Oggetto del Consiglio n. 1744 del 14 luglio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1744/XVI - Interpellanza: "Azioni volte a garantire il rispetto del Capitolato d'appalto per la gestione del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti dell'Azienda USL Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 56. Per l'illustrazione, il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Con quest'interpellanza ritorniamo su un tema particolarmente sentito che è quello, appunto, del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti dell'Azienda USL della Valle d'Aosta, un tema che ha purtroppo collezionato numerose criticità che ci sono state segnalate e che sono già state segnalate da alcuni colleghi in precedenza, tant'è vero che in quest'aula si sono già discusse alcune iniziative.
Rispetto a quello che era stato discusso, ovvero sulla carenza di pasti e sul fatto che i pasti fossero freddi, si sono aggiunte alcune altre segnalazioni nel merito, che abbiamo voluto riportare con quest'iniziativa.
Abbiamo fondamentalmente due parti in causa, che sono, come già detto, da una parte i degenti e dall'altra parte i dipendenti della USL.
Come parte che concerne i dipendenti, abbiamo raccolto una serie di segnalazioni che riguardano innanzitutto la difficoltà di accesso al servizio mensa da parte dei dipendenti, a causa degli orari ristretti per il pranzo e la cena, i dipendenti hanno venti minuti per la pausa, ma a causa dell'affollamento che si crea in quegli orari, dovuto al fatto che - non si capisce come mai - si è voluto bloccare la possibilità di far pervenire i pasti all'interno dell'Ospedale per il personale dipendente, quindi non ci sono più i cosiddetti take away e tutti i dipendenti si trovano costretti ad andare a mangiare all'interno della mensa e questo crea un ingorgo perché evidentemente la mensa non è adatta o non c'è un servizio che permetta a tutti i dipendenti di poter mangiare contemporaneamente in quegli orari e quindi si creano delle code. Spesso i dipendenti lamentano di non riuscire a consumare il proprio pasto nei venti minuti che sono loro concessi per mangiare.
Un'altra lamentela che ci arriva è quella della mancanza proprio fisicamente del cibo, ci si ritrova ad aspettare in fila per ore per poi arrivare al momento della scelta e quando si deve scegliere fra il primo o il secondo perché tutti e due purtroppo non ci sono per il personale dipendente, quindi bisogna scegliere tra una e l'altro portata, quindi a questo punto si è aspettato invano e non si riesce neanche a mangiare a sufficienza, questo nonostante ci sia la possibilità di ordinare, e credo sia una criticità assolutamente importante da affrontare in maniera molto rapida.
È già stato detto, ma è utile ricordarlo, il cibo è spesso freddo, abbiamo detto che è anche scarso, e - passando alla parte dei degenti ma è una parte che riguarda anche sicuramente i dipendenti della USL - una delle grosse criticità rimane la mancanza di cibo per le diete speciali, quindi la dieta speciale per quelli che devono avere una dieta senza glutine, piuttosto che la dieta liquida o quella semiliquida o quella iposodica.
Vi segnalo soltanto il caso più eclatante che è accaduto una o due settimane fa: un paziente che era allergico al pomodoro e si è trovato il pomodoro nel pasto che gli è stato servito. Fortunatamente è stato bloccato in tempo prima che consumasse il pasto che gli era stato portato; si può capire in imminenza di servizio - sappiamo che è partito nel mese di giugno e quindi magari un po' di rodaggio credo che sia sicuramente necessario - ma a distanza di più di un mese non comprendiamo com'è possibile che queste criticità continuino a manifestarsi.
Nello specifico è assolutamente strano, curioso e incomprensibile che si sia proprio posto il divieto ai dipendenti della USL di poter ordinare un pasto take away, come si faceva prima.
Noi non vorremmo che questo sia un modo, ci auguriamo di no, per concentrare tutti i dipendenti nel servizio mensa e poi dire: "Vedete, tutti i dipendenti vengono a mangiare, quindi significa che il servizio funziona", perché se fosse questa la finalità, non credo che sia proprio il metodo per poter raggiungere l'obiettivo.
Ma oltre a questo problema se ne crea un altro perché noi abbiamo tutta una serie di operatori afferenti alla ristorazione che operano nei dintorni dell'Ospedale e che sicuramente, dopo una serie di momenti di criticità che sono, come sapete, legati al settore della somministrazione dopo la pandemia e con l'aumento delle spese dovute ai rincari della corrente e quant'altro, devono affrontare anche adesso una carenza di clienti che da un momento all'altro sono impossibilitati nel poter ordinare e quindi non possono più rifornirsi.
In un colpo solo si è riusciti a scontentare il personale, a dare un pessimo servizio ai pazienti e a scontentare gli operatori economici della zona.
A fronte di tutto questo, è un po' curioso pensare che ci si è avvicinati a questo nuovo appalto della mensa interna pensando che potesse essere un miglioramento del servizio, invece prendere atto che questo miglioramento effettivamente non c'è stato.
Riteniamo che a fronte delle numerose segnalazioni che abbiamo raggruppato e che ci auguriamo poi siano oggetto di un approfondito controllo, in particolar modo credo che una delle criticità principali sia proprio la questione delle diete speciali, perché pensare che un paziente che deve seguire una dieta senza glutine, non possa avere nulla e che magari debba farselo portare da fuori, dalla famiglia, o pensare che addirittura un paziente - e questa è un'altra segnalazione che è arrivata - che doveva essere operato e che non poteva avere una dieta eccessivamente grassa non abbia trovato nulla da mangiare e le infermiere facendosi in quattro sono riuscite a recuperare dello stracchino, dopo che era digiuno da diverse ore, probabilmente credo che sia tra le cose principali da affrontare tra le segnalazioni che sicuramente non fanno onore al servizio di ristorazione dell'Ospedale.
Con quest'interpellanza chiediamo all'Assessore competente, all'Amministrazione regionale e alla dirigenza della USL della Valle d'Aosta se siano a conoscenza di questi disservizi e, in caso affermativo, quali azioni s'intenda mettere in campo per risolvere le criticità segnalate e garantire il rispetto del capitolato d'appalto summenzionato, capitolato peraltro che dovrebbe garantire tutti questi aspetti ma che evidentemente pare che non possa essere rispettato.
Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Alla prima domanda, "Se l'Amministrazione regionale e la dirigenza della USL Valle d'Aosta sono a conoscenza di questi disservizi del servizio ristorazione", per quanto riguarda l'Amministrazione regionale: no, nel senso che non mi sono pervenute direttamente delle segnalazioni, e questo si evidenzierà anche dalla mia risposta, mentre la dirigenza USL della Valle d'Aosta invece è a conoscenza di questi disservizi.
A seguito del subentro della nuova ditta incaricata del servizio di ristorazione dei degenti dell'Ospedale Umberto Parini e dei dipendenti dell'Azienda USL della Valle d'Aosta, per evitare il più possibile questi disservizi sono state intraprese dall'Azienda una serie di azioni che adesso rappresenterò per garantire la qualità del servizio nonché il rispetto del capitolato d'appalto.
Sono state fatte numerose riunioni operative nel mese di maggio, due e cinque nel mese di giugno, tra cui l'incontro interlocutorio con i coordinatori infermieristici il 18 maggio.
È stato messo a punto un piano di emergenza transitorio per l'avvio del servizio in attesa del completamento del centro cottura previsto a Charvensod.
È stato sottoscritto un verbale di avvio del servizio provvisorio fino al 30 settembre 2022 nelle more della realizzazione del centro di cui sopra.
Sono stati effettuati dei sopralluoghi giornalieri da parte del direttore operativo presso i siti ospedalieri e un costante monitoraggio del servizio da parte del direttore esecuzione contratto e del direttore operativo.
Sono tempestivi la presa in carico da parte del DEC, cioè del direttore esecuzione contratto e del direttore operativo delle numerose segnalazioni ricevute e il conseguente inoltro ai responsabili del servizio della società Dussmann Service con richiesta di ripristino immediato dei disservizi.
È stata fatta richiesta formale all'appaltatore del servizio in questione del prolungamento dell'orario di apertura della mensa presso il presidio ospedaliero Umberto Parini dalle ore 11:30 alle ore 15:00, per garantire un afflusso più efficiente.
Sono stati attivati indirizzi mail appositi per la prenotazione dei pasti per i dipendenti inamovibili.
È stata fatta richiesta formale di dotazione ai dipendenti di un'applicazione dedicata e gratuita per la prenotazione dei pasti, nonché dell'installazione presso i presidi ospedalieri dei relativi totem come da offerta tecnica.
È in corso di redazione un protocollo condiviso Azienda USL-Dussmann circa le corrette modalità di prenotazione, orari da rispettare e ruoli e per risolvere alcune problematiche di tipo organizzativo, ad esempio spesso i reparti necessariamente inseriscono modifiche alle diete e alle prenotazioni dopo gli orari consentiti, per cui si verifica una mancata corrispondenza tra quanto ordinato e quanto ricevuto dai degenti e dalla settimana scorsa è stata implementata l'effettuazione di sopralluoghi in reparto direttamente con un responsabile Dusmann, in cui è previsto anche un confronto con il coordinamento infermieristico, così che la presa in carico del disservizio sia più efficiente.
Si sta procedendo all'individuazione dei dipendenti celiaci per tutelare ulteriormente tali soggetti. Nei casi di diete speciali, soprattutto quelle che richiedono un'attenzione maggiore, ad esempio, consistenza modificata, è stato deciso d'inserire un talloncino colorato sul vassoio che sta a indicare che di quel vassoio se ne occupa il personale di reparto.
Per ridurre al minimo i problemi legati alla mancata corrispondenza tra quanto ordinato e ciò che viene servito, sono previsti ulteriori specifici sopralluoghi che sono già iniziati la settimana scorsa nel reparto di geriatria.
È attivo un controllo quotidiano con segnalazione tempestiva qualora manchi qualcosa nella composizione del menu, sia in mensa dipendenti che durante la distribuzione ai degenti.
Con riferimento alla possibilità di take way, il direttore generale ha provveduto a ripristinare in data 30 maggio 2022 le disposizioni prima vigenti e attuate con protocollo 35/2015.
Per i dipendenti inamovibili operanti presso l'Ospedale Umberto Parini sono già disponibili, per il consumo dei pasti, le foresterie; per gli altri dipendenti l'Azienda sta predisponendo le attività necessarie per garantire questa modalità di consumo dei pasti in locali idonei, inizialmente presso la sede del Dipartimento di prevenzione e poi in locali da individuare in zona Via Guido Rey. La problematica è ben nota all'Azienda USL e le eventuali criticità o i disservizi si impegna l'Azienda a risolverli.
Presidente - Per la replica, consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Prendo atto che a questo punto alla USL siano giunte le segnalazioni di disservizi e quindi si sia dovuta attivare per risolverli.
Io mi auguro che sia l'ultima iniziativa che facciamo sul tema, perché dalla prossima queste criticità saranno risolte e mi pare di leggere tra le righe che, da quello che ha detto, il divieto di consumo dei pasti take away è dettato dal fatto che non ci sono gli spazi adeguati per consumarlo, se non sbaglio.
Già questo è un passo avanti perché effettivamente prima non si comprendevano le motivazioni. Detto questo, arrivare a superare questo divieto dotando di locali adeguati per consumare i pasti, sarebbe sicuramente un passo avanti.
Ci auguriamo che questi interventi possano essere risolutivi, giustamente mi facevano notare come per quanto riguarda le prenotazioni è un po' difficile che il personale medico, magari quello infermieristico, dica al paziente: "Guarda, scusa un attimo, adesso prenoto perché magari ho prenotato un'ora fa, due ore fa, mezz'ora fa, devo andare a mangiare, mi scuoce la pasta e la carne è fredda"; credo che sia un sistema che forse ha bisogno di un minimo di rodaggio e di aggiustamento.
Anche rispetto al talloncino colorato, quindi alla consegna delle diete, crediamo che sia un passo avanti anche perché prima, da quello che mi riferiscono nel servizio, erano le OSS che sulle diete per i pazienti andavano direttamente a prendere i vassoi e li portavano, perché conoscevano quel reparto, conoscevano i pazienti e le loro criticità e necessità, adesso invece è il personale incaricato che va lì, senza conoscere i pazienti, e rischia di fare dei pasticci gravi, quando parliamo per esempio di intolleranze o di allergie alimentari.
Ben venga che arrivino questi talloncini colorati, perché non vogliamo sicuramente essere qui a commentare poi degli errori che risultano spiacevoli per chi è lì ricoverato.
Prendiamo atto della risposta, monitoreremo ovviamente quanto lei ha esposto da qui al futuro per comprendere se i cambiamenti di cui lei ci ha messo al corrente verranno effettuati e, ovviamente, chiediamo di non banalizzare le criticità che vengono poste, in primis riguardo ai pazienti che sicuramente, se sono in Ospedale e devono purtroppo consumare dei pasti, non sono lì certo per divertimento, quindi avere un servizio adeguato credo che sia la base del servizio che la nostra sanità deve offrire, e dall'altra parte, per quanto riguarda il personale, se abbiamo a che fare con una fuga di personale sanitario nella nostra Regione, almeno garantirgli di poter consumare un pasto caldo e magari di buona qualità e senza dover correre, senza fare file chilometriche e con la tranquillità di poter trovare qualcosa, sicuramente può essere un passo avanti.