Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1058 del 18 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1058/XVI - Approvazione di mozione: "Impegno a disporre il divieto in Valle d'Aosta delle macellazioni in cui non sia garantito lo stordimento preventivo dell'animale".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 35 Consiglieri riprendiamo i lavori del Consiglio. Punto n. 38 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - "Cibatevi delle cose lecite e buone che la provvidenza di Dio vi ha donato e siate riconoscenti. Dio vi proibisce gli animali morti e il sangue e la carne di porco", così recita la Sura 16 del Corano. Nella tradizione islamica più integralista, seguita in quasi tutti i Paesi musulmani, la carne Halal, cioè lecita, deve provenire da animali che devono essere coscienti al momento dell'uccisione e devono morire per dissanguamento provocato recidendo la trachea e l'esofago. Una morte orribile che procura inutili e atroci sofferenze all'animale e che per questo è vietata in alcuni Paesi europei. Tale pratica viene però consentita nel nostro Paese soprattutto negli ultimi anni a causa di notevoli flussi migratori, sono fiorite anche e purtroppo nella nostra regione le macellerie Halal o Kosher.

Nel regolamento della Comunità europea 1099/2009 del Consiglio dell'Unione del 24 settembre 2009 relativa alla protezione degli animali durante l'abbattimento, al considerando 2 si sottolinea come sia opportuno che gli operatori o il personale addetto all'abbattimento adottino i provvedimenti necessari a evitare e a ridurre al minimo l'ansia e la sofferenza degli animali durante il processo di macellazione o abbattimento. All'articolo 5, paragrafo 2, dello stesso regolamento si legge che gli operatori assicurano che le persone responsabili dello stordimento o il personale adibito a tale mansione svolgano controlli regolari al fine di garantire che gli animali non presentino segni di coscienza o sensibilità nel periodo compreso tra la fine del processo di stordimento e la morte.

Anche la Corte di giustizia europea è intervenuta sul tema con una sentenza del 17 dicembre 2020, una sentenza che è stata promossa da una Regione specifica: le Fiandre, in base alla quale al fine di promuovere il benessere degli animali nell'ambito della macellazione rituale, gli Stati membri possono, senza violare i diritti fondamentali sanciti dalla Carta, vietare la macellazione Kosher e Halal se l'uccisione dell'animale non avviene previo lo stordimento dello stesso.

Come abbiamo già detto, la macellazione Halal avviene in modo cruento. Innanzitutto l'operatore addetto al macello deve essere un Musulmano praticante, l'animale, oltre che arrivare vivo al macello, deve essere cosciente durante tutta la macellazione. L'animale viene ucciso mentre è rivolto verso la Mecca con un taglio unico e netto che recide un colpo solo giugulare, carotide, esofago e trachea. Durante il rito vengono pronunciate delle preghiere dedicate a Allah. L'animale muore quindi per dissanguamento completo, il sangue dell'animale deve essere eliminato perché è considerato proibito e per questo motivo, dato che dopo la morte potrebbe rimanere del sangue della carcassa, bisogna essere certi che tutto il sangue defluisca prima di procedere con qualsiasi altra lavorazione.

Come si può evincere, nonostante i Musulmani ritengano che gli animali non soffrano nel corso di tale pratica a causa del taglio netto alla gola che viene inflitto, nella maggior parte dei casi gli animali non sono immobilizzati meccanicamente dopo il taglio e hanno così un rallentamento del processo di dissanguamento con conseguente e inutile prolungamento della sofferenza dell'animale.

Per queste ragioni e per evitare il più possibile la sofferenza degli animali durante il processo di macellazione, chiediamo al Governo regionale di disporre il divieto di macellazione Halal e Kosher nel caso in cui non sia garantito lo stordimento dell'animale al fine di prevenire la sofferenza dello stesso nelle more delle disposizioni delle possibilità introdotte anche dalla sentenza citata nelle premesse di questa mozione.

Presidente - La discussione generale sulla mozione è aperta. Chi vuole intervenire si prenoti. Ha chiesto la parola il consigliere Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Intervengo in quanto cofirmatario della mozione e in virtù della mia posizione che in vari ambiti è dichiarata in sensibilità verso il mondo animale, vorrei condividere con voi alcune considerazioni relative al contenuto della mozione.

Se noi andiamo a effettuare una ricerca su Google digitando: "contro la macellazione Halal" per vedere una raccolta di argomenti sul tema, noi troviamo come prima indicazione questo concetto: in linea generale il contrasto fra i precetti religiosi che prevedono la macellazione rituale degli animali e la sofferenza causata a questi ultimi rientra nel campo della bioetica e più specificatamente nel dibattito morale tra il vegetarianismo e l'alimentazione carnivora. Se pensiamo che Google, purtroppo, è diventato il sostituto contemporaneo dell'enciclopedia della nostra generazione, questo è assolutamente deprimente. Fortunatamente il cervello umano non è ancora connesso direttamente a Google perché il dibattito su di un tipo di abbattimento degli animali a scopo alimentare che non sappia entrare nel merito del semplice e chiaro concetto di civiltà non è nemmeno dibattito, è ipocrisia. Mettere in discussione una pratica abominevole come la macellazione rituale Halal o Kosher, se preferiamo per par conditio, significa esprimere quel senso di civiltà che una società fatta di persone e non di pusillanimi ha il dovere morale di mettere in atto. Ricordo, come ha accennato il collega Manfrin, che nel procedimento di uccisione dell'animale secondo il rito Halal per i Musulmani e Kosher per gli Ebrei non è che non è previsto, non è accettato lo stordimento preventivo dell'animale. L'animale infatti deve - il termine è proprio questo - essere cosciente al momento dell'uccisione, girato su sé stesso, questo secondo i sistemi di macellazione autorizzati con questo procedimento nel territorio italiano, deve essere girato su sé stesso con un mezzo obbligatorio di contenimento meccanico e viene operata la recisione di trachea ed esofago ma senza spezzare la colonna vertebrale perché durante la procedura la testa dell'animale non si deve staccare. Questa pratica, estremamente cruente, è consentita in Italia solo se praticata in uno degli oltre duecento macelli autorizzati - solo duecento macelli in cui si operano queste brutali pratiche - ma purtroppo non sono rari - perché non bastano duecento macelli che operano questo tipo di pratica - i casi di macellazione familiare eseguita per festeggiare delle ricorrenze religiose, pratica, tra l'altro, illegale e perseguibile per legge ma, di fatto, purtroppo, vergognosamente tollerata in nome di un presunto rispetto di usanze diverse dalla nostra.

Torniamo comunque alla macellazione Halal, quella autorizzata se praticata nei macelli accreditati. Questo abominio è praticato nel tacito assenso di una comunità europea che, avendo perso la propria coscienza ideologica, ha perso per strada anche la propria autorevolezza nei confronti di chi pensa che la barbarie possa essere garantita in nome di un'usanza connaturata a una cultura, che già è un gioco di prestigio collocare questa pratica nella voce "cultura", ma se le norme comunitarie nazionali risultano totalmente inefficaci a imporre un minimo di rispetto delle elementari norme di civiltà, almeno potrebbero tentare questa impresa di buon senso quelle norme che rientrano nel campo della salute umana, quelle norme in nome delle quali non si è pensato neanche un attimo a impedire alle persone di dare l'estremo saluto ai familiari che morivano, quelle norme che impedivano di svolgere attività lavorative, quelle norme che hanno impedito la vita sociale e tutto quello che ben conosciamo. Ecco, quelle lì, che tra l'altro, senza entrare nella discussione, si sono dimostrate sicuramente efficaci, hanno funzionato benissimo, sono situazioni dove c'è stato un mandato e il mandato è stato eseguito, punto, senza discussione. Magari in questo ambito potessero avere azione queste norme perché questi aspetti legati alla salute umana, in base proprio a questi aspetti... ci sono studi scientifici condivisi da qualunque scienziato in campo medico che si rispetti che hanno evidenziato che la sofferenza dell'animale in fase di macellazione genera nel suo organismo il rilascio di sostanze che sono tossine che si accumulano nelle carni e che diventano parte integrante del consumo alimentare umano.

Viviamo in una società incapace di imporre criteri di buon senso in nome di un'etica, che chiaramente è a senso unico e che è talmente indebolita e relativizzata da non avere nemmeno più voce per proibire altri tipi di cosiddetta "etica", che nulla hanno a che fare con il senso di civiltà. A una società così pavida potrebbe venire in soccorso almeno una visione sanitaria laddove non bastasse l'evidenza di una pratica orribile che nessuna persona sana di mente potrebbe considerare lecita, e, guarda caso, il termine "Halal" in arabo significa proprio lecito.

L'intenzione della mozione in questione è far sì che, in nome delle prerogative della nostra autonomia, almeno nel territorio della nostra Regione questa pratica disgustosa di macellazione non possa trovare applicazione e, a seguito delle premesse espresse, ribadisco quindi da parte mia le impegnative della mozione, che per puro buon senso, oltre che per un'etica di rispetto verso il benessere animale, ho sottoscritto. Vi ringrazio per l'attenzione.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Il principio richiesto dalla mozione, che è relativo a evitare delle prolungate sofferenze a tutti gli animali da macellazione, ammesso che si tratti realmente di questo, è in linea di massima corretto ma, così com'è stato esposto e formulato sia nelle premesse che nell'impegnativa, non riteniamo di poterlo accogliere perché, anziché fare un discorso generale relativamente alla macellazione, si fa riferimento a dei casi particolari individuando due specifiche tipologie di macellazione che sono legate a pratiche religiose e a culture diverse dalle nostre su cui si tende più o meno esplicitamente a dare dei giudizi che riteniamo in questa fase un po' superficiali. Giudizi, che, tra l'altro, sono stati più volte espressi in quest'aula, e ne abbiamo avuto prova. In questo modo si banalizza e si circoscrive, soprattutto, la portata di una norma che nelle sue linee generali riteniamo invece condivisibile.

Vogliamo anche sottolineare che i metodi utilizzati per lo stordimento degli animali da macello che sono previsti dalla normativa non sono anche loro certo poco cruenti. Consistono essenzialmente in due metodologie, poi ce ne sono anche altre, ma soprattutto queste due: l'elettronarcosi, per cui si utilizza la corrente elettrica con diverse procedure. Per i volatili si parla di bagni elettrificati, ovvero delle vasche di acqua in cui l'elettricità stordisce gli animali appesi a un nastro trasportatore. Le pecore, le mucche e i maiali sono gli animali che vengono più sottoposti a storditori e di solito si tratta di grandi pinze sulla cui estremità vengono posizionati degli elettrodi da applicare sulle tempie dell'animale rilasciando delle scariche elettriche. C'è poi lo stordimento tramite pistola a proiettile captivo, cioè una punta di ferro che penetra nel cranio dell'animale generando uno shock ed è un metodo utilizzato soprattutto per gli animali di taglia più grossa come vitelli, mucche e cavalli.

Tanti animali poi, prima della macellazione, sono sottoposti ad asfissia: nella stragrande maggioranza dei casi i pesci vengono lasciati fuori dall'acqua per lunghissimi minuti,

il tempo della morte per asfissia varia tra 55-50 secondi. Solo in un secondo momento si prevedono delle pratiche per stordirli o ucciderli.

C'è poi l'uso di camere a gas che sta prendendo piede anche per i volatili adulti e per gli animali di grossa taglia come i maiali che non credo rientrino proprio nella macellazione Halal e Kosher. Si tratta di una tecnica tecnologica che è più costosa ma che appunto si sta diffondendo perché permette di accorciare i tempi produttivi.

Riteniamo quindi che la problematica che viene affrontata e che è importante sia molto più articolata di quanto viene rappresentato nella mozione e soprattutto che vada affrontata con una normativa a livello nazionale e non regionale, come risulta anche dalla risposta che è stata data dalla Commissione europea nel luglio di questo anno alla interrogazione dell'eurodeputato Da Re. In questa risposta della Commissione europea si diceva che il legislatore ha previsto la possibilità della macellazione senza stordimento a cui si faceva riferimento al fine di trovare un equilibrio tra la protezione del benessere degli animali e la libertà di manifestare la propria religione, sancita dall'articolo 10 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. La responsabilità dell'attuazione della legislazione dell'Unione europea spetta alle autorità competenti degli Stati membri, che possono adottare disposizioni nazionali più rigorose e via di questo passo, quindi è una normativa che deve essere affrontata, e auspichiamo che lo sia, a livello nazionale. Quello che si spera è appunto che il legislatore adotti una norma a tutela degli animali anche nel momento in cui arriva il loro fine vita, al di là di valutazioni che sono esclusivamente, come in questo caso riferite alla macellazione rituale, quindi ci asterremo su questa mozione.

Presidente - Altri? Ha chiesto la parola l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Il regolamento dell'Unione europea n. 1099/2009 del 24 settembre 2009, relativo alla protezione degli animali durante l'abbattimento, stabilisce all'articolo 4, comma 1, "Metodi di stordimento", che gli animali sono abbattuti esclusivamente previo stordimento conformemente ai metodi e alle relative prescrizioni di applicazione di cui all'allegato 1. La perdita di coscienza e di sensibilità è mantenuta fino alla morte dell'animale. I metodi di cui all'allegato 1 che non comportino la morte istantanea, semplice stordimento, sono seguiti quanto più rapidamente possibile da una procedura che assicuri la morte quale il dissanguamento, l'enervazione, l'elettrocuzione o la prolungata anossia.

Il regolamento dell'Unione europea n. 1099/2009 stabilisce all'articolo 4, comma 4, anche che le disposizioni di cui al paragrafo 1 non si applicano agli animali sottoposti a particolari metodi di macellazione prescritti da riti religiosi, a condizione che la macellazione abbia luogo in un macello. La macellazione rituale viene definita nel regolamento CEE come una serie di atti correlati alla macellazione di animali prescritti da una religione.

Il regolamento dell'Unione europea, sempre n. 1099/2009, nel considerando n. 18 riporta che è importante mantenere la deroga allo stordimento degli animali prima della macellazione, concedendo tuttavia un certo livello di sussidiarietà a ciascuno Stato membro. Il presente regolamento rispetta di conseguenza la libertà di religione e il diritto di manifestare la propria religione o la propria convinzione mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti come stabilito dall'articolo 10 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

Il regolamento della Comunità europea nel disciplinare la macellazione rituale (allegato 3) prevede che l'animale muoia dissanguato a seguito di un taglio preciso della gola con una lama affilata onde ridurre al minimo le sofferenze dell'animale. Vengono a tale uopo prescritti la recisione sistematica di entrambe le carotidi o dei vasi sanguigni da cui esse dipartono mediante coltelli adeguati per uso e manutenzione e altri requisiti. Le macellazioni rituali possono essere effettuate solamente presso un impianto di macellazione autorizzato, e il nuovo decreto legislativo del 2 febbraio 2021 n. 27, che prevede la macellazione per autoconsumo al di fuori di stabilimenti registrati o riconosciuti, esclude infatti la macellazione rituale che non preveda lo stordimento degli animali.

L'iter per il rilascio del parere favorevole per la macellazione rituale prevede che l'operatore responsabile dello stabilimento di macellazione presenti la richiesta presso il Servizio veterinario dell'Azienda sanitaria locale territorialmente competente, dichiarando di essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa comunitaria. La presentazione della domanda è obbligatoria anche nel caso in cui tali pratiche religiose vengano effettuate sporadicamente o in coincidenza con la Festa del sacrificio. Il Servizio veterinario dell'ASL, al fine del rilascio del parere favorevole, dovrà effettuare un'attenta valutazione dei requisiti, i quali dovranno essere descritti nella procedura operativa standard dell'impianto di macellazione. L'Autorità regionale, presa visione della richiesta della ditta e del parere favorevole emesso dal Servizio veterinario, dovrà provvedere a inserire tale informazione nell'apposito sistema informatizzato S.INTE.S.I.S..

Nell'ambito della macellazione rituale è previsto che gli Stati membri possano adottare disposizioni nazionale intese a garantire una maggior protezione degli animali durante l'abbattimento, diverse da quelle contenute nel regolamento.

Si tratta, quindi, di una questione pregiudiziale sul rapporto tra libertà di religione e benessere degli animali rispettivamente garantiti dalla Carta europea dei diritti fondamentali, articolo 10, e dal Trattato per il funzionamento dell'Unione europea, articolo 13, che è stata perciò sottoposta alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Quest'ultima si è pronunciata per la terza volta in tre anni sulla macellazione rituale per affermare, con sentenza del 17 dicembre 2020, la legittimità di misure che prescrivano negli Stati membri il cosiddetto "reversible stunning", cioè lo stordimento reversibile.

La legislazione concorrente degli Stati membri può dunque comportare secondo la Corte di giustizia dell'Unione europea una parziale limitazione all'esercizio del diritto di manifestare la religione ebraica e musulmana in nome di un obiettivo di interesse generale riconosciuto dall'Unione quale la promozione del benessere degli animali. Il giusto equilibrio tra libertà di religione e benessere animale può, quindi, venire raggiunto secondo la Corte di giustizia proprio attraverso una regola come quella adottata dalla Regione Fiandre, laddove lo stordimento reversibile, ivi prescritto, può valere a evitare sofferenze inutili ad animali che devono rimanere intatti e sani al momento della macellazione e morire per emorragia secondo i dettami della religione ebraica e musulmana.

L'Autorità europea per la sicurezza alimentare a sua volta, nel proprio parere scientifico del 3 novembre del 2020, Welfare of cattle at slaughter, ha affermato che la macellazione senza stordimento non dovrebbe essere praticata e lo stordimento pre-taglio è l'unica misura preventiva idonea a mitigare le conseguenze sul benessere legate al taglio, senza tuttavia entrare nel merito del reversible stunning e delle relative tecnologie.

Si fa presente che il precedente citato nel testo della mozione riguardante il Belgio, che con una legge regionale della Regione delle Fiandre ha di fatto vietato le macellazioni rituali sul suo territorio, ha scatenato le proteste e i ricorsi delle comunità islamiche ed ebree.

Attualmente, nella nostra regione la macellazione religiosa di fatto non viene praticata in quanto nessun macello riconosciuto è al momento disponibile a ospitarla per le difficoltà organizzative che essa prevede. Inoltre, si sottolinea come la corretta prassi di esecuzione comporta, oltre al patentino e il rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti, una complessa serie di precetti, di disposizioni e rituali severi.

Pertanto, si ritiene che non rientrino nelle competenze della nostra Regione disporre il divieto di macellazione con rito religioso. Sulla base di quanto sopra, si propone di modificare tale mozione in "richiesta o impegno del Governo regionale ad avviare un'interlocuzione con lo Stato - che è l'unico che può farlo - attraverso il perseguimento singolo o congiunto delle seguenti formule: richiesta formale al Ministro competente, il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni e Province autonome, il coinvolgimento dei Parlamentari valdostani nella finalità di poter disporre, all'interno del territorio della Regione Valle d'Aosta, il divieto di macellazione religiosa nel caso in cui non sia garantito lo stordimento reversibile dell'animale al fine di prevenire la sofferenza dello stesso".

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore, grazie collega Distort, che sono intervenuti per chiaramente fornire degli spunti interessanti al dibattito e grazie anche per aver fatto un excursus importante sulle disposizioni che disciplinano il settore.

Riteniamo, anche alla luce di quanto esposto, che sia comunque un rientro all'interno delle competenze della Regione la possibilità, esattamente come hanno fatto le Fiandre, che non sono chiaramente uno Stato ma sono una Regione, di vietare chiaramente sul territorio questo tipo di macellazione ma cogliamo lo spunto e la buona volontà che l'Assessore fornisce per la riformulazione di questa mozione, che va esattamente nello spirito con il quale abbiamo presentato questa iniziativa, quindi per addivenire a una finalità che possa evitare sofferenze agli animali per pratiche assolutamente barbare e crudeli che non devono far chiaramente parte della nostra società. Se per voi va bene, quindi accettiamo la riformulazione, credo che forse dobbiamo sottoscriverla, dopodiché penso che si possa chiaramente accettare.

Presidente - Possiamo riprendere dopo il breve problema tecnico. Altri vogliono intervenire? Chiudiamo la discussione generale. Il Governo vuole reintervenire? Credo sia già intervenuto. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per annunciare il voto favorevole del gruppo Lega a questa iniziativa. Sono certo che con la votazione di questo testo sanciremo sicuramente un salto in avanti rispetto al rispetto dei diritti degli animali in un senso e avremo, secondo me, anche eventualmente un test su un superamento a Sinistra che sarà interessante vedere se non vi saranno fughe in bagno.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (SA) - Per dichiarare naturalmente il voto favorevole all'iniziativa da parte del gruppo Stella Alpina ma soprattutto per ringraziare l'assessore Barmasse per la proposta di emendamento che ha fatto perché, nel rispetto di tutte quante le posizioni, è assolutamente, secondo me, rilevabile e deve essere rilevato il fatto che ci sono delle connotazioni sicuramente che attengono agli aspetti religiosi. Nello sposare perfettamente la linea di rispetto del benessere animale anche in un momento così delicato della sua vita, cioè il passaggio alla morte, quindi è assolutamente importante il fatto che, oltre agli aspetti di natura religiosa, non dobbiamo dimenticare il fatto che, da un punto di vista storico, e qui ci si perde nella notte dei tempi perché sono dissertazioni che a volte attengono alla categoria se è nato prima l'uovo o la gallina... e porto anche a un argomento che ha visto, ad esempio, il sottoscritto e il collega Caveri - che mi ha autorizzato a citarlo in tal senso - rispetto al fatto che non è un caso che alcune forme di morte da un punto di vista religioso vedono religioni, che non sempre vanno d'accordo avere lo stesso tipo di approccio sul modo di ammazzare gli animali e ciò è legato anche a questioni di natura climatica e culturale. Ad esempio, anche in Italia l'assassinio di alcuni animali atteneva a categorie che comunque prevedevano la morte per dissanguamento: primo, perché tradizionalmente c'era il detto, che in alcuni casi continua a essere proclamato, rispetto al fatto che gli animali dissanguati in questa maniera permettevano alla carne di essere migliore; secondo, perché se si fanno tutta una serie di valutazioni, ad esempio, di matrice culturale, ci sono delle linee conduttrici che vanno dalla punta dell'Europa al Medio Oriente - io, ad esempio, facevo parte delle "Condotte" (Slow Food) e ricordo con passione l'articolo di un professore universitario scozzese che raccontava la maniera nella quale da bambino assisteva alla ritualità dell'assassinio del maiale e descriveva esattamente, senza dargli connotazioni di natura religiosa, la stessa maniera di ammazzare il maiale che io ho sentito raccontare dai miei nonni - perché, oltre a degli aspetti di natura religiosa che vengono richiamati nell'iniziativa ma che, per fortuna, sono stati smussati, c'era sicuramente tutta una serie di aspetti di natura culturale, tradizionale, che uniscono e univano per tutta una serie di motivi, anche legati a tradizioni, che comunque sia sicuramente non rispettavano il benessere animale. Quindi è corretto che si intervenga per migliorare il benessere animale stesso, ma ci sono questioni che non per forza di cose possono essere ricondotte a categorie di natura religiosa.

Convintamente pertanto voterò questo tipo di iniziativa, soprattutto perché ne vengono smussati gli aspetti di natura religiosa, al contrario ci si riconduce ad aspetti di natura più tradizionale e culturale che nella notte dei tempi si sono tramandati indipendentemente dalle connotazioni di natura religiosa con tutto questo che spesso comportano le cose.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Distort.

Distort (LEGA VDA) - L'intervento dell'assessore Marzi, così come il precedente intervento della collega Minelli, rivelano l'unica realtà nemica di una soluzione di buon senso: il relativismo, cioè pensare di relativizzare qualunque posizione si prenda, qualunque iniziativa, pensare di creare tutta una costruzione di relativismo per poter dire: "tanto si è sempre fatto così...", eccetera, io penso che vicino a lei, assessore Marzi... ma la ringrazio perché mi ha dato il "la", assolutamente, non è contro di... anche perché mi pare che ideologicamente lei non si allinei particolarmente a una visione relativista, spero, perché penso ci siano dei presupposti ideologici nella storia, nella configurazione della sua identità culturale che vadano ben lontano dal relativismo. Lei ha vicino a sé un medico per cui si potrebbe anche dire che anni e anni fa si curavano certe patologie, certe infezioni che emergevano a livello epidermico con lo stallatico, si pensava che attraverso questa situazione, uno dei metodi di cura della peste, si potesse generare una reazione dell'organismo e, di conseguenza, curare. Allora cosa vogliamo dire? Vogliamo dire che la religione e che la farmacologia può essere assimilata allo stallatico? Io vorrei veramente evitare di dover per forza di cose trovarsi in una sorta di politicamente corretto, di condizioni di politicamente corretto in cui bisogna per forza di cose relativizzare i temi.

Il tema è questo, l'oggetto è questo, tutto quello che va oltre dall'epoca della scuola, si chiama fuori tema, poi ben vengano le suggestioni, ho apprezzato la suggestione della collega Minelli relativa al concetto, alle abitudini, alle prassi di macellazioni; io le posso dire, collega Minelli, che stiamo lavorando su una proposta di legge che va anche in questa direzione, che prevede la riduzione dello stress dell'animale in pre-macellazione, il che non è assolutamente irrilevante. Oggi però il tema è questo e qualunque uscita di tema, permettetemi di dirlo, si chiama fuori tema.

Presidente - Altri interventi? Nel caso ci si prenoti. Ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Solo una breve annotazione che prende spunto da quello che è stato detto appunto dal collega Distort. Intanto vorrei ricordare a tutti che nella nostra legislazione, fin dal 2004, è stato introdotto con una legge un nuovo titolo del Codice penale che riguarda proprio i delitti contro il sentimento per gli animali, che, secondo me, già di per sé è un titolo non del tutto corretto perché sarebbe più interessante forse arrivare in futuro a un titolo dei delitti contro il sentimento degli animali più che per gli animali, perché c'è sempre una visione antropocentrica, cioè l'uomo che paternalisticamente protegge gli animali quando invece hanno una loro dignità soggettiva, secondo me, quindi tutto un concetto già, anche se volete un po' filosofico, diverso. Questo titolo però prevede anche un articolo, il 544ter, che si chiama maltrattamento di animali, che dice che chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona una lesione a un animale, ovvero lo sottopone a sevizie, o a comportamenti, o a fatiche, o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi o con la multa da 5 mila euro a 30 mila euro.

Allora non è che perché qualcuno nella sua religione prevede o prevedrà per il futuro e per sempre che i riti e i sacrifici umani sono consentiti allora anche l'omicidio deve essere depenalizzato in certi casi, quindi se vogliamo andare in quella direzione, dobbiamo assolutamente essere coerenti, essere scevri da ogni ipocrisia e dire che chiunque maltratti gli animali, per qualunque motivo anche per dar da mangiare ad altri uomini, deve essere punito, punto e basta! Non è che perché bisogna essere politicamente corretti allora si deve poter sostenere con degli equilibri incredibili che non si deve far soffrire gli animali ma se per caso quegli animali vengono uccisi da chi è religiosamente indirizzato in quel senso, perché la sua religione gli dice così, allora in quel caso si apre una franchigia, non è così. Allora queste continue persecuzioni, queste continue applicazioni del "politicamente corretto", che porta a delle grandissimi ipocrisie in cui ormai la Sinistra è diventata maestra e non sa più ormai come gestirsi, perché è evidente che c'è un'incoerenza di fondo fondamentale e insuperabile, e di cui ci vuole invece convincere, forse è ora di finirla: è ora di finirla di essere così ipocriti che certe volte la sentenza quando fa comodo, è buona, quando non fa comodo, non è più buona, la legge, quando è buona e la fanno loro, va sempre rispettata, quando la fa la Destra, invece si può anche evitare di rispettarla perché in questo caso è legittimo non farlo, tutto così, ma così non si va da nessuna parte, sappiatelo! Cercate quindi ogni tanto di essere un pochino più coerenti, un pochino meno politicamente corretti, liberatevi di queste ipocrisie perché sennò troverete veramente molto difficile andare avanti.

Presidente - Altri? Non vedo altre richieste. Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 32

Contrari: 1

Astenuti: 2 (Erika Guichardaz, Minelli)

Il Consiglio approva.