Oggetto del Consiglio n. 838 del 30 luglio 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 838/XVI - D.L. n. 34: "Secondo provvedimento di assestamento del bilancio di previsione della Regione per l'anno 2021 e di variazione al bilancio di previsione per il triennio 2021/2023". (Reiezione di quattro ordini del giorno)
Bertin (Presidente) - Passiamo ora all'analisi degli ordini del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian.
Chatrian (AV-SA) - Chiedo una breve interruzione per poter analizzare i documenti che sono stati depositati.
Presidente - La sospensione è accordata. Ci aggiorniamo tra qualche minuto, grazie.
La seduta è sospesa dalle ore 10:04 alle ore 10:42.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori dopo la pausa per analizzare gli ordini del giorno. Durante la pausa sono stati anche arieggiati i locali, pertanto proporrei di non interrompere successivamente per il cambio di aria della sala e di proseguire fino alle 13.00.
Siamo all'analisi degli ordini del giorno. Ordine del giorno n. 1 presentato dal gruppo della Lega. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - In realtà non abbiamo la numerazione, perlomeno io adesso ce l'avevo qua, non so se ci è stata trasmessa, quindi è nostro, ma devo vedere a quale articolo si riferisce perché ce n'è uno sull'articolo 6, uno sull'articolo 7, uno sull'articolo 27...
Presidente - Quello sul 6.
Manfrin (LEGA VDA) - ... allora procedo all'illustrazione con l'ordine giorno collegato. Come abbiamo potuto apprendere sia dal testo che abbiamo esaminato, sia dalle audizioni fatte durante la II Commissione, per cui ovviamente ringrazio anche i colleghi che hanno permesso di poter approfondire questo testo ascoltando quello che le strutture avevano da dirci, nello specifico in questo caso abbiamo parlato con l'assessore Barmasse, e questo è l'articolo che si riferisce al finanziamento di interventi per gli anziani, e con il coordinatore Vitaliano Vitali che ci hanno dato un po' il quadro della situazione.
Con questo articolo si procede a finanziare dei contributi aggiuntivi per un totale di 400 mila euro per il pagamento delle rette in strutture socio-assistenziali, socio-sanitarie e riabilitative.
Facendo un po' il punto su questo articolo, che introduce questa misura di aiuto alle famiglie che riteniamo assolutamente corretta, abbiamo voluto provare a fare un'estensione di questo articolo. Come abbiamo avuto modo anche qui di esprimere durante l'audizione della Commissione, abbiamo evidenziato che con la legge n. 8/2020 era stata introdotta una misura che andava a supporto degli anziani ospedalizzati durante la prima fase della pandemia.
Come ricorderemo sicuramente e come ci ha ricordato anche la cronaca, eravamo arrivati ad un punto tale nel quale le strutture erano completamente chiuse, l'Ospedale era completamente saturo, non c'era possibilità di inserimento per i pazienti anziani, a quel punto era stata presa una decisione drastica, cioè quella sostanzialmente di ospedalizzare con l'invio di personale medico le strutture socio-assistenziali per anziani e assistere i degenti direttamente nelle strutture. Alcuni pazienti erano riusciti a ritornare chiaramente in una situazione di negatività rispetto al Covid, alcuni pazienti purtroppo erano deceduti e avevamo assistito a degli effetti direi assolutamente deleteri: per esempio, appunto a degli anziani che per una vita avevano lavorato, avevano pagato le tasse che giustamente venivano richieste loro per poi arrivare alla fine della loro vita e non vedersi riconosciuto nemmeno il diritto di poter usufruire della sanità pubblica.
Per ovviare a questo problema, la legge n. 8 si era posta l'obiettivo, obiettivo raggiunto, di andare a pagare quelle che erano le rette per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020 nelle strutture per coloro i quali avevano appunto contratto la positività del virus ed erano stati ospitati e curati nella struttura di riferimento.
Quella misura - e l'abbiamo chiesto, è stata fatta una domanda specifica al dottor Vitaliano Vitali e all'assessore Barmasse - non era più stata replicata, quindi gli ospiti che avevano avuto questo tipo di ospedalizzazione si erano visti coprire i costi per i mesi di marzo-aprile-maggio 2020, da quel momento in poi però non è più stata replicata quella misura, che significa che in alcuni casi, per quanto sia stato ricordato che sono state sicuramente minori a maggior ragione si è comunque proceduto a continuare l'ospedalizzazione della struttura socio-assistenziale e a procedere alla cura degli anziani direttamente nella struttura senza trasferire l'anziano in Ospedale, però evidentemente privare del servizio sanitario un anziano, dopodiché mandare anche il conto della struttura alla famiglia e a maggior ragione alla famiglia che magari addirittura ha visto il decesso dell'utente in questione è assolutamente un qualcosa che riteniamo non possa essere tollerato dall'Amministrazione regionale.
Con questo ordine del giorno pertanto chiediamo che, a fronte dell'articolo 6, e ripeto, condividendo la misura che amplia e va a intervenire sul costo delle strutture socio-assistenziali per gli anziani, e quindi va a dare un aiuto concreto alle famiglie che devono affrontare e sopportare un costo sicuramente non modico, chiediamo che si impegni il Presidente della Regione e l'Assessore competente a valutare la riproposizione delle misure che appunto prevedevano uno sgravio dei costi della retta della struttura sia per quanto riguarda coloro che sono stati positivi in futuro, oppure che siano risultati positivi in passato.
Presidente - Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.
Barmasse (UV) - Intanto ringrazio il consigliere Manfrin per l'approvazione sulla misura che abbiamo introdotto in questa legge del secondo assestamento. Invece per quanto riguarda il riferimento all'oggetto, cioè quello previsto dalla legge regionale n. 8/2020 devo fare una precisazione, nel senso che tali misure sono state prorogate fino alla fine del 2020 e questo ai sensi dell'articolo 3, comma 6 e articolo 7, comma 1, della legge regionale n. 10/2020, quindi la copertura non è stata fatta solo per tre mesi ma è stata prorogata fino a fine anno.
Per quanto riguarda invece il 2021, le misure che sono state intraprese dall'Amministrazione sono state diverse, nel senso che con la DGR n. 1333/2020 abbiamo istituito l'area sanitaria temporanea presso la struttura residenziale di Variney nel comune di Gignod, che è stata finalizzata proprio ad accogliere gli ospiti in strutture residenziali positivi.
Sia l'effetto della campagna vaccinale, sia le misure di sicurezza adottate con le ordinanze regionali, che hanno dato un numero di positivi veramente minimo all'interno delle strutture per anziani, hanno contribuito sicuramente in relazione alla diffusione del contagio, sicché ad oggi, tenuto conto della riorganizzazione del servizio territoriale come ho descritto prima. In particolare proprio l'istituzione dell'area sanitaria di Variney è stata adottata per le persone positive all'interno delle microcomunità... per noi non è necessario disporre delle proroghe relativamente alla copertura della rete dei pazienti perché è decisamente diversa la situazione del 2020 rispetto al 2021. È per queste motivazioni che le chiedo di ritirare l'ordine del giorno o al limite propongo l'astensione da parte della maggioranza.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Ringrazio ovviamente l'Assessore per la spiegazione fornita, la stessa spiegazione che avevamo chiesto in II Commissione e che non ci era stata data, avevamo chiesto con domanda precisa se le misure fossero state prorogate e il dottor Vitali ci aveva detto che le misure non erano state prorogate, quindi evidentemente la risposta non era comprensiva di questo dato, apprendiamo quindi che, per quanto riguarda i sette mesi del 2021, però in ogni caso non è stata prorogata questa misura... quello che, secondo noi, risulta è capire quante a questo punto siano state le persone ospedalizzate nelle strutture socio-assistenziali, quindi se effettivamente c'è stata anche soltanto una persona che invece di usufruire del sistema sanitario regionale oppure della struttura che lei ha ritenuto di indicare, quindi quella di Variney... partendo dal presupposto che essere curati presso l'Ospedale una è cosa e andare a essere curati presso una struttura assistenziale, checché sia attrezzata, è altra cosa... riteniamo che questa valutazione in ogni caso vada fatta. Ripeto: è una valutazione che noi proponiamo e non è un impegno stringente ma se fosse possibile fare una valutazione su quanti casi ci siano stati di persone che non hanno potuto usufruire della sanità e sono stati curati nelle strutture, evidentemente riteniamo che questo sia un impegno assolutamente condivisibile. Noi quindi riteniamo di non dover ritirare l'ordine del giorno e quindi chiediamo appunto di votare favorevolmente per questo tipo di impegnativa.
Presidente - Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 14
Favorevoli: 14
Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'ordine del giorno non è approvato.
Ordine del giorno n. 2, sempre della Lega. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Riprendiamo anche qui una questione che è stata trattata sia nella scorsa legislatura sia in questa con delle iniziative ad hoc relative appunto alle erogazioni che vengono fatte ai sensi della legge n. 23/2010.
Come abbiamo avuto modo di discutere in quest'aula, c'è una previsione di legge che agli articoli 13, 14 e 15 della legge regionale n. 23/2010 prevede una serie di erogazioni per le famiglie, con particolare attenzione alle famiglie con figli, una serie di erogazioni che prevede una particolare attenzione verso gli anziani e un articolo che prevede invece un rimborso delle spese sanitarie.
L'articolo 7 che viene proposto e che quindi va a prevedere dei nuovi fondi a disposizione dell'articolo, quindi 300 mila euro in più, è sicuramente anche qui una misura che ci vede assolutamente favorevoli. Quello che però abbiamo denunciato in quest'aula e lo abbiamo ripetuto più volte è poi l'utilizzo, sapere che cosa si fa poi dei fondi che vengono proposti quando poi vengono assegnati e vengono erogati dalle assistenti sociali.
Come abbiamo avuto modo di chiedere durante l'audizione in II Commissione, giustamente ci è stato detto che le erogazioni vengono fatte a seguito di un progetto e c'è una Commissione che le valuta, siamo assolutamente favorevoli a questa valutazione con la Commissione, ci chiediamo a questo punto come sia possibile, riprendo un pezzo di quello che era stato il mio intervento sull'interpellanza proprio su questo tema, che a fronte di una limitazione all'articolo 13 di massimo 2.500 euro all'anno vengano fatte erogazioni per 4.500, 2.791, 3.675, 2.946, 3.800, 2.007, 2.006 e più erogazioni durante l'anno a fronte del fatto che c'è un limite di erogazione.
Allora va benissimo dire che c'è la verifica della Commissione, c'è la verifica alla coerenza del progetto e che i soldi non vengono dati direttamente dagli assistenti sociali, ci mancherebbe. È chiaro però che, se così è, allora c'è un problema sia sulla Commissione, sia sul progetto, perché se io posso erogare al massimo 2.500 euro a persona in un anno e vengono fatte le erogazioni superiori, peraltro ricordo, a seguito della mia richiesta di accesso agli atti per capire sulla base di che cosa erano stati erogati quei soldi, la risposta che mi era stata data è: "ma non possiamo andare adesso a entrare nel merito, però possiamo dirvi che indicativamente c'era anche l'acquisto di mobilio in queste erogazioni".
Considerando che abbiamo visto che, per esempio, invece in questo articolo 13 e nell'articolo 14 anche qui sussistono le stesse limitazioni e queste dovrebbero essere limitate alle famiglie che hanno dei minori e abbiamo evidenziato anche qui in aula che è stata fatta più di un'erogazione, anzi, numerosissime erogazioni a famiglie che figli non ne hanno, ci troviamo evidentemente di fronte a un problema che riguarda appunto i controlli che vengono effettuati.
Sulla base di questi accertamenti e di queste evidenze che abbiamo portato all'attenzione dell'Aula, a fronte dell'articolo 7 che va a rimpinguare il capitolo e quindi aumentare la spesa di 300 mila euro chiediamo con quest'ordine del giorno che si predispongano le opportune verifiche con chiaramente i competenti uffici per accertare che erogazioni che vengono fatte sugli articoli 13, 14 e 15 della legge regionale n. 23/2010 vengano concesse secondo quanto viene disposto dalla legge e si eviti quindi di sprecare i fondi o per persone che non ne hanno diritto, quindi famiglie senza figli su un capitolo che in realtà riguarda l'erogazione per le famiglie con figli, o che addirittura eccedono il limite che è stabilito dalla legge, articolo 13, 2.500 euro, c'è una delibera di Giunta che lo specifica e quindi si vada chiaramente a erogare fondi che non è necessario erogare.
Presidente - Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Barmasse a cui passo la parola.
Barmasse (UV) - Intanto ringrazio nuovamente il consigliere Manfrin per la condivisione dell'articolo 7 che sono ulteriori sostegni per le famiglie che sono essenziali in questo momento.
Per quanto riguarda invece nello specifico l'ordine del giorno, devo dire che, per quanto riguarda le segnalazioni che lei ricordava in questo momento, io stesso avevo fatto fare dei controlli e risultavano comunque le assegnazioni corrette dal punto di vista della norma, perché i controlli richiesti sui contributi di cui agli articoli 13, 14 e 15, legge regionale n. 23, vengono comunque effettuati a tappeto in via preventiva dalla struttura competente. Dopodiché abbiamo anche analizzato i casi nello specifico. Gli esiti dei controlli sono comunque trasmessi alla Commissione di valutazione delle domande pervenute, che esprime parere obbligatorio e vincolante sulla concessione dei contributi ai sensi dell'articolo 16 della legge regionale n. 23/2010. I controlli quindi come le dico vengono fatti, abbiamo anche fatto dei controlli sulle sue segnalazioni che comunque dal punto di vista normativo e procedurale sono risultati corretti.
Consigliere, le chiedo pertanto di ritirare questo ordine del giorno o propongo l'astensione alla maggioranza.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Come immagino potrà supporre, non ritirerò quest'ordine del giorno, porteremo chiaramente al voto questo testo e a questo punto, visto che giustamente viene detto che non ci sono problematiche nel merito, faremo le dovute richieste di accesso agli atti su ogni singola erogazione che abbiamo evidenziato essere fuori dalla norma e faremo le nostre opportune verifiche in maniera che così se non c'è nulla da nascondere, ci venga consegnato il materiale, e lo vedremo già soltanto in questa fase se ci verrà consegnato o meno e sarà sintomo della regolarità di questa erogazione, dopodiché andremo a discutere sulla regolarità o meno di un'erogazione, faccio a titolo di esempio, di 4.000-5.000 euro quando una delibera di Giunta dice che non si può erogare più di 2.500 euro per anno.
Se voi ritenete che sia opportuno questo, ne prendiamo atto ma faremo i dovuti accertamenti.
Presidente - Metto in votazione l'ordine del giorno n. 2. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti : 11
Favorevoli: 11
Astenuti: 24 (Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rollandin, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'ordine del giorno non è approvato.
Ordine del giorno n. 3, sempre della Lega, all'articolo 18. Per l'illustrazione, si è prenotato il consigliere Perron, ne ha facoltà.
Perron (LEGA VDA) - Il mio intervento sarà in due parti: la prima è una considerazione, la seconda sarà l'impegnativa ovviamente che chiediamo al Governo.
La considerazione: stiamo parlando del tema del tiro al volo, che avevamo affrontato già con una mozione ad hoc firmata in questo caso ovviamente dal nostro gruppo Lega, primo firmatario il collega Brunod, il 23 giugno e chiedeva appunto l'impegnativa per il Governo regionale di stanziare nell'assestamento di bilancio i fondi per finalmente l'approvazione e la realizzazione di questo progetto. La mozione era stata votata dai proponenti, dai colleghi dell'opposizione di Pour l'Autonomie e poi era stata bocciata dalla maggioranza.
Esprimiamo quindi soddisfazione perché a distanza di meno di un mese le nostre motivazioni sono poi state ritenute all'analisi successiva valide, quindi esprimiamo soddisfazione, il Governo ha destinato le risorse necessarie. Anche su questo due considerazioni: siamo certi che la discussione in Consiglio in generale sui temi importanti sia sempre sinonimo di trasparenza e democrazia e allo stesso tempo crediamo che senza il focus che abbiamo posto sulla mozione, quindi sul tema, avremmo rischiato di essere ancora in quella che è un po' una palude riguardo al progetto, perché ricordo - e non farò altre considerazioni su questo perché già ne è stato ampiamente dibattuto - che era un progetto che andava avanti dal 2016 riguardante Châtillon e in generale invece arrivavamo quasi ai vent'anni, quasi a una generazione.
Detto questo, la parte della considerazione, passo alla parte dell'impegnativa proseguendo nel solco della trasparenza e della funzione di controllo a cui la minoranza, facendo il suo mestiere, deve dedicarsi, chiediamo di audire presso le Commissioni competenti i soggetti coinvolti, questo anche perché a mezzo stampa, pochi giorni fa abbiamo appreso di una variazione in corso, in corsa anche facendo il gioco di parole, dell'accordo di programma e quindi su ciò e su altri aspetti potremmo avere contezza in sede di Commissione, nelle sedi opportune così da avere maggior conoscenza e dibattito ancora su questo tema che, ripeto, per fortuna, pare essere arrivato in porto. Questo quindi chiediamo al Consiglio.
Presidente - Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Marzi.
Marzi (AV-SA) - Allora gli ordini del giorno hanno caratteristiche soprattutto politiche, quindi, di conseguenza, nel dibattito politico è assolutamente lecito che ognuna delle parti porti avanti le proprie istanze collegate anche alle tesi che sottostanno alle istanze stesse. C'è però un aspetto che è fondamentale e che contraddistingue - e molti colleghi Consiglieri lo sanno - la differenza sostanziale tra essere in maggioranza ed essere in minoranza.
Buona parte delle iniziative che vengono poste in essere in Consiglio sono delle iniziative di indirizzo e in quanto tali devono poi essere recepite da chi governa, che governa un po' per tutti tanto per essere chiari, per cui, come giustamente da voi richiamato, avete portato in Consiglio regionale un'iniziativa che prevedeva tutta una serie di interventi su un'opera quale quella del tiro al volo, che, tra l'altro - e questo la renderà lieto, collega Perron -, travalica sia la mia che la sua esperienza regionale perché la questione "tiro a volo" del Comune di Châtillon è una questione che riguarda la Media Valle - perché se facciamo dei ragionamenti anche transcomunali in realtà parte in quella zona ancor prima che dal Comune di Châtillon - da un po' di tempo e sicuramente da più tempo rispetto a quanto io e lei abbiamo l'onore di calcare queste assi e di coprire con le nostre terga codeste sedie.
Dato questo presupposto, sicuramente il merito di quanto noi oggi andiamo ad approvare parte da lontano e vede tutta una serie di incastri, però per dare anche delle connotazioni temporali, perché giustamente lei le ha richiamate, bisogna partire dal presupposto che quanto, ad esempio, richiamato dal collega Carrel durante l'intervento in dibattito generale sull'attuale disegno di legge... giustamente dice: "ci è stato detto - e lo ha detto anche il relatore di minoranza, il collega Aggravi - che c'erano circa 150 milioni di euro di richieste e che a tutti gli effetti poi dopo questi 150 milioni di euro di richieste si sono dovute "sintetizzare" nei 72.118.000 euro disponibili".
Nella data nella quale lei e il collega Brunod giustamente avete portato l'istanza oggetto di quest'ordine del giorno, cioè in poche parole l'impegno da parte del Governo di dar corso alla progettazione per quanto riguarda il tiro a volo, noi eravamo ancora nella fase in cui, a fronte di due bocche, c'era solo una pagnotta di pane, perché tanti sono i rapporti tra 150 milioni di euro e 72 milioni di euro disponibili, tanto per essere chiari. Non eravamo assolutamente ancora nella condizione di poter, pur avendo espresso il Consiglio e tanti Consiglieri di maggioranza e di minoranza l'assoluto interesse e sensibilità, compreso il Comune di Châtillon, nei confronti di questa importante opera di interesse regionale a matrice sportiva: come dire, il Governo non era ancora nella condizione di poter sapere come riuscire a far fronte a tutte le necessità e a tutti gli indirizzi del caso.
Questo indirizzo, tra l'altro, oltre a essere datato e quindi ad aver espresso la forte volontà nei confronti di questo importante intervento sul territorio in Media Valle e in particolar modo del Comune di Châtillon, richiedeva anche, tanto per essere chiari, un'immediata disponibilità economica perché, come ho detto quando sono andato in replica, i criteri di riferimento per i quali abbiamo cercato di muoverci sono: 1) le priorità, 2) la possibilità di spesa. Uno dei motivi per i quali si può intervenire pertanto è legato al fatto che, essendoci una legge dedicata, la 16, nel momento in cui il Comune di Châtillon ci manda la variazione dell'accordo di programma, che, tra l'altro, dovrebbe definirsi entro la fine di questa settimana, credo che il Comune di Châtillon debba andare in Consiglio entro la fine di questa settimana, penso oggi... tra l'altro, variazione che è ovviamente di iniziativa comunale perché la proprietà dei terreni sul quale verrà costruito il tiro a volo è naturalmente di proprietà comunale, e richiesto anche dalla FITAV, che è l'altro soggetto coinvolto, è possibile intervenire con la messa in disponibilità dei fondi del DL 34.
Da un punto di vista temporale politico, pertanto le ho connotato il fatto che le chiederò di ritirare l'iniziativa oppure la maggioranza si asterrà. Da un punto di vista tecnico, rispetto quindi alle possibilità che vengono poste in essere rispetto all'accordo di programma in variazione, sicuramente ci saranno tutte quante le possibilità: qualora sia necessario di confrontarsi ancora su questo tema lo possiamo fare in piena autonomia, come tutti, ognuno per la propria parte e per il ruolo che ricopre in questo Consiglio ha sino ad ora fatto.
A mio modesto avviso, quello che andiamo a fare rispetto al tiro a volo di Châtillon con il DL 34 è un successo del territorio, in prima istanza del Comune di Châtillon, una forma di rispetto nei confronti sia sportivi che turistico-ricreativi nei confronti di quella zona ed è un successo di tutto quanto il Consiglio: Consiglio inteso in quanto organo e quindi andando anche a dare merito di tutto l'impegno che chi è stato qui prima di noi in ogni sede ha avuto e ha cercato di fare rispetto a questa opera.
Altra cosa, e poi chiudo, ci sono tutta una serie di interventi che vengono posti in essere finalement rispetto alla legge n. 16 con questo DL e con quanto previsto all'interno dei fondi che verranno posti in essere per la 16 stessa: finalmente si interviene per quanto riguarda il lotto 1 e il lotto 2 del Palaindoor, andando di fatto a dare piena concretezza alla scelta che è stata fatta con l'interesse regionale nei confronti del Palaindoor come struttura sportiva; si interviene finalement rispetto ad una scelta che è datata 2018 nel portare il Tesolin a interesse regionale, quindi di fatto interveniamo mettendo in essere dei fondi per fare in modo che anche la pista di atletica del Tesolin possa rivedere la luce, e facciamo anche gli auguri a una nostra atleta che, avendo calcato quella pista, nel corso dei prossimi giorni sarà impegnata alle Olimpiadi di Tokyo, e poi una serie di interventi su altri Comuni sempre legati a interventi previsti finalement nei confronti di tutta una serie di impianti sportivi di interesse regionale.
Per questo motivo io credo che, nel momento in cui andremo a votare e ad approvare il DL n. 34 tutto quanto il Consiglio, tra l'altro, dando seriamente la possibilità di mettere in spesa questi fondi e quindi di risolvere finalmente questi problemi, avrà ottenuto un risultato trasversale e a favore della comunità valdostana e del mondo dello sport valdostano.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.
Rollandin (PA) - Questa presa di posizione da parte dell'Assessore la possiamo capire come esigenza di allargare i contorni del vaso, ma mi sembra che la richiesta che è stata fatta sia molto semplice e generosa, si chiede di poter avere un'audizione che di solito non si nega a nessuno, non è che qui abbiamo detto è merito di... Hanno fatto le proposte e noi abbiamo aderito già allora a questo intervento che lei adesso ha riproposto a livello storico per dire che sicuramente su quello è da tempo che si parla. Finalmente si arriva a un risultato, il fatto di poter fare una discussione che chiaramente non deve essere a questo livello ma in Commissione mi sembrava un aspetto che non disturba nessuno, non dà meriti a nessuno se non a chi giustamente ha risollevato il problema in termini molto pacati, mi sembra un po' strano il fatto di non accedere ad avere un incontro con la Commissione competente, effettivamente mi sembra esagerato.
Lei ha correttamente riproposto storicamente quello che è avvenuto, quello che è successo, però oggi siamo a prendere in considerazione il positivo felicitando il fatto che si sia trovato quel miliardo e fischia per andare a (incomprensibile) quella situazione, però io chiederei obiettivamente di lasciare che ci sia una giusta valutazione nella Commissione competente e mi fermo qui, però non si tratta di dire (incomprensibile) e come si potrà andare avanti oltre il (incomprensibile).
Noi quindi voteremo naturalmente quest'ordine del giorno perché è di una linearità francamente che diventa difficile dire di no, si tratta solo di avere (incomprensibile).
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Perron, ne ha facoltà.
Perron (LEGA VDA) - Premesso che speriamo di non aver aggravato il problema della fame del mondo con la mozione che abbiamo fatto, mi fa specie vedere giustamente l'assessore Marzi che fa sì con la testa quando il collega Rollandin parla esprimendo una tesi contraria alla sua e l'Assessore dice: "sì, ha ragione". In effetti, qua è una richiesta molto semplice di audizione nelle Commissioni competenti, a noi pare veramente una cosa di normale amministrazione, quindi porteremo al voto ovviamente la nostra posizione, è chiara, la vostra pure, mettiamola al voto.
Presidente - Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 3. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti : 14
Favorevoli: 14
Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'ordine del giorno non è approvato.
Ordine del giorno n. 4, sempre della Lega e ultimo sul DL n. 34. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin per l'illustrazione, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Come abbiamo fatto su altri articoli, anche qui abbiamo colto uno spunto, l'articolo in questione su cui abbiamo collegato il nostro ordine del giorno è il 27: "Interventi a favore dei Comuni per l'adeguamento e la ristrutturazione e realizzazione di opere minori di pubblica utilità ".
Abbiamo quindi voluto riprendere in quest'aula un dibattito che c'era già stato relativamente ai PUC (Piani di Utilità Comunale), che sono - lo dico a beneficio chiaramente di chi ci ascolta, oltre che dei colleghi in aula - dei piani che in tutta Italia sono stati attivati dai Comuni per coinvolgere i percettori di reddito di cittadinanza che sono obbligati a fare almeno otto ore di servizio per la propria comunità alla settimana e sono peraltro anche estensibili a sedici ore.
Questi Piani di Utilità Comunale, lo avevamo verificato quando abbiamo trattato il tema in quest'aula, in Valle d'Aosta hanno una particolarità, cioè siamo l'unica Regione che non ha attivato neanche un Piano di Utilità Comunale. Questo cosa significa? Significa che i dati che ci erano stati forniti dall'assessore Bertschy di 1.656 persone che hanno percepito il reddito di cittadinanza neanche una di queste ha restituito quello che la comunità ha erogato alla persona e nello specifico non ha restituito non dico in termini di denaro ma perlomeno in termini di impegno personale.
Io credo che il rispetto anche per quanto viene fatto dai servizi sociali e dalla legge appunto che ha introdotto il reddito di cittadinanza passi anche da questi piccoli progetti anche banalmente appunto, da una parte, per restituire quello che viene erogato dalla comunità e, dall'altra, per fare in modo che in maniera duplice - questo non l'ho scritto ma ritengo sia utile anche dirlo - da una parte, la persona che percepisce il reddito si senta utile alla comunità e quindi acquisisca anche una professionalità nel dare un servizio, dall'altra parte magari anche - ma lo dico così en passant - queste sedici ore di lavoro settimanali impediscano di lavorare in nero. Eventualmente quindi che il reddito di cittadinanza venga percepito perché effettivamente non si lavora e non perché si fa servizio da altre parti... come purtroppo tantissime inchieste della Guardia di Finanza e non solo hanno potuto accertare.
Con quest'ordine del giorno quindi abbiamo ritenuto utile, a fronte dei dati che ci erano stati forniti a marzo 2021, di impegnare questo Consiglio, di impegnare il Presidente della Regione e l'Assessore competente a fare in modo che... com'è già stato detto l'altra volta, è chiaro che sono i Comuni che devono attivare questi progetti, e quindi non è la Regione che li attiva in prima persona ma, come giustamente è stato ricordato, sono i servizi sociali, per tramite anche dell'Ufficio dell'impiego, il vecchio Ufficio di collocamento, che devono attivare questo tipo di progetti in sinergia... qui si parla appunto di unione tra Enti locali, in sinergia tra loro devono attivare questi progetti e fare in modo che questi progetti possono essere utili alla comunità e quindi si portino avanti dei piccoli lavori di utilità sociale, delle piccole manutenzioni, la cura del verde, piuttosto che la riparazione di alcuni magari elementi, le tinteggiature, sono tantissimi i progetti che sono stati attivati, quindi fare in modo che si arrivi tramite quest'ordine giorno a interessare i percettori di reddito di cittadinanza, li si coinvolga, si coinvolgano i Comuni di tutto il territorio regionale e si permetta appunto di avere un'erogazione di lavoro che sicuramente può restituire una parte di quanto erogato alla comunità e, dall'altra parte, che faccia sentire coinvolte le persone che percepiscono reddito.
Presidente - Per il Governo, ha chiesto la parola l'assessore Marzi.
Marzi (AV-SA) - Rispetto all'ordine del giorno, che ha un'impegnativa molto chiara su un aspetto che, ovviamente, è già stato trattato sia con il collega Bertschy che con il collega Barmasse, rimane assolutamente da parte del sottoscritto e anche in rappresentanza del Governo - poi magari uno dei due colleghi può ampliare la risposta da questo punto di vista - l'attenzione rispetto a quanto da lei citato.
C'è un punto però che è il fatto che quest'ordine del giorno prende spunto da un articolo, il 27, che per sua stessa natura di fatto invece fa riferimento a investimenti allo stato puro: l'articolo 27 parla di opere e di interventi per il tramite dell'economia posta in essere da parte delle imprese coinvolte; è stata anche richiamata, da parte dei colleghi che hanno preso la parola durante il dibattito in fase sia di presentazione dei relatori, sia da parte dei colleghi che sono intervenuti in fase di dibattito generale... l'assoluta necessità, a proposito delle risorse poste in essere nel rapporto tra Regione autonoma Valle d'Aosta e Comuni valdostani, di dare la possibilità anche ai Comuni valdostani di poter "programmare" i loro interventi e di poterlo fare non tanto in parte in Titolo I della spesa, quindi in parte corrente, ma soprattutto per il Titolo II della spesa.
Dato questo presupposto, che però è fondamentale e sostanziale rispetto all'ordine del giorno che stiamo richiamando, l'articolo 27 esplicita in maniera scientifica la possibilità data con le risorse poste in essere ad oggi, cioè 11.450.000 euro, per i Comuni valdostani di fare nel periodo 2022-2023 degli interventi in termini di opere pubbliche, quindi al di fuori dell'ordinaria amministrazione. Di conseguenza, questo tipo di necessità viene giustamente incardinata nell'applicazione dell'avanzo rispetto al Titolo II della spesa, in particolar modo con l'articolo 27. Per quanto posto in essere i PUC a maggior ragione sono invece normalmente attività ordinarie e normalmente pagate con giustamente la parte corrente della spesa.
Restando assolutamente fondamentale la possibilità e la parte dei Comuni di intervenire nell'attivazione dei PUC come previsto, l'articolo 27 in particolar modo è il risultato a un'azione "straordinaria " messa in atto nel corso di questi mesi che ha visto chiedere ai Comuni valdostani quali erano le loro principali necessità e le risposte che si sono avute in termini di 509 interventi richiesti per un totale di 529 milioni di euro di richieste: guarda caso, hanno caratteristiche fortemente incentrate per 58.6 milioni di euro per la mitigazione del rischio idrogeologico; gli altri 471 milioni di euro sono soprattutto legati, per 90 e più milioni di euro, all'adeguamento funzionale e strutturale e impiantistico di immobili di cui anche l'ordine del giorno precedente, la riorganizzazione di spazi pubblici e di aree verdi per 64 milioni di euro e il miglioramento dell'accessibilità e della mobilità per 309 milioni di euro. Il totale fa 529 milioni di euro.
È stata anche fatta la richiesta di dare la possibilità ai Comuni di intervenire: per questo motivo, con l'articolo 27 che è stato oggetto di forte concertazione, si dà la possibilità di intervenire per 150 mila euro su un biennio su opere per questo importo totale degli importi di riferimento. Quello di cui ci si è resi conto è che il 30 percento degli interventi al di sotto dei 5 milioni di euro richiesti si incardinava su una cifra di 150 mila euro. Se voi andrete a fare la moltiplicazione di 150 mila per 73 più 500 mila euro messi in disponibilità per il Comune di Aosta, vedrete che il totale fa 11.450.000 euro.
Proprio questo articolo pertanto interviene sulla necessità rispetto all'utilizzo di Titolo II della spesa, quindi degli investimenti e pertanto in teoria anche di quanto previsto di norma per l'utilizzo dell'avanzo... per fare in modo che i Comuni abbiano la possibilità, rispetto a questo tipo di interventi - quindi interventi straordinari in termini di opere pubbliche e di sostegno anche del tessuto economico e delle imprese su questo tipo di opere -, di fare un minimo di programmazione e di spesa in autonomia. Secondo me, pertanto è corretto lasciare la possibilità di farlo rispetto alle necessità territoriali.
Nel caso poi specifico dei PUC, come richiamato, essi sono fondamentali ma sono previsti soprattutto per quanto riguarda attività ordinarie in piena autonomia comunale spesate sulla parte corrente. Per questo motivo chiederei al collega Manfrin, mantenendo l'assoluta centralità della richiesta da lui fatta, lo stesso vale per quanto riguarda l'assoluta centralità dell'ordine del giorno precedente, e penso che il collega Grosjacques non avrà nessun tipo di problema, qualora sia necessario, a convocare la Commissione che presiede, anche perché ha sempre dimostrato, come tutti i Presidenti di Commissione, la massima trasparenza nei confronti del Consiglio... idem come sopra, pur essendo centrale la richiesta di quest'ordine del giorno... sono due argomenti completamente diversi, la possibilità di intervenire in parti correnti per attività ordinarie e quanto previsto invece dall'articolo 27, che prevede di spendere con programmazione su un biennio e di fare opere pubbliche in maniera al di fuori dell'ordinario.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Io rimango sempre affascinato dall'eloquio del collega Marzi che posso apprezzare fin dal 2015. C'è un punto che mi "stuzzica" particolarmente, assessore Marzi: il punto è che lei nel suo intervento precedente in risposta al mio collega giustamente ci rende edotti di una cosa che magari molti non conoscono all'interno di quest'aula, cioè che gli ordini del giorno sono impegni eminentemente politici e io mi sento di concordare nella maniera più assoluta con lei.
Poi impiega l'85 percento, ma facciamo anche l'87 percento del suo intervento per spiegarmi che quest'ordine del giorno non va votato perché si riferisce in realtà a una parte di investimento o a una parte corrente che non è coerente rispetto all'articolo 27.
Assessore, io vorrei richiamare la sua attenzione su un particolare: qui si parla giustamente nell'articolo 27 di opere minori di pubblica utilità. Lei ha sicuramente fatto un intervento che è ineccepibile, quindi giustamente ci dice quello che viene finanziato con i PUC, che peraltro è soltanto l'assicurazione per il personale che dovrà lavorare e che dall'altra parte è già pagato purtroppo dalle tasse di tutti noi... non rientra all'interno di questo tipo di finanziamento. Benissimo, grazie Assessore per la spiegazione, tendenzialmente ci eravamo già arrivati anche noi perché abbiamo letto l'articolato.
Quello che volevamo introdurre invece noi con quest'ordine del giorno è far seguito a questo articolo dove si parla appunto di opere di pubblica utilità, siano esse minori siano esse strutturali o meno, e collegare a queste opere di pubblica utilità, che giustamente vengono finanziate con questo articolo, altre opere di pubblica utilità che sono i Piani di Utilità Comunale (i PUC), quindi si vuole procedere a fare delle opere e a concedere la possibilità ai Comuni di fare delle opere di pubblica utilità minori, benissimo, siamo tutti assolutamente contenti, ma bisogna assolutamente passare tramite un coinvolgimento dei percettori del reddito di cittadinanza. Il modo migliore per presentare questa necessità era questo articolo, era quello più centrato secondo noi, è evidente che non parliamo chiaramente di disposizioni finanziarie, ma parliamo invece di impegnativa politica e l'impegnativa politica è chiedere che il Presidente della Regione e l'Assessore competente si facciano promotori con il Centro per l'impiego e con i servizi sociali per fare in modo di promuovere fra gli Enti locali la necessità di intervenire e attivare dei PUC e coinvolgere i percettori di reddito di cittadinanza in Piani di Utilità Comunale nei vari Comuni.
Io credo, Assessore, che sia un'impegnativa assolutamente condivisibile, oggettivamente non vedrei una motivazione solida per non votarla, se lei ritiene di voler lavarsi la coscienza con il dire: "eh no, però il finanziamento qui di questo articolo è una cosa, invece l'impegno politico è un'altra", va bene, si lavi pure la coscienza, però, secondo me, qui siamo a fronte di un impegno concreto e penso che tutti i Comuni saranno felici di avere qualche decina di persone che prestano la loro opera per otto-sedici ore la settimana e si rende disponibile per i lavori di pubblica utilità. Lo volete fare? Bene, c'è quest'ordine del giorno, non lo volete fare? Beh, votate contro e poi rispondetene chiaramente ai Valdostani.
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (AV-SA) - Probabilmente la formulazione dell'ordine del giorno ha creato un po' di problemi nell'interpretare infine l'impegno. Direi così, noi lo stiamo già facendo perché l'impegno ce l'aveva già dato nella precedente interpellanza, nel senso che avevo risposto a nome anche del collega Barmasse che era una cosa sulla quale bisognava intervenire e dare attivazione al lavoro che andava fatto, quindi lo stiamo facendo, ci asterremo ma l'interpellanza aveva già dato mandato a fare.
Il lavoro è un tema importante, c'è una riforma importante che ha cambiato un sistema di lavoro sulle politiche attive, ci sono persone che oggi percepiscono il reddito di cittadinanza, ovviamente non tutti quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza devono restituire progetti utili alla collettività ma, rispetto a una serie di queste persone, ci si sta attivando.
È stata fatta la comunicazione ai Comuni, ci sono una serie di problemi legati all'organizzazione di questi progetti dati dalla residenza, tutte cose sulle quali si sta lavorando e direi che nel mese di settembre restituiremo al collega Manfrin che ha attivato le iniziative precedenti e alla V Commissione consiliare una relazione per dire dove si è arrivati e che cosa si sta facendo.
Rispetto a questo, quindi il tema dei lavori di utilità sociale sulle fragilità e soprattutto sulle persone in particolari situazioni riguarda più settori di intervento, stiamo riorganizzando i lavori di utilità sociale e stiamo facendo un lavoro che deve vedere coinvolti sia i Comuni che ovviamente i centri di impiego e i servizi sociali per dare una risposta definitiva a partire già dal prossimo autunno.
Il lavoro, proprio perché se n'è parlato qui, è stato sollecitato, c'è stato un incontro con l'assessore Barmasse con le strutture politiche sociali e quelle dei centri di impiego per dare continuità agli impegni che abbiamo assunto qua.
Presidente - Apro la votazione sull'ordine del giorno n. 4. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti : 14
Favorevoli: 14
Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
L'ordine del giorno non è approvato.
Adesso passiamo all'analisi dell'articolato della legge. Ricordo che sono stati depositati sei emendamenti dalla II Commissione e un emendamento dai consiglieri Aggravi e Carrel ed è stato modificato un sub-emendamento sottoscritto anche dalla maggioranza. Passiamo pertanto alla votazione articolo per articolo. Pongo in votazione l'articolo n. 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 21
Favorevoli: 21
Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo 1 è approvato.
Articolo n. 2. Stesso risultato. L'articolo n. 3 sostituito dall'emendamento della II Commissione lo metto in votazione? Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Per chiedere il voto segreto a nome del gruppo Lega sia sull'emendamento che poi sull'intero articolo.
Presidente - Si vota solo l'emendamento perché è sostitutivo, pertanto voto segreto su questo emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 12
L'emendamento è approvato.
Pongo in votazione l'articolo n. 4. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo n. 4 è approvato all'unanimità.
Pongo in votazione l'articolo n. 5. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo n. 5 è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo n. 6. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo n. 6 è approvato all'unanimità.
Articolo n. 7. Stesso risultato. Articolo n. 8. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 9. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti : 21
Favorevoli: 21
Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo n. 9 è approvato.
Articolo 10. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 11. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo n. 11 è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo n. 12. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 21
Favorevoli: 21
Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo n. 12 è approvato.
Metto in votazione l'articolo n. 13. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo n. 13 è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo n. 14. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti : 32
Favorevoli: 32
Astenuti: 3 (Baccega, Carrel, Rollandin)
L'articolo n. 14 è approvato.
Articolo 15. C'è una richiesta di intervento da parte della consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Soltanto alcune osservazioni a proposito di questo articolo che prevede alcuni necessari interventi di edilizia scolastica per i quali forse si sarebbe anche potuto fare uno sforzo in più. È importante che con l'assestamento si intenda affrontare l'annoso problema della carenza di palestre per la città di Aosta e in particolare per lo svolgimento delle attività di educazione motoria delle varie istituzioni scolastiche. In questo articolo tra le altre cose si stabilisce la costruzione di una palestra per incominciare, a cui dovrà far seguito prossimamente anche l'impegno per la realizzazione di altre strutture che sono ormai indispensabili. Nell'articolo non si dice dove verrà realizzato l'edificio, ma nella riunione di Commissione di due giorni fa abbiamo appreso che l'intenzione è di costruirla in prossimità della Cidac.
Ora, questa soluzione pare presentare delle criticità e sarebbe bene valutare ancora con attenzione. Si tratta infatti di una zona abbastanza distante dalle scuole che dovrebbero usufruire della struttura: sappiamo che le ore di educazione motoria durano 50 minuti, due moduli sono 100 e 20-25 se ne andrebbero per gli spostamenti. Se si aggiunge che varie classi hanno degli alunni con disabilità, i tempi di spostamento aumentano sensibilmente, senza contare poi il problema dell'inverno o del maltempo. Auspichiamo quindi che si approfondisca ancora la valutazione della zona indicata per la nuova palestra e soprattutto che per le altre strutture che dovranno essere realizzate in futuro si preveda di individuare delle aree il più possibile vicine alle scuole. Questa quindi è l'osservazione sull'articolo che comunque va nella direzione di prendere in carico questo problema.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Distort, ne ha facoltà.
Distort (LEGA VDA) - Mi allineo alle osservazioni esposte dalla collega Minelli da un punto di vista che voi immagino conosciate, la deformazione professionale è forte su di me, per cui, quando io leggo: "costruzione di una palestra nel Comune di Aosta" e a una richiesta in Commissione ci è stato detto: "vicino alla Cidac ", io mi chiedo che progetto urbanistico c'è sotto, diventa fondamentale perché o trattiamo in questa sede una visione urbanistica, oppure lasciamo alla casualità del reperimento di aree, per cui diventa interessante avere un approfondimento, perché, di conseguenza, alle scelte ovviamente ci sono gli effetti di secondo ordine. Con questo noi non ci esprimiamo a favore, non ci spremiamo contro, non esprimiamo una posizione, con questo mio intervento veramente metto all'attenzione dell'Aula il tema di una visione in ambito urbanistico.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.
Sammaritani (LEGA VDA) - Sarò molto breve anch'io sulla linea di quello che ha detto il collega Distort, non vorrei urtare la sensibilità dell'assessore Caveri, perché l'ho già fatto con il mio ordine del giorno sul DEFR nel mese di aprile, però ho l'impressione - e questo viene convalidato anche dall'intervento della collega Minelli - che si stia navigando ancora una volta a vista su un tema come quello della programmazione invece dell'edilizia scolastica, che è un tema su cui non si può navigare a vista, non si può essere legati all'emergenza.
Proprio uno di questi interventi che prevede questo articolo... e io condivido perfettamente quell'intervento naturalmente perché ne sono stato il promotore: parlo di quello della ristrutturazione dell'edificio scolastico di via Torino, ci dà il segnale che effettivamente bisognerebbe programmare e programmare in modo scientifico come andrebbe fatto nel 2021 naturalmente e non avere un'agenda dettata dall'emergenza tanto che in effetti, se così si fosse fatto a proposito di quell'edificio, forse non avremmo dovuto costruire un altro edificio che sembra provvisorio e diventerà permanente come sempre, non si sarebbe occupato altro territorio e avremmo avuto probabilmente la possibilità di far fronte anche a un'emergenza come quella del Covid che nessuno poteva prevedere, per carità, ma forse è sempre meglio prevenire che curare.
Anche questa volta quindi temo che si stiano mettendo soldi un po' così, per certi versi, a casaccio, quindi ribadiamo il concetto: bisogna programmare, programmare in modo molto serio, fare attenzione a quello che si fa, perché non basta pensare al calo demografico, eccetera, bisogna pensare anche a quali scuole vanno sviluppate, quali invece probabilmente nel tempo ridurranno il numero delle presenze, insomma c'è tutto uno studio da fare che prevede delle competenze molto elevate e che io temo in questo momento non siano quelle che stanno dettando l'agenda. Ribadiamo quindi questo concetto con forza.
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Caveri, ne ha facoltà.
Caveri (PA) - Io non mi offendo affatto nel rappresentare una situazione che ho ereditato e che per l'edilizia scolastica è abbastanza caotica e non si risolverà in tempi brevi per la semplice ragione che alcune scelte del passato sono state probabilmente sbagliate e oggi ci troviamo di fronte a una situazione che è oggettivamente difficile, difficile per le risorse economiche perché alcuni interventi che dovremo fare sulle scuole di Aosta dove la criticità riguarda proprio le scuole che deve costruire la Regione, quindi le scuole superiori, ma anche per risorse umane... oggi i Lavori pubblici, come potrebbe spiegare meglio di me l'assessore Marzi, non sono in grado di gestire una numerosità di cantieri in contemporanea, senza parlare del fatto che la logica all'italiana degli appalti al ribasso porta a quelle situazioni ben visibili nel Liceo scientifico Bérard vecchio, che sta agonizzando di fronte a imprese che lavorano con 2-3 operai con difficoltà di rescissione dei contratti.
C'è un secondo elemento - e rispondo alla consigliera Minelli che se partecipasse alle riunioni di maggioranza, forse sarebbe più informata: la questione delle palestre è una questione che noi non possiamo discutere da soli, ma dobbiamo discuterla, come può testimoniare l'assessore Marzi, con il Comune di Aosta, che ha le idee confuse sull'utilizzo dei terreni su cui costruire le palestre. Basta andare a vedere i verbali degli incontri che abbiamo avuto in cui noi abbiamo individuato delle sedi per la costruzione delle palestre comodissime per la cittadinanza di Aosta e per gli studenti. Ogni volta ci è stato risposto che la logica e la filosofia della nuova Giunta di Aosta è il non consumare il suolo, il che va benissimo, però noi avevamo individuato 4-5 palestre che dovremo costruire negli anni a venire con allocazioni molto vicine alle scuole e abbiamo sempre ricevuto delle risposte negative. Ci si deve quindi allontanare dal centro della città perché le palestre non si possono costruire nel cielo, quindi la ragione per la quale la prima di queste palestre sorgerà in una zona facilmente raggiungibile in pochi minuti, quando si dice Cidac lo si dice in maniera un po' astratta, ma comunque è molto vicina alla città di Aosta, ma sicuramente nell'allocazione delle altre 3 palestre che si rendono necessarie e che devono essere costruite negli anni a venire non sarà facile, il confronto si farà sempre di più: "allora si può mettere nell'area residua dell'Università?", "no perché è brutto", "lo si può fare nelle aree vicine nel nuovo Bérard?", "no perché lì ci sono dei terreni", "sono terreni brutti e non più utilizzati", "sì, però, c'è il consumo del suolo ", "lo facciamo nell'area Cogne", "sì, però nell'area Cogne bisognerebbe mettere la navetta e se mettiamo la navetta, come si fa?" e cose di questo genere.
Allora io credo, da un certo punto di vista, che sarà opportuno presentare - e lo faremo con l'assessore Marzi, ci stiamo lavorando - una delibera riassuntiva di tutte le iniziative che si faranno che comprendono anche quelle delle scuole perché, quando si incomincia a dire che per alcune scuole, per la messa a norma e per la messa in sicurezza dell'antisismico, ci sono cifre di 10-11-12 milioni di euro, forse è meglio abbattere, come si fa in alcune altre città e nel mondo, e costruire delle strutture che, anche dal punto di vista architettonico, rispondono di più alle esigenze.
Io quindi mi rendo conto che si poteva fare di meglio, e so che molti nei miei panni avrebbero sicuramente fatto meglio di quanto il collega Marzi e io abbiamo fatto, quindi ci mettiamo in ginocchio sui ceci per non essere stati abbastanza capaci, devo dire che questo è quanto passa per adesso il convento. Cercheremo di fare meglio e sicuramente nei mesi a venire presenteremo un piano organico che possa consentire di poter ottenere quelle risposte e vi devo dire che all'apertura dell'anno scolastico ci saranno sicuramente delle criticità, però, purtroppo, questo è quanto avviene, per costruire ci vuole tempo.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (VdA Unie) - Apprendo con piacere la dichiarazione dell'assessore Caveri e voglio solo sottolineare che il Capo III parla di edilizia scolastica ma molte volte - l'assessore Marzi ben lo sa - l'edilizia scolastica, quando si parla di palestre, si interfaccia con il mondo dello sport e l'esigenza del mondo dello sport è proprio di avere delle strutture. L'auspicio è che nel tavolo di lavoro eventuale o nella delibera che affronterà la Giunta si tenga conto di questo, se si guarda altre realtà - e faccio riferimento alle realtà del nord -, le palestre sono modulari e quindi con un investimento solo, se l'area scelta è quella giusta, si può rispondere a molteplici esigenze che sono quelle dell'edilizia scolastica, ma anche quelle del mondo sportivo e non solo, anche culturale e guardo l'assessore Guichardaz. L'auspicio quindi è che si tenga conto di questa suggestione fatta a sottovoce, ma che, secondo me, è molto importante.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere voto segreto a nome del gruppo Lega Vallée d'Aoste.
Presidente - La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 22
Favorevoli: 19
Contrari: 3
Astenuti: 12
L'articolo è approvato.
Articolo n. 16. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo n. 17. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo è approvato all'unanimità.
Articolo n. 18. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 19. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Pongo in votazione l'articolo n. 20. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo è approvato all'unanimità.
All'articolo n. 21 c'è un emendamento della II Commissione. Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'emendamento è approvato all'unanimità.
Articolo n. 21. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 22. La votazione è aperta... annulliamo la votazione. La parola al consigliere Planaz, ne ha facoltà.
Planaz (LEGA VDA) - Una piccola precisazione sull'articolo 22: noi siamo favorevoli che si siano impegnate le risorse su questo articolo, però noi ci asterremo perché le risorse assegnate non sono abbastanza per andare a coprire l'impegno per la campagna 2021 circa l'erogazione di questi fondi. Come l'Assessore penso sappia, le risorse di cui si necessita per andare a coprire il fabbisogno e garantire i pagamenti a fine dell'annata agraria 2021 sono molto di più al fatto che 2 milioni... se noi sappiamo che la percentuale necessaria da parte della Regione è molto superiore, ci si avvicina quasi ai 6 milioni annui... per questo motivo noi dichiariamo la nostra astensione.
Presidente - C'è una richiesta dell'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Questa parte è stata poi trattata in Commissione dov'è stato illustrato tutto il procedimento e la parte per quel che riguarda il programma di sviluppo rurale. I 2 milioni di euro rappresentano la quota, la parte di finanziamento, da parte regionale per il 2021, al quale poi verrà successivamente aggiunta la quota del 2022, che sarà all'incirca di 5 milioni di euro, nell'ambito appunto della proroga 2021-2022 del PSR per quel che riguarda la percentuale. Un finanziamento importante che permetterà poi - e l'abbiamo detto anche in Commissione - di andare a coprire una parte importante per alcune misure appunto per quello che è il 2021 e il 2022.
Presidente - Metto in votazione l'articolo n. 22. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti : 23
Favorevoli: 23
Astenuti: 11 (Aggravi, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo n. 23. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo n. 24. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti : 20
Favorevoli: 20
Astenuti:14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Articolo n. 25. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 26. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo è approvato all'unanimità.
Articolo n. 27. Stesso risultato. Articolo n. 27bis introdotto con emendamento n. 3 della II Commissione. Stesso risultato. Articolo n. 28. Stesso risultato. Articolo n. 29. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 30. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti : 22
Favorevoli: 22
Astenuti: 12 (Aggravi, Brunod, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo n. 30 è approvato.
Metto in votazione l'articolo n. 31. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo è approvato all'unanimità.
Articolo n. 32. Stesso risultato. Articolo n. 33. Stesso risultato. Articolo n. 34. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 35. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo n. 36. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo è approvato all'unanimità.
Articolo n. 37. Stesso risultato. Articolo n. 38. Stesso risultato. All'articolo n. 39 c'è l'emendamento che metto in votazione... ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Solo per valutare la possibilità eventualmente di votare direttamente il sub-emendamento perché c'è stato un accordo con gli Assessori competenti per una riformulazione di cui se vuole do lettura in modo tale che l'Aula ce l'abbia. Sostanzialmente quindi si tratta di andare a modificare il comma 1 prevedendo questo testo: "La Giunta regionale è autorizzata per l'anno 2021 a conferire un incarico alla società regionale Finaosta S.p.A. ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera d), della legge n. 7/2006 per uno studio sulla possibile fusione tra le società controllate della Regione Valle d'Aosta esercenti gli impianti a fune sul territorio regionale, che preveda, tenendo conto dei diversi attuali assetti societari, possibili scenari alternativi. Lo studio verrà sottoposto al parere delle Commissioni consiliari competenti". Dato l'accordo, quindi il nostro voto è favorevole.
Presidente - Metto in votazione il sub-emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
Il sub-emendamento è approvato all'unanimità.
Articolo n. 39. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 40. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti : 21
Favorevoli: 21
Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo n. 41. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo è approvato all'unanimità.
Metto in votazione l'articolo n. 42. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti : 21
Favorevoli: 21
Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo è approvato.
Metto in votazione l'articolo n. 43. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
L'articolo è approvato all'unanimità.
All'articolo n. 44 c'è l'emendamento della II Commissione. Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'emendamento è approvato all'unanimità.
Articolo n. 44. Stesso risultato. C'è un emendamento: articolo 44bis. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti : 21
Favorevoli: 21
Astenuti: 13 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo n. 44bis è approvato.
Metto in votazione l'articolo n. 45. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 34
L'articolo n. 45 è approvato all'unanimità.
Articolo n. 46. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Io intervengo solo per chiedere il voto segreto a nome del gruppo della Lega Valle d'Aosta.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Non è necessario chiedere il voto segreto perché, come sapete, siamo sempre molto trasparenti, quindi diciamo già che non lo voteremo. Con questo articolo si vuole dare seguito alla risoluzione consiliare del 13 maggio scorso che io e la collega Minelli non abbiamo votato e in questa discussione ribadiamo la nostra contrarietà al progetto di ampliamento del Parini con una nuova ala e l'ulteriore ristrutturazione dell'ex Mauriziano senza un approfondimento serio con il Comune di Aosta che chiarisca i problemi evidenziati durante le audizioni in V Commissione, quali, ad esempio, la cantierabilità dell'opera, l'interferenza della stessa con la città, la viabilità, la mancanza di parcheggi e senza avere certezza che quanto si propone possa essere fatto. Per esempio, sappiamo tutti l'importanza di avere l'eliporto, ma ovviamente deve essere fatta una valutazione ambientale e di sicurezza da parte degli organi competenti, valutazione che non ci risulta essere stata ancora fatta, mentre oggi stanziamo già 4 milioni di euro per un piano in più dell'Ospedale e per il relativo eliporto. La stessa piazzola di atterraggio, a seconda delle necessità che verranno evidenziate, può essere abilitata solo per atterraggi diurni o notturni anche questa con una variazione. Si propongono quindi qui di nuovo tutti i dubbi espressi durante la discussione di quella risoluzione.
Il problema Ospedale continua a trascinarsi per le oggettive difficoltà di realizzare un progetto vecchio in condizioni nettamente cambiate dal ritrovamento di un sito archeologico e dalla pandemia, che non consiglia certo di realizzare in un'unica costruzione un museo che si vorrebbe aperto a un vasto pubblico e un Ospedale.
Il tempo trascorso dalla votazione di quella risoluzione avrebbe consentito di cominciare a valutare i costi e la fattibilità di un nuovo Ospedale in un'altra sede o comunque aver dipanato i dubbi di cui prima parlavo. La sensazione, anche con l'inserimento di questo articolo, è che si rimanga arroccati sulla scelta dell'ampliamento e indisponibili a qualsiasi verifica.
Si aggiunga ancora che siamo in attesa di un definitivo via libera da parte della Soprintendenza rispetto al ritrovamento, l'allestimento del cantiere in altra zona per la ridotta disponibilità di spazio dell'area edificabile, il traffico di mezzi pesanti del cantiere nella zona edificabile con ulteriore congestione della zona fino al 2028/2029, l'impatto dei lavori sui residenti di quella zona, il Pronto Soccorso situato nella nuova ala con un ingresso su via Roma.
Non è chiarita anche la disposizione dei servizi diagnostici, molti dei quali sembrano destinati a rimanere nel corpo del Parini.
Non ultimo per importanza il nuovo edificio consisterà in un monoblocco contraddicendo le raccomandazioni correnti che spingono a realizzare ospedali non superiori a tre piani immersi nel verde. Il far sorgere un edificio su un sito archeologico prezioso renderà necessario sacrificare due piani sotto terra destinati a locali tecnici e riprogettarne le fondamenta con complesse operazioni architettoniche.
Occorre poi interrogarsi su un altro aspetto che, come PCP, abbiamo già posto all'attenzione dell'Assessorato attraverso un documento prodotto dal nostro Tavolo sanità. In questo momento difficile post pandemia si aggiunge una carenza importante di personale medico e infermieristico. C'è chi fa la difficile scelta di licenziarsi per andare a lavorare altrove o addirittura di non esercitare più la sua professione, gli operatori sono sfiniti, demotivati e spesso inascoltati. Forse è ora di ripensare a una diversa gestione delle risorse umane, mettere al centro gli operatori sanitari, ridisegnare gli organici per rendere più vivibile il lavoro e costruire percorsi di diagnosi e cura che mettano al centro la persona. Forse questi 17 milioni oggi andavano impegnati per risolvere i tanti problemi evidenziati in questi mesi che iniziano a essere assolutamente urgenti: i tempi di attesa, la carenza di medici di medicina generale si fa allarmante e non si intravede ancora un discorso di diversa organizzazione con la creazione di un sistema multidisciplinare che sia in grado di avviare una medicina di iniziativa sulla cronicità, altrimenti ripiomberemo in un'organizzazione ospedalocentrica per di più inadeguata quanto a posti-letto. C'è grande attesa quindi per il piano della salute e del benessere sociale sperando che a questo e ad altre domande vi si trovi la risposta.
Presidente - Metto in votazione in modalità segreta. La votazione è aperta... c'è un intervento? Ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (VdA Unie) - Per esprimere il mio voto favorevole senza ombra di dubbio, ma anche per esplicitare la mia confusione, perché oggi qua nell'intervento della collega, con tutto il rispetto, abbiamo mescolato spese di investimento con il piano socio-sanitario che per certi versi... richiamando delle spese di gestione e sono perplesso da questo tipo di intervento. Sicuramente del piano socio-sanitario dovremo parlarne, ma altrettanto sicuramente, siccome è una cosa molto seria per il futuro dei Valdostani, andare a richiamare in una dichiarazione di voto i problemi del personale da applicare in sanità mi sembra ridicolizzare questo voto.
Presidente - Metto in votazione... assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Solamente per fare alcune precisazioni, cioè gli incontri con il Comune di Aosta ovviamente non possono essere giornalieri, ma ci sono già stati due incontri con il Comune di Aosta in cui sono state valutate ed è in fase di valutazione l'impatto sulla viabilità dell'Ospedale, quindi queste interlocuzioni sono in corso, vengono fatte e delle quali stiamo tenendo conto.
Io penso invece, per quanto riguarda altri aspetti, tipo il piano in più, l'elisoccorso, la piattaforma dell'elicottero, che siano valutazioni che, dal punto di vista tecnico e di impatto, sono già state fatte perché erano già previste, quindi noi non abbiamo fatto altro che riprendere delle indicazioni precedenti. Le valutazioni preliminari con la Sovrintendenza per l'area museale sono state fatte, sono state positive, ci stiamo muovendo in questa strada.
Io penso che i Valdostani abbiano bisogno di avere qualcuno che prenda una decisione perché sennò rimarremo ancora qui a chiederci che cosa fare dell'Ospedale per i prossimi vent'anni. Questa è una strada che è la normale evoluzione di quella che è stata una risoluzione di questo Consiglio. Su questa risoluzione ci stiamo muovendo, quello che stiamo facendo, compreso questo articolo di previsione di un interiore impegno per l'Ospedale Parini è proprio per portarci avanti e poter finalmente iniziare a costruire qualcosa che forse avremmo dovuto costruire prima ma, purtroppo, tutte le vicissitudini che sappiamo tutti hanno ritardato.
Io penso che i Valdostani vogliano queste risposte, dopodiché concordo su quanto ha detto il consigliere Restano, cioè ci sono altre problematiche che non c'entrano in questo momento con l'Ospedale, il piano socio-sanitario è in fase di allestimento e di presentazione così come previsto in cui ovviamente si prevede anche una riorganizzazione, così com'è giusto e corretto, della sanità territoriale per cui ogni volta dire che non c'è, che la sanità valdostana è ospedalocentrica quando forse non abbiamo ancora coscienza di quello che sarà perlomeno il piano socio-sanitario previsto, secondo me, questo non è corretto.
Io vorrei evitare che ci si riempia sempre la bocca con nomi tipo "ospedale di comunità", "case della comunità". Sono tutte cose previste nel piano socio-sanitario, il piano socio-sanitario non dà un'organizzazione di tipo ospedalocentrico, io vorrei evitare che si continui a fare affermazioni di questo tipo.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.
Rollandin (PA) - Credo che la collega abbia voluto riaprire un discorso che è stato fatto con dovizia di particolari quando si è parlato dell'Ospedale. Da allora non è cambiato nulla se non che si è andati avanti, come si diceva adesso, sulle prospettive che già c'erano e che vanno nella direzione giusta perché il fatto di ricordare che ci sono dei problemi... l'abbiamo detto anche in quell'occasione: il problema è che si stanno risolvendo... e si mantiene la logica con la quale si è tenuto conto sia degli scavi, sia delle attuali procedure che stanno andando avanti secondo i piani e anche per quanto riguarda l'eventuale eliporto, è chiaro che è l'ultima delle difficoltà che chiaramente vengono prese in considerazione in funzione di quello che è già stato detto. Mi sembra quindi superfluo ripresentare tutte le casistiche che già abbiamo portato avanti in quell'occasione che vanno nella direzione giusta che la gente finalmente ha capito.
Presidente - Non ci sono altri interventi, metto in votazione segreta. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 27
Favorevoli: 24
Contrari: 3
Astenuti: 8
L'articolo è approvato.
Articolo n. 46bis introdotto dall'emendamento n. 6 della II Commissione. Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti : 20
Favorevoli: 20
Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo n. 46bis è approvato.
Metto in votazione l'articolo n. 47. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 21
Favorevoli: 21
Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
L'articolo n. 47 è approvato.
Articolo n. 48. Stesso risultato. Articolo n. 49. Stesso risultato. Articolo n. 50. Stesso risultato. Articolo n. 51. Stesso risultato. Articolo n. 52. Stesso risultato. Ci sono adesso gli allegati A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, K, L, M, N. Li metto in votazione. Stesso risultato. Passiamo adesso al voto e alla legge nel suo insieme. Ci sono richieste di intervento? Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Solo per capire, possiamo fare una dichiarazione di voto finale dei due disegni di legge?
Presidente - Come preferisce.
Marguerettaz (UV) - Faccio una dichiarazione di voto alla fine.
Presidente - Va bene. Metto in votazione il disegno di legge n. 34 nel suo insieme. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 21
Favorevoli: 21
Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)
La legge è approvata.