Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 733 del 23 giugno 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 733/XVI -Approvazione di mozione: "Impegno a promuovere presso il Governo nazionale l'inserimento della maculopatia nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)".

Bertin (Presidente) - Punto n. 43. Per l'illustrazione della mozione, consigliere Manfrin ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - La maculopatia è una malattia che colpisce l'occhio e determina una progressiva degenerazione della visione centrale. Nella maggior parte dei casi lo sviluppo di una maculopatia è legata all'età e si manifesta in soggetti con età superiore ai 55 anni, tuttavia non è escluso che tale patologia possa manifestarsi già nel corso dell'infanzia o in giovani adulti poiché può insorgere sia come conseguenza di una grave miopia sia a causa dell'abuso dell'utilizzo delle nuove tecnologie, e di qualcosa ne abbiamo preso conoscenza durante questa crisi pandemica che ci ha imposto di usare ancora di più questi strumenti.

Attualmente la degenerazione maculare - senile, o miopica - è la principale causa di cecità nei paesi occidentali e proprio per questo assume fondamentale importanza la possibilità di giungere in tempi appropriati a una diagnosi precoce.

La patologia consiste in un'alterazione della parte centrale della retina, la macula, che è la struttura deputata alla percezione della visione centrale, cioè quella più nitida e dettagliata.

Quando la maculo è danneggiata da un processo patologico, l'occhio non vede più bene i particolari mentre continua a percepire le parti periferiche. Il danno maculare si sviluppa rapidamente e senza trattamento determina la perdita della visione centrale, innescando un processo di rapida ingravescenza.

Per questo motivo sono molto importanti sia la diagnosi precoce che un'adeguata informazione, perché consentono di riconoscere i sintomi e di intervenire tempestivamente soprattutto nelle forme più gravi.

Peraltro la patologia di cui parliamo, per il soggetto che ne è affetto, comporta costi importanti e non sempre sostenibili per il paziente. Le spese riguardano prevalentemente visite specialistiche, esami diagnostici, costi di spostamento e acquisto di ausili visivi.

Secondo stime e dichiarazioni rese da soggetti affetti da questa patologia, le spese si aggirano intorno ai 3.800 euro l'anno, quindi sicuramente spese di non facile copertura per chi abbia un bilancio familiare non così florido. In un periodo come quello che stiamo vivendo, diventa appunto necessario porre maggiore attenzione alla salute della vista, perché, nell'ottica di prevenire la diffusione del Covid-19, sono stati notevolmente incrementati sia il telelavoro in modalità smart working sia le ore che studenti e docenti passano davanti a un computer a causa della didattica a distanza.

A livello nazionale qualcosa si sta muovendo proprio su questo settore: il 17 luglio 2019 la Senatrice Fregolent, membro della XII Commissione permanente di igiene e sanità ha presentato il D.L. 1419 dal titolo "Disposizione per la tutela dei lavoratori dalle maculopatie ed inserimento nei livelli essenziali di assistenza della maculopatia degenerativa miopica e senile".

Nel disegno di legge, ancora all'esame della Commissione, vengono predisposti interventi per prevenire la cecità specie per le nuove generazioni e per la tutela dei lavoratori affetti da tale patologia.

Altri Consigli regionali, come quello del Veneto, della Basilicata, della Lombardia e del Friuli Venezia Giulia hanno già approvato mozioni o risoluzioni come quella che stiamo discutendo noi oggi e altre Regioni ne hanno calendarizzato la discussione pur non avendole ancore approvate.

L'obiettivo comune è quindi accelerare l'iter della legge ma soprattutto di garantire l'accesso alla diagnosi e alle eventuali cure successive a tutti i cittadini a prescindere dalle capacità economiche del singolo, e questo è possibile solo attraverso l'esenzione di ticket che si realizza inserendo la maculopatia nei livelli essenziali di assistenza, o LEA come si suol dire.

Come sappiamo il Dpcm del 12 gennaio 2017 stabilisce l'elenco di malattie rare, croniche e invalidanti che danno diritto all'esenzione del ticket, prevedendo anche un aggiornamento annuale. La legge 208 del 28 dicembre 2015 ha previsto l'istituzione della Commissione nazionale per l'aggiornamento dei LEA e diventa quindi possibile, con una riunione della Commissione nazionale, inserire la maculopatia nel prossimo aggiornamento dei LEA.

Questo è esattamente quello che chiediamo oggi tramite questa mozione al Governo regionale, chiediamo che si faccia promotore presso il Governo nazionale, in sede di conferenza delle Regioni e delle Province autonome affinché la maculopatia sia inserita nei LEA.

Presidente - Assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Così come già detto dal consigliere Manfrin, la maculopatia generalmente si presenta dopo i 55 anni e rappresenta la principale causa di cecità legale nel mondo occidentale.

Può presentarsi in due forme diverse: quella atrofica e quella essudativa, la maculopatia atrofica o secca è caratterizzata da un'evoluzione lenta e meno aggressiva della forma umida, colpisce quasi sempre entrambi gli occhi, anche se in forma asimmetrica; in una percentuale tra il 10 e il 15% la forma atrofica può evolvere nella forma più grave cioè essudativa, per questo è molto importante seguire attentamente la patologia con visite ed esami strumentali periodici, cioè circa ogni sei mesi, a meno che non si riscontrino peggioramenti significativi della sintomatologia.

La maculopatia essudativa, o umida, è meno comune ma più aggressiva e a evoluzione più rapida, è caratterizzata dalla presenza di nuovi vasi sanguigni retinici nella sede appunto maculare, cioè il centro della retina, che possono evolvere fino a una cicatrice sottoretinica. Tale forma può essere trattata con ripetute iniezioni intravitreali di farmaci anti-vegf, praticamente sono dei farmaci che bloccano il fattore di crescita endoteliale vascolare, cioè sono delle iniezioni all'interno dell'occhio, che hanno lo scopo di bloccare la crescita dei nuovi vasi, cioè la neo-vascolarizzazione, e facilitare il riassorbimento dell'essudazione retinica.

La miopia elevata, superiore alle sei diottrie, favorisce spesso l'insorgenza di una particolare forma degenerativa che coinvolge il polo posteriore, c'è la maculopatia miopica.

La complicanza più grave della maculopatia miopica è la neovascolarizzazione sottoretinica che causa un improvviso e importante calo del visus nel paziente che necessita di essere trattato con iniezioni intravitreali. Dato il carattere severamente invalidante della maculopatia umida e miopica è assolutamente necessario effettuare diagnosi e trattamenti precoci.

Per la diagnosi è necessaria una visita oculistica approfondita con esame della vista associato a esame del fundus oculi.

Sono necessari esami strumentali tra i quali appunto la tomografia ottica computerizzata, cioè l'OCT, ed eventualmente la fluorangiografia retinica.

Il trattamento della maculopatia è cronico, ovvero sono necessari controlli e iniezioni intravitreali solitamente molto ravvicinati dal primo anno dalla diagnosi, possono essere mensili, bimestrali o trimestrali.

Il follow up dopo il primo anno solitamente diventa un po' meno stretto, ma sono comunque necessarie varie iniezioni e controlli.

Il trattamento è comunque molto variabile da caso a caso, potrebbero comunque essere ancora necessari controlli molto stretti.

Nell'anno 2020 sono state erogate dalla struttura complessa oculistica dell'Azienda USL, 1.272 iniezioni intravitreali e circa 1.200 visite conoscitive e 61 fluorangiografie.

I costi per gli esami diagnostici e per la terapia intravitreale sarebbero onerosi per il singolo paziente e soprattutto a causa della cronicità della patologia che necessita di essere trattata per lunghissimi tempi.

È indispensabile garantire l'accesso alla diagnosi e alle eventuali cure successive a tutti i cittadini in tempi brevissimi, poiché la maculopatia umida curata in ritardo comporta una grave perdita visiva o addirittura ipovisione.

Per tutto quanto illustrato la richiesta di quella mozione è sicuramente meritevole di attenzione e di puntuale approfondimento.

Per tale ragione, oltre a promuovere a livello nazionale l'inserimento della patologia tra quelle riconosciute in esenzione, sarà impegno dell'Assessorato valutare anche le possibili azioni da intraprendere nell'ambito dei LEA aggiuntivi regionali.

Propongo quindi alla maggioranza di votare favorevolmente questa mozione.

Presidente - Non vedo altre richieste d'intervento, mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 33.

La mozione è approvata all'unanimità.