Oggetto del Consiglio n. 662 del 22 maggio 2019 - Verbale
Oggetto n. 662/XV del 22/05/2019
APPROVAZIONE DI MOZIONE: "IMPEGNO DELLA GIUNTA REGIONALE AD ATTIVARSI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO NAZIONALE PER GARANTIRE IL RINNOVO DELLA CONVENZIONE A RADIO RADICALE".
Il Presidente RINI dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dalla Consigliera PULZ e iscritta al punto 13 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra la Consigliera PULZ.
Intervengono i Consiglieri MANFRIN, NASSO, MINELLI, MORELLI, che propone un emendamento al dispositivo, e PULZ, che si dichiara favorevole all'emendamento.
Prende la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere MANFRIN (contrario).
IL CONSIGLIO
- con l'emendamento presentato dalla Consigliera MORELLI;
- con voti favorevoli diciotto (presenti: trenta; votanti: diciotto; astenuti: dodici, i Consiglieri AGGRAVI, COGNETTA, DISTORT, FERRERO, GERANDIN, LUBOZ, LUCIANAZ, MANFRIN, MOSSA, NASSO, RINI e VESAN);
APPROVA
la sottoriportata
MOZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
PREMESSO CHE:
- Radio Radicale è un'impresa radiofonica che svolge un'attività di informazione di interesse generale in modo imparziale e completo e realizza una insostituibile funzione di servizio pubblico dal 1976;
- è stata la prima radio italiana a occuparsi esclusivamente di politica, a trasmettere le sedute del Parlamento, a pubblicare i processi, a seguire i congressi di tutti i partiti e, ad oggi, è l'emittente europea con il maggior numero di rubriche estere e transnazionali (28 trasmissioni);
- 43 anni di attività hanno reso l'archivio di Radio Radicale un patrimonio storico, politico e culturale e sociale unico per il nostro Paese, con registrazioni fruibili da tutti i cittadini di 14.138 sedute parlamentari, 23.865 udienze processuali, 2.483 congressi di tutti i partiti, 2.886 fili diretti con gli ascoltatori, con 225.613 oratori in archivio, per un totale di 377.410 schede audio video;
CONSIDERATO CHE:
- da 11 anni lo Stato rinnova annualmente la convenzione con Radio Radicale per trasmettere senza pubblicità le sedute del Parlamento;
- l'ammontare del finanziamento statale fino all'anno 2018 ammontava a 10 milioni di euro;
- in base alla legge 230/1990 lo Stato finanzia imprese radiofoniche private che trasmettono "quotidianamente propri programmi informativi su avvenimenti politici, religiosi, economici, sociali, sindacali o letterari per non meno di nove ore comprese tra le ore 7:00 e le ore 20:00";
CONSIDERATO INOLTRE CHE:
- con l'approvazione dell'articolo 1 comma 88 della Legge di Bilancio dello Stato 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico è stato autorizzato a prorogare di soli 6 mesi la convenzione per una spesa complessiva di 5 milioni per l'anno 2019;
- il contributo, dimezzato rispetto agli anni precedenti, garantisce il servizio radiofonico fino al 30 giugno 2019;
- con l'entrata in vigore dell'articolo 1 comma 810 della Legge di Bilancio 2019, l'intera legge 230/1990 verrà abrogata a decorrere dall'1 gennaio 2020 e che da quella data Radio Radicale non beneficerà più di alcun finanziamento statale;
EVIDENZIATO CHE:
- il motto di Radio Radicale "conoscere per deliberare" è stato adottato considerando l'informazione come presupposto fondamentale per la vita stessa della democrazia;
- anche in quest'Aula constatiamo che la fruizione in diretta dei lavori del Consiglio regionale, grazie alle piattaforme di streaming e al canale televisivo "TV Vallée", è un elemento fondamentale per la vita democratica della collettività nell'ottica della partecipazione e dell'informazione libera;
- la chiusura di Radio Radicale rappresenterebbe non solo la perdita di una fonte di informazione imparziale, ma anche una grave restrizione del diritto alla conoscenza dei cittadini e pertanto delle prospettive di partecipazione attiva e consapevole alla vita democratica del Paese;
EVIDENZIATO INFINE CHE i Consigli regionali di Lazio, Lombardia e Friuli Venezia Giulia e i Consigli comunali di Anzio, Genova, Imperia, Matera e Scafa, hanno approvato mozioni per chiedere al Governo di ripristinare i finanziamenti pubblici a Radio Radicale;
INVITA
i parlamentari valdostani a intraprendere tutte le possibili iniziative per garantire il rinnovo della convenzione a Radio Radicale per la trasmissione delle sedute parlamentari, per ripristinare la legge 230/1990 e con essa il finanziamento previsto per le imprese radiofoniche che ne rispettino i requisiti, evitando quindi la chiusura di un'emittente che rappresenta un patrimonio storico culturale e politico di incommensurabile valore e universalmente fruibile.
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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 20,06 alle ore 21,30.
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