Oggetto del Consiglio n. 454 del 6 marzo 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 454/XV - Reiezione di mozione: "Impegno a sollecitare l'Azienda USL a distribuire al personale medico questionari di valutazione del benessere organizzativo".
Rini (Presidente) - Punto n. 5 dell'ordine del giorno. Pour l'illustration, la parole à la collègue Russo.
Russo (M5S) - Questa mozione ha come oggetto la richiesta di sollecitare la Direzione dell'USL affinché provveda alla somministrazione di questionari di valutazione del benessere organizzativo al personale medico in forza presso i tre presidi ospedalieri, presso i quattro distretti socio-sanitari e a medici di base. Ciò al fine di raccogliere dati utili per coinvolgere il personale medico nella presa in carica di alcune importanti problematiche che caratterizzano il nostro sistema sanitario regionale. La customer satisfaction è quindi qui mirata non al cliente esterno, cioè al paziente come già avviene, ma al cliente interno, cioè i dipendenti, che sono il cuore di tutte le organizzazioni sanitarie in quanto professionisti che erogano prestazioni e servizi ad altre persone, i pazienti che hanno bisogno di aiuto.
Vogliamo inquadrare la mozione all'interno dell'attuale situazione del sistema sanitario nazionale, che il 23 dicembre del 2018 ha compiuto 40 anni e che sta affrontando uno dei momenti più difficili dalla sua istituzione: l'emergenza per la carenza del personale sanitario. Dopo lo sciopero nazionale del 23 novembre 2018 i sindacati dei medici del sistema sanitario nazionale hanno ottenuto le prime risposte alle loro richieste in seguito all'incontro del 21 gennaio 2019 con la Ministra Giulia Grillo. L'impegno da parte del Ministero è su due punti in particolare: la modifica del comma 687 della legge di bilancio che rinviava al rinnovo del contratto nazionale dei dirigenti medici e lo sblocco del tetto di spesa per il personale. Inoltre il problema dello sblocco del turnover introdotto dalla legge n. 296 del 2006, che, con il vincolo della spesa per il personale sanitario, ha impedito di sostituire i medici pensionati con i nuovi assunti. Si aggiunge la situazione dei finanziamenti per le nuove assunzioni e per i posti destinati alla formazione specialistica dei neo-laureati. Da tempo il numero dei laureati è superiore alle borse per la formazione specialistica disponibili. Il numero dei dipendenti insufficienti, turni e orari senza limiti con retribuzioni ferme al 2010, la rarefazione delle progressioni di carriera e la burocrazia asfissiante nel trionfo della medicina di carta, lo svilimento di un ruolo che una volta era professionale e altamente riconosciuto a livello sociale, sta rendendo sempre più faticoso il lavoro nei reparti ospedalieri e nei servizi territoriali di molte Regioni italiane e anche della nostra Regione. In questo contesto è d'obbligo fermarsi a riflettere sul ruolo centrale occupato dalle risorse umane nell'ambito di tutte le organizzazioni, in particolare quelle sanitarie, e sulla funzione svolta dalla motivazione ai fini del raggiungimento di un'alta performance personale e quindi aziendale. Qui vogliamo sottolineare l'importanza della valorizzazione delle risorse umane tramite l'attuazione di una politica gestionale volta all'ascolto attivo dei bisogni e allo sviluppo delle capacità e delle competenze dei dipendenti. Il personale che si sente ascoltato nei propri bisogni lavorativi e individuali infatti sarà soddisfatto e orientato a mantenere un rapporto di fidelizzazione con l'azienda, attivare comportamenti positivi di cittadinanza organizzativa, ovvero quei comportamenti a favore dell'organizzazione che sono attivati volontariamente dalla risorsa, pur non essendo specificati o richiesti a livello contrattuale e a garantire un maggiore impegno nello svolgimento dei compiti. Il termine "motivazione" significa energia investita dagli individui nella realizzazione della prestazione lavorativa e nell'appartenenza all'organizzazione che fa sì che un dipendente continui ad impegnarsi in modo costante nel proprio lavoro producendo effetti positivi per sé stesso e per l'intera organizzazione. La motivazione svolge un ruolo fondamentale in tutte le mansioni e in particolare in quelle che si svolgono in ambito sanitario. Il personale medico è in costante contatto con i pazienti il cui andamento della patologia è in gran parte legato alla diagnosi e alla presa in carico della globalità del paziente stesso. Le teorie elaborate fino a oggi hanno indicato come la motivazione dipenda dalle caratteristiche individuali delle persone, senza senso di autoefficacia, autostima, personalità, ma anche soprattutto dalle effettive condizioni di lavoro in cui queste si trovano a operare e che possono favorire, o al contrario inibire, la spinta motivazionale della persona. I medici sono prima di tutto delle persone. Le relazioni aziendali devono poggiare su un sentimento di fiducia. È importante favorire continue condizioni di crescita per il personale sia tramite la realizzazione di corsi di formazione tecnici, sia tramite corsi di attività incentrati sullo sviluppo interiore della persona.
Un altro aspetto importante è costituito dalla costante diffusione e circolazione delle informazioni tecnico-organizzative, rendendo in tal modo le persone consapevoli delle politiche interne all'organizzazione della situazione attuale dell'azienda, favorendo in questo modo la condivisione di informazione e di competenze. Siamo certi - lo abbiamo già detto durante i precedenti Consigli - che i direttori delle varie strutture e complessi semplici, abbiano conoscenza degli aspetti critici dal punto di vista tecnico del reparto che gestiscono, differente è conoscere come i singoli dirigenti medici percepiscano e vivano l'ambiente di lavoro, la relazione con i colleghi e il direttore stesso, sia nei reparti, sia negli ambulatori presenti nel territorio. Un medico motivato con un forte senso di appartenenza all'organizzazione per cui lavora, costantemente formato dal punto di vista tecnico ma anche personale, che conosce e condivide quali sono i suoi obiettivi, è certamente garanzia di un elevato standard di prestazione sanitaria e di efficace ascolto dei bisogni del paziente. La customer dei dipendenti rappresenta una delle strategie di profitto di un'organizzazione, identificare i vari aspetti delle criticità significa investire nella prevenzione del problema, piuttosto che nella gestione dell'emergenza. È evidente che gli elementi fondamentali affinché una customer effettuata ai dipendenti sia efficace sono: la definizione di item chiari relativi agli aspetti da indagare definiti prioritari; la categoria dei dipendenti a cui si somministra il questionario, che deve essere una categoria omogenea; la modalità di somministrazione del questionario stesso e la restituzione - questo è l'aspetto importantissimo - dei risultati ai dipendenti, che deve essere effettuata in maniera ponderata.
Fatte queste premesse, chiediamo l'impegno all'Assessore affinché, come detto all'inizio di questa illustrazione, venga sollecitata la Direzione dell'USL alla somministrazione di questionari di valutazione del benessere organizzativo entro il mese di giugno 2019, al personale medico in forza presso i tre presidi ospedalieri, presso i consultori e ai medici di base. Ciò al fine di raccogliere dati utili per coinvolgere il personale medico nella presa in carico di alcune importanti problematiche che caratterizzano il nostro sistema sanitario regionale.
Presidente - Apriamo la discussione generale. Ci sono richieste di intervento? Ha chiesto la parola la collega Pulz in discussione generale.
Pulz (ADU VDA) - Vorrei soltanto dire che il questionario proposto dai colleghi Cinque Stelle è ritenuto dal personale medico e sanitario, almeno quello che abbiamo intercettato noi, per poter prendere posizione con cognizione di causa, e lo dico molto sinceramente, un'inutile perdita di tempo, nonché una spesa superflua. I motivi per i quali sia i medici ospedalieri che i medici del territorio che il personale infermieristico hanno più volte espresso la loro insoddisfazione e anche preoccupazione sono già noti anche a chi, come me, non fa parte di quel mondo. D'altronde vi sono state anche recenti manifestazioni pubbliche proprio sotto Palazzo regionale di protesta durante uno sciopero e gli stessi Assessori alla sanità che si sono avvicendati negli ultimi tempi hanno accennato qui in aula, se non ho capito male, alla presenza di dossier dove le criticità dei vari settori sanitari sono già state esplicitate. Il problema è piuttosto quello di cercare di affrontare quelle criticità, quindi non fare un ulteriore test di indagine ma affrontare quelle criticità e soprattutto cercare di avanzare delle soluzioni. Le problematiche maggiori, da quello che risulta, si legano a carenze di personale in alcuni ambiti e a esubero in altri, a carenza di risorse finanziarie a fronte altresì di sprechi. Rispetto a un questionario sul benessere nei luoghi di lavoro, sarebbero senz'altro più utili, a nostro avviso, incontri aperti a tutti gli operatori sanitari, non soltanto ai primari ospedalieri; incontri in cui venissero esplicitate senza nessun timore tutte le disfunzioni che si notano, o ancora di più servirebbe, a mio avviso, un sopralluogo notturno da parte dell'Assessore e dei dirigenti USL nei reparti ospedalieri, sopralluogo che, mio malgrado, mi è capitato di dover fare in Geriatria acuti. Credo che con pochissimo sforzo si potrebbe così prendere immediatamente atto delle difficili, per non dire difficilissime, condizioni in cui opera il personale sanitario e in cui i pazienti, cioè potenzialmente tutti noi, sperano di riuscire a sopravvivere. Il voto di Ambiente Diritti Uguaglianza - faccio già la dichiarazione di voto per portarmi avanti con i lavori visto che siamo forse un po' in ritardo - quindi è contrario.
Presidente - La parola al collega Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Noi invece - lo diciamo fin da subito - saremo favorevoli perché la sanità, lo sappiamo tutti, è in crisi per fattori sia endogeni che esogeni, nel senso che ci sono problematiche interne e ci sono problematiche anche che derivano dall'esterno, e mi spiego, perché, per esempio, il grande esodo di medici anche verso l'estero è una delle piaghe che attualmente sta colpendo la nostra sanità. I nostri medici sono comunque ancora oggi dei medici molto preparati, sono medici validi, e sono ambiti anche dalle altre Nazioni, che naturalmente prima ancora che formare loro dei medici, preferiscono andare a pescare i medici degli altri e tra questi i primi stagni nei quali preferiscono pescare è proprio il nostro, con chiaramente grossi danni dal punto di vista economico, perché basti pensare che formare un medico costa mediamente almeno 180 mila euro allo Stato, e quindi diciamo che ogni volta che un medico se ne va dall'Italia, noi ci perdiamo una Ferrari praticamente, quindi non è poca cosa. Abbiamo delle criticità anche sotto il profilo demografico, nel senso che c'è una "gobba" demografica dei medici che è ormai piuttosto anziana, nel senso che gran parte dei medici italiani più o meno appartiene alle classi fra gli anni Cinquanta-Sessanta, quindi stanno andando in pensione al ritmo di due al giorno, forse con quota 100 o anche di più, quindi tutti elementi che sono fortemente indicatori di varie criticità che vanno combattute. Iniziative come queste sicuramente, come giustamente diceva la collega Pulz, non saranno risolutive e forse non andranno a sviscerare tutte le criticità così complesse come quelle che ho appena soltanto accennato. Il dimostrare una certa sensibilità nei confronti dei medici e anche sotto il profilo quindi della loro situazione, del benessere organizzativo come si suol dire, comunque penso che sia un fattore positivo, poi chiaramente non sarà tutto qui il problema e non sarà sicuramente risolvibile attraverso questo tipo di iniziative, però è sicuramente l'indicazione di una sensibilità nei loro confronti, perché qui si parla nella mozione specificamente di personale medico. Se riusciamo quindi anche in questo modo - ma non soltanto, evidentemente le strategie da mettere in campo saranno ben altre e ben più complesse - a dimostrare una certa sensibilità verso i problemi organizzativi che i medici possono trovare, io credo sia un fatto positivo. Personalmente i medici che ho interpellato invece sono comunque favorevoli a questo tipo di iniziative, anche solo, come dicevo, proprio per manifestare il nostro interesse, la nostra attenzione verso questa categoria che è così fondamentale per la nostra società. Il voto della Lega quindi sarà favorevole.
Presidente - La parola alla collega Nasso.
Nasso (M5S) - Io non ho nient'altro da aggiungere all'articolata esposizione della collega Russo ma vorrei proporre un ragionamento e provare a far cambiare idea alla collega Pulz visto che il suo gruppo si chiama Ambiente Diritti Uguaglianza, qua si parla dei diritti dei lavoratori affinché possano lavorare in condizioni sempre migliori e quale migliore occasione che sottoporre assolutamente un economico test, qua non si parla di grandi somme, lei ha giustificato la sua scelta dicendo: perché far spendere soldi alla Regione, si tratta magari di una risma di carta e la consulenza di pochi psicologi per dire, adesso io non lo so, non abbiamo fatto questa valutazione... e uguaglianza appunto per cercare di mirare a un obiettivo comune osservando un percorso proprio affinché si riesca a instaurare un benessere organizzativo all'interno di una struttura molto importante. Forse i medici, le persone che ha intervistato lei hanno messo un veto, un pregiudizio politico, su invece, secondo me, un obiettivo comune che è assolutamente senza colori, speriamo di farle cambiare idea.
Presidente - La parola alla collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - Anch'io anticipo con questa dichiarazione anche l'espressione del voto, che sarà favorevole nei confronti di questa mozione e concordo con quanto è stato detto bene sia dalla collega Russo ma anche dal collega Sammaritani che ha interpretato in qualche modo la mia stessa visione. Non sarà di certo l'esito di questi questionari a cambiare in modo determinante la situazione della sanità ma il fatto di ascoltare, di prendere in carico le manifestazioni di disappunto in qualche caso delle persone a cui sarà richiesto di compilare questo questionario, può essere utile per stabilire una serie di politiche di indirizzo in questo senso, nell'ottica del miglioramento della sanità regionale. Il nostro voto quindi sarà a favore.
Presidente - Se non ci sono altre richieste di intervento, possiamo chiudere la discussione generale. Per la replica, la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (UV) - Un tema importante che ha visto quasi tutti i gruppi intervenire sul quale abbiamo concentrato tutta l'attenzione possibile e immaginabile. Evidentemente la presentatrice della mozione, insieme ai suoi colleghi, ha evidenziato il fulcro fondamentale di questo percorso: la forte carenza dei medici che abbiamo in questo momento e sul quale ci stiamo concentrando in modo anche significativo, lo vedremo nei prossimi 15 interventi che dovrò fare in questo Consiglio in merito all'attività ispettiva. Senza entrare nel merito delle questioni sindacali, arrivando dal privato, so molto bene che, laddove il clima di lavoro è un clima genuino, si ha più efficacia e si ha più produttività.
Entrando nel vivo dei quesiti e delle questioni che riguardano la mozione, l'Azienda USL ha proceduto, come in passato, alla ricostituzione del Comitato unico di garanzia: un comitato per le pari opportunità, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, quindi non solo personale medico ma un personale più allargato; questo comitato non prevede maggiori costi, è un comitato interno all'USL ed è formato da diversi soggetti. La scelta dell'azienda concordata con l'Assessorato, proprio perché l'Assessorato aveva preso atto di una situazione di crisi anche interna e di meno motivazioni... di critiche che andavano nella direzione di cercare di costruire qualcosa di meglio... allora a quel punto si è scelto di andare nella direzione del Comitato unico di garanzia. Un percorso già fatto in passato prendendo spunto da quanto realizzato a livello regionale nel 2015 e nel 2017 con gli enti del comparto unico della Valle d'Aosta dove si era proposta una rilevazione del benessere organizzativo e la Direzione dell'USL, su impulso e in accordo con l'Assessorato, ha chiesto al neo-comitato di inserire nel suo piano d'azione interventi finalizzati alla comprensione del clima aziendale individuando strumenti di rilevazione calibrati alle specificità proprie del contesto sanitario.
Il 29 novembre scorso è stata organizzata dal Comitato unico di garanzia la sessione formativa, che aveva un titolo ben definito: "L'ambiente di lavoro fra fatiche e benessere. Cosa possiamo fare?". La conclusione dei lavori di elaborazione e di analisi dei dati raccolti ha permesso di evidenziare l'importanza non solo dei metodi scelti per la rilevazione ma anche delle finalità e degli obiettivi a questa sottesi. Proprio perché siamo ben consapevoli della delicatezza del ruolo delle operatrici, degli operatori sanitari e socio-sanitari, si ritiene che il percorso di valutazione del benessere organizzativo in un'azienda sanitaria debba essere preparato con attenzione, esplicitando e condividendo gli aspetti anche con la parte sindacale rappresentata appunto nel Comitato unico di garanzia in termini di metodi, di scopi e di fini. L'azienda ci segnala che in passato sono stati realizzati numerosi progetti proprio finalizzati a promuovere il raggiungimento della salute organizzativa, cito com'è proprio indicata, intesa "Come capacità di un'organizzazione di connotarsi, crescere e svilupparsi promuovendo e mantenendo un adeguato benessere fisico e psicologico e alimentando costruttivamente la convivenza sociale di chi lavora cercando di superare la dicotomia tra individuo e organizzazione". Su questo tema possiamo anche richiamare il progetto "Bussola, orientamenti etici sostenibili", oggetto di cofinanziamento del Fondo sociale europeo nel 2009-2011. L'idea progettuale sottesa a "Bussola" nasce proprio a seguito delle riflessioni sviluppate in azienda grazie sia all'analisi dei risultati dell'indagine del benessere organizzativo promossa dal Dipartimento della funzione pubblica, svolta soprattutto dall'Azienda USL nell'anno 2007, sia agli esiti del progetto della Carta etica a dar valore ai valori, oggetto di cofinanziamento del Fondo sociale europeo 2007-2008; quindi due interventi.
In conclusione, sulla base di queste esperienze del passato, e ringraziando per la sollecitazione - ma ci eravamo già mossi in questa direzione - si rassicura che attraverso il neo-costituito Comitato unico di garanzia sarà promosso l'avvio del percorso finalizzato ad addivenire alla rilevazione che appunto richiedete con questa mozione, ponendo particolare attenzione alle questioni che, grazie anche all'esperienza pregressa, si sa possano essere evidenziate. Alla luce di queste considerazioni e sulla base di questa risposta, noi ci asteniamo rispetto a questa mozione a meno che non vogliate ritirarla perché il percorso è già avviato.
Presidente - Siamo in replica, per dichiarazione di voto, la parola al collega Restano.
Restano (GM) - Ho atteso la replica dell'Assessore per comprendere bene la sua risposta e le indicazioni relative. Da dipendente USL non posso fare a meno di intervenire e testimoniare che un'indagine, nel senso che ha rappresentato l'Assessore era già stata fatta in tempo addietro ovviamente, così come la collega Pulz ha rappresentato il personale che opera all'interno della sanità non è composto solo da medici, i medici rappresentano circa 300-400 unità di personale sanitario, ma tra questi vi sono gli assunti, i convenzionati specializzati, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta. Tutti sono portatori di istanze importantissime ma anche diverse a seconda degli indirizzi che sono dati loro, gli ospedalieri hanno delle esigenze, quelli che operano sul territorio, come peraltro lei ha richiamato, oppure nei distretti, ne hanno altre, rappresentano circa il 20% scarso della popolazione lavorativa all'interno della sanità. Notevole è l'apporto dato dalle professioni sanitarie alle quali appartengo e che non posso dimenticare e, a mio modo di vedere, così come era stato fatto in passato, tutti devono essere coinvolti, al di là del mezzo utilizzato. L'Assessore ha richiamato il Comitato unico di garanzia, che penso preveda anche il responsabile dei lavoratori per la sicurezza all'interno di questo, mi sembra di rammentare che, per il benessere organizzativo o lavorativo, all'epoca l'incidenza più forte l'ebbe quella della valutazione dell'ambiente di lavoro. Quello che io mi raccomando e chiedo è che venga coinvolto tutto il personale: dagli amministrativi al personale delle professioni sanitarie, per arrivare ai medici e tutto l'altro personale laureato, quindi chimici, biologi che non sono inseriti all'interno del personale medico, di dirigente medico ma di altre professioni. Ho dimenticato di citare i veterinari, chiedo scusa. Il mezzo utilizzato credo poco interessi al personale, l'importante è che si raggiunga l'obiettivo e se l'Assessore ha indicato una strada, spero che questo venga realizzato in tempi brevi e nel modo che io ho richiamato. Vi ringrazio.
Presidente - La parola alla collega Russo.
Russo (M5S) - Volevo fare solo due precisazioni: prima di tutto la mozione era stata finalizzata ai dirigenti medici semplicemente perché l'idea di partenza era quella di prendere in carico l'attuale problema importantissimo della fuga dei medici, quindi era stato pensato solo per i dirigenti medici per questo motivo e solo in prima battuta. Sono contenta che si sia già partiti con una definizione dei questionari di customer. Rispetto a questo, volevo solo fare un'osservazione: la customer, secondo me, funziona molto bene quando ci sono due aspetti: prima di tutto quando gli item della customer vengono fatti ad hoc e differenziati chiaramente in base alla categoria a cui si vanno a somministrare. Il secondo aspetto è la restituzione dei risultati, che possiamo decidere come farla, quindi quanto più la restituzione dei risultati è fatta in modo specifico e sono differenziate le varie categorie meglio è, nel senso che a questo punto i problemi vengono presi in carico realmente e la soluzione dei problemi viene fornita a chi l'ha richiesta, in modo tale che ci sia sempre un collegamento tra chi pone il problema e chi invece risponde.
Presidente - Possiamo mettere in votazione l'atto? Apriamo la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 17
Favorevoli: 16
Contrari: 1
Astenuti: 18 (Baccega, Barocco, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Daudry, Farcoz, Fosson, Marquis, Morelli, Nogara, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Viérin)
Il Consiglio non approva.