifiche.

Le modifiche sono pervenute e sono già state illustrate: credo che possiamo passare al voto. Ovviamente la discussione generale è chiusa e possiamo passare direttamente al voto se non vi sono altri interventi. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 32

Il Consiglio approva all'unanimità.