Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 716 del 13 giugno 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 716/XV - Approvazione di mozione: "Impegno del Governo regionale a concordare con i Comuni azioni per vietare l'utilizzo del diserbante contenente glifosato".

Rini (Presidente) - Punto 4 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Il glifosato è l'erbicida più utilizzato al mondo. Il suo principio attivo è usato nella preparazione di almeno 750 diversi tipi di erbicidi ed è totale, non selettivo, nel senso che si tratta di una sostanza che uccide in maniera indiscriminata qualunque pianta. Come penso sappiate, è stato prodotto negli anni Settanta, messo in commercio dalla Monsanto e dal giugno scorso è di proprietà della Bayer. Il glifosato attualmente è il prodotto più venduto in Italia per le colture intensive, gli orti, i giardini, con l'utilizzo di circa 6.000 tonnellate annue. Già il 20 marzo del 2015 lo IARC, cioè l'Agenzia internazionale che conduce la ricerca sulle cause del cancro, che è parte dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha definito l'erbicida glifosato come probabile cancerogeno per l'uomo e anche per la donna, dichiarandone la pericolosità per la salute umana e affermando la forte correlazione tra l'esposizione al glifosato e alcuni tipi di linfomi, leucemie infantili e malattie neurodegenerative come, per esempio, il morbo di Parkinson. Il glifosato è stato classificato anche come interferente endocrino ed è emersa un'ulteriore correlazione con l'insorgenza della celiachia. È stata rilevata la presenza di glifosato nel latte materno durante una ricerca sia in Germania che in Italia, tra l'altro, presso neomamme di cui nessuna professionalmente esposta agli erbicidi, ai pesticidi. Ricorderete forse anche dai giornali la scoperta del laboratorio di Lipsia al quale nel 2016 era stata affidata l'analisi delle urine di 48 Parlamentari europei di 13 Stati membri, tutti i partecipanti al test avevano fatto rilevare il glifosato nelle urine, sarebbe interessante sottoporci a questo esame. Questi fenomeni non sono difficili da spiegare, perché, quando un agricoltore irrora le coltivazioni con il glifosato, questa sostanza chimica viene assorbita dal terreno, percorre nell'acqua... e i suoi residui rimangono chiaramente nelle colture. Vi sono anche cittadini che irrorano le fasce erbose vicino alle abitazioni con erbicidi per evitare lo sviluppo delle erbe infestanti. Bisognerebbe chiaramente riflettere sul fatto che tutto questo resta nel cibo che mangiamo, nell'acqua che beviamo e in definitiva nei nostri corpi. Se poi pensiamo che oltre l'85% dei mangimi utilizzati negli allevamenti sono costituiti da mais, soia, colza OGM il cui DNA è stato alterato al fine di renderli resistenti al glifosato, che quindi può essere usato in dosi sempre più massicce accumulandosi così nei prodotti finali che entrano nella nostra catena alimentare...

Alcune Regioni italiane hanno emanato già dal 2015 disposizioni che vietano l'uso dei prodotti fitosanitari che contengano, appunto, questo principio attivo del glifosato, in particolare sono avanti la Toscana e la Calabria che hanno bandito il pesticida della Monsanto escludendo - sentita che bella idea che potremmo anche riprendere -le aziende agricole che usano questa sostanza tossica dai finanziamenti del piano di sviluppo rurale, interessante, è un'idea intelligente da copiare. Nel 2016 il Ministero italiano della salute ha finalmente stabilito la revoca delle autorizzazioni all'emissione in commercio di alcune sostanze che contengono glifosato e il 16 gennaio 2019, quindi tutto sommato di recente, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che punta alla revisione della procedura di autorizzazione dei fitosanitari nell'Unione europea, cito testualmente: "individuando le priorità del principio di trasparenza, di tutela dell'ambiente e della salute", priorità rese necessarie dal fatto che le decisioni di autorizzazione sulle sostanze attive e sui prodotti fitosanitari sono invariabilmente adottate in un contesto di incertezza per quanto riguarda l'impatto reale, perché manca un monitoraggio post autorizzazione, dati sui quantitativi esatti di ciascun prodotto fitosanitario applicato, sull'attuazione e sull'efficacia delle misure di mitigazione e sui potenziali effetti nocivi per la salute umana, ma anche animale, ambientale. Effetti che, fra l'altro, avrete letto, sono stati confermati nel mese di febbraio da un team di ricercatori statunitensi che si sono concentrati sul rapporto tra glifosato e una specifica tipologia di linfoma, rapporto che ha già determinato due recenti condanne dal Tribunale di San Francisco.

Tornando all'Italia, perché forse San Francisco ci sembra lontano, sempre a febbraio, a fine febbraio 2019, la Camera dei deputati ha approvato all'unanimità una mozione per limitare sul territorio nazionale l'uso dei pesticidi. Questo recente atto parlamentare unitario approvato a sostegno chiaramente di un'agricoltura biologica "pesticidi free" per la prima volta in Italia pone il problema del multiresiduo e degli effetti che esso può comportare su ambiente e salute. Da tempo inoltre è partita la mobilitazione internazionale per dire stop al glifosato con l'obiettivo di raccogliere 1 milione di firme - si può ancora firmare - per chiedere alla Commissione europea il divieto dell'uso dell'erbicida. Sono coinvolte più di 45 associazioni italiane fra cui l'Associazione dei Comuni virtuosi.

Come sappiamo bene, sul territorio valdostano sono presenti numerose colture di pregio: la viticoltura, la frutticoltura, l'orticoltura di montagna, campi coltivati a foraggio che ci permettono di ottenere prodotti di elevata qualità di cui io sono ghiotta come la fontina, altri prodotti lattiero-caseari, senza dimenticare la produzione dell'ottimo miele, non c'è il collega Bianchi... perché abbiamo già parlato dell'ottimo miele di Ollomont. Tali produzioni stanno contribuendo in modo determinante a rilanciare il turismo sostenibile. La vocazione turistica della Valle d'Aosta attira un consistente numero di persone, persone sempre più preparate ed esigenti che giustamente vengono qui perché amano prodotti di alta qualità in un ambiente sano e naturale. Forse è il caso in questo contesto di ricordare che la Valle d'Aosta è la prima Regione italiana a essere diventata completamente "OGM free" con la legge approvata dal Consiglio regionale all'unanimità nel 2015. Ora perché facciamo questo intervento? Perché si pone la necessità di rinforzare questo bel primato con un'azione che vada verso un'agricoltura sempre più rispettosa della salute umana, della salute animale, anche vegetale, e dell'ambiente in generale a completamento - questo è importante dirlo - del notevole lavoro che la Regione Valle d'Aosta ha già fatto in questa direzione, per esempio, con la diffusione... il 29 gennaio del 2019, quindi quest'anno, dell'avviso fitosanitario con tutte le indicazioni per gli agricoltori e non solo e stabilendo precise distanze dai trattamenti fitosanitari rispetto alle zone frequentate dalla popolazione con una specifica cartellonistica, l'ho vista ancora l'altro giorno in un Comune qui vicino, che segnala l'uso appunto del glifosato. Che cosa dobbiamo fare adesso, secondo noi? Si tratta solo di fare un passo in più insieme con coraggio, ricordando anche i precisi impegni che sono stati presi con gli studenti, che già due volte questa primavera sono venuti sotto il Palazzo per chiedere ai politici interventi precisi e urgenti a favore dell'ambiente, ricordandoci - loro che sono giovani e un po' meno smemorati di noi - che non abbiamo un pianeta e neppure una salute B.

Detto tutto questo, noi avevamo immaginato come impegnativa che il Consiglio regionale impegnasse il Governo a concertare innanzitutto con gli Ato la richiesta di non utilizzare più su tutto il territorio regionale diserbanti contenenti glifosato. Pensavamo di concordare con i Comuni valdostani, avevamo detto entro il 2019, attraverso il CPEL, azioni comuni per vietare l'utilizzo del glifosato e di valutare successivamente la necessità di emanare un'ordinanza che ne vietasse l'utilizzo sull'intero territorio sia per l'uso pubblico che per l'uso privato, sia per scopi agricoli che non, in modo da rendere noto il divieto alla cittadinanza con ogni mezzo a disposizione dell'Amministrazione. In ultimo poi avevamo detto che sarebbe stato interessante riferire in commissione e al Consiglio le azioni congiunte concordate con i Comuni e poi sollecitare anche l'Arpa e l'ASL affinché sia garantito un monitoraggio costante e approfondito in particolare dell'acqua sul territorio regionale.

Questa mattina c'è stato un interessante confronto con tutti i membri della minoranza, che ringrazio, sollecitati dagli Assessori Chatrian e Viérin, che ringrazio, e abbiamo cercato una possibile intesa. Devo dire che sono molto soddisfatta perché, se ho capito bene che cos'è la politica, penso che sia questa, la capacità di mediare per trovare insieme delle soluzioni laddove ci sono delle tematiche trasversali come questa che non hanno un preciso colore politico, come quando parliamo dell'ambiente, questo va a interesse di tutti, al di là delle diverse ideologie e posizionamenti partitici. Mi sembra che alla fine possa uscire un'impegnativa interessante che vi vado a leggere: "il Consiglio regionale impegna il Governo regionale a costituire, nei prossimi 30 giorni, un tavolo di lavoro interassessorile - quindi tra i due Assessorati - che coinvolga una rappresentanza degli enti strumentali dell'Amministrazione regionale - quindi possiamo immaginare i dirigenti e i funzionari regionali, l'Arpa, l'USL, eccetera -degli Enti locali - attraverso il CPEL - nonché delle associazioni del territorio - sono numerose quelle che si sono occupate di questo grosso problema del glifosato - al fine di predisporre, entro tre mesi, una relazione che indichi le alternative - ho un po' corretto solo la forma, questa è deformazione professionale, scusate - da utilizzare rispetto all'uso dei diserbanti contenenti il principio attivo del glifosato". Abbiamo precisato poi qual è lo scopo: "lo scopo è quello di diffondere una nuova filosofia - come diceva l'Assessore Viérin - di tutela dell'ambiente e della salute che renda partecipe l'intera comunità valdostana, con le modalità che il tavolo stesso indicherà, a partire dall'illustrazione nella commissione competente del suddetto documento - quello che sarà prodotto - al fine di evidenziare le precise azioni da mettere in campo, concordandole con tutti gli attori interessati nel più breve tempo possibile...". Direi, Assessore, se lei è d'accordo, che potrebbe essere il 2019, in modo che nel 2020 noi non dobbiamo più ricorrere al glifosato, come sta già facendo peraltro - penso che lo sappiate - il Comune in questo caso virtuoso, e lo diciamo con un certo orgoglio, di Aosta, che già da tre anni non usa più il glifosato. Noi pensiamo che sia il momento di diffondere buone pratiche con coraggio, facendo un lavoro condiviso in questo gruppo e poi in commissione, perché stiamo parlando della salute di tutta la comunità oltre che dell'ambiente.

Presidente - Per la discussione generale, la parola al collega Mossa.

Mossa (M5S) - Io sono voluto intervenire per primo. Intanto non solo concordiamo con la mozione presentata dalla collega Pulz, che ringraziamo per questa iniziativa, ma ci piacerebbe anche poterla emendare, se fosse possibile. Perché questo? Purtroppo, a causa proprio di pareri contrastanti sulla pericolosità di questa molecola, spesso se ne sottovalutano i danni che potrebbe causare e spesso non si applica il principio di cautela nelle dovute maniere. Sovente infatti questo prodotto viene utilizzato senza l'uso di guanti e mascherine protettive, mettendo così a rischio la salute dell'operatore, a prescindere dal fatto che il principio di cautela andrebbe applicato con qualsiasi molecola di un prodotto fitosanitario, ma ancor più rilevata la pericolosità di tale molecola. Per questo, oltre a condividere il testo della presente mozione, suggeriamo di aggiungere, sempre se fosse possibile: "di incentivare i controlli al fine di evitare il contatto con la molecola di glifosato da parte degli operatori nel settore agricolo".

Presidente - La parola al collega Restano.

Restano (GM) - Sicuramente questa mozione è di notevole importanza e non si può non votare. Direi, collega, che in questo caso un compromesso politico è decisamente al ribasso, però va bene, la si vota lo stesso. Perché faccio quest'affermazione? Perché se la molecola, il principio attivo è dannoso per la salute pubblica, lo riteniamo dannoso, lo vietiamo e basta, non abbiamo bisogno di tanti tavoli per vietarlo.

Detto questo, ben vengano i tavoli. Vorrei però sottolineare che la ricerca di questo principio attivo in Valle d'Aosta viene già fatta sulle acque da parte dell'Arpa, non viene fatta sugli alimenti perché non è un'analisi accreditata. Io quindi sì emenderei e aggiungerei, oltre quanto detto dal collega Mossa - poi vorrei fare una piccola precisazione anche su questo argomento -, "di fare accreditare quest'analisi all'Arpa sugli alimenti e di eseguire i dovuti controlli". È inutile che facciamo la norma e poi che non si facciano i controlli. Lo ha accennato il collega Mossa sulla parte che riguarda la salute dei lavoratori. Proprio la salute dei lavoratori è regolamentata, lo sappiamo tutti, dall'articolo 81, invece in questo campo vorrei ribadire che la Regione organizza dei corsi per gli utilizzatori, che devono essere dotati di patentino, credo che, vista la pericolosità del prodotto, rientri fra questi. Chi vende questi prodotti deve venderli solo a chi ha il patentino e quindi vi è già una sorta di controllo, perché chi vende i prodotti ha un registro e viene controllato dall'Azienda sanitaria locale. I controlli vanno fatti alla base, così come ho accennato, vanno fatti sul campo. Vi è un piano di controllo da parte dell'USL, non ci rimane che dare la possibilità agli operatori che eseguono i controlli di espletare i dovuti campionamenti e poterli portare al nostro laboratorio, che è un laboratorio di eccellenza. Si tratta solo di investire sull'accreditamento dell'analisi.

Vi ricordo però, cari colleghi, che alcuni dei prodotti che noi quotidianamente consumiamo hanno magari dieci principi attivi diversi, tutti nei limiti della norma. Ogni volta che consumiamo questo prodotto abbiamo un effetto che si somma. A volte è molto più pericoloso continuare a consumare questi prodotti che risultano pienamente nella norma che utilizzare un prodotto una tantum quale diserbante. Convengo però con tutto quanto è stato detto. Mi permetto di aggiungere, se lo ritenete opportuno, solo questo piccolo emendamento.

Presidente - La parola al collega Bertin.

Bertin (RC-AC) - Questo del glifosato è un argomento decisamente importante che non riguarda soltanto la nostra piccola regione, ma che è uno di quegli argomenti all'ordine del giorno, in particolare dell'Unione europea. Sappiamo ormai da tempo i danni all'ambiente... che questo prodotto può determinare. Ci si scontra però con abitudini consolidate e grandi interessi economici, come veniva sottolineato in precedenza, da Monsanto e non solo, che hanno in questo settore dei grandi interessi e che negli anni hanno consolidato abitudini e facilitato anche il lavoro nel settore dell'agricoltura. È evidente che da questa situazione bisogna uscire al più presto possibile ma non è particolarmente semplice. Ricordo, ad esempio, il Ministro dell'ambiente francese Nicolas Hulot, che aveva fatto proprio su questo aspetto una delle sue battaglie per vietare in Francia, e in Europa, l'utilizzo del glifosato. È finita che il Ministro ha dato le dimissioni, non soltanto per questo, ma anche perché ci troviamo di fronte a interessi enormi.

Ognuno di noi però deve fare la propria parte e la Valle d'Aosta al più presto deve farla e cogliere anche l'occasione per essere tra i primi a puntare su un'agricoltura diversa che non comprometta la salute e più rispettosa dell'ambiente. È importante iniziare al più presto ad andare in questa direzione, consapevoli anche delle difficoltà.

Presidente - Qualcuno vuole rispondere alla proposta avanzata dal collega Restano? La parola all'Assessore Chatrian.

Chatrian (AV) - È un argomento sicuramente importante e delicato. Abbiamo deciso, insieme al collega Viérin, di confrontarci principalmente con la proponente e di creare le condizioni per mettere insieme subito i principali attori non solo regionali, quindi gli enti strumentali, in questo caso Arpa principalmente, e USL probabilmente anche Institut agricole. Oltre agli enti strumentali è fondamentale comunque coordinarsi con gli Enti locali, quindi con un rappresentante dei Comuni e con le associazioni, che comunque sollecitano, fanno da pungolo su un tema così delicato. Parallelamente ci siamo dati anche dei tempi, quindi quelli di far produrre a questo gruppo di lavoro una relazione tecnica in modo da poter non solo confrontarci in commissione consiliare, ma se è il caso di legiferare... dato che l'impegnativa che la collega aveva proposto va oltre... occorre che, prima di prendere qualsiasi decisione, ci sia modo comunque di fare una fotografia attenta già di quello che si sta facendo. Oltretutto all'interno della proposta che ci faceva, ormai vecchia, la collega, metteva in evidenza eventualmente la questione legata alle acque... sul territorio Arpa e USL già svolgono tutte le attività di controllo delle acque a tutela della salute. Insisterei su questo passaggio che lei inseriva nella sua proposta: nei monitoraggi effettuati annualmente a partire dal 2016, l'Arpa ha rilevato l'assenza - che sia chiaro, questo penso sia fondamentale - di glifosati nelle acque superficiali e profonde della nostra regione, e questo è un punto di partenza non banale.

Penso che un altro passaggio importante sia che gli Ato non hanno nessuna attinenza sull'uso di prodotti fitosanitari, non voglio fare il tecnico, perché non lo sono... quindi, insieme alla collega e a Viérin, è stata redatta questa impegnativa che dovrebbe essere utile per poi fare i passaggi successivi. Sull'impegno Valle d'Aosta OGM free nel 2015 c'era stata l'unanimità di questo Consiglio, oggi mi sembra di aver capito che ci sia la volontà di tutti i colleghi di sostenere questa modifica sostanziale all'impegnativa che viene proposta, che va principalmente nella direzione di mettere nero su bianco tutti gli attori, cosa che già si sta facendo.

Il secondo passaggio fondamentale è come proseguire e quali le alternative, anche insieme ai sindaci. Penso che anche questo passaggio comunque sia importante al di là di cosa già sta facendo il Comune di Aosta, che ha delle criticità, ma probabilmente altri Comuni hanno altre criticità rispetto alla città di Aosta.

Il terzo passaggio, non banale, è quello di concordare le azioni. Il fatto di aver confezionato e predisposto un'impegnativa diversa e nuova rispetto alla proposta va in questa direzione, anche da un punto di vista proprio metodologico è importante. Ho ascoltato l'intervento del collega Restano, direi di non andare a modificare, se siete d'accordo, il testo che è stato predisposto. È stata una sintesi trovata con la collega Pulz, perché racchiude proprio il percorso e sui controlli eventualmente, già da subito, cercheremo di farci fare una nota da Arpa e dagli enti che in questo momento stanno monitorando cosa si sta facendo e in che maniera. Loro stanno effettuando comunque il controllo, quindi all'interno del documento ci deve essere anche quella parte non fondamentale, non banale. Direi, se siete d'accordo, di lasciare così, come ho detto prima al collega Mossa, l'impegnativa ma con l'impegno nostro di verificare come vengono fatti i controlli, ma al termine della relazione, soprattutto per il prosieguo, su quali azioni e su quali possibili soluzioni mettere in campo per azzerare i rischi e in che maniera.

Io penso che l'obiettivo sia quello del raccordo più totale anche con i 74 Comuni, quindi l'attore principale comunque è costituito non solo dai dati, ma dai tecnici che devono sostenere il percorso che noi oggi andiamo a definire. Io penso che il passaggio più importante sia il fatto che oggi si definisce un percorso, anche perché tutto questo deve essere spendibile da un punto di vista turistico, legato comunque ai nostri prodotti, a una Valle d'Aosta realmente sempre più free, a certe azioni e soprattutto a certe misure che possiamo mettere in campo e - perché no? - poi un domani andare a legiferare per andare a sostenere un percorso di prodotti coltivati in una certa maniera e soprattutto naturale. Io penso che il percorso di oggi, se lo condividete, sia questo.

Presidente - La parola all'Assessore Laurent Viérin.

Viérin (AV) - Mi unisco anch'io ai ringraziamenti per la collega Pulz e per gli altri colleghi che sono intervenuti su un tema che, com'è stato ricordato dalla collega, vede la nostra comunità, l'Amministrazione, i tecnici e anche gli enti che indirettamente si occupano sul territorio a gestire tutta una parte di ruralità, soprattutto in termini di pratiche, di sperimentazione e di prospettiva che in questi anni, con l'evoluzione che la società e con l'interesse e soprattutto la sensibilità che bisogna mettere in campo per proteggere ed educare la comunità su certe tematiche... ciò che già è stato fatto ma che oggi si inserisce a pieno titolo in una necessità ancora più attuale. Lo dicevo con i colleghi quando abbiamo in qualche modo lavorato al testo di partenza per arrivare a quella che è stata una proposta, secondo noi, operativa, nel senso che è un modo per monitorare, al di là di mettere in campo azioni, che possa dare la possibilità effettivamente di partire dalla situazione attuale per mettere in campo misure concrete valorizzando già ciò che è stato fatto. Alcuni dati che sono importanti ricordare: i monitoraggi che vengono effettuati - è stato detto - sono monitoraggi che ci pongono in una situazione di tranquillità. Esistono oggi delle situazioni che sono ancora un po' desuete, ma che presuppongono delle misure concrete. Vi faccio degli esempi al di là della tematica precisa sul glifosato e su ciò che effettivamente la chimica in generale rappresenta, che è, per esempio, tutta un'evoluzione che c'è nell'agricoltura biologica o, meglio, ancora biodinamica, che dà la possibilità oggi, per esempio, per quanto riguarda le stalle, di andare ad abbattere l'ammoniaca, e fu oggetto anche durante la scorsa legislatura di dibattito in quest'aula, utilizzando degli enzimi che sono degli enzimi totalmente naturali. Pensiamo alle misure che vanno a sostenere il benessere animale, noi siamo ancora su certe pratiche... alla pratica legata, per esempio, alla paglia, mentre oggi l'evoluzione sta andando... Ricordo, per esempio, una realtà che esiste in Valle d'Aosta poco conosciuta: quella del CCS, che è una realtà nella zona dell'ex vivaio che è molto interessante perché è un'azienda privata che è produttrice proprio di una certa agricoltura, diciamo, biodinamica e che è conosciuta in tante parti del mondo. Nelle scorse settimane abbiamo, per esempio, avuto degli incontri con l'Institut agricole proprio per analizzare alcune tematiche partendo da questa precisa casistica... penso all'ammoniaca, che non solo è nociva per il benessere animale, anche per quello umano e anche per il nostro environnement, perché il buco dell'ozono è principalmente causato da tutta una serie di problematiche proprio legate a questo, tant'è che, per esempio, la nostra Anaborava, che è una realtà collegata a protocolli nazionali, ha nelle sue more la necessità di andare in una certa direzione proprio perché ci sono degli indirizzi che vanno in quell'ottica.

Altra tematica, altro pezzo della problematica: la collega Pulz citava i bollettini che noi facciamo attraverso i nostri tecnici sugli avvisi fito per capirci, esiste ancora una legge che è desueta, che avevamo chiesto appunto di dibattere condividendola con le categorie, che ancora oggi prevede che l'Assessore, neanche l'Assessorato, vada in deroga sull'utilizzo di fitofarmaci nel periodo della fioritura, cosa che però va concertata anche con chi, al di là della frutta, ha la pratica legata alle api. Sappiamo che, per esempio, tutta una serie di prodotti... è per questo che quest'anno l'avviso fito è stato ancora più pregnante e ancora più codificato sulle prescrizioni, proprio perché questo lo abbiamo condiviso tutelando l'esigenza di chi va a trattare i propri meleti o i frutteti nel periodo in cui è necessario intervenire, però tutelando anche chi, per esempio, è apicoltore e che è una filiera molto interessante, anche se quest'anno i numeri purtroppo non sono confortanti in termini di quantità. Il miele è un prodotto, rispetto a tanti altri, che ha una carenza di quantità e che potenzialmente avrebbe una grande possibilità di rappresentare una filiera anche in termini di indotto, ma che oggi la Valle d'Aosta non ha in termini di prodotto da poter porre sul mercato. Dico questo perché l'enorme lavoro che viene fatto... cito l'Institut agricole che è una delle poche realtà esistenti dove noi passiamo dalla sperimentazione alla formazione di quella sperimentazione applicata all'educazione delle giovani generazioni quindi, San Michele all'Adige è uno di questi esempi. L'Institut agricole e il rilancio dei recenti protocolli con Châteauneuf a Conthey, che è l'école d'agriculture du Valais, rappresenta anche uno scambio di pratiche proprio perché abbiamo altre realtà che sono in evoluzione come noi su queste pratiche che sono importanti. L'idea era anche quella di lavorare a un workshop, ne abbiamo parlato con la Fondazione Ollignan, dove abbiamo un centro diversamente agricolo, che, al di là di avere una funzione sociale, ha anche una filiera legata all'agricoltura interessante. Era piaciuta quell'idea di riuscire a promuovere, potrebbe quindi anche essere uno degli obiettivi che chiediamo al gruppo di lavoro per avere la necessità di creare un momento anche pubblico, anche per le aziende, per andare nell'ottica appunto di sensibilizzare le pratiche che vanno in una certa ottica. Al di là della sensibilizzazione, bisognerà anche studiare degli aiuti nel PSR, ed è quello che abbiamo inserito in una parte di variazione a cui si sta lavorando, che vada a implementare la possibilità di intervenire, per esempio, sul benessere animale andando su questi prodotti.

Per tornare al tema del glifosato, chiaramente oggi è una delle pochissime molecole inserite nella lista verde per gli usi extra agricoli, quindi questa è una tematica che dovrà prevedere un dibattito, ma anche tecnicamente delle soluzioni alternative soprattutto per quanto riguarda la pratica del diserbo e della sicurezza anche del ciglio stradale piuttosto che di altre cose. Questo per dire che, al di là della tematica legata a un prodotto, l'idea è quella di andare a lavorare su un'evoluzione della società e soprattutto delle pratiche rurali agricole che vanno in un'ottica di, appunto, nuove tecniche che possono essere messe a disposizione delle nostre aziende parallelamente andando anche verso un sostegno. Esistono, per esempio, delle categorie di aziende bio in Valle d'Aosta, sono poche; fra l'altro, sono quelle che hanno una serie di disposizioni dedicate. È chiaro che in quell'ottica sarebbe interessante costruire dei pacchetti dedicati proprio per andare a incentivare ed educare l'indirizzo che vada in una certa direzione, ma che sia anche accompagnato da una possibilità, dove c'è, visto che le risorse legate al PSR hanno una modulabilità... almeno per una certa parte che si vada in questa direzione. Questo per dire che ringraziamo tutte le sensibilità che hanno lavorato effettivamente su un tema... con una sensibilità che fa parte un po' di una visione di futuro soprattutto legata alle pratiche agricole, che prescinde dall'appartenenza politica o partitica e che nella sintesi di questo documento speriamo possa trovare un po' una convergenza il più possibile, diciamo, vasta all'interno di quest'aula proprio per dare poi a questo gruppo operativo la possibilità di produrre dei risultati partendo dall'acquis e soprattutto tracciando le prospettive.

Dalle ore 17:45 assume la presidenza il Vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - D'autres? La parole à la collègue Minelli.

Minelli (RC-AC) - È già stata evidenziata da tutte le persone che hanno parlato l'importanza di questa mozione e i rischi che il glifosato produce nelle persone, il rischio grosso che corriamo. Riguardo all'impegnativa, credo che quella che era stata formulata nella mozione originale fosse più stringente e in un certo senso da me ritenuta migliore, perché deve essere dato un segnale chiaro. La Valle d'Aosta ha già questo suo primato di essere stata la prima regione senza OGM. Anche avere una normativa sul glifosato mi sembrava importante, però l'impegnativa va in quella direzione ed è comunque importante che un passo sia fatto.

Volevo chiedere due cose: intanto se si può rileggere il testo definitivo dell'impegnativa, perché mi sono sfuggiti alcuni passaggi durante la lettura della collega Pulz. Aggiungo una cosa: si è detto del Comune di Aosta che non utilizza il glifosato. Volevo sottolineare che non dobbiamo dimenticare che ci sono due Comuni nella nostra regione, il comune di Pontboset e il comune di Champorcher, che sono gli unici ad avere la certificazione ambientale EMAS. Questi due Comuni, come il Comune di Aosta, non devono utilizzare il glifosato e altre sostanze che sono altamente pericolose.

L'altra cosa che volevo chiedere è questa. Il 29 gennaio di questo anno è stato diramato dall'Assessorato del collega Viérin, l'Assessorato del turismo, sport, commercio, agricoltura e beni culturali, un avviso fitosanitario che reca proprio le indicazioni sull'aggiornamento normativo dei prodotti fitosanitari e che io presumo sia stato inviato alle aziende agricole, a chi si occupa appunto di frutticoltura, orticoltura e viticoltura nella nostra Valle. Quello che mi chiedevo è se anche i Comuni ricevono queste informazioni, perché sarebbe abbastanza importante che l'elenco delle sostanze attive revocate o in fase di revoca e l'elenco invece dei prodotti commerciali con variazioni in etichetta sulle colture fosse fornito, perché è vero che i Comuni non coltivano, però usano per tutte le aree di pertinenza, le aree verdi, eccetera, i prodotti diserbanti. La richiesta di informazione quindi è questa: ricevono questo materiale anche i Comuni o è destinato soltanto a chi si occupa di agricoltura?

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

... lo ricevono tutti, ce l'hanno già e questo è abbastanza importante.

L'altra questione che mi fa dire che l'impegnativa ha un senso se poi viene portata avanti con convinzione è questa: è vero che ci sono poche sostanze alternative oggi che danno gli stessi risultati, è così, la ricerca non è probabilmente andata sufficientemente avanti. I prodotti alternativi al glifosato che hanno una resa importante sono pochi. Ci sono dei sistemi diversi che sono l'acquisto anche di macchinari che sono particolarmente costosi per chi ha una piccola azienda, meno per chi si occupa di manutenzione del verde pubblico ovviamente. Nella riflessione che verrà fatta e nel tavolo che si aprirà quindi io credo che si debba anche tenere in considerazione questo aspetto, cioè come poter sostenere quelle piccole aziende che devono dotarsi di strumenti alternativi, perché altrimenti rimane un po' una dichiarazione di intenti. Il voto alla mozione, con l'emendamento, comunque è positivo, con la richiesta davvero di assicurazione che in questi 30 giorni, e poi nei 3 mesi successivi, si operi anche al fine di arrivare, entro la fine di questo anno, con gli opportuni accorgimenti a una determinazione che bandisca il glifosato dalla Valle d'Aosta.

Président - D'autres en discussion générale? La parole au collègue Restano.

Restano (GM) - Ringrazio i due Assessori che sono intervenuti. Io voterò questa mozione. Non ho firmato l'emendamento perché non è stato recepito quanto da me proposto, l'ulteriore emendamento. So di aver chiesto una cosa importante, impegnativa, forse passare attraverso il tavolo di lavoro è la procedura migliore... Proprio questa mattina, quando si parlava di sanità e di prevenzione, nel mio intervento ho detto che direttamente l'Assessore avrebbe potuto dare dei segnali e degli indirizzi, perché questo? Perché se andiamo al tavolo di lavoro e chiediamo al Direttore generale dell'Arpa di fare quest'analisi, lui guarderà gli spiccioli, le sue finanze e dirà: "Ma il costo? Questo per dieci analisi non mi conviene farlo, le mandiamo a Torino oppure non le facciamo". Dare un indirizzo, avere una sensibilità verso la prevenzione, verso la tutela dell'ambiente e anche, vorrei dire, essere in grado di fare certe affermazioni. Mettiamo questi soldi perché l'Arpa della Valle d'Aosta e il Dipartimento della prevenzione devono andare in questa direzione. E come si fa? Si fa attraverso il piano regionale integrato dei controlli. Io non sono in grado, perché non mi ricordo, una volta lo approvava la Giunta, poi è passato come provvedimento dirigenziale... Io credo che questo sia un atto di Giunta, perché noi dobbiamo essere in grado di fornire questi indirizzi e in questo caso - permettetemi di usare un termine forte - di imporci e di dire: "quest'anno si fanno questi controlli", si fa la procedura per l'accreditamento e per quattro-cinque anni li faremo proprio per addivenire a quello che ci ha detto prima l'Assessore all'ambiente e poter dire, dopo cinque anni, che abbiamo fatto una valutazione del rischio. Era un pericolo, abbiamo valutato il rischio, in Valle d'Aosta siamo esenti da questo rischio, ma deve essere la politica a farlo, comunque noi voteremo a favore con questa piccola indicazione.

Président - La parole au collègue Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Semplicemente per esprimere in realtà la dichiarazione e la posizione di voto del gruppo Lega. Noi avevamo valutato la versione originaria e ne avevamo gran parte apprezzato i punti specifici e quelle che erano le richieste secondo noi puntuali. Apprendiamo ora la proposta di modifica che, secondo noi - ed è anche la motivazione per cui non l'abbiamo firmata come gruppo -, è un accordo al ribasso. Non abbiamo presentato noi la mozione, l'ha presentata la collega Pulz, che purtroppo si è, secondo noi, accontentata di trovare una squadra come spesso accade. Crediamo che quali tavoli se ne aprano un po' tanti, forse abbattiamo troppi alberi senza utilizzare il glifosato, mi perdoni la battuta. Come diceva un eminente ex membro di questo Consiglio, è inutile aprire dei tavoli e costruirli se poi sui tavoli non mettiamo nulla, forse qualche barattolo di miele converrebbe portarlo.

Detto questo, è ovvio che siamo pienamente d'accordo con la finalità di questa mozione, anche se a ribasso la modifica la riporta... quindi voteremo a favore della mozione perché siamo convinti che comunque questo sia un vero e proprio pericolo per tutti noi e soprattutto per la salute delle persone, di chi più è a rischio e quindi ci accodiamo. Speriamo che almeno qualche risultato, seppur con l'ennesimo tavolo che si apre, possa essere trovato.

Président - La parole au collègue Ferrero.

Ferrero (MOUV') - Anche il gruppo MOUV' voterà a favore. Ovviamente questo deve essere considerato solamente un punto di partenza perché, come aveva proposto il collega Restano, certo che se non c'è il controllo, sappiamo bene come funzionano queste cose e sappiamo bene soprattutto che adesso con patentini e misure varie c'è stato un miglioramento.

L'uso di pesticidi vari e diserbanti è stato nella nostra regione sempre molto disinvolto sia mettendo a rischio la salute di chi li manipolava inconsapevolmente che di chi poi magari andava a nutrirsi dei prodotti dell'allevamento oppure dei prodotti ortofrutticoli. Sicuramente un punto di partenza, ma non lasciamo perdere la questione, perché è una questione importante che può essere poi anche allargata ad altri pesticidi dei quali spesso nel nostro Paese non si parla o si arriva in ritardo. Cerchiamo almeno in questo di essere virtuosi, anche perché, nell'ottica di un'agricoltura virtuosa, questa è una cosa importante che è anche spendibile a livello di pubblicità e di immagine.

Président - Si la collègue Pulz veut illustrer la modification... la parole à la collègue Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Volevo ringraziare di cuore tutti per i ricchi interventi, per la collaborazione. Noi abbiamo accettato questa mediazione perché non crediamo che sia a ribasso. Vogliamo fidarci degli impegni presi insieme, concordati, della volontà di collaborare, perché siamo certi che non siamo qui a giocare, soprattutto quando si parla di salute delle persone, degli animali, dei vegetali, dell'ambiente e tutto. Collaboreremo quindi nella commissione competente e saremo anzi i primi a ricordare l'importanza di mettere in evidenza questi controlli di cui parlavano il collega Mossa e il collega Restano, che ringrazio. Sono certa che questa mozione vada nella direzione importante della prevenzione riguardo all'uso troppo allegro, forse troppo spensierato della chimica nella nostra regione. L'impegnativa così com'è stata rivista e sottoscritta dalla maggior parte dei Capigruppo penso che...

Presidente - Se può anche darne lettura, per favore.

Pulz (ADU VDA) - ... integrale, d'accordo. Alla fine abbiamo detto: "il Consiglio regionale impegna il Governo regionale a costituire, nei prossimi 30 giorni, un tavolo di lavoro interassessorile che coinvolga una rappresentanza degli enti strumentali dell'Amministrazione regionale, degli Enti locali nonché delle associazioni del territorio, al fine di predisporre, entro tre mesi, una relazione che indichi le alternative da utilizzare rispetto all'uso dei diserbanti contenenti il principio attivo del glifosato. Lo scopo è quello di diffondere una nuova filosofia di tutela dell'ambiente e della salute che renda partecipe l'intera comunità valdostana con le modalità che il tavolo stesso indicherà a partire dall'illustrazione nella commissione competente del suddetto documento al fine di evidenziare le precise azioni da mettere in campo, concordandole con tutti gli attori interessati nel più breve tempo possibile entro il 2019". Sottoscritto, oltre a noi, da Cinque Stelle, Rete Civica, Union, MOUV' e Alliance Valdôtaine.

Presidente - Se può consegnare il testo in Presidenza.

Pulz (ADU VDA) - Grazie.

Presidente - Altri in discussione generale? Chiudiamo la discussione generale. In replica? La parola all'Assessore Chatrian.

Chatrian (AV) - Per ribadire il lavoro che cercheremo comunque di mettere in campo subito, Arpa in questo momento sta già facendo numerosi controlli. Avremo modo nella relazione di verificare quali sono ad oggi i vari controlli. A seguito della relazione ci sarà la possibilità di dare degli indirizzi, ma probabilmente anche di legiferare e di prendere delle decisioni importanti, non penso sia a ribasso. Penso soprattutto che sia invece un ottimo metodo di lavoro, poi se qualcuno intende banalizzare il metodo per raggiungere degli obiettivi e dei risultati che vadano in una certa direzione... penso che siamo sulla strada giusta con chi concorda che sovente la forma è sostanza, non solo in politica, ma anche nella pratica.

Président - S'il n'y a pas d'autres interventions, on passe aux déclarations de vote... on ouvre la votation. J'invite les collègues à voter le texte émendé. La votation est fermée.

Présents: 33

Votants: 33

Pour: 33

Le Conseil approuve à l'unanimité.