Oggetto del Consiglio n. 502 del 19 marzo 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 502/XV - Reiezione di mozione: "Impegno per la revoca del mandato conferito ad un legale esterno all'Amministrazione regionale e sostituzione con un legale interno alla medesima".
Rini (Presidente) - Punto n. 6 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - A proposito del ritardo con cui si fanno certe cose, si tratta di una risoluzione che risale addirittura alla fine di gennaio, con la quale avevamo preso di mira la delibera n. 90 del 25 gennaio del 2019 con la quale era stato nominato un legale esterno alla pubblica amministrazione per difendere le ragioni della Regione nel procedimento Geenna. Non starò a dilungarmi molto sull'esposizione, perché la risoluzione, così come l'attuale mozione, erano piuttosto dettagliate. Abbiamo richiamato le norme principali in materia a proposito della possibilità di fare ricorso a professionalità esterne alla pubblica amministrazione. Abbiamo richiamato quindi l'articolo 7, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, che dice che l'Amministrazione, per poter conferire incarichi esterni di questo genere, dovrebbe preliminarmente accertare l'impossibilità oggettiva di utilizzare risorse umane disponibili al proprio interno. Abbiamo richiamato la circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri del 2008, legge di accompagnamento alla legge finanziaria, dove si ribadiva lo stesso criterio, lo stesso concetto a proposito del fatto, appunto, che, salvo i casi di particolare specializzazione, si debba ricorrere sempre comunque alle professionalità interne e soprattutto le guide linee Anac del 2018, quindi molto recenti, che ci indirizzano sempre in questo senso e cioè che la pubblica amministrazione deve fare ricorso alle proprie risorse interne per motivi di buona amministrazione naturalmente, che sono anche i criteri previsti dall'articolo 97 della Costituzione, che prevede, appunto, che, per svolgere i propri compiti istituzionali, l'Ente pubblico debba fare ricorso a risorse interne, tranne i casi di eccezionalità che vanno esplicitati nel provvedimento con cui si nominano eventuali risorse esterne. Chiediamo quindi con questa mozione di revocare l'incarico a quel legale e di sostituirlo con la risorsa interna alla pubblica amministrazione.
Presidente - Ci sono richieste di intervento? Nessuno intende intervenire. Chiudiamo la discussione generale. Per la replica, la parola al Presidente Fosson.
Fosson (GM) - La ringrazio, dottor Sammaritani, e mi dispiace di risponderle così tardi a una risoluzione che era stata presentata in urgenza, ma con un tale complesso di norme, eccetera, che era difficile. Penso sia stata l'unica risoluzione che non abbiamo iscritto d'urgenza, proprio perché non avevamo... Quello a cui voglio risponderle è che la scelta di nominare un legale di persone offese è stata innanzitutto, prima di tutto e soprattutto una scelta tecnica adottata nell'ambito di quanto previsto dal Codice di procedura penale, che consente la partecipazione della persona offesa al procedimento penale. Io non aggiungerei altro, nel senso che il nostro Ufficio legale, che ringrazio e che in questo momento sta facendo un grandissimo lavoro, ci ha richiesto proprio subito - lei lo ha precisato il 25 gennaio, l'inchiesta Geenna è scoppiata il 23 gennaio - di nominare questo legale di Torino che ha una particolare competenza in questi casi. Il nostro stesso legale riteneva che al nostro interno - era poi specificato molto bene anche con una relazione, eccetera - non c'era una professionalità di questo tipo che potesse sostenere un discorso di questo tipo, con competenze soprattutto... Se c'è stato un interesse politico, è soltanto stato quello di - ne abbiamo parlato stamattina - collaborare con la Magistratura piemontese, quindi una scelta tecnica richiesta dai nostri legali, come altre volte, per una specificità che forse non è stata espressa completamente nella delibera, ma che è la causa e la ragione di questo; fra l'altro, adesso l'incarico è ormai al termine. Posso dire che i Magistrati, i Procuratori hanno gradito questa nostra presentazione proprio come persona offesa, perché la Valle d'Aosta significasse la sua partecipazione a questo evento negativo ed è stato anche utile confrontarsi poi con questo Avvocato quando ci ha riferito alcune cose particolari. Noi capiamo quello che lei ci dice, le chiediamo di ritirare la mozione, sennò noi ci asterremo. Come ripeto e ho già ripetuto diverse volte, è stata soltanto una scelta tecnica richiesta dai nostri legali.
Dalle ore 10:41 assume la presidenza il Vicepresidente Distort.
Distort (Presidente) - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin.
Bertin (RC-AC) - Ho poco da aggiungere a quanto ha già detto il collega Sammaritani. Quella iniziativa ci è parsa molto precipitosa e certamente poteva essere gestita dagli uffici della Regione senza il bisogno di incaricare un professionista esterno, tanto più poi per le fasi successive. Siamo assolutamente d'accordo che la Regione debba costituirsi parte civile rispetto a questo processo, ma certamente ci è parso precipitoso e dettato più dalla volontà di fare un'operazione di immagine per la maggioranza rispondendo a un'esigenza del momento più che a una giusta iniziativa per salvaguardare l'immagine della Valle d'Aosta. Non sto pertanto a ripetere quanto già detto dal collega Sammaritani.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Vede, Presidente, purtroppo la risposta che lei ha dato a questa scelta della Giunta di nominare un avvocato esterno... adesso io non sto facendo questioni né in ordine all'opportunità o meno... questo va bene, noi anche quando abbiamo governato abbiamo sempre ritenuto che fosse importante essere presenti e quindi costituirsi parte civile laddove la Regione può essere anche solo potenzialmente parte offesa, ci mancherebbe, questo credo che sia un dovere, ancor più che una facoltà. In realtà, nel caso di specie io vorrei affrontare la questione non tanto sotto un profilo prettamente tecnico quanto sotto il profilo del buon senso, nel senso che la buona amministrazione prevedrebbe di risparmiare i soldi tutte le volte che si può fare. Io credo che questo sia un caso veramente emblematico di questa regola di buona amministrazione. Qui sostanzialmente siamo andati a spendere 15.000 euro quando, in realtà, all'interno dei nostri uffici ci sono degli avvocati, ben tre, che tutti e tre potevano tranquillamente fare quello che il collega di Torino ha fatto. Ripeto: non metto in discussione la sua professionalità, ho avuto anche modo di partecipare a dei procedimenti, ricordo ancora quello sull'alluvione tanti anni fa, dove difendevamo entrambi delle parti dell'Amministrazione, per carità, nulla di tutto ciò. Non entro nel merito di questo: dico soltanto però che le norme ci indicano di non fare ricorso a professionalità esterne laddove si possa fare ricorso a quelle interne e di risparmiare denaro pubblico tutte le volte che si possa fare, ma soprattutto, anche dal punto di vista formale, la delibera che ha deciso di fare questa nomina in realtà non è motivata sul punto, perché il discorso è molto chiaro, ce lo dice la giurisprudenza. Tra l'altro, ve l'ho anche messo nella mozione, ve l'ho indicata. Il fatto è che la pubblica amministrazione può fare ricorso a professionalità esterne quando ci siano delle necessità eccezionale per cui non riesca a reperire al proprio interno professionalità adeguate. Allora in questa fase francamente, da addetto ai lavori, mi sento di dire che il legale della pubblica amministrazione qui ha potuto fare ben poco in realtà, non ha sicuramente promosso atti di indagine, non ha fatto indagini difensive. Sono pronto a scommettere, una mano sul fuoco la posso mettere già fin da ora. È impossibile in un procedimento di questo genere, con indagini relative a questo tipo di reati. Fosse un'altra cosa, probabilmente sarebbe diverso, ma in questo caso sicuramente ci si è limitati praticamente a fare delle copie di atti.
Mi sembra veramente che questa decisione sia stata un po' improvvida, anzi decisamente improvvida e addirittura contro le linee guida che ci danno non soltanto le norme, ma anche le direttive Anac, perché proprio la delibera che deve andare a fare una scelta di questo genere deve proprio spiegare esplicitamente perché all'interno della pubblica amministrazione queste professionalità non ci sono e in questa delibera non c'è scritto niente. Si dice che questo avvocato, per carità, ha una buona esperienza in questo tipo di procedimenti, sì, lui sì, ma perché gli altri no? È questo il problema. Dal punto di vista del diritto amministrativo, questo è molto importante. Visto che la pubblica amministrazione lo può fare in autotutela, può assumere delle decisioni e revocare delle decisioni come queste, che vengono segnalate come viziate in qualche modo, penso che la nostra azione sia stata di assoluta collaborazione, cioè di dire: "attenzione, forse è stato un po' prematuro, ma comunque questo è". Una scelta la potete anche fare, attenzione però, non buttate via e non sprecate questi soldi, non saranno tantissimi, comunque sono sempre soldi della pubblica amministrazione. Era questo proprio il senso, è chiaro che poi passa il tempo, probabilmente, come lei, Presidente, ci ha detto, l'incarico addirittura è stato portato a termine. Io non so bene in cosa sia consistito sinceramente, però va bene. Adesso quindi forse addirittura... se il danno è stato fatto, è stato fatto, io credo che però, se ancora qualcosa si può risparmiare o evitare come conseguenza, sarebbe bene accogliere questa mozione.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente Emily Rini.
Rini (GM) - Colleghi, molto brevemente su questo tema al quale mi sono approcciata con molta attenzione, ho cercato di capire bene quale fosse lo stato dell'arte dei fatti, perché giustamente la questione è sollevata, non è una questione assolutamente pertinente. In questa fase processuale in cui ci troviamo... in realtà, non esistono ancora parti processuali, perché ancora un processo non è stato incardinato, quindi non ci sono persone offese, non ci sono parti civili. Io ritengo, anche per dare un po' corso a quelli che sono stati i dibattiti di questa mattina e tutti quelli che abbiamo fatto nelle ultime settimane, viste le gravità delle accuse mosse e anche quanto viene lesa l'immagine della Regione tutta e di quest'organismo in particolare, credo sia importantissimo essere presenti e vigilare al massimo su questa fase che, è vero, è una fase preliminare, ma tutti noi sappiamo quanto sia propedeutica e poi delicata anche per le fasi successive.
Detto questo, io ringrazio il Presidente Fosson, perché oggi ha chiarito come questa non sia una scelta politica, non lo sia stata dal primo momento, ma sia meramente una decisione tecnica, una decisione che è stata suggerita anche da chi compone l'Avvocatura regionale e da chi, appunto, si occupa di questo quotidianamente. Io quindi chiedo proprio all'aula di viverla così, come un'indicazione tecnica. Giustamente il collega Sammaritani parlava di risparmio ed è proprio così, deve essere la nostra strada, quella che dobbiamo seguire. Consentitemi di dire che su una tematica, come ho detto all'inizio, come questa, in questo caso credo che siano soldi non solo ben spesi, ma ben investiti a tutela dell'immagine di quest'Assemblea, a tutela della nostra Regione e soprattutto, ripeto, è vero che siamo in una fase preliminare, ma proprio chi ama il diritto, chi conosce come si articolano poi i procedimenti sa perfettamente quanto questa fase sia fondamentale. Avere quindi un professionista del settore che ovviamente, senza nulla togliere a chi si occupa e a chi fa parte dell'Avvocatura, ma che anche fortunatamente non ha esperienza diretta in casi come questi, delicati, dove sappiamo che anche solo interloquire... mi sembra riduttivo e svilente ridurre l'attività a una mera presa d'atto degli atti, scusate il gioco di parole. Chi interloquisce anche solo con gli organismi che stanno portando avanti queste delicate indagini sa bene quanto sia diverso rispetto all'attività di routine che svolge un avvocato che si occupa di civile, piuttosto che di materia penale, ma non così settoriale. Non credo che assolutamente qui ci sia un dibattito politico, ma ringrazio il Presidente per le dichiarazioni e le specificazioni che ha fatto proprio sul tema e quindi su questo ci asterremo.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Dirò innanzitutto che finalmente, dopo un mese e mezzo, in virtù delle regole democratiche, tutti i nodi arrivano al pettine, nonostante i tentativi di dilazione e le tattiche dilatorie messe in campo quella sera, che ricordo bene, ricordo molto molto bene, con interventi vuoti atti soltanto a procrastinare la discussione fino al gong finale della fine Consiglio e via tutti liberi, tutti a casa, finalmente discutiamo del punto in questo Consiglio. Come ha ben esposto il collega Sammaritani, io trovo che quanto già da lui riportato a livello tecnico all'interno della mozione sia molto chiaro e che sia chiaramente una mozione di buon senso che è stata rifiutata dalla maggioranza. Voglio fare però un approfondimento diverso e cioè: ricordo bene come andò quella sera in cui dicemmo: "c'è questa risoluzione, riteniamo sia molto importante, facciamo un accordo, rinviamo al Consiglio successivo 10-15 mozioni e trattiamo soltanto queste 2 o 3 che riteniamo più importanti" e questa era tra quelle. La risposta allora fu: "no, questa mozione è troppo tecnica. Ha tutta una serie di richiami di norme che richiedono la necessità di un esame approfondito da parte degli uffici e quindi non possiamo rispondere adesso". Quella fu la motivazione della bocciatura della discussione di questa iniziativa in Consiglio. Ora, dopo un mese e mezzo, io immaginavo che questo importantissimo report, quest'analisi tecnica di questa mozione ci venisse illustrata in aula. Qual è stata la motivazione a sostegno del fatto che bisogna votare contro? "Eh no, ma ce l'hanno chiesto gli uffici". Questa è la relazione tecnica che lei ci fornisce? "Ce l'hanno chiesto gli uffici". Dopo un mese e mezzo dalla presentazione di questa iniziativa? Io non so se lei si rende conto, Presidente Fosson, stiamo sfiorando veramente il ridicolo! Di fronte a dei fatti, cioè nel momento in cui viene detto: "se non c'è una motivazione..." e la motivazione non c'è, è evidente che non si può ricorrere a una risorsa esterna, è sufficiente prendere la normativa di riferimento che dice che la delibera deve prevedere che sia motivato il ricorso a una risorsa esterna e prendere la delibera, che non dice perché si ricorre alla risorsa esterna, per rendersi conto che è palesemente il contrario. Quello che mi sono detto quindi è: ma caspita, non ce lo potevate già dire quella sera lì? Non potevamo discuterla già ai tempi? Perché, peraltro, se io fossi sicuro di quello che c'è scritto e di quello che ho fatto, le nomine che ho fatto e delle delibere che ho votato, non avrei bisogno di un supporto tecnico che mi dice se posso o non posso votare, se ho fatto bene o male in quella delibera, ma direi con certezza: "no, guardate, io non ho bisogno di nessun approfondimento tecnico. L'ho votato perché quest'atto è perfetto e quindi va bene così". È evidente che, se avete preso questo tempo e siamo arrivati ad ora, quell'atto non era così perfetto ed è evidente quindi che adesso tutti i nodi finalmente verranno al pettine. Noi vi abbiamo avvisato.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Spelgatti.
Spelgatti (LEGA VDA) - È passato un mese e mezzo da quando abbiamo presentato questa risoluzione. Ci tengo a sottolineare un primo aspetto. Quando noi eravamo in Giunta e, quando io ero Presidente, noi eravamo quelli inesperti. Peccato che non c'è mai stato un solo Consiglio in cui non abbiamo esaurito tutti i temi e non abbiamo risposto a tutte le domande. C'era un fuoco di fila direttamente proprio anche chiaramente sul Presidente e nessuno si è mai sottratto a qualsiasi tipo di risposta visto e considerato che eravamo assolutamente pronti a rispondere del nostro operato in qualsiasi momento e a qualsiasi domanda, non avevamo assolutamente paura di nulla. Voi, da quando vi siete insediati, avete tenuto un atteggiamento ben diverso, visto che a partire dal primo Consiglio tutte le iniziative che abbiamo presentato sono sempre slittate e continuano a slittare al punto che ci ritroviamo oggi a fare un Consiglio di tre giorni per cercare di smaltire l'arretrato al punto che anche a noi in opposizione non è dato poter in realtà lavorare, perché se dovessimo presentare tutte le iniziative che vogliamo presentare, bloccheremmo il Consiglio senza aver smaltito prima l'arretrato, per cui anche noi siamo bloccati nel lavorare. Per fortuna, che voi siete i professionisti della politica e, per fortuna, che siete lì da quarant'anni e, per fortuna, che siete quelli esperti! La paura di rispondere a ciò che vi viene chiesto e alle domande che vi vengono poste la fa da padrone, pertanto questo atteggiamento decisamente codardo è un'altra cosa assolutamente imbarazzante di questo Consiglio, quindi dopo un mese e mezzo ci troviamo a discutere una risoluzione, e le risposte sono state assolutamente imbarazzanti.
Sotto il profilo tecnico, è già intervenuto il collega Sammaritani. Io do invece la lettura politica di questo provvedimento. Quando noi eravamo al governo, ci siamo costituiti parte civile nel procedimento contro il collega Rollandin e comunque la linea era: la Regione deve assolutamente costituirsi parte civile, perché, qualunque sia il procedimento, la Regione può essere parte offesa. Voi vi siete insediati, subito dopo c'era un altro procedimento a carico del collega Rollandin e voi non vi siete costituiti parte civile, salvo poi, nel momento in cui parte un altro procedimento, nominare un avvocato per 15.000 euro in una fase in cui sostanzialmente non si può fare niente, per che cosa? Per tutelare l'immagine della Regione. Tutelare l'immagine della Regione? Qui stiamo parlando di procedimenti penali di una gravità mai vista e bisogna nominare un avvocato per tutelare l'immagine della Regione? Cosa può fare questo avvocato, scusatemi? Sostanzialmente dovete anche spiegare il mandato che è stato dato a questo avvocato, perché, appunto, al di là di aspettare di poter accedere al fascicolo - visto e considerato che chiaramente in questa fase ancora non si può nemmeno accedere al fascicolo -, cosa può fare questo avvocato tecnicamente? Visto che mi parlate di questioni tecniche, vi chiedo tecnicamente cosa può fare. Il messaggio è stato assolutamente politico ed è stato: "state molto attenti tutti quanti a quello che dite, state attenti giornalisti, state attenti colleghi, state attenti valdostani a quello che scrivete, a quello che dite sostanzialmente, perché c'è un avvocato che tutela l'immagine della Regione", questo è stato l'unico messaggio che voi avete voluto dare, perché tecnicamente non c'era niente da fare, tecnicamente questo avvocato non poteva fare assolutamente nulla.
Politicamente parlando è un altro discorso, ma soprattutto - al di là del politicamente parlando - il messaggio molto chiaro che è stato lanciato ai giornalisti, ai colleghi, ai valdostani, a qualunque persona volesse parlare: "state attenti perché qua abbiamo comunque un avvocato che tutela l'immagine della Regione, quindi controlliamo molto bene quello che viene detto". L'immagine della Regione viene tutelata nel momento in cui le cose vengono fatte correttamente. L'immagine della Regione l'avreste tutelata e garantita nel momento in cui ci fosse stata la dignità da parte del Presidente della Regione di dire immediatamente: "io do le dimissioni, vista la situazione, e andiamo tutti a casa, perché la situazione è gravissima e, di conseguenza, io mi dissocio da questo tipo di sistema e andiamo a casa". Questa sarebbe stata l'unica risposta che la politica doveva dare per tutelare l'immagine della Regione. Lei, Presidente, non lo ha fatto. Voi, Assessori, non lo avete fatto e vi siete resi responsabili di un altro atto che, dal nostro punto di vista, è di un'enorme gravità.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Nasso.
Nasso (M5S) - Brevemente, per fare la nostra dichiarazione di voto. Sicuramente le professionalità interne alla nostra istituzione vanno valorizzate e la scelta tecnica che si è voluta sottolineare va bene. Noi stiamo commentando l'indirizzo politico. Io vorrei fare una riflessione sul fatto che un legale che debba tutelare l'immagine della nostra Regione debba anche essere in qualche modo legato e più interessato alla Valle d'Aosta. Al di là dell'altissima cifra che abbiamo sentito, sono sicura che fra i nostri legali una personalità c'è per compiere questo mandato, che ormai è finito da quello che ho potuto capire: ecco perché a volte posticipare non va mai bene, perché poi i lavori vanno a rilento e alcune iniziative sono ormai estemporanee, è per questo che noi voteremo a favore di questa mozione.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Pulz.
Pulz (ADU VDA) - A parte i dovuti complimenti per una mozione scritta con tutti i riferimenti legislativi del caso e che ci trova del tutto favorevoli, non ho molto da aggiungere a questo eccellente testo, sennonché anche in questo caso, oltre alla discutibilità della scelta, c'è stato, a nostro avviso, un grosso problema di metodo nell'affrontare la questione emersa con l'indagine Geenna. La nomina di questo avvocato esterno, al di là dei rilievi di legittimità a fronte della presenza degli uffici legali della Regione e quindi a fronte di un possibile danno erariale alla collettività, perché questo professionista verrebbe profumatamente pagato per svolgere non si sa quale compito, almeno finché non si aprirà il processo e la Regione non si costituirà, così io immagino, parte civile, ecco, quella nomina è stata, mi sembra, una scelta solitaria del nostro Presidente con funzioni prefettizie o comunque, se non è stata solitaria, quella scelta con noi non è stata condivisa.
L'impressione, come ho già avuto modo di dire e anche di scrivere, è che il Presidente, con funzioni prefettizie, non abbia proprio saputo per molto tempo che pesci pigliare, non abbia saputo prendere in mano la situazione, certo difficile e inedita, gliene do atto. Io capisco, Presidente, la sua stanchezza. Umanamente io la capisco fino in fondo, però sarebbe stato necessario - e glielo dico con la trasparenza che mi ha già caratterizzato e che credo l'abbia anche offesa - comunicare con più forza, con più convinzione alla popolazione valdostana che il mondo politico tutto avrebbe subito voltato quella tristissima pagina e preso le distanze in modo netto e convinto dall'illegalità e dal sistema 'ndrangheta.
Concludo quindi velocemente ribadendo oggi tutto il mio stupore, stupore rispetto al fatto che in questo complesso contesto l'azione prioritaria a cui si è pensato sia stato di diversi difendere e di proteggere l'immagine della Valle d'Aosta e la credibilità delle nostre istituzioni. Noi crediamo, come abbiamo già detto più volte fino alla paranoia, che non sia, affidandosi a un avvocato esterno, che si potrà recuperare la credibilità delle nostre istituzioni, bensì liberandole da qualsiasi condizionamento corruttivo per poter finalmente nei fatti fare politica in modo serio, dignitoso, onesto e libero.
Presidente - Ricordo che siamo nella fase del dibattito dedicata alle dichiarazioni di voto. La parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Non sono ancora in dichiarazione di voto, grazie comunque...
Presidente - Prego.
Gerandin (MOUV') - ... detto questo, penso che tanto è stato detto e mi riallaccio un po' allo stupore esternato dal collega Manfrin quando ha ripercorso quella che è stata, a mio parere, una mancata cautela da parte dell'attuale maggioranza, quando comunque non ha voluto discutere la risoluzione presentata a suo tempo. È chiaro, adesso andiamo a discutere di una risoluzione trasformata in mozione, ma lo facciamo con mesi di ritardo, per cui la validità è quella che è. Chi mi ha preceduto lo ha detto: questo incarico è riferito a null'altro che... diciamo è l'incarico di un professionista del Foro di Torino per 14.591 euro e si legge nella delibera che l'incarico è finalizzato al fine di essere partecipe al procedimento. A me dispiace, perché abbiamo fatto una discussione questa mattina su una serie di atti in cui siamo stati accusati di voler fare dei processi in aula, ma esclusivamente abbiamo evidenziato quelli che, a mio modesto parere, erano già all'epoca dei passaggi poco giustificati ma adesso, a maggior ragione, io mi riallaccio a quello che diceva prima il collega Sammaritani.
Non deve essere un processo a questo atto, ma quest'atto ha comunque una serie di passaggi non comprensibili, perché se noi leggiamo la delibera, oltre al fatto che il Dirigente dell'Avvocatura regionale ritiene congrui i 14.591 euro in ragione della presumibile complessità dell'incarico, oltre al fatto che egli ha verificato che ci fosse copertura finanziaria per dare questo incarico, nulla si legge, nulla appare rispetto a degli obblighi che una delibera di incarico deve avere tra le righe, che sono quelli che sono alla base della premessa della mozione, perché, quando ti dicono che un incarico esterno va motivato... e vale il Codice dei contratti pubblici, che ti dice: "solo in presenza di specifiche ragioni logico-motivazionali, che devono essere espressamente illustrate dalla stazione appaltante nella determina a contrarre"... manca questo passaggio, manca la giustificazione che questo era un caso di assoluta particolarità della controversia, ovvero della consulenza.
Non c'è nessun tipo di passaggio che vada a giustificare la complessità dell'atto, il fatto che comunque l'Avvocatura interna e i tre legali che abbiamo non fossero in grado per la complessità dell'atto a essere presenti, perché in questo momento - chi mi ha preceduto lo ha detto molto bene - non si tratta di "io mi costituisco parte civile per cui sono la controparte in un processo". Qua il processo neanche è iniziato, qua era un accesso agli atti, era far parte di quello che era il partecipare al procedimento, non è per tornare sul fatto. Nessuno vuol fare di nuovo dei processi, ci mancherebbe altro. Quando si viene a dire che ci sono dei passaggi poco chiari, non giustificati, io penso che vada a tutela di chi li ha fatti questi passaggi. È pertanto una sorta di invito a dedurre che questa discussione andava fatta a suo tempo, quando c'era probabilmente tutto il tempo per revocare questo tipo di incarico. È chiaro che adesso pensa che probabilmente... almeno immagino che il legale incaricato presenterà a breve magari anche la parcella, per cui sarà molto difficile andare a contestargli qualcosa che comunque è oggetto di un atto. Quando si dice che nessuno pensa di avere la pietra filosofale in tasca, ma manifestare tutta una serie di preoccupazioni su come vengono gestiti gli atti in un ente pubblico come la Regione, che dovrebbe essere quell'ente di riferimento per la gestione pubblica... Se noi a ogni atto c'è qualche passaggio poco chiaro, poco comprensibile, e non entro nel merito di com'è stato interpretato questo passaggio all'esterno, perché qualcuno l'ha visto anche come una sorta di longa manus per vedere eventualmente... monitoriamo che si facciano le cose assolutamente in regola, sotto l'occhio vigile della Regione. Questa è un'immagine che è uscita da palazzo, penso non sia a tutela di quell'immagine che quest'atto aveva come base di presupposto, vale a dire: tuteliamo l'immagine della Valle d'Aosta.
Presidente - La parola al primo firmatario della mozione, il collega Samaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - I colleghi che mi hanno preceduto hanno ben compreso, in particolare faccio riferimento all'ultimo degli interventi del collega Gerandin, quali siano le criticità di quella delibera, è evidente che era meglio trattarla all'epoca. Io credo che forse ci sarebbe anche la possibilità ancora di fare qualcosa, perché, com'è stato bene evidenziato un po' da tutti, la criticità sta nel fatto che la delibera non esplicita esattamente le motivazioni per le quali si fa ricorso a una professionalità esterna e, in seconda battuta, ma è un elemento essenziale anch'esso, perché all'interno non c'era qualcuno che era in grado di farlo. Manifesta contraddittorietà di questo atto sarebbe stata comunque se ci fosse stato anche questo secondo passaggio, perché solo due mesi prima, come ha ricordato la collega Spelgatti, un'attività processuale ben più intensa e più importante a proposito di quel processo che già ha nominato era stata svolta dai nostri uffici interni. Se li dovessi difendere in un processo, sarei un po' preoccupato, diciamo così. Non solo voterei come faremo noi, e lo dichiaro adesso, convintamente questa mozione, farei ben altro, ma questo consiglio lo posso dare al di fuori di questa sala.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Morelli.
Morelli (ALPE) - Su questa questione avevamo già avuto modo di pronunciarci e devo dire che continuano a risultarmi incomprensibili certi atteggiamenti da parte dell'opposizione. Io credo che il Consiglio regionale si sia trovato, confrontato in questi ultimi mesi a temi e situazioni assolutamente inedite, complesse e gravi. Io credo quindi che sia con questo spirito che il Presidente e l'Avvocatura regionale si siano posti di fronte a tale questione. Ciò che qualcuno definisce essere un atteggiamento di codardia io lo ritengo un atteggiamento di cautela giustificata, prudente, di buon senso. La delibera probabilmente avrebbe potuto essere scritta con maggior dovizia di particolari e con una precisione ulteriore, però mi sembra che ci sia un passaggio molto chiaro in cui si dice: "ritenuto opportuno che la Regione, al fine di poter valutare con piena cognizione le ipotesi di reato e i profili risarcitori eventualmente connessi, nonché al fine di essere partecipe al procedimento sopracitato in considerazione del rilevante interesse pubblico dell'Amministrazione regionale alla tutela della legalità nell'ambito delle istituzioni, nonché della società civile del tessuto economico del proprio territorio, nomini ai sensi - eccetera - un libero professionista in considerazione della comprovata competenza in materia penale, nonché specificamente di reati connessi alla criminalità organizzata". A me sembra un concetto sufficientemente chiaro e quindi la posizione del nostro gruppo è di supporto alla decisione del Presidente.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bianchi.
Bianchi (UV) - È una discussione che, come ha già ricordato la collega Morelli, avevamo già anticipato, se ricordo bene, anche lì, come stamattina, nelle comunicazioni. C'era già stata una grossa discussione su questo. Volevo prendere alcuni spunti da alcuni interventi di colleghi dell'opposizione quando parliamo di risparmio, quando si parla di risparmi, ci trovate d'accordo e si deve fare tutto il possibile per fare risparmi. Quando la collega Pulz - mi sembra che sia stata lei a parlarne - parla di danno erariale... sono contento che lei parli di danno erariale, però parleremo anche di altri danni erariali, collega Pulz, perché lei votando questa mozione e avendo detto del danno erariale... Io lo porto come esempio. Molto probabilmente, come ha già detto la collega Morelli, la delibera avrebbe potuto essere scritta meglio, ma è una delibera? È un qualcosa che la Giunta, in maniera molto trasparente, ha fatto, ha pubblicato e tutti possono vedere. Mentre in passato magari si sono trovate altre forme per dare degli incarichi a degli avvocati con delle cifre ben più alte, perché parliamo di 38.000 euro, dove chiaramente viene incaricato uno studio di avvocati di Milano... questa me l'ha data il 18 ottobre 2018, però non una delibera, un provvedimento dirigenziale e nel PD giustamente forse la parte che nella delibera manca riporta proprio testualmente la frasina che, a mio avviso, manca nella delibera: "rilevato che la prestazione del servizio di cui trattasi, che si caratterizza per la sua eccezionalità e specificità, richiede un'attività di studio comportante conoscenze legali di natura civilistica, pubblicistica, societaria e con profili...", e avanti così. Comunque, vale a dire un PD che incarica un avvocato di Milano per una cifra di... potrei anche dire 38.000, non 41.000, perché sappiamo che il tetto per dare un incarico diretto è di 40.000, quindi chi oggi viene qui in aula a parlarci di risparmi, però poi ai tempi fa fare dei PD... mi sembra un po' una demagogia. Ce n'è per tutti qui.
Sinceramente quindi mi sembra che sia proprio demagogia politica e non entro nel merito del "legalese"... non mi metterei sicuramente a fare una contrapposizione legale con il collega Sammaritani. Parto dal presupposto che se gli uffici legali dell'Amministrazione regionale hanno ritenuto che si dovesse andare in quella direzione, la direzione è quella giusta. Dall'altra, mi scuserà la collega Spelgatti, che dice: "noi abbiamo sempre discusso tutti gli atti che abbiamo portato in Consiglio", le ricorderò che in passato in quest'aula non sono state dette le motivazioni della mancata iscrizione di una risoluzione, quando l'allora maggioranza non l'ha iscritta. Siete rientrati dopo una riunione dell'allora maggioranza, vi siete seduti, abbiamo schiacciato il bottoncino e non l'avete iscritta, quindi non dite che voi tutti avete sempre discusso tutto, ce n'è per tutti! Molto probabilmente - sono d'accordo con il collega Manfrin - ci dovevamo documentare quella sera, sì, ha ragione, non lo nascondo. Se poi si sono susseguiti tre Consigli prima di discutere questa mozione, non è solamente da imputare alla maggioranza questa situazione. La dimostrazione è che abbiamo fatto un giorno in più di Consiglio, ma stamattina siamo stati tre ore a fare una discussione che non era proprio all'ordine del giorno, è giusto che sia così.
Presidente - Possiamo considerare concluso il dibattito generale. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti:33
Votanti: 15
Favorevoli: 15
Astenuti: 18 (Baccega, Barocco, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Daudry, Farcoz, Fosson, Marquis, Morelli, Nogara, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Viérin)
Il Consiglio non approva.