Oggetto del Consiglio n. 1057 del 18 novembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1057/XVI - Ritiro di mozione: "Analisi, con l'ausilio di un soggetto terzo, della congruità dell'attuale dimensionamento delle strutture organizzative regionali rispetto ai carichi di lavoro dell'Amministrazione".
Bertin (Presidente) - Punto n. 37. Per l'illustrazione il consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Non è la prima volta che andiamo, come gruppi di opposizione e come gruppo Lega Vallée d'Aoste, a parlare di una tematica molto importante che spesso viene dato per scontato che riguarda appunto l'organizzazione dell'Amministrazione regionale.
L'ho già citato e lo ricito: al momento dell'insediamento di questo Governo, durante la discussione di bilancio, commentavo il fatto che il Governo aveva lanciato una sorta di slogan, mi si perdonerà la battuta, riguardo a una riforma dell'Amministrazione regionale che si stava per condurre.
Ecco, non voglio andare a enucleare tutte le delibere di Giunta che sono state poi nel frattempo definite per quello che riguarda le reggenze, le sostituzioni; ci sono state anche numerose iniziative dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Pour l'Autonomie anche per quello che riguarda dei concorsi, tutta una serie di aspetti che poi hanno una ricaduta - è bene rendersene conto nell'insieme - sull'intera struttura amministrativa: numero di strutture, numero di dirigenti, numero di reggenze... abbiamo una problematica che andrà affrontata a questo punto sicuramente nel nuovo anno che riguarda il ruolo dei segretari comunali in seno all'Amministrazione regionale e anche il ruolo del livello D che, vedendo anche un po' quello che è l'andamento delle reggenze, è sempre più fondamentale.
C'è però un problema di sorta che, correndo dietro a tutte le esigenze, le problematiche - e, diciamo "le jour le jour" - e le necessità, si rischia di perdere una visione d'insieme e soprattutto si rischia di perdere la quantificazione del peso della spesa, perché ricordiamoci che ogni struttura, ogni dirigente, ogni coordinatore, sicuramente non dirà mai di avere un numero sufficiente o superiore di risorse e questo fa parte della natura umana, però, è bene che a un certo punto si faccia una valutazione anche di prospettiva e si possa valutare effettivamente se il modello, la strutturazione che stiamo costruendo dell'Amministrazione regionale sia quello ottimale o che magari abbia la necessità, magari non tanto di definire un ulteriore fabbisogno di posti disponibili ma forse un efficientamento delle procedure, delle strutture e, perché no, anche dei carichi di lavoro perché lo sappiamo, un po' tutte le realtà organizzative sono affette da una problematica tipica, ovvero avere delle strutture che hanno un carico di lavoro eccessivo rispetto ad altre e un livello di risorse differenti e quindi si potrebbe anche costruire e dare efficienza.
A fronte di questo, l'impegnativa che abbiamo voluto proporre, che in realtà si ripresenta rispetto a un vecchio emendamento che era già stato ipotizzato, ma sappiamo che ovviamente laddove si prevedono determinati interventi c'è la necessità - guardo l'Assessore Marzi - d'identificare le adeguate risorse, quindi lo facciamo con una mozione in cui vorremmo impegnare il Governo regionale a dare corso - con l'ausilio di un soggetto terzo, individuato tra società specializzate del settore - a un'approfondita attività di analisi volta a definire la congruità dell'attuale dimensionamento e organizzazione della struttura dell'Amministrazione regionale ai carichi di lavoro e alle relative necessità programmatiche.
Individuare le necessarie risorse per lo svolgimento di tale attività nell'ambito della definizione del prossimo bilancio regionale e fornire le risultanze dell'analisi alla competente Commissione consiliare in materia per le opportune determinazioni, ovviamente indirettamente il Governo regionale sarebbe il soggetto primo che beneficerebbe di tale studio. Uno studio che poi ovviamente - lo si è dato un po' per scontato ma è bene sottolinearlo - è bene che abbia un mandato preciso, perché sappiamo benissimo che le società che operano in tal senso, operano secondo un mandato ben preciso e quindi è bene che ci sia anche una sorta d'indicazione con una volontà precisa di andare a fare efficienza e di non andare a ingrandire ancora di più la macchina perché, lo ripeto, spesso e volentieri si può fare un gran lavoro risparmiando risorse, e con risorse non parlo soltanto di soldi, ma parlo anche di risorse umane e magari anche andando a prevedere una nuova strutturazione dell'attuale gerarchia. Probabilmente forse avremo bisogno di meno dirigenti e più deleghe ai livelli precedenti, però questa è una visione di disegno complessivo della macchina amministrativa.
Riteniamo che questa finalità sia particolarmente importante e, lo voglio ripetere, perché? Perché un euro risparmiato nella costruzione della macchina, spesso si può riutilizzare con altre finalità a beneficio dei cittadini e a beneficio delle imprese, magari non con dei bonus ma magari andando a diminuire il carico fiscale o comunque diminuire dei balzelli che ci siamo persi e che le imprese devono pagare per sostenere una macchina che spesso è vista come un vero e proprio inferno di pratiche, di procedure e di misteri, spesso, perché bisogna correre da un ufficio all'altro e quindi andare a fare un servizio in ultimo non soltanto alle casse pubbliche ma soprattutto ai cittadini e all'utenza finale che è fatta principalmente d'imprese e di persone che rischiano del proprio.
Presidente - La discussione generale è aperta. Ricordo che chi vuole intervenire, deve prenotarsi. Non vedo richieste, chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo il Presidente della Regione Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Io devo dire che sono sostanzialmente in linea e d'accordo con tutto quello che è stato presentato dal collega Aggravi, anche nelle considerazioni di tipo personale: uno per tutti la valorizzazione dei funzionari, eccetera eccetera.
Questa è una tematica sicuramente centrale e della quale ho parlato in particolare con le strutture fin dalle prime settimane dal mio insediamento, quindi ormai un anno fa; poi è vero che da un lato si debba correre dietro alle esigenze quotidiane - e visto il momento storico molto particolare per quanto riguarda il personale, molto complesso, quindi con la difficoltà nel reperire le figure , quindi un momento che da questo punto di vista ha pochi precedenti nella storia recente, ma questo è un conto - e dall'altro lato non è che non abbiamo portato avanti questo tipo di analisi.
È una analisi, certo, che si fa magari senza troppe evidenze e si fa dietro le quinte, ma in questi mesi e in queste settimane abbiamo avuto diverse interlocuzioni con società ma, soprattutto, con Università importanti, come la Bocconi di Milano; l'ultima, peraltro, l'abbiamo avuta una decina di giorni fa, proprio per immaginare un'analisi puntuale di questo tipo.
Condivido esattamente i punti che lei ha citato come punti centrali di questa analisi, in particolare la terzietà, e, nel momento in cui si deve richiedere o avere un feedback dei carichi di lavoro piuttosto che del carico proprio di divisione, di carichi all'interno di una struttura, la cosa che mi sembra più ovvia è che questa analisi debba essere vista assolutamente da una figura terza, perché se questo viene chiesto a chi coordina o comunque a chi è all'interno della struttura, questi avrà sicuramente una visione che non può essere non voglio dire non oggettiva ma non può essere sicuramente la visione più puntuale e sicuramente non una visione d'insieme di tutta una macchina che sicuramente è molto, molto complessa.
Quindi quello che chiediamo nelle interlocuzioni che abbiamo avuto ma che formalizzeremo a breve, perché stiamo arrivando al dunque, quello che si chiede è esattamente quello che lei mette nella mozione, cioè un'analisi delle strutture, un'analisi della quantità di strutture perché poi negli anni ci sono state diverse superfetazioni, ho imparato questa parola parlando dell'Ospedale, quindi delle aggiunte, degli aggiustamenti eccetera che probabilmente dovessimo... quello che chiediamo, fare un'analisi da un foglio bianco, sicuramente non uscirebbero così, fatte da chiunque.
Probabilmente un momento di sintesi va fatto. Questo studio io spero... nelle interlocuzioni che abbiamo avuto sembrerebbe che potremmo averlo anche in pochi mesi, avere già una prima ipotesi di riorganizzazione che sarebbe comunque un percorso condiviso, ovviamente, che va fatto in maniera condivisa con chi la fa, già per la metà dell'anno prossimo, quindi questo permetterebbe di avere un margine per metterlo in pratica, perché il punto difficile è avere la forza di mettere in pratica questo tipo di analisi, perché sono assolutamente certo che un'analisi porterà a dei ragionamenti strutturali anche importanti a livello di modifiche da fare, quindi dovremo avere la forza e il coraggio di mettere in pratica queste richieste.
Quindi, condividendo totalmente quello che lei e i sottoscrittori della mozione indicate, non mi sembra che sia opportuno impegnarci con una mozione a fare una cosa che sostanzialmente stiamo facendo da diversi mesi.
Presidente - Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - La ringrazio, Presidente, per averci dato questa informazione. Guardi, io posso benissimo fare ulteriore efficienza, quindi fidandomi, tra gentiluomini, di quello che lei ci ha appena detto, possiamo benissimo ritirare la mozione perché la finalità è raggiunta. Le chiederei, altrettanto da gentiluomini, di poter avere - e qui guardo il Presidente della II Commissione - un'audizione specifica magari nella quale ci può dare più dettagli riguardo al mandato dato all'ente terzo e - qui mi sento un po' anche di fare il campanilista, non basta il brand per avere un buon risultato, ho una laurea specialistica a Pavia, quindi tra Pavesi e Bocconiani non corre buon sangue, ma, al di là di questo, sicuramente sono professionisti ottimi - la possibilità di avere un'audizione nella quale si va a comprendere qual è il mandato dato e i dettagli di questa analisi e anche delle tempistiche, in maniera tale da capire che cosa arriverà, condividendo e ringraziandola per aver fatto sue, o fatto nostre, queste considerazioni.
Quindi se il Presidente della II Commissione si fa garante di questo patto tra noi due, a me va bene, ritiriamo la mozione.
Presidente - Consigliere Malacrinò ne ha facoltà.
Malacrinò (FP-PD) - Semplicemente per dare la disponibilità della II Commissione alla convocazione di una riunione.
Il Consiglio prende atto del ritiro della mozione.
Presidente - Se non vi sono altre richieste d'intervento, sono le ore 12:57, sospendiamo il Consiglio e riprendiamo i lavori alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 12:57.