Oggetto del Consiglio n. 659 del 22 maggio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 659/XV - Ritiro di mozione: "Riorganizzazione degli uffici del Difensore civico a seguito delle nuove funzioni attribuitegli quale Garante per l'infanzia e l'adolescenza".
Rini (Presidente) - Punto 10 all'ordine del giorno, la parola alla collega Russo.
Russo (M5S) - Adesso affrontiamo un tema diverso, un tema che mi è caro, l'infanzia e l'adolescenza, in particolare come l'infanzia e l'adolescenza possano essere garantiti qui nella nostra regione. In questa mozione riprendiamo alcuni aspetti della nostra legge regionale, appena approvata, sul garante dell'infanzia e dell'adolescenza, legge in cui abbiamo definito che sarà il Difensore civico a ricoprire il ruolo di garante, ruolo complesso e delicato, ruolo di promotore attivo di percorsi di prevenzione nell'ambito dei minori. Come già dichiarato in discussione generale sull'approvazione di questa legge, identificare il ruolo di Garante con quello di Difensore civico è limitante rispetto alle infinite possibilità consentitegli dal ruolo stesso. Il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza ha il preziosissimo compito di assicurare sul nostro territorio la piena attuazione dei diritti e degli interessi riconosciuti ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze che vivono nella nostra regione.
Questa figura deve garantire tramite le sue azioni 1) la non discriminazione per razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione del bambino e dei suoi genitori; 2) il superiore interesse del bambino in ogni decisione pubblica e privata, legislativa, giuridica, sociale e sanitaria; 3) il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo di ogni bimbo con tutte le misure possibili; 4) il diritto all'ascolto.
Fra tutte le sue funzioni declinate dalla nostra legge, il Difensore civico dovrà occuparsi della raccolta di segnalazioni della violazione di diritti, dovrà occuparsi di promozione d'iniziative contro la dispersione scolastica, il bullismo, il cyberbullismo e iniziative a favore dei minori ospedalizzati e con malattie rare, di formazione di operatori sociali e di vigilanza sui fenomeni di esclusione sociale, di segnalazione ai servizi sociali e alle autorità giudiziarie di situazioni che richiedono interventi immediati e, ancora, della raccolta di segnalazioni provenienti dai singoli cittadini, scuole, associazione ed enti e della verifica della programmazione radiotelevisiva e comunicazione a mezzo stampa, segnalando alle autorità delle comunicazioni eventuali trasgressioni. Il tutto ovviamente in collaborazione con l'azienda USL e con gli Assessorati. Metto di seguito in rilievo tre aspetti del futuro lavoro del Garante che, a parer nostro, devono essere attentamente definiti e che invece non sono ben declinati nella nostra legge così da rendere effettivo, concreto e valutabile l'impegno del Garante dell'infanzia e dell'adolescenza.
Il primo aspetto: ogni anno il garante dell'infanzia e dell'adolescenza dovrà ovviamente scegliere le sue priorità tra questi numerosissimi compiti previsti dalla legge e sarà importante che relazioni in modo preciso su quanto effettuato ogni anno e su quale sia la programmazione delle iniziative da proporre l'anno successivo.
Un secondo punto: dato il delicato e faticoso periodo in cui viviamo, in cui spesso i diritti dei minori non sono garantiti, è necessario che le attività del Garante siano pubblicizzate tramite mezzi stampa ed emittenti radiofoniche e televisive a diffusione regionale. I cittadini devono sapere cosa la propria Regione realizza concretamente per garantire il rispetto dei diritti dei minori e dove possono recarsi per chiedere sostegno.
Inoltre il terzo punto: l'attuale ufficio del Difensore civico è composto dal Difensore civico, da due istruttori amministrativi e da due coadiutori. Dato che il Difensore civico ha con questa nuova legge ulteriori mansioni, riteniamo importante una riorganizzazione degli uffici del Difensore civico alla luce delle nuove funzioni, definendo i ruoli ricoperti dal personale presente nell'ufficio, nello specifico definendo chi e come si occuperà delle attività di prevenzione in favore dei minori e promuovendo una formazione specifica per almeno una delle risorse umane presenti nell'ufficio stesso.
Fatte queste premesse, chiediamo l'impegno affinché si preveda, con idoneo strumento formale, che il Garante invii al Presidente del Consiglio regionale e al Presidente della Giunta regionale entro il 31 marzo di ogni anno una relazione specifica sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza nella regione, sulle attività svolte e sui risultati raggiunti sulle proposte circa le innovazioni normative e amministrative da adottare e sulle attività in programma per l'anno successivo.
Chiediamo che tale relazione annuale ed eventuali altre relazioni siano inserite nel bollettino ufficiale della Regione e che esse siano pubblicizzate tramite mezzi stampa ed emittenti radiofoniche e televisive a diffusione regionale e che vi sia una riorganizzazione degli uffici del Difensore civico alla luce delle nuove funzioni, definendo i ruoli ricoperti dal personale presente nell'ufficio.
Presidente - Apriamo la discussione generale. Ci sono richieste d'intervento? Ha chiesto la parola la collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - Già durante i lavori della Commissione che si era occupata di esaminare la proposta di legge sul Garante per l'infanzia e per l'adolescenza, avevamo avanzato alcune richieste d'informazione, e all'inizio anche alcune perplessità, sulla opportunità che questa figura fosse attribuita a chi già svolge il ruolo di Difensore civico. Durante i lavori sono state chiarite alcune delle nostre richieste, fornite delle informazioni che avevamo chiesto, e, di conseguenza, anche il voto è stato convintamente a favore della legge; riteniamo però che sia importante in questa fase - ed è lo scopo di questa mozione - definire che ci sia una relazione specifica del Garante che- venerdì dovremmo sentirlo - normalmente fa la sua relazione sulla sua attività globale, ma quello che chiediamo è che ci sia davvero un'attenzione specifica per un tema che riteniamo d'importanza fondamentale. Accanto a questa relazione che deve essere, come ha ben illustrato la collega Russo, resa il più possibile pubblica e condivisa, è necessario anche che ci sia un impegno formale alla riorganizzazione degli uffici e alla formazione. Abbiamo insistito sulla questione della formazione in quanto riteniamo che occuparsi d'infanzia e di adolescenza richieda delle competenze specifiche che non possono essere demandate semplicemente a chi fa un ottimo lavoro ma che è un lavoro più specificatamente amministrativo, così è stato finora per questi uffici. Quindi la richiesta va nella direzione di attribuire un'importanza e un peso specifico alla figura del Garante per l'adolescenza, che sarà svolto ovviamente dal Garante per i diritti, ma è necessario che sia assolutamente supportato; lui stesso in audizione ci ha detto che nel momento in cui aveva visto la quantità di argomenti di cui avrebbe dovuto occuparsi, aveva avuto un attimo di perplessità, poi ci ha spiegato che è possibile farlo anche soprattutto alla luce di quelli che sono i numeri della nostra regione - che è il motivo per cui si è deciso di non costituire una figura a parte - però è importante a nostro avviso che venga dedicata un'attenzione specifica a questa figura, ai ruoli che deve svolgere e alle informazioni che devono essere date alla cittadinanza.
Presidente - La parola al collega Daudry.
Daudry (AV) - Innanzitutto per ringraziare le proponenti per questa iniziativa, ci ricordiamo l'ampio dibattito che c'è stato su questo argomento - che sicuramente è un argomento importante - sia in Commissione che al momento della votazione della legge. Vorremmo portare a questo dibattito molto brevemente il fatto che, grazie alla Presidenza del Consiglio, il 28 e 29 marzo scorsi si è svolto un importante appuntamento organizzato dal Difensore civico e in questo appuntamento si è parlato dell'importanza del lavoro del Difensore civico e soprattutto del fatto che imposta il proprio lavoro in rete. Perché ricordiamo questo? Perché all'interno del successivo comunicato stampa è stato sottolineato come la Valle d'Aosta rappresenti un unicum di attenzione in questo settore, sappia valorizzare le sue peculiarità e soprattutto abbia saputo nel tempo trasformare i propri vincoli in opportunità. Evidenziamo questo in relazione anche a quello che ha sottolineato nel suo intervento la collega Minelli: in audizione il Difensore civico ci ricordò che era pronto ad affrontare questa sfida, ci ricordò anche che prima queste funzioni erano svolte "in supplenza" dalla vicina Regione Piemonte, per cui, nel momento in cui con la legge abbiamo attribuito a lui queste funzioni, noi abbiamo sicuramente fatto un grosso passo avanti. Per quanto riguarda le impegnative che voi richiedete - anche in relazione all'audizione che il Difensore civico terrà venerdì mattina nelle sue funzioni principali - credo che sia quasi scontato che anche nel ruolo di garante per l'infanzia dovrà produrre la documentazione su tutti i casi che avrà affrontato e che per l'importanza che questo aspetto riveste il Consiglio dovrà impegnarsi a diffonderlo con la maggior forza possibile a tutta la regione.
Ma per quanto riguarda invece la terza impegnativa vorrei rammentare, riguardando in questi giorni gli appunti dell'audizione, che comunque il Difensore ci aveva chiesto un periodo in cui analizzare il numero di casi a cui avrebbe dovuto lavorare e ci aveva detto che li avrebbe ovviamente affrontati in rete mettendo assieme tutte le competenze necessarie, quindi quelle giuridiche, sanitarie, socio-assistenziali, psicologiche e psichiatriche e che nel caso in cui poi ci fosse stato un effettivo bisogno di ampliare la pianta organica avrebbe fatto una formale richiesta; penso che per tutti i Commissari allora presenti, sia di maggioranza che di opposizione, questo impegno - che oltre che politico è un impegno morale visto l'importanza di questo tema come avete sottolineato nei vostri interventi - sia sostanzialmente già stato preso in quell'occasione.
Presidente - La parola alla collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Come ho già avuto modo di dire quando abbiamo discusso in aula il disegno di legge in base al quale il Difensore civico avrebbe assunto anche le funzioni di garante dell'infanzia e dell'adolescenza, noi siamo certamente a favore degli istituti di garanzia, e questo è un punto fermissimo, ma abbiamo assunto in quell'occasione una posizione piuttosto critica, tanto che ci siamo poi astenuti, posizione che oggi ribadiamo con lucidità. In molte altre Regioni, come è già stato detto, si sceglie infatti di individuare una figura innanzitutto non oberata da mille altri impegni, mentre questa funzione nuova del Difensore civico non può non avere un impatto molto significativo sulla sua già intensa attività. La proposta di assommare le due figure, entrambe assai delicate ci pareva, e ci pare, riduttiva, soprattutto perché stiamo parlando di minori in difficoltà per i quali una logica di risparmio, pure importante in tanti altri contesti, non deve essere perseguita. Probabilmente chi ha votato, forse a cuor più leggero, a favore di quella legge - almeno così noi ci siamo spiegati il senso di questa mozione che arriva dopo il recente accoglimento della nuova legge anche da parte dei proponenti la mozione stessa - poi si è reso conto che si tratta di una legge più di facciata che non di sostanza e che risulta quindi indispensabile una riorganizzazione di funzioni e di mezzi a disposizione, per non rischiare che, effettivamente, quella legge risulti priva di contenuti e anche, se mi permettete, piuttosto ipocrita a fronte, mi pare se non ricordo male, di 10 mila euro investiti e di nessuna aggiunta di personale, e pure un pensionamento in vista. Il Difensore civico stesso aveva poi spiegato in Commissione di volersi avvalere di una rete di servizi, come è già stato detto, che però lavora a costo zero facendo rientrare tutti gli impegni dei diversi operatori nel loro normale orario di lavoro con tutte le difficoltà di funzionamento della suddetta rete che non ci sono state certo nascoste in Quinta commissione mi pare, siccome vado un po' in tutte le Commissioni ogni tanto me le confondo ma credo fosse la Quinta.
Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta comunque ora vota a favore di questa mozione solo per cercare di limitare i danni di una norma che noi non abbiamo sostenuta, perché oltretutto crediamo che il Difensore civico abbia veramente già abbastanza da fare per difendere il cittadino dal potere burocratico e anche dal potere politico in una posizione super partes che è già di per sé piuttosto complicata, anche perché tratta - ci diceva - oltre mille casi l'anno e si occupa anche della Casa circondariale di Brissogne, dove le problematiche non mancano di certo e andrebbero forse prese in maggiore considerazione.
Presidente - Altri? Se non ci sono altri, chiudiamo la discussione generale.
Rispondo in replica in qualità di Presidente del Consiglio, poiché le funzioni sono in capo alla Presidenza del Consiglio. In merito alla richiesta che l'Ufficio di Presidenza con idoneo strumento formale preveda che il Garante invii annualmente al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione un'apposita relazione, faccio presente che una tale previsione avrebbe dovuto essere inserita in legge, analogamente a quanto fatto, nel 2011 quando al Difensore civico sono state attribuite le funzioni di Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive di libertà personale. L'articolo 15 comma 1 della legge istitutiva del Difensore civico rubricato "Relazione sull'attività svolta", era stato infatti contestualmente modificato con l'aggiunta dopo le parole "Il Difensore civico entro il 31 marzo di ogni anno trasmette al Consiglio regionale una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente contenenti eventuali proposte di innovazione normativa e amministrativa" nelle parole "Nonché una relazione sull'attività svolta in qualità di Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale".
Anche sul punto 2 si può proporre una modifica, quindi, non attraverso questo strumento, ma credo che non ci sia alcuna difficoltà, anzi; anche sul punto 2 della mozione laddove si chiede che le relazioni siano pubblicate sul Bollettino ufficiale, lo strumento idoneo è quello legislativo.
Per quanto riguarda invece la pubblicizzazione delle relazioni tramite mezzi stampa ed emittenti radiofoniche e televisive, ricordo che la legge 17 fin dalla formulazione originaria ha previsto all'articolo 15 comma 3 che "il Difensore civico di propria iniziativa provvede a dare adeguata pubblicità alla propria attività per la tutela degli interessi dei cittadini singoli o associati". Questa formula, pur avendo lo stesso fine, sembra essere più tutelante delle categorie che il Difensore civico è chiamato a tutelare, quindi ci sembra che sia più consono.
Infine per ciò che concerne invece la riorganizzazione dell'ufficio del Difensore civico, mi è stato riferito che il dottor Formento in audizione in Prima commissione ha fatto presente di aver già individuato tra i due istruttori amministrativi quello che si occuperà insieme a lui della nuova competenza attribuitagli e, se riterrà opportuna la formazione specifica, ricordo che nel bilancio del Consiglio sono presenti delle risorse per la formazione del nostro personale, che potranno naturalmente essere utilizzate anche per questo fine. Ricordo poi che proprio in questi giorni abbiamo risposto all'esigenza manifestata dal Difensore civico di provvedere a una risorsa: se non sbaglio si tratta di un assistente sociale, proprio per andare a coprire queste esigenze nuove con questa figura così delicata, visto che parliamo dell'infanzia e ovviamente è già stato avviato l'iter per riuscire a dare una risposta positiva e affermativa nel più breve tempo possibile.
Oltre a questo, le dico che abbiamo pensato che potrebbe essere - e lo vogliano condividere ovviamente con l'Aula - un'iniziativa positiva quella di fare un tavolo di lavoro tra la Presidenza del Consiglio, che ha in capo la funzione, e l'Assessorato alla sanità e l'Assessorato all'istruzione, proprio per rendere più organico il lavoro fatto. Quindi io, anche per queste motivazioni che ho illustrato, le chiedo di ritirare questa mozione prendendoci poi l'impegno di modificare nelle parti dove è richiesta una modifica normativa, credo che ci siano assolutamente la volontà e la condivisione.
La parola alla collega Russo.
Russo (M5S) - Grazie, Presidente per la risposta. Le sollecitazioni che ho a oggi trasformato in mozione non le avevo sinceramente presentate, anche se ovviamente le avevo già chiare nel momento in cui abbiamo redatto la legge, semplicemente perché avevo capito, forse erroneamente, che la legge doveva essere redatta rapidamente, approvata rapidamente perché in realtà eravamo già in ritardo di tantissimo. Quindi non l'ho portata nella seduta del Consiglio semplicemente perché non volevo rallentare i lavori, lo dico con estrema sincerità.
Chiaramente ritiro la mozione ed è evidente che però il mio impegno sarà assolutamente quello di monitorare che questi cambiamenti legislativi avvengano in tempi brevi.
Presidente - Ci prendiamo l'onere di presentarlo magari tutti insieme e facciamo due emendamenti che vadano a variare la norma.