Oggetto del Consiglio n. 2299 del 6 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2299/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno ad impartire indirizzi all'Azienda USL della Valle d'Aosta al fine di limitare le carenze organizzative del Pronto Soccorso e la chiusura dei reparti dell'Ospedale Parini.
Bertin (Presidente) - Punto n. 73. Illustra la mozione il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Io avrei avuto anche piacere di fare un'ultima considerazione rispetto alla votazione che si è appena conclusa e la considerazione la faccio adesso presentando questa mozione, ovvero che il Partito Democratico, che ha l'Assessore alla casa che ha mandato una relazione a questo Consiglio regionale, che dice che c'è una "Bomba sociale" in atto, non ha votato quella mozione, e questo è davvero scandaloso, perché quella mozione era firmata Titti Forcellati, che sia chiaro.
Ora entro nel vivo della mozione che presento all'attenzione del Consiglio, rispetto alle numerose lamentele che si sono lette sulle testate giornalistiche negli ultimi sei mesi rispetto ai tempi di attesa al Pronto Soccorso del Parini: tenuto conto delle oggettive difficoltà nel reperire personale - questo lo sappiamo, non è da oggi, non è da Barmasse ma è da sempre, ormai gli ultimi tre anni sono stati davvero difficilissimi -e prendendo atto della chiusura di reparti, di circa sessanta posti letto all'Ospedale Parini, abbiamo rilevato, ormai è conclamato, che nel nostro nosocomio è nato il fenomeno del boarding, quindi del deposito nei corridoi sulle barelle; valutata la professionalità e la pazienza del personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso... ho avuto modo di essere partecipe, purtroppo, davvero di episodi di grande attenzione, di grande enfasi da parte del personale al Pronto Soccorso in momenti di grande affollamento; un personale obbligato ad un surplus di lavoro e che oltre a farsi carico del normale afflusso di pazienti dal territorio, deve anche occuparsi del trattamento dei pazienti destinati ad altri reparti.
È chiaro che questo fenomeno inevitabilmente rallenta le normali attività del Pronto Soccorso, provoca un sovraffollamento nei locali e una mancanza di privacy tra i pazienti, nel senso che ci sono ovviamente queste tende, ma non sono sufficienti a dare quella tranquillità che necessita. Poi stare più ore su quelle barelle, certamente non è il massimo, molti pazienti sono costretti a rimanere molte ore sulle barelle e questo rende talvolta insufficiente l'assistenza medico-infermieristica con un elevato rischio legale.
Premesso che tutto ciò denota una forte carenza organizzativa e determina un forte malcontento da parte degli utenti, ma anche degli operatori sanitari che sono costretti ovviamente a lavorare in un certo ambito, tenuto conto che l'Azienda USL ha indetto concorsi per l'assunzione di sessantacinque infermieri e settantacinque operatori socio sanitari e che detti concorsi non hanno la garanzia di assunzioni certe in tempi immediati - anche perché chi partecipa ai concorsi talvolta è anche è già in forza all'Ospedale attraverso gli interinali - e, come richiederebbe il momento contingente, di un'adeguata copertura delle posizioni in pianta organica.
Noi richiamiamo agli impegni l'Assessore competente "A impartire degli indirizzi all'Azienda USL affinché vengano richiamati nei reparti tutti quei professionisti medici e infermieri ed altri operatori sanitari che operavano nei reparti ospedalieri negli ambulatori del territorio";, questo mi pare importante, lo avevamo già anticipato come suggerimento in apertura di legislatura, che gli amministrativi facciano gli amministrativi, che i medici, ancorché chirurghi, facciano la loro professione per cui sono stati assunti.
"Costituire un'admission room in locali adiacenti al Pronto Soccorso per incrementare il numero di posti letto per i ricoveri di pazienti che accedono al Pronto Soccorso del Parini": l'obiettivo è migliorare l'organizzazione e ridurre i tempi di attesa del ricovero; si tratta di un'area di ricovero per un numero di posti letto, che ricovera i pazienti in attesa di avere la disponibilità nella singola Unità Operativa e che dovrà seguire il paziente anche in fase di dimissione.
È un'opportunità organizzativa che mette in campo la figura del bed manager che pare ora non sia più presente o fumosamente presente all'Ospedale Parini e che è fondamentale per l'organizzazione ospedaliera, per la gestione dei flussi, per i flussi proprio al Pronto Soccorso, i tempi di attesa e per l'attività dei medici e degli infermieri.
Ci sono già molti Ospedali che hanno le caratteristiche dell'Ospedale Parini in Italia che hanno adottato la costituzione di un'admission room: Modena, Baggiovara, Grosseto, Pavia, San Matteo di Pavia. Sono esempi virtuosi che hanno davvero delle risposte importanti alla collettività.
Poi, "Reclutare infermieri in tempi stretti, affinché si possa dare risposte e soluzioni immediate per l'apertura dei reparti che sono chiusi". Anche questa Mozione è un po' datata però non so se ad oggi quei sessanta posti letto sono ancora chiusi oppure sono stati riaperti.
Ho visto che avete allungato i concorsi, per questo mi preme sottolineare che è un fatto positivo. So che il numero delle OSS che si sono candidate è un numero esplosivo, sfiora i mille, ma non sappiamo ancora quante potranno essere le infermiere che parteciperanno al concorso. L'auspicio è che siano tante.
Presidente - La discussione generale è aperta. Non vedo prenotazioni né richieste d'intervento, chiudiamo la discussione generale. Per il Governo, l'assessore Marzi a cui passo la parola.
Marzi (SA) - Naturalmente per quanto riguarda le impegnative di riferimento, sulla prima, cioè richiamare le parti, lei sa benissimo che il personale medico è assegnato in base alle spettanze e alle discipline di appartenenza, come previsto dalla normativa, con tutti quanti gli aspetti legati alla possibilità di spostarsi. Rispetto al fatto che lo spostamento del personale, in queste ultime strutture, influirebbe in modo assolutamente delicato sulle dimissioni ospedaliere, di conseguenza, per ciò che riguarda la possibilità di richiamare infermieri e medici in senso lato, noi capiamo la richiesta ma ciò è già assolutamente portato avanti in maniera strutturale dall'Azienda, anche perché nel corso di questi tre giorni di confronto sul tema sanità - e questo mi permette di passare anche alla seconda domanda sull'admission room - è ovvio che il tema centrale riguarda il personale, e naturalmente non soltanto in Valle d'Aosta, e quindi riguardando il personale, qualsiasi tipo di azione si ponga in essere ha come principale obiettivo quello di "Recuperare" tutto il personale disponibile.
Sul discorso dell'admission room tra l'altro, richiamiamo il fatto che nella delibera 72/2023 "Obiettivi di salute e di finanziamento dei servizi - assegnazione dell'Azienda USL", a pagina 23 e seguenti, si cita, tra le altre cose, proprio l' admission room quale "Strumento organizzativo utile per la gestione dei pazienti e, in caso di non immediata disponibilità di posti letto, è individuato tra le diverse strategie che l'Azienda può mettere in atto per superare le criticità in essere".
Per cui sicuramente c'è anche questa possibilità tra quelle per trovare una soluzione al problema del boarding del Pronto Soccorso.
Bisogna però poi aggiungere un aspetto, che è più di natura operativa, legato al fatto che, comunque sia, anche un tipo di soluzione di questo genere richiederebbe prima di tutto del personale infermieristico per gestire l'admission room e quindi, in una dinamica di "cane che si morde la coda", rientriamo di nuovo nelle dinamiche di cui sopra.
È assolutamente opportuno politicamente proporre una serie di soluzioni che noi comprendiamo, anche perché fanno parte del normale dibattito politico; allo stesso tempo però, per chi in una qualche maniera governa e quindi poi concretamente deve mettere i carrarmatini sulle singole piazzole del RisiKo, se i carrarmatini sono quelli che sono oggi in disponibilità, allo stesso tempo fa il meglio che può, tant'è che nel corso di questi giorni - e alcune delle iniziative le ha anche richiamate - quello che si sta cercando di fare per recuperare in prima istanza personale infermieristico e in seconda anche le OSS non ultimo il fatto di aver procrastinato la scadenza del concorso per gli infermieri da parte dell'Azienda- in questo momento per sessantacinque posti come candidati sono al di sopra dei sessantacinque posti di riferimento, e per quanto invece riguarda le OSS, come lei ha detto, siamo ben oltre le settantacinque posizioni richiamate, probabilmente moltiplicate almeno per dieci, però se poi vogliamo dirci le cose come stanno, in una dinamica di chi governa, possiamo poi anche dirci che buona parte di queste figure professionali socio-assistenziali sono persone che magari, nel momento in cui verranno assunte, parlo naturalmente delle settantacinque che passeranno il concorso, rischieranno poi di ingenerare una dinamica a catena per la quale magari qualcuna di loro già lavora in altri comparti del mondo sanitario o socio-sanitario valdostano e quindi si copre un buco da una parte e si rischia di crearlo dall'altra.
Questo perché, nonostante tutti i ragionamenti che facciamo - e alcune delle interrogazioni che seguiranno, che arriveranno nel prossimo Consiglio lo evidenziano - sono dei ragionamenti che vengono fatti per fabbisogni, quindi per necessità, per cui ci sono delle necessità conclamate di figure professionali, ma poi bisogna avere le persone in carne e ossa con un nome e un cognome, che esistono per poter fare questo tipo di mestiere.
Altro aspetto molto delicato che il Consiglio ha imparato a comprendere nel corso di questi anni è che sicuramente queste sono professioni che non sono per tutti, nel senso che oltre a una normale acquisizione di competenze specifiche, poi quello che concretamente è richiesto alle persone che svolgono questo tipo di lavoro in termini assistenziali è un qualcosa che bisogna avere dentro, per cui oltre alle competenze, ci vuole anche un certo tipo di predisposizione.
Spesso capita - e lei lo sa così come altri colleghi che vivono quell'ambito - che magari una persona fa il percorso professionale per arrivare ad avere quel tipo di competenze, poi quando concretamente si trova a dover svolgere quel lavoro, si rende conto che magari la scelta era delicata. Per cui se anche magari c'è la necessità di avere più di settantacinque OSS, non è detto che poi concretamente, nonostante le possibilità di candidarsi ai concorsi, poi si riesca a concretizzare questo tipo di possibilità.
Per quanto riguarda invece l'ultima domanda, cioè "Reclutare infermieri in tempi stretti affinché si possa dare risposte e soluzioni immediate per l'apertura dei reparti", come abbiamo richiamato, è aperta tutta una serie di concorsi e, nel corso di una serie di domande che sono state oggetto di quest'iniziativa - una per tutti le esternalizzazioni di Variney e di Perloz e poi gli interventi sul personale del G.B. Festaz -, lei si sarà chiaramente reso conto che non soltanto si stanno adendo le vie dei concorsi in senso lato, ma si sta anche cercando di fare dei ragionamenti per andare a recuperare, in tutte le sedi possibili, delle figure professionali, quali gli infermieri e gli OSS, per poter immediatamente intervenire in sede del Parini.
Naturalmente cogliamo in maniera assolutamente positiva l'iniziativa di riferimento, ma ci asterremo rispetto al tema, una volta ascoltata la replica, perché tutto quello che di fatto si sta ponendo in essere, e legato anche al tempo che è passato da quando l'iniziativa è stata presentata a quando viene discussa... sicuramente il tema del personale nelle oramai circa venti iniziative che abbiamo già trattato su questo tema è stato il tema centrale ed è tutt'oggi il principale obiettivo sia dell'Azienda che dell'Assessorato per poter far fronte, a tutti i livelli, alle problematiche che vengono espresse.
Anche rispetto ad alcuni numeri, cito per tutti la risposta all'iniziativa 70 che è stata ritirata dal collega Marquis all'inizio del dibattito del pomeriggio sulle mozioni, anche su quel tema, guarda caso, quindi anche per quanto riguarda la medicina territoriale, la fa da padrone sicuramente la presenza di professionisti sul territorio.
Presidente - Consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Grazie Assessore. Devo dire che, l'abbiamo già detto nei corridoi, il nostro percorso: uno segue l'altro, nel senso che dal Comune di Aosta le stesse deleghe, arriviamo in Regione e abbiamo ripercorso lo stesso percorso.
Nel 2019 l'Assessore alla sanità aveva portato in questo Consiglio la volontà d'individuare sul territorio regionale cinque strutture che fossero delle RSA a gestione sanitaria; era il dicembre 2019, è tutto a verbale.
Chiaramente fui preso per matto e invece noto con soddisfazione che quella prospettiva era la prospettiva giusta, era la prospettiva che veniva fuori da un sopralluogo che avevamo fatto insieme ai suoi uffici in tutte le RSA della Regione e dove si evinceva chiaramente che non erano più delle strutture da ricovero per anziani ma molte di queste avevano ospiti con esigenze prettamente sanitarie.
Questo fatto allora, probabilmente avrebbe dato un po' più di fiato ai percorsi di ricerca di personale, perché già allora parlavamo di esternalizzazione, come si è fatto adesso per Variney, per Perloz ma come si dovrà fare per il G.B. Festaz, immagino, come si dovrà fare per Morgex, come si dovrà fare per Brocherel, ammesso che Brocherel interessi ancora a quest'Amministrazione regionale e alla USL.
All'epoca si era visto giusto, si era andati nella direzione giusta, probabilmente avremmo avuto meno personale che se ne andava e più personale a disposizione.
Per quanto riguarda le OSS, lei sa benissimo che le Unités ne hanno un bisogno sfrenato, l'auspicio è che quelle delle Unités non vincano i concorsi e che non vadano alla USL, così svuoterebbero dall'altra parte, allora sarebbe il dramma totale in assoluto.
Io credo che richiamare i medici sia un'azione importante, anche coraggiosa, mi rendo conto, perché si rischia di creare dei malumori, ma ha senso? Ha senso che uno faccia l'amministrativo anziché il chirurgo? Allora cambi mestiere.
Comunque io sono certo che l'impegno suo, dell'Assessorato, dell'Azienda USL, del dottor Uberti e della sua struttura andranno nella direzione di migliorare questi percorsi, però il dramma è che qui ogni volta che si esce e si cita qualcosa a qualcuno, escono poi degli articoli che dicono "Crescono i tempi di attesa al Pronto Soccorso" - parlo del suo intervento di ieri - "Sette ore e quarantacinque di media per essere visitati".Ma l'admission room è un percorso virtuoso, valutatelo con attenzione, anche se mi bocciate la mozione non è un problema. Io so di aver proposto qualcosa di innovativo e di positivo, anche se lo fate fra sei mesi, io ne sarò felice, e credo che ne saranno felici tutti i Valdostani.
Presidente - Per dichiarazione di voto, il consigliere Restano.
Restano (GM) - Una considerazione prima della dichiarazione di voto. É ovvio che ognuno pone in essere le proprie strategie, intervenendo solo l'Assessore in replica, si chiude la possibilità d'intervenire conoscendo le sue considerazioni in merito alla proposta. Detto questo, le faremo in dichiarazione di voto.Assessore, l'atto aziendale attualmente in vigore prevede all'articolo 22 la possibilità di distaccare o comandare personale sanitario nella pubblica Amministrazione, è lì che deve incidere, ne abbiamo già parlato oggi, questo è un consiglio.Certo che probabilmente, in alcuni casi, vi è la reale necessità di avere del personale comandato, quindi va valutato nelle dovute maniere senza provocare emorragie.È per questo che condivido quanto proposto dal collega Baccega.Per quanto riguarda invece il personale OSS e la formazione - come avrà ben visto, avremo modo di trattarlo nei prossimi dossier, nei prossimi Consigli, perché oggi i relativi punti all'ordine del giorno probabilmente saranno rimandati - però la invito a consultare la piattaforma per la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione dei piani regionali della prevenzione, laddove ci sono gli obiettivi raggiunti e gli obiettivi non raggiunti. Tra questi non abbiamo raggiunto quello di eseguire almeno un corso di formazione all'anno per il personale sanitario.Io non so se questo corrisponda al vero, ma è un dato statistico fornito dall'Istituto Superiore di Sanità, se vuole glielo consegno.Questo per dire che abbiamo un elemento di criticità e in una di quelle interpellanze che ho proposto, si parla proprio di questo, si parla della formazione, del fabbisogno del personale OSS, ma l'elemento di criticità sta nella valutazione delle competenze, perché oggi non c'è solo la Valle d'Aosta che forma questo personale, che proviene anche da altre Regioni, allora dobbiamo capire se siamo solo noi che facciamo dei corsi veramente di un certo livello e chi ci viene fornito dall'esterno.Avremo modo però di trattarne più avanti e vedremo, sempre in queste iniziative che proporrò in futuro, se lei saprà cogliere veramente quelle che sono le sfide del futuro, di formare altre figure professionali, di alto livello e in Valle d'Aosta.Di essere attrattivi anche da questo punto di vista.Io comunque voterò a favore della proposta del collega Baccega.
Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento, mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35Votanti: 16Favorevoli: 16Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rollandin, Rosaire, Sapinet e Testolin)
Il Consiglio non approva.