Oggetto del Consiglio n. 2291 del 6 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2291/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno a valutare i dati relativi all'utilizzo del servizio di trasporto pubblico notturno Aosta/Pont-Saint-Martin al fine di organizzare un servizio più mirato alle esigenze dell'utenza".
Bertin (Presidente) - Punto n. 65 all'ordine del giorno. Illustra la mozione la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - La mozione che proponiamo è stata depositata il giorno successivo alla discussione della nostra interpellanza avvenuta nel Consiglio dell'11 e 12 gennaio scorsi, un'interpellanza relativa al servizio di trasporto pubblico notturno Aosta-Pont-Saint-Martin che, a sua volta, era strettamente collegata alle iniziative che abbiamo presentato lungo il corso del 2022. È infatti questo un tema che abbiamo seguito e monitorato con attenzione.
Ricordo brevemente, soprattutto a beneficio di chi ci ascolta, ai fini di ricostruire la vicenda, che il servizio sopracitato, dopo tre anni di sperimentazione, è stato stabilizzato con la delibera n. 1545 del 30 novembre 2022 (nel testo della mozione c'è un errore, c'è scritto 30 dicembre) ed è stato approvato per il periodo dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 con la stessa articolazione delle corse, prevista per l'ultima fase di sperimentazione, per un importo di 289 mila euro, il cui impegno di spesa è stato poi formalizzato con il provvedimento dirigenziale del 9 dicembre 2022. Poi, il 29 dicembre, quindi venti giorni dopo, a distanza di meno di un mese dalla stabilizzazione del servizio, la Regione ha improvvisamente comunicato che dal giorno successivo lo stesso non ci sarebbe più stato, sarebbe terminato, specificando con un comunicato successivo, a una nostra richiesta, a una nostra formulazione di sorpresa, che la scelta di sospendere il servizio dei bus notturni era venuta da una richiesta specifica del gestore della prestazione, che aveva incontrato delle difficoltà crescenti nello svolgimento dell'attività e che aveva anche giudicato le condizioni di svolgimento di alcune corse difficili per quello che riguardava la garanzia della sicurezza del personale e dei passeggeri. Il tutto in un quadro in cui la criticità della mancanza degli autisti si faceva sentire, non smetteva di essere forte; questo è quanto era stato dichiarato. Era una criticità, peraltro, che era nota a tutti da molto tempo, noi l'avevamo segnalata fin dal mese di marzo del 2022, che sicuramente non si era manifestata dopo l'inizio di dicembre; infatti poi ne avevamo discusso in quest'aula più e più volte.
A fronte di questo comunicato, avevamo depositato l'interpellanza di gennaio, a cui era seguita una risposta decisamente insoddisfacente, in particolare in relazione alle modalità del questionario che prima dell'estate era stato somministrato e all'analisi dello stesso ai fini di una corretta e complessiva valutazione del servizio. L'allora Assessore ad interim aveva tra l'altro affermato in aula che il servizio non era da considerarsi interrotto ma sospeso, in attesa di valutazioni che si dovevano effettuare nel mese di gennaio, almeno questo era quello che era stato detto.
Come avevo evidenziato per ben due volte in Consiglio, durante lo scorso anno, noi abbiamo esaminato con attenzione i dati che erano stati acquisiti, tramite accesso agli atti, durante il 2022 circa la frequenza del servizio e anche le risultanze di quel questionario che ho menzionato da parte del dipartimento trasporti. I dati denotano una situazione di utilizzo che è estremamente disomogenea riguardo alle corse e all'uso negli orari previsti e nei vari giorni settimanali: ci sono corse che hanno zero utenti, corse che hanno un numero estremamente esiguo di passeggeri, delle nottate intere con degli autobus praticamente deserti.
Sulle risposte che sono state date al questionario, io rimando alla registrazione video e al resoconto della seduta di gennaio, sottolineando però come tante di queste risposte abbiano denotato un'assoluta mancanza di conoscenza del servizio (era gente che non sapeva nemmeno di che cosa stesse parlando) e delle sue modalità, tanto da far risultare francamente imbarazzante che mi sia potuto dire che non era necessario prevedere una domanda mirata per verificare l'effettivo utilizzo degli autobus notturni da parte dei compilatori del questionario stesso. Quindi, io non avevo capito e continuo a non capire davvero per quale scopo si sia proposto quel questionario. Mi viene il dubbio che sia stato fatto soltanto per dire: "Ecco, siete contenti, abbiamo anche fatto un questionario e le risposte circa il servizio notturno sono totalmente positive", perché questo era ciò che mi era stato detto.
Noi crediamo, e credo che lo abbiamo dimostrato, che un servizio pubblico di trasporto, ancorché un servizio pubblico di autobus notturno, sia opportuno e utile, considerato che c'è una richiesta che viene dai giovani e dalle loro famiglie. Riteniamo pure che sia corretto che la Regione si preoccupi di rispondere a un bisogno, che non è, come mi è stato fatto osservare, soltanto di trasporto, ma che ha una valenza che è legata alla sicurezza e alla prevenzione di possibili incidenti. Però siamo altrettanto convinte che un servizio come questo necessiti di una razionalizzazione, sia per quanto riguarda il numero e gli orari delle corse, sia per la scelta dei giorni di effettuazione di queste corse. Non solo, pensiamo anche che, per un principio di equità, il servizio di autobus notturno debba prevedere il pagamento di una tariffa, come avviene per le corse diurne del trasporto pubblico locale che sono utilizzate da studenti, da lavoratori pendolari, cittadini per i più svariati motivi.
In quest'ottica di razionalizzazione, che avevamo segnalato più di un anno fa, rientra anche la consapevolezza che c'è una reale mancanza di autisti, tant'è vero che ci è stato detto a gennaio, ma poi mi sembra che venga confermato dalle cose che si apprendono negli ultimi giorni, negli ultimi tempi, che alcune corse diurne sono state addirittura soppresse, e altre potranno rischiare di esserlo, a causa della indisponibilità di personale, e ieri abbiamo visto che questo è un problema serio. Da quel Consiglio di gennaio sono passati circa tre mesi, il servizio che doveva essere solo sospeso e non interrotto non è ripreso, non se ne sa più nulla.
Quello che invece sappiamo è che dalla bassa e dalla media Valle sono arrivate alla Presidenza il 24 gennaio scorso 621 firme di cittadini, in prevalenza giovani, genitori e insegnanti, che hanno chiesto non il ripristino del servizio, ma una rivalutazione dello stesso con delle modalità diverse. Hanno proprio suggerito come costruire questo servizio, modalità che riteniamo condivisibili, e cioè la programmazione di un servizio pubblico di autobus notturno nei fine settimana e nei giorni festivi, perché sono i ragazzi che lo utilizzano soprattutto per spostarsi e le famiglie lo ritengono utile, perché in qualche modo è una tutela della loro incolumità, ma hanno anche avanzato la disponibilità a contribuire economicamente al servizio, attraverso il pagamento del biglietto. È una proposta razionale, sensata e che risponde alle esigenze della stragrande maggioranza degli utenti e ovviamente, nel caso dei giovani, anche alla tranquillità delle loro famiglie.
Da parte nostra aggiungiamo che, nella revisione delle caratteristiche e delle modalità del servizio, potrebbe essere valutata anche una formula alternativa a quella dell'autobus di linea che, per esempio, coinvolga anche degli altri operatori abilitati al trasporto, quali ad esempio gli NCC, il noleggio con conducente.
Con queste premesse proponiamo al Consiglio di impegnare il Governo per valutare con attenzione, finalmente, tutti i dati relativi all'utilizzo del trasporto pubblico notturno Aosta-Pont-Saint-Martin, al fine di organizzare un servizio più mirato e adeguato alle reali esigenze dell'utenza, prevedendo una diversa modalità di gestione e anche valutando un'alternativa al tradizionale servizio di linea e introducendo il pagamento di un'adeguata tariffazione.
Dalle ore 9:59 assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.
Marguerettaz (Presidente) - Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Intervengo subito, anche per dare l'indicazione del Governo. Concordiamo su tutta una serie di premesse che lei ha fatto e devo dire, sia personalmente che a nome dei tanti colleghi che allora avevano proposto questo servizio sperimentale nato alcuni anni fa, che ci fa piacere che finalmente venga apprezzata la proposta. Come tutti i servizi sperimentali ha avuto la necessità di essere valutato. Ricordiamo che è nato in un periodo dove poi è arrivato il Covid, ci sono stati tantissimi problemi di mobilità, quindi tutta una serie di questioni che sono emerse ma sono state anche sperimentate in un momento molto particolare.
Non abbiamo però bisogno dell'impegno, nel senso che ci stiamo già lavorando. Le cose le stiamo facendo proprio nella direzione in cui sono state proposte, quindi non c'è necessità di impegnare oltre il Governo, il quale sta valutando tutti questi aspetti in un'ottica complessiva di organizzazione del trasporto su gomma. Ieri abbiamo parlato a lungo del tema legato agli autisti, di qui a qualche mese avremo la necessità di capire come si arriverà a organizzare il servizio sostitutivo di autobus rispetto all'interruzione della linea ferroviaria, ci sono altri problemi, quindi noi in una visione complessiva stiamo lavorando anche per capire come reintrodurre questo servizio con però la necessità di renderlo sostenibile, non più ovviamente saltuario, sostenibile nel tempo e soprattutto con la possibilità di dargli una sua effettiva strutturazione, anche per renderlo omogeneo con tutti gli altri servizi. Quindi, ci asteniamo: stiamo lavorando su questo, dobbiamo trovare le giuste modalità per ridare una parte dei servizi che sono stati dati.
Su una cosa non concordo assolutamente, quando lei fa l'analisi delle corse vuote e delle cose piene: se facessimo questo tipo di analisi, probabilmente tutta una serie di corse in Valle d'Aosta le dovremmo sospendere. Il problema è che i turni di lavoro non si organizzano per il pieno e il vuoto, il pullman come sale scende e il servizio ha necessità ovviamente di essere organizzato anche per dare una risposta in termini di organizzazione di azienda, ma anche di turni di lavoro del personale; non è che si possono far lavorare le persone semplicemente quando siamo sicuri che sul pullman sale qualcuno e poi non farlo più.
C'è la necessità di approfondire ancora alcuni argomenti, di capire, visto che oggi non è un servizio obbligatorio per nessuno, è un servizio che se lo introdurremo andrà pagato e ci vorrà qualcuno disponibile a farlo. In più, il motivo per il quale l'Assessore, l'ex Presidente con l'interim ai trasporti, aveva detto in aula che il servizio era sospeso, era che fra le altre cose erano successi nell'ultimo periodo fatti abbastanza gravi in alcuni momenti di questo trasporto. Quindi, oltre al trasporto dei passeggeri bisognerà pensare anche a come organizzare una vigilanza in certe serate ed in certi momenti del trasporto, perché dobbiamo mettere tutti in condizioni di lavorare in sicurezza, in particolare chi in quel momento è alla guida di un pullman, ma soprattutto di dare la sicurezza a tutti gli utenti di essere in una condizione di tranquillità. Sono contento che sia finalmente apprezzato il servizio che avevamo pensato nel tempo, ma è vero anche che dobbiamo offrire un servizio che garantisca la massima sicurezza, sia trasportistica che anche di condivisione dei momenti di tempo libero o del ritorno a casa dal lavoro.
Quindi ci asteniamo, stiamo lavorando e speriamo di poter proporre presto una riorganizzazione complessiva dei servizi che possano essere sostenuti sia finanziariamente che a livello organizzativo, con le difficoltà che appunto stiamo incontrando in questo periodo, ma che speriamo si possano superare presto ritornando a motivare delle persone a svolgere anche questo lavoro.
Presidente - La collega Minelli ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Ho ascoltato con interesse l'intervento dell'assessore Bertschy e il tentativo di riportare questa discussione in un alveo un po' diverso rispetto a quello che era stato utilizzato durante le discussioni che si sono succedute durante il 2022 su questo tema. Ora, rispetto a un anno fa, il problema della carenza di autisti, e quindi quello della riorganizzazione complessiva dei servizi, è il tema che viene proposto, un tema che ovviamente c'è, è innegabile, ma che esisteva anche tredici mesi fa, perché già si sapeva che c'erano dei problemi, e li avevamo evidenziati un po' tutti con le varie iniziative, penso a iniziative di più gruppi consiliari. Ricordo anche che su questo servizio, che non scopriamo oggi avere un'importanza noi, lo abbiamo detto, ma abbiamo detto fin dall'inizio che occorreva una razionalizzazione, cosa che non è stata fatta perché è stato riproposto con le stesse identiche modalità fino alla delibera del 30 novembre, quando tutti i problemi erano già stati evidenziati. Quindi, fa un po' specie che adesso si dica che il servizio viene apprezzato, però ci sono tanti problemi. I problemi c'erano e il servizio era apprezzato anche prima.
Il discorso che si è cercato di fare, ma che è stato completamente respinto, è quello che occorreva ragionare sui dati della frequenza, sulle risposte che avevano dato gli utenti e sulla necessità di mantenere, con i dovuti correttivi, un servizio - guardate, mi è stato detto qui in quest'aula e per fortuna ci sono le registrazioni - che salva vite umane, quasi che nel chiedere una riorganizzazione, si fosse in qualche modo negligenti nei confronti del rispetto della vita umana, che è una stupidaggine per dirla con un termine tranquillo e semplice.
Mi fa anche un po' sorridere che questo servizio, che è stato sperimentale dal 2019, adesso si dica che è stato valutato e monitorato. Se ci sono delle valutazioni e dei monitoraggi in itinere, dovrebbero servire per correggere il tiro, per vedere se un'organizzazione un po' diversa possa essere migliore rispetto a quella che era stata pensata. L'unica cosa che è stata fatta è la soppressione del servizio dall'alta Valle verso Aosta. E quando si dice che la questione delle corse a vuoto, che ci sono e che in qualche modo sono da mettere in conto, perché nell'economia di un servizio c'è anche questo, dovendo calibrare gli orari degli autisti, eccetera, io faccio riferimento però al fatto che le corse che voi avete previsto e mantenuto anche per tutto il 2023, perché questo era l'obiettivo, erano il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica, quindi nei giorni infrasettimanali e nei giorni festivi, con tutte le corse che avevate previsto fin dall'inizio, con una chiarissima fotografia della situazione che diceva che ci sono delle giornate, che sono quelle dell'inizio della settimana, in cui il servizio non è utilizzato o è utilizzato da pochissime persone. Lei dice: "Se facciamo un ragionamento di questo tipo, dobbiamo togliere tante corse, perché tanti autobus girano a vuoto", però poi ci dice anche: "Dobbiamo razionalizzare, perché gli autisti non ci sono, perché c'è un problema di sicurezza".
Ora, il problema della sicurezza si è scoperto il 29 di dicembre, dopo aver stanziato quasi 300 mila euro per un servizio che doveva andare avanti con le stesse identiche caratteristiche per tutto un anno, quindi diventando stabile dopo tre anni di sperimentazione. Ma sono stupita, perché non è possibile che questa valutazione emerga a venti giorni dal provvedimento dirigenziale!
Tra l'altro, è stato anche avanzato un problema legato alla sicurezza degli autisti e dei passeggeri, sollevato dal gestore del servizio. Noi abbiamo anche fatto un accesso agli atti per capire esattamente che cos'era successo e che cosa aveva fatto improvvisamente cambiare idea sul servizio. Ci è stata fornita della documentazione che era relativa a episodi che erano avvenuti molto prima del 30 di novembre, molto prima del 9 di dicembre, quindi questo era un problema che esisteva e che non è stato preso in considerazione? Che è stato sottovalutato? Era più importante dire che si garantiva il servizio e non pensarci più? Io credo che se si vuole fare un discorso serio, bisogna basare l'attenzione su quelli che sono i dati, perché i dati sono oggettivi.
Sono oggettivi i dati che sono stati rilevati sulle presenze, meno quelli su quel questionario perché, Assessore, se li vada a leggere, si vada a leggere le risposte, noi le abbiamo lette tutte, una per una, quelle che ci sono state fornite, e a occhio e croce, non ho fatto la percentuale, ma circa il 50 percento erano di persone che non avevano mai messo piede su uno degli autobus notturni garantiti dalla Regione; non sapevano di che cosa si stesse parlando, tant'è vero che chiedevano di mettere un servizio gratuito, di mettere più corse, di metterlo nei fine settimana, di fare più fermate eccetera. Le risposte denotavano una percentuale al 50 percento di non conoscenza del servizio.
Poi adesso ci dice: "Concordiamo sulle premesse, ma non sull'impegno, perché noi stiamo lavorando"; ci mancherebbe! L'impegno non chiede soltanto di riorganizzare un servizio più mirato e adeguato alle reali esigenze dell'utenza, chiede anche altre cose. Chiede di valutare con attenzione i dati relativi al servizio del trasporto pubblico notturno e, nel valutare questi dati, forse occorre davvero calarsi nel questionario, vedere se non è il caso di operare anche un'altra forma di conoscenza, magari insistendo sui ragazzi e attraverso le scuole, e poi c'è scritto di prevedere anche una diversa modalità di gestione, valutando un'alternativa al tradizionale servizio di linea e introducendo il pagamento di un'adeguata tariffazione.
Adesso l'unica cosa che sembra che lei abbia assicurato è che lavorate e che ci sarà il pagamento della tariffa. Quando ne abbiamo discusso la prima volta, la risposta è stata: "No, il servizio è pubblico, è gratuito, perché bisogna invogliare i giovani a usufruirne", quando però poi adesso si dice: "Ma non è obbligatorio questo servizio che si dà, è una cosa aggiuntiva". E quando io avevo osservato che non si pagava il servizio di autobus notturno in quegli orari, tra l'altro in cui c'è poi anche stato riferito che viaggiavano sostanzialmente persone che prendevano l'autobus per stare al caldo, perché avevano altri problemi, va bene, è un servizio anche quello, ma le persone che devono andare a scuola, al lavoro, che devono spostarsi per motivi di salute, pagano la tariffa piena.
Tutto si può fare e tanto voi decidete quello che volete, ovviamente, ma rifiutare di approvare un impegno come questo, a me sembra l'ennesima dimostrazione di mancanza di volontà di collaborazione nei confronti di un argomento che, lo ricordo perché ci tengo a ricordarlo, è più di un anno che discutiamo. Ora improvvisamente lavorate e riuscirete a darci delle risposte. Mi sembra tra l'altro che, e lo dico proprio per informazione, i firmatari di quella lettera, quelle 621 persone, non abbiano ricevuto nemmeno una risposta del tipo: "Va bene, ci pensiamo, vedremo, cercheremo di trovare una soluzione, stiamo lavorando per voi". Non è arrivato nemmeno uno straccio di risposta, a riprova del fatto che tutto ciò che arriva dai cittadini, ha un'importanza che è quantomeno relativa.
Presidente - La parola al collega Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore per l'impegno dimostrato in aula nel ripristinare il servizio notturno, un servizio sperimentale che è in via comunque di definizione.
Cara collega Minelli, partendo dal presupposto che la mozione del gruppo PCP rappresenta una situazione ben conosciuta anche dal nostro gruppo, tant'è che avevamo presentato una risoluzione al fine di poter risolvere il problema, quello di ripristinare il servizio notturno Aosta-Pont-Saint-Martin, ciò che ci destabilizza è il motivo nel presentare un'iniziativa simile alla nostra con la stessa finalità, ben sapendo che c'era una risoluzione del gruppo Lega da discutere e votare; a meno che non ci sia una gara in corso o un comitato da alimentare.
Ultimamente, collega Minelli, stiamo assistendo in questo Consiglio regionale a un continuo anticipare gli altri colleghi su vari problemi che riguardano i valdostani, quindi - a nostro parere - anche questa volta la sua iniziativa vuole bruciare la nostra al foto finish; ne prendiamo atto.
Quello che il nostro gruppo vuole evidenziare è l'importanza di ripristinare il servizio di trasporto pubblico notturno Aosta-Pont-Saint-Martin e non, come lei chiede, i dati relativi per poi riorganizzare il servizio. Proprio per questo motivo, anche il nostro gruppo, attento alle problematiche dei cittadini, senza l'utilizzo di comitati e raccolte firme, visto che crediamo nella democrazia rappresentativa degli organi deputati a ciò, porterà all'attenzione del Consiglio regionale questo problema attraverso una nostra mozione. Quindi, non voteremo la vostra mozione, visto che ha una finalità differente rispetto alla nostra. Il nostro voto sarà di astensione.
Presidente - La parola all'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Semplicemente per dire che, come sempre capita, collega Minelli, lei non riesce mai a uscire dal suo modo di far politica: solo lei ha ragione, solo lei ha le condizioni giuste, solo lei ha le informazioni giuste, solo lei parla con i cittadini. Lei è anche stata sei mesi in giunta; poi, è vero, non ha avuto tempo, ma io non l'ho sentita parlare una volta dell'autobus notturno quando è stata sei mesi con noi. Ogni tanto si metta anche nella condizione del lavoro che fanno gli altri: non è tutto così semplice, chi ci ha preceduto probabilmente avrà cercato di fare il possibile. Le ho detto che su questo impegno stiamo lavorando, stiamo analizzando i dati, c'è un'iniziativa della Lega, siamo tutti convinti che il trasporto notturno vada rimesso in funzione. Lo rimettiamo in funzione per l'unico utente che fa servizio turistico e ha bisogno di questo trasporto anche dal lunedì al venerdì? Sì, no, è una scelta, perché tutte le persone hanno diritto di scelta.
Mi hanno detto che lei era molto interessata ai servizi aggiuntivi in alcune vallate quando era assessore. Ci sono delle scelte che vanno fatte, rese sostenibili, ma quelle che non sono nell'appalto dei servizi, hanno bisogno di trovare qualcuno che poi le realizzi. Non possiamo dire a qualcuno "fallo", perché se non è dentro il contratto, quel qualcuno può anche non farlo. In questo momento siamo in questa condizione, dobbiamo riorganizzare le cose, c'è stato anche un momento di ordinaria amministrazione, forse è stato anche un po' complicato per tutti uscire da questa fase. Cerchiamo di riorganizzare il servizio, cerchiamo di dare anche fuori un messaggio che proviamo a dare una risposta.
Poi, io spero che sarà la risposta che un po' la accontenta. Sono sicuro che non la accontenterà del tutto, perché non le va mai bene niente di quello che proponiamo, ma cercheremo di fare qualcosa che vada abbastanza bene, di modo che le prossime iniziative magari le tarerà su qualcos'altro; ci sono argomenti dove sicuramente non troveremo mai l'accordo. Su questo, più che dirle che stiamo cercando di rendere sostenibile un servizio e di renderlo sostenibile un po' per tutti! C'è gente che, come a lei, mi ha telefonato perché ha dei problemi di mobilità. Lei ha parlato di gente che sta al caldo, ma c'è gente che la macchina non ce l'ha e lavora di notte. A questa gente cosa gli dedichiamo? Niente? Dobbiamo rendere sostenibile un servizio? Li mandiamo a lavorare in quale maniera? C'è gente che i turni notturni li fa. Allora io non so se un pullman con una persona sopra è giustificato o no. Intanto ci va qualcuno che ci dia questi servizi, però il servizio notturno è stato messo, e le sperimentazioni sono state fatte, ed è per quello che è stata eliminata poi la tratta in alta Valle, perché ci sono state delle valutazioni anche con le amministrazioni locali, per provare a introdurre nuovi servizi. Poi c'è stato tutto un periodo di difficoltà per tutti dato dalla crisi, da tutta una serie di problemi, però stiamo cercando di mettere in condizione questo servizio di ripartire e vedremo, tra le esigenze degli utenti, le esigenze delle aziende di trasporto e le esigenze del territorio, di trovare una soluzione per ripartire e magari implementarlo nel tempo. Questa è la volontà da parte di tutti.
Che poi siano avvenuti episodi nell'ultimo periodo: abbiamo trattato in aula il tema delle bande giovanili, così siamo allineati; ci sono tutta una serie di questioni che stanno avvenendo anche nell'ultimo periodo. Allora, rispetto a questo probabilmente è necessario anche assumere delle decisioni che magari non erano state ben programmate nel tempo e si stanno riprogrammando. Però capiterà anche a lei, ogni tanto, nei 365 giorni dell'anno, di fare un piccolo errore, penso piccolo, però ogni tanto le capiterà anche a lei di fare un piccolo errore. Dia la possibilità agli altri quando li fanno di provare a correggerli.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, chiudiamo la discussione generale. Per dichiarazione di voto la collega Minelli.
Minelli (PCP) - Per dichiarazione di voto che, naturalmente, sarà a favore della mozione che abbiamo presentato.
Faccio notare al collega Ganis che la risoluzione che loro avevano presentato, si è potuto presentarla semplicemente perché c'era un'iniziativa in quel Consiglio da noi presentata, che era l'ultima in ordine di tempo dopo varie che erano già state proposte.
Poi lo ha detto lei, la risoluzione che c'è agli atti e che dev'essere discussa ha un impegno che è diverso da questa mozione. È un impegno che è diverso, di conseguenza credo che sia assolutamente legittimo e logico che noi, in risposta a quanto ci era stato detto sull'interpellanza da parte dell'allora Assessore, abbiamo presentato una mozione. Poi sul fatto che ci siano dei cuculi che vadano a fare l'uovo nel nido di altri, questo lo abbiamo visto più volte da parte di svariate persone, e comunque si tratta di due questioni diverse.
Riguardo alle valutazioni dell'assessore Bertschy, come spesso capita (visto che lei dice a me: "come spesso capita"), lei cerca di sviare il discorso, perché in questo è molto bravo, cioè di ribaltare un po' quello che è il problema in discussione facendo delle valutazioni sulle persone. Lei dice: "Non abbiamo mai sentito parlare di autobus notturno nel periodo in cui lei è stata assessore"; io in quei sette mesi in cui sono stata assessore, il servizio di autobus notturno l'ho sospeso, ho portato una delibera in Giunta per sospenderlo, perché eravamo in piena pandemia e non aveva nessun senso un servizio di autobus notturno in quel momento, e fin da allora avevo chiesto i dati per riorganizzarlo. Quindi non ne avremo parlato in Consiglio perché era una delibera di Giunta, ma quello è stato fatto.
Sulla questione che bisogna fare delle scelte e che ci sono delle priorità: certamente! Lei dice che mi sono battuta, non solo mentre ero in quel ruolo ma fin dal 2018, cioè da quando sono entrata qui, per chiedere che ci fossero delle corse aggiuntive nelle vallate. Certamente, ma è una questione di priorità e, se permette, allo stato anche attuale delle cose, io continuo a credere che sia prioritario garantire ai ragazzi che vanno a scuola da Gressoney a Verrès un numero di corse adeguato, soprattutto per rientrare a casa non a ore tardissime come purtroppo avviene e nemmeno di partire a ore antelucane, perché si tratta di ragazzi che hanno 14 anni. Su questo io continuerò a credere che ci siano delle priorità: il servizio di autobus notturno è utile e va organizzato con delle modalità che siano il più possibile razionali, ma certo che nell'ambito di un discorso globale ci sono tipi di corse e utenti, anche solo per la loro età, che, a mio avviso, hanno la priorità.
Poi, sul fatto che c'è questa tendenza a credere che gli altri si ritengano infallibili, io credo veramente che questa narrazione che voi fate abbia fatto il suo tempo. Io non ho nessuna pretesa di essere infallibile e, guardi, sono la prima che di errori li fa e quando li fa li riconosce. Il problema è questo, che io quando faccio un errore non ho alcun problema a riconoscerlo, nessun problema; qualcun altro invece tende a trovare delle formule per cui si dice "Eh, va bene, ma lasciateci lavorare, ma stiamo facendo, non va mai bene niente". Effettivamente, per come era stato organizzato quel servizio e per come si è tenuto per tre anni una sperimentazione di quel tipo, io ritengo che si è perseguito nell'errore, si è proseguito in una situazione che andava cambiata anche prima. La cambierete adesso, va bene, ma perché siete costretti da tutta una serie di fatti contingenti, primo di tutti quello della mancanza degli autisti, perché credo che se non fossimo arrivati a una situazione di quel tipo, tutto sarebbe andato avanti così, con anche un dispendio di risorse, a mio avviso, poco oculato.
Presidente - Ha chiesto la parola, per dichiarazione di voto, il collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Ritengo opportuno intervenire a fronte delle simpatiche e velate accuse di cuculi nei confronti del gruppo che mi onoro di rappresentare all'interno di quest'aula.
Vede collega Minelli, io mi sono astenuto dal commentare ieri le sue dichiarazioni rispetto ai suoi emendamenti relativi, per esempio, all'introduzione delle preferenze di genere, che lei ricorderà bene, perché lei lo ha rivendicato ieri, lei ha detto: "Io ho votato la legge con la preferenza unica, ma ho presentato un emendamento per introdurre le preferenze di genere". Ha omesso di dire, primo, che il testo elaborato in Commissione, che prevedeva la preferenza unica, l'ha vista partecipare e condividere ed essere tra i promotori di quel testo, e poi ha dimenticato una cosa, che l'emendamento cuculo delle preferenze di genere lo ha scritto e ha scritto la fotocopia, perché l'ha presentato la collega Pulz; quindi, lei ha scritto il medesimo emendamento per dire: "Ah beh no, ma lo propongo anche io", ed è uno schema esattamente sovrapponibile a quello che accade in questo caso. Lei, collega Minelli, ci ha detto e ha detto a quest'aula, che la presentazione della nostra risoluzione è stata possibile in virtù della sua interpellanza. Io, collega Minelli, la inviterei a leggere il testo della risoluzione, perché io l'ho fatto e non ho visto riferimenti alla sua interpellanza, eppure questa risoluzione è stata presentata ed era ovviamente iscritta all'ordine del giorno.
In un'ottica di economia dei tempi, e nell'impegno di andare a discutere tutte le iniziative o il maggior numero di iniziative in questo Consiglio, avevamo chiesto, durante la Conferenza dei Capigruppo, di poter unire le iniziative, quelle della Lega e quella sua, collega Minelli, ma c'è stato un pervicace rifiuto da parte del suo capogruppo di farlo, che ha specificato, sempre in sede di capigruppo, che lei era contraria. Lei era contraria non perché ci fossero differenze, non perché c'era chissà quale motivazione, lei era contraria semplicemente perché lei deve affermare qualcosa alle persone che lei ritiene possano supportarla elettoralmente.
Questo è uno schema esattamente replicabile a quello che lei ha utilizzato tante altre volte in passato, collega Minelli, compreso per esempio il fatto di costituire dei comitati ad hoc e di invitare questi comitati a dire: "Sapete che c'è? Raccogliete le firme, poi vado io in Consiglio e vi rappresento tutti", perché quelle persone lì non avevano iniziato la raccolta firme, è lei che ha detto a loro di raccogliere le firme! Quindi, collega Minelli, se qui c'è qualcuno che vuole fare del consenso su delle battaglie che, in realtà, dovrebbero essere di tutto questo Consiglio, come ha giustamente riconosciuto l'assessore Bertschy, questa è lei! Noi abbiamo proposto delle soluzioni, lei ha voluto fare della propaganda spicciola con i comitatini che raccolgono le firme a suo uso e consumo. Ormai questo schema è stato scoperto, collega Minelli, ne provi un altro, il suo gioco, questo qui, ormai lo conosciamo.
Presidente - Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il collega Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Ringrazio il collega Manfrin. Il fatto che io sia di primo pelo, politicamente parlando, non vuol dire che sia uno stolto. Dato che lei, collega Minelli, ha un bagaglio politico più importante del sottoscritto, sicuramente avrà notato la nostra risoluzione. Quindi, è evidente la sua volontà nel prendersi i meriti di quest'iniziativa. Ne prendiamo atto, ma come le ripeto, più volte in questo Consiglio lei vuole bruciare tutti al foto finish, e l'ha dimostrato più volte.
Presidente - Per dichiarazione di voto la collega Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Mi sembra ci sia un po' di confusione. È appena stato detto che non voteranno la nostra mozione perché le impegnative sono diverse, e adesso dicono: "Ma state cincischiando, non avete messo insieme le iniziative". Se le impegnative sono diverse, come avremmo potuto mettere insieme le due iniziative?! Effettivamente, lo ha spiegato benissimo la collega Minelli, c'è una visione diversa e non c'è nulla di male nel dire, e lo si vede dall'ordine del giorno, che c'è una nostra impegnativa che prevede una cosa ed una vostra che ne prevede un'altra. Nella Conferenza dei Capigruppo si è deciso di non metterle insieme, proprio perché le impegnative erano diverse e giustamente voi su questa potete tranquillamente astenervi. Noi voteremo a favore.
Presidente - Collega Minelli, immagino per fatto personale.
Minelli (PCP) - Immagina bene, sì, per fatto personale. Non saprei esattamente come circoscriverlo, perché sono state diverse le cose che sono state dette, quindi è un fatto un po' più articolato, ma la sostanza poi è una e una sola.
Al collega Manfrin dico soltanto che mi fa sorridere quello che ha appena detto nei confronti di quello che sarebbe il mio atteggiamento per ottenere consenso, perché credo che dalla persona che spesso utilizza quest'aula come un palcoscenico, ma correttamente, per parlare alla pancia di tante altre persone, è quasi un complimento, perché vuol dire che in qualche modo si riconoscono certe doti che, peraltro, non sono doti che io ritengo particolarmente positive.
Vede collega, forse lei fa quest'accusa così forte e con i modi che ha utilizzato, perché quello è il contesto in cui è abituato a operare lei; si vede che lei pensa che tutti gli altri hanno lo stesso modo di gestire le cose. Per me non è così, non so bene a quale tipo di comitato si è fatto riferimento nel momento in cui si è detto "Fate le firmo e poi vi rappresento", perché io credo che le persone che si costituiscono in comitato e fanno le loro raccolte firme, hanno tutto il diritto di farlo e non hanno bisogno di nessuno che li dia le imbeccate. Che poi in qualche modo, se si condividono le loro istanze, qui esse vengono rappresentate, è un altro paio di maniche.
Presidente - Invito i consiglieri a chiudere questa polemica. La parola per dichiarazione di voto al collega Cretier.
Cretier (FP-PD) - Sarò molto breve. Intanto, con una premessa vorrei ricordare che questi problemi sono ricorrenti. Già nel 2007 avevamo avuto dei problemi anche in bassa Valle, non solo per i danni ai mezzi, ma anche ai cittadini e per quel che succede alle municipalità e alla loro cartellonistica. Ho avuto l'occasione di parlare con un autista che mi ha detto semplicemente che, oltre ai corsi legati alla patente, a volte dovrebbero fare anche dei corsi di difesa personale, proprio perché gli attacchi sono continui e purtroppo, a scapito di qualcuno, il servizio è stato in qualche modo sospeso.
È comprensibile quindi la necessità, per i genitori, di avere questo servizio, ma chiaramente, come si è impegnato l'Assessore, a prendersi in carico la valutazione e le scelte da fare, chiaramente anche in relazione a chi fornisce il servizio, che ha in questo momento, come abbiamo già detto tutti, il problema della mancanza degli autisti.
Per noi come gruppo in qualche modo la presa in carico data dall'Assessore è sufficiente per proseguire nel percorso e quindi ci asterremo.
Presidente - Se non ci sono dichiarazioni di voto, metto in votazione la mozione. La votazione è aperta.
Esito della votazione:
Presenti: 33
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 31 (Aggravi, Baccega, Barmasse, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Padovani, Perron, Planaz, Restano, Rollandin, Rosaire, Sammaritani, Sapinet, Testolin)
La mozione è rigettata.