Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 103 del 19 novembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 103/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno ad attivare in tempi rapidi il numero europeo unico nazionale per l'accesso ai servizi di cure mediche non urgenti".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto 43 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Visto l'articolo 1 comma 8 del Decreto legge 19 maggio 2020 numero 34 - che ricordo che è uno di quelli che riguardano l'emergenza Covid - il quale prevede che per garantire il coordinamento delle attività sanitarie e socio-sanitarie territoriali, così come implementate nei piani regionali, la Regione e le Province autonome provvedano all'attivazione di centrali operative regionali che svolgano le funzioni in raccordo con tutti i servizi e con il sistema di emergenza/urgenza anche mediante strumenti informativi e di telemedicina.

Visto l'accordo - repertorio atti numero 221 CSR del 26 novembre 2016 - ai sensi dell'articolo 5 comma 12 dell'intesa del 10 luglio 2014 - repertorio atti 82 CSR - patto per la salute 2014-2016 sancito tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante "Linee di indirizzo sui criteri e le modalità di attivazione del numero europeo armonizzato a valenza sociale 116117 con il seguente testo: la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nell'odierna seduta del 24 novembre 2016; vista l'intesa del 10 luglio 2014, concernente il nuovo patto per la salute per gli anni 2014 e 2016, che all'articolo 5 comma 12 recante assistenza territoriale prevede che con apposito accordo tra le Regioni e il Ministero della Salute si definiscono modalità e tempi di realizzazione del numero unico 116117 su tutto il territorio nazionale rinviando alle Regioni tutte le necessarie operazioni tecniche per implementarne l'utilizzo; vista la nota del 4 novembre con la quale il Ministero della Salute ha trasmesso copia del documento in argomento tempestivamente diramato alle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano; vista la nota del 7 novembre 2016 con la quale l'ufficio di segreteria di questa conferenza ha convocato una riunione tecnica per il giorno 16 novembre 2016 nel corso della quale i rappresentanti del Ministero hanno condiviso una modifica proposta dai rappresentanti regionali; vista la nota del 18 novembre 2016 con la quale l'ufficio di segreteria di questa conferenza ha diramato la versione definitiva dell'accordo in questione, sulla base degli esiti dell'incontro tecnico, acquisito nel corso dell'odierna seduta l'assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, sulla proposta in esame sancisce accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nei seguenti termini: è approvato il documento recante linee d'indirizzo sui criteri e le modalità di attivazione del numero europeo armonizzato a valenza sociale 116117 che, allegato al presente accordo, ne costituisce parte integrante.

Le Regioni definiscono progressivamente, anche sulla base delle risultanze della sperimentazione, i tempi e le modalità per l'applicazione delle suddette linee d'indirizzo, tenuto conto delle peculiarità organizzative dei servizi sanitari regionali e prevedendo la realizzazione per step successivi.

Considerato che, come si legge nelle linee d'indirizzo sui criteri e modalità di attivazione, il numero 116117 è il numero unico nazionale per l'accesso ai servizi di cure mediche non urgenti e altri servizi sanitarie e concorre alla gestione della domanda assistenziale a bassa intensità/priorità, l'attivazione del numero 116117 non è legata solo alla sostituzione dei numeri di continuità assistenziale, ma anche al raccordo con il servizio di emergenza-urgenza dalle ore 24:00 alle ore 08:00, in linea con il documento integrativo dell'atto di indirizzo della medicina convenzionata, approvato dal comitato di settore, comparto Regioni sanità, nella riunione del 13 aprile 2016 e all'implementazione dei servizi h24 secondo i contenuti dell'accordo sanitario regionale del 7 febbraio 2013 e del patto per la salute 2014-2016, con particolare riferimento alle funzioni in grado di assicurare la continuità delle cure e d'intercettare prioritariamente la domanda a bassa intensità.

Considerato inoltre che il numero 116-117 risponde alle seguenti caratteristiche: è uno strumento di comunicazione rivolto a tutti i cittadini, italiani e stranieri senza alcun obbligo di registrazione preventiva; il numero è unico in Italia ed in Europa; è un numero a chiamata rapida e non necessita di prefisso; il numero è disponibile h24 per sette giorni a settimana; fornisce assistenza e/o informazioni; il servizio non è limitato nel tempo; non è richiesto all'utente alcun pagamento per la chiamata; le chiamate possono essere effettuate da telefono fisso, mobile o apparecchio pubblico; i dati personali vengono trattati nel rispetto della privacy; la struttura organizzativa del servizio può avere delle variazioni da Regione a Regione.

Atteso che, nonostante l'accordo del novembre 2016, tale importante servizio non è mai stato attivato, mentre in moltissime altre Regioni è stato attivato, considerato inoltre che per fronteggiare l'emergenza Covid-19 la necessità dell'attivazione di una centrale operativa regionale che svolga funzioni raccordo con tutti i servizi e con il sistema di emergenza/urgenza è non solo una necessità e una priorità ma anche - e lo sottolineo - un obbligo di legge, vista la citata prescrizione di cui all'articolo 8 comma 1 del D.L. 34/2020 che obbliga le Regioni a provvedere in tal senso e che per l'attivazione del numero unico di cui sopra per la Valle d'Aosta valeva già l'accordo riportato, accordo sancito nel 2016 - quindi già anche la Valle d'Aosta - con questa mozione si impegna il Governo regionale (visto il combinato disposto dell'articolo 1 comma 8 del Decreto legge 34/2020 e dell'accordo repertorio atti 221 CSR del 24 novembre 2016 ai sensi dell'articolo 5 comma 12 dell'intesa del 10 luglio 2014, repertorio atti 82 CSR, patto per la salute 2014-2016, sancito tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante "Linee di indirizzo sui criteri e le modalità di attivazione del numero europeo armonizzato a valenza sociale 116117) a dare mandato alle varie strutture competenti dell'amministrazione e della USL affinché attivino in tempi rapidi il numero europeo armonizzato valenza sociale 116117, predisponendo la logistica per la centrale operativa e individuando il personale da formare a tal fine.

Cos'è il numero 116117? È questo numero che andrà a cambiare il rapporto tra cittadino e la sanità. È un numero- ripeto: abbiamo sancito l'accordo Stato-Regioni nel 2016, c'è un obbligo, tra l'altro previsto dal D.L. 34/2020 - è un numero a cui fa riferimento il cittadino per tutto ciò che non concerne l'emergenza. Emergenza: 118, il 116117 è per tutte le altre esigenze che riguardano il cittadino, il cittadino che ha problemi di qualunque tipo, ha bisogno di un consulto, ha bisogno di una visita, ha un problema di salute, ha un problema legato a tutto ciò che riguarda anche la parte dei servizi sociali e quant'altro, ha un numero a cui fare riferimento.

A questo numero corrisponde una centrale a cui devono essere applicati un medico, un infermiere, un assistente sociale, cioè tutte quelle figure che possono indirizzare il cittadino e indirizzarlo verso un medico, o verso uno psicologo o un assistente sociale, che gli dicano come prenotare una visita, gli dicano appunto "Ti prenotiamo la visita da questa parte" e questo va anche a togliere peso ai medici di medicina generale e quant'altro, senza contare appunto che viene alleviato il servizio del 118.

Ho stampato tra l'altro, giusto ieri, perché davo soltanto un'occhiata e ho detto: vediamo cosa fanno in Trentino e ho visto un articolo del quotidiano online della Provincia Autonoma di Trento del 18 settembre 2020: "Coronavirus, il piano di riorganizzazione della rete assistenziale e territoriale della Provincia. Approvato oggi dalla Giunta provinciale uno strumento fondamentale per gestire l'emergenza da Coronavirus, si tratta del piano di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale territoriale della Provincia", c'è tutto un articolo parecchio lungo, si dice: "Sorveglianza attiva della popolazione nelle RSA, potenziamento assistenza domiciliare, trattamento dei servizi infermieristici territoriali, infermieri di famiglia, potenziamento delle USCA, centrale operativa provinciale e numero europeo armonizzato 116117. La centrale operativa 116117 nell'attuale contesto di emergenza pandemica assorbirà anche le competenze della centrale operativa prevista dal Decreto Rilancio - che era il Decreto legge 34/2020 - in particolare svolgendo le funzioni in raccordo con tutti i servizi e con il sistema di emergenza-urgenza, anche mediante strumenti informativi di telemedicina".

Sono andata a vedere sul sito della Regione Lombardia: numero unico 116117, ci sono le spiegazioni; quando chiamare il 116117: assistenza, prestazioni o consigli sanitari non urgenti, consulto di un medico di continuità assistenziale, ex guardia medica, perché questo servizio viene appunto a recuperare anche tutto ciò che riguarda la guardia medica, o di un pediatra di libera scelta, accesso alla guardia medica turistica - questo è importantissimo anche per tutti i turisti che ci sono sul territorio - (assistenza medica generica a tutte le persone non residenti e presenti sul territorio lombardo), situazioni di emergenza /urgenza sanitaria, anche perché poi da qui vengono dirottate le chiamate sul 118, richieste di soccorso sanitario e invio di mezzi di soccorso. Poi non ho stampato altro ma sono solo due esempi.

Quindi: 1) c'è un obbligo di legge; 2) abbiamo già sottoscritto e comunque c'è già stato l'accordo tra Stato, tutte le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano; 3) le altre Regioni sono andate molto avanti con questo servizio; 4) siamo già in stra-ritardo rispetto alle altre Regioni per attivare un servizio che, ripeto, va a modificare completamente il rapporto del cittadino con la sanità e quindi a favore del cittadino e va a implementare moltissimo l'assistenza che viene data direttamente all'utente che non sa bene dove andare e che per avere informazioni dovrebbe andare direttamente in Ospedale per chiedere che cosa deve fare o che dovrebbe chiamare il proprio medico di famiglia, che sappiamo benissimo quanto siano oberati, non parliamo in questo periodo ma immaginiamo di essere anche in una situazione normale, perché il 116117 è nato ben prima del Coronavirus, invece che oberare i medici di medicina generale che sappiamo benissimo quanto sia difficile trovarli, ci sono delle fasce orarie ben stabilite in cui sono rintracciabili, chiamando 116117 ci sono tutte le professionalità a 360 gradi che possono prendere in carico il paziente.

In più, dopo il Decreto legge 34/2020 è diventato anche un obbligo di legge il fatto di avere questa centrale unica che appunto metta in collegamento tutti i servizi e dia tutte le informazioni al cittadino, cioè chi ha già attivato il 116117 poi ha utilizzato la stessa centrale, anche come strumento per accompagnare tutti i cittadini, i pazienti - ma non solo i cittadini, anche tutti i turisti e quanti altri abbiano un problema - per indirizzarli e spiegare esattamente quello che devono fare dando anche tutte le informazioni per quanto riguarda il Coronavirus, i tamponi e tutto quello di cui c'è necessità.

Per cui speriamo che questa mozione venga accolta, perché non solo ci sono degli obblighi di legge ma perché siamo fortemente in ritardo rispetto a tutte le altre Regioni e riteniamo che questa sia un'iniziativa molto importante al servizio della collettività soprattutto in un momento del genere in cui se partiamo perlomeno forniamo un servizio ai cittadini.

Presidente - Siamo ancora in discussione generale. Ha chiesto la parola l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Con riferimento alla mozione di cui ha appena parlato la collega Spelgatti, si evidenzia che ancor prima che giungesse l'epidemia da Covid-19 le competenti strutture dell'Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali avevano già iniziato un percorso di approfondimento e di confronto con l'Azienda USL della Valle d'Aosta per implementare il nuovo numero europeo 116117, il quale aveva prodotto degli esiti positivi anche e soprattutto grazie al già performante sistema informativo della centrale unica del soccorso, cioè della CUS, e con le opportune integrazioni tecnologiche bene si presterebbe per garantire l'attivazione del servizio di cui trattasi.

Poiché l'iniziativa era stata valutata positivamente, i competenti uffici regionali avevano già attivato i primi contatti con i referenti ministeriali per le attività di coordinamento richieste e avevano svolto una serie di approfondimenti anche mediante il confronto con le vicine Regioni Piemonte e Lombardia dove il servizio, giustamente, è già attivo per ipotizzare un piano d'intervento sul territorio regionale.

Infatti il servizio reso al numero europeo 116117 può essere articolato e strutturato su diversi livelli, con il coinvolgimento dei medici di continuità assistenziale e dei medici di assistenza primaria e può assumere anche una valenza non solo prettamente sanitaria ma anche sociale, che è cosa molto importante.

Purtroppo l'epidemia ha concentrato risorse e sforzi per risolvere imminenti e urgenti problematiche, sottraendo tempo al compimento di alcune altre attività.

Considerato tuttavia che l'attivazione del numero europeo 116117 può rappresentare una giusta ed efficace risposta anche alle prescrizioni dettate appunto dall'articolo 1 comma 8 del Decreto legislativo 34/2020, è sicuramente mio intendimento proseguire con le operazioni necessarie all'istituzione di una centrale operativa regionale per garantire il coordinamento delle attività sanitarie e socio-sanitarie territoriali.

L'Azienda USL dal canto suo riconosce la necessità e l'efficacia dell'istituzione di tale centrale operativa per la presa in carico delle situazioni che richiedono cure mediche non urgenti e altri servizi sanitari a bassa intensità e priorità che attualmente spesso confluiscono appunto alla CUS 118, intasando questo tipo di servizio.

Con riferimento alle contingenze determinate dalla recrudescenza della pandemia, informo che l'Azienda USL per dare risposte agli assistiti ha comunque provveduto a istituire un call center operativo dalle ore 08:00 alle ore 22:00 sette giorni su sette e ciò nelle more dell'attivazione della centrale operativa oggetto della presente mozione, la quale comporta necessità logistiche nonché il reclutamento e la formazione di risorse professionali idonee attualmente purtroppo di difficile reperimento.

A ogni modo, confermo l'impegno dell'Assessorato a proseguire con gli approfondimenti già avviati per concretizzare l'attivazione del numero europeo armonizzato 116117 e della relativa centrale operativa, i quali rientrano nelle azioni che ritengo necessarie e urgenti per una riorganizzazione e un potenziamento della medicina sul territorio.

Concludendo e condividendo pienamente le motivazioni della mozione, cioè l'utilità del numero 116117, e rientrando queste comunque, come ho già appena detto, nelle azioni che ritengo necessarie e urgenti per una riorganizzazione e potenziamento della medicina sul territorio, cioè l'attività dell'Assessorato che ho l'onore di dirigere in questo momento, io chiedo che venga ritirata la mozione.

Presidente - La parola alla consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Guardi Assessore, io la ringrazio molto e mi fa molto piacere sicuramente il suo impegno, mi fa molto piacere il fatto che lei prenda a cuore questo 116117, so che anche gli uffici si erano già attivati a suo tempo per il discorso del 116117, ma c'è un "ma".

È successo parecchio tempo fa, cioè questa procedura poi è morta nel nulla, stiamo palando dell'accordo del 2016 Stato-Regioni, quindi anni fa si era attivata una procedura per portare avanti e poi è rimasto tutto lettera morta. Quello che manca nel passaggio che lei ha riportato è il buco temporale che incorre tra quando si erano prese informazioni e tutto quanto e l'oggi. Non è che è arrivato il Coronavirus e quindi hanno sospeso momentaneamente questo discorso.

Questo discorso era caduto completamente nel vuoto ed è rimasto nel vuoto per moltissimo tempo, per cui visto quello che lei ha appena detto, quello che le hanno detto gli uffici, quindi il fatto che comunque lo ritengano una cosa corretta anche se non hanno specificato, ripeto, per quanto tempo e per quanti anni la cosa poi è rimasta ferma, tanto che oggi appunto abbiamo dovuto attivare un altro numero che non ha tutte quelle competenze, quelle funzioni e quel personale dietro che avrebbe avuto la centrale, ma, visto e considerato che ritengo che da quanto da lei affermato sulla necessità di attivarlo e visto e considerato che non è così da molto tempo, chiedo che la mozione venga sottoposta comunque al voto, perché ritengo che sia importante, proprio anche alla luce di quello che le hanno dichiarato gli uffici e soprattutto di quello che lei ha detto, per cui non vedo perché non ci possa essere un'unanime condivisione dell'Aula, anche se proposta dalla Lega brutta e cattiva.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (PA) - Intanto voglio ringraziare l'assessore Barmasse che ha dato riconoscimento al fatto che l'attività era già stata avviata e che quindi proseguirà in quella direzione, questo ci fa sicuramente piacere.

Per chiarire al Consiglio, essendo un Consiglio nuovo, quando un dicastero come quello della sanità negli anni cambia cinque o sei Assessori, è inevitabile che qualcosa rimanga nel cassetto ma non perché ci sia la volontà di dire "Questo non lo voglio fare, questo non lo posso fare", ma perché tutta quella attività di programmazione e di pianificazione è incalzata da tutto quello che succede nel quotidiano.

Noi abbiamo attivato nel nostro periodo tutta una serie di piani che drammaticamente con il Covid si sono bloccati, parlo del piano della cronicità che prevede un accordo chiaro, serio e approfondito con i medici di medicina generale, il piano regionale delle liste di attesa per cui abbiamo acquisito ben 4.800.000 euro dallo Stato che in realtà non avrebbero dovuto essere riconosciuti alla Valle d'Aosta, se non attraverso un'impegnativa battaglia che l'allora Presidente e il sottoscritto hanno fatto.

Abbiamo in itinere il piano della salute e sul piano della salute 2020-2025 avevamo concentrato anche l'attivazione del 116117, perché quel piano della salute prevedeva una serie di percorsi, di condivisione con il territorio, quindi con la popolazione, e quindi sarebbe stato il momento per comunicare che cosa si andava a fare, questa era la scelta.

Avevamo già programmato cinque interventi sul territorio, ma a febbraio ci hanno detto che non si possono più fare interventi di quel tipo, interventi pubblici, e quindi ci si è bloccati.

È vero che è un accordo del 2016, ma nella misura in cui pianificando e programmando avevamo deciso di occuparcene - ed è stato nel momento in cui abbiamo aggiornato il dipartimento di emergenza - è successo quello che stiamo vivendo in questo momento, da febbraio a oggi.

Io credo che questo sia un impegno che si debba prendere, che si voglia prendere, sono sicuro che il percorso che ha sottolineato l'Assessore sarà un percorso virtuoso che porterà al compimento di questo progetto, quindi il nostro Gruppo sicuramente voterà questa mozione, con convinzione anche.

Presidente - Altri interventi in discussione generale? Non vedo altre prenotazioni. Posso dichiarare chiusa la discussione generale. Per dichiarazione di voto, consigliere Rollandin.

Rollandin (PA) - Seulement deux aspects je voudrais souligner. Compte tenu que, si j'ai bien apprécié l'intervention qui a été faite sur ce thème, comme a été dit, urgent, qui n'a pas pu être réalisé pour les raisons que vient de dire Baccega. Mais je demanderais, en même temps, a la gentillesse de l'assesseur compétent s'il peut vérifier le temps nécessaire dès aujourd'hui pour aboutir à un résultat concret. Car, comme je crois, l'assesseur et tous ceux qui sont dans cette salle connaissent la difficulté de téléphoner, d'avoir un téléphone qui puisse dire : "oui, je réponds". Pour 118, pour tous les autres, il faut rester là des demi-heures pour aboutir à un résultat. 116117 je crois qu'il doit être un numéro spécifique qui peut donner des réponses réelles à des thèmes très délicats ; pas urgents, comme justement a été dit, mais très délicats.

Donc, compte tenu que, si je ne me trompe pas, il y a aussi la disponibilité financière pour réaliser ce système, qui est un système européen, j'estime que dans ce sens il serait vraiment absurde de ne pas l'avoir en Vallée d'Aoste.

Donc, si l'assesseur, au cours des séances qui vont suivre, pourra nous donner un aperçu sur le temps nécessaire pour aboutir à un résultat... car très souvent dans cette salle on est tous d'accord, mais malheureusement on n'arrive pas à mettre un terme à la réalisation des projets.

Presidente - La parola all'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Grazie, consigliere Rollandin, per la domanda.

In questo momento io non sono in grado di dire quali saranno i tempi, questo sicuramente.

Istituire un numero come il 116117 non è semplice, forse più che di persone è un problema organizzativo perché, come è già stato ricordato non solo dal mio intervento ma anche da quello della consigliera Spelgatti, non s'intende con questo numero dare delle risposte solo di tipo sanitario, ma anche di tipo sociale e psicologico; però come ce l'hanno fatta gli altri, io penso che ce la faremo anche noi, ci vorrà magari del tempo, ma perché il tempo è necessario e parlando con chi si è occupato di questo tipo di problematiche mi è stato giustamente detto che non è un numero o un centralino che si istituisce dall'oggi al domani, l'importante è avere la volontà di farlo e d'impegnarsi in questo senso.

Presidente - Vi sono altre richieste d'intervento per dichiarazioni di voto? Non ne vedo, quindi possiamo passare alla fase di voto. Dichiaro la votazione aperta. Invito il Consigliere Segretario a sentire in remoto i Consiglieri assenti.

Appello nominale dei Consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma zoom.

Guichardaz Jean-Pierre (PCP) - Astenuto.

Restano Claudio (VdA Unie) - Astenuto.

La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet e Testolin.)

Il Consiglio non approva.