Oggetto del Consiglio n. 104 del 19 novembre 2020 - Resoconto
OGGETTO N. 104/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno a definire una misura di sostegno economico a favore delle attività produttive soggette a chiusura nell'anno 2020".
Bertin (Presidente) - Possiamo passare al punto successivo, il numero 44. Per l'illustrazione, consigliere Aggravi ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - È un dato di fatto che il periodo che stiamo vivendo, rispetto al precedente lockdown, ha una forte differenziazione tra le attività che sono totalmente chiuse, le attività che lo sono parzialmente ma io direi anche soprattutto quelle attività che, pur potendo svolgere parziale attività, hanno deciso comunque di chiudere.
Questa decisione è legata, se vogliamo, sicuramente a un momento di cosiddetta "bassa stagione", ma soprattutto al fatto che, conti alla mano, ci sono dei costi che sono stati sostenuti nel periodo estivo, in preparazione al periodo estivo, per far fronte agli obblighi di natura sanitaria per il distanziamento sociale, per l'adeguamento dei locali, investimenti finalizzati appunto al periodo di riapertura, ma soprattutto costi non comprimibili che, al di là dell'epidemia, restano: noi nella mozione facciamo l'esempio delle locazioni commerciali, come, poi, gli obblighi di natura di natura fiscale.
Abbiamo voluto presentare in questa mozione una proposta che era già stata fatta nella scorsa legislatura con un ordine del giorno che all'epoca mirava appunto a definire un'interlocuzione con lo Stato per proporre una misura che, provocatoriamente, da parte dei firmatari fu chiamata "bianco fiscale", ovvero una misura di contribuzione o di defiscalizzazione - dove fatto cento appunto le imposte e i tributi che una attività economica va a pagare - si prevedeva una suddivisione sull'arco dei giorni utili durante l'anno, per dare un contributo che fosse parametrato ai giorni di chiusura più un bonus di sessanta giornate per aiutare all'epoca la possibile riapertura.
Non siamo in una situazione molto differente, perché comunque c'è l'incertezza in questo momento di come e di quando si potrà riaprire - se non a pieno regime comunque in un regime sufficiente e decente per il mantenimento delle nostre attività commerciali - ma sicuramente ci sarà poi una fase successiva alla riapertura dove tutte le attività economiche, a vario titolo, dovranno far fronte a delle necessarie obbligazioni di cassa, di spesa e soprattutto sicuramente di nuovo investimento, perché io temo e penso verosimilmente che gli investimenti fatti per la riapertura dell'estate saranno sicuramente aggravati da ulteriori misure che potranno essere anche declinate sulla base dell'andamento dell'epidemia, perché comunque - come spesso leggiamo dai giornali o comunque dagli andamenti e dai rumors che emergono dalle decisioni prese dal famigerato CTS o dai protocolli - sappiamo che sicuramente nuovi investimenti ci saranno. E non tutti, abbiamo già avuto occasione di dirlo sia in questo Consiglio sia nel Consiglio precedente, hanno potuto beneficiare o sono riusciti a presentare le domande di sostegno che aiutassero le varie realtà negli investimenti e nel sostegno appunto delle nostre realtà.
Per fare questo noi volevamo fare una proposta concreta, quindi proporre al Governo regionale, in particolare all'Assessore competente, di valutare appunto l'applicabilità e la realizzabilità di una misura di questo tipo, sia dal punto di vista della fattibilità tecnica che eventualmente della sua possibile messa a terra, in maniera tale da valutarla quale misura da inserire all'interno di un prossimo pacchetto di aiuti, questo anche in considerazione di una serie di affermazioni fatte da esponenti del Governo.
Noi abbiamo in particolare citato quanto disse in risposta a due interpellanze dei miei colleghi l'Assessore al turismo facendo riferimento alla norma di attuazione 184.
È ovvio che in questo caso la norma di attuazione ci serve da principio perché in sé ovviamente l'aspetto fiscale ha un senso solo nella parametrizzazione di questo contributo, quindi banalmente può essere una misura che permette di riconoscere le attività economiche; ovviamente vanno individuate, vanno declinate, in questo caso si lascia anche libertà all'esecutivo di fare una proposta che poi si possa discutere in Commissione.
Perché dico questo? Perché ho visto con un po' di dispiacere la mozione precedente essere liquidata con una modalità del tipo "Siamo d'accordo, sappiamo che c'è la necessità ma ci asteniamo" e sinceramente l'ho trovato abbastanza strano ma sono molto fiducioso che questa mozione invece venga presa in considerazione per un motivo molto semplice: perché tra i firmatari dell'ordine del giorno dello scorso Consiglio oltre alla Lega, VDA Libra, al MOUV', al Movimento 5 Stelle e al Consigliere Barocco, vi era il Movimento della Stella Alpina - di cui due membri sono qui tra noi e di cui uno, oltre al consigliere Marquis, è diventato Assessore alle finanze e ad altre cose ed è molto sensibile a questo tipo di argomenti, nonché un altro Consigliere, il Consigliere Restano, che è membro di questa maggioranza.
Sicuramente almeno tre voti io penso che questa mozione ce li possa avere, ovviamente, vedremo poi quale sarà appunto la reazione del Governo; secondo me l'Assessore Marzi su questo aspetto avrà una responsabilità in più perché nella sua risposta - forse negativa - ci dovrà spiegare perché all'epoca la misura andasse bene e invece magari in questo momento la misura non sia più valida ma io sono sicuro, conoscendo l'Assessore e conoscendo la sua sensibilità per questo argomento, che i 23 voti favorevoli della scorsa volta rispetto ai 12 astenuti se non possono ripetersi magari possono migliorarsi.
Presidente - Siamo in discussione generale. La parola all'assessore Marzi.
Marzi (AV-SA) - Facciamo finta di parlare a me stesso e facciamo anche finta quindi, di conseguenza, di provare a dare un ordine generale rispetto a questa meravigliosa iniziativa che, a tutti gli effetti, è una mozione ed essendo una mozione impegna il Governo e quindi a tutti gli effetti è uno strumento che la minoranza ha, di fatto anche la maggioranza, per poter provare a indirizzare questi simpatici signori che sono posizionati su questi scranni leggermente più alti con tutte le responsabilità e le opportunità del caso.
Nel momento in cui ho avuto l'opportunità di leggere questa iniziativa, sicuramente ho ricordato un momento particolarissimo, e cioè il mese di aprile del 2020. Noi in quella tornata, in quella riunione del Consiglio, in quell'adunanza, andammo a deliberare la legge numero 5 di cui abbiamo parlato ieri e che tra l'altro a breve richiamerò. Ci eravamo già visti per la legge numero 4, per cui con questa legge eravamo intervenuti, in seguito al clamore popolare successivo al lockdown, con immediatamente il recepimento di tutti gli aspetti di moratoria pubblica e privata di riferimento, invece il primo intervento da 25 milioni di euro che ponemmo in essere fu in occasione appunto della legge 5, quindi dell'adunanza di cui è oggetto anche l'ordine del giorno da lei richiamato, quello del 17 aprile del 2020.
Successivamente, non c'è bisogno che ce lo ripetiamo tutte le volte, tanto lo farò lo stesso, intervenimmo anche con la legge numero 8 che andò addirittura a estendere e a prevedere interventi di varia natura per 163.300.000 euro.
Lei, giustamente, parla di aspetti di natura tecnica, cioè all'interno della mozione numero 44, cita tutta una serie di aspetti di natura tecnica e poi giustamente esprime un'impegnativa. Impegnativa che è l'oggetto del contendere sulla quale noi saremo chiamati di qui a tanto/breve tempo a esprimerci con un voto. Ma c'è un aspetto sostanziale rispetto al voto da lei richiamato in occasione dell'ordine del giorno che questo Consiglio votò, cioè un aspetto sostanziale e non solo formale rispetto all'impegnativa che l'ordine del giorno da lei citato chiamava in causa.
L'impegnativa era anche in quell'occasione espressione di due punti ben definiti, il primo riguardante quello che lei giustamente definisce anche in questo caso semestre bianco, il secondo invece - che nel caso specifico era il primo - era un impegno che il Governo si doveva prendere nel contrattare con lo Stato tutta una serie d'interventi dedicati a favore della Regione Autonoma Valle d'Aosta, tant'è che il Presidente di riferimento, cioè il collega Testolin, fece un intervento in replica al proponente - che fu il collega Cognetta - nel quale richiamava tutta una serie di proposizioni - tra l'altro proposizioni che erano partite dal Trentino Alto Adige e che poi dopo videro tutte quante le autonomie speciali proporsi con lo Stato italiano - nelle quali venivano fatte tutta una serie di richieste e in quell'occasione il Presidente ebbe anche modo di anticipare il fatto che anche la Regione Autonoma Valle d'Aosta aveva chiesto una serie d'impegni specifici nella trattativa, rispetto a una serie di riferimenti in termini di fondi che la Regione Autonoma Valle d'Aosta avrebbe dovuto corrispondere allo Stato Italiano e che invece si chiedeva restassero nelle casse di riferimento valdostane per intervenire a favore dei privati e delle attività.
Ora nel frattempo è cambiato qualcosa in tal senso? Sì, è cambiato qualcosa e molto probabilmente nell'essere cambiato qualcosa di sostanziale, c'è anche una presa d'atto rispetto al fatto che probabilmente per questo motivo quella parte dell'impegnativa non viene richiamata, cioè, come abbiamo già avuto modo di affermare in tutte le condizioni e le situazioni che siamo venuti a gestire, compresa l'audizione di lunedì in II Commissione, per fortuna grazie al 34/2020, 84 milioni di euro dei 103 che la Regione Autonoma Valle d'Aosta - e tra l'altro richiamata il 17 di aprile - doveva retrocedere allo Stato Italiano sono "rimasti" sotto forma di ristoro nei confronti delle autonomie locali a favore della Regione Autonoma Valle d'Aosta stessa, e una scelta che venne fatta - e che fu anche oggetto di dibattito poi quando si andò discutere la 8/2020 - fu quella che non vennero immediatamente impegnati assieme ai 160 milioni della 8 anche questi 84 milioni di ristoro, previsti a favore della specialità per quanto riguarda la Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Infatti quegli 84 milioni di euro a oggi mai come in questo momento sono risultati essere salienti, focali, importantissimi, per il prosieguo dell'attività che tutti quanti noi stiamo cercando di porre in essere, cioè che cosa? Il previsionale futuro, la legge finanziaria che abbiamo iniziato a discutere in Commissione; tant'è che è proprio da questi 84 milioni di euro che è stato fatto il prelievo di 71 milioni e mezzo di euro, in realtà poi sapete meglio di me che non è un prelievo, ma semplicemente un'imputazione a bilancio per competenza, d'accordo con la Ragioneria Generale dello Stato, che fa in modo che dei 90 milioni di euro che ci sono in meno tra la seconda annualità del bilancio previsionale 20-22 e la prima annualità del prossimo bilancio previsionale, a tutti gli effetti 71 milioni e mezzo di euro arrivano dall'imputazione sull'annualità 2021 di questi 84 milioni di euro, poi dopo avremo ancora occasione di discutere della cosa.
Per cui c'è una differenza sostanziale tra l'ordine del giorno che era stato proposto ad aprile e l'attuale mozione di riferimento? Assolutamente sì, ovvero la parte impegnativa, che normalmente è la parte che in un'iniziativa consiliare si vota.
C'è una differenza sostanziale, cioè è successo qualcosa nel frattempo da aprile a novembre del 2020? Assolutamente sì. Da questo punto di vista l'interlocuzione con lo Stato ha previsto tutta una serie di ristori che avrebbero potuto essere anche maggiori ma che per il momento sono stati sufficienti sia a garantire lo squilibrio della parte entrata sulla annualità 2021 del prossimo bilancio previsionale, sia magari a prevedere tutta una serie d'interventi che comunque stiamo valutando di natura fiscale ma che sono ancora in divenire, come da lei richiamato tra l'altro per tutta una serie d'interventi di cui abbiamo già parlato in questo Consiglio e anche nello scorso Consiglio, rispetto alla possibilità che le leggi approvate nel 2020 prevedono comunque di porre ancora in essere nel 2020 stesso.
Addirittura un'interpellanza da lei richiamata rispetto all'articolo 3 della legge 5/2020, cioè quella che venne approvata nella stessa adunanza consiliare, giustamente è stata oggetto di un'interpellanza tra me e lei rispetto a una serie d'interventi che vennero previsti inizialmente per 2 milioni di euro e poi aumentati a 4.380.000 euro, quindi con un aumento di 2.380.000 euro, successivi, appunto, con la legge 8.
Per cui da un punto di vista sostanziale, rispetto a quella che era l'impegnativa dell'ordine del giorno votato, sono successe delle cose e per fortuna per la Valle d'Aosta sono successe anche delle cose positive.
Oltre a questo aspetto di natura "più tecnica" ma con dei fortissimi connotati politici, c'è poi un aspetto che giustamente lei richiama come oggetto di contesto rispetto all'iniziativa da lei proposta che fa sì che il sottoscritto si asterrà rispetto a quest'iniziativa, quindi non voterà contro, rispetto a un aspetto invece che è fondamentale e di principio sul quale io sono invece assolutamente d'accordo con lei, e non solo sono d'accordo con lei oggi, ma ero d'accordo con lei ieri e mi auguro che saremo d'accordo di qui a breve per il 2021, cioè tutto il ragionamento che deve essere posto in essere da parte di questo Governo con l'aiuto della minoranza rispetto al proseguimento degli interventi non soltanto di natura economica, quindi mettendo in essere delle risorse economiche per venire incontro alle difficoltà che il privato e le imprese hanno già adesso e avranno l'anno prossimo, ma anche intervenendo sulla leva fiscale di riferimento.
Abbiamo avuto modo di dirlo ieri, lo dice la Banca d'Italia, purtroppo lo dice anche l'Unione Europea e l'analisi di questi primi mesi di esperienza drammatica rispetto alla pandemia da Covid-19 lo sta dimostrando in termini economici, ci sono delle problematiche gigantesche rispetto alle necessità di liquidità che il comparto imprenditoriale e privato sta dimostrando, cioè a fronte di tutta una serie d'interventi posti in essere che permettono anche da un punto di vista strutturale la possibilità d'investire del denaro, quello che in questo momento il mercato chiede tantissimo e sul quale lei ieri ha condiviso non la mia opinione, ma il riportare la mia opinione quindi la relata refero, c'è sicuramente una grandissima problematica legata alla liquidità.
Quindi se nelle prossime settimane sicuramente ci sarà necessità con l'aiuto di tutto quanto il Consiglio d'intervenire nell'andare a individuare delle iniziative puntuali sia in termini di spesa che di investimento rispetto alla necessità che la Valle d'Aosta, privata e imprenditoriale, avrà, ci sarà sicuramente l'assoluta necessità di replicare tutta una serie d'interventi di matrice fiscale, sia regionale sia comunale, per fare in modo che per prima cosa i soldi dalle tasche delle imprese e dei privati non escano.
Nel corso del 2020, in tutta una serie d'iniziative poste in essere sia dalla Regione, l'addizionale IRPEF piuttosto che l'IMU, dai Comuni, questo è stato fatto: nel senso che si sono procrastinate piuttosto che eliminate tante forme diverse di entrate tributarie, quindi di addebiti tributari ai privati e alle imprese, che vanno ad esempio dal procrastino dell'IMU e della TASI, anche perché la TASI non esiste più, fino all'eliminazione da parte di tantissimi Comuni, ad esempio di un canone di riferimento, che è la TOSAP piuttosto che la COSAP a favore delle attività.
Per cui questo nel 2020 è stato fatto. È stato fatto, anche ad esempio per quanto riguarda gli interventi previsti nella legge 5 rispetto l'addizionale IRPEF di pertinenza regionale piuttosto che l'IRAP per quanto riguarda il primo acconto del 2020.
Per cui ci sono sicuramente tutta una serie d'interventi di natura fiscale, venendo all'aspetto più di contesto e politico della sua iniziativa, che vanno assolutamente presi in esame che sono già stati fatti nel 2020 e che devono essere valutati e riproposti per il 2021.
Quindi da questo punto di vista in termini di principio è assolutamente condivisibile l'intendimento dell'iniziativa di riferimento.
Rispetto al trappolone, abboccamento, nel riproporre questa mozione richiamandola a un ordine del giorno dell'aprile del 2017, sono cambiate tante cose, non ultima le due impegnative sostanzialmente diverse, per cui aspetto naturalmente che diate voce a tutti i "movimenti di collo" che avete fatto mentre io parlavo per poi dopo, con l'aiuto di tutta quanta la maggioranza, darvi la possibilità di sentire le nostre ulteriori risposte.
Presidente - Altri intendono intervenire nella discussione generale? Consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Una battuta sul "trappolone finale": vede Assessore, e qui la sfango subito, se il voto della mozione precedente fosse stato favorevole, io non avrei preso a pretesto questa situazione, ma non è questo il mio obiettivo.
Il mio obiettivo invece adesso è risponderle che tra quello che lei ha detto e la finalità di questa mozione, c'è una differenza sostanziale, come lei ha detto più volte.
Se lei mi avesse seguito dall'inizio, anzi scusi, non l'ho ancora salutata, buon pomeriggio, avrebbe intuito il fatto, come ho detto, che l'ordine del giorno doveva fungere da ispirazione. L'obiettivo non era ricordare quello che avevamo proposto ad aprile, o meglio quello che condividevamo ad aprile, era l'idea di definire una misura, perché ricordo che l'impegnativa è diversa oggi da quella giustamente di aprile, perché si dava l'incarico all'Assessore competente a riferire in II Commissione consiliare circa la fattibilità della misura in tempo utile, e sul tempo utile potevamo anche discuterne.
Ma la differenza sostanziale è sul fatto che se uno avesse ascoltato il suo completo intervento e non avesse seguito dall'inizio o non avesse potuto, perché l'audizione in II Commissione era a porte chiuse, oggi si aspetterebbe che quegli 84 milioni fossero messi a disposizione sul tavolo dei cittadini valdostani.
Ma c'è una differenza sostanziale, perché lei ci ha detto giustamente - ed è vero è cambiata la situazione - che all'epoca quegli 84 milioni non c'erano, all'epoca non si era ancora compiutamente valutato l'effetto dei mancati introiti da imposta, quindi all'epoca, ad aprile, il fondo per minori entrate non era completo. Il fondo completo sulla annualità 2020 è stato definito in sede del bilancio della legge di stabilità che andremo poi a discutere.
Lei ci ha anche detto che grazie a quegli 84 milioni, o meglio una quota parte 71 e mezzo più lo split, come l'ha chiamato, sugli utili CVA, noi riusciamo a far fronte a quelle minori entrate.
Quindi noi oggi abbiamo già delle minori entrate che non derivano da una volontà politica ma dalla contingenza. C'è la crisi, si lavora meno, si fattura meno e quindi producendo meno si dovrà pagare meno.
Il pagare meno da parte delle imprese non è dovuto a una volontà politica o a una scelta di giustizia fiscale ma dalla crisi.
Quindi è bene che si capisca, al di fuori, comunque si voglia votare questa mozione, che quegli 84 milioni c'est pas de l'argent de poche perché quegli 84 milioni sono una partita di quadratura, una quota parte grossa, ma sono una partita di quadratura.
In gergo per il commerciante di Courmayeur, per non citare il cantoniere di Torgnon, quegli 84 milioni sono semplicemente un'operazione di natura contabile, cioè non "suonano".
Quello che noi oggi volevamo fare con questa iniziativa non era parlare delle minori entrate, non era dire: il Governo ci ha dato 84 milioni di ristori contabili perché sennò qualcuno pensa ai ristori della potenza di fuoco di Conte e dice "Sono dei soldi". No, sono ristori contabili, e soprattutto è vero, c'è una differenza sostanziale rispetto alla volta precedente perché degli aiuti sono stati messi in campo; ma l'ulteriore differenza sostanziale è che ci troviamo nuovamente, ma questa volta dovremmo essere un po' più preparati rispetto a quello che è successo con il primo lockdown perché lo dico di nuovo, era una situazione emergenziale, nessuno a dicembre sapeva che sarebbe successo qualcosa altrimenti sicuramente a dicembre le vicende del bilancio sarebbero andate diversamente.
Adesso che abbiamo di fronte un certo tipo di prospettiva, dovremmo anche già iniziare a pensare a delle misure.
Lei ha anche parlato di aiuto della minoranza, io ho già parlato spesso di questa situazione però qui non parliamo di aiuti economici, quindi l'aiuto della minoranza vedremo quello che sarà perché questa era una forma di aiuto, volevamo essere propositivi, siamo stati propositivi, abbiamo citato i principi di una misura già messa in campo, all'epoca sicuramente più provocatoriamente di questa volta, perché ricordo che all'epoca chiedevamo al Governo in carica d'interloquire con lo Stato ma non di valutare la fattibilità, era più esecutiva quella mozione anche se - cito un neo tornato esponente in questo Consiglio - una mozione o una risoluzione non si nega a nessuno.
Noi all'epoca avevamo cercato di dare esecutività a quella mozione, oggi no, è propositiva.
Quindi se lei mi chiede aiuto, io le dico perché la proposta non viene presa in considerazione? Disponibilità a emendare le impegnative ma sennò vuol dire che uno non vuole prendere in considerazione questa proposta, quindi mi dico: ma quando faremo nuovamente delle proposte, perché ne faremo, di come intendiamo trovare delle soluzioni anche comuni nel benessere della comunità, quale sarà il grado di aiuto della minoranza? Un tasto o delle idee? Perché se è un tasto l'ho già detto e lo ripeto, di tasti ce ne sono tre, andiamo tutto a destra - e mi piace anche sinceramente - rispetto che andare tutto a sinistra, ma aldilà di questo si può anche stare al centro, che so che lei apprezza la cosa.
Detto questo, lo ripeto perché è bene che chi ci sente lo sappia, quegli 84 milioni non sono liquidi, sono una partita contabile, quindi è bene che la differenza sostanziale tra il suo corretto discorso, preciso e la realtà è che quegli 84 milioni servono a coprire una voce ma non servono a dare degli aiuti concreti. Gli aiuti concreti devono ancora essere definiti.
Quindi, così come io non voglio creare aspettative, non creiamo delle aspettative, è bene che noi lo specifichiamo.
A me spiace è che quella che poteva essere una proposta, possiamo cambiarla come vuole, ma è un tentativo, una modalità di parametrare una proposta di contributo rispetto a un'altra. Era una proposta, se prima c'era un'idea concreta, un'operazione concreta come quella del 116117, che tra l'altro pare già essere stata messa in essere, quindi secondo me il voto favorevole era scontato: questa è una proposta addirittura che può essere emendata e può essere discussa e non viene accolta. Ma a che gioco stiamo giocando?
Presidente - Si è prenotata la consigliera Spelgatti a cui passo la parola.
Spelgatti (LEGA VDA) - Io vi domando: è questa la serietà con cui pensate di governare questa regione, tra l'altro in un momento drammatico come questo? È questa la serietà con cui volete andare avanti? Perché, veramente, c'è da porsi qualche domanda.
A prescindere da quanto accaduto ieri: Cime Bianche subito maggioranza spaccata con posizioni agli antipodi l'una dall'altra. Era scontato, era già scritto, era già stabilito, lo si sapeva già ma comunque è venuto fuori, non ci voleva la sfera di cristallo per sapere che matematicamente sarebbe successo. Guardiamo cosa sta succedendo oggi. Voi avete di fronte un'opposizione il più corretta possibile, il più propositiva possibile, che cerca di portare delle iniziative nei toni più corretti possibili e soprattutto che fa delle proposte concrete a favore dei cittadini.
Prima mozione: un conto è "non condividiamo per questo, questo e quest'altro e di conseguenza ci asteniamo, la bocciamo, votiamo contro, qualsiasi altra cosa", un conto è dire: "perfetto, siamo d'accordo, iniziativa giusta, iniziativa corretta, l'iniziativa era già partita dagli uffici eccetera eccetera, ma ci asteniamo e quindi la bocciamo".
Non si è mai vista una roba del genere, poi politicamente non mi sembra molto furbo, perché anche il messaggio che si dà ai cittadini è, come al solito, "Tanto se quelli della Lega fanno qualche cosa, a prescindere comunque sia arriva dalla Lega e di conseguenza tutti coalizzati contro la Lega".
Non è un bel messaggio, ribadisco, non porta bene, non vi ha portato bene fino adesso.
Se pensate di continuare così fate pure, sembra un po' di essere ritornati all'atteggiamento della Pulz che a ogni iniziativa ci dava dei fascisti, dei razzisti eccetera eccetera, poi non le ha portato bene. Siamo di nuovo alle solite cose ma, ripeto, non si sta giocando, si sta giocando con la vita delle persone, con i cittadini e noi stiamo provando in tutte le maniere a essere il più possibile propositivi e poi arriva un'iniziativa molto importante a livello economico, misure di sostegno importantissime per i cittadini, facciamo una proposta, disponibilità piena... e che cosa ci troviamo? Chiaramente poi il collega Aggravi ha ricordato anche quale fosse la posizione di parte della maggioranza all'epoca e poi ci ritroviamo con l'assessore Marzi, che conosco bene perché ci ho fatto due anni di opposizione: ci trovammo nella stessa situazione in Consiglio comunale ad Aosta e lei ricopriva lo stesso ruolo di Assessore. Siamo abituati a lei che parla per ore e sostanzialmente è convinto che non dicendo nulla, partendo di qua, di là, "vado su, vado giù, giro il discorso dall'altra parte, vado dall'altra parte", nessuno capisce niente e alla fine di mezz'ora di discorso mi verrebbe da utilizzare un termine che però non posso usare in questo Consiglio, ma lei fa regolarmente delle super "qualcosa" e mi fermo qua, tutti quanti imbambolati perché tanto non si capisce niente, per dire poi cosa? Io sfido una sola persona ad aver seguito il suo discorso e il suo ragionamento, ma non è capitato questa volta, capita tutte le volte, cioè le sue arrampicate sui vetri sono semplicemente legate al fatto che tanto "ubriaca" di parole, nessuno capisce niente e alla fine si conclude il tutto nel nulla.
La posizione era chiara senza fare tanti giri di parole: non volete votarlo perché è un qualche cosa che arriva dalla Lega. Ditelo semplicemente, se è così che voi ritenete di fare un servizio corretto nei confronti dei cittadini, andate avanti pure così ma tanto comunque, ripeto, siete voi che raccogliete i frutti e avete le responsabilità di Governo, voi vi siete assunti la responsabilità di Governo, e sappiamo anche come, ma non tocchiamo l'argomento, evitiamo perché - ripeto - facciamo un'opposizione costruttiva vista e considerata la situazione in cui siamo. Siete voi che fate una maggioranza distruttiva.
Presidente - Siamo sempre in discussione generale. Qualcun altro vuole intervenire? Se non vedo prenotazioni, chiudo la discussione generale. Discussione generale chiusa, interviene l'assessore Marzi in fase di replica.
Marzi (AV-SA) - Spesso nel corso degli anni che ci hanno visto, con un'interruzione non troppo lunga, confrontarci da diverse parti, è stato riportato questo tipo di approccio, cioè quello del "Lei parla". In effetti in politica è un po' difficile, soprattutto in un'Assise eletta, fare qualcosa di diverso dal parlare, però secondo me una questione va puntualizzata, soprattutto perché in questa maniera diamo la possibilità anche al dibattito di rivolgersi verso un alveo più proficuo.
Il fatto che questa iniziativa venga dalla Lega è un dato di fatto e che prevedrà un'astensione non è assolutamente legato al fatto che a proporre questa iniziativa sia la Lega, perché questa iniziativa che ha un titolo ampio, in realtà prevede tutta una serie di cose, veramente una sola, e cioè la proposizione del semestre bianco, sul quale da un punto di vista tecnico potremmo discutere delle ore ma non le abbiamo, per fortuna/per sfortuna; ci sono tutta una serie di vincoli tecnici sui quali non mi sono dilungato ma che sono conosciuti benissimo dalla parte proponente, c'è un principio di fondo che è trovare delle soluzioni per intervenire anche sugli aspetti fiscali e ho avuto modo di dire non soltanto che è stato fatto, ed è stato fatto di comune accordo, è che c'è l'assoluta volontà da parte di questa maggioranza di continuare a collaborare in tal senso, ma questo è un principio politico generale sul quale siamo assolutamente d'accordo che di fatto però non viene richiamato dalla parte impegnativa dell'iniziativa.
Esiste poi un'altra parte impegnativa delle iniziative ed è per quello che mi sono permesso di richiamare la II Commissione consiliare, perché su quella parte lì non soltanto è già iniziata la collaborazione e c'era assoluta volontà non soltanto da parte del sottoscritto perché il sottoscritto quando fa l'Assessore alle finanze svolge un ruolo trasversale e "di staff", per cui svolgendo una delega trasversale sicuramente mette a disposizione la possibilità di raccontare come stanno le cose ma non è da solo, sicuramente tutti i colleghi hanno già dimostrato - anche nel rispondere a una serie d'iniziative soprattutto da un punto di vista sanitario e per quanto riguarda sia le attività produttive piuttosto che la cultura e la scuola - di voler necessariamente cercare delle soluzioni per il prossimo futuro, coinvolgendo assolutamente la minoranza ma, visto che il collega Aggravi ha fatto un richiamo "Come volete che vi aiutiamo, con il dito o con la testa", assolutamente con la testa, lo sintetizzo perché così evitiamo il richiamo ad "Amici Miei" e sembra un poco più facile farmi comprendere.
Lo abbiamo però sempre esplicitato questo, lei giustamente ha richiamato il fatto che in questa occasione siamo anche di fronte a un pubblico. Io invece ho parlato con lei tra addetti ai lavori e quindi nel momento in cui sono andato a richiamare gli 84 milioni di euro l'ho fatto perché ne abbiamo parlato un'ultima volta lunedì e io non mi sono mai permesso di richiamare questi 84 milioni di euro come un intervento sonante che finirà nelle tasche di chi oggi è in difficoltà.
Io l'ho chiaramente richiamato - nel suo caso tra l'altro nuovamente espresso - come un'imputazione di competenza di cifre, di soldi, che di fatto non hanno un intervento immediato. Servono però a fare un lavoro enorme, cioè evitare l'esercizio provvisorio.
Ora quando il sottoscritto ha tra l'altro accennato qualcosa rispetto alla legge di stabilità, piuttosto che al prossimo bilancio di previsione, ha chiaramente detto che il luogo deputato per discutere della cosa sarebbe stato la II Commissione, infatti non ho fatto declarata. In II Commissione ci siamo detti che il primo obiettivo è evitare lo scempio dell'esercizio provvisorio che nel 2020 abbiamo vissuto. Siamo andati per la seconda volta, ma diciamo la prima politicamente rilevante, nella storia repubblicana della Valle d'Aosta, in esercizio provvisorio, il 3 di febbraio abbiamo votato il bilancio susseguente l'esercizio provvisorio, il 14 di febbraio eravamo tutti quanti a casa.
Successivamente, un mese dopo, è partita con il lockdown una cosa, definiamola assolutamente fuori dall'ordinarietà, come una pandemia, pandemia vuol dire che c'è un problema di ordine sanitario che riguarda tutto il mondo, quindi anche la Regione Autonoma Valle d'Aosta, e noi l'abbiamo vissuta - penso unico pezzo di terra occidentale - senza poter legiferare nei pieni poteri e addirittura con 66 Comuni poi diventati 67 più la Regione Autonoma Valle d'Aosta che dovevano arrivare a votare.
Questo è un dato di fatto, tant'è che susseguentemente a queste elezioni ci troviamo qui oggi, siamo diventati un Governo il 21 ottobre del 2020, cioè esattamente dieci giorni prima di quando, per legge, si sarebbe dovuto portare in Giunta, e quindi poi dopo all'attenzione della Commissione e del Consiglio, il bilancio di previsione, la finanziaria, la stabilità e via discorrendo, cioè tutta una serie di aspetti che normalmente richiedono tantissimo lavoro.
Per cui la scelta condivisa è stata quella di approvare un bilancio tecnico in Giunta per portarlo giustamente all'attenzione del Consiglio e dei portatori di interesse valdostani per poi dopo iniziare in parallelo un discorso che doveva prevedere sia uno studio di una serie d'interventi eventualmente da porre in atto immediatamente, che stiamo facendo, alcuni dei quali anche di natura fiscale, ma che vorremmo affrontare nel momento in cui - permetteteci la possibilità e la serietà - ci sia la possibilità di scaricarli immediatamente, e quindi entro la fine dell'anno, a favore della Valle d'Aosta, secondo punto: aprire un parallelo invece, un discorso che richiamava alle vostre competenze e alla vostra capacità di collaborare, su un percorso che deve portare di fatto al vero nuovo bilancio del 2021, che è praticamente l'applicazione dell'avanzo o comunque, se fosse necessario, di variazioni precedenti all'avanzo.
Del resto anche la famosa e richiamata adunanza del 17 di aprile con la legge 5 che fu merito soprattutto di una grande collaborazione che la vide protagonista in sede alla II Commissione nell'arrivare a definire la legge 5, addirittura in quella occasione quello che immediatamente venne detto al Consiglio è: ma come? Solo 25 milioni di euro d'interventi? E noi dovemmo spiegare che in realtà quello era un primo intervento nell'attesa di legiferare per il successivo impiego di cifre molto più congrue quali i 160 milioni di euro addivenienti dall'utilizzo dell'avanzo di Amministrazione.
Anche in quell'occasione noi dovemmo spiegare che in realtà ci sono dei motivi tecnici e politici che non potevano portare subito all'impiego di 160 più 25 milioni di euro.
È la stessa cosa che io sto descrivendo in questo momento, cioè c'è l'assoluta volontà di continuare a collaborare nello spirito dell'iniziativa, non soltanto ponendo in essere delle attività economiche e puntuali nei confronti del tessuto privato di imprenditori valdostani? Sì.
C'è la volontà di farlo in collaborazione con tutto il Consiglio? Sì.
Questo ha a che vedere con l'impegnativa di questa mozione? Al momento no. Perché lo sgravio fiscale che viene citato non è in linea con quello di cui stiamo parlando.
Allo stesso tempo però ho detto: la ratio di fondo che ci vede condividere il fatto che non c'è solo necessità d'iniziative economiche a sostegno dell'economia ma anche di evitare che nel pagare tutto quanto dovuto allo Stato e alla Regione s'intervenga immediatamente rimane? Assolutamente sì. È stato fatto nel 2020 e lavoreremo assieme per fare in modo che venga fatto anche nel 2021. E questo è assolutamente necessario, indipendentemente dall'impegnativa che sposiamo di questa iniziativa.
Chiudo dicendo che c'è un aspetto di questa iniziativa che è assolutamente condivisibile e che non soltanto vede me ma vede il Governo essere assolutamente d'accordo, cioè la parte nella quale si dice: c'è la volontà da parte dell'Assessore competente, possiamo definirlo anche da una parte del Governo o del Governo tutto, di condividere nelle Commissioni deputate le eventuali scelte inerenti agli interventi di natura economica/di sgravio fiscale a vantaggio della Valle d'Aosta in un momento di crisi assolutamente totale? Assolutamente sì.
Presidente - Consigliere Marguerettaz ha chiesto la parola per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Non entro sullo specifico della mozione che è stata ben rappresentata dall'assessore Marzi. A beneficio di coloro che ci ascoltano però vorrei fare una piccola precisazione, ieri forse non è stato percepito ma a un certo punto c'è stato l'intervento del collega Restano che ha proposto una mozione d'ordine dopo che nell'interlocuzione di un'interpellanza a un certo punto un esponente della Lega ha detto: "Sì, sono contento della risposta ma in buona sostanza quello che è stato detto - ovvero quella attività che è apprezzata ed era in qualche modo indicata nella interpellanza - è stato fatto grazie alla Lega".
Allora probabilmente siamo all'inizio, dobbiamo in qualche modo conoscerci e sintonizzare il nostro lavoro, ma se ogni volta che c'è un atto ispettivo o una mozione o una risoluzione e poi il risultato finale è: votate questa risoluzione, votate questa mozione, e poi diciamo che tutto il merito non è del Consiglio ma è della Lega, diventa difficile chiedere un'adesione su questi atti del Consiglio; non è immaginabile dire: "Noi siamo bravi, voi votate quello che noi proponiamo e alla fine il merito lo portiamo a casa tutti noi".
Allora nelle varie mozioni gli Assessori hanno detto: questa attività è già in corso, queste cose le stiamo già facendo, quindi vi chiediamo di ritirare la mozione perché questa mozione non aggiunge nulla.
Se l'atteggiamento è collaborativo, e quindi, ad abundantiam, diciamo che siamo tutti d'accordo, va bene, ma io sono sicuro che un secondo dopo partirà un tweet "Grazie alla Lega abbiamo fatto questo".
Allora capite che nel nostro dialogo questa cosa non funziona. Se abbiamo un atteggiamento dove sulle cose che ci vedono uniti diciamo: "Ribadiamolo, ma poi portiamolo a fattor comune di tutti", credo che ci sia la possibilità di lavorare bene. Se tutto questo viene fatto per dire: "La Lega sta facendo bene, sollecita perché gli altri dormono", non funziona. Ieri la mozione d'ordine di Restano andava in quella direzione. Restano ha detto: "Guardate che le cose che avete detto non sono accadute grazie alla Lega, ma grazie al lavoro di questa maggioranza e della maggioranza precedente".
Chiudo dicendo che se continuiamo anche nelle mozioni a ricordare quello che è stato fatto nella legislatura precedente, negli anni precedenti, ognuno di noi avrà detto e avrà fatto delle cose che probabilmente sono superate; allora io cercherei di concentrarmi sul lavoro di questa legislatura e di lavorare per il bene dei Valdostani in questa legislatura.
Presidente - Per dichiarazione di voto, la consigliera Spelgatti.
Spelgatti (LEGA VDA) - Noi ovviamente voteremo favorevolmente e, collega Marguerettaz, io capisco che lei sia nuovo di quest'Aula perché è appena stato eletto e quindi capisco che i meccanismi della politica evidentemente le sfuggano, essendo un novizio, quindi deve avere tempo per imparare, però le provo a spiegare due concetti molto semplici.
C'è chi governa e c'è chi sta in opposizione. Chi fa opposizione può fare un'opposizione dura e cattiva - l'abbiamo visto a parti ribaltate, quando noi eravamo in maggioranza e voi eravate in opposizione siete partiti con un'opposizione terrificante, quando ci siamo andati noi è toccato a noi fare quel tipo di opposizione - oppure l'opposizione che stiamo facendo in questo momento, visto e considerato che sono cambiati gli attori in campo, ed è un'opposizione assolutamente propositiva, chi governa si prende i meriti di quello che fa, chi fa opposizione porta delle iniziative. Porta delle iniziative, fa delle proposte e chiaramente il merito di chi lavora, perché questo è il lavoro dell'opposizione, è quello di scrivere, avere delle idee, proporle alla maggioranza. Quindi è scontato, visto che è l'unica cosa che può fare l'opposizione - perché non governa, chi governa ha il merito di tutta l'azione di governo, chi fa opposizione ha soltanto il merito di lavorare portando le iniziative in Consiglio - che si prenda poi il merito nel momento in cui lo fa.
Sulla mozione precedente evidentemente fa finta di dimenticarsi di un passaggio, cioè il fatto che l'Assessore abbia spiegato sì appunto che era partita dagli uffici ma che io abbia anche raccontato che questa cosa era partita nel 2016 e poi è rimasta lettera morta per una marea di tempo, di conseguenza siccome adesso tra l'altro è subentrata l'emergenza Covid e tutto quanto con altri obblighi di legge, si è riportato e ripresentato tutto il discorso e di conseguenza si dice: bene, il Governo regionale si impegna, anche l'Assessore ha manifestato sua intenzione impegnarsi, quindi è scontato che poi ci sia il voto favorevole, ma è sempre stato così.
Evidentemente, ripeto. Lei questi meccanismi non li ha mai visti precedentemente perché non c'era, ma quando l'Assessore dice: "Siamo tutti d'accordo", condividiamo il contenuto della mozione e tutti quanti si vota, funziona così, però glielo concedo, non si preoccupi, con il tempo imparerà anche lei.
Quindi la ringrazio, non ho capito le cose però non si preoccupi, vedrà che con il tempo ci si potrà anche capire, però le dico anche che lasci fare all'opposizione almeno l'opposizione. Siete andati al Governo? Siete voluti andare al Governo? Come ci siete andati lo sappiamo. Adesso governate, ma almeno ci fate fare l'opposizione? Ripeto, soprattutto perché la nostra è un'opposizione corretta, costruttiva, cerchiamo di portare le idee, e non possiamo neanche dire: "Grazie alla Lega"? Certo che grazie alla Lega nel momento in cui lavoriamo su qualcosa, ma è un problema?
Se ci fate lavorare possiamo prenderci almeno il merito di aver fatto una proposta corretta e apprezzata? Funziona normalmente così. Se non possiamo neanche prenderci il merito, quindi noi lavoriamo e tutto il Consiglio si prende il merito perché ha votato, non lo so, mi sfugge qualche meccanismo, ma va bene così, forse vedremo se potremo capirci in futuro.
Presidente - Per dichiarazione di voto, consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Intervengo a seguito delle parole del collega Marguerettaz con cui si è instaurato un piacevole dialogo all'interno di quest'aula; mi spiace che questo stesso dialogo non si sia instaurato con altri suoi colleghi di altri Gruppi, ma prima o poi non disperiamo di avere anche la loro posizione.
Al netto di questo, io comprendo perfettamente le sue sollecitazioni, però mi permetto di fare una segnalazione: mi pare evidente che si debba riconoscere il merito al collega Aggravi, così come alla collega Spelgatti, così come a tutti i colleghi proponenti d'iniziative in quest'Aula, di essere stati promotori di alcune iniziative e quindi il tema del "di chi è il merito" ritengo sia sufficientemente risolvibile in maniera rapida.
Se io avessi voluto controbattere su questo tema, avrei potuto dire, per esempio, che è un'inveterata abitudine di alcuni Assessorati di rispondere alle iniziative dell'opposizione prima che arrivino in Consiglio. Quindi inevitabilmente il venerdì si consegnano gli oggetti delle iniziative consiliari e poi ci si trova a una conferenza stampa due o tre giorni dopo dove gli Assessori danno le risposte alle iniziative consiliari in conferenza stampa senza contradditorio.
Avrei potuto dire questo. Avrei potuto dire, per esempio, che quando è stata fatta un'ordinanza al Presidente della Regione, ordinanza che riprendeva alcuni concetti che avevamo espresso addirittura nella prima seduta di questo Consiglio, un esempio su tutti: considerare la specificità della Valle d'Aosta sugli spostamenti, perché ci sono alcuni Comuni che non hanno la possibilità di avere l'accesso ad alcuni beni primari durante la crisi, lo avevamo detto in quest'aula, lo avevamo detto chiaro durante la prima seduta di questo Consiglio, con un'ordinanza è stato fatto, io ho visto ovviamente una comunicazione che ha detto: "Grazie al Presidente, grazie alla Giunta, grazie al Governo che è stata fatta questa ordinanza".
Ci avete sentito ribadire qualcosa? Ci avete sentito ribattere? Si è visto batteri i pugni dicendo: "No, è merito nostro, l'abbiamo detto prima noi"? No. Giustamente è stato fatto dal Governo ed è un merito del Governo e lo riconosciamo senza alcun problema, ma almeno riconoscere che all'interno di questo Consiglio vi sia il merito di portare avanti delle proposte e poi si possa comunicare all'esterno ai tanti cittadini valdostani che spesso non sanno cosa avviene tra queste mura, se non guardano le dirette, e non sono tutti i 126.000 collegati, almeno questo ritengo che sia utile lasciarlo.
Io credo che sia molto più grave dire pubblicamente che si condividono certe iniziative o addirittura votare certe iniziative nel passato e poi disattendere quel voto o quell'opinione con l'espressione del voto in aula. Ritengo sia molto più grave.
Nel merito di quello che è stato fatto come mozione d'ordine - che mi permetto di dire mozione d'ordine non era, non era né un fatto personale né una mozione d'ordine, penso che su questo possa concordare il collega vicepresidente Marguerettaz - ovviamente mi permetto di dire che su quanto affermato dal collega Ganis su quell'interpellanza non s'intendeva dire "Per merito della Lega che è l'unica che ha fatto qualcosa sul settore della sanità", assolutamente no. È stato detto, e giustamente ci può anche essere stato un errore di comprensione e siamo assolutamente qui a dirlo, che la Lega si è spesa su quel tema, su quel problema, e l'ha portato in aula, perché il problema è che a seguito del deposito di quell'iniziativa, qualche amministratore locale ha pensato bene di comunicare su Facebook la contrarietà al deposito di quell'iniziativa, forse perché non bisogna sollevare i problemi, ma bisogna risolverli nel segreto delle stanze.
Noi su questo ovviamente abbiamo voluto esprimere le nostre contrarietà e bene ha fatto il collega Ganis a evidenziarlo, senza assolutamente dire che è merito nostro se i problemi sanitari vengono trattati all'interno di quest'aula nella maniera più assoluta.
Abbiamo evidenziato un problema, a quel problema è stata data una soluzione, siamo felici, ne rendiamo merito all'Assessore, ma è anche merito nostro per aver sollevato il problema.
Esattamente nello stesso modo la collega Spelgatti oggi e il collega Aggravi in questo momento stanno sostenendo delle proposte che riteniamo di buon senso e che la stessa Giunta condivide e non troviamo nessun motivo per il quale queste proposte non possano essere votate. Se avete un motivo che non sia: "Eh ma lo stiamo già facendo", fatecelo sapere. Ovviamente come Lega voteremo a favore.
Presidente - Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Carrel, ne ha facoltà.
Carrel (PA) - Credo che in questo momento dobbiamo tornare a quello che era il programma di Governo, quindi la centralità del ruolo del Consiglio.
Credo che in Consiglio ci sia sì una maggioranza e dall'altra ci sia un'opposizione che ha diritto di presentare in quest'aula tutte le iniziative che ritiene più giuste e più opportune per perseguire il fine, cioè il nostro fine, quello che è di tutti: il bene di tutti i Valdostani.
Credo che i Valdostani abbiano in questo momento poco bisogno di voti di astensione su progetti che tutti noi condividiamo, sia quello di prima che quello di adesso perché mi sembra di capire che la maggioranza si asterrà anche su questo; credo che i Valdostani abbiano bisogno di risposte e sono fermamente convinto che questa mozione possa dare delle risposte o almeno avvii un progetto, un'idea che andrebbe sviluppata e andrebbe analizzata a fondo.
Mi dispiace di trovare questo muro contro muro in quest'aula perché, ripeto, non credo che sia questo il momento giusto per fare giochini politici, perché se è merito della Lega, di Pour l'Autonomie, della maggioranza del Governo, è merito della classe politica, dobbiamo veramente cercare di guardare alla classe politica, che fuori di qui non è ben vista, e forse dobbiamo iniziare a dare delle risposte senza fare dei muri contro muri valutando singolarmente le varie iniziative.
Questa iniziativa non l'abbiamo firmata forse perché siamo arrivati all'ultimo e volevamo analizzarla a fondo, però il nostro voto sarà assolutamente favorevole perché riteniamo sia un'iniziativa che va a beneficio dei Valdostani, che dovrebbe essere l'interesse di tutti noi, al di là dell'appartenenza a partiti di maggioranza o di minoranza.
Presidente - Altri per dichiarazione di voto? La parola all'assessore Marzi.
Marzi (AV-SA) - Ribadisco il primo periodo che ho espresso nel momento in cui ho risposto alla presentazione dell'iniziativa da parte del collega Aggravi. Ho iniziato dicendo, visto che lei aveva concluso con un richiamo a un voto positivo che si aspettava, "Io mi asterrò, noi ci asterremo" in maniera assolutamente chiara, capisco politicamente non condivisibile, ma in maniera assolutamente chiara.
Ho poi esplicitato un aspetto che, secondo me, risulta essere assolutamente corretto da un punto di vista sia tecnico che politico, poi può essere interpretato all'interno delle sfaccettature del dibattito consiliare, ma ho detto: il motivo per il quale ci asterremo è perché l'impegnativa dell'iniziativa presentata è un'impegnativa che non può essere tecnicamente assunta.
Nonostante il fatto che tecnicamente non possa essere assunta, condividiamo la finalità politica rispetto al fatto che bisogna intervenire nel togliere le tasse - la dico semplicemente per chi ascolta - nel prossimo futuro e quindi di conseguenza interverremo come abbiamo già fatto in corso d'essere, quindi lo faremo in piena condivisione con il Consiglio, come tra l'altro abbiamo già proposto.
Ora esistono dei ruoli diversi, questo lo dico perché è quanto dichiarato prima, per cui non è che sono intervenuto dicendo naturalmente a nome del Governo: "l'iniziativa ci piace ma siccome è stata fatta dal partito politico non nostro, alla fine della fiera decideremo di non votarla".
No, abbiamo fatto un'analisi di natura tecnica della proposta presentata, dicendo anche una cosa, visto che è stata giustamente richiamata un'altra iniziativa, cioè che quell'iniziativa aveva un'impegnativa diversa che, come già ampiamente spiegato, in parte si è manifestata, per cui sono successe delle cose, per cui il fatto di aver votato in maniera trasversale quell'iniziativa tra l'altro ha portato - non solo per merito di quell'iniziativa - anche tutta una serie di accadimenti molto concreti.
Secondo me, chiuso questo aspetto, a livello politico questo lo dico e quindi a titolo personale come Consigliere prima che Assessore, è assolutamente normale che nel momento in cui si fa un dibattito in aula rispetto ad aspetti più prettamente politici, ci si insegua e ci si richiami all'ordine e al ruolo della maggioranza e della minoranza.
Io ritengo che ci sia un distinguo fondamentale soprattutto perché è stato fortemente richiamato: spetta alla maggioranza la garanzia del numero legale e anche il fatto di beccare delle mazzate perché spetta alla maggioranza, come richiamato, il fatto di governare.
Spetta alla minoranza il controllo e anche la "sollecitazione". È corretto questo ed è corretto che questo avvenga.
Il fatto di utilizzare però dei toni per svolgere il ruolo di maggioranza o il ruolo di minoranza, corretti o non corretti, questo nulla ha a che vedere con il ruolo che in quest'aula si mantiene, interpreta e svolge, cioè se noi facciamo un'analisi di quello che è avvenuto negli ultimi anni, indipendentemente dalle maggioranze, dieci che sono cambiate in continuazione, il problema non è stato il ruolo della maggioranza o della minoranza, ma è stato il fatto che spessissimo questa maggioranza e questa minoranza, ovviamente quelle del passato, auguriamoci non avvenga più, fossero violente, onanistiche e finalizzate a se stesse, cioè la maggioranza non è detto che riuscisse a governare e la minoranza spesso, invece di svolgere un ruolo di controllo politico o di sollecitazione - non soltanto quella dell'ultima consiliatura, ma anche quelle precedenti - spesso utilizzava dei toni definiamoli così: poco istituzionali.
Per cui il fatto che si discuta e che ci si accapigli, nulla ha a che vedere col ruolo che deve avere una maggioranza o una minoranza.
Quindi io apprezzo il fatto che finora la minoranza in questi tre Consigli abbia avuto un ruolo di sollecitazione, di pungolo, ma assolutamente corretto e non per i toni avuti ma per le iniziative che sono state portate.
Presidente - Per dichiarazione di voto, collega segretario del Consiglio Distort.
Distort (LEGA VDA) - Rispondo subito all'assessore Marzi: sui toni poco istituzionali: è prevista la presenza di una figura che è garante di questa istituzionalità all'interno del Consiglio, sta alle sue spalle, sta sopra di lei ed è il Presidente del Consiglio, quindi possiamo vivere tranquillamente, c'è il Presidente del Consiglio che svolge esattamente questo ruolo.
Vi confido che ho cercato di resistere a una tentazione d'intervenire in merito all'intervento del vicepresidente Marguerettaz, però homo sum et nihil humani a me alienum puto e quindi nella debolezza umana io cedo a questa tentazione e intervengo collegandomi al suo intervento, Vicepresidente, e devo dirle che lei con quanto ha detto ha generato due scoperte; la prima: l'opposizione fa l'opposizione e lo fa con gli strumenti che le sono a disposizione, i social sono strumenti socialmente condivisi e quindi esiste purtroppo questa abitudine dell'opposizione di cercare di farsi sentire e di far valere la forza delle proprie proposizioni.
Quindi scoprendo questo mi conforta perché io essendo, come tanti sanno, appassionato di filosofia, scopro in lei un discepolo di un filosofo vissuto a cavallo tra il 400 e il 500, un tale Jacques de Chabannes de La Palice, cultore della verità lapalissiana.
Quindi è veramente lapalissiano quello che ha detto e mi stupisce che una persona della sua esperienza politica venga a scoprirlo con questa ingenuità naif, sicuramente piacevole da un punto di vista del colloquio personale però poco consona alla stazza della sua esperienza politica.
In ogni caso però ha messo in evidenza un'altra scoperta, la scoperta di un criterio, di un modus operandi che a questo punto è stato chiarito e dichiarato in quest'aula, modus operandi della maggioranza che voterà - ha intenzione, si pone con questo atteggiamento - questo criterio di opposizione alle iniziative dell'opposizione per il semplice fatto che sono proposte dell'opposizione e c'è il rischio che l'opposizione ne faccia uso improprio pubblicizzandone la bontà.
Questo è quanto, questo è quanto chi ci ascolta ha capito e recepito, perché questo è un dato assolutamente importante, questo è il modo con cui questa maggioranza ha intenzione di procedere nei confronti d'iniziative che possono essere buone o cattive ma non scelte in base alla bontà o alla cattiveria ma scelte e mal respinte semplicemente perché proposte da una forza politica di opposizione. Grazie di aver chiarito questi aspetti.
Presidente - Per dichiarazione di voto, il consigliere Aggravi ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Ovviamente dichiarando lapalissianamente il mio voto favorevole, volevo soltanto fare un'ultima osservazione, o meglio, dare un suggerimento all'Assessore e poi chiuderla lì, perché ho sentito il suo ultimo intervento e mi preoccupa un fatto: lei adotta questioni tecniche sull'impossibilità di votare questa mozione e di ciò mi stupisco perché la prima impegnativa dice: "Impegna il Governo regionale a definire una misura di contributo al sostegno economico", quindi il Governo regionale non è tecnicamente in grado di definire una misura di contributo al sostegno economico.
Qui non si parla di togliere le tasse, è vero, si cita "in virtù delle disposizioni della 184 secondo i principi" perché l'ho già specificato: "a favore delle attività produttive" è la modalità di definizione di un contributo, cioè il come definire il quantum.
La seconda impegnativa, e mi preoccupa ancora di più, "Impegna l'Assessore competente a riferire alla II Commissione consiliare riguardo alla fattibilità della misura" e lasciamo perdere il discorso "tempo". Ma tecnicamente l'Assessore competente non è in grado di riferire alla II Commissione consiliare? Allora delle due l'una, o ha letto la vecchia versione oppure c'è qualcosa che non va perché, ripeto e mi perdoni, queste due impegnative cercano da un lato di dare la possibilità al Governo sulla base dei principi di una proposta già fatta.
Lasciamo perdere che è già stata fatta, ha ragione, e do ragione al collega Marguerettaz, guardiamo in avanti, ipotizziamo che sia la prima volta; c'è una proposta, si chiede al Governo di valutare la definizione di tale proposta e di riferire in Commissione. L'Assessore ci dice che tecnicamente non è possibile ma, ripeto, lei ne ha fatta una questione tecnica, l'impegnativa parla di definizione e di riferire in Commissione. Non è una mozione che impegna a eseguire qualcosa come è successo, e gliene do ragione, ad aprile, è una cosa ben diversa!
Sul resto del ginepraio non entro, perché a me il ginepro piace in altre situazioni.
Mi spiace, la invito dopo il voto di questa mozione, dopo questo Consiglio, a rileggersi la mozione, le sarà utile e vedrà che capirà che l'obiettivo non era far eseguire al Governo un qualcosa o mettere una misura precisa, ma era nel principio di definire una misura che parametrasse un aiuto su questa modalità, ma qui la chiudo e non porterò sicuramente rancore per un voto di astensione perché non l'ho mai fatto.
Presidente - Non vedo altre prenotazioni, quindi possiamo passare alla fase di voto che verrà fatta come quelle precedenti.
La votazione è aperta.
Appello nominale dei Consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma zoom.
Guichardaz Jean-Pierre (PCP) - Astenuto.
Restano (VdA Unie) - Non partecipa al voto.
La votazione è chiusa.
Presenti: 32
Favorevoli: 13
Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Rosaire, Sapinet e Testolin.)
Il Consiglio non approva.