Oggetto del Consiglio n. 1745 del 14 luglio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1745/XVI - Reiezione di mozione: "Fruizione dei siti culturali della Regione da parte di persone con disabilità visiva".
Bertin (Presidente) - Punto n. 57. Per l'illustrazione della mozione, consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Questa mozione segue l'interpellanza fatta come gruppo nello scorso Consiglio in cui si andava a richiedere delle motivazioni del perché sul progetto "Lo sci per tutte le abilità" non fossero stati inseriti altri aspetti, come richiesto dall'Unione ciechi e ipovedenti della Valle d'Aosta.
Abbiamo capito qual è il problema dal punto di vista delle Associazioni, abbiamo capito qual è stato l'iter che è stato compiuto, condividiamo, non condividiamo, questo non è l'oggetto di questa mozione; vogliamo andare oltre e vogliamo cercare di dare una risposta con questa mozione, impegnando il Governo a effettuare una serie di azioni che coinvolgano anche coloro che hanno delle disabilità, come i ciechi e degli ipovedenti, a condividere il patrimonio culturale della nostra Regione.
Crediamo pertanto che sia necessario partire da ciò che abbiamo, perché già durante l'evento di "Plaisirs de Culture" del 2020, il sabato 19 settembre e il sabato 26 settembre nel Castello di Fénis sono state fatte delle visite guidate appropriate, proprio per i ciechi e per gli ipovedenti, e credo che siano state molto ben apprezzate e molto ben organizzate e non comprendo il motivo per cui da quel giorno in poi, a parte il Covid, nulla è più stato fatto sotto quest'aspetto in quel castello.
Per chi conosce il castello, nell'area dove vi sono le nuove biglietterie, che non sono biglietterie, ma dove vi è la toilette, dove sono i bagni, vicino alla stanza d'accoglimento, vi è una sala in cui vi è una riproduzione in cui i ciechi possono avviare la loro visita e possono comprendere meglio cosa stanno visitando, ed è molto utile per chi è specialmente formato per questo tipo di visite ovviamente partire da quell'area.
Con questa mozione pertanto andiamo a chiedere che venga aperto una volta ogni due settimane un sito culturale, ho citato il castello ma potrei citare il museo archeologico, potrei citare l'area megalitica, tanti altri siti possono essere studiati e sicuramente resi disponibili, anche a chi ha una disabilità visiva.
Chiediamo di impegnarsi su un bene culturale, quindi non deve essere solamente il castello, può essere un progetto che coinvolge più siti, di organizzare, insieme appunto all'Unione italiana ciechi e ipovedenti e al Tactile Vision Onlus una visita per andare in questa direzione.
D'altro canto, però, non ci soffermiamo solo su questo, ma chiediamo anche di andare a effettuare una mappatura completa di tutti i siti e di tutti i beni culturali che abbiamo e di quali sono le difficoltà che possono incontrare coloro che non ci vedono all'interno dei nostri siti per comprendere come possiamo migliorare, che cosa possiamo fare per migliorare.
Faccio un esempio sul Castello che è appena stato aperto, il castello di Aymavilles, un castello bellissimo, un castello dove vi sono delle audio guide, un castello che ho potuto visitare ed è sicuramente molto apprezzabile ma nel momento in cui effettuo una visita chiudendo gli occhi, non comprendo dove sono e non riesco a comprendere appieno il valore del bene che sto visitando.
Quindi sì, c'è l'audio guida ma non è un audio guida studiata per questo tipo di disabilità, quindi ovviamente in quel caso andrebbe integrata per cercare di trovare una soluzione, anche qui partendo già da del materiale ben costruito e a disposizione.
Infine, comprendendo quali possono essere le difficoltà di organizzare queste visite, andare anche a formare le guide private, ma anche le guide di società di servizi, per cercare di rendere la visita più utile e apprezzata da tutti.
Credo che l'idea di questa nostra mozione sia quella di coprire un po' alla polemica che vi è stata in precedenza per cercare di far capire che la Valle d'Aosta è veramente attenta anche a queste disabilità e i siti culturali della Valle d'Aosta sono accessibili sotto vari punti di vista, perché comprendo che il concetto di accessibilità è molto ampio ed è molto difficile da affrontare, soprattutto se si vanno poi a toccare temi quali la tutela e la valorizzazione del bene, e comprendo che vi siano delle difficoltà, ma laddove è possibile, laddove abbiamo già degli strumenti, credo che sia utile lavorarci, formare il personale, e torno sulla formazione di personale di società di servizi che come sa è un mio tarlo ma perché sono convinto che queste persone vadano formate perché più le formiamo più le incentiviamo, più le motiviamo a fare il loro lavoro, e diamo un servizio anche a questa fascia di popolazione, di residenti ma anche di turisti, e diamo un messaggio che la Valle d'Aosta è veramente aperta a tutti ed è inclusiva.
Presidente - Con l'illustrazione della mozione, apriamo la discussione generale. Qualcuno vuole intervenire nella discussione generale? Consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Abbiamo ascoltato con attenzione l'illustrazione del collega Carrel di questa mozione i cui principi e le cui proposte di impegnativa condividiamo in toto, quindi preannuncio già il voto favorevole alla mozione.
Ci permettiamo di suggerire anche una suggestione in più o, addirittura, se i proponenti lo volessero accogliere e se venisse ritenuto importante anche dal Consiglio, un punto integrativo.
Si parla nella mozione del castello di Fénis in particolare e si fa riferimento ai supporti tattili, ai modelli tridimensionali dell'edificio, che sono stati costruiti con la finalità d'integrare e di rendere possibili visite dedicate a persone con la disabilità visiva.
Presso il castello di Fénis c'è anche - il collega Carrel lo sa bene - un plastico che è installato a piano terra e che al momento non è possibile, per le persone non vedenti, poter avere questo contatto perché è in un locale chiuso.
La proposta è di aggiungere anche la possibilità di commissionare un video illustrativo delle parti del Castello che non possono essere visitate da persone con disabilità motoria - quindi potrebbe essere utile per quelle persone che hanno quel tipo di disabilità - però con una buona audio descrizione sarebbe ovviamente utile anche ai non vedenti o agli ipovedenti che, toccando il plastico, potrebbero conoscere ciò che c'è all'interno del Castello.
Mi rendo conto che mettere a disposizione il plastico in tutti i giorni di apertura del Castello può creare un problema, però è una soluzione da prendere in considerazione.
Invece la questione del video con una buona audio descrizione e, come diceva il collega Carrel, la previsione di giorni in cui è possibile permettere la visita e la fruizione di questi supporti a tutti potrebbe essere un'integrazione utile.
Comunque il nostro voto, indipendentemente dall'accettazione o meno di questa suggestione, è favorevole alla mozione.
Presidente - Altri vogliono intervenire nella discussione generale? Se non vi sono altre richieste d'intervento in discussione generale... Consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Solamente per dire che assolutamente sono d'accordo con l'integrazione richiesta dalla collega Minelli, ovviamente il testo della mozione iniziale era un testo che mirava a non aumentare i costi, mentre quest'integrazione comprendo che aumenti in qualche modo l'organizzazione dal punto di vista sia del personale sia di fondi che non so se sono a disposizione, quindi chiedo all'Assessore nel suo intervento poi di valutare anche quest'eventuale integrazione che ci vede d'accordo, perché va nella linea, nella strada tracciata appunto dalla mozione.
Presidente - Preciso soltanto che un eventuale emendamento, deve essere presentato nella discussione generale. Assessore Jean-Pierre Guichardaz ne ha facoltà.
Guichardaz J. (FP-PD) - Intervengo sulla discussione riguardo alla mozione. Intanto volevo fare solo una precisazione riguardo a quello che il collega Carrel ha definito una polemica che dovrebbe essere accantonata e che pare sia diventata un po' la polemica del mese, quella tra l'Associazione ipovedenti e ciechi e l'Amministrazione, la Giunta o il sottoscritto.
A dire la verità, io non ho alcun problema a confrontarmi con l'Unione italiana ciechi; approfitto di questo riferimento che lei ha fatto, ma non so se l'attuale Presidente è dello stesso avviso, considerato che finora io non ho mai ricevuto segnali in tal senso, a parte i comunicati che tutti leggiamo sui giornali.
Approfitto anche per dire che l'Associazione in questione non mi risulta che abbia chiesto di fare percorsi differenziati - questo è bene che lo preciso - rispetto a quelli in essere con Co.Di.VdA e che queste richieste di cui si narra, cioè d'inserire nel progetto "Lo sci per tutte le abilità" visite culturali e ambientali e altre di cui si racconta, io sinceramente non le ho né sentite né lette tranne che nei vari comunicati.
Ho provato anche a chiedere alle persone - tra l'altro anche l'assessore Bertschy ha partecipato ad alcune di queste riunioni - se ci era sfuggita questa precisazione da parte di Co.Di.VdA e i miei uffici per capire se erano arrivate note o lettere da parte del Presidente Giunta e del Presidente dell'Associazione dei ciechi e degli ipovedenti. A nessuno risulta che siano arrivate richieste in tal senso.
Naturalmente la disponibilità è piena, tra l'altro dopo questi vari comunicati in cui si fa passare un po' per disattenti verso le problematiche delle persone ipovedenti e cieche, io sono nella maniera più assoluta - e qui lo dico, credo che ci stiano ascoltando - disponibile a confrontarmi in qualunque sede sempre che ci sia la disponibilità e che questa sorta di polemica... io ho avuto modo di interfacciarmi con il signor Giunta, ma per motivi politici essendo nel tavolo di coordinamento di PCP, quindi abbiamo avuto degli scontri di altro genere, non relativi all'Associazione che rappresenta, se lui vuole interfacciarsi e ha piacere di rappresentare le problematiche della sua categoria - magari evitando tutta la parte di strascichi politici relativi a PCP - io ci sono e non ho nessun problema ad accogliere e anche a recarmi presso l'Associazione.
Per venire all'impegnativa della mozione, i colleghi chiedono di coordinarsi con l'Unione italiana ciechi e ipovedenti della Valle d'Aosta e l'Associazione Tactile Vision Onlus per prevedere con cadenza almeno bisettimanale una visita guidata in un sito culturale valdostano per residenti e turisti con disabilità visiva.
Mi sono fatto fare una relazione per il collega Carrel, esperto e dalla sua presentazione risulta essere in piena conoscenza avendo anche lavorato per lungo tempo nella Soprintendenza, ma credo che sia utile fare un quadro anche per chi ci sta ascoltando.
I siti culturali valdostani, nei quali si riscontra un'attenzione particolare per le persone cieche, sono il Castello di Fénis, citato, l'area megalitica e il museo archeologico regionale, ma in diversi altri luoghi della cultura, con cantieri in essere, si sta lavorando per favorire l'accessibilità in tal senso.
Il MAR è accessibile alle persone cieche dal 2004, sono infatti presenti pannelli in braille in versione italiana e francese, specifici supporti per ipovedenti e il percorso podotattile.
Nel corso del tempo è stata anche realizzata la prima mostra fotografica - lei lo sa bene - per ciechi in Valle d'Aosta; dal 2009 si conducono inoltre visite guidate a laboratori per diverse tipologie di disabilità psicomotorie, oltre a quelle legate a disfunzioni visive, cui sono dedicate quelle tattili per le quali sono state realizzate le maquettes di numerosi siti archeologici, tanto per completare anche rispetto alle cose dette poi successivamente al suo intervento.
Per l'area megalitica, fin dal momento della sua realizzazione, si è perseguito l'obiettivo di rendere accessibili, inclusivi i suoi spazi, dotandoli strutturalmente di dispositivi e impianti, attualmente in fase di potenziamento, dedicati a qualunque tipo di disabilità, oltre che visiva anche motoria, uditiva, percettiva e intellettiva.
In particolare, per i ciechi e ipovedenti esistono riferimenti tattili realizzati in modo da facilitare la focalizzazione delle attenzioni sulle componenti rilevanti del sito.
Si è posta attenzione all'aspetto della sicurezza, eliminando tutti i possibili ostacoli dal percorso di visita. In collaborazione proprio con l'Unione italiana ciechi e Associazioni di volontariato valdostane, sviluppando una concezione di reciprocità relazionale, a partire dall'apertura del sito, sono state attuate visite condotte da persone cieche e ipovedenti dell'UICI, cioè dell'Associazione, per sensibilizzare il pubblico al tema e offrire un'inedita lettura del sito archeologico ai presenti che sono stati anche bendati per l'occasione.
Nei prossimi mesi sarà presentata la App Museon grazie alla quale sarà possibile fruire dei principali siti archeologici regionali direttamente dal proprio cellulare.
Inquadrando un apposito QR Code si accederà a una visita guidata virtuale integrata dalla traduzione in LIS che permetterà di conoscere le peculiarità del museo archeologico regionale, dell'area megalitica, del teatro romano, del criptoportico forense, della Basilica di San Lorenzo, della villa della Consolata, degli scavi del Giardino dei ragazzi e del sito archeologico Fuori Porta Decumana.
L'applicazione è gratuita ed è scaricabile su telefoni cellulari iPhone con sistema Android.
Al fine di facilitare l'uso dell'applicazione, gli attuali pannelli esplicativi dei singoli siti saranno integrati con l'apposito QR Code.
Va ricordato che la Soprintendenza per i beni e le attività culturali, in occasione proprio della rassegna "Plaisirs de Culture en Vallée d'Aoste" - come lei ha puntualizzato nella sua premessa - ha organizzato, sempre in collaborazione con l'Unione italiana ciechi della Valle d'Aosta, diverse visite guidate volte ad avvicinare al patrimonio culturale le persone con cecità.
Oltre all'apertura della sala tattile collocata al piano terra del Castello di Fénis, che accoglie modellini tridimensionali e pannelli informativi in braille - l'iniziativa si è svolta sabato 19 e sabato 26 settembre 2020 - sono state ideate delle visite immersive sensoriali al museo archeologico regionale e agli scavi archeologici del sottosuolo; le visite si sono svolte il 20 e il 21 settembre 2021.
Si segnala inoltre che nella scorsa edizione di "Plaisirs de Culture", al fine di sensibilizzare la cittadinanza al tema dell'inclusione dell'accessibilità al patrimonio, sono stati presentati al pubblico gli ausili collocati lungo il percorso museale dell'area megalitica, funzionale a facilitare la narrazione del sito archeologico per rispondere al meglio alle necessità dei vari fruitori, fra cui le persone cieche.
Durante la rassegna sono state organizzate anche visite guidate in lingua italiana dei segni e specifiche visite interculturali con le Associazioni di migranti nell'ambito del progetto "Fami Impact, Vivere in Valle d'Aosta".
È pertanto intenzione della Soprintendenza per i beni e le attività culturali riproporre in corso d'anno visite guidate rivolte ai residenti e turisti con disabilità visiva che permettano loro di conoscere e vivere da vicino il patrimonio culturale valdostano; l'esborso in termini di risorse però di personale specializzato - al momento non presente, come lei sa, all'interno dell'organico della Soprintendenza - che tale attività richiederebbe con cadenza bisettimanale non sarebbe ad oggi giustificato non solo dai costi ma dall'attuale domanda di visite per persone cieche e ipovedenti.
Riguardo alla sua seconda impegnativa, "Effettuare una mappatura di tutti gli attuali percorsi di visita dei siti culturali regionali, predisponendo una valutazione tecnico economica di tutti i lavori necessari a implementare tali percorsi mediante supporti esplicativi e didattici elaborati in sinergia con l'Unione italiana ciechi e la Tactile Vision Onlus", al fine di migliorare l'accessibilità al patrimonio culturale di proprietà regionale, si è avviato uno studio interno su alcuni castelli e siti archeologici per approfondire il quale è stato affidato nel 2021 un apposito incarico a un architetto esterno alla Soprintendenza che ha prodotto delle linee guide e fornito le prime indicazioni sul corretto approccio alla materia, tuttavia, considerato che ogni sito culturale presenta specifiche peculiarità contenutistiche architettoniche, la mappatura richiede un elevato tempo di elaborazione per fornire un riscontro tecnico ed economico.
La Soprintendenza comunque si rende disponibile a individuare, congiuntamente con le Associazioni di categoria - con loro il dialogo non manca, mi pare di aver capito avendo organizzato anche tante cose insieme, si sono spesso interfacciati, contrariamente da quello che mi pare appaia un po' dal tono di questi comunicati - quindi, congiuntamente con le Associazioni di categoria, specifici supporti didattici funzionali a facilitare la visita dei siti regionali e a procedere alla verifica e all'eventuale revisione dei percorsi di visita, qualora questi non risultino pienamente accessibili a persone cieche. Le tempistiche legate alla futura attuazione di questo tipo d'intervento sono dilatate, in quanto soggette all'individuazione di risorse economiche e di personale formato in tal senso.
All'ultima domanda, "Avviare percorsi formativi rivolti al personale della Soprintendenza per i beni e attività culturali e della Società di Servizi Valle d'Aosta, alle guide turistiche e agli operatori culturali, utili ad accogliere al meglio le persone con disabilità visiva, che necessitano di puntuali accorgimenti narrativi finalizzati a una migliore comprensione del patrimonio".
Grazie al lavoro svolto dagli uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, è stato possibile organizzare iniziative culturali dal carattere inclusivo presentate in precedenza e avviare un primo processo di sensibilizzazione al tema dell'accessibilità museale tra i dipendenti.
Indubbiamente tale approccio non è sufficiente, ma è comunque rilevante perché accende un faro su una tematica, quella della disabilità visiva, da sviluppare ulteriormente.
Affinché il visitatore cieco e ipovedente possa godere appieno del patrimonio culturale regionale, oltre a una revisione della segnaletica, dei pannelli e del percorso museale nel suo insieme, deve essere accolto da specifico personale che sia in grado di adottare tutte le accortezze necessarie per agevolare il processo conoscitivo e per garantire una piacevole esperienza di visita.
Sarà pertanto cura della Soprintendenza per i beni e le attività culturali valutare la possibilità di organizzare dei momenti formativi sulla tematica rivolti al personale delle singole strutture, alla società dei servizi della Valle d'Aosta, alle guide turistiche e agli operatori culturali.
Per i motivi sopra esposti, la mozione non è quindi accoglibile nella sua formulazione ma resta ovviamente la piena disponibilità delle strutture - ovviamente anche dell'Amministrazione - a perseguire una politica sempre più inclusiva nei confronti delle persone cieche e ipovedenti ma anche delle persone con varie disabilità, che non siano solo quelle indicate nella mozione.
La disponibilità è piena, è ovviamente subordinata, come le ho spiegato, a tempi che non possono essere in qualche modo "oggi messi a terra" e quindi stabiliti, ma la disponibilità e la volontà esiste.
Presidente - Posso chiudere la discussione generale? Chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Consigliere Manfrin, non l'avevo vista.
Manfrin (LEGA VDA) - Innanzitutto mi permetto di ringraziare i colleghi di Pour l'Autonomie che hanno voluto presentare quest'iniziativa. Ricordo distintamente che lo scorso Consiglio abbiamo presentato i gruppi di Forza Italia, Pour l'Autonomie e Lega, un'iniziativa proprio nel merito delle dichiarazioni dell'Unione italiana ciechi e del suo Presidente.
In quell'occasione mi pentii amaramente - ed è un errore che per fortuna insegna - nell'accordare in sede di conferenza di capigruppo la possibilità di accorpare gli interventi e permetterle di illustrare in quest'aula, esattamente come ha fatto in questo suo intervento, le motivazioni per le quali lei ha fatto tutto giusto e a sbagliare sono gli altri.
Mi sono pentito amaramente ed è un errore che non commetterò mai più.
In questo caso il regolamento le permette d'intervenire per il tempo concesso e quindi giustamente lei ha nuovamente reiterato il fatto che lei ha fatto tutto bene e se c'è qualcosa che è andato male è da riferirsi alle polemiche politiche che avete nella comune casa che avete costruito - mah, c'è un velato cenno a questo - nella comune casa che avete costruito e che forse magari andava costruita meglio.
A me non interessa entrare nelle polemiche, io credo che quando un rappresentante di un'Associazione - e un rappresentante di un'Associazione di disabili con una disabilità ben specifica - comunica con questa forza una criticità, il minimo che l'Amministrazione pubblica possa fare è starlo a sentire.
Credo che sia il minimo sindacale e credo che la sua chiusura - quella che ha dimostrato nei confronti delle nostre iniziative ispettive nello scorso Consiglio e quella che lei dimostra nel dibattito di questa mozione - sia sintomo del fatto che lei è prigioniero della sua versione o della versione che gli uffici le offrono e su cui lei comodamente si adagia.
Questo, secondo me, è un insegnamento importante invece per lei, perché lei ci ha detto, Assessore, che non le è parso o non le hanno riportato che in sede di confronto con le Associazioni dei disabili che qualcuno abbia sollevato obiezioni, eppure nel comunicato stampa del Presidente dell'Associazione dell'Unione italiana ciechi e degli ipovedenti, queste criticità e questi rilievi vengono riportati.
Allora qui si crea una sorta di aporia: o lei mente o mente il Presidente dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti, perché non è possibile che lui dica pubblicamente che ha riportato dei rilievi e li ha fatti presenti e non è possibile che lei dica che invece lui non ha fatto alcun rilievo.
Oppure c'è una terza opzione: il fatto di continuare a far riferimento ad Associazioni che riuniscono altre Associazioni, che riuniscono altre Associazioni, che riuniscono altre Associazioni che però si occupano di materia molto importante, perché il problema è questo: quando si parla di disabilità, dobbiamo cominciare a comprendere che ogni disabilità ha una sua specificità, e ne abbiamo parlato sulla parte dei centri estivi, quindi quello che può andare bene per un tipo di disabilità può non andare bene per un altro tipo di disabilità, quindi invece di affidarsi ad Associazioni che riuniscono Associazioni che riuniscono Associazioni in una matrioska di rappresentanza che, alla fine, purtroppo riesce a condensare poco, probabilmente un confronto diretto con le singole Associazioni e con le singole specificità può essere sicuramente più produttivo.
Questo confronto non c'è stato.
Ora io ho letto obiettivamente l'impegnativa di questa mozione e non ho trovato nulla che un'Amministrazione non possa impegnarsi a fare; non ho trovato degli imperativi categorici temporali che solitamente sono quelli che creano strozzature, quindi "Entro dieci giorni, entro un'ora, la prossima settimana". Non c'è. Non ci sono specificati impegni economici, anche qui sono un po' una strozzatura che si crea quando ci sono certi tipi d'impegnative, ci sono degli impegni politici sicuramente importanti, ma che io sfido chiunque all'interno di quest'aula non condividere.
Io sfido chiunque all'interno di quest'aula a non condividere il coordinarsi con l'Unione italiana ciechi e ipovedenti della Valle d'Aosta per prevedere con cadenza almeno bisettimanale una visita guidata di un sito culturale valdostano per residenti e turisti con disabilità visiva.
Sfido chiunque all'interno di quest'aula a dire di non essere d'accordo con quest'impegnativa o con l'impegnativa di fare una mappatura di tutti i percorsi di visita ai siti culturali regionali o con l'impegnativa di avviare percorsi formativi rivolti a personale della Soprintendenza per i beni e le attività culturali.
Io sfido chiunque in quest'aula a essere contrario a quest'impegnativa.
Vedremo ovviamente l'esito del voto, lei ci ha anticipato che cosa pensa quest'Aula ma obiettivamente penso che in ogni caso, qualsiasi sia l'esito del voto, lei, Assessore, oggi ha fatto l'ennesima figura barbina con questa presa di posizione.
Presidente - Consigliere Marquis ne ha facoltà.
Marquis (FI) - Anche io mi unisco ai ringraziamenti dei colleghi che hanno voluto sottoporre oggi all'Aula e alla sua attenzione quest'iniziativa, un'iniziativa che consegue a delle iniziative che abbiamo presentato e condiviso nel Consiglio regionale del 22 e del 23 giugno.
Senza voler ripetere quello che hanno già sostenuto i colleghi che mi hanno preceduto, credo che non si possa non condividere un'iniziativa di questo tipo perché non impone proprio nulla, esprime una sensibilità verso una categoria di persone che hanno delle difficoltà.
Nel punto n. 1 si richiede di organizzare con cadenza bisettimanale, non credo che sia questo il problema: se è bisettimanale o una volta sola alla settimana o una volta ogni quindici giorni, sono tutte cose credo che si possano valutare decisamente tutti insieme.
Per quanto riguarda invece il punto n. 2, effettuare una mappatura, mi sembra che sia il minimo per poter fare della programmazione nei prossimi anni, nell'avvenire, anche per rendersi conto della situazione infrastrutturale di accessibilità di tutto il nostro patrimonio disponibile storico e culturale che può essere sicuramente potenziato a livello di accessibilità, per far sì che tutti possano in qualche modo goderne nel migliore dei modi possibili.
Quindi approvare questo punto all'ordine del giorno non impone delle spese, impone di maturare una sensibilità e di tener conto che ci sono anche delle persone che hanno delle esigenze diverse e delle specificità che richiedono un approccio particolare.
Dopodiché, una volta fatte queste mappature, credo che sia poi la politica in senso generale che potrà fare tutte le sue valutazioni del caso per vedere come si può andare incontro a queste situazioni, però di fatto, per principio, non sostenere un'iniziativa di questo genere, trovo che sia una mancanza di sensibilità, perché non impone niente, impone solo un minimo di attenzione nel fare delle valutazioni e mettere in atto, attraverso un percorso di raccordo con un'associazione, delle possibilità di fruire del nostro patrimonio.
Io mi auguro che, nonostante l'intervento che ho potuto ascoltare, ci sia ancora da parte sua e da parte del Governo un ripensamento, un riposizionamento verso questo tipo di iniziativa.
Presidente - Vi sono altri? Altrimenti chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. La replica è già stata fatta. Ci sono dichiarazioni di voto? Consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - In dichiarazione di voto, perché l'esposizione che è stata fatta dall'Assessore ci dispiace particolarmente... non viene accolta una mozione come questa, che ha rilevato il collega Manfrin e poi lo ha fatto adesso anche il collega Marquis, che ha assolutamente dei punti condivisibili. Poteva porre qualche problema forse quello che abbiamo proposto noi che effettivamente implicava una spesa, ma era un suggerimento e ho detto, fin dalla presentazione, che non era vincolante.
Vorrei fare anche una puntualizzazione, perché l'Assessore ha fatto riferimento a molteplici comunicati dell'Unione ciechi, ha detto che non si è mai confrontata e non ha fatto pervenire delle richieste; faccio presente che di comunicato dell'Unione ciechi ce n'è stato uno solo, quello che poi ha fatto scaturire le iniziative dello scorso Consiglio, mentre invece il comunicato cui anche io mi riferivo stamattina è del Co.Di.VdA, che è un raggruppamento di Associazioni, ne raggruppa tredici, tra queste tredici c'è l'Unione ciechi e quindi nel momento in cui il Co.Di.VdA ha partecipato all'elaborazione di quel progetto e ai lavori per il progetto che poi è stato ammesso a finanziamento ha parlato anche per l'Unione ciechi e ipovedenti.
Quindi non credo che ci sia da fare della polemica.
Poi il comunicato che ha avuto ampia eco è quello del Coordinamento che ha lavorato con voi. Quindi qualche problema semmai c'è in quel senso.
Concludo dicendo che è veramente triste che lei faccia dei riferimenti - ed è lei a buttarla in polemica politica - a una questione che per quello che riguarda le richieste che sono state fatte sia nella mozione - ma poi dall'Unione ciechi prima nel suo comunicato e dal Co.Di.VdA nel secondo - c'entra con la politica come i cavoli a merenda.
Presidente - Vi sono altri interventi? Consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Credo che i colleghi abbiano già ampiamente comunicato quanto volevo comunicare, quindi non mi dilungherò assolutamente oltre.
Il primo punto non indica apposta delle date, perché sapevo che era un progetto che richiedeva del tempo, quindi non ho indicato e non abbiamo indicato delle date proprio per questo obiettivo.
Il secondo punto è una richiesta del gruppo consiliare Pour l'Autonomie, di nessuna Associazione e non ci interessano tutti i rapporti che stanno fuori.
Il Gruppo consiliare Pour l'Autonomie - e mi sembra anche altri gruppi - chiede al Governo di interloquire con delle Associazioni di categoria per affrontare un determinato tema, al di là di tutte le polemiche e di tutti i comunicati stampa.
Il punto 3 poteva essere l'occasione per formare del personale, incentivare del personale su un tema dal nostro punto di vista molto importante, lei ci ha detto che la Soprintendenza valuterà di organizzare corsi.
Tradotto dal politichese all'italiano "Non sa da fa'".
Ci dispiace ma questo è un tema su cui sicuramente torneremo.
Presidente - Altri? Non vedo altre richieste. Mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 16
Favorevoli: 16
Astenuti: 17 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques Giulio, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire e Sapinet).
La mozione non è approvata.