Oggetto del Consiglio n. 658 del 22 maggio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 658/XV - Reiezione di mozione: "Impegno per l'ampliamento delle agevolazioni fiscali per l'acquisto di autovetture elettriche a favore di soggetti diversamente abili". (Approvazione di una risoluzione).
Rini (Presidente) - Punto n. 9 all'ordine del giorno, per l'illustrazione la parola al collega Mossa.
Mossa (M5S) - La legge 5 febbraio 1992, parliamo della cosiddetta 104, legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili, prevede l'I.V.A. agevolata per l'acquisto di autovetture nuove o usate con cilindrata sino a 2 mila centimetri cubici se con motore a benzina, e fino a 2.800 centimetri cubici se con motore diesel. Purtroppo allo stato attuale la suddetta legge non menziona e pertanto esclude dall'agevolazione le vetture elettriche. Il suddetto scenario appare in modo evidente paradossale, infatti si verifica che, per acquistare una vettura per il trasporto disabili inquinante, si ha diritto alle agevolazioni con I.V.A. al 4%, invece se si decide di compiere una scelta rispettosa per l'ambiente che va nella direzione delle riduzioni delle emissioni di CO2, quindi acquistare un'auto elettrica, non si può usufruire delle agevolazioni fiscali e pertanto si è costretti a versare per intero l'I.V.A. al 22%.
Il motivo per il quale si è giunti a questa carenza normativa è abbastanza intuibile, quando è stata approvata la legge 104, nel lontano 1992, il legislatore di certo non poteva prevedere che le auto elettriche avrebbero avuto 30 anni dopo una diffusione così ampia rispetto ai canoni di allora, quando ancora non ne circolavano. Una diffusione di certo non prevedibile nel '92 ma comunque lenta allo stato attuale rispetto ai traguardi prefissati con l'accordo di Parigi con i quali ci si è posti l'obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030; non che oggi l'uso di autovetture elettriche sia così diffuso, un po' perché ancora penalizzato da batterie che richiedono lunghe ricariche e hanno ancora autonomia limitata, anche se queste in costante evoluzione, e un po' perché i prezzi d'acquisto non sono attualmente accessibili a tutte le fasce; ancora perché trovandoci in un periodo di transizione la cultura del carbon free e del fossil fuel free non è ancora così diffusa.
Dovremmo dare più ascolto alle nuove generazioni. Il ruolo politico a tutti i livelli dovrebbe essere quello appunto di incentivare l'acquisto di mezzi meno inquinanti attraverso diverse iniziative, come ad esempio le agevolazioni sugli acquisti, sull'installazione delle colonnine di ricarica, parcheggi gratis per i possessori. Si sta cercando di promuovere tutti quegli impulsi necessari affinché i cittadini siano più propensi all'acquisto di auto meno inquinanti e abbandonino via via quelle meno virtuose. Purtroppo però ci si sta muovendo in questa direzione con molta, direi troppa, flemma basti pensare alla realtà locale dove la legge regionale per gli incentivi sull'acquisto di macchine elettriche e ibride è ancora arenata in Terza commissione da ormai quasi un anno. Sembra, mi riferiva la collega Russo che ha partecipato all'ultima assemblea della Terza commissione, che finalmente se ne stia iniziando a parlare e auspichiamo che oltre alle parole si arrivi presto anche ai fatti. Il Governo centrale dal suo insediamento ha dato priorità a temi importantissimi come il superamento della Fornero attraverso quota 100, il reddito di cittadinanza, la legge "spazza corrotti", il taglio delle pensioni d'oro e dei vitalizi, il decreto "sblocca cantieri", il decreto "dignità" eccetera eccetera. In un anno, forse nemmeno, le riforme sono state molteplici e di estrema importanza. Quindi a causa proprio della mole di lavoro, sono stati rimandati, di sicuro non trascurati, alcuni temi importanti come appunto colmare le carenze normative relative ad alcune leggi - come appunto la 104 - che oggi, per alcuni aspetti, risultano essere obsolete e vanno aggiornate per stare al passo con i tempi e con le attuali tecnologie.
Vorrei evidenziare che anche in altre regioni, come le Marche e il Veneto, stanno presentando iniziative analoghe e che in alcune di esse - intendo regioni - stanno attualmente raccogliendo firme per presentare petizioni indirizzate al Presidente del Consiglio, al Ministro dell'economia e al Ministro per la famiglia e le disabilità.
Per quanto esposto vorrei impegnare la Giunta regionale a sollecitare il Parlamento e il Governo centrale affinché si adoperino presso gli organi deputati per accelerare l'emanazione di apposite norme dirette all'adeguamento dell'attuazione normativa prevista dalla legge 104 del 92 ai mutati parametri dell'attuale mercato automobilistico prevedendo, ai fini dell'applicazione dell'I.V.A. agevolata al 4%, anche le autovetture elettriche.
Presidente - Altri colleghi chiedono la parola? La parola al collega Distort.
Distort (LEGA VDA) - Siccome sui punti di premessa della mozione viene citata la Terza commissione, facendo parte della Terza commissione mi permetto di prendere la parola e con questo non penso di rubare la scena al presidente Nogara, ma solo perché questo poi risveglia una riflessione da parte mia. Sicuramente il tema è condivisibile, ma penso in maniera assolutamente trasversale, tanto più che c'è una logica stringente proprio legata al fatto che nel 1992, quando è stata redatta questa legge, di auto elettriche si parlava a livello di futuro, non dico fantascienza ma comunque a livello di prototipi, non si pensava minimamente a quello che potrebbe essere lo scenario oggi. Però mi permetta, collega Mossa, una considerazione personale, più che personale di strategia politica, io dico: ma che senso ha che il Movimento 5 Stelle, chieda al Governo regionale dove ci sono forze diverse, forze di cui voi non fate parte, una maggioranza di cui non fate parte, un Governo di cui non fate parte, di perorare la causa presso il Governo nazionale in cui abbiamo come vice Ministro Laura Castelli del Movimento 5 Stelle, sottosegretario Alessio Mattia Villarosa. Allora è sotto questo principio io chiedo: è una provocazione oppure è veramente una battaglia che si vuole combattere? Perché se è una battaglia che si vuole combattere, la si combatte con le armi che abbiamo ed è incredibilmente più forte l'arma del fatto che facendo parte di un Movimento nazionale che sta conducendo lo Stato, ci sia un collegamento diretto e con questo, abbiate pazienza, ritengo che non si faccia nessun atto di indelicatezza nei confronti del Governo regionale perché chiedere al Governo regionale che tra le tante cose di cui deve occuparsi, e ce ne sono veramente tante, questa non è né una sviolinata né una retorica ipocrita, ma sappiamo benissimo quanto ci sia da lavorare, aggiungere anche questo fatto quando come forza politica avete un peso decisamente superiore a quello del Governo regionale. Quando si combatte una battaglia, la si combatte con le armi che si ha credendoci fino in fondo e non si combatte per procura. Con questo io non voglio farvi una critica, quello che voglio dirvi è semplicemente: "riflettere sul fatto che esiste una strada ben più efficace da svolgere, da seguire, per ottenere esattamente questo risultato". È chiaro che in questa linea e con questo principio noi come Gruppo Lega non ci riconosciamo in questa strategia, ci riconosciamo nella bontà della vostra iniziativa ma non nell'iter.
Pertanto sotto questo punto di vista io annuncio già adesso una intenzione di voto che, salvo ulteriori approfondimenti, anche dall'intervento del Governo, ulteriori approfondimenti in aula, al momento noi consideriamo elementi per esprimerci in maniera di astensione.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Mossa.
Mossa (M5S) - Io vorrei semplicemente rispondere all'intervento del collega Distort perché sinceramente sono rimasto un po' basito e perplesso dalle sue dichiarazioni perché il Movimento 5 Stelle a livello nazionale, deve sapere caro collega Distort, che non va incontro alle esigenze di un Consigliere regionale o di un Gruppo consiliare semplicemente perché condividono lo stesso simbolo, ma va incontro alle esigenze della comunità, quindi deve essere una comunità rappresentata da un Consiglio regionale a esprimere una criticità al Governo centrale. Quindi non devo essere io, magari voi siete abituati ad alzare la cornetta e a far venire in Valle d'Aosta il Ministro, il vice Ministro, il Segretario di turno... ma no, non funziona così, non deve essere così. Il Governo centrale deve rispondere alle esigenze della comunità, non alle esigenze vostre semplicemente perché avete la stessa spilletta. È tutta un'altra storia, è tutta un'altra questione, è per quello che io seguo la prassi, i passaggi necessari per arrivare al Governo centrale attraverso quello regionale, perché è un'esigenza della collettività, non è un'esigenza del consigliere Mossa, del consigliere Vesan, della consigliera Nasso e della consigliera Russo. Pertanto questa è la strada giusta da seguire e mi meravigliano le sue parole, sinceramente.
Presidente - Per i minuti residui, prego, Collega Distort.
Distort (LEGA VDA) - Prendo atto della lezione impartitami, ma credo talmente tanto nella bontà della nostra linea che non riesce a convincermi. Le dico solo questo: la forza di un Movimento che crede nella territorialità, e con questo non voglio far propaganda elettorale, ma sta di fatto che voglio dire la verità, siamo un Movimento federalista, un Movimento autonomista, abbiamo l'orgoglio di questo, siamo presenti sul territorio e abbiamo la forza di avere un collegamento su tutta la scala nazionale. Questa è la nostra forza - ben venga! - perché con questo noi possiamo fare il bene della Valle d'Aosta in maniera diversa, in maniera superiore. Ma questo è un vantaggio per tutta la Valle d'Aosta, vorrei che potesse valere anche per voi.
Presidente - La parola all'assessore Testolin.
Testolin (UV) - Mi inserisco in questa diatriba tra partiti nazionali per sottolineare un aspetto che ci sta assolutamente a cuore: si cerca di dosare gli atti per quello che servono. Da questa diatriba che è scaturita il collega Distort evidentemente mi ha anticipato: presenteremo una risoluzione. Quando il collega Mossa parla di flemma, capiamo anche che voglia portarsi avanti rispetto a un'inefficienza del proprio Movimento che, come è già stato ricordato, è al governo da oltre un anno e in più annovera nelle fiere del proprio Movimento un rappresentante parlamentare valdostano che avrebbe potuto farsi portavoce di un'istanza di questo tipo, un'istanza, peraltro all'interno della vostra mozione, che è analizzata in modo molto approssimativo, perché si parla di una modifica della legge 104 quando poi in realtà le modifiche da attuarsi sono su un altro provvedimento legislativo che è il 449 che sancisce l'applicazione delle misure I.V.A. in funzione di determinate caratteristiche di determinati autoveicoli. Per cui ci siamo permessi di presentare una risoluzione che nel sottolineare l'inefficienza in questo caso di un Governo che si vanta di aver portato avanti delle istanze dedicate alla comunità, ma la comunità è prima di tutto qualcosa che- come avete voluto spiegare ma con un po' di coda di paglia - si riferisce esattamente alle necessità della popolazione dal punto di vista delle persone disabili o diversamente abili e alle situazioni di valorizzazione delle iniziative a titolo ambientale.
Questa mozione, così come è nata, seppur lodevole nel tentativo di sollecitare, è carente da un punto di vista politico, è carente da un punto di vista delle iniziative che un Movimento nazionale doveva e poteva portare avanti. Infatti noi ci permettiamo di sottolineare, con tutto il garbo istituzionale del caso, che all'interno di questa mozione manca questo aspetto, che sono delle iniziative che devono essere attivate tramite i canali parlamentari e tramite delle iniziative che vadano a modificare e a reperire anche le necessarie risorse finanziarie all'interno di provvedimenti e procedimenti che vengono governati a livello centrale. Quindi, con questo andiamo a illustrare una risoluzione che si aggancia alla vostra mozione e che va a declinare correttamente le norme da modificare e correggere per sollecitare un'applicazione di un'I.V.A. agevolata a chi ne ha diritto su altre autovetture ed evidentemente nell'ottica di dare una agevolazione prima di tutto a questi soggetti che sono svantaggiati e nell'ottica assolutamente di un percorso che si sta riattivando anche all'interno del Consiglio regionale della Valle d'Aosta con le giuste sollecitazioni alle Commissioni che si sono attivate per riprendere in mano e per dare vita a questo percorso di definizione della legge sulla mobilità sostenibile, e sottolinea come ci vogliamo prendere carico di un'inefficienza da parte del Governo centrale che in oltre un anno appunto di governo non ha avuto la forza di portare avanti questo tipo di attenzione e poco serve dire che si sono portate avanti azioni legislative quali quota 100 e il reddito di cittadinanza, perché sinceramente, l'ho già detto, quando ero dall'altra parte della barricata, questo tipo di iniziative hanno avuto degli effetti non troppo positivi sugli assetti economico-finanziari della nostra economia e hanno portato a delle valutazioni nazionali e internazionali che si ripercuotono sul rating, sull'andamento delle caratteristiche dei nostri titoli di Stato che penalizzano enormemente quando vediamo uno spread che schizza alle stelle e ci travolge negandoci la possibilità di utilizzare delle risorse che invece avrebbero potuto essere utilizzate per dare corso e gambe a questo tipo d'interventi. Quindi nella nostra iniziativa "Invitiamo i parlamentari valdostani ad attivare entro 60 giorni le iniziative volte a sollecitare il Governo nazionale al fine di un intervento normativo che possa aggiornare le disposizioni relative all'agevolazione I.V.A. riconosciuta ai soggetti diversamente abili includendo anche l'acquisto di veicoli con motori elettrici tra le casistiche valide ai fini delle agevolazioni fiscali". Questa è un'iniziativa presentata dai capigruppo di maggioranza e dal sottoscritto che ha lo stesso intento ma con una maggiore attenzione agli aspetti un po' più tecnici e soprattutto sottolineando una mancanza politica che voi avete ingenuamente sollevato.
Presidente - Altri in discussione generale? È stata quindi presentata la risoluzione. La parola al collega Ferrero.
Ferrero (MOUV') - Se nelle premesse non può essere che condivisibile questa iniziativa, sinceramente purtroppo mi devo vedere d'accordo con il collega assessore Testolin e sulle sue considerazioni, perché qui siamo quasi al paradosso. Se nell'ottica anche di facilitare i lavori dell'assemblea, premesso che ognuno è libero di presentare quel che vuole, dobbiamo forse stringere un po' sulle argomentazioni e sui temi, ma scusate, voi pretendete dalla Giunta regionale una sollecitazione quando avete un parlamentare eletto nei vostri ranghi e avete il governo del paese in quanto siete - all'epoca eravate - la forza più numericamente importante che poi ha formato un Governo. Ma qui siamo al paradosso. Io sinceramente non riesco a capire il motivo di questa iniziativa. Ma alzate il telefono, date un colpo di telefono alla vostra parlamentare che si metta in moto con i vostri rappresentanti governativi affinché facciano qualcosa! Io penso che la Giunta regionale abbia già le sue competenze e le sue questioni. Se io avessi un referente a Roma del mio partito che governa, ma alzo il telefono, prendo contatto, vado a Roma, gli dico: "Cosa state facendo?". Si può fare questo. Se invece si vuole attribuire in questo caso l'onere alla Giunta regionale, per carità, io non so, la Giunta farà quel che vuole ma mi sembra sinceramente un'iniziativa che si può definire semplicemente stupefacente, pur condividendo le premesse. Se c'è l'I.V.A. nei confronti delle altre auto, ci deve essere anche l'I.V.A. agevolata nei confronti delle auto elettriche, a maggior ragione.
Ma perdonatemi, c'è uno scollamento tra chi ha delle responsabilità di governo a Roma e ha dei referenti regionali che non può essere sanato da un intervento della Giunta regionale. Questo è un problema vostro interno che dovete risolvere, dovete parlarvi, dovete comunicare, siete esperti di comunicazione e di conseguenza pretendere che poi sia la Giunta regionale che va a fare una sollecitazione ai vostri rappresentanti a Roma, a me appare quantomeno stupefacente, nel senso più ampio della parola.
Presidente - Collega Spelgatti. In questo caso ovviamente è stata presentata una risoluzione, quindi i tempi sono di 10 minuti anche sulla risoluzione.
Spelgatti (LEGA VDA) - Siamo arrivati all'assurdo in questa iniziativa, ribadisco il concetto espresso dal collega Distort, noi siamo abituati: c'è un problema, chiamiamo e tentiamo di risolverlo parlando direttamente con tutti i Ministri e i sottosegretari competenti. Se non avete questa possibilità chiedete al Governo regionale. Il Governo regionale che ha tutte le possibilità di attivarsi perché chiaramente un Presidente della Regione questo dovrebbe fare, gli Assessori questo dovrebbero fare, però giustamente siccome qui la Lega e il Movimento 5 Stelle stanno all'opposizione, loro non hanno questo strumento. Quindi a loro volta girano la palla e dicono: "Non lo facciamo noi, chiediamo la risoluzione, lo facciamo fare ai parlamentari". Evidentemente qua non c'è nessuno che è in grado di risolvere i problemi né direttamente il Movimento 5 Stelle né direttamente il Governo regionale. Siamo a posto.
Presidente - La parola al collega Vesan.
Vesan (M5S) - Siamo quasi divertiti dal fatto che ci siano stati questa precisazione e suggerimenti d'indirizzi politici da tutte le altre forze nei confronti della nostra. Vorrei ricordare solo una cosa: in quest'aula noi rappresentiamo i Valdostani e interveniamo per il tramite del lavoro che viene fatto all'interno della Regione Autonoma Valle d'Aosta. Prima di tutto noi quattro, indipendentemente dalle dichiarazioni che ci fanno alcuni colleghi in quest'aula, siamo Valdostani e operiamo all'interno del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, non siamo qui ambasciatori di un Governo nazionale gialloverde o segretari particolari del Presidente del Consiglio dei Ministri Conte. Noi siamo qui per rappresentare all'interno dell'aula nella quale sediamo e nei confronti del Governo che amministra il nostro territorio, le esigenze della popolazione valdostana. È vero che ci sono canali più veloci, che basta alzare il telefono e se c'è un amico che fa il primo Ministro e gli telefoni, te la fai comprare la macchina elettrica. Questa non è la nostra visione politica. Noi operiamo all'interno del Consiglio Valle ed è all'interno del Consiglio Valle che sollecitiamo un intervento nei confronti del Governo nazionale, indipendentemente da chi ci sia al Governo nazionale. Forse che ai disabili valdostani interessa meno poter comprare un'auto elettrica per il fatto che c'è un diverso Governo nazionale o se cade il governo domani e c'è un altro governo - che ne so - Berlusconi-PD. Cosa cambia? Noi ribadiamo che la questione è importante, siamo contenti che la maggioranza abbia presentato una risoluzione ritenendo opportuno di coinvolgere entrambi i parlamentari valdostani per quello che riguarda la soluzione di questa questione, ma è importante che lo Stato, soprattutto su una norma relativa alle agevolazioni fiscali, riceva un'indicazione della Valle d'Aosta. E questo perché? Perché l'.I.V.A. pagata in Valle d'Aosta finisce nelle casse della Valle d'Aosta. Quindi di fronte a una disponibilità dell'esecutivo che amministra queste tasse a rinunciare a questa parte di proventi a favore dei propri concittadini, probabilmente qualunque governo di qualunque colore sia sarà più sensibile a voler portare avanti questa iniziativa perché quello che importa a noi quattro è di portare avanti questa iniziativa. Non siamo qui a fare la propaganda elettorale per il nostro bollino o a favore della maggioranza o a favore della precedente maggioranza. Questo a noi non interessa in nessuna maniera. Se possiamo avere maggior peso per tutelare i nostri cittadini grazie al lavoro del Governo regionale, grazie al lavoro dei nostri parlamentari e grazie anche al lavoro delle telefonate interne, a noi sembra sempre la procedura più strana quella di fare le telefonate per chiedere i favori però ognuno opera nel modo che ritiene più opportuno. La nostra proposta è quella di mandare al Governo nazionale e a chi ha la possibilità d'intervenire tutti i segnali possibili per andare nella direzione giusta che è quella che è stata riconosciuta come giusta da tutti quelli che sono intervenuti fino adesso. Se poi non piace la strada, cosa cambia se porta al risultato giusto?
Presidente - Collega Manfrin, per il tempo rimanente dell'intervento della collega Spelgatti, prego.
Manfrin (LEGA VDA) - Colgo lo spunto dell'intervento del collega Vesan per poter dire anch'io un paio di cose. Vedete, colleghi dei 5 Stelle, non è che c'è una procedura codificata che dice che il problema di un luogo per essere sollevato o risolto o essere formulata una proposta là dove si può intervenire deve prima passare dall'assemblea di quel luogo, perché altrimenti, faccio un esempio abbastanza calzante, per il problema del Cral, della struttura, avremmo dovuto aspettare che il Consiglio comunale deliberasse a maggioranza una mozione che chiedesse alla Regione di occuparsene, dopodiché la Regione decidesse- bontà sua - di occuparsi di quel problema; magari nella realtà in cui c'è anche un Consiglio provinciale, bisogna attendere che il Consiglio comunale deliberi una mozione che interessi la Provincia, che interessi la Regione e che interessi a sua volta... In realtà non c'è questo tipo di procedura come voleva suggerire il collega Mossa, il punto è questo: esistono delle cose da fare - e credo che su questo siamo tutti d'accordo - ed esistono degli organi che si possono occupare di questi problemi. Nello specifico la questione che voi sollevate, assolutamente legittima, ovviamente interessa il Governo nazionale. Io - e la collega Spelgatti lo sa - mi sono sempre infuriato con chi presentava, ad esempio nel Consiglio comunale di Aosta, delle risoluzioni che interessavano la Siria. "Cessiamo il fuoco in Siria, facciamo la mozione in Consiglio comunale". Io credo che l'Isis non è che proprio si sia fatta spaventare da queste risoluzioni votate anche a larga maggioranza, perché ritengo che ogni organo debba occuparsi di quello che gli compete.
Quello che abbiamo cercato di dirvi e di spiegarvi è che con la vostra iniziativa, probabilmente fatta anche in buona fede, spero, voi volevate fare una proposta ma quello che ottenete è che il Governo regionale - che non gli sembrava vera un'occasione del genere - ha preso il destro per fare una risoluzione dicendo che il Governo gialloverde non ha fatto niente sul tema. Questo è il risultato politico della giornata. Niente di più.
Vengo ai favori, collega Vesan, esistono dei parlamentari, il Movimento 5 Stelle in Valle d'Aosta ne ha uno, esistono dei rappresentanti del Governo. La possibilità per ogni cittadino, così come per ogni rappresentante politico locale, è quella di condividere con un parlamentare del territorio, o se manca anche di un altro territorio, le problematiche di quel territorio. Questo non significa fare dei favori o chiedere dei favori personali per l'acquisto di automobili come ha fatto intendere lei, s'intende invece collaborare attivamente perché rappresentanti sul territorio formulino le proposte per migliorare quel territorio quando non è possibile intervenire direttamente, come in questo caso perché non si governa la Regione. Quindi il modus operandi che viene utilizzato è: "C'è un problema. Chi lo può risolvere? Questo membro di Governo? Benissimo, sentiamo questo membro di governo, se ho il contatto", non certo per favore personale ma per l'interesse della comunità. Ovviamente questa iniziativa, come abbiamo già evidenziato, ha decisamente delle problematiche, che evidenzio.
Presidente - Altre richieste d'intervento? Ha chiesto la parola il collega Marquis.
Marquis (SA) - Ritengo che la risoluzione presentata su questa iniziativa sia importante perché sostanzialmente interviene su un aspetto che disciplina le agevolazioni riferite all'acquisto di automobili riguardo alle persone con impedite capacità motorie, permanenti o ridotte, ai sensi della legge 104 del 92, chiaramente è una competenza di carattere nazionale ma credo che ben venga da quest'Aula un invito a livello nazionale in modo corretto per risolvere un problema che esiste sul territorio e per non discriminare chi già vive in condizioni di difficoltà, quindi non discriminare ulteriormente. Quindi non trovo niente di scandaloso che vengano interessati i parlamentari valdostani, i nostri rappresentanti, a prescindere dal colore o della maglia che indossano. Io credo che quando si esca dalla Valle d'Aosta da Pont-Saint-Martin e si arrivi a Carema, tutti debbano indossare la maglia della Valle d'Aosta per difendere le nostre prerogative e le nostre istanze, così come credo che sia importante evidenziare che il rapporto deve essere un rapporto di tipo istituzionale. Ho sentito un po' di dibattito, di discussione, dove qualcuno lo mette sul piano dell'amicizia, qualcuno dice: "Noi siamo Valdostani e rappresentiamo come tutti i Consiglieri la nostra regione", io credo che i rapporti amicali non vanno mai bene a livello istituzionale perché non portano mai a dei grossi risultati, perché le amicizie vanno e vengono. Io credo che una Regione debba avere la capacità di rapportarsi sul piano istituzionale, bisogna avere rispetto nei confronti dello Stato e chiedere il rispetto. Noi non dobbiamo chiedere dei favori, non abbiamo bisogno di rapporti di questo tipo, abbiamo bisogno di un contatto continuo che sia instaurato su basi di reciproca lealtà. Questo è quello che prevede la Costituzione e credo che approcciando in questo modo si possano ottenere dei risultati. Diversamente credo che le iniziative fondate su altri aspetti non possano avere dei grossi risultati e soprattutto non possano essere strutturate nel tempo. Pertanto credo che questa sia un'iniziativa che noi non possiamo che condividere ma possiamo sollecitare i parlamentari di farsi parte attiva, così come riteniamo che sia corretto che nei rapporti il Governo abbia una relazione direi continuativa, strutturale, con i parlamentari che devono essere l'interfaccia nostra a Roma, perché diversamente si rischia di lavorare con la mano destra che non sa quello che fa la sinistra. E questo non credo che possa essere foriero di grandi risultati. Pertanto noi riteniamo che la risoluzione, così come è stata presentata con questo invito, possa essere condivisibile e auspichiamo che si possa arrivare ad un risultato positivo.
Presidente - La parola al collega Bertin.
Bertin (RC-AC) - Lo sottolineiamo per cose diverse che i rapporti interpersonali e questo modo di approcciare i rapporti Stato-Regione non sono mai positivi, lo abbiamo visto su dossier anche rilevanti di questa Regione. L'idea che ci sia l'amico che ti risolve i problemi è evidentemente poco seria e soprattutto alla fine non porta a grandi risultati né nel breve né nel lungo periodo.
Ma, tornando alla questione di questa mozione che sta prendendo aspetti un po' surreali, nel merito è evidente che è paradossale che non si preveda lo stesso beneficio anche per l'acquisto di auto elettriche. È del tutto evidente che in questo momento bisogna intervenire anche per introdurre questa agevolazione anche per le auto elettriche, va inserita in un discorso più generale di mobilità sostenibile e quindi la mozione ha, a mio avviso, un significato interessante.
Nel merito, al di là dello strumento che si vuole utilizzare, risoluzione, parlamentari, Governo, non è questa poi la questione rilevante, abbiamo visto in questi anni risoluzioni di ogni tipo. Pertanto nel merito dell'oggetto, sia della mozione che della risoluzione, non si può che essere d'accordo, pertanto paradossalmente si può votare benissimo per tutte e due. E così farò.
Presidente - Altri? Se non ci sono altre richieste mettiamo in votazione prima la risoluzione, colleghi, e poi la mozione. Prima la risoluzione illustrata dall'assessore Testolin. Il testo della risoluzione è un atto e va in votazione, poi si mette in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti. 25
Favorevoli: 25
Astenuti: 10 (Aggravi, Cognetta, Distort, Ferrero, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Sammaritani e Spelgatti).
Il Consiglio approva.
Presidente - Possiamo passare alla votazione della mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 7
Favorevoli: 7
Astenuti: 28 (Aggravi, Baccega, Barocco, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Cognetta, Daudry, Distort, Farcoz, Ferrero, Fosson, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Morelli, Nogara, Peinetti, Restano, Rini, Sammaritani, Spelgatti, Testolin e Viérin).
Il Consiglio non approva.