Oggetto del Consiglio n. 1451 del 27 aprile 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1451/XVI - Reiezione di mozione: "Aggiornamento del piano operativo regionale delle liste d'attesa".
Bertin (Presidente) - A questo punto facciamo il punto n. 9 dell'ordine del giorno e poi la sospensione. Per l'illustrazione della mozione, ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Torniamo dopo dieci mesi a parlare nuovamente in Consiglio regionale di liste d'attesa, in realtà insieme ai colleghi della Lega questa mozione l'avevamo presentata il 25 marzo, doveva essere discussa in altro Consiglio ma evidentemente tutta una serie di vicende hanno fatto sì che si vada a discutere oggi.
È una mozione che nasce ovviamente dalle sollecitazioni che provengono dall'esterno, dal mondo della sanità, anche dagli operatori, lamentele più o meno pertinenti, questo va detto, esperienze di vita reale ma anche di verifiche effettuate rispetto a vicende che accadono al di là delle tabelle che il più delle volte sono da interpretare o così, appaiono poco reali. Lo abbiamo detto più volte: quei dati che vengono forniti sono assolutamente discutibili e quando poi si sentono commenti che provengono da riunioni ufficiali, da dirigenti apicali dell'USL: "ma sì, tanto dobbiamo dare dei dati per fare la delibera", ecco che lo sconforto un pochino ci aggredisce.
In questi due mesi abbiamo audito in V Commissione diversi operatori, diverse categorie di operatori della sanità per l'annosa questione delle indennità di attrattività che sono state erogate o dovranno essere erogate solo a medici e infermieri e anche da queste audizioni il problema delle liste d'attesa è venuto fuori in tutta la sua gravità e anche è stato sottolineato da tutti i sindacati. Credo che tutti ci avessero sottolineato un aspetto che è chiaro e inequivocabile: è ora di cambiare marcia, ma non è un tema che riguarda l'Assessore attualmente in carica perché qui diciamo che questa è una cosa vecchia come noi, nel senso che sono passati negli ultimi anni sette Assessori, sette direttori generali o Commissari e tutti si sono ritrovati a fare i conti con questo fenomeno, che è sicuramente un fenomeno nazionale, questo andava detto per correttezza credo. Abbiamo l'esigenza di un'inversione di tendenza che deve coinvolgere tutti: parlo di quel famoso cambio di paradigma che più volte avevo evidenziato in alcuni miei interventi in Consiglio.
Possiamo dire di tutto, meno che non sono state messe a disposizione le risorse negli ultimi anni, decine di milioni: 30 nell'ultimo bilancio, 9 milioni per l'attrattività di medici e infermieri. Credo che il problema a questo punto diventi proprio un problema organizzativo e su questo sarà necessario fare l'adeguato approfondimento nei giorni a venire, anche e soprattutto quando andremo a parlare di piano salute e benessere sociale che mi auguro si possa discutere quanto prima in Commissione.
Questo cambio di marcia deve avere una sua sostanza, dalla risposta dell'Assessore alla risoluzione presentata dalla Lega Vallée d'Aoste - era il 22 luglio 2021 - che impegnava a predisporre un piano di riduzione delle liste d'attesa a partire dalle tipologie di visite specialistiche maggiormente necessarie e con le tempistiche di attesa più lunghe, e a relazionare in Commissione ogni tre mesi... questo che non si è assolutamente fatto.
Cosa abbiamo visto in questi mesi? Abbiamo riscontrato l'approvazione della delibera n. 1710 del dicembre 2021, che è la presa d'atto del piano operativo aziendale per il recupero delle liste di attesa, che è una nota, una richiesta, un adempimento del Ministero. Successivamente abbiamo preso atto dell'approvazione della deliberazione della Giunta, la n. 91 del 31 gennaio 2022, che ha come oggetto l'approvazione del piano operativo regionale per il recupero delle liste d'attesa per il 2022, poi, come abbiamo citato nella mozione, i fondi resi disponibili sull'annualità 2022, che ammontano per la Regione Valle d'Aosta a un milione e 57 mila di cui 67.351 euro, come spesa massima, per l'acquisto di prestazioni da strutture private accreditate. Manca ancora quella delibera dell'USL sulla libera professione della quale ancora non vi è traccia.
Stabilito quindi che il finanziamento prevedeva la rimodulazione del piano operativo regionale per le liste d'attesa... ed è proprio il Ministero che sollecita le Regioni, quel Ministero che nel 2019 aveva assegnato alla Valle d'Aosta ? 4.832.000 euro per il progetto "Recupero liste d'attesa". Questo certifica che quindi anche nel 2018 il problema delle liste d'attesa era già evidente da noi come in tutto il resto d'Italia.
Considerato che poi il piano operativo regionale stabilisce le fasi progressive, il recupero delle prestazioni di ricovero di specialistica ambulatoriale, diagnostica e di screening, ancora in lista d'attesa e prenotate e non erogate a seguito dell'emergenza pandemica, quindi tutto l'arretrato e valutato che la pandemia soltanto nella prima settimana di marzo ha attenuato la sua forza di penetrazione sul territorio e sulla cittadinanza, noi speriamo davvero che Omicron2 non faccia apparire nuovamente tutta la sua aggressività com'è successo e sta succedendo in altri Paesi.
Abbiamo anche valutato che la ricognizione è stata effettuata e aggiornata al 31 dicembre 2021 su dati del 30 novembre del 2021 e che rimanevano ancora da recuperare e da riprogrammare 1.417 ricoveri elettivi, 6.702 prestazioni strumentali e visite specialistiche, 1.081 prestazioni screening suddivise tra tumore del seno, tumore della cervice e tumore del colon retto. Abbiamo anche preso atto che nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, sicuramente a seguito dell'aggressività della pandemia, si sono ulteriormente incrementate le prestazioni non effettuate e prendendo atto che nella delibera n. 1710 del cronoprogramma di recupero delle prestazioni arretrate si prevedeva il recupero del 30 percento di tutte le prestazioni arretrate o sospese entro il 30 giugno 2022, il 40 percento al 31 ottobre 2022, il 30 percento a fine anno, al 31 dicembre 2022.
Ora, nella delibera nuova, che è stata appunto approvata dalla Giunta il 31 gennaio 2022, la n. 91, vediamo che è sparito questo percorso nella delibera n. 399 dell'11 aprile che aggiornava nuovamente il piano, quindi quella parte di impegnativa al punto 1 dove noi chiediamo di aggiornare il piano operativo regionale delle liste d'attesa andrà stralciata perché, di fatto, questa delibera che voi avete adottato è sicuramente quello che si chiedeva al punto 1.
Altri quesiti per capire qual è il percorso migliore per poter contribuire a migliorare questa situazione: che fine ha fatto l'Osservatorio regionale delle liste d'attesa, quante volte è stato convocato nel 2021 e nel 2022, cos'è stato elaborato da quest'osservatorio, ci sono dei verbali? Chiaramente su questo chiederemo conto. È chiaro che la collettività valdostana è alla ricerca di risposte e di attenzione rispetto alle visite specialistiche, agli interventi chirurgici e a tutta l'attività elettiva.
Parlando dell'Ospedale Parini, l'ulteriore blocco dei ricoveri ordinari di qualche settimana fa, dal Pronto Soccorso e per pazienti ordinari per lo più riferiti all'area medica e non chirurgica, ma anche in chirurgia con le sale chiuse, pare che da oltre un anno non si operi una tonsilla, non si capisce bene quando è stato assunto l'ultimo chirurgo, troppi esenti dal fare le notti e la reperibilità quindi riducono il numero dei chirurghi a disposizione, quindi chiusa l'attività in elezione anche e soprattutto per mancanza di letti, e qui apro una parentesi legata alla scelta di non realizzare l'edificio C, ma magari ne parlerò dopo.
Alcune scelte ci sembrano decisamente discutibili, è vero che mancano i medici, è vero che mancano le assunzioni, però vedo che un chirurgo bariatrico proveniente dalla Francia che viveva in Valle d'Aosta è rientrato ed è stato destinato a fare una consulenza per la gestione delle liste d'attesa. Pare un po' una stranezza che un chirurgo acquisito probabilmente con la norma dell'attrattività venga destinato a espletare un'attività amministrativa. Abbiamo una dottoressa che è pagata dalla USL della Valle d'Aosta e frequenta la scuola di specializzazione a Torino alle Molinette, troppe vicende, che, secondo noi, sono abbastanza strane e delle quali nel percorso che approfondiremo dovremo chiedere conto. È stato chiesto alle infermiere, ho ordinato di fare turni da 12 ore, questo quanto potrà durare? Mi rendo conto che l'articolo di oggi ci dice che mancano cinquanta infermiere. Diciamo che a fine febbraio erano rimasti indietro oltre 1081 esami di screening che determinano un impatto significativo sulla prevenzione.
Infine, ma non ultimo, si sta paventando anche l'ipotesi di suddividere la chirurgia in due strutture, scelta che, per quanto ci riguarda, non pare certamente opportuna: la chirurgia d'urgenza e la chirurgia elettiva. Poi, come ho detto, torno a parlare del C1 perché sono in molti che richiamano questa vostra scelta che sostiene che sarebbe stato abbattuto dopo quattro anni. Credo che una struttura di mille metri quadrati che rientrava nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che prevedeva appunto dieci posti in terapia intensiva e nove in sub-intensiva con un Pronto Soccorso dedicato avrebbe sicuramente dato un grande sostegno a tutta quella fase di terza ondata e quarta ondata della pandemia che sono state davvero molto aggressive.
Il Covid con le sue varianti è sicuramente presente, continuerà a essere presente e, auspicando che possa essere meno aggressivo, viste anche le cure che ci sono già recuperate, sarà comunque necessario avere ulteriori spazi per i pazienti Covid. Quella realizzazione, lo ribadisco, avrebbe certamente dato ampio respiro all'Ospedale e ai reparti ed evitato il forte incremento delle liste di attesa. I fattori decisivi che voi avete enunciato sono stati comunicati in Consiglio come il fatto che si sia insediato il triangolo e una nuova riorganizzazione ospedaliera, che, a quanto mi pare, visto che in questi ultimi mesi purtroppo sono stato costretto a frequentare più volte l'Ospedale Parini... credo che nel recepire le informazioni qua e là ci sia una generale scontentezza e un grido d'allarme molto, molto serio.
Io credo che sia opportuno leggere alcuni comunicati, alcune disposizioni della Direzione medica di presidio del 29 marzo: "Blocco dei ricoveri programmati sia chirurgici che medici, di conseguenza si potranno effettuare solo ricoveri con carattere di emergenza-urgenza", in quei giorni c'è stato un altro ordine di servizio: "a seguito dell'apertura del reparto Covid 2, sono stati comandati quindici turni ai chirurghi per i reparti Covid", credo che sia davvero complicato pensare di recuperare il pregresso con situazioni di questo tipo. In questi giorni, come spesso avviene nei momenti più significativi o quando si presentano degli atti che vengono discussi in Consiglio, c'è poi il sindacato ANAAO che sottolinea anche nella sua stesura di ovviamente richieste e affermazioni che c'è un aumento incredibile di liste d'attesa.
Anche il Codacons, attraverso un sondaggio tra i propri associati dove hanno partecipato 357 famiglie, ha sottolineato come sono lunghe le liste di attesa in Valle d'Aosta e sollecita interventi efficaci, così pure anche i sindacati, ovvero la voce del popolo degli abitanti, delle famiglie valdostane. C'è davvero un sentore che qualcosa non funziona, che non funziona dal punto di vista organizzativo, quindi le famiglie sono costrette a curarsi a pagamento e molte non si possono curare perché sono in difficoltà economica.
Con questa mozione quindi noi abbiamo chiesto al Governo al punto 1 di aggiornare il piano operativo regionale delle liste d'attesa ma, come ho detto, lo avete fatto con la delibera di Giunta n. 399 dell'11 aprile 2022, quindi dopo la nostra presentazione della mozione, ma va bene, ben venga. Poi riportare alla normalità le liste di attesa entro il 31 dicembre 2022, che è un obiettivo perseguibile in quanto le risorse economiche sono state assegnate e, da come ci è stato comunicato, pare che i concorsi stiano avendo successo, quindi si sta provvedendo a ricoprire i posti vacanti. Questo è il senso di questa mozione.
Presidente - Finita l'illustrazione della mozione, apriamo la discussione generale. Se qualcuno vuole intervenire in discussione generale sulla mozione è pregato di prenotarsi. Non vedo richieste... la parola al consigliere Restano.
Restano (GM) - Ho ascoltato con attenzione l'illustrazione della mozione fatta dal collega Baccega. È sicuramente un argomento di grande attualità e di grande importanza. Sull'argomento specifico il collega ha fatto una panoramica generale della sanità e sulle richieste specifiche riguardanti le liste d'attesa credo che sia noto a tutti cosa ne penso, sono assolutamente allineato con quanto espresso dal collega Baccega e con quanto letto ieri sulle pagine dei giornali valdostani.
La domanda più importante è cosa ne pensiamo della sanità in generale, o perlomeno cosa ne pensa la popolazione? Qual è la sanità percepita? Anche su questo tema ho avuto modo di esprimermi, di parlarne in riunioni di maggioranza e di parlarne direttamente con l'Assessore, quindi la mia opinione è molto chiara e nota.
La popolazione ha una percezione della sanità che in questo momento non è positiva, dovremmo interrogarci sul da farsi. Certo è che non possiamo risolvere la questione in un attimo o con una mozione soprattutto oggi.
Per quanto mi riguarda, la mia chiarezza nei confronti dell'Assessore è stata portata agli estremi, la responsabilità - lo sappiamo tutti - non è in capo solo all'assessore Barmasse, l'ha detto anche chi ha illustrato la mozione stessa, ma è mia premura essere molto chiaro nei suoi confronti anche a sua tutela. Non sono di certo io, colleghi, quello che batte una pacca sulle spalle e dice all'Assessore che tutto va bene per poi criticarlo come volta l'angolo, come gira l'angolo, ho voluto essere chiaro sull'argomento e oggi sarò altrettanto chiaro.
Devo dire che oggi privilegio la soluzione del quadro politico rispetto a una votazione di una mozione che in parte è già stata risolta dall'Assessore, come ha detto il collega Baccega, quindi io mi adeguerò a quella che sarà l'espressione della maggioranza per poi magari più avanti affrontare la problematica qualunque sia la mia posizione.
Presidente - Altri in discussione generale? Non vedo altre prenotazioni. La discussione generale è chiusa. Per la replica, ha chiesto la parola l'assessore Barmasse a cui passo la parola.
Barmasse (UV) - Vedo che da questa mozione si è fatta in realtà un'analisi di tutta la sanità valdostana, ma se dovessi mettermi a fare un'analisi della sanità valdostana, ne parleremmo per dieci giorni perché la conosco da trent'anni e, quindi, tutto un elenco di problematiche che sono state messe in evidenza sono sicuramente delle problematiche in cui ci sono anche degli stimoli a metterle in evidenza, faccio riferimento al fatto della chirurgia d'urgenza. La chirurgia d'urgenza, quando c'era, è stato uno dei reparti che ha funzionato meglio nel nostro Ospedale, per cui che adesso lo si veda in maniera negativa, al di là del fatto che nessuno ha deciso ancora nulla, questo mi sembra abbastanza strano e paradossale.
Per quanto riguarda, poi, i reparti, il fatto di dover aprire altre strutture, in questo momento non abbiamo bisogno di posti letto fisici, ci manca il personale sanitario per aprirlo e queste sono due cose diverse, ci mancano ventidue infermiere che non possono venire a lavorare perché sono No-Vax e i reparti sono rimasti chiusi per questi motivi. Il C1 è stata una scelta di non costruirlo legata al nuovo piano, il cronoprogramma del nuovo Ospedale, ma sono stati comunque fatti dieci letti di terapia intensiva che sennò sarebbero rientrati nel C1, così come verranno fatti a giugno otto posti di terapia sub-intensiva di fianco alle Malattie infettive. Dal punto di vista del numero dei posti letto, rispetto al C1 questo non cambia nulla, il problema rimane e continua a rimanere quello del personale.
Ringrazio il consigliere Baccega che ha ricordato che il problema delle liste d'attesa non inizia adesso, ma è un problema che viene da lontano, sicuramente questi due anni di pandemia non hanno migliorato la situazione, però qualcosa è migliorato, perché al 31 marzo di quest'anno abbiamo recuperato l'82 percento dell'arretrato degli screening. È vero che nelle visite siamo ancora in crisi, ma questo direi che è relativo al fatto che comunque il personale ci manca, la legge di attrattività ha cominciato a dare i suoi effetti, ma non possono essere immediati. Il dottor D., anche se era un chirurgo che si occupava di chirurgia bariatrica, non è venuto nell'Ospedale di Aosta per fare il chirurgo perché non è più sua intenzione, ma è sicuramente un valido aiuto all'organizzazione per l'abbattimento delle liste d'attesa, nonché a mantenere delle relazioni anche con Ospedali limitrofi e oltre confine nei quali lui ha lavorato che potrebbero aiutarci per abbattere le liste d'attesa.
Venendo alla DGR citata, che è la n. 91 del 31 gennaio 2022, intendo comunque rassicurare il Consiglio sul fatto che tutto il percorso finanziato, ex legge 104/2020, e successive norme per il recupero delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, ricoveri e screening, è rigorosamente guidato da procedure formalizzate e standardizzate da parte del Ministero alle Regioni, fino anche nelle modalità di raccolta degli stessi dati e nelle modalità operative secondo le quali le Aziende sanitarie possono procedere. La Valle d'Aosta è stata una delle poche Regioni a rispettare il termine del 31 gennaio 2022 posto dalla legge finanziaria per approvare il piano operativo del recupero liste d'attesa 2022.
Al momento, a seguito di nuove disposizioni sull'estrazione dei dati pervenuti dal Ministero della salute a pochi giorni dalla scadenza del 31 gennaio 2022, l'Assessorato, in collaborazione con l'Azienda USL, ha compiuto la nuova estrazione dati secondo le nuove indicazioni, aggiornando anche i tempi di recupero come previsti dalle disposizioni nazionali. Preciso, quindi, ulteriormente che il piano operativo viene redatto necessariamente secondo le indicazioni ministeriali e si occupa delle prestazioni non ancora erogate a seguito della pandemia al 1° gennaio 2022. La deliberazione n. 399, che aggiorna il piano operativo è stata approvata in data 11 aprile 2022, così come il consigliere Baccega ha ricordato, e prevede l'abbattimento delle liste d'attesa o, meglio, il recupero dell'arretrato entro la fine del 2022.
Il tema dei tempi previsti dalla normativa regionale per l'erogazione delle prestazioni nella nostra Regione, come in tutte le altre, è da sempre una delle questioni che impegnano maggiormente le Aziende sanitarie, oggi, periodo nel quale ci troviamo in uscita della quarta ondata pandemica come anche in epoca pre-Covid.
A titolo informativo vi aggiorno circa i tempi di attesa più recenti forniti dall'Azienda USL della Valle d'Aosta relativi alle sessantotto prestazioni erogate dal nostro sistema sanitario regionale e sottoposte a monitoraggio dal piano nazionale delle liste d'attesa, paragonati con i medesimi relativi a ottobre 2019, ottobre 2020 e 2021, precisando che i tempi da rispettare sono trenta giorni per una prima visita e sessanta giorni per un esame strumentale. Nel 2019 il 50 percento di queste prestazioni risultava fuori tempo massimo di attesa, il 38 percento rispettava i tempi, mentre il 12 percento risulta in miglioramento, ma ancora fuori standard. A ottobre 2020 il 78 percento di queste prestazioni risultava fuori tempo massimo di attesa, il 10 percento rispettava i tempi, mentre il 12 percento risultava in miglioramento, ma ancora fuori standard. A ottobre 2021 il 25 percento di queste prestazioni risultava fuori tempo massimo di attesa, il 62 percento rispettava i tempi, mentre il 13 percento risulta in miglioramento, ma ancora fuori standard. Ad aprile 2022 il 43 percento di queste prestazioni risulta fuori tempo massimo di attesa e il 56 percento rispetta i tempi, mentre l'1 percento risulta in miglioramento, ma ancora fuori standard. Da tali dati si evince che già nel 2019 esisteva una criticità rilevante che si è acuita nel 2020 con l'insorgere della pandemia da Covid-19 e che con azioni specifiche nel 2021 e nel 2022 si è cercato di gestire compatibilmente con il susseguirsi delle diverse ondate pandemiche e con le sempre e maggiori difficoltà legate alla carenza di personale, ottenendo dei risultati migliori rispetto all'epoca pre-Covid, sempre che i numeri siano giusti perché giustamente il consigliere Baccega ha posto dei dubbi sul fatto che questi numeri siano effettivamente corretti, ma noi ci basiamo sui numeri.
Inoltre, voglio aggiungere che, sempre per garantire il cittadino, l'Azienda USL ha in essere i percorsi di tutela per i cittadini ai quali non riesce a garantire i tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali nei casi previsti dalle norme. Al fine di rendere edotto il cittadino rispetto ai suoi diritti, questo Assessorato ha predisposto, in collaborazione con l'Assessorato dei beni culturali, turismo, sport e commercio, che ringrazio, un pieghevole dal titolo: "Liste di attesa, quanto conosci i tuoi diritti" a cui hanno partecipato, oltre l'Azienda USL Valle d'Aosta, anche le associazioni valdostane dei consumatori, Adiconsum, AVCU, ADOC, Codacons e Federconsumatori. Tale progetto è stato finanziato nell'ambito del programma di intervento della Regione autonoma Valle d'Aosta a vantaggio dei consumatori di cui all'articolo 148, comma 1, della legge n. 388/2000. L'opuscolo intende fornire a tutti i cittadini le conoscenze rispetto ai diritti esigibili in materia di liste di attesa e alle modalità di tutela degli stessi. L'opuscolo, oltre a essere presente sui siti istituzionali degli enti che hanno partecipato alla sua stesura, è distribuito in vari punti del territorio regionale, oltre che reso disponibile negli ambulatori dell'Azienda USL e di tutti i medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. I diritti esigibili vuol dire che se un Valdostano a cui è stata fatta una ricetta di classe A non ottiene la visita entro i trenta giorni, può esigere di fare la stessa visita in libera professione intramoenia in cui paga solamente il ticket, se questo è dovuto, mentre invece la restante quota viene pagata dall'Azienda.
Voglio, quindi, rassicurare che tutta l'azione di questo Assessorato e dell'Azienda USL è finalizzata a garantire l'accesso dei cittadini alle prestazioni nei tempi dovuti e secondo le necessità cliniche definite attraverso i codici di priorità stabiliti dal medico prescrittore, che, nonostante la carenza di personale e difficoltà a gestire servizi straordinari diventati ormai ordinari, lo sforzo degli operatori è massimo e mi preme sottolinearlo ammirevole.
Vorrei, quindi, ricordare che negli indirizzi che sono stati dati all'azienda ci sono ben due obiettivi specifici per il recupero delle liste d'attesa e sono gli obiettivi che sono stati dati direttamente alla Direzione strategica ai quali corrisponde ovviamente un risultato ma anche un compenso economico. Nell'ultima delibera sull'aggiornamento delle liste d'attesa è già previsto che ci sia un recupero dell'arretrato entro la fine dell'anno e che sono state messe in atto, come dicevo, molteplici iniziative per poter ridurre le liste d'attesa. L'Azienda ha avuto numerose interlocuzioni anche fuori Regione, anche in territorio francese, c'è un utilizzo della LPA, come giustamente è stato ricordato, non sono le risorse che ci mancano, ma continua a essere il personale.
Tutto ciò che doveva essere fatto, a mio avviso, è stato fatto, nessuno ha la bacchetta magica e quindi i risultati li vedremo alla fine, vediamo se quello che è stato messo in campo sarà effettivamente utile.
Ciò che era previsto dalla mozione in realtà sono tutte iniziative che sono già state messe e scritte nero su bianco nei confronti degli indirizzi dell'Azienda e nelle delibere di aggiornamento del programma, quindi per tutto quanto rappresentato, a mio avviso, la mozione non è accoglibile in questa sua formulazione e propongo alla maggioranza l'astensione.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Assessore grazie. Io non vorrei che questo dibattito su questa mozione diventasse una schermaglia di fioretto tra lei e il sottoscritto, perché così non vuole essere.
Noi abbiamo sottolineato nella nostra esposizione che non è un'esposizione che riguarda il compendio generale della sanità valdostana ma riguardava alcune iniziative che, in qualche modo, collateralmente potevano garantire una riduzione delle liste d'attesa.
Secondo quello che ci ha detto, l'organizzazione è perfetta, tutto è stato fatto; prendiamo atto, secondo noi, non è così. Lei dice che manca il personale e assumiamo un chirurgo che poi si riduce a fare l'amministrativo, questo significa che non abbiamo bisogno di medici... ma così sappiamo che non è, abbiamo bisogno di medici. Poi è vero che rispondiamo per tempo al Ministero, Assessore, è giusto, è corretto, ci sono dei tempi da rispettare, perché altrimenti le risorse non arrivano. Ribadisco: sono reali quei dati, sono effettivamente quelli? Perché, come diceva il collega Restano poco fa, il percepito fuori è tutt'altra cosa. Quello che si dice in Ospedale è tutt'altra cosa, quello che dicono le associazioni qui è tutt'altra cosa! Allora dico: probabilmente io mi sbaglio, ma lo dico perché ci sono passato, perché a volte il riscontro su dati non effettivi c'è stato.
Poi le ho chiesto ancora delle altre cose: ma quei 4.832.000 euro per il recupero delle liste di attesa che fine hanno fatto? Dove sono finiti? Non ce lo dice mai. Sono soldi importanti, ma ribadisco un'altra cosa: che fine hanno fatto l'articolo 98 della legge n. 8/2020 e l'articolo 100 della legge n. 8/2020, la sorveglianza epidemiologica l'una e l'Osservatorio regionale dell'epidemiologia l'altra? Che fine hanno fatto queste cose?
Noi convintamente diciamo che questa mozione va sicuramente votata, con convinzione diciamo che siamo a disposizione per dare una mano affinché questo problema della Valle d'Aosta si possa risolvere, perché questo è un problema per la gente, della gente e dei sanitari, che sono spesso spaccati in due, tre situazioni oggettive. Mi fermo qua perché poi rischio di dire delle cose che possono essere interpretate in modo strano.
Con convinzione noi sosteniamo questa mozione e riteniamo che si debba votare per i Valdostani ovviamente stralciando, Presidente, il punto 1 perché, come ho detto nella mia esposizione, il punto 1, con la delibera di aprile, è già stato espletato.
Presidente - Ci sono altri che intendono intervenire? La parola alla consigliera Erika Guichardaz per dichiarazione di voto.
Guichardaz E. (PCP) - Semplicemente per dire che condividiamo quanto detto dal collega Baccega, ne parleremo poi anche noi in una prossima interpellanza, quindi la dichiarazione di voto rispetto al gruppo di PCP è favorevole rispetto a questa mozione.
Presidente - Altri? Non vedo altre richieste, mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 15
Favorevoli: 15
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
La mozione non è approvata.
Come detto in precedenza, sospendiamo per arieggiare i locali.
La seduta è sospesa dalle ore 17:44 alle ore 18:03.