Oggetto del Consiglio n. 663 del 22 maggio 2019 - Verbale
Oggetto n. 663/XV del 22/05/2019
REIEZIONE DI MOZIONE: "IMPEGNO PER L'ATTUAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E PER LA PROMOZIONE DI INIZIATIVE VOLTE AL RISPARMIO IDRICO".
Il Presidente RINI dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri MOSSA, NASSO, RUSSO e VESAN e iscritta al punto 14 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra il Consigliere MOSSA.
Intervengono i Consiglieri NOGARA e AGGRAVI.
Prende la parola, per mozione d'ordine, la Consigliera NASSO.
Interviene la Consigliera MORELLI, che chiede la convocazione della Conferenza dei Capigruppo.
Prendono la parola, per mozione d'ordine, il Consigliere MANFRIN e, per fatto personale, la Consigliera NASSO.
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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 21,54 alle ore 22,11.
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Alla ripresa dei lavori prendono la parola, per fatto personale, la Consigliera NASSO e, per mozione d'ordine, i Consiglieri MORELLI, DISTORT, MOSSA e RESTANO.
Intervengono i Consiglieri VESAN, RESTANO e GERANDIN.
Prende la parola, per fatto personale, la Consigliera SPELGATTI.
Interviene l'Assessore agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, BERTSCHY, che chiede una breve sospensione dei lavori.
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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 22,43 alle ore 22,49.
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Alla ripresa dei lavori prendono la parola, per fatto personale, il Presidente della Regione FOSSON, i Consiglieri MARQUIS e MANFRIN, l'Assessore all'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili, CERTAN, il Consigliere BIANCHI, l'Assessore BERTSCHY e il Consigliere AGGRAVI.
Replicano l'Assessore all'ambiente, risorse naturali e corpo forestale, CHATRIAN, e il Consigliere VESAN.
Prendono la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere BAROCCO (astensione), l'Assessore alle opere pubbliche, territorio ed edilizia residenziale pubblica, BORRELLO (astensione) e i Consiglieri RESTANO (astensione), GERANDIN e MINELLI (favorevole).
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli sette (presenti: trentaquattro; votanti: sette; astenuti: ventisette, i Consiglieri AGGRAVI, BACCEGA, BAROCCO, BERTSCHY, BIANCHI, BORRELLO, CERTAN, CHATRIAN, COGNETTA, DAUDRY, DISTORT, FARCOZ, FOSSON, GERANDIN, LUBOZ, LUCIANAZ, MANFRIN, MARQUIS, MORELLI, NOGARA, PEINETTI, RESTANO, RINI, SAMMARITANI, SPELGATTI, TESTOLIN e VIÉRIN);
NON APPROVA
la sottoriportata
MOZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
PREMESSO CHE:
- L'ONU, con Risoluzione dell'Assemblea Generale del 28 luglio 2010, GA/10967, dichiara il diritto all'acqua un diritto umano universale e fondamentale e che tale risoluzione sottolinea ripetutamente che l'acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, ed è fondamentale per tutti gli altri diritti umani e raccomanda agli Stati di attuare iniziative per garantire a tutti un'acqua potabile di qualità, accessibile, a prezzi economici.
- Con la promulgazione della Carta Europea dell'Acqua (Strasburgo 1968) la concezione dell'acqua come "bene comune" per eccellenza si è progressivamente affermata a livello mondiale.
- Il Parlamento Europeo ha affermato con diverse risoluzioni la natura extra commercium dell’acqua come bene comune dell’umanità. E in particolare con:
a) la risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 marzo 2004 sulla strategia per il mercato interno già affermava che, "essendo l'acqua un bene comune dell'umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno".
b) la Risoluzione del Parlamento Europeo del 15 marzo 2006 sul IV Forum Mondiale dell'Acqua dichiara "l'acqua è un bene comune dell'umanità" e chiede che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l'accesso all'acqua alle popolazioni più povere entro il 2015 ed insiste affinché "la gestione delle risorse idriche si basi su un'impostazione partecipativa e integrata, che coinvolga gli utenti ed i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in materia di acqua a livello locale e in modo democratico".
- Anche Papa Francesco, attraverso l’Enciclica Laudato sì, al punto 30, ha dichiarato: "mentre la qualità dell’acqua disponibile peggiora costantemente, in alcuni luoghi avanza la tendenza a privatizzare questa risorsa scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi del mercato. In realtà, l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità [?]".
- In tutto il mondo sono in atto processi di ripubblicizzazione - spesso richiesti dai cittadini stessi a fronte di una malagestione, mancanza di trasparenza e un aumento della tariffa – che hanno portato ad un miglioramento globale nella gestione del servizio. Parigi e Berlino per citare solo i maggiori esempi.
CONSIDERATO CHE:
- il 12 e 13 giugno 2011 la maggioranza assoluta del popolo italiano, votando "Sì" ai quesiti referendari relativi alla gestione del servizio idrico con i quali si proponeva di sottrarre la gestione dell’acqua alla logica del mercato e del profitto, ha determinato l'abrogazione sia dell'articolo 23bis del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con la legge 6 agosto 2008, n.133 e successive modificazioni e integrazioni, sia del comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
- alla Camera dei Deputati sarà presto in discussione la proposta di Legge n. 52 dal titolo "Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque" (Relatore On. Federica Daga) frutto di un lavoro che ha rivisto e depositato la Legge di Iniziativa Popolare depositata nel 2007 e accompagnata da oltre 420mila firme di elettori sul territorio nazionale;
- tale legge, in ossequio alla volontà popolare espressa nel referendum del 2011:
a) si prefigge lo scopo di favorire le condizioni per la definizione e lo sviluppo di un governo pubblico e partecipativo dell'intero ciclo integrato dell'acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile e solidale;
b) definisce l'acqua un bene comune naturale e un diritto umano universale e fondamentale. Una risorsa rinnovabile, indispensabile per la vita dell'ecosistema e di tutti gli esseri viventi;
c) definisce il servizio idrico integrato un servizio di interesse generale che persegue finalità di carattere sociale ed ambientale stabilendo pertanto che la sua gestione debba essere svolta senza finalità lucrative ed elaborare il bilancio idrico in base alla conoscenza della disponibilità effettiva delle risorse;
d) prevede il finanziamento del servizio attraverso risorse nazionali e meccanismi tariffari volti alla riduzione del peso della bolletta per i cittadini;
e) prevede il reinvestimento degli utili al fine di migliorare il servizio per arginare la dispersione e gli sprechi e per garantire un’acqua controllata e di qualità;
f) democratizza la gestione del servizio idrico integrato prevedendo che tutte le fasi, dalla pianificazione al controllo, siano svolte dai Comuni con la partecipazione diretta dei cittadini e dei lavoratori secondo i principi della Convenzione di Aarhus.
IMPEGNA
la Giunta regionale:
1) a dare avvio, in ottemperanza alle prescrizioni della legge regionale nr. 6 del 2014, in tutte le sedi istituzionali opportune, all’iter necessario per l'effettiva attuazione del servizio idrico integrato e della bollettazione unificata dei relativi tributi, superando l'attuale frammentazione fra i differenti enti locali e le diverse tipologie di servizio;
2) a dare avvio, per il tramite del BIM (Autorità d'Ambito Ottimale di riferimento), ad una attività di monitoraggio sullo stato di vetustà della rete idrica sul proprio territorio, nonché sul mancato adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione sull'intero territorio valdostano;
3) a incentivare attività e iniziative di sensibilizzazione e divulgazione sulle tematiche della sostenibilità ambientale ed in particolare volte a promuovere il risparmio idrico e l’utilizzo di acqua pubblica come alternativa virtuosa, in sostituzione al consumo di acqua in bottiglia ad alto impatto inquinante.
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