Oggetto del Consiglio n. 413 del 19 febbraio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 413/XV - Approvazione di mozione: "Impegno dell'Assessore agli Affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti a riferire alla commissione consiliare competente in merito alle problematiche relative alla gestione dei fondi europei".
Rini (Presidente) - Punto n. 6 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Russo.
Russo (M5S) - In questa mozione parliamo di come la nostra Regione nella programmazione 2014/2020 ha utilizzato e sta utilizzando i fondi europei, fondi che, ricordiamo, sono stati stanziati dall'Unione europea appunto allo scopo di favorire la crescita economica e la crescita occupazionale degli Stati membri e delle sue Regioni. In questo momento di crisi economica nazionale e regionale la Valle d'Aosta ha il dovere e l'obbligo di impegnarsi seriamente nell'utilizzo delle importanti risorse finanziarie messe a disposizione dell'Unione europea, cosa che evidentemente fino ad oggi non è avvenuta. In quest'ultima programmazione settennale la strategia Europa si è posta tre priorità: crescita intellettuale, crescita sostenibile e crescita inclusiva da raggiungere tramite 11 obiettivi tematici. La programmazione dell'Italia nell'utilizzo dei fondi europei è attuata tramite i PON (i Programmi Operativi Nazionali) e i POR (i Programmi Operativi Regionali). In questa mozione focalizziamo l'attenzione su due dei sei programmi operativi regionali che interessano la Valle d'Aosta per il periodo 2014/2020, quindi sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e sul Fondo Sociale Europeo (FSE). Prima di arrivare al testo della mozione, vorrei ricordarvi gli assi prioritari dei due fondi di cui parliamo, cioè FSE e FESR, così da sottolineare - e mi pare ce ne sia davvero bisogno - la necessità improrogabile di attivare risorse umane, un'organizzazione che garantisca il futuro certo di queste importantissime risorse finanziarie. Per il programma operativo regionale Fondo sociale europeo gli ambiti prioritari sono: l'inserimento occupazionale dei giovani, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, sostenere l'occupabilità dei soggetti deboli, rafforzare le opportunità di accesso ai servizi socio-sanitari educativi a favore dei soggetti fragili, prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa, che qui è al 14%, consolidare e ampliare le opportunità di istruzione superiore di livello terziario, potenziare l'accesso degli adulti a opportunità formative lungo l'arco di tutta la loro vita lavorativa e migliorare l'efficienza dei servizi resi ai cittadini e alle imprese, mi sembrano tutti degli assi veramente importanti per la nostra Regione.
Per la strategia del programma operativo FESR della Valle d'Aosta, ricordiamo le tre grandi sfide: rafforzare la competitività, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione dell'economia valdostana, promuovere la sostenibilità ambientale e l'efficienza energetica in tutti i settori dell'economia regionale e valorizzare e tutelare le risorse naturali e culturali della Valle d'Aosta, intese come aspetti strategici per rendere più competitivo il sistema produttivo e per garantire una crescita sostenibile dell'economia regionale. Come descritto nella relazione annuale di attuazione 2017, pubblicata nel sito e descritta già nelle precedenti sedute consiliari, sia dall'Assessore sia dagli altri colleghi Consiglieri, vorrei elencare e ricordare, perché meritano veramente un approfondimento, sicuramente ci sarà, spero, poi in commissione, le criticità che hanno implicato il disimpegno di 2,2 milioni di euro del fondo sociale, che sono state: l'assenza di un solido impianto programmatorio, che sconta un elevato grado di frammentarietà degli interventi previsti dal POR; l'evidente discontinuità nella governance politica-amministrativa del programma stesso, che, nell'arco di cinque anni, ha visto la successione di quattro Assessori e cinque autorità di gestione; l'effettiva attuazione delle prime procedure a evidenza pubblica per la presentazione di proposte progettuali che si sono sovrapposte alle procedure per la chiusura del precedente periodo 2007/2013; il ritardo del sistema informativo SISPREG 2014 e un altro tema di cui invece mi sembra non abbiamo mai parlato: la difficoltà, almeno da quando sono io in questo Consiglio, delle istituzioni scolastiche regionali, con il personale a propria disposizione, di gestire i complessi obblighi amministrativi, contabili e procedurali generati dai progetti europei, soprattutto per quanto riguarda le misure di alternanza scuola-lavoro tale che le stesse hanno richiesto e ottenuto il finanziamento di queste misure con risorse regionali.
A queste criticità aggiungerei certamente altri possibili assi da approfondire: la necessità di creare una cultura amministrativa che diventi in grado di gestire sempre meglio l'utilizzo di questi fondi, implementare la formazione continua sull'europrogettazione e una cultura ad hoc del personale e lavorare anche a livello dell'Università della Valle d'Aosta per favorire la crescita di competenza per l'europrogettazione operativa.
Non so se si fa qui da noi, ho guardato ma non mi sembra di averne visto cenno, però non so con precisione, comunque nella Regione Friuli Venezia Giulia, in Austria e in Germania già avviene. Aggiungiamo infine che la nuova Giunta ha creato l'Assessorato degli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, il primo tra i suoi incarichi è proprio quello relativo alla gestione dei fondi europei. Inoltre, come dichiarato nel DEFR 2019/2021, nell'attuazione della politica regionale di sviluppo 2014-2020 sono coinvolti Presidenza della Regione, tutti gli Assessorati, 15 dipartimenti per un totale di 59 strutture.
Arrivando quindi all'oggetto della nostra mozione che vuole essere un modo per tenere alta l'attenzione e il controllo sull'utilizzo dei fondi sociali, del Fondo sociale europeo, del FESR, impegniamo l'Assessore competente a "riferire, con cadenza da definire, alla commissione competente:
- relativamente al Programma per la crescita e l'occupazione-Fondo sociale europeo, la descrizione delle cause alla base del disimpegno delle risorse da parte dell'Unione europea e le relative soluzioni che il nuovo Assessorato intende mettere in campo per l'anno 2019; lo stato dell'avanzamento dei lavori rispetto alle soluzioni individuate ed eventuali criticità emerse in itinere;
- relativamente al Programma per la crescita e l'occupazione-Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), quali sono gli obiettivi prefissati dal nuovo Assessorato per l'anno 2019, se sussistono particolari problematiche nell'attuazione di questo programma e lo stato di avanzamento dei lavori".
Presidente - È aperta la discussione generale. Ci sono richieste di intervento? Ha chiesto la parola la collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Ovviamente esprimiamo voto favorevole per questa mozione con alcune piccole sottolineature, la notizia della incredibile perdita di fondi europei in un momento in cui sarebbero sempre più necessari ci ha lasciati basiti, come tanti altri. Ci obbliga a richiamare la nostra interpellanza, già discussa in quest'aula, anche se non è molto fine autocitarsi, però avevamo parlato dell'urgente riorganizzazione della pubblica amministrazione. In quella occasione avevamo sottolineato come molte strutture regionali registrino carenze di organico rispetto ai compiti assegnati, strutture strategicamente rilevanti tra cui proprio quella deputata alla gestione del Fondo sociale europeo hanno subito una drastica riduzione delle risorse umane assegnate. Sono cambiati i dirigenti, è diminuito il personale e questa è sicuramente una delle cause della perdita dei finanziamenti, ma se li perdiamo adesso, la nostra capacità di spesa, com'è già stato detto in altre occasioni, è purtroppo segnata perché l'andamento finanziario di questa programmazione influirà anche sulla prossima e quindi abbiamo già compromesso anche quella. Sulla struttura dedicata alla gestione del fondo sociale è necessario agire in varie direzioni, innanzitutto bisogna investire risorse umane stabilmente in modo che possano acquisire competenze, che sono decisamente complesse e poi è indispensabile valorizzare le risorse umane presenti che in questi anni hanno acquisito competenze, hanno continuato comunque a lavorare in un settore complesso perché delle attività, anche faticosamente, sono state portate avanti, dei progetti sono stati fatti, delle persone hanno potuto beneficiare del Fondo sociale europeo. Infine, chiaramente bisogna che tutte queste persone che si impegnano in quell'ambito possano contare sulla presenza di una direzione politica condivisa in modo che le azioni siano più incisive ed efficaci. Solo questo per dichiarare il voto favorevole.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento in discussione generale? Ha chiesto la parola il collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Questa mozione è un po' il seguito di quella iniziativa, che peraltro presentai già lo scorso Consiglio in cui si chiedeva un po' riscontro su quella che era, purtroppo, la cattiva notizia sulla perdita delle risorse dei fondi europei. Chiaramente voteremo questa mozione: la voteremo perché comunque riteniamo che sia corretto che la gestione di questi fondi europei esca un po' fuori da questo alone di mistero, nel senso che, bene o male, le difficoltà sono conosciute da pochi, principalmente da quelli che à tour de rôle occupano i ruoli di governo, ma sono davvero poco conosciute queste difficoltà e l'andamento dell'utilizzo dei fondi europei dal resto del Consiglio. À tour de rôle ci siamo trovati ad approvare quelli che vengono chiamati i Piani di Rafforzamento Amministrativo (i PRA), la collega, che ha illustrato, l'ha fatto molto bene, ogni Amministrazione ne ha approvato nelle varie annualità e questa era un po' quasi un'abitudine, perché io poi me li sono andati a rileggere questi piani di rafforzamento. Sono praticamente tutti uguali, nel senso che sono uno la fotocopia dell'altro in cui vengono evidenziate, dicevo prima, à tour de rôle una serie di problematiche, ma non vengono assolutamente mai risolte. È chiaro che poi alla fine, quando arriva il momento di rendicontare, qualcuno ti presenta il conto. Allora io penso che sia quanto mai necessario che ci sia questa sinergia tra il Governo, i responsabili e poi, tra l'altro, ho visto che è stato confermato nel Presidente della Regione il responsabile politico e nel Segretario generale il responsabile tecnico, però bisogna uscire fuori da questa cerchia ristretta di persone che sono a conoscenza per provare tutti insieme risolvere e portare avanti questo importante settore, che è uno dei pochi in cui ci sono ancora delle risorse ed è davvero peccato perderle, soprattutto se, come nel nostro caso, siamo l'unico caso in Italia, fa doppiamente male perché sicuramente non è un bel biglietto da visita quello che presentiamo. Dicevo, mi sono letto l'ultimo PRA e, rispetto a quello che è stato nel pregresso, ci sono alcune novità, che sono principalmente legate al fatto che vengono previste in questo PRA tutta una serie di risorse, risorse di personale, che vengono messe in disponibilità, devono essere comunque assunte, devono essere comunque incaricate di seguire. Sono però delle risorse, che, tra l'altro, prevedono che siano dei funzionari a supporto dei beneficiari esterni all'Amministrazione che devono seguire comunque dei percorsi per poter essere assunti, percorsi che sono i percorsi che prevedono anche un discorso di trasparenza sulle modalità di assunzione. Quello che volevo dire di questo PRA è che a ogni indicazione di risorse umane necessarie, per riuscire a mandare avanti l'utilizzo di queste risorse, si continua a dire: "di rinviare a successiva deliberazione l'attivazione dei seguenti interventi integrativi dettagliati di piano, previa la modifica della deliberazione..." quella sulla programmazione triennale del fabbisogno risorse umane.
Torno a dire che a volte non basta avere delle buone intenzioni, in questo momento, se vogliamo dare un'accelerata, se vogliamo davvero evitare di perdere... perché poi un altro rilievo che c'è quasi a ogni pagina è che comunque si dà già molto probabile e quasi certo che perderemo anche le risorse del 2019, per cui, al di là di questo, se davvero vogliamo evitare di fare il replay, probabilmente uno degli atti assolutamente necessari è quello di rivedere il fabbisogno delle risorse umane. Era un po' questo l'invito che volevo fare perché, se ci sono delle novità, novità che vadano nella giusta direzione, attiviamole immediatamente perché, se tutto è fermo, in attesa di questo atto deliberativo - e poi da lì dovranno cominciare ancora le selezioni e quant'altro per reperire questo personale -, rischiamo davvero di arrivare fuori tempo massimo.
L'ultima considerazione che voglio fare è quella legata al discorso del SISPREG 2014 perché comunque è un'altra delle note dolenti perché a ogni PRA viene scritto che, sulla base delle esigenze emergenti, si prevede l'attivazione di un intervento locale che ne assicuri il completamento relativamente ai sistemi di reportistica e quant'altro. Questo SISPREG è nato con impegno finanziario, andate a vedere, perché, tra l'altro, nell'ultimo PRA ci mettete risorse finanziarie mica da ridere, ecco, è nato come un impegno di poco meno di 60 mila euro, i motivi erano: "non vogliamo affidare al sistema operativo del Piemonte perché costa troppo caro, affidiamo direttamente alla partecipata regionale", ma provate a fare i conti dell'ammontare adesso perché siamo passati da 60 a circa 600-700 mila euro, per cui bisogna fare attenzione a queste cose! Lo dico perché penso che, se qualcosa non funziona, non è che possiamo continuare ad alimentare il mulino e non risolvere i problemi. Noi voteremo convintamente questa mozione perché un qualcosa dovrà essere detto all'interno di questa commissione, che dovrà valutare cosa effettivamente è stato fatto, cosa è necessario fare e capire se gli interlocutori, che sono stati identificati a suo tempo, sono interlocutori credibili e che comunque hanno la possibilità di risolvere una serie di problematiche, perché, l'ho detto, e non voglio ripetere quello che ho già detto nell'interpellanza, ma non è che questa sia una cosa che ci cade dall'alto, all'improvviso, era purtroppo un disimpegno annunciato.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Possiamo chiudere la discussione generale. Per la replica, la parola all'Assessore Bertschy.
Bertschy (UVP) - Intanto ringrazio la collega Russo perché nella presentazione della sua iniziativa e anche nell'illustrazione porta in aula sempre quello che è necessario a tutti noi per fare un buon lavoro: una fase di studio e un'attenzione alla proposta che ci mette in condizione di capire un problema e di poterlo affrontare per la natura del lavoro che dobbiamo fare qua: cercare di dare qualche soluzione ai problemi. Ringrazio i colleghi Pulz e Gerandin, che sono intervenuti, il collega Gerandin ha dato continuità all'iniziativa prodotta nello scorso Consiglio. Noi accetteremo questa iniziativa perché è doveroso in termini politici, amministrativi approfondire, con il tempo che sarà dato in commissione, tutte le questioni che avete analizzato, sollevato e portato qui in aula perché deve essere fatta un'azione trasparente di restituzione dell'informazione alla popolazione, ancor prima che a tutti noi. Stiamo parlando di una strategia che è stata messa in campo in questo settennio con delle cospicue risorse: 55 milioni di euro per il Fondo sociale, composto, come tutti sappiamo, con 50% di finanziamenti che derivano dalla Comunità europea e tutto il resto diviso tra fondo statale e fondo regionale, però un programma che nei suoi obiettivi doveva e deve risolvere e affrontare delle criticità presenti nella nostra comunità in termini di occupazione, di formazione, gli assi che sono stati identificati e bene elencati.
Sono quindi assolutamente d'accordo a venire in commissione, io direi anche ad affrontare in commissione i temi in maniera ordinata, perché, come diceva il collega Gerandin, l'aspetto informatico ha una sua importanza, come ha una sua importanza l'organizzazione amministrativa che era stata pensata allora e che poi PRA dopo PRA avrebbe dovuto cercare di risolvere i problemi, fino ad arrivare a quello approvato pochi giorni fa dopo una lunga discussione in Giunta, perché abbiamo cercato di non approvare l'ennesimo PRA, ma di tentare di dare delle risposte nei prossimi mesi e quindi SISPREG, organizzazione amministrativa e poi io direi in maniera chiara anche obiettivi di spesa. Avere a disposizione delle risorse su degli assi comporta fare un'analisi dei bisogni molto seria per fare sì che le risorse, una volta che i bandi che vengono prodotti per utilizzare le risorse che sono previste nei vari assi, poi vengano utilizzate. Noi abbiamo un bando, proprio negli scorsi giorni lo stavamo analizzando, è un bando che aveva circa 15 milioni di euro a disposizione, ad oggi il 30% di quelle risorse non sono state utilizzate e non perché non sono state messe a bando, ma perché le misure previste per l'utilizzo di questa importante risorsa non hanno visto la produzione di sufficienti progetti e anche i progetti proposti non hanno centrato gli obiettivi, tanto che sono stati fatti tagli significativi nella loro valutazione.
Credo che, se vogliamo fare un lavoro serio per provare a risolvere i problemi per questa programmazione, ma soprattutto per impostare un lavoro importante per la prossima programmazione, dobbiamo analizzare tutti questi aspetti. Da parte mia, di tutte le strutture dirigenziali e del Governo quindi c'è la volontà di fare insieme alla commissione questo percorso di valutazione, cercando però di non perdere del tempo, abbiamo necessità di continuare a produrre in questa prima parte dell'anno tutte le decisioni e le azioni che ci possano permettere di contenere le criticità che per tutto il 2019 vivremo. Purtroppo la situazione - l'ho detto la scorsa volta, ma non per creare ancora più preoccupazione - in questo momento è molto grave. Tra l'altro, abbiamo avuto una riunione proprio negli scorsi giorni con l'autorità d'audit, presente il Ministero e quindi il controllo superiore a livello nazionale, il Presidente dell'ANPAL con le nostre strutture di autorità e gestione, dove devo dire anche in maniera molto positiva e costruttiva da parte di chi è venuto a fare una verifica su quello che sta succedendo in Valle d'Aosta sono state affrontate un po' tutte le criticità e anche è stato fatto un tentativo di cominciare a mettere in piedi qualche azione, che potrà permettere, speriamo, di andare a risolvere qualche problema, comunque il 2019 sarà un anno molto difficile per noi.
Da parte nostra, dopo avere fatto alcune valutazioni in questi primi 60 giorni, a breve porterò in Giunta la costituzione di un gruppo tecnico con un obiettivo molto preciso, composto dagli enti di formazione e dai nostri dirigenti, dal dirigente del DIT (dipartimento innovazione e agenda digitale) per cercare di andare ad approfondire anche la valutazione delle direttive che abbiamo in Valle d'Aosta, perché qualcosa anche rispetto a questo non ha funzionato, rispetto alle direttive a livello nazionale, e vogliamo mettere tutti i soggetti che intorno alle direttive poi fanno il loro lavoro a fare delle valutazioni per avere nel più breve tempo possibile una proposta di modifica di queste direttive in senso positivo evidentemente. Il gruppo tecnico che formeremo con delibera di Giunta avrà un tempo di lavoro entro il quale produrre questo documento e formeremo in seguito un gruppo di lavoro permanente, invece, che potrà seguire l'attuazione delle scelte che saranno fatte. Da parte nostra quindi c'è l'okay a venire in commissione, anche nel più breve tempo possibile, chiederei al Presidente di commissione di organizzare un calendario dei lavori in modo che possiamo portare, oltre le informazioni che ritenete, anche dei documenti affinché si possa fare tutti un lavoro serio per migliorare questa situazione della quale non possiamo che essere tutti, da un lato, dispiaciuti, ma anche molto preoccupati perché non è né una bella immagine e neanche un bel modello amministrativo in un momento in cui le risorse servono. In tutto questo voglio anche dire che la cosa che dispiace ancora di più che ci sono anche enti di formazione che attendono di essere pagati ormai da molto tempo. Oltre a non avere speso tutti i soldi, quindi abbiamo speso dei soldi e quei soldi che abbiamo speso chi li dovrebbe incassare è lì ad aspettare che noi concludiamo i nostri lavori. Senza dare responsabilità a chi sta lavorando, che sta cercando di fare il massimo, ma con la massima responsabilità cercare di fare tutti meglio, stiamo cercando di fare giorno dopo giorno tutto quello che serve per migliorare la situazione.
Presidente - La parola alla collega Russo.
Russo (M5S) - Assolutamente la proposta di portare la questione del Fondo sociale europeo e la questione in realtà anche del FESR non ha assolutamente l'obiettivo di perdere tempo, anzi, ma di sapere, come ha detto lei bene, in modo chiaro che cosa sta avvenendo, che cosa non è andato nell'utilizzo e cosa si intende fare, quindi questo è l'unico nostro obiettivo, cercheremo sicuramente tutti i Consiglieri di essere molto snelli anche nella richiesta di domande che non devono essere assolutamente pretenziose, ma proprio di analisi di quello che c'è. Secondo noi, i tre obiettivi più importanti sono - lo voglio ribadire -: creare una cultura amministrativa che è legata proprio all'utilizzo dei fondi, la formazione continua del personale e investire sull'europrogettazione. Questi sono gli aspetti più importanti che possono aiutarci a capire come si può andare nella direzione dell'utilizzo dei fondi.
Un'ultima precisazione - e probabilmente adesso farò un'affermazione banale, però mi sento veramente di farla -: abbiamo la possibilità di avere delle risorse finanziarie, ce le abbiamo lì e quindi dobbiamo assolutamente, come priorità, fare di tutto per utilizzarle.
Presidente - La parola al collega Bertin.
Bertin (RC-AC) - Soltanto per dichiarazione di voto riguardo a questa mozione che mi pare un momento utile per affrontare una questione importante riguardante i fondi europei, siamo in una situazione in cui i finanziamenti vengono sempre a diminuire, sono sempre più strategici dal punto di vista finanziario e non solo. È importante anche creare quelle condizioni, cui accennava la collega Russo, per avere una struttura burocratica in grado di sfruttare appieno queste risorse, che possono servire a generare ricchezza sul nostro territorio. Questa mozione pertanto è assolutamente utile per conoscere meglio questi aspetti e avrà il nostro voto favorevole.
Presidente - La parola all'Assessore Bertschy.
Bertschy (UVP) - Nella risposta mi sono dimenticato, rispetto a una cosa importante che è stata detta nell'illustrazione, relativa all'utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo da parte dell'Amministrazione regionale... per esempio, delle istituzioni scolastiche. Con la collega in Giunta Chantal Certan abbiamo parlato anche di questo aspetto perché effettivamente nel campo dell'istruzione ci sono risorse ma diventa sempre più difficile per l'istituzione scolastica, anche perché l'organico amministrativo, oltre a essere limitato a poca conoscenza, come alcune strutture dell'Amministrazione regionale, dell'utilizzo dei fondi, quindi su questo bisognerà trovare il modo per, da un lato, cercare di formare le persone a questo scopo e a quest'obiettivo e, dall'altro, trovare misure organizzative, compreso l'utilizzo della assistenza tecnica, che è quella parte residuale, che si può usare in maniera percentuale per realizzare i progetti per fare sì che non avvenga, com'è successo purtroppo in alcune occasioni, che si accantonano risorse del Fondo sociale e si utilizzano risorse fresche del bilancio regionale. È quindi anche questo un obiettivo importante da mettere in campo e da raggiungere nel prossimo periodo.
Presidente - Possiamo mettere in votazione? La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 31
Votanti: 31
Favorevoli: 31
Il Consiglio approva all'unanimità.