Oggetto del Consiglio n. 1222 del 27 gennaio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1222/XVI - Reiezione di risoluzione: "Presa di distanza del Consiglio regionale dalle affermazioni dell'assessore Guichardaz".
Bertin (Presidente) - Passiamo ora al punto n. 41.01. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Innanzitutto vorrei sgombrare il campo da eventuali dubbi. Questa iniziativa non va iscritta e non si scrive nel dibattito fra ProVax e NoVax, non ho alcuna intenzione di evocare discussioni su scelte sanitarie e personali. Questa iniziativa verte esclusivamente sulle dichiarazioni che l'assessore Guichardaz ha fatto attraverso i social network e desidera richiamare l'attenzione di quest'Aula e l'attenzione di colui che queste affermazioni ha prodotto a quanto ci siamo detti e quanto ci siamo dati come regole in quest'Assise e in questa legislatura.
Con un'interrogazione a risposta immediata che è stata discussa nella giornata di ieri avevamo provato a chiedere all'Assessore di rimediare a quanto aveva fatto, che significava domandare semplicemente scusa, con un atto forse anche un pochino di umiltà ma che avrebbe, secondo me, sanato le cose in maniera netta, invece l'Assessore ha domandato sì scusa ma semplicemente di essersi espresso male, piuttosto che di non aver fatto comprendere il concetto che aveva voluto trasferire, magari immagino anche nel suo pensiero quello... come sempre succede quando a volte si fanno dichiarazioni che magari non si voleva fare, che queste frasi vengono estrapolate dal loro contesto. Io ritengo che questo non possa applicarsi a queste dichiarazioni e la spiegazione e la motivazione è lampante. Lei, Assessore, nella giornata di ieri ha spiegato e giustificato la dichiarazione nella quale evocava un trattamento speciale e peraltro ha anche confermato che nella sua visione delle cose il trattamento speciale lo desidera e sostanzialmente ha richiamato l'esempio di quanto avviene in Québec, quindi dicendo sostanzialmente "se dipendesse da me, io farei pagare a chi non si vaccina le cure per la terapia intensiva o quant'altro". Lei lo ha detto, questo è il trattamento speciale, quindi non è che si è sposato ma sostanzialmente ha ribadito dicendo: "io non volevo dire chissà quale trattamento speciale", però sia nel testo dell'interrogazione, sia in questo testo di risoluzione abbiamo inserito anche un'altra frase che lei ha messo a disposizione dei cittadini: quella che evoca motivi che lei fornirebbe alle persone per frequentare gli ospedali. Ora, io ho provato a dare tutte le letture possibili di quest'affermazione ma più che un'azione da parte sua per frequentare gli ospedali, non ho potuto motivare, non ho trovato una spiegazione alternativa. Il fatto che lei nella carica che ricopre arrivi ad affermare che vorrebbe dare delle buone motivazioni alle persone che le si presentano davanti per frequentare gli ospedali, obiettivamente ci è sembrata decisamente al di fuori e al di sopra delle righe e onestamente, a livello personale, mi sarei davvero aspettato una sua presa di posizione che potesse sostanzialmente dire: "magari in quel momento ero accecato dalla rabbia, da mille cose" e obiettivamente non sarebbe stato comprensibile anche in quel caso, ma avremmo apprezzato perlomeno lo sforzo di cercare di motivare e di chiedere scusa di quanto affermato. Lei invece ha sorvolato su questo, ha sostanzialmente confermato quanto dichiarato per quanto specificandolo e quello che ho trovato sicuramente deprecabile è che addirittura il Questore di Aosta sia dovuto intervenire nel dibattito.
Io aborro poi queste categorie NoVax, ProVax, UltraVax, è una discussione e una frattura sociale che obiettivamente mi rattrista profondamente, è un qualcosa che dovrebbe attenere alle scelte personali di ognuno e dovrebbe essere discusso da chi si occupa di sanità e non dal dibattito pubblico, però vedere che il Questore in persona dice che "i NoVax non sono delinquenti, sono persone che hanno fatto una scelta, l'importante è non si superino certi toni" significa che davvero si è arrivati a dei livelli di guardia.
Ripeto: non è nostra intenzione prendere preposizione da nessuna parte e in nessuna fazione di questa disputa, quello che per noi conta è che venga affermato quanto già il Presidente del Consiglio ha diffuso in una nota, peraltro in una nota che non aveva nomi, né cognomi probabilmente perché già la volta scorsa colui che si era prodotto in questo tipo di sfoghi faceva parte del suo movimento, ma questa volta siamo a una nuova puntata, abbiamo voluto ricordare quanto già trasmesso dal Presidente del Consiglio nella nota n. 7563, dove invitava a tenere comportamenti e toni all'interno e al di fuori dell'aula consiliare che favoriscano una dialettica politica e istituzionale adeguata al ruolo che siamo chiamati a ricoprire. La pluralità e differenza di visione non deve far venir meno il rispetto per le ragioni dell'altro e per l'attività che ognuno di noi svolge nel suo rispettivo ruolo. Questo in parte era dedicato rispetto ai Consiglieri, quindi rispetto tra noi, ma in parte e anche nella parte in cui si richiama al rispetto delle ragioni per l'altro era delicato anche a chi sta fuori da quest'aula. Non si può non considerare il rispetto all'interno di quest'aula o il rispetto di chi sta al di fuori di quest'aula inferiore, bisogna assolutamente riaffermare che ogni posizione se rientra nella legalità, è assolutamente legittima e che nessuna di queste posizioni che rientrano all'interno della legittimità può essere sostenuta senza che si debba incorrere in insulti.
Io credo che sarà particolarmente importante affermarlo soprattutto in un momento come questo di scontro sociale nel quale questa frattura nella società si è creata e forse più che alimentarla dovremmo semplicemente pensare a come poterla sanare, come poter riunire la nostra comunità sia regionale, sia nazionale e poter superare questo muro contro muro che si è creato per poter effettivamente migliorare la nostra comunità.
Anche a seguito delle polemiche che hanno scatenato queste dichiarazioni - e non voglio qui ricordare tutti gli articoli che sono stati prodotti, ma, come sappiamo, oltre alla stampa nazionale, sono stati coinvolti anche operatori dell'informazione di livello nazionale e un'immagine quindi purtroppo è stata veicolata e il rischio che vada a detrimento delle nostre istituzioni è alto -, proprio per questo motivo, con questa risoluzione chiediamo al Consiglio regionale che, a fronte delle gravi e inopportune dichiarazioni dell'assessore al turismo Guichardaz, si possa prendere le distanze da queste affermazioni d'odio e lo si inviti a moderare i toni e atteggiamenti in considerazione delle responsabilità che derivano dal suo ruolo pubblico, che addirittura è un incarico di governo di questo Consiglio che lo rende maggiormente responsabile rispetto a quello che viene dichiarato.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Perron, ne ha facoltà.
Perron (LEGA VDA) - Innanzitutto mi preme sottolineare che se le stesse considerazioni che sono state fatte dall'assessore Guichardaz fossero state fatte da qualcuno della nostra parte politica, si sarebbe sicuramente sollevato un coro gigantesco di indignati proprio dalla parte sinistra, che si sarebbe prodotta nel solito armamentario di populisti, fascisti, squadristi. Non è questo che mi colpisce, perché io i due pesi e due misure so bene cosa significa, so bene come vengono utilizzati e quindi non mi stupisce; non mi stupisce nemmeno l'approccio del "venitemelo a dire in faccia" che lei ha utilizzato nella risposta del suo post, anzi, le dico la verità: l'ho anche apprezzato perché è un retaggio di un mondo un po' virile di uomini, che la sua parte politica in genere fa di tutto per cancellare e demonizzare: la mascolinità tossica, quote rosa ovunque, gender gap. Il problema però, secondo me, non è morale, perché il moralismo io non lo faccio mai, non mi interessa, riguarda un po' il problema di competenza perché un Assessore al turismo e commercio, a mio avviso, deve conoscere le regole della comunicazione, deve percepire che c'è attorno a noi purtroppo oggi un clima di follia collettiva in cui stiamo vivendo, in cui c'è una frattura sociale che non avevamo visto da tantissimi anni, forse dagli anni Settanta addirittura, c'è questa divisione tra le persone, c'è una deriva, ci sono degli estremismi da tante parti, da tutte le parti, quindi siamo in una triste epoca.
Io credo che un Assessore al turismo dovrebbe capire che fare quel tipo di considerazioni oggi, nel 2022, su un social, purtroppo diventa quasi più grave che farle nel Consiglio regionale perché è triste, ma tante volte quello che diciamo qua la gente non lo sa ma quello che facciamo sui social in due secondi gli si fa lo screenshot e diventa una bomba atomica. È questo che un po' mi preoccupa, le dovrebbe sapere queste cose, non dovrebbe cadere in una cosa così. A quel punto io sono un po' preoccupato perché se lei promuove l'immagine della nostra Regione nel suo ruolo importante, come ha promosso sé stesso, un po' di preoccupazione io direi che i Valdostani ce l'hanno ed è legittima.
Presidente - Ci sono altri interventi? Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.
Cretier (FP-PD) - Volevo evidenziare che dall'iscrizione è evidente la disponibilità a un confronto sul tema. Oggi è la Giornata della Memoria in cui tutti abbiamo chiesto di abbassare i toni della discussione. Ci sono state, secondo me, le scuse dell'Assessore anche se il contesto era privato e personale, poi giustamente, come dice il collega Perron, scritto là sopra chiaramente ha un altro risultato.
Sappiamo bene che i social sono un terreno fertile di contrasti e di posizionamenti anche politici, molti si esprimono sui social con dichiarazioni, con video e con foto, un uso o un abuso, dipende dai punti di vista. Certo quello che si racconta nella risoluzione - mi scuso se ho usato: "si racconta", volevo evidenziare il passaggio sulla Costituzione italiana - è lo stesso che tutela tutti i cittadini durante la pandemia senza differenze di religione, ceto sociale. Chiedo quindi a tutti calma, riflessione e un dialogo che sono alla base del vivere civile, dentro e fuori l'aula. Errare è umano ma perseverare è diabolico, quindi chiediamo di ricondurre la discussione e il confronto in un ambito istituzionale, poi liberamente ognuno farà le proprie scelte e le proprie valutazioni, però chiederei di non istigare comunque le questioni legate ai post prodotti sui social. Fare delle scelte inopportune ma confrontarsi con il proprio medico riguardo le vaccinazioni, con la propria coscienza o con altre espressioni culturali e/o religiose, quindi scelte personali, come esprimere liberamente con tuoni contenuti e misurati e chiedere scusa per un errore umanamente comprensibile.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.
Spelgatti (LEGA VDA) - Non ho compreso l'intervento del collega Cretier, non ho capito se la richiesta di non istigare fosse riferita a chi e riportare il tutto in un ruolo istituzionale, se fosse rivolto al collega Guichardaz, se fosse rivolto a noi che stiamo presentando questa mozione, però poi a un certo punto ho capito che forse fosse rivolto ai cittadini che devono andare dal medico curante. Probabilmente sono io che non sono abbastanza sveglia da capire, però non ho proprio capito.
Il punto è che questo è un momento talmente drammatico sotto ogni profilo che esigerebbe da parte nostra un profondo silenzio, come sempre, perché è un momento di tragedia, di morte, di problemi economici, di problemi sociali, ma soprattutto è un momento in cui le scelte sul Green Pass, non Green Pass, sì vaccini, no vaccini e tutto quanto ci passano sopra la testa e quindi non competono né a noi come Consiglieri di opposizione, né a voi che siete al Governo, assolutamente no; di conseguenza non si capisce perché continuate - e parlo al plurale perché non è stato l'unico a farlo - a prendere posizione su questo quando non è neanche di vostra competenza perché non dipende da voi. Figurarsi nel momento in cui tutto questo viene svolto da Assessori che non sono manco l'Assessore alla sanità e figurarsi se tutto questo avviene non in un'aula, in un momento istituzionale, ma avviene sui social.
Tutto quello che sta accadendo ha prodotto delle fratture sociali che non so quanto tempo ci metteremo a rimarginare perché forse speriamo, incrociamo le dita, dal punto di vista economico, potrà esserci un rimbalzo, una ripresa e tutto quanto, cosa che mi auguro vivamente che accada, però le ferite per tutto quello che è successo non si rimargineranno così facilmente e ognuno di noi si dovrebbe domandare comunque, guardando tutto quello che accade, cosa ne è dei diritti, della Costituzione, di tantissimi valori, della libertà. Ognuno si dovrebbe interrogare su tutto questo e sono temi difficilissimi, temi a cui purtroppo non tocca a noi dare risposta, ognuno si tenga per sé le proprie considerazioni, le proprie posizioni, soprattutto proprio perché non è di nostra competenza e non abbiamo potere decisionale in merito a questo.
Ognuno di noi ha la sua posizione personale, per questo è necessario cercare soltanto di svolgere il proprio ruolo e a lei, assessore Guichardaz, è richiesto di fare l'Assessore al turismo, ai suoi colleghi di fare ognuno l'Assessore a un qualche cosa di differente, di dare le risposte però veramente di avere il rispetto per tutti i cittadini soprattutto nel momento in cui, ribadisco il concetto - questo è un concetto fondamentale che avevo già tirato fuori un'altra volta in un mini passaggio - le scelte sono legittime perché la legge lo consente, vi piaccia o meno.
Nel momento in cui la legge consente certi passaggi e certe scelte personali, punto. È troppo facile scaricare sempre ogni volta le responsabilità su un qualcuno di diverso da noi stessi per quelle che sono - parlo in generale - anche eventualmente altre responsabilità, perché è troppo facile dire che c'è la pandemia e quindi non si può fare questo, non si può fare quest'altro, ogni scelta che non viene portata avanti, ogni azione politica che non viene portata avanti, ogni azione amministrativa che non viene portata avanti, ogni azione concreta che non viene portata avanti: "eh, ma siamo nella pandemia", e poi se c'è la pandemia, se non viene fatto questo, se non viene fatto quest'altro: "ah, ma è colpa di qualcosa, la pandemia, o di qualcuno di specifico". In questo momento c'è a tutti i livelli, non solo qua, uno scaricare le responsabilità e chi si trova? L'untore. Chi è l'untore? Un NoVax. Poi sarebbe anche da capire chi è il NoVax, quello che non ha fatto una vaccinazione, quello che non ha fatto la seconda, quello che non ha fatto la terza? Chi è il NoVax. A cercare dei nemici, a cercare dei capri espiatori quindi si fa sempre molto in fretta, però sono fenomeni pericolosissimi e, ripeto, i danni che si fanno sono giganteschi, ma saranno i danni più grossi che avremo nell'immediato futuro perché prima o poi - spero in tempi molto brevi - da questa situazione si uscirà, credo e prego che ormai siano gli ultimi colpi di coda.
Dal punto di vista economico, speriamo che, dal punto di vista sociale, dal punto di vista dei diritti e tutto quanto, i tempi saranno molto più lunghi, quello sarà il più grosso problema, perché, quando si calpestano determinate cose, fa paura e soprattutto fa paura quando vengono calpestati in questa maniera i diritti, la libertà delle persone e soprattutto quando viene fatta da eletti e da persone che hanno la responsabilità invece di trovare delle soluzioni e non occuparsi di problemi che non competono perché qua è inutile che ci mettiamo a parlare di queste cose visto e considerato che non c'è alcun potere decisionale.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (GM) - Io ho posto la firma sotto quella risoluzione con la convinzione che prendesse un piglio diverso il dibattito, né si parlasse degli uni contro gli altri, quindi chi ha aderito alle vaccinazioni e chi non le vuole fare, bensì che si facesse una valutazione di carattere generale sugli atteggiamenti che si devono tenere facendo la politica, facendo i testimonial di quelli che vogliono e devono dare delle risposte all'esterno.
Io sono uno che attraverso i social ho comunicato che la sanità a un certo punto dava delle indicazioni che, secondo il mio punto di vista, andavano rispettate. Sono stato anche aggredito ma ho querelato, quello è lo strumento che ci ha in qualche modo detto il Questore che si potesse usare per andare in quella direzione.
Credo che questa mattina abbiamo iniziato il nostro confronto di Consiglio, come diceva poco fa il collega Cretier, cercando di abbassare i toni e credo che questo sia lo spirito. Io in questo Consiglio e per il futuro mai mi scaglierò contro l'uno o l'altro in modo personale proprio perché ritengo, essendoci passato, che non sia quello il metodo e il modo di fare politica all'interno di questa regione.
Probabilmente l'assessore Guichardaz ha fatto un po' il "leone da tastiera" e in quel campo lì probabilmente ha sbagliato, ha esagerato e, sulla base di questa cosa, si porta a casa questa risoluzione, però nulla di personale, nulla di esagerato. Bisogna cercare di ricomporre un modo di fare politica dal nostro punto di vista, io ho la destra da una parte, la sinistra dall'altra, noi moderati di centro cerchiamo sempre di fare un po' il pro bono pacis, cercare di mettere le cose affinché il clima sia moderato ed estremamente attento.
Dico semplicemente che, è un appello per tutti, l'utilizzo dei social può fare male e forse utilizzarlo solo per comunicare senza creare il confronto e senza creare le diaspore che si sono create potrebbe essere una soluzione migliore.
Presidente - C'è un problema con la prenotazione. Dobbiamo sospendere e riavviare il sistema. Si è prenotato il consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (GM) - Ascoltando gli interventi dei colleghi che mi hanno preceduto, ritengo che ognuno degli intervenuti abbia detto cose corrette e sagge. A mia volta reputo doveroso intervenire, però ritengo molto importante, anche se la risoluzione non ci impegna a discutere sul fatto che si possa essere o a favore o contro i vaccini, significare che, per mia formazione, la mia professione che condivido con il collega Guichardaz, sono completamente a favore dei vaccini. Ciò non toglie che il ruolo che rivesto, a mio modo di interpretarlo, mi impone di non esprimere giudizi pubblici nei confronti di chi ha un'idea diversa rispetto a questa tematica. È per questo che ritengo che quanto detto dal collega Cretier, e io non ho difficoltà a interpretare quanto da lui espresso corretto... ritengo che l'assessore Guichardaz potesse evitare di scrivere determinate cose sui social. A volte capita di sbagliare, di esprimersi in maniera non corretta, ma ritengo che tutti noi, come detto dal Questore e come detto da altri colleghi, principalmente chi ha un ruolo di governo, chi ha un ruolo di Consiglieri di maggioranza e a seguire anche i colleghi di minoranza, su certe tematiche dovrebbero fare attenzione a come si esprimono, proprio per non incentivare i contrasti attualmente in corso nella società rispetto a una tematica molto importante. È un momento difficilissimo che ci impone maggiore cautela e tanta responsabilità proprio per il ruolo che noi rivestiamo. Effettivamente quanto detto rispetto alla Costituzione, ai diritti va tenuto in debito conto e quindi dobbiamo rispettare la posizione di chiunque.
La scienza si deve esprimere, deve condurci in questo percorso, deve aiutarci e noi dobbiamo avvalerci di chi per lavoro studia e sviluppa determinate metodiche a protezione della salute pubblica. È un dovere da parte di chi svolge un ruolo come il nostro esprimersi soprattutto in questa sede nei modi e nei termini dovuti. Questa è la mia opinione, ritengo però che con questo dibattito, con questa discussione si possa esaurire l'argomento, non sia più necessario votare. Se dovrò farlo, voterò convintamente contro questa risoluzione.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.
Marquis (SA) - Anch'io intervengo per fare alcune considerazioni di carattere generale affinché questa discussione possa essere utile, credo che vada spersonalizzata rispetto a com'è stata posta dai firmatari dell'iniziativa.
Oggi è stata celebrata la Giornata della Memoria e, nonostante non sia intervenuto, ho ascoltato con attenzione gli interventi che sono stati posti in aula con la giusta attenzione e anche con il giusto tono. In questi interventi è stato evidenziato non solo la ricorrenza della memoria riguardo ai fatti che sono avvenuti e che sono ormai lontani ma di una violenza inaudita, ma alcuni colleghi hanno anche contestualizzato la situazione rispetto ai giorni attuali; in particolare il collega Marguerettaz ha fatto anche dei riferimenti ai comportamenti che si tengono sui social, i comportamenti che vengono tenuti a livello di comunicazione a livello politico.
Credo che se questa giornata debba avere un senso, occorra fare una riflessione a 360 gradi sotto questo profilo e che poi ci si possa ricordare qualcosa, soprattutto nella vita pratica, in quello che succederà da qui in avanti, perché credo che alla fine più che le parole conti il buon esempio di fronte a una comunità che si è chiamati ad amministrare. A questo riguardo credo che il tema sia di interesse generale, qual è il ruolo della comunicazione oggi a livello soprattutto della politica, oggi si fa più comunicazione che soluzione dei problemi, questo avviene a livello nazionale. Bisognerebbe essere chiamati a fare, invece si assiste sui social a una continua produzione di parole che hanno sicuramente generato delle grosse difficoltà a livello sociale, hanno contribuito pesantemente alla liquefazione della società, a far saltare tutto il sistema di reti relazionali.
Credo che, sotto questo profilo, occorra fare una riflessione da parte nostra, soprattutto in una realtà piccola, quando si alimenta l'odio, il dileggio anche tra le parti sui social, si ha un effetto più negativo rispetto a una realtà e un contesto più ampio: ecco perché poi lascia il segno anche nei rapporti interpersonali. Questi sono degli argomenti che rivestono una notevole importanza tant'è che il monito che è arrivato dal signor Questore in questi giorni sotto questo profilo è un monito significativo di chi ha una sensibilità superiore agli altri sotto questo profilo perché per professione è dedito a controllare e a monitorare queste situazioni. Credo che la politica debba rendersi conto che occorrono degli atteggiamenti più consoni da parte di tutti, ognuno deve fare la propria riflessione e verificare se ha sempre tenuto dei comportamenti corretti sotto questo profilo.
Sicuramente gli effetti dei nostri comportamenti sono più ampi di quelli che noi pensiamo sotto il profilo sociale. Ritengo che ci vada un impegno collettivo dopo questa riflessione da parte di tutto il Consiglio a tenere dei toni adeguati, a partire dall'opposizione per arrivare poi alla maggioranza e soprattutto poi al Governo, che è ancora il massimo livello che ha il riverbero sul territorio delle sue azioni.
Nel merito io sono profondamente convinto dell'efficacia dei vaccini, però con questo rispetto coloro che hanno fatto delle scelte diverse perché troppo spesso, a livello comunicativo, viene derubricata la scelta di non vaccinarsi a una scelta di scarsa responsabilità. Credo che occorra anche esplorare quali sono le ragioni da parte dei cittadini che non lo fanno, perché a volte non sono così di carattere superficiale ma ci sono dei ragionamenti profondi, qualcuno di paura, qualcuno ha altre situazioni personali che lo porta ad andare in questa direzione. Sicuramente più persone si vaccinano, e questo è provato scientificamente, prima sarà possibile uscire da questa situazione di difficoltà, però è ovvio che non si potrà mai arrivare alla vaccinazione al 100 percento, così come in altre iniziative non ci sarà sicuramente il pensiero unico di fronte a tutti i temi che si affrontano quotidianamente. È proprio per questa ragione che bisogna cercare di non alimentare questi tipi di contrasti e di divisioni, in un momento soprattutto dove c'è una grossa tensione sociale, perché mai dal dopoguerra abbiamo vissuto una situazione di così oggettiva difficoltà.
Per concludere questa riflessione, credo che occorra da parte di tutto il Consiglio, sotto il profilo generale, porsi delle domande e soprattutto cercare di tenere dei comportamenti sono un profilo comunicativo adeguati da qui ai prossimi giorni e ai prossimi mesi per evitare che il prossimo anno, nella Giornata della Memoria, ci troviamo a ripetere sempre le stesse cose.
Presidente - Possiamo chiudere la discussione generale e poi fare la replica del Governo? Ci sono altre richieste? Chiudo la discussione generale. Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Ho apprezzato nell'illustrazione del collega Manfrin la posizione molto chiara e netta nel distinguere la presentazione della risoluzione non in una partita fra favorevoli o non favorevoli del vaccino ma in un'osservazione netta e chiara rispetto a come bisogna cercare di rapportarsi con i nostri cittadini e con la nostra comunità.
Purtroppo nel prosieguo degli interventi questo non è stato così osservato, allora è corretto dire che, a nome della maggioranza, noi siamo convinti che la strada del vaccino possa essere la strada in questo momento, in una fase di emergenza, per uscire nella maniera più veloce da una situazione che, sotto il profilo sanitario, ha messo in fortissima difficoltà le nostre strutture, le persone che lavorano nei nostri ospedali, nelle nostre strutture socio-sanitarie e ha messo in difficoltà la nostra economia e tutti noi. Sotto questo profilo, credo che sia bene essere sempre netti nell'affermarlo.
Altrettanto netti bisogna essere nel capire che il nostro ruolo è un ruolo - e non lavoro di grande responsabilità, più si occupano cariche come quelle che in questo momento noi rappresentiamo in questo Governo e più questa responsabilità deve salire e deve essere oggetto di valutazioni quando si parla e quando si scrive. Lo dico essendo uno che, come alcuni degli altri colleghi che sono in sala, è in prima linea nella gestione della pandemia sia come Consigliere che come rappresentante del Governo ormai da tanto tempo. Era marzo 2020 quando in piena crisi ci siamo ritrovati prima a discutere, poi a costruire delle leggi, poi a cercare di rispondere e devo dire che qualche volta "il dito caldo" veniva anche a me anche se - e lo vedo qua davanti - il collega Marquis non sempre era stato tenero nei miei confronti nella scorsa legislatura nella fase di applicazione della legge, ma non perché credo avesse qualcosa di personale, ma perché vedeva la necessità di sviluppare in maniera più veloce tutta una serie di politiche.
L'attenzione quindi deve essere totale perché purtroppo rappresentiamo una comunità, abbiamo un ruolo molto importante soprattutto in una fase di emergenza come quella che viviamo ormai da troppo tempo. Io credo che ieri il collega Guichardaz abbia ben chiarito che la sua posizione è quella di una persona convinta dell'importanza dei vaccini e allo stesso tempo anche ha chiarito di aver probabilmente utilizzato, e in particolare scritto, cose che sono state male interpretate.
La discussione di oggi, questa discussione, le cose che ci siamo detti, la serietà con la quale sono affrontati tanti dossier in questa legislatura - e vi posso dire che anche in questo caso vedo un netto cambio di passo rispetto al passato - mi portano a dire, a nome della maggioranza, che credo che il segnale sia arrivato, vi invitiamo a completare la discussione di questa risoluzione con un ritiro della stessa e di cercare tutti quanti di lavorare nella direzione che abbiamo detto con le nostre parole che sono uscite sia dai gruppi dell'opposizione che dai gruppi di maggioranza.
La politica facciamola cercando di distinguerci per le cose che sappiamo fare, per le cose che cerchiamo di fare e per gli obiettivi che contestiamo, però evitiamo di inasprire i toni soprattutto in un momento come questo in cui non ce n'è assolutamente bisogno, anzi, c'è bisogno di unità, c'è bisogno di coesione, di idee, di proposte, di progetti per rilanciare la visione di una Regione che ha bisogno di tutti noi per andare avanti più veloce verso un futuro che deve essere migliore per tutti i nostri cittadini ancor prima che per noi.
L'invito - lo ripeto per la seconda volta - è di ritirare la risoluzione e di concludere i lavori del Consiglio cercando di fare nostre le parole del Presidente del Consiglio e di tutte le altre autorità che ci hanno richiamato a una maggiore attenzione.
Presidente - Altri intendono intervenire? Se non vi sono altre prenotazioni, mettiamo in votazione la mozione... la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Abbiamo ascoltato con interesse il dibattito e riteniamo che la consapevolezza del ruolo istituzionale ricoperto richiederebbe un maggior equilibrio, a nulla servono inaccettabili anatemi lanciati e le pesanti dichiarazioni se non a esasperare un clima di tensione inutile e dannoso che sta colpendo la nostra società. L'impegnativa della risoluzione per noi è condivisibile e quindi la voteremo.
Presidente - Posso mettere in votazione? La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 15
Contrari: 18
La risoluzione non è approvata.
Con questo punto all'ordine del giorno si concludono i lavori della giornata di oggi. Buon pomeriggio a tutti.
---
L'adunanza termina alle ore 16:01.