Oggetto del Consiglio n. 724 del 3 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 724/XV - Approvazione di mozione: "Impegno per la riorganizzazione degli orari dei servizi ferroviari con la garanzia di una riduzione dei tempi di percorrenza rispetto agli attuali".
Rini (Presidente) - Punto 4 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la parola alla collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - La legge regionale 22 del 2016 all'articolo 1, punto a), afferma la necessità di elettrificare, ammodernare, raddoppiare selettivamente e velocizzare la linea ferroviaria Aosta-Ivrea. L'accordo quadro che è stato firmato nel dicembre 2007 tra RFI e la Regione Valle d'Aosta, all'allegato D prevede espressamente la velocizzazione della tratta Ivrea-Aosta, attraverso degli interventi sull'armamento, l'elevazione a rango C della linea e altri interventi tecnologici.
Nella bozza del programma strategico di interventi sulla ferrovia, ai sensi della legge che ho citato, recentemente esaminato anche in Commissione, è stato individuato l'obiettivo di collegare Aosta a Torino Porta Susa in un'ora e trenta minuti, che è l'obiettivo a cui, a nostro avviso, bisogna tendere. Ci sono state in questo anno delle dichiarazioni dell'Assessore regionale ai trasporti - ce lo ha detto anche in Commissione - che l'importanza di ridurre a un'ora e quaranta minuti il tempo di percorrenza tra Aosta e Torino Porta Nuova è un obiettivo importante. Però questa impostazione, che è consolidata dalla normativa, dagli accordi e dai programmi, è parzialmente contraddetta dalla bozza del Piano regionale dei trasporti, in cui si prevede una riorganizzazione degli orari ferroviari che non porterebbe a una reale velocizzazione, ma, al contrario, a un ulteriore allungamento dei tempi di percorrenza. Più precisamente questa bozza del PRT prevede che per il tragitto tra Aosta e Pont-Saint-Martin si impieghi un'ora; attualmente il tempo di percorrenza è di 45 minuti. Per la tratta Aosta-Ivrea diventerebbero un'ora e quindici minuti, contro i 58 attuali. Per arrivare a Torino Porta Susa due ore e quindici, contro il tempo di un'ora e trenta, dicevo già prima, previsto dal programma strategico che è in corso di approvazione.
Ovviamente noi riteniamo che il cadenzamento, anche con il collegamento alle vallate laterali, è utile e deve essere contemplato, però non deve andare a scapito della velocità dei collegamenti. Gli obiettivi che sono individuati nel programma strategico per la ferrovia, 50 minuti da Aosta a Ivrea e un'ora e trenta da Aosta a Torino Porta Susa, devono essere perseguiti. Le proposte di cadenzamento previste dalla bozza di PRT, a nostro avviso, vanno ricalibrate. È questa la fase di studio del PRT e quindi l'esigenza prioritaria della velocizzazione deve essere tenuta in debito conto.
Per questi motivi, la mozione impegna l'Assessore ad agire perché la riorganizzazione degli orari dei servizi ferroviari prevista dal PRT riesca a coniugare la sistematicità e la regolarità con la rapidità dei collegamenti, garantendo una riduzione rispetto agli orari attuali. Il secondo punto prevede che nel Piano regionale dei trasporti ci siano tutti gli interventi infrastrutturali necessari, perché ci sono ovviamente, per raggiungere questo obiettivo. Noi crediamo che sia possibile riuscire a inserire nel PRT i cardini, i punti importanti del programma strategico.
Presidente - Apriamo la discussione generale. Ci sono richieste di intervento? Se non ci sono richieste di intervento, chiudo la discussione generale. Per la replica, la parola all'assessore Bertschy.
Bertschy (AV) - L'impegno è accoglibile e fa parte della strategia che i due programmi che stiamo mettendo in campo, il programma strategico per lo sviluppo della ferrovia e il Piano regionale dei trasporti, devono saper comprendere, cercando di trovare un buon compromesso fra l'esigenza di avere una sistematicità dell'organizzazione dei trasporti e l'efficienza data dalla puntualità, ma non solo, perché alla puntualità bisogna aggiungere la velocità dei collegamenti. L'obiettivo del Piano regionale dei trasporti è molto alto e si pone in una logica di visione su tutta una serie di opportunità che dovremmo saper cogliere, ma anche di valorizzazione di quello che è necessario fare nell'insieme degli investimenti che già oggi, all'interno del bilancio pubblico, sosteniamo: l'organizzazione degli investimenti sul TPL (trasporto pubblico locale) e sulla ferrovia, che sono una voce importante nel nostro bilancio, devono trovare una migliore integrazione, per rendere complementare, efficace e affidabile il sistema dei trasporti.
L'indicazione del cadenzamento nel Piano regionale dei trasporti, che è un'indicazione a cui tendere, non deve far venire meno il fatto che l'obiettivo di tutti noi è di portare in Valle d'Aosta e fuori le persone con puntualità. È chiaro che alle condizioni di oggi è difficile per il Piano regionale dei trasporti individuare questa azione. Invece, io credo che quello che sapremo fare nel programma strategico, ci permetterà poi di migliorare le indicazioni che sono uscite al Piano regionale dei trasporti. Per essere ancora più concreti, sarebbe poi estremamente interessante definire il tempo di viaggio non solo da stazione a stazione, ma anche, per i residenti e i cittadini valdostani, dal luogo di partenza, quindi una valle laterale o una zona più distante dai punti di collegamento del trasporto ferroviario, al punto di arrivo. Un conto è partire semplicemente dal momento in cui si sale sul treno in stazione, un altro conto è definire come tempo di percorrenza tutto il tragitto. Dico questo perché, per rendere appetibile il trasporto pubblico e rispettoso delle esigenze dei cittadini al di là di dove abitano, il cadenzamento previsto attualmente è legato anche a cercare di rendere più efficiente il collegamento con il TPL. È inutile andare veloce ad Aosta o a Torino, se poi la gente deve aspettare troppo il pullman per tornare a casa dal punto in stazione.
Siamo, quindi, d'accordo ad accogliere questa osservazione, nella logica però di lavorare sul Piano regionale dei trasporti con sempre maggiore attenzione a rendere complementari i due servizi. Avremo delle iniziali dimostrazioni di questa prima possibilità quando si potrà iniziare il lavoro che è previsto, legato all'eliminazione della rottura di carico. Sappiamo bene che - in questi giorni abbiamo fatto tutta una serie di sopralluoghi con i sindaci - l'aspetto al quale tutti miriamo è di definire un programma dei servizi che tenda almeno all'obiettivo di arrivare in un'ora e quaranta a Torino, però poi abbiamo bisogno di rendere affidabile questa linea e, per agganciarmi alla domanda numero due, di prevedere quegli investimenti sull'infrastruttura che sono assolutamente necessari.
In questi giorni abbiamo fatto dei sopralluoghi per verificare quali degli undici passaggi a livello attualmente ancora presenti in Valle d'Aosta potranno essere eliminati. Diciamo che la valutazione è stata positiva su alcuni passaggi a livello, mentre su altri credo che dovremo definitivamente smettere di cercare di lavorarci, perché è talmente complicato riuscire a realizzare nuove viabilità e nuovi percorsi all'interno dei paesi, che sono difficilmente eliminabili. Però, se riuscissimo attraverso le risorse che ci sono state date a eliminarne ancora quattro o cinque e a continuare a sollecitare la Regione Piemonte, per lavorare a eliminare una buona parte dei 65 passaggi a livello che sono ancora presenti (sono 68, ma 3, mi pare, siano in corso di esecuzione) è chiaro che migliorerebbe di molto il problema della puntualità, perché tutta una serie di problemi nasce dalla mancata chiusura o apertura dei passaggi a livello.
Quindi la mozione è accoglibile e credo che una buona parte di quello che stiamo facendo faccia parte della discussione e avremo modo di tornarci nel dibattito sul programma strategico, pertanto lavoreremo seguendo queste indicazioni.
Presidente - Sempre in replica, ci sono altre richieste? Ha chiesto la parola la collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - Accogliamo favorevolmente l'impegno dell'Assessore ad accettare questa mozione. La questione degli interventi infrastrutturali ovviamente riguarda i passaggi a livello che sono stati citati, che poi per la nostra tratta non risultano essere moltissimi rispetto a quelli della parte piemontese, però ci saranno anche degli altri interventi che riguardano proprio i punti di scambio nelle stazioni, che sono poi anche quelli che, per il cadenzamento previsto nel PRT, saranno particolarmente importanti. Peraltro, già durante la presentazione da parte dei tecnici, in particolare dell'ingegner Ciurnelli, a Palazzo regionale del PRT, questa esigenza di coniugare la sistematicità e la regolarità dei trasporti con la velocizzazione e il cadenzamento da parte nostra era stata avanzata. Sicuramente in questo senso ci sarà ancora del lavoro da fare, però l'obiettivo di tutti credo sia di avere la velocizzazione dei trasporti e allo stesso tempo di privilegiare, così come previsto dal PRT - perché questa è la filosofia che sottende all'intero piano - privilegiare il trasporto pubblico locale.
Siamo anche coscienti del fatto che, proprio per quello che riguarda le vallate laterali, questo è un problema serio, perché non possiamo pensare soltanto ai collegamenti sulla parte centrale della vallata, al collegamento del trasporto pubblico che poi si colleghi a quello ferroviario. C'è tutto un problema di località che sono sparse sui fianchi della montagna, dove il trasporto pubblico non potrà mai arrivare. Quindi sicuramente noi dobbiamo pensare a una integrazione del trasporto pubblico, inteso in maniera generale, quindi il trasporto pubblico locale e il trasporto collettivo. Su questo bisognerà fare dei ragionamenti, che peraltro la IV Commissione, la III Commissione e il gruppo di lavoro che si è creato stanno cercando di fare a proposito della legge sulla mobilità sostenibile.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Aggravi per dichiarazione di voto.
Aggravi (LEGA VDA) - Una battuta per esprimere la nostra dichiarazione di voto. Condividiamo i contenuti e i buoni propositi della mozione. Fa molto strano però che questo punto non sia trattato, o forse non ce ne siamo resi conto, nel cronoprogramma che ieri avete sottoscritto. Comunque voteremo a favore di questa mozione.
Presidente - Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, possiamo aprire la votazione.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.