Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1746 del 14 luglio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1746/XVI - Reiezione di mozione: "Reintroduzione del "Bon de chauffage" a favore delle famiglie valdostane e altre misure a favore delle imprese".

Bertin (Presidente) - Punto n. 58. Per l'illustrazione della mozione, il consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Abbiamo ritenuto in questo particolare momento di presentare quest'iniziativa a seguito sostanzialmente di quanto è successo e di quanto è cambiato il mondo dal 24 febbraio di quest'anno a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, non avremmo mai immaginato credo lontanamente nei primi giorni di poter vivere delle situazioni di questa difficoltà in ogni angolo del mondo, sostanzialmente sono cambiate da allora molte cose.

Il riverbero di queste azioni - al di là del dolore che hanno provocato e stanno provocando - è anche su scala globale a livello di conseguenze economiche. La geopolitica si è trasformata sostanzialmente, ci sono stati e ci sono degli influssi ad oggi pesantissimi da questa guerra e non sappiamo ancora cosa succederà nei prossimi mesi.

Ad oggi tuttavia, a seguito delle sanzioni introdotte verso la Russia da parte di tutti i Paesi europei, degli Stati Uniti e di tutti coloro che sostengono e difendono l'Ucraina dall'invasione, credo che abbiamo dei grossi riverberi soprattutto per ciò che concerne l'aumento dei costi energetici, e quando parliamo di costi energetici, parliamo dei prodotti da riscaldamento per arrivare all'energia elettrica, al gas naturale.

Sono costi che sostanzialmente stravolgono, a livello d'impegni, i bilanci delle famiglie, mettono in grossa difficoltà tutte le aziende produttive, che hanno già delle dinamiche molto difficili da affrontare; da tutte le transizioni che devono affrontare, transizioni verde, transizione digitale, stanno uscendo tutti dalle difficoltà della pandemia che ancora incombe su tutti noi e a oggi abbiamo già potuto registrare da febbraio degli spropositati aumenti del costo dell'energia. Sono già state fatte anche all'interno del Consiglio regionale delle valutazioni attraverso delle audizioni organizzate dall'assessore Bertschy e dal Presidente della IV Commissione, dove sono state fatte anche delle simulazioni.

Solo a parlare di costi elettrici, si parla di un incremento delle bollette dei Valdostani per circa un quantitativo di 100 milioni di euro l'anno, dove parlo di Valdostani sono comprese le utenze domestiche e quelle del comparto produttivo.

È vero che ad oggi qualcosa è stato fatto da parte di CVA con uno sforzo di una scontistica sulle bollette, però tenuto conto anche di quella che è la composizione dei costi e delle voci della bolletta, dove ci sono tutta una parte di spese fisse, oneri di sistema, oneri di trasporto e tasse, l'incidenza del consumo è ridotta rispetto al totale. Pertanto queste scontistiche purtroppo non riescono a dare soluzione a questo problema.

Adesso sarà anche imminente l'avvicinamento alla stagione invernale. Stamattina ho incrociato una persona che mi ha detto: "Sono andato a comprare dei sacchi di pellet, 10 euro l'uno, l'anno scorso si parlava di 4 euro a sacco". Stiamo parlando di moltiplicazione per 2 o per 3 dei costi di gestione dell'energia in una Regione di montagna. Quindi ci troveremo sicuramente a fronte di difficoltà aggiuntive a partire dalla prossima stagione invernale.

È per questa ragione che, volendosi prendere per tempo, abbiamo sottoposto quest'iniziativa per fare delle valutazioni nell'ambito energetico e per cercare di trovare delle misure di sostegno che possano riscontrare le esigenze di coloro che hanno maggiori difficoltà all'interno della popolazione valdostana.

Con quest'iniziativa si chiede sostanzialmente la reintroduzione del "Bon de chauffage"; ma perché il "Bon de chauffage"? Non perché c'è una particolare affezione rispetto a quest'iniziativa che era stata proposta negli anni passati, ma perché se è vero che c'è la necessità d'intervento su tutte queste fasce di popolazione, è anche forse la modalità più semplice quella di adottare una piattaforma che è già stata utilizzata in passato, che ha già dato degli esiti positivi, è già stata sperimentata e che non richiederebbe, attraverso delle predisposizioni di disegni di legge ex novo, la riorganizzazione complessiva di una modalità per poi trasferire le risorse sul territorio.

In questi anni abbiamo sperimentato tutti con mano quanto sia impegnativo questo tipo di attività, perché, una volta che si è legiferato, bisogna mettere in moto dei meccanismi infernali che tolgono tante energie per poi dare applicazione pratica alle scelte politiche che vengono fatte.

Si chiedeva al punto 2, poi, quando è stata presentata l'iniziativa, di fare un ragionamento anche in assestamento su quelli che potevano essere gli aiuti da mettere in atto verso il comparto produttivo per le ragioni che ho poc'anzi indicato e per rafforzare il tessuto economico.

Negli scorsi giorni è stato scaricato l'assestamento che verrà discusso nel prossimo Consiglio regionale, credo che quindi, a maggior ragione, sia utile questo momento di discussione che è stato creato nell'ambito di quest'iniziativa.

Due parole rispetto alla proposta a questo punto che c'è anche nell'assestamento per completare il quadro della situazione.

L'assestamento prevede che ci siano delle misure a favore delle famiglie e delle misure a favore delle imprese.

Una prima osservazione, la riallaccio a quello che dicevo prima, si dice di creare un progetto di legge ex novo e quindi da fare tutte quelle valutazioni del caso a livello burocratico e di tutto quello che crea.

Per quanto riguarda invece l'importo dell'investimento, alla luce degli impatti - lo dico in modo molto sommesso - ma a livello di considerazione mi pare che mettere a disposizione 4 milioni per la comunità valdostana per aiutare e sostenere i maggiori costi energetici, mi sembra che sia poco, tenuto conto della difficoltà che in questo momento le famiglie devono affrontare.

Ricordo che quando è stata chiusa l'esperienza del "Bon de chauffage", si parlava di 7 milioni all'anno, quando erano state fortemente ridotte le risorse a disposizione e la situazione non era sicuramente di difficoltà come quella che stiamo vivendo in questo momento.

Quindi credo che alla fine bisogna fare un ragionamento, perché le risorse sono quelle che sono, bisogna concentrarle dove servono e quindi mi rendo conto che i soldi presentano la caratteristica per cui le disponibilità non sono infinite e pertanto bisogna fare dei ragionamenti.

Il ragionamento che posso invitare a sostenere è quello di riflettere sulle risorse che potranno essere messe a disposizione per questa misura, a prescindere dal nome che gli si voglia dare, ma credo che in questa fase i Valdostani si aspettino un intervento che possa essere in qualche modo più che un segnale di attenzione per dire "Abbiamo provato a fare qualcosa", ma che sia un segnale che possa fare anche la differenza sulla vita delle categorie che sono a rischio di povertà e che hanno maggiori difficoltà per arrivare a fine del mese.

Presidente - Apriamo la discussione generale sulla mozione, la discussione generale è aperta. Chi vuole intervenire in discussione generale si prenoti. Consigliere Manfrin si è prenotato, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Che dire su quest'iniziativa? Partiamo da lontano, partiamo dal 2018 quando, a dicembre 2018, reinserimmo il "Bon de chauffage"; reinserimmo il "Bon de chauffage" con il Governo Spelgatti, facemmo quella misura già senza più avere una maggioranza, e lo ricordai in quell'occasione, lo ricordo distintamente che dedicai ovviamente un pensiero all'Assessore che, pur parlando sempre dell'attenzione, dell'inclusività di coloro che sono quelli più poveri e più in difficoltà, pensò bene di cancellare il "Bon de chauffage".

Quell'Assessore è tornato a ricoprire posizioni di Governo ed è qui fortunatamente in quest'aula ed è l'assessore Guichardaz, che decise di cancellare una misura che è stata di aiuto per migliaia e migliaia di Valdostani.

Quindi ringrazio di avere la possibilità di poterlo avere qui in aula e di poter discutere anche di quest'iniziativa nei suoi confronti, visto che ci ha deliziato e ha deliziato i Valdostani con questa scelta che ha voluto fare.

Questa scelta che noi abbiamo fatto è una scelta politicamente molto forte che, come detto, parte nel 2018 ma viene riproposta periodicamente dal 2018 fino ai giorni nostri, perché dal 2018, a ogni singolo bilancio, abbiamo riproposto la misura trovando le necessarie coperture.

Ebbene, a ogni singolo bilancio questa misura ci è stata bocciata, l'ultima volta a dicembre 2021, se non vado errato.

A dicembre 2021 già lanciavamo l'allarme delle bollette e ricordo distintamente, perché intervenni io su quell'emendamento, per dire che i rincari che stavano arrivando sul piano energetico avrebbero colpito duramente le famiglie valdostane e le avrebbero colpite ancora più duramente se non fossimo corsi in loro aiuto per fornire loro un sostegno. Quel sostegno, grazie alla nostra specificità, era proprio il "Bon de chauffage", nato con quell'idea e con quell'esigenza, uno strumento già pronto da utilizzare, semplicemente da finanziare.

Ebbene, a quell'esigenza ci fu risposto "No, non vogliamo rimettere il Bon de chauffage" e noi abbiamo preso atto di questa scelta.

Rispetto a quella scelta fatta nel 2018, nel 2019, nel 2021, siamo felici di vedere che quest'idea, che sembrava soltanto un po' di nicchia, si sia allargata a macchia d'olio all'interno di questo Consiglio, ci auguriamo che possa estendersi ancora di più, magari convincere anche l'esecutore, il killer, di questa misura a poterla riapprovare, ce lo auguriamo, ma io non è che nutra eccessiva fiducia in questo.

Allora proprio perché non nutro eccessiva fiducia in questo, mi permetto di ricordare sommessamente qual è la situazione attuale.

Lo abbiamo evidenziato già nella giornata di ieri, rispetto alla questione relativa alla povertà e abbiamo visto come in una situazione che nel 2019 vedeva 1.800 Valdostani rivolgersi al banco alimentare per avere un aiuto e un sostegno, oggi ne vede ben 3.200, quindi un dato quasi raddoppiato di povertà dovrebbe convincerci nel dire che questa misura merita di essere nuovamente istituita.

Questa mozione cita il "Bon de chauffage", "Bon de chauffage" che poteva essere tranquillamente dotato di fondi, ma che ad oggi non ci pare che sia avvenuto, avremo poi modo di discutere giustamente, poi l'ha ricordato anche il collega Marquis, e avremo modo di discuterne anche perché, come è stato giustamente annunciato, ci sono 4 milioni per una misura di questo tipo, però effettivamente una riflessione va fatta, cioè nel momento in cui il "Bon de chauffage" era a regime, era una misura che utilizzava 7 milioni - se non sbaglio, il collega Aggravi mi conforti - più o meno indicativamente, una misura che usava 7 milioni e li usava in un momento nel quale chiaramente i dati sulla povertà non erano quelli attuali e li utilizzava in un momento nel quale i costi dell'energia non erano quelli attuali. Non ci dimentichiamo che noi abbiamo una criticità in più rispetto ad altre realtà, ovvero il fatto di essere una realtà di montagna che, chiaramente, è già stato fatto l'esempio del pellet, ricordo la mozione del collega Ganis su questo che era tesa a richiedere un intervento per abbassare l'Iva sul pellet, dicevo una specificità che sicuramente richiede un'attenzione maggiore perché è chiaro che chi abita a certe altitudini o in certe zone ha maggiormente necessità di utilizzare energia, di utilizzarla per riscaldarsi e quindi con un aumento dei consumi di questo tipo e con la povertà incipiente che è venuta a crearsi, evidentemente tutto questo non potrà che peggiorare la situazione.

Quindi non possiamo non dirci d'accordo con questa mozione, non possiamo non dirci d'accordo con le finalità che questa mozione va a interpretare, ci auguriamo che, a fronte degli annunci che sono stati fatti rispetto alle coperture, si possa lavorare per poter addivenire al più presto a una soluzione che effettivamente possa incidere in maniera molto più importante rispetto agli annunci, perché effettivamente la situazione attuale, che in realtà arriva ben prima della guerra... perché ricordo la prima iniziativa relativa al "Caro energia" è stata del gruppo che mi onoro di rappresentare nel settembre 2021, quindi ancora prima del bilancio, ancora prima del bilancio anche a livello nazionale si era messi in guardia rispetto ai costi che stavano aumentando, fra, ovviamente, le risate generali. Adesso non ride più nessuno.

A maggior ragione una misura di questo tipo - che da noi è stata presentata con forza e con la sicurezza di avere ragione nel voler supportare le famiglie valdostane con un aiuto concreto - ci vede favorevoli a questa mozione, ma ci vedrà favorevoli in un lavoro che sarà quello relativo all'assestamento che sicuramente dovrà prevedere molto più di quello che attualmente è già stato previsto.

Presidente - Altri? Se non ci sono altri interventi, chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo, assessore Bertschy per la replica.

Bertschy (AV-VdA Unie) - So che siete delusi, forse avreste visto meglio l'assessore Guichardaz a rispondere ma rispondo io in questo momento.

Rispetto al tema che proponete con la mozione, e che tra l'altro - come è stato ricordato anche dal collega Manfrin - è già stato oggetto di una serie di confronti dall'inizio dell'anno, noi ovviamente in questo momento ci asterremo. Abbiamo appena deliberato in Giunta l'assestamento che propone una prima discussione su un tema che è quello della crisi internazionale, voi lo chiamate "Bon de chauffage", noi abbiamo introdotto al capo 2 dell'articolo 46 "Misure per fronteggiare la crisi internazionale", due fondi, uno per gli investimenti, per ridurre i consumi o per aumentare la produzione di energie rinnovabili, e l'altro per intervenire sulle famiglie, proprio con una logica di accantonare delle risorse, di fare un ragionamento complessivo in relazione ancora a tutto quello che sta avvenendo a livello nazionale.

A livello nazionale ci sono forze politiche che propongono un ulteriore indebitamento fino a 50 miliardi, altre che sono più caute, altre ancora che ne propongono altre, quindi vedremo da qui a settembre che cosa succederà.

Ovviamente siamo assolutamente a disposizione per discutere durante il confronto che ci sarà sulla legge di assestamento su come meglio intervenire per dare una risposta alle famiglie.

Come sempre, la proposta che la Giunta fa è quella che cerca di dare la migliore risposta a tutte le priorità alle quali si deve dare risposta in una fase come questa. Non ci sarà evidentemente nessun limite al confronto, soprattutto perché credo che tutti siamo sufficientemente convinti che quello che sta succedendo. Lei ha citato l'aumento del costo del pellet, ma potremmo citare qualsiasi energia, è veramente pesante.

Ad oggi ci asteniamo e proponiamo di continuare a discutere.

La nostra visione è di guardare anche a possibili e ulteriori risorse che possono andare ad alimentare questi fondi che abbiamo messo a disposizione, perché ci siamo accorti ormai tutti che non esiste per ora né una fine ma soprattutto una diminuzione di quello che sta succedendo; dall'inizio dell'anno ad adesso è un aumento esponenziale, quindi da qui all'inverno ci saranno ancora altre questioni da andare a vedere.

Si propone il discorso dell'energia, io ricordo che, durante la fase critica della prima crisi Covid, avevamo fatto anche un intervento importante sulla riduzione dei costi del trasporto pubblico proprio per favorire una riduzione dei costi del trasporto delle persone e della mobilità privata, perché oggi c'è un problema di riscaldamento, ma c'è un problema anche di costi importanti da parte delle persone, soprattutto quelle che si devono spostare per venire a lavorare in Aosta o che sono distanti dal loro posto di lavoro.

Questo è un primo tentativo di mettere a disposizione le risorse. Ricordo che quella proposta che era stata fatta ad inizio anno aveva, come sempre, preso delle risorse da una parte e messe dall'altra, in quel momento noi avevamo tenuto una parte di quelle risorse per mantenere gli incentivi sull'occupazione, in particolare per l'assunzione, sono risorse che sono state utilizzate con estrema velocità e, rispetto a quello, le abbiamo rese strutturali nel tempo, quindi sotto questo aspetto adesso si tratta di trovare nuove risorse che sono spesa corrente per dare una risposta anche agli aumenti dell'energia e ai costi che gravano sulle famiglie.

Non è un'astensione contraria al tema che viene trattato, anzi, siamo per riportarlo a una discussione più ampia all'interno della discussione sulla legge di assestamento che verrà di qui a pochi giorni.

Presidente - Altri? Dichiarazioni di voto? Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà per dichiarazione di voto.

Guichardaz E. (PCP) - Sono l'altra Guichardaz, non quella che ha tolto il "Bon de chauffage", ma quella che in diverse occasioni invece ha sostenuto l'iniziativa e sinceramente, anche in riferimento a quanto ha detto l'Assessore, riteniamo che a maggior ragione quest'iniziativa abbia un senso perché, guardando l'assestamento, le risorse comunque sono minori rispetto a quelle precedenti e la situazione è assai peggiore rispetto al passato.

Quindi annuncio il voto favorevole di PCP.

Presidente - Altre dichiarazioni di voto? Non ve ne sono.

Mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 17 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire e Sapinet).

La mozione non è approvata.